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RISULTATI E DISCUSSIONE

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Academic year: 2021

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(1)

RISULTATI E DISCUSSIONE

Taxa apuani

Le specie del genere Saxifraga comprese nel territorio del Parco risultano essere 12 (FERRARINI & MARCHETTI, 1994): S. rotundifolia L., S. caesia L., S. oppositifolia L., S.

callosa Sm. in Dickson, S. paniculata Miller, S. aspera L., S. aizoides L., S. granulata L., S. bulbifera L., S. exarata Vill., S. tridacylites L., S. adscendens L.

La nomenclatura adottata nel presente lavoro è quella di Flora europaea (WEBB,

1993). Tali specie risultano ripartite in 7 sezioni (Tabella 3): Cotylea (S. rotundifolia), Porphyrion (S. caesia e S. oppositifolia), Lingulatae (S. callosa e S. paniculata), Trachyphyllum (S. aspera), Xanthizoon (S. aizoides), Saxifraga (S. exarata, S. granulata e S. bulbifera ), Tridactylites (S. tridactylites e S. adscendens).

Tabella 3 ● Inquadramento tassonomico delle 12 specie apuane di Saxifraga

Sezione Sottosezione Serie specie

Cotylea S. rotundifolia L.

Kabschia Squarrosae S. caesia L.

Porphyrion

Oppositifoliae Oppositifoliae S. oppositifolia L.

S. callosa Sm. in Dickson

Lingulatae Aizoonia

S. paniculata Miller

Trachyphyllum S. aspera L.

Xanthizoon S. aizoides L.

Triplinervium Caespitosae S. exarata Vill.

S. granulata L. Saxifraga Saxifraga Saxifraga S. bulbifera L. S. tridactylites L. Tridactylites S. adscendens L.

(2)

Saxifraga rotundifolia

L.

Sinonimi: incl. S. heucherifolia Griseb. et Schenk; S. olympica Boiss. Sect. Cotylea.

Nome italiano: Sassifraga a foglie rotonde. Forma biologica: H scap.

Descrizione: pianta perenne, alta 10÷60 cm. Fusti fioriferi pubescenti, ghiandolosi soprattutto nella parte superiore, ramosi. Foglie basali in rosetta, picciolate, a lamina reniforme o più o meno cuoriforme (25÷50 × 25÷50 mm), glabra e chiara di sotto, leggermente pelosa e scura di sopra, a margine finemente crenato-dentato; foglie cauline picciolate, a lamina reniforme, dentata, le superiori per lo più sessili. Sepali eretto-patenti. Petali bianchi con punteggiatura gialla e porporina, lanceolato-lineari (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: giugno÷agosto.

Tipo corologico: Orofila Sud-Europea – Caucasica. Numero cromosomico: 2n = 22 (LÖVE & LÖVE, 1961).

Ecologia: luoghi ombrosi umidi, cespuglieti, boschi; 800÷2100 m.

Distribuzione: montagne dell’Europa centro-settentrionale, Anatolia, Caucaso, Iran nord-occidentale (specie euro-caucasica).

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera due sottospecie:

• ssp. rotundifolia (incl. S. heucherifolia Griseb. et Schenk, S. lasiophylla Schott., S. repanda auct., vix Willd.), diffusa su quasi tutto l’areale, ma rara all’estremo sud (Fig. 10, pag. 28);

• ssp. chrysosplenifolia (Boiss.) D.A. Webb in Jordanov (S. chrysosplenifolia Boiss.), presente nella parte meridionale della penisola balcanica e nella regione egea.

(3)

Saxifraga caesia

L.

Sinonimi: S. recurvifolia Lap.

Sect. Porphyrion, subsect. Kabschia, ser. Squarrosae. Nome italiano: Sassifraga verdazzurra.

Forma biologica: Ch pulv.

Descrizione: pianta perenne, formante cuscinetti compatti, sovente emisferici, alta 3÷12 cm. Fusto legnoso, ramificato, interamente ricoperto dalle foglie; rami fioriferi con foglie, poco pubescenti nella parte superiore o glabri, portanti 2÷5 fiori. Foglie basali lanceolate (1÷1,5 × 3÷5 mm) ricurve su tutta la lunghezza, grigio-verdi, con pori calcarei. Sepali ovato-ottusi, spesso cigliati ai margini. Petali bianchi, spatolati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: giugno÷settembre.

Tipo corologico: Orofila Sud-Europea.

Numero cromosomico: 2n = 26 (DAMBOLDT & PODLECH, 1963).

Ecologia: pascoli sassosi, macereti, rupi, su substrato calcareo e dolomitico; 1500÷2700 m.

Distribuzione: Montagne dell’Europa centro-meridionale, dai Tatra e dai Carpazi occidentali fino alle Alpi, Pirenei, Appennini centrali e su alcuni monti della Bosnia-Erzegovina e del Montenegro.

(4)

Saxifraga oppositifolia

L.

Sect. Porphyrion, subsect. Oppositifoliae, ser. Oppositifoliae. Nome italiano: Sassifraga a foglie opposte.

Forma biologica: Ch pulv.

Descrizione: pianta perenne, formante cuscinetti piuttosto lassi, alta 2÷5 cm. Fusti legnosi striscianti, ramosi, fogliosi; fusti fioriferi diritti, fogliosi.

Foglie coriacee, generalmente carenate, opposte, oblunghe-obovali (1÷2 ×2÷5(7) mm), generalmente ottuse all’apice, arrotondate o più o meno troncate, cigliate, con fossette secernenti calcare; foglie persistenti degli anni precedenti di colore bruno. Sepali cigliati. Petali rossi, violetti o lilla, obovati o spatolati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: maggio÷agosto (sulle Apuane, talvolta, da marzo). Tipo corologico: (Circum-) Artico-alpina.

Numero cromosomico: 2n = 26 (HESS et al., 1973).

Ecologia: rupi, morene, macereti, greti; 1800÷2800 m (3800 m).

Distribuzione: Europa artica e subartica, verso sud fino alla Sierra Nevada, all’Italia centrale e alla Bulgaria. Dall’Asia artica fino al Kamčatka; Himalaya occidentale, Tien-Shan, Altai, Lago Bajkal. Dall’America artica e Groenlandia si estende verso la Columbia britannica, Wyoming e Vermont (specie circumboreale). Conservazione:

• specie di interesse regionale la cui conservazione può richiedere la designazione di SIR (All. A3, L.R. 56/2000);

(5)

Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera:

• ssp. oppositifolia [incl. S. latina (N. Terrac.) Hayek; S. murithiana Tiss.; S. pulvinata Small], diffusa su quasi tutto l’areale ma rara nei Pirenei e Appennini centrali (Fig. 3);

• ssp. paradoxa D.A. Webb, Pirenei;

• ssp. rudolphiana (Hornsch.) Engler et Irmscher (S. rudolphiana Hornsch.), Alpi orientali e S. Carpazi;

• ssp. blepharophylla (A. Kerner ex Hayek) Engler et Irmscher (S. blepharophylla A. Kerner ex Hayek), Alpi orientali solo in Austria;

• ssp. speciosa (Dörfer et Hayek) Engler et Irmscher [S. speciosa (Dörfler et Hayek) Dörfler et Hayek], Appennini centrali.

Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982) considera 6 entità, definite stirpi di rango

controverso:

• S. oppositifolia L. – Alpi, dalle Giulie al Piemonte;

• S. murithiana Tiss. (S. oppositifolia ssp. glandulifera Vacc.; id. ssp. murithiana O. Schw.; id. var. distans Ser.) – Val d’Aosta, Alpi Occidentali;

• S. latina Terr. – Alpi Apuane, Appennino Tosco-Emiliano, Sibillini, Terminillo, Simbruini, Maiella, Meta, Settefrati;

• S. blepharophylla Kerner – Alpi austriache;

• S. speciosa Dörfer et Hayek (S. oppositifolia var. apennina Terr. non S. apennina Bertol.) – Appennino centrale.

• S. rudolphiana Hornsch. – Brennero.

Uno dei caratteri che contraddistingue la stirpe apuana – S. latina Terr. secondo PIGNATTI (1982) – sarebbe il numero di fossette secernenti calcare (idatodi), situate

all’apice delle foglie. Mentre nelle altre stirpi le foglie hanno una sola fossetta, S. latina ne ha generalmente 3, oppure 5 (ma talvolata anche 1).

Inoltre, S. latina Terr. e S. murithiana Tiss. hanno sepali con peli ghiandolari fitti e ragnatelosi, mentre S. oppositifolia L. ha sepali con peli non ghiandolari.

(6)

Saxifraga callosa

Sm. in Dickson

Sinonimi: S. lingulata Bell.; S. longifolia Colla. Sect. Lingulatae, subsect. Aizoonia.

Nome italiano: Sassifraga meridionale. Forma biologica: Ch pulv.

Descrizione: pianta perenne, con numerose rosette sterili, alta 15÷60 cm. Fusti legnosi, con ampie rosette; rami fioriferi cilindrici, glabri, solitamente arrossati, con infiorescenza ramosa, multiflora.

Foglie basali coriacee, da lineari a lineari-spatolate (10÷20 × 50÷90 mm), a margine intero, con presenza di incrostazioni calcaree; foglie cauline minori. Sepali ovali-arrotondati. Petali bianchi, obovati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: maggio÷agosto.

Tipo corologico: Orofila Sud-Ovest-Europea.

Numero cromosomico: 2n = 28 (WEBB & GORNALL, 1989).

Ecologia: rupi, su calcare e dolomia; 800÷2500 m.

Distribuzione: endemita della porzione occidentale della regione mediterranea: nord-est della Spagna, sud-est della Francia, Alpi sud-occidentali, Alpi Apuane, Appennini, Sicilia e Sardegna.

Conservazione:

• specie di interesse regionale la cui conservazione può richiedere la designazione di SIR (All. A3, L.R. 56/2000);

• specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera:

• ssp. callosa (S. lingulata Bellardi), tipica della porzione orientale delle Alpi Marittime e degli Appennini settentrionali e centrali (Fig. 12, pag. 28);

• ssp. catalaunica (Boiss.) D.A. Webb, presente nel nord-est della Spagna e nel sud-est della Francia.

Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982) adotta il binomio S. lingulata Bellardi e distingue 3

sottospecie:

• ssp. australis (Moric.) Pignatti, Appennino C. e S, Sicilia e Sardegna;

(7)

Saxifraga paniculata

Miller

Sinonimi: S. aizoon Jacq.; S. intacta W.; S. besleri Sternb. Sect. Lingulatae, subsect. Aizoonia.

Nome italiano: Sassifraga alpina. Forma biologica: H ros / Ch pulv.

Descrizione: Pianta perenne, alta 5÷35 cm. Fusti legnosi, terminanti in dense rosette; rami fioriferi ghiandolosi, generalmente ramosi nella metà superiore, con pannocchia breve e multiflora. Foglie basali coriacee di colore verde-glauco, da lineari ad oblanceolate (20÷30 × 40÷50 mm), ricurve verso l’interno della rosetta, finemente dentellate ai bordi e con presenza di secrezione calcarea; foglie cauline più corte e con denti più acuti. Sepali ovati. Petali bianchi, sovente con punteggiatura rossastra, ovati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: giugno÷luglio.

Tipo corologico: Artico-alpina (Euro-Americana). Numero cromosomico: 2n = 28 (HAMEL, 1953).

Ecologia: pascoli pietrosi, macereti, rupi; 1200÷3000 m.

Distribuzione: sulle montagne dell’Europa centrale e settentrionale, dai Vosgi e dalla Polonia centrale al nord della Spagna, sud Italia e Grecia centrale; altresì localmente in Norvegia. Inoltre in Islanda, dalla Groenlandia sino alla parte nord-orientale del N. America e verso sud-ovest fino al Minnesota; nel sud-ovest dell’Asia (Caucaso, Anatolia, Iran) (specie circumboreale).

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera, oltre alla sottospecie nominale: • ssp. cartilaginea (Willd.) D.A. Webb, Caucaso e Anatolia.

Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982) considera 2 sottospecie: • ssp. paniculata, Alpi, Appennino settentrionale;

(8)

Saxifraga aspera

L.

Sinonimi: incl. S. etrusca Pignatti; S. bryoides L. var. aspera (L.) Fiori. Sect. Trachyphyllum.

Nome italiano: Sassifraga spinulosa. Forma biologica: Ch suffr.

Descrizione: pianta perenne, formante cuscinetti lassi, alta 5÷15 cm.

Fusti prostrati; fusti fioriferi muniti di peli ghiandolari rossastri, più fitti sui peduncoli e con foglie addensate alla base e distanziate lungo il caule.

Foglie lineari lesiniformi (1,5÷2,5 × 10÷20 mm) acute, generalmente ricurve, con setole patenti. Infiorescenza multiflora, raramente un solo fiore per scapo fiorifero. Sepali triangolari, in genere arrossati. Petali bianco-lattei con una macchia aranciata alla base e punteggiatura violacea nella parte rimanente (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: giugno÷luglio.

Tipo corologico: Orofila Sud-Ovest-Europea. Numero cromosomico: 2n = 26 (HAMEL, 1953).

Ecologia: rupi ombrose, pietraie, massi; 700÷2800 m.

Distribuzione: Alpi, Appennini settentrionali, Alpi Apuane, Pirenei orientali. Conservazione:

• specie di interesse regionale la cui conservazione può richiedere la designazione di SIR (All. A3, L.R. 56/2000);

• specie protetta (All. C, L.R. 56/2000);

• Liste Rosse Regionali delle piante d’Italia (CONTI et al., 1997). Categoria

IUCN: VU;

• specie inserita nella lista di attenzione del Repertorio Naturalistico Toscano (SPOSIMO & CASTELLI, 2005).

La conservazione della specie è legata alla tutela delle rare stazioni (DI FAZIO et al.,

2004). Note

Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982) distingue due sottospecie:

• ssp. aspera, entità diffusa soprattutto nel piano subalpino, su silice, presenta petali da 4 a 7 mm;

• ssp. micrantha Pign., rinvenibile in Carnia, Primiero, Val Passiria, Valfurva, Val d’Aosta, e Val di Lanzo, su calcare e arenarie, si caratterizza per i petali

(9)

Inoltre, Flora d’Italia considera S. etrusca Pignatti specie a sé stante. I caratteri che hanno indotto PIGNATTI (1969) a separare le popolazioni appenniniche di S. aspera

da quelle alpine, descrivendole come S. etrusca sono di tipo quantitativo (Tabella 4).

Tabella 4 Caratteri distintivi tra le popolazioni appenniniche e alpine di S. aspera Popolazioni appenniniche (S. etrusca) Popolazioni alpine (S. aspera) Simmetria del fiore

Un petalo nettamente (circa 1/5) più lungo dei due opposti, mentre gli intermedi hanno dimensioni intermedie

Sono stati osservati fiori perfettamente attinomorfi. In quelli zigomorfi l’asimmetria è poco pronunciata ed è determinata da un petalo più largo e più lungo dei rimanenti

Colore dei petali

Ogni petalo presenta nella metà basale fitti punti aranciati

Macchia giallo-dorata tondeggiante che occupa tutto il terzo inferiore del petalo, accompagnata da punti violetti distribuiti tra il margine apicale della macchia e la metà del petalo

Sepali Ovato-cuspidati Triangolari

Infiorescenza 2÷4-flora 2÷5-flora (anche 1-) Foglie cauline 8÷11 mm, con 6÷7 setole per

lato 10÷20 mm, con 5÷8 setole per lato patenti, lunghe 1 mm

Questi caratteri presentano un certo grado di sovrapposizione nella variazione e un trattamento a livello sottospecifico, all’interno di S. aspera, sarebbe forse più indicato. Le trattazioni più recenti negano un’effettiva autonomia di queste entità (ALESSANDRINI et al., 2003).

(10)

Saxifraga aizoides

L.

Sinonimi: S. autumnalis auct., vix L.; incl. S. aizoidoides Miégeville; S. atrorubens Bert.; S. atropurpurea Sternb.; S. aizoides L. var. atropurpurea (Sternb.) Fiori; S. aizoides L. var. atrorubens (Bert.) Fiori.

Sect. Xanthizoon.

Nome italiano: Sassifraga gialla. Forma biologica: H scap / Ch suffr.

Descrizione: pianta perenne, formante tappeti lassi, alta 5÷25 cm. Fusti leggermente legnosi, striscianti; rami fioriferi leggermente pubescenti. Foglie carnose, lanceolate-lineari (2÷4 × 12÷18 mm) intere o dentato-setolose. Infiorescenza di 3÷7 fiori. Sepali triangolari ed apice arrotondato. Petali da gialli ad arancio, porpora (S. atropurpurea Sternb.), talvolta punteggiati di rosso, oblungo-ellittici (ANCHISI et al., 1999).

Nelle popolazioni apuane il fiore ha colore dal rosso appena aranciato al rosso scuro (Fig. 14, pag. 28). Un individuo a fiore decisamente giallo è stato raccolto lungo il canale Cambron, nel versante nord-orientale del M. Cavallo (FERRARINI &

MARCHETTI, 1994).

Fioritura: luglio÷settembre. Tipo corologico: Circumboreale.

Numero cromosomico: 2n = 26 (KNABEN & ENGELSKJÖN, 1967).

Ecologia: rupi umide, greti, ruscelli, sorgenti, pendii franosi; 700÷2800 m (300÷3150 m).

Distribuzione: Europa artica e subartica, montagne del nord e centro Europa verso sud fino ai Pirenei, Italia centrale, Bulgaria. Inoltre si rinviene in Groenlandia, nella parte artica e subartica del Canada fino agli Stati Uniti. In Asia è presente solo in Novaja Zemlja e nella porzione polare degli Urali (specie circumartica).

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

È una specie molto variabile, diffusa su ogni substrato, dal piano basale al piano nivale (ANCHISI et al., 1999).

(11)

Saxifraga exarata

Vill.

Sinonimi: S. moschata Wulfen; S. tenuifolia Rouy et Camus; S. adenophora C. Koch; S. hypnoides All.; S. muscoides Wulfen non All.; incl. S. varians Sieber).

Sect. Saxifraga, subsect. Triplinervium, ser. Caespitosae Nome italiano: Sassifraga solcata.

Forma biologica: H scap.

Descrizione: pianta perenne, ghiandolosa, alta 3÷12 cm. Fusti ascendenti con 1÷2 foglie. Infiorescenza a 1÷5 fiori. Foglie a lamina cuneata (2÷5 × 7÷13 mm), con 3÷5 (7) lobi apicali piccoli e più o meno uguali, foglie morte persistenti. Sepali oblunghi, ottusi. Petali da bianchi a crema e a gialli, talora anche chiazzati di rosso, da obovati a ellittici.

Fioritura: luglio÷agosto.

Tipo corologico: Orofila Eurasiatica.

Numero cromosomico: 2n = 20, 22, 24, 26, 28, 32, 34, 36, 44, 48, 52 (WEBB &

GORNALL, 1989).

Ecologia: rupi, pietraie, ghiaie; 1800÷3300 m.

Distribuzione: montagne del centro e sud Europa, dal Reisengebirge e Carpazi occidentali verso sud e fino alla Spagna settentrionale, Italia centrale e Grecia meridionale. Inoltre è diffusa in Caucaso, Anatolia e Iran.

(12)

Conservazione:

• specie di interesse regionale la cui conservazione può richiedere la designazione di SIR (All. A3, L.R. 56/2000);

• specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera:

• ssp. exarata [incl. ssp. leucantha (Thomas) Br.-Bl.)] – piuttosto calcifuga – Alpi sud-occidentali e centrali, Penisola Balcanica, localmente in altri luoghi;

• ssp. pseudoexarata (Br.-Bl.) D.A. Webb (S. moschata ssp. pseudoexarata Br.-Bl.) – Alpi orientali e centro-meridionali, Appennini settentrionali, parte meridionale della Penisola Balcanica (Fig. 5, Fig. 6);

• ssp. moschata (Wulfen) Cavillier in Burnat (S. moschata Wulfen; S. planifolia Lapeyr.) – piuttosto calcicola, diffusa su quasi tutto l’areale, apparentemente assente negli Appennini;

• ssp. lamottei (Luizet) D.A. Webb (S. lamottei Luizet) – Francia centro-meridionale;

• ssp. ampullacea (Ten.) D.A. Webb (S. ampullacea Ten.), alte vette dell’Appennino centrale.

