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FABBISOGNI STANDARD E CRITERIO DI RIPARTO DELLE RISORSE PER IL SERVIZIO DI ASILO NIDO. Riflessioni e proposte | IRPET

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(1)

Il riparto delle risorse per il servizio di asili nido approvato dalla CTFS:

riflessioni e proposte

Letizia Ravagli Area Economia pubblica e territorio

coordinata da Patrizia Lattarulo

15|10|2021

(2)

Le determinanti del fabbisogno di risorse

Domanda del servizio

Strutture e gestione Servizi

offerti e caratteristiche

dell’utenza Personale

impiegato

(3)

La domanda del servizio

0%

2%

4%

6% 7%

10% 10% 11% 11% 12%

14%

16% 16% 17% 18% 18%

19% 19%

23% 23%

Molise Valle d'Aosta Lazio Abruzzo Campania Puglia Friuli-Venezia Giulia Umbria Emilia-Romagna Calabria Basilicata Sardegna Lombardia Piemonte Sicilia Trentino-Alto Adige Veneto Marche Toscana Liguria

Quota di famiglie che non mandano i figli al nido per costi eccessivi, orari scomodi, lontananza delle strutture, domanda rifiutata (liste di attesa) Dato regionale da indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana ISTAT Dato comunale sulle “liste di attesa” disponibile per la Toscana in Siria

INDICATORI ATTUALI

INDICATORI ULTERIORI

• Fissazione di un livello minimo e massimo di servizio

• Per i comuni dove non è presente il servizio  percentuale di copertura minima

• Per gli altri  percentuale di copertura massima del 28,9%

Percentuale di copertura pop. 0-2

30%

44%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

Lunigiana Valle del Serchio Amiata Grossetana Colline dell'Albegna Colline Metallifere Val di Nievole Elba Val Tiberina Val di Chiana Aretina Piana di Lucca Val di Chiana Senese Valdera Pistoiese Casentino Val di Cecina Alta Val d'Elsa Mugello Valdarno Valdarno e Valdisieve Pratese Valdarno Inferiore Bassa Val di Cecina Amiata - Val d'Orcia Apuane Val di Cornia Empolese Fiorentina Sud-Est Versilia TOSCANA Aretina Grossetana Fiorentina Nord-Ovest Livornese Pisana Senese Firenze

Fonte: Siria (Sistema Informativo Regionale Infanzia)

Quota di domanda potenziale non soddisfatta

Strategia di Lisbona  percentuale di copertura minima del 33%

(4)

I servizi offerti e il case-mix degli utenti (1/2)

INDICATORI ULTERIORI SUI SERVIZI OFFERTI INDICATORI RILEVABILI TRAMITE INDAGINE O PRESENTI IN DB REGIONALI

Orario giornaliero

Giorni di apertura annui

Piemonte Nd Nd

Valle d'Aosta Min 6 ore, max 10 ore 48 settimane

Liguria 8 ore Nd

Lombardia 8 ore 41 settimane

Veneto 7 ore Nd

Friuli-Venezia Giulia <5 ore, >=5 ore (max 10 ore a bambino)

Non < calendario scolastico scuola dell’infanzia

Emilia-Romagna <8 ore, >=8 ore Nd

Toscana Min 6 ore, max 12 ore

(max 10 ore a bambino) 42 settimane

Umbria Nd 42 settimane

Marche Nd Nd

Lazio Min 6 ore, max 12 ore

(max 10 ore a bambino) Min 10 mesi

Abruzzo 7-10 ore 42 settimane

Molise > 6 ore Min 10 mesi

Campania <8 ore, >=8 ore (max 10 ore a

bambino) Nd

Puglia <36 ore sett. >36 ore sett. Nd

Basilicata >= 8 ore Tutto l’anno

Calabria Min 6 ore, possibilmente 8 ore Almeno 11 mesi

Sicilia Almeno 6 ore Almeno 10 mesi

Sardegna Nd Nd

FONTE Normativa regionale

• Orario di apertura giornaliero effettivo

• N° giorni effettivi di apertura

• Tempi di apertura (mattina, pomeriggio, entrambi)

