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Capitolo 1 – Inquadramento generale

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Academic year: 2021

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Capitolo 1 – Inquadramento generale

1.1 L’abitato di Altopascio

L’abitato di Altopascio sorse, non si sa per mano di chi né l'anno esatto, nella seconda metà del Mille ai margini della Via Francigena, la strada che attraversando Fiandre, Francia, Svizzera ed Italia collegava l'Europa del Nord con la capitale della cristianità, Roma.

Edificato in posizione strategica, il borgo di Teupascio (come si chiamava in origine forse a causa dell’unione dei due termini longobardi 'teu', popolo, e 'passio', torrente) dominava una vasta area selvaggia delimitata dal lago di Sesto, la fossa Navareccia e la boscosa zona delle Cerbaie, percorse per intero dalla Francigena.

Posta su un'importante direttrice di traffico e al tempo stesso in un'area segnata dalla presenza di paludi, di meandri fluviali, di fitti boschi, Altopascio ha sviluppato in passato un'economia che alle risorse della caccia e della pesca univa quelle derivanti dall'attività commerciale. Nel tardo Medioevo divenne perno dei traffici terrestri originati dall'espansione mercantile di Pistoia, più tardi fu anche porto fluviale sul canale che la collegava al Lago di Bientina e vedeva il passaggio dei prodotti agricoli del contado pesciatino.

Oggi il settore trainante dell'economia cittadina è quello industriale, che assorbe circa la metà della popolazione attiva e conta numerose imprese

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operanti nel settore: alimentare (soprattutto panifici industriali), delle confezioni, della cartotecnica, calzaturiero, delle materie plastiche.

Il settore agricolo basato sulla produzione di cereali, uva da vino, patate e foraggi, a partire dagli anni cinquanta ha visto ridursi drasticamente il numero dei propri addetti. Buona consistenza presenta l'allevamento avicolo.

Il territorio di Altopascio si estende per 28,70 kmq, sulla bassa soglia ( 19 metri s.l.m ) che mette in comunicazione la Valdinievole con la pianura ad est di Lucca, tra le estreme propaggini dell’Appennino pistoiese e le colline delle Cerbaie.

Costituitosi nel 1881 con le frazioni di Altopascio, Spianate e Marginone, staccate dal comune di Montecarlo, ha raggiunto l’assetto attuale nel 1925, quando aggregò la frazione di Badia Pozzeveri, già di Capannori.

Altopascio essendo al centro di un'ampia zona pianeggiante è decisamente vicina a molti centri importanti della Toscana: 15 Km. la separano da Lucca, 40 da Pisa, 25 da Pistoia, 60 da Firenze e appena 12 da Montecatini Terme.

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Dal censimento del 1991 si è rilevato che la popolazione di Altopascio è di circa 10000 abitanti.

Data censimento abitanti Densità (ab/kmq)

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1.2 L’attraversamento ferroviario della città di Altopascio

Nel 1846 il Granduca di Toscana approvò il progetto presentato dalla “Società anonima della Strada Ferrata da Lucca a Pistoia” per la realizzazione di questo tratto ferroviario. I lavori subito iniziati, raggiunsero Altopascio l’11 Giugno 1848 e si conclusero a Pistoia il 6 Giugno 1857 ove, congiungendosi alla Strada Ferrata Maria Atonia, costituiscono l’attuale completamento della linea a semplice binario Firenze-Pistoia-Lucca-Pisa (Viareggio). Tale opera suddivise l’area urbana di Altopascio in quattro quadranti e le relazioni fra i due quadranti superiori e i due inferiori risultò concentrata nel passaggio a livello (PL) posto tra la via Romea e la stessa linea ferroviaria.

Nel 1922 fu concepita con finalità turistiche, insieme alla “Milano-Laghi” e alla “Napoli-Pompei”, e negli anni successivi fu realizzata, per concessione della “Società Ing. Puricelli” l’autostrada tre corsie “Firenze-Mare”.

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Inserita nel piano della rete autostradale italiana approvato nel 1955 come “A11”, fu ampliata a quattro corsie negli anni successivi dalla “Soc. Autostrade”.

Questa infrastruttura, mentre accentuò la suddivisione tra i quadranti superiori e quelli inferiori, non intercettò, sovrapassandola, la via Romea.

Lo sviluppo delle attività e la diffusione della motorizzazione, non solo di interesse locale ma anche di attraversamento per rapporti interprovinciali (in particolare per veicoli commerciali) ha trovato nella presenza del passaggio a livello la causa di lunghe code veicolari che determinano disagi di comunicazione ai cittadini per il normale esercizio delle attività pubbliche e private in ambito urbano nonché interruzioni temporanee al flusso veicolare verso le arterie di comunicazioni maggiori che indirizzano verso altre comunicazioni.

Fig. 2: Coda al passaggio a livello

Al momento attuale infatti il sistema viario del comune di Altopascio non presenta una arteria stradale con caratteristiche di circonvallazione che permetta il suo attraversamento, in direzione delle principali destinazioni, bypassandone il centro e quindi per i flussi provenienti da Pisa e Pistoia e diretti nel lucchese risulta obbligato il passaggio su Via Romea.

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Questo fenomeno relativo alla circolazione è la causa, fra l’altro, del forte aumento dell’inquinamento atmosferico ed acustico che si ripercuote sui residenti degli edifici prospicienti via Romea che oggi presentano facciate degradate dai gas di scarico degli autoveicoli.

