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Il Vescovo saluta l assemblea VESCOVO Lo Spirito di Cristo risorto, Spirito di verità e di vita, sia con tutti voi. T. E con il tuo spirito.

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Academic year: 2022

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La comunità cristiana si raduna nel piazzale antistante la Cattedrale dove si accende un grande fuoco. Il Vescovo ed i presbiteri processionalmente si recano attorno al fuoco. La Cattedrale è chiusa e al buio.

I. IL SEGNO DEL FUOCO COMMENTATORE

Da poco abbiamo celebrato la festa della croce, della passione, della risurrezione, e poi della Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo al cielo; oggi finalmente siamo giunti al culmine dei beni, siamo approdati alla stessa metropoli, capitale, delle feste (Crisostomo, hom. 2 in Pent.).

Questa notte ci introduce nel mistero del cinquantesimo giorno, pienezza della Pasqua, contrassegnato dall’evento dell’effusione dello Spirito (cf. At 2, 1-13), battesimo della Chiesa nascente. In questo primo momento glorifichiamo Dio per il dono del fuoco, ricordo della fiamma che accompagnò la teofania dello Spirito (cf. At 2,3). Attorno ad esso vogliamo lodare e ringraziare il Signore per l’esperienza del Sinodo che ha visto la nostra Chiesa radunata dallo Spirito Santo per formare un solo corpo. I nostri occhi hanno contemplato l’azione dello Spirito del Risorto che come fuoco illumina e rischiara il cammino, riscalda i cuori, purifica e brucia tutto ciò che è male.

Il Vescovo saluta l’assemblea VESCOVO

Lo Spirito di Cristo risorto, Spirito di verità e di vita, sia con tutti voi.

T. E con il tuo spirito.

VESCOVO

Fratelli e sorelle, siamo giunti al compimento della Pasqua: durante sette settimane, rinnovati nello spirito, immersi nella gioia, abbiamo celebrato la risurrezione di Cristo; ora, vegliando, ci disponiamo a celebrare il mistero della Pentecoste: discesa dello Spirito vivificante sulla comunità messianica, dono del Risorto alla Sposa, inizio della missione della Chiesa.

Rivivremo l’evento del Cinquantesimo Giorno, nella contemplazione del fuoco; nella lode della nuova creazione e nel rendimento di grazie per il cammino sinodale; nell’ascolto prolungato della Parola profetica; nella memoria del sacramento della Confermazione;

nell’offerta del pane e del vino, su cui si posa lo Spirito; nella venerazione di Maria, la Vergine orante in attesa del Paraclito.

Dal cero pasquale il diacono accende il fuoco mentre l’assemblea canta:

Lo Spirito del Signore è su di me

LO SPIRITO DEL SIGNORE È SU DI ME,

LO SPIRITO CON L'UNZIONE MI HA CONSACRATO,

LO SPIRITO MI HA MANDATO AD ANNUNZIARE AI POVERI UN LIETO MESSAGGIO DI SALVEZZA.

Lo Spirito di Sapienza è su di me,

per essere luce e guida sul mio cammino, mi dona un linguaggio nuovo

per annunziare agli uomini, la tua Parola di salvezza.

RIT.

Lo Spirito di fortezza è su di me,

per testimoniare al mondo la Sua Parola, mi dona il Suo coraggio

per annunciare al mondo

l'avvento glorioso del tuo regno.

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RIT.

Lo Spirito del timore è su di me,

per rendermi testimone del Suo perdono purifica il mio cuore

per annunciare agli uomini le opere grandi del Signore.

RIT.

Lo Spirito della pace è su di me

e mi ha colmato il cuore della Sua gioia, mi dona un canto nuovo

per annunziare al mondo il giorno di grazia del Signore.

RIT.

Lo Spirito dell'Amore è su di me, perchè possa dare al mondo la mia vita mi dona la Sua forza

per consolare i poveri,

per farmi strumento di salvezza.

RIT.

