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PARTE 1_ DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI. 7 PARTE 2_ SPECIFICA PRESTAZIONI TECNICHE. 8 SEZIONE 0: PRESCRIZIONI GENERALI. 8 SEZIONE 1: OPERE CIVILI. 10.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

PARTE 1_ DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI ... 7

PARTE 2_ SPECIFICA PRESTAZIONI TECNICHE ... 8

SEZIONE 0: PRESCRIZIONI GENERALI ... 8

SEZIONE 1: OPERE CIVILI ... 11

ART. 10.05 SCAVI ... 11

10.05.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 11

10.05.10 - TERMINOLOGIA ... 11

10.05.15 - MATERIALI DI RISULTA ... 11

10.05.20 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 12

10.05.20.05 - Attività propedeutiche ... 12

10.05.20.10 - Esecuzione degli scavi in genere ... 12

10.05.20.20 - Norme di riferimento ... 14

ART. 10.10 RILEVATI E RINTERRI ... 15

10.10.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 15

10.10.10 - MATERIALI ... 15

10.10.10.05 - Materiali per riempimenti e rinterri in zone non pavimentate ... 15

10.10.10.10 - Materiali per rilevati o rinterri sotto pavimentazioni stradali ... 15

01.10.10.10.15 - Terreno vegetale ... 15

10.10.15 - ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ... 15

10.10.20 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DI RILEVATI, RIEMPIMENTI E RINTERRI ... 16

10.10.20.05 - Esecuzione di riempimenti e rinterri in zone non pavimentate ... 16

10.10.20.10 - Esecuzione di rilevati, riempimenti e rinterri sotto pavimentazioni stradali . 16 10.10.20.15 - Compattazione ... 16

10.10.20.20 - Condizioni climatiche durante l’esecuzione dei lavori... 16

ART. 10.15 DEMOLIZIONI - DISFACIMENTI - RIMOZIONI ... 17

10.15.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 17

10.15.10 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 17

10.15.10.05 - Attività propedeutiche ... 17

10.15.10.10 Esecuzione di demolizioni e rimozioni... 18

10.15.15 - MATERIALI DI RISULTA ... 21

ART. 10.20 AREE DI CANTIERE, TRASPORTI E DISCARICHE ... 22

10.20.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 22

10.20.10 - TERMINOLOGIA... 22

10.20.15 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO ... 22

10.20.20 - MODALITÀ DI SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA ... 22

(4)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.20.25 - MATERIALI DA RIUTILIZZARE ... 23

10.20.30 - AREA DI CANTIERE E STOCCAGGIO ... 23

ART. 10.25 CONGLOMERATI CEMENTIZI ... 24

10.25.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 24

10.25.10 - TERMINOLOGIA... 24

10.25.15 - CARATTERISTICHE GENERALI ... 24

10.25.20 - MATERIALI E COMPONENTI... 25

10.25.20.05 - Generalità ... 25

10.25.20.10 - Acqua ... 25

10.25.25 - SABBIA ... 25

10.25.25.05 - Generalità ... 25

10.25.25.10 - Sabbia per murature in genere ... 26

10.25.25.15 - Sabbia per intonaci ed altri lavori ... 26

10.25.25.20 - Sabbia per conglomerati cementizi ... 26

10.25.30 - GHIAIA - PIETRISCO ... 26

10.25.30.05 - Generalità ... 26

10.25.30.10 - Ghiaia e pietrisco per conglomerati cementizi ... 26

10.25.35 - CALCE AEREA ... 26

10.25.40 - POZZOLANA ... 27

10.25.45 - LEGANTI IDRAULICI ... 27

10.25.50 - GESSI PER EDILIZIA ... 27

10.25.55 - ADDITIVI E AGGIUNTE ... 28

10.25.60 - Studio dell'impasto ... 28

10.25.65 - Classi di calcestruzzo ... 29

10.25.70 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 29

10.25.70.05 - Confezione e trasporto ... 29

10.25.70.10 - Posa in opera ... 30

10.25.70.15 - Protezione e stagionatura ... 31

10.25.60.20 - Tolleranze dimensionali ... 32

10.25.75 - OPERE IN FONDAZIONE ... 32

10.25.80 - CONTROLLI DI ACCETTAZIONE ... 32

10.25.85 - PROVE DI CARICO ... 33

ART. 10.30 CASSEFORME - ARMATURE - CENTINATURE ... 34

10.30.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 34

10.30.10 - TERMINOLOGIA... 34

(5)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.30.15 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 34