Flora d’Italia (PIGNATTI, 1982) considera: • S. exarata Vill. (incl. S. adenophora C. Cock)

— ssp. exarata – Alpi, Appennino settentrionale e Alpi Apuane;

— ssp. leucantha (Thomas) Br.-Bl. – Canton Ticino e Val d’Aosta;

• S. moschata Wulfen

— ssp. moschata (ssp. pseudoexarata Br.-Bl.; incl. var. lineata [Sternb.] Huber) – Alpi (dalle Giulie alle Marittime), Appennino Tosco-Emiliano e Alpi Apuane;

— ssp. carniolica (Huter) Br.-Bl. – Alpi Giulie;

— ssp. allionii (Gaudin) Pign. – Alpi Graie e Pennine.

Inoltre, Flora d’Italia considera S. ampullacea Ten. (endemica del Gran Sasso) specie a sé stante, ma afferma che è dubbio che si tratti di specie realmente distinta.

Dunque PIGNATTI (1982) ammette la presenza nella regione apuana di due entità:

S. exarata ssp. exarata e S. exarata ssp. pseudoexarata (= S. moschata ssp. pseudoexarata), mentre per WEBB (1993) e FERRARINI & MARCHETTI (1994) sarebbe presente solo

la seconda.

Le differenze tra le due entità sono riassunte in Tabella 5.

L’inquadramento tassonomico di questo gruppo è talmente intricato da indurre ANCHISI et al. (1999) a definire un’entità bi-specifica Saxifraga exarata – S. moschata, costituita da una moltitudine di forme intermedie d’origine ibridogena con caratteri instabili.

(13)

Tabella 5 Caratteri distintivi tra S. exarata ssp. exarata e ssp. pseudoexarata

S. exarata ssp. pseudoexarata S. exarata ssp. exarata

Foglie

Generalmente 3forcate, con lobo centrale decisamente dominante sui laterali; nervature nel vivo non o poco sporgenti e non raggiungenti l’apice dei lobuli; foglie morte persistenti, per lo più riflesse, color bruno scuro.

Con lobi apicali numerosi e piccoli, più o meno uguali tra loro oppure più o meno intere; nervature per lo più fortemente sporgenti (carattere rilevabile anche nel secco); foglie dell’anno precedente più o meno bruno-aranciate.

Petali

3,5÷4,5 mm, da oblunghi a strettamente ellittici, ampiamente separati, generalmente più stretti dei sepali; giallo-verdastri, più raramente aranciati o fino a purpurei.

4÷6 mm, ampiamente obovati, quasi contigui, generalmente più larghi dei sepali; bianchi (raramente giallastri o più o meno arrossati in popolazioni ibridogene).

Fig. 6 Saxifraga exarata ssp. pseudoexarata sulle rupi diabasiche di Poggio Garfagnana, 20.V.2006.

(14)

Saxifraga granulata

L.

Sect. Saxifraga, subsect. Saxifraga, ser. Saxifraga. Nome italiano: Sassifraga granulosa.

Forma biologica: H scap.

Descrizione: pianta perenne, ghiandoloso-vischiosa, alta 20÷50 cm.

Fusti eretti, semplici o ramosi nella parte superiore, con poche foglie cauline, bulbilli ovoidi, rosei, presenti alla base del fusto, a volte anche sotterranei. Foglie inferiori picciolate, a lamina reniforme (20÷30 × 10÷20 mm), lobato-crenate; foglie cauline sessili, marcatamente lobate (Fig. 13, pag. 28). Infiorescenza corimbosa lassa. Sepali lanceolati. Petali bianchi, spatolati, glabri (Fig. 15, pag. 28)(ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: aprile÷giugno. Tipo corologico: Subatlantica.

Numero cromosomico: 2n = 52 (LÖVE & LÖVE, 1951).

Ecologia: prati, pascoli aridi, luoghi rupestri; 0÷1600 m.

Distribuzione: nord, centro e ovest dell’Europa; si estende verso est fino al nord-ovest della Russia, nord-nord-ovest dell’Ucraina, Ungheria occidentale e Sicilia. Anche in Africa settentrionale.

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera:

• ssp. granulata (incl. S. glaucescens Boiss. et Reut.), su tutto l’areale europeo ;

• ssp. graniticola D.A. Webb (S. granulata var. gracilis Lange, pro parte), C. Spagna e N. Portogallo.

FOGGI et al. (2001) definiscono la var. brevicaulis Sommier, endemica dell’Isola

(15)

Saxifraga bulbifera

L.

Sinonimi: S. veronicaefolia Pers.; S. russii J. & C. Presl. Sect. Saxifraga, subsect. Saxifraga, ser. Saxifraga. Nome italiano: Sassifraga bulbifera.

Forma biologica: H scap.

Descrizione: pianta annuale, pubescente-vischiosa, alta 10÷40 cm.

Fusto eretto, foglioso, con bulbilli all’ascella delle foglie basali e all’ascella delle foglie cauline (Fig. 7); infiorescenza multiflora, corimbosa, compatta.

Foglie basali picciolate, a lamina reniforme (10÷25 × 13÷35 mm) con lobi arrotondati; foglie cauline sessili, profondamente lobate.

Sepali carenati, lanceolati. Petali bianchi o giallo-verdastri, spatolati, ghiandolosi sulla faccia superiore (Fig. 8).

Fioritura: marzo÷giugno.

Tipo corologico: Nord-Est-Mediterranea.

Numero cromosomico: 2n = 22 (WEBB & GORNALL, 1989).

Ecologia: prati, pendii pietrosi, rocce, muri; 0÷1900 m.

Distribuzione: Centro e sud Europa: dalla porzione centrale della regione mediterranea (Sicilia, Sardegna, Corsica, Svizzera) fino al centro Europa (Repubblica Ceca) e al N della penisola balcanica fino alla Turchia europea.

(16)

Saxifraga tridactylites

L. Sect. Saxifraga, subsect. Tridactylites.

Nome italiano: Sassifraga annuale, Lucernicchia. Forma biologica: T scap.

Descrizione: pianta annuale, ghiandoloso-vischiosa, alta 3÷15 cm.

Fusti eretti, nella parte superiore spesso forcati e con rami fioriferi più o meno eretti. Foglie basali non formanti rosette, spesso secche prima della fioritura, cuneato-spatolate (2÷3 × 7÷20 mm) con 3÷5 denti o lobate, talora intere; le foglie cauline più a ventaglio. Fiori peduncolati (Fig. 9).

Petali bianchi, interi o leggermente smarginati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: febbraio÷luglio.

Tipo corologico: Euri-Mediterranea.

Numero cromosomico: 2n = 22 (WEBB & GORNALL, 1989).

Ecologia: luoghi soleggiati asciutti, sabbie, pendii, vecchi muri, tetti; 0÷1500 m. Distribuzione: in quasi tutta l’Europa con eccezione della zona nord-orientale e dell’estremo nord. Inoltre nell’Africa nord-occidentale e Asia sud-occidentale fino al nord-est dell’Iran e al Turkmenistan.

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Letteratura: AMPRIMO (2005), MOSTOSI (2005).

(17)

Saxifraga adscendens

L.

Sinonimi: S. tridactylites L. var. adscendens (L.) Fiori; S. controversa Sternb. Sect. Saxifraga, subsect. Tridactylites.

Nome italiano: Sassifraga ascendente. Forma biologica: H bienn.

Descrizione: pianta bienne, ghiandoloso-vischiosa, alta 5÷25 cm.

Fusto eretto, breve, spesso forcato. Foglie inferiori in rosetta, persistenti fino alla fioritura (Fig. 45, pag. 94), cuneate (5÷10 × 10÷20 mm), con pochi denti all’estremità, a volte intere o con 5 lobi. Fiori peduncolati. Petali bianchi, raramente con sfumature gialle o rosse, obovati (ANCHISI et al., 1999).

Fioritura: giugno÷agosto.

Tipo corologico: Orofila Centro- e Sud-Europea.

Numero cromosomico: 2n = 22 (WEBB & GORNALL, 1989).

Ecologia: sentieri, forcelle, gioghi, passi, morene, riposi degli ovini, pascoli; 1800÷3100 m.

Distribuzione: in Europa in due distinti settori: al nord in Scandinavia, nord della Russia, Estonia; sulle montagne del centro e sud dell’ Europa, dei Carpazi occidentali fino ai Pirenei, Sicilia e sud della Grecia. Inoltre in Anatolia e Caucaso. Nel Nordamerica in Alaska e sulle Montagne Rocciose della Columbia Britannica fino al sud-ovest del Colorado.

Conservazione: specie protetta (All. C, L.R. 56/2000). Note

Flora Europaea (WEBB, 1993) considera:

• ssp. adscendens [S. tridactylites ssp. adscendens (L.) Blytt, incl. S. adscendens ssp. discolor (Velen.) Kuzmanov], diffusa su tutto l’areale eccetto l’estremo sud. La pianta è robusta, raggiunge anche i 25 cm ed è caratterizzata da petali lunghi 2-3 volte i sepali e dalla capsula fruttifera obovoide;

• ssp. parnassica (Boiss. et Heldr.) Hayek [S. tridactylites ssp. parnassica (Boiss. et Heldr.) Engler et Irmscher], rinvenibile in Grecia, S. Albania, sull’appennino abruzzese e lucano e sui monti della Sicilia.

(18)

Fig. 10 Saxifraga rotundifolia. Fig. 11 ● Saxifraga paniculata.

Fig. 12 ● Saxifraga callosa ssp. callosa.

Fig. 13 Saxifraga granulata (foglie).

Fig. 14 Saxifraga

aizoides.