• Nidi aperti ai piccolissimi

• Utenti lattanti

• Utenti dei servizi di refezione

• Utenti a tempo parziale

INDICATORI ATTUALI

(5)

% potenziali utenti con cittadinanza straniera

3%

17%

33%

Sardegna Marche Puglia Valle d'Aosta Basilicata Sicilia Trentino-Alto Adige Abruzzo Molise Emilia-Romagna Campania Lazio Calabria Umbria Toscana Veneto Piemonte Friuli-Venezia Giulia Lombardia Liguria

% potenziali utenti con disabilità

2,5%

3,2%

1,8%

Nord Centro Sud

INDICATORI ULTERIORI SULLE CARATTERISTICHE DELL’UTENZA

Dato regionale da indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana ISTAT

Dato comunale/per titolare del servizio da rilevare attraverso indagine o presente nei db regionali

• Utenti 0-12 mesi

• Utenti 12-24 mesi

• Utenti 24- 36 mesi

I servizi offerti e il case-mix degli utenti (2/2)

INDICATORI RILEVABILI TRAMITE INDAGINE O PRESENTI IN DB REGIONALI

(6)

Il personale impiegato

• Educatori per utente

(normalizzato e non distinto per fascia di età del bambino)

• Costo del personale

(normalizzato per regione e fascia demografica)

INDICATORI ATTUALI

INDICATORI ULTERIORI DISPONIBILI

N° max bambini per educatore

Obbligo formazione per educatori e coordinatori e

n° ore annue

Piemonte 10 Nd

Valle d'Aosta 8 Si

Liguria 5 < 12 mesi, 7 12-24 mesi, 10 >24 mesi si (20 ore), si (20 ore)

Lombardia 8 si (20 ore), si (40 ore)

Veneto 8 < 12 mesi, 8 se >12 mesi Si

Friuli-Venezia Giulia 5 < 12 mesi, 7 12-24 mesi, 10 >24 mesi si (20 ore), si (20 ore) Emilia-Romagna 5 < 12 mesi, 7 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Si

Toscana 6 < 12 mesi, 7 12-24 mesi, 10 > 24 mesi si, si (20 ore)

Umbria 8 Nd

Marche 7 Si

Lazio 7 Si

Abruzzo 6 < 18 mesi, 9 >18 mesi Si

Molise 8 Nd

Campania 5 < 12 mesi, 8 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Nd

Puglia 5 < 12 mesi, 8 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Nd

Basilicata 5 < 12 mesi, 8 > 12 mesi Nd

Calabria 6 < 12 mesi, 7 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Nd

Sicilia 6 < 12 mesi, 8 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Nd

Sardegna 5 < 12 mesi, 8 12-24 mesi, 10 > 24 mesi Nd

FONTE Normativa regionale

• Personale per grado di istruzione e attinenza dei titoli di studio al ruolo di

educatore/coordinatore

• Presenza del coordinamento pedagogico

• Anno di esperienza degli educatori

• N° educatori di sostegno

INDICATORI RILEVABILI TRAMITE INDAGINE O PRESENTI IN DB REGIONALI

(7)

Le strutture e la gestione del servizio

• Superficie (mq) per utente

• Costo locazioni immobiliari (normalizzato per regione e fascia demografica)

• Gestione associata del servizio di asili nido

(neutralizzazione differenziale costo)

• Utenti in gestione esterna

INDICATORI

ATTUALI INDICATORI ULTERIORI

51%

44%

49%

55%

45% 43%

49%

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole TOSCANA ITALIA

% posti nel privato sul totale posti autorizzati

Fonte: “Indagine interventi e servizi sociali Comuni” ISTAT- Disponibile per la Toscana in Siria

• Asili nido privati con accreditamento regionale

• Superficie (mq) di spazi destinata a ingresso, unità funzionali e spazi comuni

• Superficie (mq) dell’area esterna

• Realizzazione poli per l’infanzia

• Copertura territoriale dell’offerta

INDICATORI RILEVABILI TRAMITE INDAGINE O PRESENTI IN DB REGIONALI

(8)

