S4 488
WmmmmLr/jitrttnnde/. n-flKtr GiitCPiil irte.
MEMORIE
INTORNO ALLA VITA
,MORTE
,SEPOLTURA
jSCOPERTA E VENERAZIONE DELLE SACRE SPOGLIE
DEL
Ba GIOVANNI OLINI
FU FIOVANO DI
S.
GIOVANNI DECOLLATO
CIRCA L'AGNO
1265,Tratte da Monumenti
antichi, eda varj
Scrittori,
che
ne fanno menzione
7 e raccolte insiemeda un
divoto delBeato*
VENEZIA 1735.
PRESSO DOMENICO FRACASSO*
Con pubblica Facoltà.
*
Ulli
rr. sig.sig.TIOMUI
DELLA METRpPOLI DI VENEZIA.
a
chi altrimai fuorché a VV.SS* Reverend.
con
più
di convenevolezza conmeno
di difidenza dedicare la vita di questoBeato
?Essa fuor
d*ogni dubbiouno
de*più
beifregf
constituisce dell'ono- revolissimo vostro ceto i perciò ilprodurla
alla luceformar forse potrà un
degli oggettipiù
in- teressanti la vostracompiacenza
.Che
se egli colla singolarità delle suegrandi
virtùfece
cheA
24
il gioì-ioso
nome
di Salitoa
quello rispettabile diTiovano andasse
congiunto^ddla
vostra singolarepremura
indegniQcome
spero') giudicarnon
vor- rete ilfarvi
prottetori alla pubblicazione di que^sto sue virtù .
Come
meglio infatti sicompensi
ilnon
leggiero vostro piacere di aver avutoun
sìgrand' uomo a compagno
, di quello che collasomma
gloria che
a
lui si accresca, seV
autorevole vo- stro esempio sia ilprimo
in ceriomodo ad
accen- narlo jed
offerirlo alfervore
dellacomun
divo- zione 1Esca adunque
da' miei torchj questa vita, e porti esultante infronte
il vostro veneratissimonome
.E
diomaggio
alBeato
Qsepur non m
yin»ganno
), e diaggradimento a VV. SS. Reverendi sarà
ciòper
riuscire .E sarà anche senza
colpa,V
ardirmio
di dedicarvela ,mentre
la solanon
^biasimevole intenzione di doiiarvi quello che
a
voiunicamente
appartiene 7 rendenti coraggioso nel farlo. Accettatepertanto
, Revcr. Sig. Sig., accet- tate, viprego
\benignamente
questo atto delmio
ossequio\ e così ravvivato dal vostro ijnpegno ap-
prenda a farsi
ogn* oramaggiore
il cultoab
im-memorabili
impartitoa
questoBeato
, chenon mai per
poco à* onori ,senza
che con esso s onoripiù sempre
d'assaiV
insigne dignità di V. S. Rcver.Ùmil. , Dcvot. Servo
£>0MENICO FRACASSÒt
^sfe .*s£^s«.
^£ DIVOTO LETTORE.
IVlonsig.
Rever. PatriarcaGiovanni
Tiepolo per- sonaggio di singoiar pietà e molta dottrina ,come
specialmente rilevasi dal suo Trattato de Passione Christi? e delleSS.
Reliquie , che furono scoperte nelTesoro
di S.Marco
nell'anno1617;
steseuna
raccolta manoscritta di 300 Santi 0 Beati?
Vene-
rabili, ed altri Servi di
Dio
Veneti, cui aggiunse altri 150Santi , Venerabili ec. forastieri, alcuni de' qualimorirono
inVenezia,
altri vidimorarono
per qualchetempo
.Tal monumento
manoscritto conser- vasi tuttora nella Cancelleria Patriarcale, e rimastovi sarebbe ignoto e sepolto , se la vigilanza del
No-
taio e Vice-cancelliere Patriarcale Pr. Gio:Battista
1
aFerretti
non
lo avesse collapenna
pubblicato nelPanno 1664 i7Luglio,
e nell'Anno 16*824
'Aprile, dividendolo in due parti col titolo&
Indiceprimo
e 5' Indice secondo de' Santi , Beati ec. Veneti e Forastieri > rendendoli tutti e due di notizie più
abbondanti.
Successivamenteun
talmanoscrittoda
Monsig. P,Andrea
de Vescovi sacerdoteVeneto Piovano
della Chiesa Parrocchiale , Collegiata * eMatrice di S.Maria
Zobenigo
, ProtonatarioAppo-
stolico,
Kav.
, Cancelliere della Sacra Inquisizione,neir
anno
1698 fu diviso in due partì , indicandonon
solo linomi, cognomi,
patria etempo
dellamorte
di tanti Servi diDio
5ma
specificando ovesi ritrovano le loro
immagini
sì di scultura , che di pittura , e dove riposano i loro corpi , colla serie degli autori che facevanomemoria
di essi, renden- dolo in Talmodo
assai copioso , edabbondante
dinotizie.