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1.3 Il progetto di raddoppio studiato dalle RFI

La linea ferroviaria Pistoia-Lucca appartiene alla rete complementare delle FS presente nella Regione Toscana il cui sviluppo complessivo è di 515 km contro i 644 della rete fondamentale. Essa assolve un ruolo strategico di trasversale est-ovest di collegamento del territorio provinciale con le due direttrici nazionali, tirrenica e centrale, nonché con il capoluogo regionale e la sua area metropolitana. Infatti essa è collegata alla linea fondamentale, sulla tratta La Spezia-Livorno, da Lucca attraverso due rami ferroviari: uno convergente su Viareggio e l’altro su Pisa S. Rossore; mentre in corrispondenza di Pistoia essa è posta in comunicazione con la stazione di Firenze Castello attraverso il tratto ferroviari Pistoia-Prato (Fig. 4).

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Le stazioni presenti lungo il suo tracciato ad unico binario, che ha uno sviluppo di 44 Km , partendo da Viareggio e muovendoci verso Pistoia, sono: Massarosa, Lucca, da cui diparte il ramo non elettrificato Lucca-Aulla, Tassignano-Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo, San Salvatore, Pescia, Borgo a Buggiano, Montecatini Terme, Serravalle Pistoiese e Pistoia.

Dall’orario generale di servizio delle FS sono stati riscontrati 69 passaggi giornalieri di convogli ferroviari sulla linea Pistoia-Lucca, di questi 44, egualmente divisi nelle due direzioni, sono treni viaggiatori ed i restanti treni merce non classificati. L’utenza è rappresentata essenzialmente da lavoratori e studenti pendolari che attualmente comporta forti criticità soprattutto legate ai problemi dei ritardi e del sovraffollamento.

Per un miglioramento del servizio attualmente offerto risulta necessario prevedere, nelle fasce orarie interessate da spostamenti pendolari, ad un aumento delle corse giornaliere su tutto il tratto impiegando treni regionali che effettuino fermata in tutte le stazioni della linea. Un aumento della sua potenzialità risulta però attualmente difficile in quanto essa è ad unico binario, a tal proposito la Regione Toscana ha predisposto un progetto finalizzato alla realizzazione del raddoppio del tracciato ferroviario.

Pertanto nell’ambito del potenziamento della linea ferroviaria Pistoia-Lucca-Pisa è stato approvato dalle RFI il “Progetto preliminare del corpo stradale per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca-Pisa” redatto dalla Sintagma s.r.l. e ne è stato predisposto il progetto definitivo.

L’intervento progettato (Fig. 5), per quanto riguarda il comune di Altopascio, ricade sostanzialmente lungo il tracciato esistente con solo una variante nel quadrante NW-W del territorio del comune per consentire un aumento della velocità di percorrenza lungo la linea che, rispetto ai 140 km/h previsti lungo l’intero itinerario, prevede, nella tratta dell’attraversamento urbano una limitazione a 130 km/h. La stazione con tre binari viene

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confermata nella preesistente ubicazione e, in particolare, viene mantenuto in essere l’attuale passaggio a livello su Via Romea.

Fig. 5: Tracciato RFI in corrispondenza di Altopascio

Via Francesca Romea Nuovo tracciato Tracciato esistente

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1.4

L’ipotesi di interramento della linea

L’Amministrazione Comunale di Altopascio, preoccupata che il predetto potenziamento della linea possa indurre un sensibile incremento del transito dei convogli ferroviari e, quindi con l’aumento dei tempi di chiusura del passaggio a livello, un accentuarsi dei disagi già attualmente sopportati, ha ritenuto che gli interventi di potenziamento della linea costituissero (anche nel quadro generale delle politiche di RFI per l’eliminazione dei passaggi a livello) una occasione non ripetibile per l’eliminazione di quello localmente esistente.

Considerato che per la soppressione del passaggio a livello è, ovviamente, indispensabile che una delle due infrastrutture che si intersecano (quella stradale e quella ferroviaria) debba portarsi ad una quota inferiore o superiore

a quella dell’altra, l’Amministrazione ha in primo luogo constatato come, localmente, la via Romea non possa essere portata a sovrapassare o sottopassare la linea ferroviaria a causa della contigua presenza degli edifici fra i quali si sviluppa e ai quali, comunque, deve assicurare l’accessibilità; e pertanto ha deciso di verificare la fattibilità di un interramento della linea ferroviaria nell’attraversamento dell’ambito urbano anche in analogia a quanto previsto in altra località ubicata lungo la stessa linea.

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La presente Tesi ha per oggetto lo studio della fattibilità dell’intervento di interramento ferroviario che verrà articolato nel seguente modo:

1) Individuazione di una ipotesi progettuale di massima per una modifica del tracciato ferroviario che consenta sia l’interramento che il raddoppio del binario del tratto in attraversamento dell’abitato di Altopascio (Lu);

2) Definizione delle caratteristiche generali di una modalità idonea a ottenere un intervento di interramento e raddoppio senza implicare alcuna interruzione del servizio ferroviario;

3) Stima di massima dei costi delle opere previste;

4) Benefici indotti dall’eliminazione del passaggio a livello.

Figura

Fig. 2:  Coda al passaggio a livello
Fig. 3:  Il passaggio a livello di Altopascio
Fig. 5:  Tracciato RFI in corrispondenza di Altopascio

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