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Al Ministro della salute On.le Giulia Grillo

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Academic year: 2022

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00198 ROMA - Via Nizza, 11 - tel. 06. 8542049 - fax 06. 8848446 Email: segreteria@fvm-nazionale.it

Al Ministro della salute On.le Giulia Grillo E p.c. Al Direttore Generale

Direzione Generale Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari

Dott. Silvio Borrello Al Direttore Generale Direzione Generale Igiene e Sicurezza Alimenti e Nutrizione

Dott.ssa Gaetana Ferri Al Direttore Generale Direzione generale della prevenzione sanitaria Dott. Claudio D'Amario Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale

Dott.ssa Rossana Ugenti

LORO SEDI Prot. N° 241/3 – Roma, 15 luglio 2019

Oggetto: Ddl 867 A- inefficacia di taluni articoli per la tutela dei dirigenti medici e veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione

Gentile Ministro Grillo,

dagli atti parlamentari del Senato, abbiamo appreso che il disegno di legge 867,

“Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, da Lei fortemente voluto, è stato licenziato con parere favorevole dalle commissioni parlamentari, accogliendo alcuni emendamenti, che nel complesso ne hanno migliorato gli

obiettivi prefissati.

Tuttavia ci corre l’obbligo segnalare con la massima urgenza e preoccupazione che le

modifiche all’articolo 583-quater del codice penale, così come formulate “Le stesse pene si

applicano in caso di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a personale esercente una

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professione sanitaria o socio-sanitaria o a incaricati di pubblico servizio, nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni o del servizio presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private”, non tutela gli operatori sanitari e per primi i Medici Veterinari, che svolgono le loro funzioni non all’interno di strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche o private, ma presso macelli, aziende zootecniche o strutture di produzione e vendita di alimenti di origine animale, che sono attività e domicili privati e non possono in alcun modo essere catalogate come strutture sanitarie.

Ed è proprio in queste attività produttive, dove per svolgere le funzioni di tutela della salute pubblica i Veterinari sono obbligati a recarsi, spesso da soli per la cronica carenza di personale, che si verificano troppo frequentemente gli atti di aggressione e violenza ai loro danni, la cui documentazione è in possesso dell'Osservatorio a suo tempo istituito presso il suo ministero.

Evidenziamo che circoscrivere l’area delle aggressioni alle strutture sanitarie esclude dall’ambito delle tutele anche l’altro personale medico, sanitario e tecnico che opera per i dipartimenti di prevenzione delle ASL, che svolge attività di vigilanza e controllo presso le attività produttive, le aziende commerciali alimentari, le mense, le ristorazioni, i cantieri edili, e tutti gli insediamenti produttivi privati.

La nostra richiesta è tesa quindi ad ottenere un emendamento governativo per riformulare la modifica dell’articolo 583-quater come di seguito si propone: “Le stesse pene si applicano in caso di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o a incaricati di pubblico servizio, nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni del servizio presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private, o attività di controllo e vigilanza sanitaria presso privati ai sensi di legge”, o comunque con un testo di pari tenore che elimini, quindi, ogni riferimento esclusivo al luogo in cui tali fatti avvengono.

Auspichiamo inoltre che tra le componenti rappresentative dell’Osservatorio, siano inclusi i sindacati che acquisiscono i dati del fenomeno delle aggressioni e dei tentativi di intimidazioni e lo monitorano da lungo tempo, anche con iniziative autonome.

La conoscenza del fenomeno, in virtù delle esperienze e dei dati acquisiti, e dell’attività decennale svolta a tutela della categoria oltre che di contrasto al fenomeno, sono validi motivi per riconoscere ai sindacati un ruolo di interlocutore di rilievo in sede di analisi del fenomeno e di discussione delle possibili misure di contrasto.

Fiduciosi che le nostre aspettative non saranno deluse, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti

Dott. Aldo Grasselli

Presidente FVM

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