Ne
sarà meraviglia che in Venezia vi fos- sero tanti Santi, Beati , Venerabili , ed altri Ser- vi diDio
,quorum nomina
sunt in libro Vitae ,mentre
nata Cattolica nel 421non prima ebbe V
essere , che il credere , esempre
tale siman-
tenne lontana dall'
abbominevole
idolatria, nèmai
7 vacillò . I
Sommi
PonteficiOnorio
1 9 e PioIIO
la. preconizzarono Cristianissima
avendo
i Vescovi Castellani, e Patriarchi successivisempre
allaSanta
Sede prestata obbedienza 1 ed unitamente ad essiilpopolo tutto eziandio 0 di cui il Santissimo
Eremita
Telesforo Cozentino nel suoTrattato de magnis
trìbulationibusEcclesiae lib. 2 cap. 1 così scrisse:
Veneti erwit
emendati
superomnes mundi homines
,et erunt meliores et sanctiores:
Che
poi fra tutti questi ritrovisiuno
scarsissimonumero
di Martiri 9 ciò ridonda amaggior
gloria di essa 7 perchè ellanon
fumai
oj^pugnatrice,ma sempre
propugnatrice dellaSanta
Cattolica, edAppostolicaReligione, co*me
già dalle storie rilevasi»Se adunque
s* affaticarono e si affaticano pre- sentemente tanti scrittori in tesserencomj
a chi illustrò la patria , o col valore , o col sapere i ragion vuole vi siaanche
chiprenda
inmano
lapenna per
tanti eroi che la illustrarono colla san- tità 7 e cheaggregati
alla cittadinanza del Cielo 3^
>^
(*) Onorio I. nell'Anno 1124 creato Pontefice]; e Pio II. ntll'
Anno 1458.
A 4
8
doviziosi di meriti, cari a
Dio
e di beatamemo-
ria ne sono i tutelari e difensori perpetui .
Ecco
il
motivo,
lettor divoto, per cui collo scarsomio ingegno
m'accinsi all'impresa d'encomiare ilBeato Giovanni
Olini d' antico culto , quasi di quattro epiù secoli, fiatanti altri eroiVeneziani . Egliviene
nominato da
Monsig. Tiepolo nei suoi cataloghi due volte ,prima
col titolo diB. Giovanni Piovano
7e poi coli' aggiunta di S. Gio: Decollato ; e ciò
prima
che venisse fattadipingere la diluiimmagine
con altre27
dei principali del suo catalogo , dal celebre Tintoretto*per
esporle tutte 28 nell'annp 1622
nellaChiesa dellaMadonna
dell'Orto, in cap- pella del Presepio. Santi, undeci de' quali ebberoil fregioecclesiasticodallaSanta Sede,della
conferma-
zione del lorocultoah immemorabili
, e che i loronomi
si scrivessero e registrassero nel MartirologioRomano.
Superfluo sarebbe che a cotalimpresami
accingessi ,
avendo
tanti altri uomini sapientissimiprima
dime
scritto delBeato Giovanni
y e spe-
zialmente
l'eccellenteDottorMiotti , che con singo- iar dottrina pubblicò le Vite e le Ceste di aooepiù Santi, Beati , Venerabili , ed altri Servi di
Dio
9
Parròchi di diverse Provincie e Città, secolo per secolo C fra le quali si ritrovaanche
quella delBeato Giovanni,
fra quelle cioè dei Santi, Beati, Venerabili deldecimo
quarto secolo5 raccolta e de- scritta con la critica e cronologia più probabile per la diversità degli altri scrittori 3 .Pure
\ consi-derando
che in tali materie ladescrizione dellecoseanco
più minute èmolto
giovevole , e confluenteal desiderato
mio
intento , ilqua! è di vedere,Deo dante
, laconferma
del di luiculto amaggior
gloria diDio
3 a decoro de'Parrochi della Città , ad onore del ReverendissimoVeneto
Clero ,ad esempio
uni- versale del sacerdozio , ed a conforto de' secolari,
giacche al dir del
gran
PonteficeS.Leone Qserm.
S.
Laur.
HI.') è più efficace a persuadere ilbuon
esempio,
che le parole;mi
posi all'impresa corag-giosamente,
tanto più che il di lui culto fuda Boni- facioIX.
patrocinato conun
suodiploma
7 Ottobre1400,
dalDelegato
Appostolico fedelmente esegui- to , dai Vescovi Castellani e Patriarchi successive approvato sin al presente, relative al Decreto della SacraCongregazion
de'Riti 11Agosto
1Co1 , e con-fermato
poscia li i^Ott. dalla Santità d' Innoc.XI.
Spero dunque
d'incontrarebenigno compatimento*
In
fine della Vita presente vi sarà il catalogo delli 2% SS., e BB. che sivenerano
allaMadonna
dell'
Orto
esposti da Monsig. Patriarca Tiepolo 0 colla seriecronologica della loromorte,
c qualche particolar erudizione . Quelli poi, eh'ebbero la con-ferma
del loro culto dalla Santa Sede, saranno stam- pati in 'carattere corsivoad
tmiversal soddisfazione\
II
CATALOGO
DE*
MONUMENTI
DA*£UALI
SI E*RACCOLTA LA VITA
,E
DE*SCRITTORI CHE FANNO MENZIONE
DEL
Ba GIOVANNI OLINI
Cittadin Veneto , e
Piovano
diS. Gio: Decollato.Sii*
1
^^uattro
OrazioniFunebri
diBartolomeo
Spatafora PatrizioV
eneto. Nellaprima
delle quali pel Serenissimo Marc-antonio Trevisan parla del Beato .Stampa
in quarto di Plinio Pietrasanta inVenezia Tanno 1554
pag. 18.2
Martyrologìum Abbatis Francisci Maurolici
stampato inVenezia V anno 1570
daLuca Anto-
nio
Giunta
pag. 151.in
aede
>$. Sebastianiapud
S.Laurentium
corpus
cujusdam Beati
Presbiteriex
<S'.Joanne
Decollato.12
o Catalogo de Sa?itì r
Beati
9 e Venerabili diMonsignor Giovanni
Tiepolo Primicerio di S.Marco
nell'anno 1601 , e Patriarca di Venezia nell'anno1622,
esistente nella Cancelleria Patriarcalemano-
scritto, ed in altri esemplari manoscritti che ritro-
vaci
in molte librerie 5 ed alcuni anni sono ? fu pubblicato collestampe
del Bettinelli nelli suoiPrologiornali Veneti
.