(19)

Distribuzione

I dati sulla distribuzione del genere Saxifraga nella regione apuana sono stati ricavati dalle opere di BERTOLONI (1819, 1833-1854), SIMI (1851), CARUEL (1860),

PELLEGRINI (1942) e FERRARINI & MARCHETTI (1994), nonché degli exsiccata

conservati negli Erbari di Pisa, Firenze, Siena.

Non sono emersi invece articoli sull’argomento dalla consultazione delle riviste (Webbia; Inf. Bot. Ital.; Giorn. Bot. Ital.; Atti Soc. Tosc. Sci. Nat.). Parimenti non sono stati trovati campioni d’interesse nell’erbario di Genova.

Di seguito sono riportati i dati bibliografici e i campioni d’erbario risultanti dall’indagine.

Segnalazioni bibliografiche

B

ERTOLONI

(1819 e 1833-1854)

In entrambe le opere consultate – Flora Alpium Apuanarum (1819) e Flora Italica (1833-1854) – si hanno segnalazioni per 9 entità del genere Saxifraga: mancano per S. granulata, S. tridactylites, S. adscendens. Tra i due lavori si riscontrano alcune differenze (Tabella 6).

Tabella 6 Segnalazioni tratte da BERTOLONI (1819 e 1833-1854)

Specie Flora Alpium Apuanarum

(1819) Flora Italica (1833-1854) 1. Saxifraga paniculata (sub S. aizoon)

“In alpe Pizzo d’uccello, et Giovo, in Sagro australi, et occidentali, ubi copiosa, et in cacumine montis Bruciana”.

“Legi in alpibus Apuanis Pizzo d’uccello, Sagro, Tambura, Bruciana.”

“Filius attulit ex Pisanino, et Cavallo alpium Apuanarum”.

2. Saxifraga callosa (sub S. lingulata)

“Copiose in superiori Tambura, et Sagro australi, tum in Sagro occiduo, in Pizzo d’uccello, Giovo, et in vertice Bruciana”.

“Legi in alpibus Apuanis Sagro, Tambura, Bruciana. Filius attulit ex eisdem alpibus Pisanino, et Cavallo, unde obtinui quoque a Prof. PETRO SAVIO.”

(20)

Tabella 6 ● Segnalazioni tratte da BERTOLONI (1819 e 1833-1854)

Specie Flora Alpium Apuanarum

(1819)

Flora Italica (1833-1854)

3. Saxifraga caesia

“Copiose in Tambura, Sagro septentrionali, et meridionali, Pizzo d’uccello”.

“Legi in alpibus Apuanis Sagro, Tambura, Pizzo d’uccello, ubi copiosa inter rimas rupium marmorearum. Filius attulit ex eisdem alpibus Pisanino, et Tambura alla Buca della neve, et pariter obtinui ex Sagro a Prof. PETRO SAVIO, et ex vertice

l’Altissimo retro Seravezza a Prof. ANT.

TARGIONIO-TOZZETTIO”.

4. Saxifraga oppositifolia

“Copiose in alpe Sagro in rupibus l. d. il Poggio, et in Tambura”.

“Legi in alpibus Apuanis in vertice Sagro al Poggio, et in suprema Tambura

occidentali ad fontem. Filius attulit ex Pisanino earumdem alpium”.

5. Saxifraga aspera “In vertice Pizzo d’uccello”.

“Legi in alpibus Apuanis al Pizzo d’uccello. Filius attulit ex Pisanino earumdem alpium, unde accepui quoque a GUIDONIO,

et, ex Tambura ab Eq. Prof. VIVIANIO”.

6. Saxifraga aizoides (sub S. atrorubens)

“Copiosissima in omni Sagro, et in alpibus Giovo, et Pizzo d’uccello”.

“Legi in alpibus Apuanis Sagro, Tambura, Giovo, ubi copiosissima. Filius attulit ex eisdem alpibus Pisanino, Cavallo, Pizzo d’uccello, Foce di Vinca, et Tambura. Habui pariter ex eisdem alpibus ad Versiliam a Prof. ANT. TARGIONIO

-TOZZETTIO, et a Levigliani a prof. PETRO -SAVIO”.

7. Saxifraga rotundifolia

“In vertice Bruciana Massae, ad scaturigines Frigidae, in Sagro septentrionali ad ombrosa viae, quae ex valle Catino ducit ad pascua occidentalia, tum in Sagro australi secus viam di Vinca”.

“In vertice Bruciana, in rupibus ad fontes Frigidæ supra Fornole, et in Sagro. Filius attulit ex Pisanino et Cavallo earumdem alpium”.

8. Saxifraga bulbifera (sub S.

veronicaefolia)

“In vertice Bruciana Massae, et a Fosdinuovo sub arce DD. Malaspina olim Marchionum loci”.

“a Fosdinuovo sub castello olim

Malaspinarum, Massæ ducalis in vertice Bruciana”.

9. Saxifraga exarata

(sub S. moschata) “In superiori Tambura”.

“In Tambura superiore. Filius attulit ex Pisanino earumdem alpium”.

(21)

S

IMI

(1851)

I dati bibliografici ricavati dalla Flora Alpium Versiliensium di SIMI sono ancor più

parziali di quelli di BERTOLONI, in quanto le specie segnalate sono solo 7: mancano

segnalazioni per S. exarata, S. granulata, S. bulbifera, S. tridactylites, S. adscendens. Tuttavia si hanno segnalazioni nuove rispetto a BERTOLONI, come la stazione di S.

aspera tra Pian di Lago e Puntato. Per le specie considerate, vengono forniti anche i nomi volgari (Tabella 7).

Tabella 7 Segnalazioni tratte da SIMI (1851)

Specie Stazioni

1. Saxifraga paniculata (sub S. aizoon) “Sassifraga alpina”

“In pinnaculis del Bottino, in fastigiis montis Alto, in jugis montis Gabberi, et in verticibus Altissimo, Corchia, et Pietra Pania”. 2. Saxifraga callosa

(sub S. lingulata) “Sassifraga maggiore”

“Copiose in verticibus Altissimo, Corchia, et Pietra Pania”.

3. Saxifraga caesia “Sassifraga minore”

“Reperi in rupibus Petræ Apuanæ ab imo montis usque ad nives perennes antri dicti la Buca della Neve”.

4. Saxifraga oppositifolia

“Sassifraga cascante” “In abruptis rupibus Procinto, et Monte-Forato”. 5. Saxifraga aspera

“Sassifraga spinosa”

“Legi in fissuris steaschisti secus viam inter alpes Pian di Lago, et Puntato loco dicto la Maderlata”.

6. Saxifraga aizoides sub S. atrorubens “Sassifraga rossa”

“Copiosissime in Pietra Pania, Altissimo, Gabberi, Corchia, præcipue ad fontes, rupes humidas, stillicidia”.

7. Saxifraga rotundifolia “Sassifraga rotondifoglia”

“Ad scaturigines amnis Vezza, et alibi ad rivulos, canales, fontes”.

C

ARUEL

(1860)

Anche nel Prodromo della Flora Toscana di CARUEL si hanno segnalazioni per 7 entità,

ma non coincidono con quelle di SIMI: qui sono presenti segnalazioni per S. exarata,

S. tridactylites, S. granulata e S. bulbifera, mentre mancano per S. caesia, S. oppositifolia, S. aspera e S. aizoides (Tabella 8).

(22)

Tabella 8 ● Segnalazioni tratte da CARUEL (1860)

Specie Stazioni

1. Saxifraga paniculata

(sub S. aizoon) “in tutte le Alpi Apuane (Bert. Sim. Cal! Ad Targ! ec.)”. 2. Saxifraga callosa

(sub S. lingulata)

“in tutto il gruppo delle Alpi Apuane nelle loro parti più alte (Bert. Cal! Ad. Targ! Sim. Ec.), e in parti più basse a Verni in

Garfagnana (erb. Cal!)”. 3. Saxifraga exarata

(sub S. muscoides)

“alla Tambura, al Pisanino (Bert!), e al Garnajone presso Minucciano (Ad. Targ!).”

4. Saxifraga tridactylites “alla Pania (Vitm.)” 5. Saxifraga granulata “M. Sagro (Cel!)”.

6. Saxifraga bulbifera “Pescaglia e Pignone di Pascoso nei subalpini apuani sopra Lucca (Bicch!)”.

7. Saxifraga rotundifolia

“al Pisanino (Bicch!), al Cavallo, al Sagro (Bert.), alle sorgenti del Frigido (Cel!), nel M. Bruciana (Bert.), alle sorgenti della Vezza (Sim.), a Selvano (G. Targ.) ec.”

P

ELLEGRINI

(1942)

Le segnalazioni contenute in Flora della provincia di Apuania sono più complete di quelle degli autori precedenti, in quanto comprendono tutte le 12 specie apuane (Tabella 9).

Tabella 9 Segnalazioni tratte da PELLEGRINI (1942)

Specie Stazioni

1. Saxifraga paniculata (sub S. aizoon)

“Sulla vetta della Brugiana, fra il M. Carchio e l'Altissimo, alla Tambura. al M. Rasori, al M. Sagro e fra il Sagro e Vinca nonché lungo la strada tra Vinca e il ponte di Monzone, al Pizzo d’Uccello, al M. Tamburone sopra Colonnata. In Lunigiana al M. Orsaio (Cal.), al Passo Cirone e al M. Molinello in territorio di Pontremoli”.

2. Saxifraga callosa (sub S. lingulata)

“Comune alla Tambura, al passo della Focolaccia, al Sagro e al passo del Torrione, al Vergheto, al M. Rasori, al Pizzo

Uccelliera, sopra Colonnata al Pizzo Tamburone, sopra il Forno al Biforco e sopra alle sorgenti del Frigido, sulla vetta della Brugiana, sopra Vinca e tra Vinca e il ponte di Monzone, al Solco di Equi e tra Equi e Aiola”.

(23)

Tabella 9 ● Segnalazioni tratte da PELLEGRINI (1942)

Specie Stazioni

3. Saxifraga caesia

“Alla Tambura (Somm.), nella vetta del M. Brugiana, al M. Carchio e nelle rupi dalla parte alta della valle di Antona, sopra le sorgenti del Frigido, a Resceto, al Sagro, al M. Rasori e sopra Vinca”.