DIACONO

Contempliamo, fratelli e sorelle, questa fiamma viva e lodiamo Dio per le meraviglie di grazia che, nel segno del fuoco, ha operato per la salvezza dell’uomo.

Segue un breve momento di contemplazione silenziosa del fuoco.

I membri della consulta laicale animano un momento di lode attorno al fuoco con acclamazioni e invocazioni, ispirate prevalentemente alla Sacra Scrittura, aventi come motivo conduttore il segno del fuoco e il ringraziamento per il cammino sinodale.

Al termine il Vescovo dice la seguente orazione:

VESCOVO Preghiamo.

Padre, Signore della luce e della vita, che nello splendore della creazione fa’ zampillare nei nostri cuori la sorgente viva del tuo Spirito; apri la tua mano e saziaci dei tuoi beni; ravviva nei nostri volti la luce della sacra unzione, sostieni il nostro vigore con il pane della vita e donaci di sperimentare la sobria ebbrezza dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

VERSO LA CHIESA. Terminata l’orazione, il diacono prende dal fuoco alcune braci e prepara il turibolo. Tutta l’assemblea accende la candela, dopodiché si avvia la processione. Apre la processione il turiferario e la chiude il Vescovo. La cattedrale è in penombra. Durante il percorso si cantano le Litanie dello Spirito Santo.

DIACONO

Avviamoci con gioia al cenacolo della Chiesa.

CORO Litanie dello Spirito Santo

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Spirito che procedi dal Padre entra nei nostri cuori Spirito che riposi nel Figlio,

Spirito che unisci il Padre e il Figlio, Spirito di sapienza e di scienza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di pietà e di intelletto, Spirito di luce e di vita, Spirito di verità e di amore, Spirito di santità e di gioia, Spirito della creazione, Spirito dell’incarnazione, Spirito della Pasqua,

Spirito che adombri la Vergine, Spirito che fecondi la Chiesa, Spirito che riempi l’Universo, Spirito di consolazione, Spirito di perdono,

Spirito di pace e di mitezza, Spirito di comunione, Spirito di bellezza, Spirito di profezia,

Alba della Chiesa, entra nei nostri cuori Balsamo della Chiesa,

Pace della Chiesa, Guida della Chiesa, Respiro dell’universo, Armonia del cosmo, Energia del mondo, Gemito del creato, Fonte d’acqua viva, Rugiada di grazia, Pioggia di fuoco, Sorgente dei carismi, Soffio vitale,

Vento impetuoso, Aura leggera, Voce del silenzio, Dono del Padre, Ospite dell’anima, Luce dei cuori, Canto della Sposa, Sigillo della rivelazione, Vincolo di unità,

Germe di immortalità, Luce dell’eterna gloria.

Giunti alla chiesa il Vescovo incensa il cero e l’altare.

II. LITURGIA DELLA PAROLA

Prima di iniziare la lettura della Parola di Dio, il Vescovo rivolge all’assemblea questa

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esortazione.

VESCOVO

Fratelli e sorelle, lo Spirito che ha parlato per mezzo dei Profeti e che, secondo la promessa di Gesù, guida la Chiesa alla conoscenza piena della verità, parla a noi questa notte per mezzo delle divine Scritture. Ascoltiamone la voce: Egli ci annuncia ciò che ha udito dal Padre e dal Figlio.

Tutti siedono COMMENTATORE

La Chiesa prevede questa notte un prolungato ascolto della Parola di Dio. Il libro della Genesi ci riporterà a Babele segno della confusione. L’Esodo ci farà rivivere l’alleanza che il Signore rinnova con il suo popolo mentre le parole dei profeti ci ricorderanno come ciò che era ridotto ad ossa inaridite riprenderà vita. Invochiamo l’effusione dello Spirito sulla nostra Chiesa, su ciascuno di noi.

Ha quindi la liturgia della Parola. Dopo la proclamazione della lettura il salmista o il coro esegue il salmo o un canto adatto; l’assemblea risponde con il ritornello. Poi tutti si alzano: il Vescovo invita alla preghiera e tutti pregano per un po’ di tempo in silenzio, il Vescovo conclude con l’orazione

Prima lettura Genesi 11, 1-9.