4 Orìgine
delleChiese de'Santi Lorenzo
eSe
1)astiano del P. Paolino
Fiamma
Crociferol'Anno 16459
colla Vita, e Miracoli del Beato.5 Chiese
Venete
illustrate dalN.
U: f. Flami- nioCorner
Decad. 13 part. 2 pag. 87.Vita
delB.
Qio.Olini-y pag.138. Basilica S.Severi,
quae
post-modum
Parochiale/us ex
Ecclesia S. Sebastiaìii MoJiastcrio S.Laurent
iiadiacente
susceperat, pa- cifica injurc
Ecclcsiae et Monasteri! <S.Lau*
rentii
W.
etc. Decad.16', pag.382.Menologium
Ve-netum Ossia
Calendario e Martirologio3 :Quarto Idus
Augusti.Romae
etc.... itemVenetiismemoria
S.Leonis Bembo
Valriiii VenetiEp. Methonensis
Conf. etB. Joannis
Olìni Presb. etConf
, quo-*rum
corpora in Ecclesia S. Laurcntii honorifice collocata sunt .In
Veneziastampa
Pasqualianno
174*.
è
Thesaurus Parochorum. Opera
delMaran- goni
Prete Vicentino, eCanonico d'Agnani,
Vita Miracoli del Beato pubblicati dalCorner
nelle 'sue ChieseVenete
volgarizzateTom.
unico in 4/0Edizion del
Manfrè P anno
1758.7 Vite e
Memorie
de'Santi
spettanti alle Chiese diVenezia
.Opera
del P. Grandi.s dell'Ora- torio al tom. 2 pag. 350.Stampa
di MarcellinoPiotto in Venezia
Pan.
1761.B Invenzione del
Corpo
del B.Giovanni
scritta in dialettoVeneto da anonimo Autore
inuna
Per^gamena
esistente appresso leMonache
di S. Loren- zo , e pubblicata daiDottor
Miotti nelle Vite de*F
arrochìSanti
al tom. .3 pag. 288.Stampa Con-
fati di
Padova
nel il^g,9 Vite de'
Santi
eBeati
del P. Bernardino PianzolaMinor
Conventuale nel Catalogo de'Varj Parrochi Santi
,Beati
e Venerabili nelTom.
0 pag. Vili.Stampa
Albrizzi in VeneziaPan.
1754:1300.
B.Giovanni Olmi
Cittadino eSacerdote
Ve- neto chefu Piovano
di S.Cìo: Decollato inVcne^
zia , il di cui
Sacro Corpo
sivenera
nellaCap-
pella di S.Sebastiano presso S.Lorenzo
. Bolla diBonifacio
IX*
7 Ottobre 1400.>4
10 Bolla Latina di
Papa
BonifacioIX.
7 Otto-jbre 1400. Autentica appresso le
Monache
di S.Lo- renzo , pubblicata collestampe,
latina dalCorner
nelle sue
Decadi
, e volgare e latina dal Dottor Miotti.1 1 Decreto della Sacra
Congregazion
de' Riti 1 1Agosto
1691, e 15 Ottob. successivamente confer-mato
dalla Santità diPapa
InnocenzioXI.
Pro
Sanctis in MartyrologioRomano non
descriptìs--
— Offìcìwn
etMissam
recitarevetuerimt , 72072db stante ,
quod ìpsomnn Corpora
vel insig?iesRe-
liquiae inEcclcsiis asserventur5 quibustamen ab
Ordinariislocorum
approbatis ,debitam fidcliwn venerationem
Qproiit hactenus scrvaturn esf) ex-hibendan\
esse censuerunt 9 sedabsque Off
etMissa
ctc.12 Italia
Sacra
diFerdinando
UghelloTom.
$Colonna 1261?
e dell' edizionVeneta Colonna
1275.13
Sommario
Istorico diFedelOnofri. Stampato
in
Venezia
da Gio:Antonio Remondini
pag. 103.IL
R. Giovanni
qualfu Piovano
di S. Gio: Decol-lato.
15
14
ProtogiornaleVeneto Perpetuo
.Stampa
Al- Brizzi inCampo
della guerra air insegna del no-me
diGesù, anno
1650, in cui leggesi:20 Gennaro
Ss.Fabiano
eSebastiano Mm.
Chiesa
degliEremiti
di S.Girolamo
.... eta
S.Lorenzo
nellaCappella
diS.Sebastiano pur Messa
eConcorso, ove si
vedono
li Corpi delB. Leo Bem-
bo Patrizio
Veneto
, e delB. Giovanni Piovano
diS.Gio:
Decollato.15
Hagìologìum Italicum?