4. Saxifraga oppositifolia

“Nelle Alpi Apuane al M. Cavallo e al Pizzo d'Uccello sopra la foce di Giovo (Ross.), al Sagro (Bert.), al M. Spallone (Bolzon), alla Tambura (Cal. Ad. Targ.), fra il Carchio e l'Altissimo”. 5. Saxifraga aspera “Notata nelle rupi della regione scoperta al Pizzo d'Uccello e

alla Tambura (Bert.), sopra Vinca (Somm.)”.

6. Saxifraga aizoides

“Al M. Sella (Ross.), alla Tambura, tra il Sagro e la foce di Vinca, tra Vinca e il Giovo, fra la Rocca di Tenerano e la Dogana della Tecchia, al Poggio d'Altala sopra Equi, al Vergheto sopra Colonnata e fra il Pizzo Tamburone e Caglieglia, fra il Carchio e l'Altissimo”.

7. Saxifraga tridactylites

“Nei luoghi aridi in tutto il territorio di Montignoso, nei colli di Porta e al Castello di Massa, alle Grazie, a Volpigliano e tra Capaccola e Pò, ai Tecchioni e al M. Carchio, sulla valle di Antona, nell'abitato del Forno. Nei dintorni di Carrara, a Codena, a Miseglia, a Colonnata, alle cave di Ravaccione. In tutto il territorio di Fivizzano, di Fosdinovo, di Comano, di Casola e nella valle del Lucido. Comune anche ad Aulla, a Tresana, a Pontremoli e Zeri, a Villafranca, a Filattiera e Bagnone, a Vinca e a Colonnata (Somm)”.

8. Saxifraga adscendens “Indicata al M. Sagro (Becc.)”. 9. Saxifraga exarata

(sub S. moschata)

“Nelle regioni nude al Passo di Sella (Ross.) e alla Tambura (Bert.)”.

10. Saxifraga granulata “Nelle Alpi Apuane al M. Sagro (Cel.) e tra il Balzone e Orto di Donna”.

11. Saxifraga bulbifera

“Frequente nella valle di Montignoso presso Vietina. A Massa nelle selve del M. Brugiana (Bert.), nella valle del Frigido a S. Lucia e tra le Capannelle e Canevara, tra Canevara e Antona, nei boschi tra Carrara e Gragnana e in quelli della Spolverina. Nei dintorni di Fosdinovo (Bert.) e fra Tendola e Ceserano, nelle selve di Agnino e di Fivizzano, a Casola, a Virgoletta di

Villafranca, tra Filattiera e Scorcetoli e presso Pontremoli a Valdantena, a Pracchiola e a Gravagna”.

(24)

Tabella 9 ● Segnalazioni tratte da PELLEGRINI (1942)

Specie Stazioni

12. Saxifraga rotundifolia

“Nella valle di Montignoso lungo la strada di Vietina, a Cerreto sotto il Carchio, nella valle del Frigido alle miniere di S. Lucia, nei boschi sopra Canevara, fra Casette e Caglieglia sopra il Cartaro, tra Canevara e Antona, a Gronda, a Renara. Citata anche al M. Gotro e al M. Orsaio in Lunigiana, nelle Alpi di Mommio (Cal.), nelle Alpi Apuane al M. Cavallo e al Sagro (Bert.), alle sorgenti del Frigido (Cel.) e nel M. Brugiana (Bert.)”.

F

ERRARINI

& M

ARCHETTI

(1994)

Le segnalazioni di questi autori sono certamente a tutt’oggi le più complete. Esse compendiano le segnalazioni degli altri autori e ne aggiungono di nuove. Le stazioni sono indicate tuttavia secondo una particolare metodologia, che si traduce spesso in indicazioni alquanto generiche. Infatti essi suddividono la regione in 10 zone convenzionali, individuate secondo criteri orografici, amministrativi e storici: LM (Lunigiana media), LC (Lunigiana costiera), CA (Carrara), MA (Massa), VE (Versilia), PL (Piana lucchese), PP (Piana pisana), SM (Medio Serchio), GB (bassa Garfagnana), GA (alta Garfagnana); se la pianta è stata osservata in più di 5 stazioni, esse non sono indicate, ma gli autori si limitano a dare indicazione della rarità/frequenza della pianta mediante asterischi: (* = almeno 6 stazioni; ** = almeno 15; *** = almeno 25) (Tabella 10).

Riguardo a S. granulata, gli autori definiscono “più incomprensibile che vaga” la segnalazione di PELLEGRINI (1942), aggiungendo che “nell’erbario Pellegrini non vi

sono campioni di S. granulata, anche se esiste un esemplare non apuano attribuito a questa entità ed appartenente, invece, a S. bulbifera”.

La prima affermazione è del tutto condivisibile, in quanto la località nota come “Balzone” si trova vicino a Vinca e quindi piuttosto distante da Orto di Donna, da cui la separa un importante gruppo montuoso (Pizzo d’Uccello). Per quanto riguarda invece l’erbario, l’unico campione apuano di S. granulata osservato durante le ricerche inerenti la presente tesi si trova in realtà proprio nell’erbario PELLEGRINI

(25)

Tabella 10 ● Segnalazioni tratte da FERRARINI & MARCHETTI (1994).

Specie Stazioni

1. Saxifraga rotundifolia ssp. rotundifolia

“LM (**). LC(?). CA (**). MA (***). VE (***). PL (Presso Metato; versante occidentale del M. Prana).”

2. Saxifraga caesia “LM (*).CA (*). MA (**). VE (*). GB (Callare del Matanna; Pania della Croce; Pania Secca).”

3. Saxifraga oppositifolia ssp. oppositifolia

“LM (*).CA (M. Spallone, nel gruppo del M. Sagro). MA (*). VE (*). GB (Callare del Matanna; versante meridionale della Pania della Croce). GA (***)”

4. Saxifraga callosa ssp. callosa

“LM (**).CA (*). MA (**). VE (**). PL (versante occidentale del M. Prana). SM (tra Ponte a Moriano e Valdottavo; Decimo; versante meridionale del M. Piglione) GB (*). GA (***).”

5. Saxifraga paniculata “LM (**).CA (**). MA (**). VE (**). PL (versante occidentale del M. Prana). SM (versante meridionale del M. Piglione) GB (*). GA (***).” 6. Saxifraga aspera

(sub S. etrusca)

“LM (sopra Vinca; Giovetto, tra il Pizzo d’uccello e la Cresta di Garnerone; M. Borla). MA (Foce di Navola; versante orientale del M. Rasori; M. Tambura?). VE (tra il Colle Cipollaio e il Passo di Croce). GA (**).”

7. Saxifraga aizoides

“LM (**).CA (presso Vergheto, verso Colonnata). MA (**). VE (**). PL (M. Gabberi; M. Prana). GB (Callare del Matanna; versante meridionale della Pania della Croce). GA (***).”

8. Saxifraga granulata

ssp. granulata “LM (M. Sagro).” *

9. Saxifraga bulbifera

“LM (*). LC (Fosdinovo). CA (tra Carrara e Gragnana; Colonnata). MA (*). VE (*). SM (Pescaglia; versante meridionale del M. Piglione). GB (sopra Pascoso nel M. Piglione; sotto Bucine, presso Palagnana). GA (**).”

10. Saxifraga exarata ssp. pseudoexarata

“LM (Cresta di Garnerone). MA (Vetta del M. Tambura; vetta dell’Alto di Sella; vetta del M. Macina). GA (***).”

11. Saxifraga cf. exarata

ssp. pseudoexarata “GA (rupi della Capriola, a Poggio).”

12. Saxifraga tridactylites “LM (*). LC (Fosdinovo; Sarzana). CA (**). MA (***). VE (***). PL (*). PP (?). SM (*). GB (*). GA (***).”

13. Saxifraga adscendens ssp. adscendens

“LM (M. Sagro sopra la Foce del Fanaletto). GA (versante settentrionale del M. Corchia, in più luoghi dal Passo dei Fociomboli verso la vetta; passo di Sella; sotto la Foce di Cardeto, verso la Serenaia; versante settentrionale del M. Pisanino).”

(26)

Per S. aspera dovrebbero esistere – secondo gli autori – almeno 15 stazioni nella regione da essi definita “Alta Garfagnana” (GA). Per S. exarata, le stazioni in “alta Garfagnana” sarebbero invece almeno 25. Tuttavia, il Prodromo non fornisce indicazioni più precise. Ulteriori segnalazioni sono state comunicate in verbis da MARCHETTI (Appendice C).

Un caso peculiare è la stazione eterotopica di S. exarata delle “Rupi della Capriola, a Poggio”. Il cartellino del campione presente nell’erbario di Siena riporta “Saxifraga diabasica Ferrarini & Marchetti”, poiché è stata rinvenuta “su rupi di diabasi. a q. 350 m”. In FERRARINI & MARCHETTI (1994) è definita “Saxifraga cf. exarata Vill.

ssp. pseudoexarata (Br.-Bl.) D.A. Webb” e descritta nel seguente modo: “entità strettamente affine alla precedente, dalla quale si deve credere che sia derivata. Rispetto a essa presenta cuscinetti più lassi, foglie più grandi, mediamente più divise, petali più larghi, spesso smarginati e talvolta ghiandolosi. Forse, però, si tratta di solo di differenze provocate dalle condizioni ambientali meno severe”.

Erbari

Nelle pagine seguenti sono trascritti i dati di cartellino degli exsiccata reperiti nei diversi erbari ispezionati (Tabella 11 ÷ Tabella 17).

Per l’Herbarium Horti Pisani, nella sua parte generale, i pacchi riguardanti il genere Saxifraga sono quelli dal 342 al 347 (Tabella 11). Vi si trovano campioni di tutte le specie apuane, tranne S. granulata e S. adscendens.

Tabella 11 Segnalazioni tratte da PI (parte generale).

Specie Località; data; raccoglitore.

1. S. rotundifolia

(pacco 342, cartella 156)

lungo il F. Vezza, Versilia; IV.1886; COSTA-REGHINI.

lungo il Frigido, Massa; IV.884; POGGI.