Ritornello cantato

Rit. Su tutti i popoli regna il Signore. rende vani i progetti dei popoli.

Ma il piano del Signore sussiste per sempre,

i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. Rit.

Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede.

Il Signore guarda dal cielo, egli vede tutti gli uomini. Rit.

Dal luogo della sua dimora scruta tutti gli abitanti della terra, lui che, solo, ha plasmato il loro cuore e comprende tutte le loro opere. Rit.

VESCOVO Preghiamo.

O Dio, che nel giorno della Pentecoste hai riunito in un’unica Chiesa i popoli dispersi sulla terra, fa’ che, per l’azione del tuo santo Spirito, tutte le genti diano gloria al tuo nome con la professione della stessa fede e la partecipazione agli stessi sacramenti.

Per Cristo nostro Signore.

T. Amen

Seconda lettura Esodo 19, 3-8.16-20.

CANTO

BENEDICI IL SIGNORE, ANIMA MIA

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Benedici il Signore, anima mia, quant'è in me benedica il suo nome;

non dimenticherò tutti i suoi benefici, benedici il Signore, anima mia.

1. Lui perdona tutte le tue colpe e ti salva dalla morte.

Ti corona di grazia e ti sazia di beni nella tua giovinezza. Rit.

2. Il Signore agisce con giustizia, con amore verso i poveri.

Rivelò a Mosè le sue vie, ad Israele le sue grandi opere. Rit.

3. Il Signore è buono e pietoso, lento all'ira e grande nell'amor.

Non conserva in eterno il suo sdegno e la sua ira verso i nostri peccati. Rit.

4. Come dista oriente da occidente allontana le tue colpe.

Perché sa che di polvere siam tutti noi plasmati, come l'erba i nostri giorni.

5. Benedite il Signore voi angeli voi tutti suoi ministri

beneditelo voi tutte sue opere e domini benedicilo tu, anima mia.

VESCOVO Preghiamo.

O Dio onnipotente, nell’alleanza del Sinai hai prefigurato la nuova ed eterna alleanza, sancita nel sangue di Cristo, nostro mediatore e fratello: fa’ che, rinnovati dai sacramenti pasquali, siamo fedeli alla nuova Legge, scritta dallo Spirito nei nostri cuori. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

Terza lettura Ezechiele 37, 1-14.

Ritornello cantato

Rit. Rinnovami, Signore, con la tua grazia.

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;

nella tua grande bontà cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. Rit.

Tu vuoi, o Dio, la sincerità di cuore e nell’intimo m’insegni 1a sapienza.

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Purificami con issopo e sarò mondo;

lavami e sarò più bianco della neve. Rit.

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rit.

Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso.

Signore, apri le mie labbra

e la mia bocca proclami la tua lode. Rit.

VESCOVO Preghiamo.

Dio, nostro Padre, nella tua grande misericordia, hai infuso nei nostri cuori il tuo Spirito, perché, risorti dalla morte del peccato viviamo in Cristo la vita nuova; concedici di essere fedeli ai doni del tuo amore e di attendere con perseveranza la redenzione del nostro corpo.

Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

Quarta lettura - Gioele 2, 28-32.

CORO

ALTO E GLORIOSO DIO

Alto e glorioso Dio illumina il cuore mio,

dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.

Dammi umiltà profonda, dammi senno e cognoscimento, che io possa sempre servire con gioia i tuoi comandamenti.

Rapisca ti prego Signore,

l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose,

perchè io muoia per amor tuo,

come tu moristi per amor dell'amor mio.

Alto e glorioso Dio illumina il cuore mio,

dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.

Dammi umiltà profonda, dammi senno e cognoscimento, che io possa sempre servire con gioia i tuoi comandamenti

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VESCOVO Preghiamo.