ossia Calendario Ita- liano delle feste del P. Filippo Ferrari PriorGe-
nerale dell'Ordine de' Servi di
Maria. Stampa
Re-mondini anno
1773.Die
vìgesìmc*prima Mai}
deB. Joanne
OliniPresbytero. VeneUis
.Joannes ex Familia
Olini Vcnetiis ortus, utDeo
, etproximorum
saluti de- jerviret,Presbyteratus Ordinem
suscepit 0 inquo virtutum
splendore illuxit , studio Orationis , e£charitate in
pauperes praesertìm
illustrisi yuibus infervore
pestisper urbem grassantis
,tanta
Cut traditimi est) sollicitudine descrviit , ut sae- piusanimavi suam
posueritprò
fratribus suis . Interhaec
pìetatìs operaDeus
illum evocavitad
praemia laborum
, e/usque corpus conditimi fuitsub
porticu EcclesialeS.Laurentii Monialhnn Or
-
dinisBenedictini circa
medium saeculìXIV. Tran-
sattoautem multorum annorum
spatio ,quadam
nocte circa
finem
citati saeculiMoniales ad Ma- tutinam T salmodiavi
surgentes stellartiaspexerunt
arcanimiro
splendorecircumdantem
, quo saepìus visotumulus
apertus fuit , i?i quosacrumJoannis corpus
viderwitintegrum
etìncorruptum
, casulasanguinei
coloris ,albaque
linea et cingulo indù-tum
,suavemque odorem
lateperfundens
.Ter
trì-duum
populi venerationiexpositum
stetitsacrum
corpus miraculisfulgens
,quae cum
in dies au-gerentur?
venerabilejngnus
in Sacello S.Seba-
stianiprope
Ecclesiali} S. Laurentii collocatum fuit , ubiusque modo
visitur et colitur mirabiliincorruptionc
donatum
+Essendo
ignotoPanno, mese,
e giorno sì della nascita, che dellamorte
del B.Piovano
perman-
canza di antichi documenti,sembrerà
cosa strana,come
il P. Ferrari suddetto nelTom.
i del suo Ca- talogo pag. eoo alli 21 diMaggio
assegni la di luimemoria
.Ma da quanto
scrive nelTom.
2 pag.245
circa S.
Leon Bembo
PatrizioVeneto
eVescovo diModone, come diremo,
rilevasi che il giorno 21Maggio
"fu la solenne traslazione del corpo delBea-
17
Beato Giovanni, quando
nel 16*44 fu levato dall' alto della Cappella di S. Sebastiano > ove era espo- sto, e collocato nellamensa
dell' altare di S. Lo- renzoó ad esempio diS.Leone,
che nel giorno20
Ottobre dell'anno
precedente1643
, fu solenne-mente
traslatato alnuovo
altare eretto in Cappella di S. Sebastiano , oveamendue
sivenerano
sino al presente.Ed
alli 10 diAgosto
nelMenologio Ve-
neto viene assegnata la loro annual solennità si-multaneamente con
quella diSan Lorenzo
Martire Titolare della Chiesa , che si celebra il giorno stesso. ...Die vigesìma
OctobrìxDe
>S.Leone Bembo Episcopo Methonensi
. Venetiis.Ex
PatritiaFamilia Bemba
, orlus est VenetiisLeo
» . , .. ignoraturqua
die 6\Episcopus
óbierìt ;ìdeoque e/us
memoria
alligaturad diemvìgesimam
Octobris,
quae
Celebris est obsolemnitatemTran-*
lastionis
e/usCorporis ad novum
altare7 ubiquies- citiperactam anno
1643.16
Viaggio
diVenezia al S.Sepolcro, del P.Noe Francescano. Stampa
diGasparo
Pianta diTrevisoTanno
1725*Nella Chiesa di S. Sebastiano appresso S.
Lo-
renzoriposa
il corpo diun
VenerabilTiovano
diB
18
S. Gio: Decollato , il quale si
chiama
ilB.
Gio-vanni
?perchè non
è canonizzato.27 Francesco Sansovin, eMartinioni Lit.L F.80.
Ter fianco
vi èV
Oratorio7 oCappella
di S.Sebastiano , che altre volte
fu T
arrocchiale. . . . ,e in questo è riposto il corpo del
B. Giovanni
chefu Piovano
di S. Gio: Decollato : e si lascia ve- dere al popoloper
la licenza 7 chefu
di ciò con-cessa
da Papa Bonifacio IX. Stampato
inVene-
zia
da
Stefano Curti nell'anno 1663.sia 9%
*9
APPENDICE CRONOLOGICA
.
I
aspira del B.
Giovanni
Olini Cittadino e SacerdoteVeneto
.
1263.
Acclamato Piovano
diSan
Gio: Decollato a viva voce del popolo secondo il costumedi quel secolo
.
1300. o
1300. Transito felice dello stesso all' eterna glo- ria.
Fu
seppellito in alto inun
sepolcro dimarmo
nel Cimiterio sotto il sottoportico di S.Sebastiano senza epigrafe di sorte veruna.a153.
Cadde
il sepolcro senza lesione ,ed
aper- tura.Le Monache
lo ricevettero nel Cimite, rio interno delMonastero
senza sapere chi vi fosse in quel sepolcro.
1358, Invenzione prodigiosa.
Fu
esposto con pro- cessione per tre giorni alla venerazion dei fedeli in Cappella di S. Sebastiano • Diffe- renze diLeonardo
DolfinVescovo
diCastello con leMonache
, ed il loro ricorso allaSan- ta Sede.1400. 7 Ottobre.
Papa
BonifacioIX,
con suo di-ploma
elesse giudice Delegato FrancescoBem- bo
Primicerio di S.Marco
con autoritàPon-
B
2Il
tificia ali*
esame
di tal causa,onde
ultimatetali differenze.
l,40i. 14 Settembre. IlDelegato creato Vescovo di Castello, essendostatoilDolfintraslatato alla Sede d'Alessandria fiel precedente
Giugno
icome Delegato
Pontificio ecome Vescovo
di Castello esaminò 1'affare; e
prima
della•sua
morte
seguita 5 Settembre1416%
resti- tuì il Beato alla pubblica venerazion dei fe- deli esposto in alto nella Cappella di S. Se- bastiano .1622,
Monsignor
Patriarca Tiepolo fece esporre allaMadonna
dell'Orto l'effigie delBeato
conaltri
27
Ritratti de'Santi e Beati Veneziani.Al
Beato Olini vi pose i* iscrizioneB.