Seravezza; IV.1886; POGGI.

Pescaglia; 27.V.1856; BICCHI.

Pania; VII; BICCHI.

Seravezza; V.1878; BICCHI.

Ruosina; 15.V.1902; BARSALI.

M. Corchia; VII.1889; BARSALI. Macina; VI.1888; BARSALI.

2. S. tridactylites

(pacco 342, cartella 163) Massa 3. S. bulbifera (pacco 343, cartella 172) Pescaglia; 27.V.1856; BICCHI. M. Matanna; 20.V.1878; BOTTINI. 4. S. exarata (pacco 344, cartella 232, sub S. muscoides)

Cima del Pisanino; 30.VII.1888; SOMMIER (Erbario COSTA-REGHINI).

Tambura; VII.1878; POGGI.

(27)

Tabella 11 ● Segnalazioni tratte da PI (parte generale).

Specie Località; data; raccoglitore.

5. S. aspera

(pacco 344, cartella 234)

Pizzo d’Uccello sopra Vinca; VII.1891; ROSSETTI.

presso Fociombori sopra Terrinca; VII.1863; Flora Etrusca Exsiccata.

6. S. aizoides

(pacco 345, cartella 237)

M. Corchia; 17.VII.1887, VIII.1886; POGGI & ROSSETTI (Erbario

COSTA-REGHINI).

M. Pania; VII.1862; SAVI.

Tambura alta; Flora Etrusca Exsiccata. Pania; VII.1863; Flora Etrusca Exsiccata.

sommo vertice della Pania delle Croce; 26.VIII.1920. Pania della Croce; VIII.1877; DANIELLI.

Foce di Mosceta; IX.1896; PELLEGRINI.

Pania; 3.VI.1875.

7. S. callosa

(pacco 345, cartella 238)

in calcareis editis della Tambura; VII.1843; SAVI.

scogliere della Pania; 28.VII.1862; Flora Etrusca Exsiccata. verso la Maestà di Vinca in rupibus; SOMMIER (Erbario COSTA

-REGHINI).

presso Mosceta della Pania; 03.VI.1875; BOTTINI. Pisanino; VII.1879; BOTTINI.

Pania; 1.VIII.1909; BARSALI.

M. Croce; VIII.1893; PELLEGRINI.

8. S. paniculata

(pacco 346, cartella 243)

M. Corchia; VII.1878; Poggi & Rossetti (Erbario COSTA-REGHINI).

vertice del Matanna; 20.V.1878; BOTTINI.

presso Mosceta della Pania; VI.1875; BOTTINI.

via delle Volte presso la Foce di Mosceta; VII.1896; PELLEGRINI.

M. Corchia; estate 1886; POGGI.

alle falde del versante orientale del Pisanino; VI.1851; BICCHI. M. Corchia; VII.1887; Rossetti (Erbario. POGGI).

Foce di Mosceta e Pania della Croce; 01.VIII.1909; BARSALI.

9. S. caesia

(pacco 347, cartella 281)

M. Corchia; VIII.1886; POGGI & ROSSETTI.

Mosceta; VIII.1877; DANIELLI.

sotto la vetta del Sumbra; VIII.1891; ROSSETTI.

Tambura; VII.1873; Herbarium Regii Musei Taurinensis. M. Forato, Altissimo; VIII.1846; Flora Etrusca Exsiccata. Mosceta; IX.1896; PELLEGRINI.

10. S. oppositifolia

(pacco 347, cartella 292)

tra la Focoraccia e il Pisanino; 30.VII.1888; SOMMIER (Erbario COSTA-REGHINI).

via delle Volte tra Levigliani e la Foce di Mosceta a meno di 1000 m s.l.m.; 04.VI.1878; BOTTINI.

vertice della Pania (1896); 03.VI.1875; BOTTINI.

Corchia; VIII.1886; Guidoni (Erbario POGGI).

(28)

Per quanto riguarda invece le collezioni particolari, si hanno campioni di sassifraghe apuane nell’erbario ARCANGELI (Tabella 12), nell’erbario CARUEL (Tabella 13) e

nell’erbario GUADAGNO (Tabella 14), ma solo delle specie a più ampia diffusione. Tabella 12 Segnalazioni tratte dall’erbario ARCANGELI (PI)

Specie Località; data

1. S. aizoides M. Tambura; 24.VI.1867, 26.VIII.1869.

2. S. caesia M. Tambura; 26.VIII.1869.

3. S. callosa

(sub S. lingulata) M. Corchia; 30.V.1867.

4. S. oppositifolia M. Tambura; VII.1875.

5. S. rotundifolia Sorg. Frigido; III.1867.

Tabella 13 Segnalazioni tratte dall’erbario CARUEL (PI)

Specie Località; data

1. S. paniculata

(sub S. aizoon) Sagro; VII.1868.

2. S. callosa (sub S. lingulata)

Pizzo d’Uccello. M. Brugiana. 3. S. oppositifolia

Corchia e Pietra Pania; VII.1859. Tambura; VII.1859. Pania; IX.1861. 4. S. aizoides Pania; 1.IX.1861. Corchia. Tambura. 5. S. caesia Forato; VIII.1856. Procinto; VIII.1850. Tambura; 3.VIII.1864. Pania; IX.1861. Cavallo; VIII.1864.

Strada al Sagro alla Faeta; VII.1868.

(29)

Tabella 14 Segnalazioni tratte dall’erbario GUADAGNO

Specie Località; data

1. S. aizoides

(sub S. atrorubens) Ca’ d’Arnetola (876 m) presso Vagli Sopra; 04.VIII.1908. 2. S. callosa

(sub S. lingulata) M. Matanna (1300 m); 10.VI.1909.

L’erbario PELLEGRINI (Tabella 15) conserva invece campioni di grande interesse,

tra cui – come già menzionato – l’unico campione apuano esistente di Saxifraga granulata (Fig. 16, Fig. 17). Un attento esame allo stereomicroscopio ha confermato l’appartenenza del campione al taxon in questione, poiché non si osserva traccia di bulbilli all’ascella delle foglie cauline e i petali (anche se poco rimane di essi) non mostrano peli ghiandolari. Esso costituisce pertanto l’unica testimonianza della presenza di questa specie sulle Apuane.

È anche da notare la presenza, nell’erbario PELLEGRINI, di un campione di “S.

cuneifolia var. apennina”(Fig. 18), il cui cartellino riporta “M. Battifolli l.d. ai Vallini (Versilia)”. Tuttavia, non si hanno segnalazioni bibliografiche sulla presenza di tale entità in Versilia o sulle Apuane, né in PELLEGRINI, né in opere di altri autori.

Inoltre, non è attualmente noto un “M. Battifolli” per la Versilia o per la regione apuana. Esiste invece un Monte di Battifolle nella provincia di Pistoia (REPETTI,

1833). Poiché gli altri exsiccata di S. cuneifolia var. apennina presenti nell’erbario PELLEGRINI provengono da tale zona, si può ipotizzare che le indicazioni di

(30)

Tabella 15 ● Segnalazioni tratte dall’erbario PELLEGRINI (PI)

Specie Località; data

1. S. paniculata Campagrina; VI.1923. Procinto; VII.1920. Terrinca; VI.1923. Corchia; VII.1879. Puntato; VI.1896.

Tra Campagrina e Arni; VI.1923.

2. S. rotundifolia

Sorg. Frigido; VI.1926.

Valle del Lucido; Monzone, Balzone; IV.1933. Valle d’Arni, Cipollaio; VI.1935.

Pascoso; VII.1915.

Base del M. Costa presso Seravezza; VI.1890.

3. S. granulata Lungo la strada di Arni oltre Terrinca; 25.VI.1923.

4. S. bulbifera

Pascoso; V.1915.

Canale della Borra presso Seravezza; V.1888. Valle del Frigido alle Capannelle; 16.V.1930. Lungo il Frigido sopra S. Lucia; 29.IV.1885. 5. S. exarata (sub S. muscoides β moschata) M. Tambura; VII.1889. 6. S. callosa (sub S. lingulata)

Vetta della Brugiana; VII.1889, VI.1914, VII.1929, V.1933. Tra il Cipollaio e Campagrina; 23.VI.1935.

Imbocco NE della galleria del Cipollaio; 23.VI.1935. Tambura; 29.VI.1900.

Passo del Torrione (gruppo del Sagro); 21.VI.1885. M. Alto presso Retignano; VII.1889.

Buca del Vento, Corchia; 10.VIII.1898.

Valle del Lucido, sopra Monzone per la strada di Vinca; 13.V.1933.

7. S. aizoides

M. Nona; VIII.1890. M. Sagro; VIII.1889.

M. Corchia (1690 m); VII.1889. Valle d’Arni; VII.1889.

M. Sella; VIII.1889.

Pania della Croce; VII.1886. 8. S. oppositifolia Corchia; VII.1889.

9. S. cuneifolia var.

apennina M. Battifolli l.d. ai Vallini (Versilia); V.1893.

10. S. aspera Pizzo d’Uccello; VII.1891.

(31)
(32)
(33)
(34)

Nell’Herbarium Centrale Italicum (Tabella 16) sono presenti numerosi campioni delle specie critiche (con l’eccezione di S. granulata).

Tabella 16 ● Segnalazioni dall’Herbarium Centrale Italicum (FI)

Specie Località; data; raccoglitore

1. S. exarata (pacco 2092/39)

M. Sella, su roccioni di marmo esposti a Nord; 17.V.1964; FERRARINI.

Cima del Pisanino e sulle sue falde; 30.VII.1888; SOMMIER.

Pania della Croce: vetta e versante NE, m 1600-1845; 1.VII.1969; leg. MOGGI,

NARDI, BAVAZZANO, det. ROMAGNOLI 7.III.1975.

Tambura nell’Alpi Apuane; 16.VI.1867; BECCARI (sub S. moschata).

M. Macina (vetta); VI.1870; COCCHI (sub S. moschata). Fatonero; 20.VI.1869; RICCI (sub S. moschata).

2. S. exarata (pacco 2092/52, sub S.

muscoides)

Garnajone presso Minucciano; 26.VII.1857; TARGIONI (sub S. muscoides

var. moschata).