O Dio che santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi i doni dello Spirito Santo sino ai confini della terra, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

T. Amen.

A questo punto si rende più intensa l’illuminazione dell’aula ecclesiale, il Vescovo intona l’inno

«Gloria a Dio nell’alto dei cieli», che viene cantato da tutta l’assemblea. Finito l’inno, il Vescovo dice la colletta della Messa della Vigilia.

VESCOVO C. Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno, che hai racchiuso la celebrazione della Pasqua nel tempo sacro dei cinquanta giorni, rinnova il prodigio della Pentecoste: fa’ che i popoli dispersi si raccolgano insieme e le diverse lingue si uniscano a proclamare la gloria del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

T. Amen.

Epistola - Romani 8, 22-27.

Canto dell’Alleluia e proclamazione del Vangelo Il Vescovo pronunzia l’omelia.

III. MEMORIA DEL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE

Terminata l’omelia, mentre l’organo esegue un brano, si prepara l’altare. Alcuni giovani cospargono la mensa di petali di rosa. Si dispongono sull’altare sette ceri per ricordare sia le sette lampade che ardono davanti al trono, simbolo dei sette Spiriti di Dio (cf. Ap 4, 5), sia le lingue di fuoco della Pentecoste. Al centro dell’altare si colloca il braciere dei profumi.

COMMENTATORE

La tradizione ecclesiale, fin dall’antichità, ha collegato l’evento della Pentecoste con il secondo sacramento dell’iniziazione cristiana, la cresima, unzione santa che rende conforme il discepolo a Cristo maestro, sacerdote e il re; memoria di unguenti e profumi preziosi; memoria che diviene implorazione intensa perché lo Spirito discenda nuovamente sulla Chiesa. Disponiamoci a vivere intensamente la memoria della Confermazione.

VESCOVO

Fratelli e sorelle, nella notte santa di Pasqua abbiamo rinnovato le promesse battesimali. In questa notte di Pentecoste ricordiamo il sacramento della Confermazione, dono del Padre ai suoi figli, sigillo che ha confermato il nostro impegno cristiano, pienezza dello Spirito di Cristo, che ci ha resi testimoni e annunziatori del Regno.

Due accoliti si recano all’altare, accendono i sette ceri, altri versano gli aromi nel braciere.

Frattanto si canta:

T. Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli Accendi il fuoco del tuo amor.

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VI LABORATORIO - SUORA

In questa Veglia di Pentecoste invochiamo lo Spirito di Dio sul nostro Vescovo, su tutti i presbiteri, i diaconi ed i religiosi perché siano segno di comunione e di unità.

VESCOVO – PRESBITERI- DIACONO - RELIGIOSI

Spirito increato, forza primordiale dell’universo, potenza santificatrice della Chiesa, vieni, feconda il nostro essere con il germe divino, rallegra la Città di Dio con i tuoi sette santi doni.

T. Vieni, Santo Spirito...

IV LABORATORIO – COPPIA

Anche noi famiglie invochiamo lo Spirito di Dio: sulla infedeltà e le fragilità dei coniugi, sul buio della vita dei figli scenda lo Spirito che purifica ed illumina.

FAMIGLIE PRESENTI

Spirito rinnovatore, nube gravida di fecondante rugiada,

colonna luminosa di purificante fuoco, vieni, lava le macchie della colpa, illumina i cuori con la luce della grazia.

T. Vieni, Santo Spirito...

III LABORATORIO – UN GIOVANE

Noi giovani, incamminati verso la GMG di Madrid, per diventare sempre più radicati, fondati e saldi nella fede, vogliamo chiedere lo Spirito perché ci doni la sapienza e ci guidi alla verità tutta intera.

GIOVANI

Spirito di sapienza, voce dei profeti, vieni, parla nell’intimo del nostro cuore

e guida la Chiesa alla piena conoscenza della Verità.

T. Vieni, Santo Spirito...

VII LABORATORIO – UN MEMBRO DELLA CARITAS/UNITALSI

Sui malati, sui chi vive l’esperienza della fragilità e della precarietà, su chi si impegna nel volontariato e spende i propri talenti e il proprio tempo per il prossimo, invochiamo lo Spirito consolatore che dona coraggio e gioia.