Gio-vanni Piovano,
1629*
iDecembre.
Traslazione delcorpo della B.Candida
V. eM.
dallaChiesa vecchia soprail
nuovo
altare in Cappella di S.Sebastiano.
-\6z2t g
Agosto.
L'Eminentissimo
Cardinal Pa- triarcaCorner
gli conferrnò l'antico culto e venerazione\come
fecero li precedenti Ves- covi Castellani.
20 Ottobre. Traslazione di
San Leon Bembo Vescovo
diMoione
dalla Chiesa vecchia so-pra il
nuovo
altare in Cappella di S. Seba- stiano, dirimpetto a S.
Candida
V. eM»
3I
1644- -2i
Maggio,
Traslazione del corpo delBeata
Giovajini Olini , levato dall'alto dellaCap-
pella di S.Sebastiano, ove era stato riposto dal
Delegato
eVescovo Bembo
0 e fu ripo^sto sotto la
mensa
dell'altare di S.Lorenzo
nella stessa Cappella.
16*45.
In
seguito incornu Evangeli!
di questo al- tare dalla pietà del Reverendiss.Nascimben Primo
Cappellano diSan Lorenzo
fu fatta esporreV immagine
del Beato colla sua ris- pettiva iscrizione , in atto di benedire.
X645. Il
Padre
Paolino.Fiamma
Crocifero ?uomo
pio , scrisse la vita del Beato raccolta
da
antichi
monumenti
avuti dalleMonache
stesse diS.Lorenzo,
e daquanto
potè raccogliereda
altri antichi scrittori . Questa fu la pri-ma
vita del BeatoPiovano
9 scritta dall'Au-
tore in lingua italiana , ristampata poi nel secolo presente in latino, più elegante e do- viziosa dal Reverendiss.
Marangoni
Prete Vi*centino, e
Canonico
d'Agnani
.Dal N.
U.Corner
questa stessa furistampata, epubbli- cata coli' edizione delle sue Chiese Volgariz- zate in quarto inun tomo
solo ,dopo
d'averla
prima
nelle sueDecadi
esposta con' quella critica necessaria per gli sbagli presi dalP
eFiamma
in [scarsezza dìdocumenti
so-B
3pra la cronologia .
Finalmente
il Reverenti.Dott. Miotti Rettore di S.
Marco
al Ponte diBrenta neir
Opera
de'V
arrochìSanti
la ri-dusse
ad un
sistema più dovizioso edabbon- dante
dimateria con la cronologia deltempo
incerto la più probabile, veridica, e con- vincente,
Sulla base di tali dottrine , e coi
fondamento
di recenti ritrovatimonumenti
, compilate fu-rono
le presentimemorie
circa la Nascita *Vita
1Morte
del NostroBeato Giovanni
Olirti Sacerdote e Cittadin
Veneto,
VITA
DEL BEATO
GIOVANNI OLINI
CITTADINO VENETO, E Tiovano
dì >S\Giovarmi
Decollato.Nella
Metropoli diVenezia
circaV anno 122$
trasse i suoi onesti natali il Beato
Giovanni
Olinì,come
costada
irrefragabilidocumenti
0tempi
ce- lebri nelle storie per leimprese
appostoliche delgran Taumaturgo S.Antonio
diPadova,
chemorì
li 13
Giugno
1231 , emolto
più per le calamità' deplorabili recate all'Italia dalle ostilissime fazioni de' Guelfi e Gijbellini , fomentate dal perfido EzclinB 4
2
4
•da Romano
C villaggio -poco distante dalCastello di Bassarico, chedopo
lamorte
di S.Antonio continuò ancoraad
infierire controY
infelicePadova
sino ali'an. 1236" igGiugno,
in cui ne rimase alfin li-bera.
Appena
nato ilB.Giovànni fu rigenerato alia grazia colle acque del santo battesimo, ed allevato fin dabambino
con un' educazione cristiana , re- ligiosa, e divota. Egli crescendo negli anni ap- profittavasisempre
più dei paterni insegnamenti ,facendo grandi progressi nelle scienze
umane
, e divine.Chiamato
daDio
Signoread
abbracciare lo stato Ecclesiastico vestì le divise di Religioso seco- lare, e divenuto sacerdote, l'orazione continua, la mortificazione dei sentimenti,V amor
delia solitu- dine, e del ritiro furono quelle virtù , chelorese- roammirabile
, e caro aqualunque
persona scorge, vaio. Inmezzo
alle delizie d*una
Metropoli vivevaritirato ed umile , segregato dalla società , usciva dalla
povera
sua abitazione soltantoquando
dovea od assistere alle ecclesiatiche funzioni, odammae-
strare coir esempio i suoi concittadini nella sobria, e nel!' Evangelica semplicità .
I di lui vestimenti erano grossi, poveri , e lo-
gori, che se nel rigido freddo d' inverno
male
il difendevano , vie più negli ardori cocenti dcU'-csta- té Iotormentavano.
