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volume 20, numero 3, 2005 RELAZIONI

Microbiologia Medica 95

S1.4

IPOTESI PROGETTUALI PER IL RIASSETTO DELLA MICROBIOLOGIA CLINICA IN ITALIA

Magliano E.

Presidente Associazione Microbiologi Clinici Italiani, Milano

L’assetto prospettico della Microbiologia Clinica in Italia, alla luce del riconoscimento della stretta inter-connessione ed interazione tra diagnostica e clinica delle patologie da infezione, presuppone la necessità di pervenire, in tempi brevi, alla definizione di un model-lo organizzativo in rete, anche sulla base delle espe-rienze internazionali che sono descrittive di diversi approcci e strategie di centralizzazione e/o periferizza-zione, comunque a distinti livelli di specializzaperiferizza-zione, ma costantemente fondati su un postulato di base, costituito dall’autonomia della disciplina rispetto agli altri ambiti della Medicina di Laboratorio.

Come condizione preliminare alla realizzazione di un piano nazionale di settore, da proporre al Ministero della Salute e alla Istituzioni Regionali si è ritenuto indispensabile procedere ad un’indagine conoscitiva delle strutture di diagnostica microbiologica distribui-te nelle varie aree del distribui-territorio nazionale.

A tale scopo l’AMCLI, d’intesa con la FESIM, ha rea-lizzato una Indagine Conoscitiva “Strutture di diagno-stica Microbiologica in Italia” con la collaborazione della Fondazione Smith-Kline, che si è conclusa nel dicembre 2004 con la pubblicazione di un report anali-tico descrittivo.

L’analisi è relativa a 295 schede di rilevazione idonea-mente compilate pari al 23,4% dei questionari inviati a tutte le 1261 strutture sanitarie desunte dal database del Ministero della Salute.

L’indagine prevedeva di raccogliere, tra le altre, infor-mazioni relative a:

1) Tipologie di strutture sanitarie presso cui è stata inserita la Diagnostica microbiologica;

2) Anagrafica della struttura; 3) Anno di istituzione;

4) Specializzazioni e posizione organizzativa del per-sonale;

5) Tipologie e numero di esami eseguiti;

6) Descrizione di eventuali patologie e/o casistiche prevalenti;

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Microbiologia Medica 96

sanitarie.

Può essere altresì valutata l’entità e la distribuzione del personale dirigente dedicato in via esclusiva e non esclusiva e i livelli di specializzazione.

Un dato fondamentale è quello relativo alla incidenza delle prestazioni di microbiologia sul totale delle pre-stazioni di laboratorio, oltre ai livelli di complessità dei laboratori che le erogano.

Anche sulla base dei dati emersi dallo studio è possibi-le proporre un modello di organizzazione a rete di strutture microbiologiche ospedaliere e territoriali, a diverso livello di complessità, che operino in stretta integrazione con le strutture dedicate alla prevenzione, trattamento, cura e riabilitazione delle patologie da infezione, proponendosi sia obiettivi di maggiore appropriatezza ed efficacia degli interventi assistenzia-li che di migassistenzia-lioramento del rapporto costo-beneficio. Tale rete andrà riconosciuta nei piani sanitari delle regioni

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