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Analisi Matematica II 28 Agosto 2019

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Academic year: 2021

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(1)

Analisi Matematica II 28 Agosto 2019

Cognome: Nome: Matricola:

1. (10 punti) Studiare continuit` a, derivabilit` a parziale e differenziabilit` a in R 2 della seguente funzione:

f (x, y) =

3y − arctan(x − 2)

x 2 − 4x + y 2 + 4 , (x, y) 6= (2, 0)

0 , (x, y) = (2, 0) .

Calcolare successivamente l’integrale curvilineo della forma differenziale lineare ω = f x (x, y)dx + f y (x, y)dy

lungo la curva γ = γ 1 ∪ γ 2 , dove:

• γ 1 ` e l’ellisse di equazione cartesiana x 2 + 3y 2 = 9;

• γ 2 ` e la curva di equazioni parametriche γ 2 (t) = (2t 2 , t), t ∈ [0, √ 2].

Dallo studio della continuit` a separata ` e possibile osservare che f non ` e n´ e continua, n´ e derivabile, n´ e differenziabile nel punto (2, 0), essendo

• lim x→0 f (x, 0) = @

• lim y→0 f (0, y) = @

In tutto R 2 \ {(2, 0)} f risulta essere continua, essendo composizione di funzioni continue. Dallo studio delle derivate parziali, otteniamo che

• f x (x, y) = −

(x−2)

2

+y

2

1+(x−2)

2

+ 2(x − 2)(3y − arctan(x − 2)) (x 2 − 4x + y 2 + 4) 2

• f y (x, y) = 3((x − 2) 2 + y 2 ) − 2y(3y − arctan(x − 2)) (x 2 − 4x + y 2 + 4) 2

Ne consegue che f ∈ C 1 (R 2 \ {(2, 0)}) ed `e ivi differenziabile.

Osservando che il punto (2, 0) non appartiene alla curva γ, che la curva γ 1 ` e chiusa e che la forma ω

` e esatta in R 2 \ {(2, 0)}, ne consegue che Z

γ

ω = Z

γ

2

ω = f (γ 2 ( √

2)) − f (γ 2 (0)) = f (4, √

2) − f (0, 0) =

√ 2 2 − 5

12 arctan 2 ,

essendo per costruzione f una primitiva di ω, γ 2 regolare il cui sostegno ` e contenuto in R 2 \ {(2, 0)}.

(2)

2. (10 punti) Data la funzione f : R 2 → R 2 definita da

f (x, y) = |xy|(x + y + 4), ∀x, y ∈ R 2 studiarne i punti di massimo e minimo (relativi e assoluti) in R 2 . Si osserva immediatamente che

f (x, y) =

( x 2 y + xy 2 + 4xy , xy ≥ 0

−(x 2 y + xy 2 + 4xy) , xy < 0 .

Osserviamo subito che lungo gli assi cartesiani f non ` e derivabile e che quindi in tali punti lo studio dei punti critici andr` a fatto a parte, mentre altrove f ∈ C ({(x, y) ∈ R 2 | xy 6= 0}).

f x (x, y) =

( y(2x + y + 4) , xy > 0

−y(2x + y + 4) , xy < 0

f y (x, y) =

( x(x + 2y + 4) , xy > 0

−x(x + 2y + 4) , xy < 0 .

Osservando poi che ∇f (x, y) = (0, 0) solamente in (− 4 3 , − 4 3 ) ∈ {(x, y) ∈ R 2 | xy > 0} e che in tale punto il determinante della matrice Hessiana ` e 48 9 > 0 e che f xx (− 4 3 , − 4 3 ) = − 8 3 < 0, ne consegue che il punto (− 4 3 , − 4 3 ) ` e un punto di massimo relativo.

Procediamo studiando i punti critici lungo gli assi cartesiani. Osserviamo in primo luogo che f (x, y) = 0 lungo gli assi e che f (x, y) ≥ 0 per ogni y ≥ −(x + 4).

Ne consegue che i punti dell’asse x P (x P , 0) sono punti di minimo relativo se x P > −4, mentre sono punti di massimo relativo se x P < −4. Il punto (−4, 0) risulta invece essere un punto di sella.

Analogamente lungo l’asse y i punti Q(0, y Q ) sono punti di minimo relativo se y Q > −4, mentre sono punti di massimo relativo se y Q < −4. Il punto (0, −4) ` e nuovamente un punto di sella.

Concludiamo osservando che f non pu` o avere massimi e minimi assoluti essendo, ad esempio,

f (x, x) = x 2 (2x + 4) non limitata n´ e superiormente n´ e inferiormente.

(3)

Analisi Matematica II 28 Agosto 2019

Cognome: Nome: Matricola:

3. (5 punti) Si calcoli la lunghezza della curva γ determinata dalla seguente rappresentazione polare:

ρ(θ) = 1

| cos θ| + | sin θ| , θ ∈ [0, 2π] . Facoltativo: Che curva si ottiene?