Se fu povero religioso di ric-chezze, fasto, ed onori ^ altrettanto fu ricco di
23 virtù , che
ammirala
ncuìmeno
dal cittadino , che dal forastiece riscuotevaamore,
stima, e pro- fonda venerazione .Mentre
in talmetodo
di vita umile, esemplare e divota, unito aDio
se ne vi-veva
in esercizj spirituali di pietà e di religione,avvenne
lamorte
delRettore dellaChiesa e Parroc- chia di S. Gio: Decollato , isola laprima
in queste lagune popolata , eduna
delle antichissime in Ri- voalta. Gli abitanti di quella contrada , che vol-garmente
chiamasi tuttora >S\Zan De
gola , tratti dallafama comune
della santavita delnostrozelan- te, e pio sacerdoteGiovanni
, a viva voce se lo elessero , secondo il costume antico della primitiva Chiesa, Rettore Cc^e è lostesso chePiovano}
, con- tro di lui voglia, circaPanno 1265,
in età di anni 40.Ma
siccome questa benedettaanima non
ambi-va
dignità singolari, posti sublimi, cariche diono- re , così con modestia insistendo costantemente , ri-cusò l'offertogli incarico.
Mesta
ed afflitta quella Parrocchia per tal ripulsa continuò con suppliche a pregarlo di accettarne la cura5 eIddioSignore gli inspirò al cuore di condiscendere al volere delti Parrocchiani , facendogli conoscere nella voce del popolo la voce dìDio.
Allora i Parrocchiani tutti festosi, e giulivi lopresentarono aMonsig.Vescovo
Tommaso Franco
della Diocesi Castellana , il quale già era informatoottimamente
dellaprudenza
edIff
integrità di costume del novello Pastore7 dell'esem- plare J ed edficante di lui condotta ; così che dal giubilo di cuore ed esuberanza di
animo
per tal ele-zione, rivolto il
Vescovo
a chi loavevapresentato ,alla presenza altresì dei Reverendiss. Canonici della sua Cattedrale ,
proruppe
in tali espressioni :Oh
!Dio
volesse che nella nostravigna
della qualità di luì molti operai vi /ossero; cheforse
lamae-
stà del
grande
Iddio conmano men
severa casti-garebbe
li delitti nostri;mabisogna
che con ros- sore dì tutti noi lo dica :non
est inventussìmilu UH.
L* umiltà delbuon
sacerdote alle espressioni di lode dategli in pubblico dal suo Prelato lo fece per timor di peccare di vanagloria intirizzire * e p-rciò riverente ? ed umiliato congedossida
lui partendo colla Pastoral benedizione,accompagnato
dal seguito de' suoi Parrocchiani , e d' altri alla Chiesa (alloraParrocchiale solamente, ed ora anche Collegiata), di S. Gio: Decollato a prendereV
at- tuai possesso del di luiPastoral ministero .Appena
investito
Giovanni
del formidabil peso diPiovano non mancò
d* essere vigilantissimo> <jualbuon
pa- store , alla sua greggia.Giorno
e nottecaminava
per la contradaamministrando
agli infermi i San- tissimi Sacramenti{ e secondo il bisogno della cu*ra , indefesso
impiega
vasi , oraAmmaestrando
gii ignoranti , oracorreggendo
i traviati peccatori a27
consolando gli afflitti e tribolati, assistendo inognitempo
aimoribondi
. Ritrovandosi liberoaccompa- gnava
ancora i cadaveri de*defonti con Salmi ed orazioni ora alPuno
, ed or all' altro de* Cimi- terj, ossianoCampi
Santi dellaCittà, a tal effetto dalla pietà pubblica destinati , dimenticandosi intali casi totalmente di se stesso
9
anche
nei pericoli più manifesti della propriavita ; assistito però sem- pre dalla divina clemenza, eprotetto daigran Tau- maturgo
diPadova
S.Antonio
inmezzo
alle turbo-lenze civili, ed infezioni epidemiche, o contagiose, che leCittà circonvicine, e la nostraMetropoli mole- stavano in questi
tempi
.Morì,
esuccessivamente fu canonizzato S.Àntonio diPadova, chiamato da
tuttele nazioni , per
Antonomasia
, ilSanto
. Il nostro Beato perciò in progresso degli anniebbe
la con- solazione di vederPadova
dal suo tutelare liberata dalla tirannia del perfido Ezelin, esgombra daiP
«resiade' Valdesi, che infetto
aveva buona
parte delVeneto
Stato, tranquillata la Città diVenezia
dalie passate turbolenze, esalvata dalmal
contagioso, che distruggevagran numero
di cittadini. Allora tutto lieto e contento per lapace e per la salute univer- sale• de'popoli,
pregò
efficacemente Iddio*Signore,
se a lui così piacesse, di toglierlo
da
cotesta valle miserabile di pianto, e dì tristezza, e d'introdurloili
godimento
beato delPeterna gloria.Le
fervorose£8
suppliche del fedelissimo suo Servo furono
da Dio
Signore esaudite 5 così che pocodopo
queiranima
beata spirò in osculo Dojnini, circaTanno
iooo^o ìzog
come
altri vogliono , in età settuagenaria circa , e condotto ,come prima
aveva ordinato ,nel Cimiterio sotto il portico di S. Sebastiano, olim Chiesa Parrocchiale,
prima
di S. Severo, appressoil
Monastero
e Chiesa di S.Lorenzo M.
ner larimembranza
delle grazie moltissime ricevute dalSanto M.