OPERATORI DELLA CARITÀ

Spirito consolatore, fortezza dei deboli, gioia degli afflitti, vieni, rinvigorisci le membra stanche, restituisci la letizia ai cuori affranti.

T. Vieni, Santo Spirito...

II LABORATORIO – CATECHISTA/EDUCATORE

Impegnati nell’educazione alla fede delle nuove generazioni e a promuovere la vita buona del Vangelo noi catechisti ed educatori vogliamo invocare lo Spirito della vita e dell’amore.

CATECHISTI- ANIMATORI

Spirito di vita, soffio di amore, energia scaturita dalla Croce, vieni,

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anima e feconda la Chiesa, gonfia le sue vele.

T. Vieni, Santo Spirito...

V LABORATORIO – CONSULTA LAICALE

Noi laici, chiamati alla santità e ad essere luce e sale del mondo invochiamo questa notte lo Spirito del Risorto che dona la pace perché finalmente cessi ogni tipo di guerra e si affermi la giustizia e la concordia tra i popoli e in tutta la Chiesa.

LAICI

Spirito di pace, sorgente di concordia, vincolo di eterno amore, vieni, riconcilia i figli con il Padre, rinsalda la nostra amicizia fraterna, ricomponi l’unità della Chiesa.

T. Vieni, Santo Spirito

VIII LABORATORIO – ANIMATORE LITURGIC0

Nel giorno del Signore, come primo ed ultimo giorno della vita, tutti siamo chiamati ad ascoltare, celebrare ed amare il Signore. Invochiamo insieme lo stesso Spirito disceso in Maria perché nella liturgia ci sveli il volto misericordioso di Dio.

TUTTA L’ASSEMBLEA

Spirito del Padre e del Figlio, disceso sulla Vergine, donato agli Apostoli, effuso sulla Chiesa, vieni, svelaci il volto del Padre, manifestaci la sapienza del Figlio, stabilisci in noi la tua dimora.

T. Vieni, Santo Spirito VESCOVO

Spirito del Battesimo,

T. restaura in noi l’immagine di Cristo.

VESCOVO

Spirito della Cresima,

T. conferma la Chiesa nel tuo amore.

VESCOVO

Spirito dell’Eucaristia, T. consumaci nell’unità.

VESCOVO

Spirito della Penitenza, T. converti i nostri cuori.

VESCOVO

Spirito della santa Unzione,

T. deponi in noi il germe della futura risurrezione.

VESCOVO

Spirito del sacerdozio,

T. rendici veri adoratori del Padre.

VESCOVO

Spirito del santo Vincolo,

T. Santifica la Chiesa, sposa di Cristo.

VESCOVO

Ed ora, con la forza dello Spirito, professiamo insieme la nostra fede.

Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?

T. Credo.

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VESCOVO

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?

T. Credo.

VESCOVO

Credete nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e che, per mezzo del sacramento della Confermazione, in modo speciale è stato a voi conferito, come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste?

T. Credo.

VESCOVO

Credete nella santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?

T. Credo.

VESCOVO

Padre, conferma l’evento di grazia che hai compiuto in questi tuoi figli con il sacramento della Cresima: custodisci nei loro cuori i doni del tuo Santo Spirito, perché siano fedeli custodi della tua Parola e coraggiosi testimoni di Cristo crocifisso e risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

IV. LITURGIA EUCARISTICA

CANTO PRESENTAZIONE DEI DONI PANE DI VITA NUOVA

PANE DELLA VITA SANGUE DI SALVEZZA,

VERO CORPO, VERA BEVANDA CIBO DI GRAZIA PER IL MONDO.

La Liturgia eucaristica si svolge nel modo consueto. Dopo l’orazione, prima della benedizione, il Vescovo consegna ad ogni Parrocchia un calice ed una patena, impegno a formare un solo corpo attorno all’Eucaristia e a vivere il Congresso Eucaristico Nazionale.