ART. 10.35 ACCIAIO PER CONGLOMERATI ARMATI ... 36

10.35.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 36

10.35.10 - MATERIALI E COMPONENTI... 36

10.35.10.05 - Modalità di esecuzione ... 36

ART. 10.50 WATERSTOPS, GIUNTI E DISPOSITIVI TAGLIAFUOCO ... 38

10.50.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 38

10.50.15.30 - Giunti elastici per pavimenti ... 38

ART. 10.55 CARPENTERIA METALLICA E APPARECCHI DI APPOGGIO ... 39

10.55.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 39

10.55.10 - TERMINOLOGIA ... 39

10.55.15 - CARATTERISTICHE GENERALI ... 39

10.55.20 - MATERIALI E COMPONENTI ... 40

10.55.20.05 - Acciaio per carpenteria metallica ... 40

10.55.20.10 - Viti e bulloni ... 40

10.55.25 - LAVORAZIONE IN OFFICINA ... 40

10.55.30 - MONTAGGIO... 40

10.55.35 - TRATTAMENTI PROTETTIVI ... 41

10.55.35.05 - Generalità ... 41

10.55.35.10 - Carpenteria metallica senza protezione al fuoco ... 41

10.55.35.15 - Carpenteria metallica con intumescente ... 42

10.55.35.20 - Carpenteria metallica con intonaco resistente al fuoco ... 42

10.55.35.25 - Carpenteria metallica zincata a caldo ... 42

10.55.35.30 - Rivestimento intumescente ... 43

10.55.40 - CONTROLLI DI ACCETTAZIONE ... 43

10.55.45 - PROVE DI CARICO ... 43

ART. 10.60 MANUFATTI IN FERRO LAVORATO E ALTRI METALLI ... 44

10.60.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 44

10.60.10 - MATERIALI E COMPONENTI ... 44

10.60.15 - GRIGLIATI ... 44

10.60.20 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 45

ART. 10.65 QUALITÀ E COMPOSIZIONE DELLE MALTE ... 46

10.65.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 46

10.65.10 - MATERIALI E COMPONENTI ... 46

10.65.15 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 46

(6)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.65.20 - COMPOSIZIONE DELLE MALTE ... 47

ART. 10.70 VESPAI AREATI ... 48

10.70.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 48

10.70.10 - MATERIALI E COMPONENTI ... 48

10.70.15 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 48

ART. 10.80 COPERTURE IN LEGNO ... 49

10.80.05 - GENERALITÀ ... 49

10.85.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 50

10.85.10 - TERMINOLOGIA ... 50

10.85.15 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 50

10.85.20 - MATERIALI E COMPONENTI ... 51

10.85.25 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 51

10.85.25.05 - Intonaco grezzo fratazzato (o arricciatura) ... 51

10.85.25.10 - Intonaco civile (o comune) ... 51

10.85.25.15 - Intonaco naturale a base di calce pozzolanica ... 51

10.85.25.20 - Intonaco premiscelato ... 52

ART. 10.90 MASSETTI E PAVIMENTI ... 53

10.90.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 53

10.90.10 - NORMATIVA ... 53

10.90.15 - MASSETTI ALLEGGERITI ... 53

10.90.20 - MASSETTO PER SOTTOFONDO DI PAVIMENTI ... 54

10.90.40 - MASSETTI CON CALCESTRUZZI ALLEGGERITI ... 55

10.90.40.05 - Normativa di riferimento ... 55

10.90.40.05 - Calcestruzzi con argilla espansa o vermiculite ... 55

10.90.40.10 - Massetti in cemento con finitura al quarzo ... 56

ART. 10.95 PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ... 59

10.95.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 59

10.95.10 - NORME GENERALI DI ESECUZIONE ... 59

10.95.15 - LAVORAZIONI ... 61

10.95.15.10 - Pavimento in marmette di cemento e graniglia di marmo ... 61

10.95.15.15 – Gradini prefabbricati (in corrispondenza dei porticati) ... 61

ART. 10.125 OPERE DA PITTORE ... 62

10.125.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 62

10.125.10 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DI CARATTERE GENERALE ... 62

10.125.10.05 - Requisiti dei materiali ... 62

(7)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.125.10.10 - Condizioni ambientali ed atmosferiche ... 65

10.125.10.15 - Preparazione delle superfici ... 65

10.125.10.20 - Attrezzi e modalità operative ... 65

10.125.15 - MODALITÀ DI ESECUZIONE ... 66

10.125.20 - CONTROLLI DI ACCETTAZIONE ... 66

10.125.20.05 - Controlli sui prodotti vernicianti prima dell’applicazione ... 66

10.125.20.10 - Controlli sulla preparazione della superficie. ... 66

10.125.20.15 - Gli accertamenti di tipo ambientale ed atmosferico si effettuano avvalendosi di termometri e di igrometri. ... 66

10.125.20.20 - Controlli sul film essiccato. ... 67

10.125.20.25 - Certificati e omologazioni ... 67

10.125.20.30 - Pulizia e protezione dell'opera ... 67

10.125.20.35 - Collaudi delle opere ... 67

10.125.20.40 - Garanzia sulle opere eseguite ... 67

ART. 10.135 IMPERMEABILIZZAZIONI ... 69

10.135.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 69

10.135.10 - MATERIALI E COMPONENTI ... 69

10.135.10.05 - Generalità ... 69

10.135.10.10 - Sollecitazioni fisiche... 69

10.135.10.15 - Sollecitazioni termiche ... 69

10.135.10.20 - Coefficiente di assorbimento ... 70

10.135.10.25 - Caratteristiche tecniche dei materiali e normativa di riferimento ... 70