nelle passate epidemie, fu in abito sacrosacerdotale, con
una pompa
decente, e profluvj di lagrime di tutta laCittà ,ma
specialmente cfèi suoi afluttuosissimi ed amorosissimi Parrocchiani , ripo- sto , e seppellito inun
sepolcro dimarmo
posto in alto delmuro,
senzamemoria,
o epigrafe di sor- te alcuna. Così la Parrocchia diSanGio:
Decollato restò priva del suo Pastore,ma
acquistossiun
va- lido protettor appresso diDio
nella gloria eterna.Nel
progresso degli anni per levicende calamitose deitempi
, e per esser stato seppellito fuori della sua Parrocchia , si perde la traccia , lamemoria
,
e perfino il
nome
del zelantissimo Pastore. Iddio chenon
volle occulta la santità , ed ilnome
del no^stro Beato , lo palesò con prodigiose apparizioni nel
modo
seguente ,Nell'anno 1353 circa,
mentre
portavasi il corpo d'un
venerabile Religioso sotto il portico della>
29 Chiesa di S.Lorenzo
. congran pompa
e concorsodi popolo a seppellire in quelCimiterio , alcuni ra- gazzi s
J
aggrapparono
per curiosità sopra d'un
ar- ca , ossia depòsito di pietra, posto in alto per ve- dere il corpo del sacerdote defunto , e dal peso dellimedesimi
ragazzi si spezzarono i duemodioni
di pietra che lo sostenevano , cadendo il suddetto deposito sopra un' altra arca posta al di sotto ,
che tutta
V
infranse ,rimanendo
intero senza le-sione veruna il deposito caduto, il quale fu poscia portato per ordine delle
Monache
nei Cimiterio in-terno del
Monastero
.Oh
!grande
Iddio, chiV
a^vrebbe
mai
pensato, che in quel sarcofago vi fosseil corpo venerabile del Beato ? Ricevuto che fu dalle
Monache
lo collocarono sopraun
archivolto ,ove per alcuni anni rimase incognito allavista del
mondo
.Quando
piacque all'Altissimo circaP anno 1358,
essendoAbbadessa
la N.D. Maria Giovanna Zen
, di rivelare aimondo
il merito del suo Servo in quel deposito giacente. Un'insolita fragranza che sentivasi dalla Cappella di S. Sebastiano C*3 fu(*) Gii autori che parlano della Sepoltura del Beato, altri narrano che fu sepolto nella Chiesa , ed altri nella Cappella di S. Se-
bastiano; e ciò perchè ab antiquo questa Cappella serviva di ; Parrocchia , e poscia trasferito il titolo di Parrocchia alla
Chiesa di S.Severo, fu quella di S.Sebastiano denominataCap-
pella adiacente alla Chiesa principale di S, Lorenzo
.
00
jl
primo movente
<T investigarne la cagione .An- dando
le Nobili SagrestaneD. Maria Orsa
Falier, eD, Maria
CatterinaSoranzo
ogni mattina all'au- rora per suonare il Mattutino , videro più volte ,si nell'andata, che nel ritorno scorrere sopra quel deposito
una
stella radiante , di particolar bellez- za , ed insolito splendore . Perciòambedue mosse
cLi impulso divino , chiesero licenza all'
Abbadessa
più e più volte di aprire quel deposito essendo la saggia superiora renitente di venire a tal deli- berazione , per quelle viste prudenziali5 che in si-mili casi devonsi avere.
Continuando
la prodigiosa stella risplenderecome prima
, le duementovate
Sagrestane con fervide suppliche replicarono leloro istanze, e così l'Abbadessa , ispirata daDio
Signo- re, diede loro la facoltà, edesideratapermissione.
Aperto
che fu il sepolcro , fu ritrovatoun
corpoumano
incorrotto e di vesti sacerdotali apparato 7 e con la pianeta di colorsanguigno
, da cui esa- lava soavissimo odore . Incontanente con riverenza lo levaronoda
quei deposito in cui giaceva , col-locandolo con decenza e venerazione in
un
luogo appartato, e con processione solenne fu esposto in Cappella di S.Sebastiano alla pubblicavenerazione.
La fama
diun
tal portento si diffuse per tutta la Città, e luoghi adjacenti 5 cosicché moltissime per- sone concorsero per vedereun
sì mirabil prodi-3t gio .
Nel
giro di tre giorni che rimase esposto alla divozion de' fedeli concorrenti , restò privo quasi del tutto delli vestimenti e sacri arredi dei quali era vestito , togliendone a talento chiunque qualche particella per divozione . Iddio Signore in quei tre giorni per esaltare il suoServo operò pro- digj e dispensò grazie a consolazione de* divoti sap- plicanti. Passati i tre giorni fu levato dal luogodove
loavevano
esposto, riponendolo in luogo più elevato0
ma
nella Cappella stessa di S.Sebastiano.
Per
essere stato molti anni avanti seppellito senza iscrizione , a tutti era incognito il di luinome
,
sino a tanto che il Beato Sacerdote
apparve
in vi- sionea D. Maria
NicolosaGradenigo
Religiosa delMonastero
stesso,imponendole
che all'Abhadessa no- tificasse , che il di luinome
eraGiovanni
.Non mancò
la divota , e pia Religiosa d* eseguire il co-mando
ricevuto,narrando
quanto in queir appari- zioneaveva
veduto . Allora unitamente all'Abba-
dessa tutte le Religiose si misero inattenzione, in-
vestigando per ogni parte chi potesse esser quel Sacerdote.