Regione Toscana effettua annualmente una rilevazione censuaria sui seguenti soggetti e aspetti:

- Soggetti titolari, pubblici e privati, di servizi educativi per la prima infanzia (unità di offerta) - Comuni per i servizi di propria competenza

Il Sistema Informativo Regionale Infanzia (Siria)

• Tipologia di servizi offerti e localizzazione geografica

• Titolarità e gestione

• Informazioni sul rilascio di autorizzazione, accreditamento o convenzioni

• Caratteristiche degli utenti (ricettività, domande di iscrizione, liste di attesa, caratteristiche dell’utenza per età, disabilità, cittadinanza)

• Tempi di funzionamento e organizzazione (tempi, giorni e orari di apertura, ore di presenza degli educatori e altro personale)

• Sistema tariffario

• Personale (presenza del coordinamento pedagogico, anni di esperienza degli educatori, numero di educatori

di sostegno, titolo di studio degli educatori)

(9)

Indagine “Sistema qualità dei servizi educativi per l’infanzia”, Istituto degli Innocenti, Regione Toscana, 2015 - di due rilevatori – sopralluogo di 4/6 ore

- Campione di nidi estratti dal data base regionale “Siria”, stratificato per zona educativa, gestione del servizio e presenza di bambini disabili e lattanti

- Giudizio su una scala Likert a 5 livelli (“critico”,“insufficiente”, “sufficiente”, “buono”, “ottimo”) - Dimensioni indagate:

Indagini “qualitative” sulla qualità del servizio: l’esperienza toscana

1. Ambiente, spazio, arredi e materiali (accessibilità e sicurezza spazi esterni, cura degli spazi del sonno, del gioco, del pranzo, cura dal punto di vista igienico, ecc.)

2. Assetto organizzativo (lavoro di gruppo, variazione dei ruoli, ecc.)

3. Programmazione del servizio (progettazione educativa annuale delle attività, incoraggiamento sviluppo autonomia dei bambini, realizzazione di indagini di customer satisfaction, ecc.)

4. Relazioni e processi di esperienza (riunioni di equipè, gestione del momento del cambio, del pranzo, del sonno, ecc.)

5. Relazioni con le famiglie, gli altri servizi e il territorio (organi di rappresentanza delle famiglie, momenti di

confronto, accordi con Gruppo servizi socio-sanitari e sociali del Comune, ecc.)

(10)

Criticità del sistema attuale di riparto delle risorse:

1. Insufficiente valorizzazione della domanda espressa di servizio (tetto massimo di copertura del 28,9%, mancata considerazione delle liste di attesa)

2. Insufficiente valutazione del costo del personale, della sua formazione ed esperienza

3. Ridotta considerazione degli aspetti più qualitativi dei servizi offerti nella varie realtà regionali e comunali 4. Obiettivi di equiparazione verso valori medi piuttosto del raggiungimento dei benchmark europei

Possibili suggerimenti:

1. Revisione dei criteri e/o della funzione di stima della spesa unitaria standard effettuata da Sose (es. considerare anche le liste di attesa su cui calcolare il tetto del 28,9%)

2. Considerazione, ex post, di criteri ulteriori premianti le Regioni e/o i Comuni che offrono un servizio di più elevata qualità e dove vi è una domanda molto forte

Sistema informativo:

1. Tutte le informazioni raccolte attraverso il questionario Sose dovrebbero essere rese disponibili 2. Variabili ulteriori da aggiungere al questionario nella prossima somministrazione

3. Avviamento di un sistema di rilevazione censuaria a livello nazionale sui servizi -con informazioni sugli utenti, sui servizi, sul personale, sulle strutture , anche in vista di un futuro e auspicabile passaggio dei servizi educativi per la prima infanzia dal novero dei servizi sociali a domanda individuale a quello dei servizi dell’istruzione ad accesso universale

Proposte conclusive

Obiettivi: Contenere le risorse sotto il 3,9% dei fabbisogni complessivi/garantire ai comuni privi di nido la copertura minima della domanda potenziale/non penalizzare la qualità

dell’offerta/rispettare Trattato di Lisbona

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