COMMENTATORE

Alzatevi e no temete: questo è stato lo slogan che ci ha guidato in questo terzo anno di cammino sinodale. Ecco perché, come ogni anno, abbiamo iniziato la nostra Veglia in piazza, segno di una Chiesa missionaria che desidera essere sale della terra e luce del mondo, capace di guardare con altri occhi il mondo di oggi, pronta a servire l’uomo nei suoi bisogni e nella sue fragilità . Poi ci siamo recati in Chiesa, ma non per rimanerci o rinchiuderci nel tempio! Per questo motivo il Vescovo ora consegna ad ogni comunità parrocchiale un calice ed una patena! Un segno che diventa impegno a costruire attorno all’Eucaristia l’unico corpo di Cristo: saremo così, nei nostri paesi e nei nostri quartieri, segno e strumento di unità.

CANTO

CHI SI SEPARERA’

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Chi ci separerà dal suo amore la tribolazione, forse la spada?

Né morte o vita ci separerà, dall’amore in Cristo Signo----re.

Chi ci separerà dalla sua pace la persecuzione, forse il dolore?

Nessun potere ci separerà da Colui che è morto per noi.

Chi ci separerà dalla sua gioia chi potrà strapparci il suo perdono?

Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signo---re.

PREGHIERA DI BENEDIZIONE DEL CALICE E DELLA PATENA

VESCOVO Preghiamo.

Dio nostro Padre, guarda con bontà i tuoi figli

che riceveranno con gioia queste patena e questi calici donati alle comunità parrocchiali della nostra diocesi per celebrare il sacrificio della nuova alleanza;

li santifichi, Signore, la tua benedizione.

Il tuo popolo, nella celebrazione eucaristica, comunichi qui in terra ai tuoi misteri

e ottenga il dono dello Spirito

in attesa di partecipare al convito dei santi nel regno dei cieli.

A te gloria e onore in eterno.

T. Benedetto nei secoli il Signore.

Mentre il Vescovo consegna il calice e la patena a due rappresentanti di ogni comunità si esegue un canto adatto. Il Vescovo conclude con l’ orazione. Prima del congedo i fedeli venerano la Vergine del Cenacolo, sulla quale scese lo Spirito.

V. SALUTO ALLA VERGINE

COMMENTATORE

siamo giunti al termine della Veglia di Pentecoste: notte di memorie sante, di parole di vita, di sacramenti di salvezza; notte di fuoco e di brezza leggera, di luci e di profumi, di fiori e di frutti;

notte di stupore per la bellezza della creazione, per l’energia dello Spirito che dà la vita, per l’Alleanza resa definitiva nel mistero del cinquantesimo Giorno. Abbiamo celebrato la Veglia in comunione con gli Angeli e i Santi e soprattutto con la Madre di Gesù. Santa Maria, la Vergine dello Spirito, donna della vigile attesa e della preghiera incessante, regina degli Apostoli e madre del buon consiglio, è stata con noi implorando dal Padre e dal Figlio la discesa dello Spirito sulla Chiesa, sull’umanità, sul creato, e il dono della consolazione, della concordia, della pace. Salutiamo con animo lieto e grato la Vergine del Cenacolo.

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VESCOVO

Maria,

nella casa del Cenacolo Tu invochi lo Spirito di Gesù

e guardi felice gli apostoli che partono per la missione!

Intercedi per noi, o Maria donna in cammino, affinchè lo Spirito ci trovi docili e pronti

a gridare la fede in Gesù: unica speranza dell’umanità.

Tieni sempre accesa nel nostro sguardo o Maria, una fiammella del fuoco della Pentecoste,

che è notizia della gioia di Dio.

Tu sei la Madre!

Fa nascere dentro di noi il cuore sereno di un bimbo che tende la mano al suo Dio e cammina,

cammina con fede sapendo che ora la strada conduce alla casa dei figli di Dio.

( Angelo Card. Comastri)

Benedizione solenne e congedo.

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