10.135.15 - IMPERMEABILIZZAZIONE CON GUAINE BITUMINOSE ... 72

10.135.15.05 - Posa in opera ... 73

1. 1C.14 OPERE DA LATTONIERE ... 74

10.145.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE ... 77

10.145.10 - GENERALITÀ ... 77

10.145.15 - NORME DI RIFERIMENTO ... 78

10.145.20 - TUBAZIONI ... 78

10.145.20.05 - Tubi e raccordi in PVC ... 78

10.145.20.10 - Tubi e raccordi in conglomerato cementizio autoportante ... 78

SEZIONE 2: CONSOLIDAMENTI STRUTTURALI ... 81

ART. 20.05 CONSOLIDAMENTO APPARECCHI MURARI... 81

20.05.05 - GENERALITA’ ... 81

(8)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

20.05.10 - Ricucitura delle murature mediante sostituzione parziale del materiale (scuci e cuci) 82

20.05.15 - Consolidamento mediante placcaggio con materiali FRP ... 82

20.05.20 - Consolidamento mediante tiranti metallici ... 83

20.05.30 - SCARIFICA-STILATURA GIUNTI DI MALTA... 84

20.05.30.05 - Scarifica... 84

20.05.30.10 - Risarcimento e stilatura dei giunti di malta ... 85

20.10.05 - PREMESSA METODOLOGICA ... 87

20.10.20 - OPERAZIONI DI CONSOLIDAMENTO DEL SOLAIETTO IN TAVELLONI (SOVRASTANTE I PORTICATI) ... 88

20.10.20.05 - Premessa metodologica ... 88

20.10.20.10 - Generalità ... 88

20.10.20.15 - Consolidamento dell’estradosso mediante cappa armata ... 89

20.10.25 - CONSOLIDAMENTO COPERTURE ... 89

20.10.25.05 - Premessa metodologica ... 89

20.10.25.10 - Generalità ... 91

20.10.25.15 - Collegamento tra le strutture della copertura e la muratura ... 91

20.10.25.20 - Irrigidimento e controventatura delle falde di copertura ... 92

20.10.25.25 - Irrigidimento e controventatura mediante tavolato ligneo ... 92

20.10.25.35 - Fissaggio elementi sporgenti ... 92

20.10.30 - TRATTAMENTO DI ELEMENTI LIGNEI ESISTENTI... 93

20.10.30.05 - Pulitura materiali lignei ... 93

20.10.30.10 - Trattamento materiali lignei... 95

SEZIONE 3: RISANAMENTI, RESTAURI, RIPRISTINI ... 101

ART. 30.05 GLI ACCERTAMENTI ANALITICI E DIAGNOSTICI ... 101

30.05.10 - Indagine Stratigrafica ... 101

30.05.80 - Monitoraggio del quadro fessurativo ... 102

ART. 30.10 INDAGINI MECCANICHE IN SITU AL FINE DI DETERMINARE LE CARATTERISTICHE TENSIONALI DEI MATERIALI E DELLE STRUTTURE ... 103

SEZIONE 3: SPECIFICHE TECNICHE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ... 104

1.1 DESIGNAZIONE DELLE OPERE ... 104

2. ALLEGATI ... 105

(9)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

PARTE 1_ DESCRIZIONE DELLE LAVORAZIONI

Si evidenzia in particolare che tutte le lavorazioni, anche quelle propedeutiche, preparatorie accessorie e complementari descritte nei fascicoli di dettagli esecutivi sono da intendersi già compensate nelle voci E.P.U.

(10)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

PARTE 2_ SPECIFICA PRESTAZIONI TECNICHE SEZIONE 0: PRESCRIZIONI GENERALI

PREMESSA

Le prescrizioni e le indicazioni contenute nella presente Sezione sono riferite anche agli impianti elettrici e meccanici.

CONTROLLI E DISPOSIZIONI PER ASSICURARE LA QUALITA’

1. L’Appaltatore è tenuto, nell’espletare le attività connesse al presente contratto, ad applicare un Sistema Qualità conforme alla norma UNI EN ISO 9001/00. Esso si esplica nella redazione di un Piano della Qualità specifico per le attività del cantiere.

Il Piano della Qualità dovrà inoltre prevedere un capitolo specifico sulla pianificazione della sicurezza sul lavoro, individuando le relative responsabilità e metodologie di verifica.

Infine dovrà, sulla base della norma UNI EN ISO 14001/04, redigere uno specifico capitolo per il rispetto della qualità ambientale del cantiere.

L’Appaltatore riconosce che tutti i corrispettivi connessi con l’applicazione del presente Contratto comprendono e compensano gli oneri derivanti da queste prescrizioni e che pertanto in nessun caso potrà richiedere e/o pretendere ulteriori compensi a tale titolo.

