• Non ci sono risultati.

Bruner: La motivazione all’apprendimento La

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Bruner: La motivazione all’apprendimento La"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

10

Bruner: La motivazione all’apprendimento

La motivazione è data dalla pulsione psichica naturale volta ad acquisire nuove conoscenze e nuovi comportamenti. Talvolta agisce in maniera inconscia. Così nasce la motivazione del bambino per il gioco, per la lettura, per la scrittura, per lo sport e così via.

Quando diventa un fatto cosciente, più appropriatamente, prende il nome di interesse.

Nelle scuole tradizionali le risorse mentali dell’interesse e della motivazione venivano attivate attraverso forme di motivazione estrinseca, rappresentate dai premi per gli alunni

“bravi” e dai castighi per quelli “pigri” o “disobbedienti”. Nelle due categorie spesso venivano sommariamente cumulati elementi di profitto e tratti di comportamento. E non è detto che il fenomeno sia scomparso nelle scuole attuali.

Al riguardo Bruner scrive: “C’è un problema di equilibrio tra premi esteriori e premi interiori. Molto è stato scritto sul ruolo della ricompensa e della punizione nell’apprendimento, ma molto poco sul ruolo dell’interesse, della curiosità, del piacere e della scoperta. Ma se vogliamo abituare l’allievo a processi sempre più lunghi di apprendimento, nei programmi bisogna dare maggiore importanza alle soddisfazioni interiori, quale l’accrescersi della consapevolezza e della capacità di pensare e al piacere intrinseco che scaturisce dalle nuove conoscenze”.

La motivazione raramente nasce in modo spontaneo, ma è una pulsione che va coltivata attraverso i fattori che contribuiscono ad attivarla, quali:

- la curiosità, che è la propensione naturale dell’uomo (in certa misura presente anche negli animali) a conoscere e a esplorare l’ambiente circostante;

- il desiderio di competenza, che è l’aspirazione naturale dell’uomo ad acquisire la conoscenza e l’esperienza necessarie per fare bene le cose;

- il modello d’identificazione, che è la tendenza dell’individuo a modellare se stesso, i suoi comportamenti e le sue aspirazioni sulla figura di un’altra persona adulta, ammirata e stimata per le sue qualità intellettuali o morali;

- la reciprocità del sapere, che è data dallo scambio di informazioni, di conoscenze e di esperienze. E’ lo spirito di cooperazione che scaturisce spontaneamente nei lavori di gruppo, dove ognuno dà il suo contributo per raggiungere un obiettivo comune.

(2)

11

Bruner: miscellanea

Forme della rappresentazione:

Secondo Bruner non esistono stadi di sviluppo ben delineati, ma una serie di strategie che servono a interpretare ciò che si verifica nell’ambiente e che portano il bambino verso una padronanza del mondo esterno sempre più adeguata.

Bruner distingue tre modalità della rappresentazione:

1. esecutiva → strumento con il quale il bambino si rappresenta il suo mondo prevalentemente attraverso l’azione;

2. iconica →soddisfa gli stessi scopi attraverso l’immagine che progressivamente si libera dai condizionamenti percettivi. Il bambino conosce attraverso la vista e valuta gli oggetti e li classifica a seconda del colore, della forma e delle dimensioni;

3. simbolica → costituisce la forma più sofisticata e flessibile di rappresentazione effettuata attraverso codici simbolici (linguaggio).

Queste tre forme caratterizzano comportamenti distinti di diverse fasi evolutive (bambino, fanciullo, preadolescente), ma continuano a coesistere nel corso dello sviluppo, interagiscono in vario modo e sono largamente influenzate dalla cultura.

Differenze tra Piaget e Bruner:

• Piaget) La struttura è intesa come una totalità in trasformazione che si autoregola, momento logico formale.

• Bruner) Le idee organizzatrici si formano su concetti chiave e sono dei concetti fondamentali.

• Piaget) Processo graduale e stadiale.

• Bruner) Processo legato allo stile cognitivo individuale, all’ambiente in cui si cresce e alla cultura a cui si appartiene.