Da
persone avanzate in età di settanta e più anni, e per costante successivatradizione deldidimi
de dictoy etauditum de
audìtu^ raccolse- ro, che quel Sacerdote era statoPiovano
di S.Gio:Decollato ,
nominato Giovanni
Olini Religioso di santa vita, e che ivi era stato seppellito ,ma
per32
tanto
tempo
trascurato senza riverenza e divozione :Continuando
per diversimesi il concorso delpopolo per le moltegrazie e prodigj che di giornoin gior-no
Iddio Signoreandava operando
ad esaltazione del suo servoò anche Monsig.Vescovo
di CastelloLeonardo
Dolfin si determinò di portarsi a visitar- lo, per accertarsi del fatto,come
a lui , più che agli altri, conveniva essendo della Diocesi Castel- lana il primario Pastore.Appena
arrivato lo fecetogliere dalla vista
comune
, e porre inun
luogo appartato sì ,ma
poco decente, concomando
posi- tivo sottopena
dellascomunica tanto all'Abbades-
sa,quanto
alle altre Religiose delMonastero
, chemai
più lo dovessero farvederea
chicchessia•>. im-ponendo
in oltreun
silenzio perpetuo , e date talicommissioni incontanente se ne partii
Appena
che fu partito , li sopravenneuna
doglia sìgrande
inun
braccio, che credevasi morire. In, quelpunto
ravvedutosi delcommesso
errore, di quanto ingiu- stamenteaveva
operato e praticato verso quelServo diDio
$ subito ritornossene addietro, e restituì quelCorpo
Beato nella Cappella di S. Sebastiano ,con
grandissima riverenza e divozione, a vistacomune
dei divoti concorrenti 5 rinovando però , e confer-
mando come prima
all'Abbadessa
, edalleMonache
il
comando
dimai
più rimuoverlo da quel luogo,
ne toccarlo sotto
pena
della scomunicaaggiugnen^
dovi
33 dovi anche la censura di
un
rigoroso interdetto »Da una
talmaniera
di procedere,nacque
fraPAb-
Badessa, e le
Monache una
grandissima confusionepeggior
diprima
ì cosi che ritrovandosi in attualità digoverno D. Maria Zen Abbadessa,
pensò di far ricorso, unitamente alle sue Coreligiose , al Vicario di Cristo in terra BonifacioIX
> acciò con la di luiAppostolica autorità provedessead un
tale scan- dalo e disordine. IlSommo
Pontefice suddetto beni-gnamente
accolse le istanze fatteli innome
deli*Abbadessa
eMonastero
di S.Lorenzo
, econ
suo PontificioDipoloma
7 Ottobre 1400,anno XI.
del suo Pontificato,venne
in deliberazione di ultimare tali dissensioni,eleggendo
in giudice delegatocon
autorità Appostolica
Monsig.
FrancescoBembo
Pri*micerio della Duca!'Basìlica di S.
Marco,
incarican- dolo in sua conscienza di esaminare , e di ulti-mar un
tal affare .Ritrovando però che
lacosa
sìa nelmodo
stesso C^ice la Bolla3
che nella supplica glifu
esposto, 72072 «yo72o sufficienti lefa*
colta
ddV umana
condizionea rendere
al medesi-mo
corpo i condegni onori , lodi ,ed
esaltazioni, ecome
più diffusamente rilevasi dal contesto delia Bolla stessa.Ma
perchèun
taldocumento
è scritto in latino , everbum ad verbum
fustampato
dalCorner
nelle sueDecadì
, lodaremo prima
volagriz- zato , e stampato dalDotU
Miotti nella sua operaC
34
de'
V
arrochìSanti,
e ciò acomune
intelligenza;ed in fine della vita vi
aggiugneremo
laBollalati-na
stampata parimenti dal Dott. Miotti nelmodo
che fu già stampata dal
Corner,
aduniversal sod- disfazione •Bolla volgarizzata.
Bonifazio Vescovo
Servo
de* Servi diDio»
Al
diletto figliuolo Trimicerìo dellaChiesa
di S, Jìlarco diVenezia
nella Diocesi di Castello salu- te, eV
Appostolica Benedizione.La
supplicaa
noifatta per parte
delle dilette in Cristo figliuole delVAbbadessa
, e del Con*vento del
Monasterio
di S\Lorenzo
diVenezia
delVOrdine
di S. Benedetto della Diocesi diCas-tello , già conteneva, che sentendosi
da
molto tem-po
inuna
certaCappella
di S. Sebastiano conti-gua
allo stessoMonastero
e soggetta allamede*
sima Abbadessa) un
mellifluo infinitoodore dalleMonache
, chead
orad
orapassavano
alla detta Cappella, e perciò lastessaAbbadessa,
eMonache
stupefatte , e nato tra di esse
mormorio
, volendo osservare il luogo dal qual potesseun
sìfatto
odoresalare0 avesseroun
determinato giornofatta
fare
ricerca, efinalmente
scopertoun
certo cor-po umano,
il quale, giusta un'anticacomune
opi-nìone seppellito già
cinquanta anni
epia
? era, sa- no,ed
illeso, e sì bello Ì7i quella situazionecomz
se di fresco fosse
morto
, e cZa essoun
tal odo- re 3 co7?zc«
quelli cheosservavano fu ad evidenza
manifesto
, spirava \ ed esse quindirendendo a Dio
le debite grazie? con laconvenientedivozione?ed umiltà
levato essocorpo di quella sepoltura ? loavessero
j
atto riporrecoW
ajuto delladivina gra- ziaun
in certoluogo alto delladettaC
appellada
esse
a
ciòdeterminato
? e che allo stesso d" indi in poi veniva conintimi
dilazione di cuoreuna grande
moltitudine di popolo .Il Venerabil Fratello nostro
Leonardo
Vescovo di Castello?mosso non
si sada
qualanimo?
ve- nutea sua
cognizione lementovate
cose? questo corpo con
meno
di rispetto trattando , lo fece le-var
dal detto luogo.? e ,come
si crede? rinchiude- re in certo altro ? vietando tuttaviasempre
alle stesse CMonache
") conpene?
e censure d* inter- detto ? chenon
ardissero inqualwique modo
toc-care
un
tal corpo .Onde
, siccome lamedesima
supplica
soggiungeva
?nacque
peggio cheprima
tra