M. Sumbra; VIII.1891; ROSSETTI.

Cima del Pisanino; 30.VII.1888; SOMMIER.

3. S. aspera (pacco 2092/39)

Sulle rupi della regione scoperta: M. Corchia, solco della Maderlata tra l’alpe di Pian di Lago e l’alpe di Puntato; VII.1867; SIMI.

Nelle fessure delle rocce e sopra terra nei luoghi aridi della regione del faggio: alla Maderlata lungo la strada che dall’alpe di Pian di Lago conduce a Puntato; VI-VII.1869; SIMI.

Pizzo d’Uccello sopra Vinca; VII.1890; ROSSETTI.

Foce del M.te Cavallo m 1700 su scisti filladici esp. est; 23.VIII.1964; FERRARINI

(sub S. etrusca).

Entre Vinca et la Maestà di V. entroits pierreux 1000 m; 2.VII.1871; SOMMIER.

Presso la cima del Pisanino; 30.VII.1888; SOMMIER. Vers Vinca – rochers – 1000 m; 02.VII.1871; SOMMIER.

Pania; VIII.1842; TARGIONI.

4. S. oppositifolia (pacco 2092/52)

Alta valle della Turrite Secca fra Arni e il Passo di Sella, tra 1000 e 1560 m; 10.III.1940; (sub S. oppositifolia var. latina).

Da Campo Cecina alla vetta del Sagro (1357-1748); 18.VI.1969; MOGGI, ARRIGONI, NARDI, BAVAZZANO, det. ROMAGNOLI (sub S. oppositifolia var. latina).

M. Corchia esp. N (1600 m) su marmo; 22.VIII.1968; FERRARINI (sub S.

oppositifolia var. latina).

M. Tambura; 21.V.1939; PICHI-SERMOLLI (sub S. oppositifolia

ssp. eu-oppositifolia prol. latina).

Pania; 01.IX.1861; VACCARI (sub S. latina).

(35)

Tabella 16 ● Segnalazioni dall’Herbarium Centrale Italicum (FI)

Specie Località; data; raccoglitore

5. S. aizoides (pacco 2092/52)

Alle volte di Levigliani e della Pania, sulle pendici della Pania della Croce (sub S. atrorubens).

Pietra Pania, Corchia; VII.1859; TARGIONI (sub S. atrorubens).

Tambura; VII.1845; TASSI (sub S. autumnalis var. atrorubens).

M. Corchia; 17.VII.1887; ROSSETTI (sub S. aizoides β atropurpurea).

Tra Resceto e la Tambura; 29.VII.1888; SOMMIER (sub S. aizoides

var. atropurpurea).

Tambura; 08VIII1841; SAVI (sub S. atrorubens).

Maderlata, Mosceta, M. Corchia, M. Altissimo, Pania, Gabberi, Alpe di Stazzema etc.; VIII-IX.1867; SIMI (sub S. atrorubens).

In glareosis ad pedem montis Tambura proper pagum Vagli di Sopra, loco Ca’ d’Arnetola dicto, alt. 876 m, solo calcareo; 04.VIII.1908 (sub S. atrorubens). lungo il sentiero del callare alla grotta (tra il Matanna e il Procinto); 06.VII.1884; SOMMIER.

M. Tambura; VIII.1861; MARTELLI.

Antona sopra Massa; 02.X.1891; NORVIO.

Vertice della Pania della Croce (1860 m); VI.1878; BOTTINI (sub S. aizoides

β atropurpurea).

Cintura del Procinto, su rupi umide; 17.IX.1896; BIONDI

(sub S. aizoides var. atrorubens). Guglia di Vinca; 09.VIII.1934; LOSACCO. Pania Secca; 30.VII.1934; LOSACCO.

Foce del M. Contrario; 09.VIII.1934; LOSACCO.

Pisanino; 07.VII.1934; LOSACCO.

Sagro; 29.VII.1891; FANTOZZI.

Passo del Vestito; 19.VIII.1934; leg. PACINI, det. PICHI-SERMOLLI

(sub S. aizoides v. autumnalis f. atrorubens).

Radura delle faggete di Campanice, acquitrini su detriti di dolomie, esp. N, 100 m; 16.VIII.1965; FERRARINI (sub S. autumnalis var. atrorubens).

6. S. tridactylites

Alpi Apuane; 25.V.1891; PARLATORE.

Pisanino (1700 m); 01.VII.1871; SOMMIER.

Colonnata in muris; 10.IV.1876; SOMMIER. Cima del Procinto; 24.IV.1897; SOMMIER.

Sopra Vinca (1000 m); 02.VII.1871; SOMMIER.

M. Sagro; VI.1864; BECCARI.

7. S. adscendens (pacco 2092/52)

Pania della Croce; 02.VI.1958; LANZA (sub S. tridactylites var. adscendens).

Dal Passo del Vestito alla vetta del M. Altissimo (1100-1589 m); 16.VI.1969; leg. BAVAZZANO, det. ROMAGNOLI (sub S. tridactylites β adscendens).

Da Campo Cecina alla vetta del M. Sagro; 18.VI.1969; leg. BAVAZZANO, det.

ROMAGNOLI (sub S. tridactylites β adscendens).

Sotto il Pisanino alla Focoraccia; 9.VI.1874(sub S. controversa). Presso il Pisanino; VII.1876; BIONDI (sub S. controversa).

(36)

Anche l’Herbarium Universitatis Senensis (Tabella 17) custodisce numerosi campioni di specie d’interesse, per lo più raccolti da MARCHETTI. Tra essi, la già menzionata S.

exarata delle rupi diabasiche della Capriola, qui denominata Saxifraga diabasica Ferrarini & Marchetti.

Tabella 17 Segnalazioni dall’Herbarium Universitatis Senensis(SIENA)

Specie Località; data; raccoglitore

1. S. exarata

Pendici del M. Fiocca sopra Arni, su scisti silicei, alt. 1200 m; 25.VI.1994; leg. MARCHETTI, det. MARCHETTI & FERRARINI.

Su rupi di diabase a q. 350 m, vicino al Serchio alla base della Capriola di fronte a Sambuca, fra Camporgiano e Castelnuovo Garf. (LU); 10.VII.1977; leg. & det. MARCHETTI, vid. FERRARINI (sub S. diabasica Ferrarini & Marchetti).

Tra Arni e il Passo di Sella, lungo la Turrite Secca, a q. 1300 m circa. Su calcare.; 30.VI.1981; MARCHETTI (sub S. moschata ssp. moschata).

Alpib. apuanis in M. Garnajone; 26.VII.1857; TARG. TOZZ. (sub S. muscoides

var. moschata).

2. S. aspera (sub S. etrusca)

A Passo di Sella, sopra Arni, a q. 1525 m circa. Su scisti diasprini; 30.VI.1981; MARCHETTI; vid. FERRARINI.

Pendici del M. Borla, sopra la Foce di Pianza, a q. 1425 m circa. Su scisti diasprini; 7.VII.1982; MARCHETTI.

Alla Fontanella presso il Passo di Croce, in direzione del Passo dei Fociomboli, a q. 1175 m circa, pendici del M. Corchia, su verrucano; 21.VI.1981; MARCHETTI, vid. FERRARINI.

3. S. oppositifolia (sub. S. latina)

Fociomboli; 24.VI.1979; MARCHETTI. Corchia e Pania; 1.VII.1857; TARG.-TOZZ.

4. S. bulbifera

Basati; 2.V.1978; MARCHETTI.

Tra Pruno e Volegno; 23.V.1981; MARCHETTI.

Fociomboli; 24.VI.4979; MARCHETTI.

5. S. tridactylites

Basati (425 m); 3.VI.1981; MARCHETTI.

M. Cavallo di Versilia (1021 m); 11.VI.1977; MARCHETTI.

Sorgenti del Frigido (400 m); 6.V.1977; MARCHETTI.

Massa; 13.IV.1979; MARCHETTI.

Carrara; 22.V.1955; MARCHETTI.

6. S. adscendens

Versante settentrionale del M. Corchia, a q. 1475 m circa. Su terra e ciottoli calcarei; 11.IX.1988; MARCHETTI.

A Passo di Sella, sopra Arni, a q. 1550 m circa. Su scisti diasprini; 30.VI.1981; MARCHETTI, vid. FERRARINI.

Presso i Fociomboli, a q. 1250 m, su dolomia, nel versante settentrionale del M. Corchia; 24.VI.1979; MARCHETTI, vid. FERRARINI.

Nel versante nord del M. Pisanino, a q. 1500 m, sopra Gramolazzo; 13.VIII.1977; MARCHETTI, vid. FERRARINI.

(37)

Dati distributivi dedotti dall’indagine bibliografica e

d’erbario

In questa pagina e nelle seguenti sono riportate tabelle riepilogative delle segnalazioni per le 12 entità apuane e le relative rappresentazioni cartografiche.