2. L’Appaltatore è tenuto ad organizzare le attività necessarie alla esecuzione dei lavori oggetto del presente appalto sulla base di un Piano di Qualità (PdQ) che dovrà essere trasmesso preventivamente alla Direzione Lavori.

Nel caso di consorzio o di Associazione Temporanea di Imprese dovrà essere predisposto il Piano della Qualità del Consorzio o dell’Associazione, in cui deve essere descritto come saranno armonizzate e coordinate le attività di tutti i soggetti che ne fanno parte, per garantire la qualità finale dell’intera realizzazione.

3. Nel Piano della Qualità l’Appaltatore deve descrivere le particolari modalità operative, le risorse, le sequenze di attività che intende mettere in atto per garantire i tempi di esecuzione delle attività ed il rispetto delle prestazioni attesi.

Il PdQ deve essere elaborato in base della norma UNI ISO 10005/07.

Il Piano della Qualità dovrà presentare i seguenti contenuti minimi:

a) identificazione delle singole lavorazioni (con specifico riferimento agli elaborati contrattuali) e creazione di un piano temporale di esecuzione delle lavorazioni (cronoprogramma delle attività), per categorie di lavorazioni;

b) identificazione delle responsabilità (subappaltatori, partners, ecc.) per ogni singola lavorazione o parti della stessa, con preciso riferimento agli elaborati grafici di progetto esecutivo;

c) Identificazione dei requisiti richiesti dalla Committenza per ogni lavorazione o categoria di lavorazioni, con riferimento agli elaborati di contratto;

d) Identificazione delle responsabilità di controllo delle attività relative al presente contratto, in particolare:

(11)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

• Fornitura di materiali e controllo dei fornitori

• Raccolta e trasmissione alla Direzione Lavori dei certificati dei materiali, relazioni, progetti di officina

• Esecuzione delle verifiche e prove sui materiali (dirette o tramite laboratori esterni)

• Esecuzione delle lavorazioni, per categorie di lavorazioni

• Esecuzione di prove funzionali

Il piano della qualità deve naturalmente riguardare tutte le lavorazioni (opere strutturali, opere architettoniche, impianti)

e) Identificazione delle modalità di verifica delle attività (specificate al precedente punto) in base ai requisiti richiesti. Tale verifica sarà svolta direttamente per le lavorazioni eseguite dall’Appaltatore stesso, ovvero indirettamente tramite i Piani di Qualità dei subappaltatori, se presenti.

f) Identificazione delle modalità di presentazione delle non conformità e delle conseguenti azioni correttive.

L’Appaltatore è responsabile dell’espletamento delle eventuali azioni correttive.

g) Modalità di archiviazione di tutta la documentazione relativa alla qualità, per assicurare la sua immediata leggibilità e disponibilità per la Committenza.

h) Modalità di informazione del personale sui contenuti e svolgimento delle verifiche di qualità.

4. L’Appaltatore dovrà dotarsi di adeguate strumentazioni ed apparecchiature di misura e prova per consentire l’effettuazione di prove in corso d’opera sui materiali e le lavorazioni eseguite, dotate di certificato di taratura di data non anteriore a mesi sei.

Le prove da eseguirsi saranno, a titolo esemplificativo:

• Prove sui calcestruzzi come prescritto dal DM 14.01.08

• Prove sui massetti di sottofondo (consistenza, ritiro)

• Prove di resistenza per le murature e murature armate (resistenza meccanica)

• Prove sulle pareti in cartongesso (resistenza meccanica)

• Prove sulle pavimentazioni in gres (resistenza meccanica)

• Prove sugli intonaci

• Prove sugli infissi interni ed esterni

• Prove sul potere fonoisolante di partizioni, facciate, ecc. secondo quanto previsto dal DPCM 5/12/97

• Verifiche funzionali degli impianti elettrici (CEI 64-8)

• Verifiche funzionali degli impianti speciali

• Verifiche funzionali degli impianti meccanici ed antincendio

• Altre prove su richiesta della D.L. (ad esempio sui campioni di copertura, facciata, ecc.)

5. L’Appaltatore dovrà tener conto che le norme UNI, UNI EN, UNI ENV, UNI EN ISO relative a tutte le lavorazioni previste in progetto costituiscono ai fini del presente contratto, parte integrante del contratto stesso.

Le norme di riferimento sono quelle in vigore al momento dell’appalto.

6. Ai fini della pianificazione, gestione e monitoraggio interno della sicurezza sul lavoro l’Appaltatore dovrà adottare le metodologie introdotte dalle Linee guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul lavoro (SGSL) edite da UNI (Settembre 2001).