• Piaget) Stadi fissi e preordinati che non possono essere modificati.

• Bruner) Si possono avere momenti di accelerazione e di stasi Categorizzazione:

La categorizzazione è il processo mediante il quale ciascuno semplifica e organizza il mondo, dando vita al mondo così come ciascuno lo pensa, lo vede, lo interpreta.

Categorizzare significa organizzare la realtà in categorie. I miei bisogni, le esperienze passare e le pulsioni incidono sulla categorizzazione. Quindi la categorizzazione è legata a fattori sociali e culturali. Il modo di vivere, il linguaggio, la religione e l’etica influenzano la nostra categorizzazione.

Scuola:

• Valorizzazione delle eccellenze e ampliamento delle capacità e delle potenzialità cognitive.

• Non si deve adeguare l’insegnamento alla media degli alunni. Contrariamente all’attivismo, la centralità dell’educazione si sposta sull’insegnante, sul metodo e sulle materie.

• Proiettare il soggetto oltre l’esperienza pragmatica, verso la conoscenza di nuovi saperi, spingendolo a imparare.

Attivismo:

(3)

12

• L’attivismo era sin troppo puerocentrico e concentrato sugli interessi e i bisogni spontanei: questo portava a un ribasso dell’educazione.

• Il pragmatismo riduceva il fine culturale in quanto limitava il sapere a fini immediati e contingenti.

Struttura:

• Bisogna individuare le strutture portanti della disciplina. I saperi non devono essere superficiali, ma strutturali e critici.

Programma a spirale:

• Presentare i contenuti in progressione, per gradi di difficoltà;

• Presentare gli argomenti in modalità diverse per attivare tutte le strategie cognitive;

• Utilizzare il rinforzo intrinseco, suscitando il desiderio di acquisire una competenza, di conoscere e imparare cose nuove.

• Si può insegnare tutto a tutti usando le diverse strategie cognitive.

Vantaggi programma a spirale:

• Facile acquisizione delle informazioni;

• Facile trasferimento della conoscenza in altri contesti;

Vantaggi pedagogia di Bruner:

• Sono stati trasformati i curricola, definendo le strutture portanti e quindi i concetti chiave.

• Importanza del valore delle competenze e del bisogno di competenze (Need for competence).

• Importanza della zona prossimale nell’accelerazione dello sviluppo.

• Importanza della disciplina/materia e di come renderla interessante.

Critiche:

• Ha puntato troppo sulla struttura delle discipline piuttosto che sul soggetto che apprende.

• Ha privilegiato i codici simbolici più che gli interessi e le esperienze, cancellando la parte esperienziale dell’attivismo.

• Ha posto l’accento sullo sviluppo dell’apprendimento, sottolineando l’aspetto dell’accelerazione piuttosto che valorizzare la capacità di assimilazione del bambino.

Riferimenti

Documenti correlati

D’altra parte, quando si misura il livello di motivazione tra gli studenti del terzo anno si vede che la loro motivazione è al livello più basso assieme

La valutazione ha una funzione formativa: è parte integrante della professionalità del docente, è strumento insostituibile di costruzione delle strategie didattiche e del processo

In Toscana migliaia di persone vivono grazie alla donazione di plasma, sangue e piastrine.. La donazione é un gesto anonimo, volontario, gratuito

“globale” dell’insieme di conoscenze (concetti, idee, informazioni), abilità (memorizzazione, metacognizione, soluzione di problemi, etc.) e aspetti

destinata a essere sottoscritta da tutti” fa sembrare che l’esistenza medesima della verità e della realtà dipenda da fatti casuali come la continuazione della razza e della

Ventotto anni di studi e ricerche su Le Corbusier (1987-2015) 6 , corso di eccellenza afferente al dottorato in “Architettura, storia e progetto”, ha fatto il punto sul

Keywords: Chow form, Ulrich sheaf, Pieri resolutions, calibrated cameras, essential variety.. Its elements, the so-called essential matrices, have the form T R, where T is

Through the means of this categorization ( Table 2 ) in addition to visual descriptions ( Figure 1 ), a useful scheme for recording damage is suggested (supplementary material) in