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Academic year: 2022

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MOZIONE

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OGGETTO: Sistema di accoglienza dei migranti sul nostro territorio: monitoraggio e controllo, rapporti con la Prefettura e con i soggetti gestori.

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IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN GIMIGNANO

Considerata la comunicazione della Giunta Regionale al Consiglio Regionale del 21 giugno 2016

“Il sistema integrato di accoglienza e integrazione ed il modello di governance”, con la quale viene illustrato il modello toscano di accoglienza diffusa per i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, definendone obiettivi di sviluppo futuro.

Considerato che l’obiettivo del sistema è quello di garantire percorsi di autonomia e di inserimento socio-lavorativo dei migranti dentro a strutture che tengano conto del fatto che si tratta di persone e non di animali da stivare in campi o edifici in disuso.

Considerato che per questo motivo sono definiti come punti cardine del sistema toscano l’organizzazione e l’allestimento di “centri” di piccole dimensioni, la stretta relazione con i territori comunali ospitanti tali da favorire un sistema definito di ‘accoglienza diffusa’, di piccoli gruppi, così da non stravolgere equilibri sociali e relazionali ma consentendo una migliore gestione e preparazione dei percorsi di accoglienza stessa e di inserimento.

Preso atto che nonostante le raccomandazioni della Regione Toscana, dell’ANCI e delle Prefetture stesse la distribuzione dei migranti nei centri è ancora molto disomogenea.

Valutato che tra le forme di sperimentazione dell’accoglienza descritte c’è l’idea di collocare migranti presso famiglie o appartamenti privati e che la Regione è in attesa del nulla osta da parte del Ministero dell’Interno, avendo già raccolto la disponibilità di 200 case per un totale di 250 posti.

Considerato che la qualificazione del sistema sopra descritto può essere assicurata soltanto da soggetti dotati della necessaria esperienza e preparazione nel campo della gestione dei fenomeni migratori, che sappiano impiegare operatori adeguatamente formati, preparati e competenti, che conoscano il territorio in modo tale da utilizzare al meglio le reti sociali attivabili e le opportunità che il territorio stesso offre per una reale integrazione dei migranti.

Considerato che è necessario che lo stanziamento di risorse e finanziamenti per questo genere di attività non siano richiamo per soggetti gestori che nulla hanno a che fare con le politiche della gestione dei flussi migratori, privi di qualsiasi esperienza in questa delicata materia e/o di qualsiasi formazione specifica, evitando così fenomeno di speculazione economica.

Ricordato che il nostro Comune attraverso la Caritas Diocesana ha già ospitato 7 richiedenti asilo provenienti dall’emergenza Libia, ma di nazionalità bengalese, nel 2011;

Ricordato inoltre che l’Associazione “Differenze Culturali e Non Violenza Onlus” ha partecipato al bando ed ha accolto dal mese di maggio 2016 in località Santa Chiara 10 richiedenti asilo provenienti da Mali, Gambia e Nigeria;

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Considerato che il Comune di San Gimignano aveva aderito ad un progetto Provinciale di accoglienza che coinvolge il Comune di Siena e i 5 comuni della Val d’Elsa ed ha come soggetto gestore l’Arci Regionale ed in virtù di questo sono attualmente ospitati in via del Castello 5 richiedenti asilo provenienti dal Gambia e che altri 17, inviati dalla Prefettura, sono arrivati dalla Nigeria, Gambia ed Egitto per un totale di 30;

Ritenuto infine che una positiva, reale, efficace gestione ed integrazione di tali persone nei singoli territori non possa avvenire senza un coinvolgimento totale e fin dall’inizio del Comune ospitante, e che troppo spesso, invece, i singoli Comuni sono avvisati della necessità di accogliere migranti dalle Prefetture solo all’ultimo momento;

TUTTO CIO’ CONSIDERATO

IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN GIMIGNANO Impegna

Il Sindaco e la Giunta Comunale

- a monitorare, per quanto possibile e per quanto di competenza, la gestione dei centri di accoglienza e l’operato dei soggetti gestori richiedendo a tutti il massimo della informazione circa i percorsi intrapresi coi migranti e le attività in programma;

- a promuovere, in sinergia con gli altri Comuni della Val d’Elsa e della Provincia di Siena, una intesa con la Prefettura che coinvolga il Comune nei controlli dei centri e che impegni la Prefettura a fornire un report delle attività dei centri stessi e dei soggetti gestori, e soprattutto a definire modalità di informazione preventiva e di condivisione degli eventuali bisogni di accoglienza di nuovi migranti nel nostro Comune, così da mettere la nostra Amministrazione nelle condizioni di conoscere per tempo le esigenze e rendersi soggetto attivo nella costruzione della necessaria rete sociale per la più efficace accoglienza possibile;

- ad informare il Consiglio di ogni sviluppo in merito alla vicenda;

- a trasmettere il presente atto alla Prefettura di Siena, ai Sindaci dei Comuni senesi, alla Presidenza della Regione Toscana ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Riferimenti

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