7. L’Appaltatore dovrà prevedere l’organizzazione del cantiere in modo da garantire il raggiungimento di una qualità ambientale, sia per gli addetti interni sia per le aree circostanti. La qualità ambientale si esplica in obiettivi ai quali corrispondono specifiche responsabilità. L’Appaltatore dovrà segnalare, nel Piano di Qualità,

(12)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

le figure dei responsabili che dovranno verificare il raggiungimento delle prestazioni ambientali tra cui si ricordano in maniera non esaustiva:

• All’interno del cantiere l’Appaltatore dovrà organizzare le aree di stoccaggio dei materiali di risulta dalle lavorazioni e/o scarti in genere al fine di operare la raccolta differenziata degli stessi, anche secondo le indicazioni riportate sul Piano di sicurezza e coordinamento.

• Le attività del cantiere dovranno essere espletate prevedendo ogni mezzo aggiuntivo che possa ridurre al minimo l’inquinamento acustico, di polveri, ecc. nelle aree circostanti.

• L’Appaltatore dovrà prevedere una baracca di cantiere di idonea dimensione attrezzata con scaffalature e/o contenitori adibita ad accettazione materiali. Verranno qui depositate le campionature dei materiali, sia quelli accettati dalla Direzione Lavori sia i prodotti non conformi.

8. Sono a carico dell’appaltatore e devono essere consegnati tutti i documenti ritenuti necessari dalla D.L al fine di verificare ed approvare le lavorazioni oggetto dell’appalto di cui si riporta un elenco esemplificativo ma non esaustivo:

Scheda tecnica di sottomissione (si veda l’esempio in allegato 1), essa è richiesta per tutte le lavorazioni, le macchine, i materiali…..

Se richiesto dalla DL, nella scheda tecnica dovrà essere evidenziata anche il contenuto di riciclato. La consegna di tale scheda alla D.L prima dell’esecuzione dei lavori è condizione necessaria per l’autorizzazione all’esecuzione.

Documenti e certificati tecnici che attestino la rispondenza dei materiali e delle realizzazioni alle presenti specifiche tecniche, alle voci epu, alle relazioni tecniche ed a quanto disposto dalle norme UNI- EN,EN,ENV di riferimento. La consegna di tali documenti alla D.L è condizione necessaria perché le lavorazioni eseguite possano essere inserite in contabilità.

9. Al termine della fase di elaborazione dei documenti di officina, sarà obbligo dell’Appaltatore fornire alla Committenza n. 3 copie cartacee e n. 2 copie in formato dwg degli elaborati stessi completi di tutte le loro parti. Prima dell’inizio delle lavorazioni principali, l’Appaltatore è tenuto a consegnare alla DL per approvazione i disegni di officina, accompagnati da una relazione tecnica che precisi:

a. Materiali impiegati b. Mezzi e personale c. Modalità di trasporto d. Stoccaggio

e. Montaggio

f. Tolleranze (nei limiti di quanto indicato in progetto esecutivo)

10.Al termine dei lavori o di singole fasi, sarà obbligo dell’Appaltatore fornire alla D.L. n. 3 copie cartacee e n.

2 copie in formato dwg del Progetto “as built” completo di tutte le sue parti.

Nel caso in cui fosse richiesto l’Appaltatore è tenuto a fornire materiali e forniture per dare l’opera completa in ogni sua parte che provengano da una distanza non superiore a 350 km dal cantiere nonché di prevedere materiali e prodotti da costruzione con un contenuto di riciclato di almeno il 10%.

(13)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

SEZIONE 1: OPERE CIVILI

Come già evidenziato nella sezione 0 sono da ritenersi parte integrante del contratto le norme UNI, UNI EN, UNI ENV.

ART. 10.05 SCAVI

10.05.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma disciplina tutte le attività relative agli scavi di sbancamento ed a sezione obbligata necessari per l’esecuzione dei lavori relativi ai piazzali, alla viabilità, agli edifici

Per la loro esecuzione si fa inoltre riferimento al successivo art. 10.50 del presente Capitolato.

10.05.10 - TERMINOLOGIA Scavi di sbancamento e/o a sezione aperta

Per scavi di sbancamento e/o a sezione aperta s'intendono quelli occorrenti per lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni, per la formazione di ampi scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai, rampe incassate o trincee stradali, ecc., e in generale tutti quelli eseguiti a sezione aperta su vasta superficie.

Per il presente appalto, oltre ai casi suddetti, se ricorrenti, saranno considerati scavi di sbancamento quelli necessari ad abbassare la quota del terreno attuale a quella di imposta delle fondazioni e gli eventuali scotichi.

Scavi di fondazione

Per scavi di fondazione, o a sezione obbligata, in generale s’intendono quelli incassati ed a sezione ristretta necessari per dar luogo ai muri o plinti di fondazione propriamente detti.

Saranno inoltre considerati come gli scavi di fondazione quelli per dar luogo alle fogne, condutture, cunicoli servizi, fossi e cunette, consolidamento e sottofondazione di murature esistenti, fondazioni di recinzioni.