Possiamo svolgere l’esercizio in almeno due modi differenti, il primo dei quali estremamente semplice e che fornisce in modo chiaro che tipo di curva si ottiene:

1. La funzione ρ(θ) fornisce la rappresentazione delle coordinate cartesiane in polari tramite x = ρ(θ) cos θ e y = ρ(θ) sin θ con θ ∈ [0, 2π], per cui ne consegue facilmente che x ∈ [−1, 1] e y ∈ [−1, 1]. Notiamo ora che

|x| + |y| = | cos θ|

| cos θ| + | sin θ| + | sin θ|

| cos θ| + | sin θ| = 1 ,

per cui la curva non ` e altro che la rappresentazione polare del quadrato di lato √ 2 centrato nell’origine e ruotato di π/4. Da questo ` e ovvio che la sua lunghezza ` e 4 √

2.

2. Il secondo modo utilizza la rappresentazione della lunghezza di una curva regolare a pezzi in rappresentazione polare. In effetti la funzione ρ ha nei punti θ = 0, π/2, π, 3π/2 delle singolarit` a poich´ e le funzioni seno e coseno cambiano segno in corrispondenza di essi (seno in 0 e π, coseno in π/2 e 3π/2) e vista la presenza del valore assoluto la funzione non ` e derivabile in quei punti. Possiamo per` o considerarla come una curva regolare a pezzi limitandoci ai 4 intervalli di ampiezza π/2 che compongono l’intervallo [0, 2π]. Si ottiene che, in [0, π/2], vale ρ(θ) = 1/(cos θ + sin θ), mentre se θ ∈ [π/2, π]

possiamo scrivere che θ = π/2 + α con α ∈ [0, π/2] e verificare che ρ(π/2 + α) = 1/(sin α + cos α) = ρ(α), ossia, la stessa funzione nel caso precedente. ` E facile adesso vedere, usando la stessa strategia appena descritta, che anche negli altri due intervalli ([π, 3π/2] e [3π/2, 2π]) si ottiene sempre la stessa funzione di angolo variabile sempre in [0, π/2], per cui si ottiene

L(γ) = 4 Z π/2

0

p ρ(θ) 2 + (ρ(θ) 0 ) 2 dθ = 4 Z π/2

0

s

1

(cos θ + sin θ) 2 + (cos θ − sin θ) 2 (cos θ + sin θ) 4

= 4 Z π/2

0

s 2

(cos θ + sin θ) 4 dθ = 4 √ 2

Z π/2 0

1

(cos θ + sin θ) 2 dθ ,

(4)

g(θ) = sin θ sin θ + cos θ , infatti,

d

dθ g(θ) = cos θ(sin θ + cos θ) − sin θ(cos θ − sin θ)

(sin θ + cos θ) 2 = 1

(sin θ + cos θ) 2 per cui

Z π/2 0

1

(cos θ + sin θ) 2 dθ = g  π 2

 − g(0) = 1 ,

come volevasi dimostrare.

(5)

Analisi Matematica II 28 Agosto 2019

Cognome: Nome: Matricola:

4. (5 punti) Calcolare il flusso uscente del campo vettoriale F (x, y, z) = x~ e 1 + 2y~ e 2 − 3zpx 2 + y 2 ~ e 3 dal dominio D = [0, 1] 3 .

E possibile applicare il Teorema della Divergenza vedendo la frontiera S del cubo D come una ` superficie regolare a pezzi, per cui da div( ~ F )(x, y, z) = 3(1 − px 2 + y 2 ) si ottiene

Z

S

F · ~ ~ n dσ = 3 Z

D

(1 − p

x 2 + y 2 ) dV . Poich´ e il volume del cubo ` e 1 si ha

Z

D

(1 − p

x 2 + y 2 ) dV = 1 − 2 Z

A

p x 2 + y 2 dxdy ,

dove A = {(x, y) ∈ R 2 | 0 ≤ x ≤ 1, 0 ≤ y ≤ x}. Passando a coordinate polari si ottiene Z

A

p x 2 + y 2 dxdy = Z π/4

0

Z sec θ 0

ρ 2 dρdθ = Z π/4

0

 ρ 3 3

 sec θ 0

dθ = 1 3

Z π/4 0

sec 3 θ dθ

= 1 3

Z π/4 0

cos θ

(1 − sin 2 θ) 2 dθ = 1 3

Z

√ 2/2 0

1

(1 − x 2 ) 2 dx . Dalla decomposizione in frazioni

1

(x 2 − 1) 2 = − 1 4

1 x − 1 + 1

4 1

(x − 1) 2 + 1 4

1 x + 1 + 1

4 1 (x + 1) 2 , si ottiene, con integrazioni elementari,

Z

√ 2/2 0

1

(1 − x 2 ) 2 dx = 1 4



− log |x − 1| − 1

x − 1 + log |x + 1| − 1 x + 1



√ 2/2

0

= 1 4

 2x

1 − x 2 − log |x − 1|

|x + 1|



√ 2/2

0

= 1 4

"

2 √

2 − log 2 − √ 2 2 + √

2

# , da cui, finalmente,

Z

S

F · ~ ~ n dσ = 3 − √ 2 + 1

2 log 2 − √ 2 2 + √

2 = 3 − √ 2 + 1

2 log(3 − 2 √

2) .

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