Tabella 18 Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga adscendens ssp. adscendens. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R A R IN I & M A R C H E T T I (1 99 4) Campioni d'erbario 1. M. Altissimo (dal Passo del Vestito alla vetta)

16.VI.1969; BAVAZZANO (FI, sub S. tridactylites

β adscendens)

2. M. Corchia (versante N)

11.IX.1988; MARCHETTI (SIENA) 24.VI.1979; MARCHETTI (SIENA)

3. M. Pisanino 

9.VI.1874(FI, sub S. controversa, “sotto il Pisanino alla Focoraccia”)

VII.1876; BIONDI (FI, sub S. controversa, “presso il Pisanino”)

13.VIII.1977; MARCHETTI (SIENA, “versante N, a q. 1500 m”)

4. M. Sagro   18.VI.1969; Bβ adscendens, “da Campo Cecina alla vetta”) AVAZZANO (FI, sub S. tridactylites

5. Pania della Croce 02.VI.1958; LANZA (FI, sub S. tridactylites var. adscendens)

6. Passo Sella  30.VI.1981; MARCHETTI (SIENA)

7. sotto la Foce di Cardeto, verso la Serenaia

(38)
(39)

Tabella 19 Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga aizoides. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R . & M A R C H . (1 99 4) Campioni d'erbario

1. Alpe di Stazzema 8.IX.1867; SIMI (FI) 2. Antona 2.X.1891 (FI)

3. Ca’ d’Arnetola 4.VIII.1908; GUADAGNO (PI, sub S. atrorubens) 4.VIII.1908 (FI, sub S. atrorubens)

4. Callare del Matanna 

5. Campanice 16.VIII.1965 FERRARINI (FI) 6. Canale Cambron 

7. cintura del Procinto 17.IX.1896; BIONDI (FI) 8. Foce del M. Contrario 9.VIII.1934; LOSACCO (FI) 9. Giovo 

10. guglia di Vinca 9.VIII.1934; LOSACCO (FI) 11. M . Gabberi   8.IX.1867; SIMI (FI)

12. M. Altissimo  8.IX.1867; SIMI (FI)

13. M. Corchia 

IX.1861; CARUEL (PI) VII.1890; PELLEGRINI (PI)

17.VII.1887, VIII.1886; POGGI & ROSSETTI (PI) 17.VII.1887;ROSSETTI (FI)

VII.1859; TARGIONI (FI) 8.IX.1867; SIMI (FI) 14. M. Nona VIII.1890; PELLEGRINI (PI) 15. M. Pisanino 7.VII.1934; LOSACCO (FI)

16. M. Prana 

17. M. Sagro  VIII.1890; PELLEGRINI (PI) 29.VII.1891; FANTOZZI (FI) 18. M. Sella  VIII.1890; PELLEGRINI (PI)

19. M. Tambura 

CARUEL (PI )

24.VI.1867, 26.VIII.1869; ARCANGELI (PI) Flora Etrusca Exsiccata (PI)

VII.1845; TASSI (FI) SAVI (FI)

VIII.1861; MARTELLI (FI) 20. Maderlata 8.IX.1867; SIMI (FI) 21. Mosceta IX.1896; PELLEGRINI (PI)

8.IX.1867; SIMI (FI)

22. Pania  

VII.1886; PELLEGRINI (PI) VII.1862, VII.1863; SAVI (PI) 3.VI.1875; BOTTINI (PI)

1.VIII.1909, 26.VIII.1920; BARSALI (PI) VIII.1877; DANIELLI (PI)

1.IX.1861: CARUEL (PI) VII.1899; TARGIONI (FI) 8.IX.1867; SIMI (FI)

(40)

Tabella 19 ● Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga aizoides. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R . & M A R C H . (1 99 4) Campioni d'erbario 25. Pizzo d’Uccello  26. Poggio d’Altala sopra

Equi 

27. tra il Carchio e l’Altissimo  28. tra il Matanna e il

Procinto 6.VII.1884; SOMMIER (FI) 29. tra il Pizzo Tamburone e

Caglieglia 

30. tra il Sagro e la foce di

Vinca 

31. tra la Rocca di Tenerano e la Dogana della Tecchia



32. tra Resceto e la Tambura 29.VII.1888; SOMMIER (FI) 33. tra Vinca e il Giovo 

34. tutte le alte cime 

35. Valle d’Arni VII.1889; PELLEGRINI (PI) 36. Vergheto presso

Colonnata  

(41)
(42)

Tabella 20 ● Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga aspera. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R A R IN I & M A R C H E T T I (1 99 4) Campioni d’erbario

1. Foce del M. Cavallo  23.VIII.1964; FS. etrusca) ERRARINI (FI, sub

2. Foce di Navola 

3. Giovetto 

4. M. Borla  7.VII.1982; MARCHETTI (SIENA)

5. M. Corchia (pendici) 

6. M. Pisanino  30.VII.1888; SOMMIER (FI)

7. M. Rasori (versante E) 

8. M. Tambura  

9. Pania della Croce  VIII.1842; TARGIONI (FI)

10. Passo Sella  30.VI.1981; MARCHETTI (SIENA)

11. Pizzo d’Uccello  

VII.1891; ROSSETTI (PI) VII.1891; PELLEGRINI (PI) VII.1890; ROSSETTI (FI) 12. presso Vinca   30.VII.1888,2.VII.1871; SSOMMIEROMMIER (FI) (FI) 13. tra Colle Cipollaio e

Passo Croce 

14. tra P. Croce e P.

Fociomboli 

VII.1863; Flora Etrusca Exsiccata (PI)

VII.1867; SIMI (FI) VI-VII.1869; SIMI (FI)

(43)
(44)

Tabella 21 ● Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga bulbifera. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R . & M A R C H . (1 99 4) Campioni d'erbario 1. Agnino 

2. Basati 2.V.1978; MARCHETTI (SIENA) 3. canale della Borra presso

Seravezza V.1888; PELLEGRINI (PI)

4. Casola 

5. Colonnata 

6. Fivizzano 

7. Fociomboli 2.VI.1979; MARCHETTI (SIENA) 8. Fosdinovo   

9. Gravagna 

10. M. Bruciana  

11. M. Matanna 20.V.1878; BOTTINI (PI) 12. Pascoso V.1915; PELLEGRINI (PI) 13. Pescaglia   27.V.1856; BICCHI (PI) 14. Pignone di Pascoso 

15. Pracchiola  16. presso Pontemoli a

Valdantena 

17. sopra Pascoso nel M.

Piglione 

18. sotto Bucine presso

Palagnana 

19. Spolverina  20. tra Canevara e Antona  21. tra Carrara e Gragnana   22. tra Filattiera e Scorcetoli  23. tra le Capannelle e

Canevara 

24. tra Pruno e Volegno 23.V.1981; MARCHETTI (SIENA) 25. tra Tendola e Ceserano 

26. valle del Frigido a S.

Lucia  29.IV.1885; PELLEGRINI (PI) 27. valle del Frigido alle

Capannelle 16.V.1930; PELLEGRINI (PI) 28. versante S del M.

Piglione 

(45)
(46)

Tabella 22 ● Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga caesia. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R . & M A R C H . (1 99 4) Campioni d'erbario

1. Callare del Matanna  2. la Buca della Neve 

3. M. Altissimo VII.1846; Flora Etrusca Exsiccata (PI) 4. M. Bruciana  IX.1889; PELLEGRINI (PI)

5. M. Carchio 

6. M. Cavallo VIII.1864; CARUEL (PI)

7. M. Corchia VIII.1886; POGGI & ROSSETTI (PI)

8. M. Forato VIII.1856; CARUEL (PI,)

VII.1846; Flora Etrusca Exsiccata (PI) 9. M. Procinto VIII.1850; CARUEL (PI)

10. M. Rasori 

11. M. Sagro  

12. M. Sumbra VIII.1891; PELLEGRINI (PI) VIII.1891; ROSSETTI (PI)

13. M. Tambura  

3.VIII.1864 CARUEL (PI) 26.VIII.1869; ARCANGELI (PI)

VII.1873; H. Regii Musei Taurinensis (PI)

14. Mosceta VIII.1877; DANIELLI (PI) IX.1896; PELLEGRINI (PI) 15. Pania  IX.1861; CARUEL (PI)

16. Pania Secca 

17. Pizzo d’Uccello 

18. Resceto 

19. rupi dell’alta valle di Antona  20. rupi delle parti più alte  21. sorgenti del Frigido 

(47)
(48)

Tabella 23 ● Segnalazioni bibliografiche e d’erbario di Saxifraga callosa. Stazioni B E R T O L O N I (1 81 9, 1 83 3-54 ) S IM I (1 85 1) C A R U E L (1 86 0) P E L L E G R IN I (1 94 2) F E R R . & M A R C H . (1 99 4) Campioni d'erbario

1. Buca del vento, Corchia 10.VII.1898; PELLEGRINI (PI)

2. Decimo 

3. Giovo  4. imbocco NE della galleria

del Cipollaio 23.VI.1935;PELLEGRINI (PI) 5. M. Altissimo 

6. M. Alto presso Retignano VII.1889;PELLEGRINI (PI) 7. M. Bruciana  

CARUEL (PI)

VII.1889, VI.1914, VII.1929, V.1933; PELLEGRINI (PI)

8. M. Corchia  26.VIII.1869; ARCANGELI (PI) 9. M. Croce VIII.1893; PELLEGRINI (PI) 10. M. Matanna (1300 m) 10.VI.1908: GUADAGNO (PI) 11. M. Piglione (versante S) 

12. M. Pisanino VII.1879; BOTTINI (PI) 13. M. Prana (versante W) 

14. M. Rasori 

15. M. Sagro  

16. M. Tambura    29.VI.1900;VII.1843; SAVIPELLEGRINI (PI) 17. M. Tamburone sopra

Colonnata 

18. Pania  28.VII.1862; Flora Etrusca exsiccata (PI) 1.VIII.1909; BARSALI (PI)

19. passo del Torrione (gruppo

del Sagro)  21.VI.1885;PELLEGRINI (PI) 20. passo della Focolaccia 

21. Pizzo d’Uccello  CARUEL (PI) 22. Pizzo Uccelliera 

23. presso Mosceta VI.1875; BOTTINI (PI) 24. Solco di Equi 

25. sopra Forno al Biforco  26. sorgenti del Frigido  27. tra Equi e Aiola 

28. tra il Cipollaio e Campagrina 23.VI.1935;PELLEGRINI (PI) 29. tra Ponte a Moriano e

Valdottavo 

30. tra Vinca e il ponte di

Monzone 

31. tutte le Apuane  32. valle del Lucido, sopra

Monzone per la strada di Vinca

13.V.1933;PELLEGRINI (PI) 33. verso la Maestà di Vinca in

(49)

Figura

Tabella 4  ●   Caratteri distintivi tra le popolazioni appenniniche e alpine di S. aspera  Popolazioni appenniniche  (S
Fig. 12   ●   Saxifraga callosa  ssp. callosa.
Tabella 6  ●   Segnalazioni tratte da B ERTOLONI  (1819 e 1833-1854)
Tabella 8   ●   Segnalazioni tratte da C ARUEL  (1860)
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