Scavi in acqua

Sono considerati come scavi subacquei (o scavi in acqua) soltanto quelli eseguiti in acqua a profondità maggiore di 20 cm sotto il livello costante a cui si stabiliscono le acque sorgive nei cavi, sia naturalmente, sia dopo un parziale prosciugamento ottenuto con macchine o con l'apertura di canali di drenaggio. Gli scavi eseguiti all’interno di aree ove è previsto e compensato l’impiego di qualsiasi tipo d'impianto di aggottamento saranno sempre considerati eseguiti all’asciutto.

10.05.15 - MATERIALI DI RISULTA

Qualsiasi materiale od oggetto proveniente dagli scavi, s’intenderà "materiale di risulta".

Tutti i materiali di risulta, se non altrimenti disposto, sono di proprietà del Committente il quale ha la facoltà, a suo giudizio insindacabile, di abbandonarli all'Appaltatore in tutto od in parte, oppure di farli reimpiegare nell'appalto stesso.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.05.20 - MODALITÀ DI ESECUZIONE 10.05.20.05 - Attività propedeutiche

Prima di iniziare qualsiasi opera relativa agli scavi, sia di sbancamento che a sezione obbligata, o di lavori che comunque interessino movimenti di materie, l'Appaltatore dovrà verificare il piano quotato, i profili longitudinali e trasversali allegati al contratto o altrimenti consegnati, segnalando per iscritto, entro 10 giorni dalla consegna dei lavori, le differenze riscontrate; in difetto gli elementi suddetti s’intenderanno definitivamente accettati dall'Appaltatore e saranno posti a base per la valutazione dei movimenti di materie.

Nel caso in cui i disegni di contratto non contenessero tutti gli elementi necessari per l'esatta determinazione dell'andamento planimetrico ed altimetrico del terreno, oppure non siano stati consegnati all'Appaltatore i piani quotati ed i profili, l'Appaltatore stesso è tenuto, in sede di compilazione del verbale di consegna dei lavori, od al massimo entro 10 giorni dalla consegna stessa, a richiedere che vengano effettuati in contraddittorio il rilievo del terreno e la redazione dei piani quotati e dei profili longitudinali e trasversali.

I lavori potranno essere iniziati solo dopo la redazione e l'accettazione da parte dell'Appaltatore dei suddetti rilievi. L'Appaltatore non potrà mai accampare pretese e diritti a compensi per eventuali ritardi o sospensioni di lavori che si rendessero necessari per la determinazione preventiva dell'andamento planimetrico ed altimetrico del terreno, qualora ritardi e sospensioni dovessero dipendere dal mancato rispetto, da parte dell'Appaltatore medesimo, degli obblighi e degli adempimenti sopra specificati poiché, per patto espresso, tali ritardi e sospensioni rientrano tra quelli previsti nel secondo comma dell'art. 30 del Capitolato generale di appalto per le opere di competenza del Ministero dei LL.PP..

Nel caso di esecuzione dei lavori in contravvenzione alle norme di cui al precedente punto ed in assenza di indicazioni di progetto, saranno acquisiti ai fini contabili i dati emergenti dalla carta I.G.M. o da rilievi aerofotogrammetrici dello stato preesistente, a giudizio del Direttore dei Lavori, con decurtazione del 10%

(dieci per cento) sul volume totale degli scavi, senza che l'Appaltatore possa sollevare eccezioni o riserve di sorta.

Le quote dovranno riferirsi ad uno o più capisaldi inamovibili e facilmente individuabili, così da consentire in ogni momento immediati e sicuri controlli fino all'approvazione del collaudo.

L'Appaltatore dovrà curare la conservazione di detti capisaldi e dovrà ripristinare quelli che eventualmente venissero rimossi.

L'Appaltatore è obbligato ad eseguire a sua cura e spese la picchettazione completa del lavoro in modo che risultino precisamente indicate sul terreno le opere da eseguire.

L'Appaltatore dovrà altresì sistemare le modine o garbi necessari a determinare l'andamento delle scarpate, tanto degli sterri che dei rilevati.

10.05.20.10 - Esecuzione degli scavi in genere

Nella esecuzione di qualsiasi categoria di scavo l'Appaltatore dovrà procedere con tutte le necessarie cautele e con il rispetto delle norme di cui agli articoli da 12 a 15 del D.P.R. 7 gennaio 1956 n. 164.

E' rigorosamente e tassativamente vietato eseguire gli scavi con sistemi che possono provocare il franamento e lo scoscendimento delle materie da scavare.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

Nella esecuzione degli scavi, oltre a tener conto di quanto previsto nei Piani di Sicurezza, dovranno essere attuate tutte le cautele atte a prevenire ed evitare scoscendimenti e frane.

L'Appaltatore sarà responsabile di ogni danno alle persone, alle cose ed alle opere in dipendenza di franamenti e scoscendimenti, anche se avvenuti nonostante le precauzioni adottate, e dovrà provvedere a sua cura e spese alla rimozione ed all'allontanamento dal cantiere delle materie franate, restando obbligato al risarcimento degli eventuali danni.

Tutti gli scavi dovranno essere eseguiti in conformità alle indicazioni dei disegni di progetto esecutivo ed alle prescrizioni del Direttore dei Lavori. Le superfici dei tagli dovranno essere spianate e gli spigoli dovranno essere profilati.

Rimane a carico dell'Appaltatore il riempimento con pietre o con murature o con terra compattata (secondo quanto disporrà il Direttore dei Lavori) delle parti di scavo che risultassero eseguite in eccedenza agli ordini ricevuti, senza che ciò dia diritto ad alcun compenso né per lo scavo né per il riempimento.

Qualora nella zona dove vengono eseguiti gli scavi, s'incontrassero gallerie di qualsiasi natura, l'Appaltatore dovrà adottare di sua iniziativa tutti i provvedimenti di urgenza più adatti al caso specifico, in modo da escludere ogni possibilità di franamento e danni alle persone ed ai lavori in genere, chiudendo anche tutti gli accessi a dette gallerie ricadenti nella zona del suo cantiere.

Per l'esecuzione dei provvedimenti definitivi l'Appaltatore si dovrà attenere alle disposizioni che saranno impartite dal Direttore dei Lavori.

Le materie provenienti dagli scavi non potranno essere impiegate per la formazione di riporti ove il Direttore dei Lavori non le giudicasse adatte.

Tali materie, se non riutilizzabili, dovranno essere portate a rifiuto a pubbliche discariche autorizzate, se ritenute idonee dovranno essere trasportate a riutilizzo o a deposito.

Se l'area di cantiere disponibile si dimostrasse insufficiente per il temporaneo deposito delle materie da reimpiegare l'Appaltatore dovrà procurarsi, a sua cura e spese, le maggiori aree occorrenti al di fuori del sedime del lotto.

In ogni caso le materie depositate non dovranno arrecare danno ai lavori, alle proprietà pubbliche e private, né dovranno essere di ostacolo al libero deflusso delle acque scorrenti alla superficie.

Le materie depositate in contrasto con precedenti disposizioni saranno fatte asportare dal Direttore dei Lavori a tutte spese dell'Appaltatore, restando questi responsabile degli eventuali danni arrecati.

L'Appaltatore dovrà provvedere a sua cura e spese ad ogni opera occorrente per la deviazione ed il convogliamento delle acque superficiali di qualsiasi natura e provenienza, onde evitare che si riversino nei cavi o che arrechino comunque danni agli scavi ed ai movimenti di materie in genere.

Qualora per l'incoerenza delle materie, oppure per la profondità e l'altezza degli scavi, o quando lo scavo debba essere effettuato al disotto dell'acqua sorgiva od in qualunque modo sia soggetto a riempirsi d'acqua, ed ogni volta che occorra, gli scavi sia di sbancamento che di fondazione dovranno essere solidalmente puntellati e sbadacchiati con robuste armature in modo da assicurare abbondantemente contro ogni pericolo le persone e le cose, ed impedire smottamenti di materie durante l'esecuzione degli scavi e successivamente a spese dell’Appaltatore, senza ulteriori oneri per l’Amministrazione.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

La sbadacchiatura degli scavi di fondazione dovrà essere eseguita mediante successive passine composte con tavole di fondo da sbadacchio o mezze palanche, poste verticalmente accostate l'una all'altra, e se occorre imbottite nei punti ove non accostino perfettamente, così da impedire la fuoriuscita di materiale fra tavola e tavola.

Le tavole dovranno essere assicurate con longarine poste alle due testate delle tavole, anche doppie ove occorra, e dovranno essere contrastate con traverse, con interasse non superiore a 1,20 m ed in modo comunque che ad ogni testata di longarina corrisponda una traversa.

Qualora necessario, la sbadacchiatura dovrà essere eseguita a cassa chiusa così da raggiungere completamente lo scopo cui è destinata, e di proteggere l'opera da eseguire entro lo scavo da infiltrazioni di materie di qualsiasi genere.

Col procedere dei lavori l'Appaltatore potrà recuperare le armature, sempreché non si tratti di armature formanti parte integrante dell'opera, da restare quindi in proprietà del Committente; le armature però che, a giudizio del Direttore dei Lavori, non potessero essere tolte senza pericolo o danno del lavoro, dovranno essere abbandonate, restando stabilito che nessun compenso spetterà all'Appaltatore per le armature dovute abbandonare.

L'Appaltatore è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle cose, alle proprietà pubbliche e private che potessero accadere per la mancanza od insufficienza delle armature, alle quali egli deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni necessarie ed opportune.

Nel caso che le materie risultanti dallo scavo non vengano trasportate subito allo scarico, l'Appaltatore dovrà provvedere al loro immediato allontanamento dal ciglio degli scavi, restando altrimenti l'unico responsabile dei danni, anche di forza maggiore, che potessero derivare ai lavori, alle persone, alle cose.

L'Appaltatore non potrà mai accampare pretese e diritti a compensi per eventuali ritardi o sospensioni di lavori che si rendessero necessari per eseguire accertamenti, saggi, trivellazioni, prove di carico, ecc., ed eventualmente per completare il progetto delle opere di fondazione, restando convenuto che tali sospensioni rientrano tra quelle previste nel secondo comma dell'art. 30 del Capitolato Generale d'Appalto per le opere di competenza del Ministero dei LL.PP.

10.05.20.20 - Norme di riferimento UNI EN 12063 – Aprile 2002

UNI EN 10248 – 1 – Giugno 1997 UNI EN 10248 – 2 – Giugno 1997

QUALITA’ MATERIALI Acciaio S270GP o S320GP

Come da tabella 3.1 Eurocodice 2 Parte 5

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

ART. 10.10

RILEVATI E RINTERRI

10.10.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma disciplina tutte le attività aventi per oggetto la fornitura, stesa e compattazione di terre, quali:

- riempimento di cavi;

- rinterro di strutture interrate;

- formazione del piano di posa di massetti in calcestruzzo, pavimentazioni stradali ed aeroportuali;

formazione di aiuole con terreno vegetale.

10.10.10 - MATERIALI

10.10.10.05 - Materiali per riempimenti e rinterri in zone non pavimentate

Per la formazione dei riempimenti di cavi o per qualsiasi opera di rinterro dovranno essere impiegate preferibilmente, fino al loro totale esaurimento, le materie provenienti dagli scavi e/o dalle demolizioni purché ritenuti idonei dalla D.L. ed opportunamente selezionati, frantumati e vagliati.

Qualora venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si preleveranno le materie occorrenti da cava di prestito, ovunque l'Appaltatore crederà di sua convenienza, purché i materiali siano riconosciuti idonei dalla Direzione Lavori.

Per riempimenti e rinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte.

10.10.10.10 - Materiali per rilevati o rinterri sotto pavimentazioni stradali

Per la formazione dei rilevati s’impiegheranno tutte le materie provenienti dagli scavi e/o dalle demolizioni purché ritenuti idonei dalla D.L. ed opportunamente selezionati, frantumati e vagliati. Qualora venissero a mancare in tutto od in parte i materiali di cui sopra, l'Appaltatore ricorrerà ai materiali di cave di prestito.

01.10.10.10.15 - Terreno vegetale

Per la formazione di aiuole o aree a verde in genere s’impiegherà terreno vegetale proveniente da scotico di terreno a destinazione agraria.

Il terreno vegetale da utilizzare dovrà come norma generale essere a reazione neutra, risultare sufficientemente dotato di sostanza organica e di elementi nutritivi, di medio impasto e comunque adatto a ricevere culture erbacee o arboree permanenti.

10.10.15 - ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE

Per la formazione di rilevati e rinterri in genere si applicheranno le disposizioni di cui al precedente art.

10.05.40.05 relativo alla determinazione preventiva dell'andamento planimetrico ed altimetrico del terreno.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.10.20 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DI RILEVATI, RIEMPIMENTI E RINTERRI

10.10.20.05 - Esecuzione di riempimenti e rinterri in zone non pavimentate

Per i rinterri ed i riempimenti da addossare alle murature di qualunque tipo e genere dovranno sempre essere impiegate materie sciolte; è vietato in modo assoluto l'impiego di materie argillose o di materie che con l'assorbimento dell'acqua si rammolliscano o si gonfino, e delle altre non ritenute idonee dalla D.L.

Nell'esecuzione dei rinterri di tubazioni e canalizzazioni l'Appaltatore dovrà usare tutte le precauzioni per non danneggiare le strutture da ricoprire, procedendo con strati orizzontali di limitato spessore in dipendenza dei materiali impiegati. I rinterri delle tubazioni (per almeno 30 cm. sopra le stesse) dovranno essere effettuati, se non diversamente indicato in progetto o ordinato dalla D.L., con materiale sabbioso proveniente dagli scavi opportunamente selezionato.

10.10.20.10 - Esecuzione di rilevati, riempimenti e rinterri sotto pavimentazioni stradali

… omissis

10.10.20.15 - Compattazione

… omissis

10.10.20.20 - Condizioni climatiche durante l’esecuzione dei lavori

La formazione di rilevati o rinterri in presenza di gelo o pioggia persistenti non sarà consentita in linea generale fatto salvo particolari deroghe da parte della D.L. limitatamente a qui materiali meno suscettibili all’azione del gelo o delle acque meteoriche (ad esempio pietrame ed alcuni materiali provenienti da demolizioni).

Nell’eventuale utilizzo di terre aventi un elevato contenuto della frazione coesiva, dovranno essere tenuti a disposizione anche carrelli pigiatori gommati in grado di chiudere la superficie dello strato in lavorazione in caso di pioggia. Alla ripresa del lavoro la stessa superficie dovrà essere convenientemente erpicata provvedendo eventualmente a rimuovere lo strato superficiale rammollito.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

ART. 10.15

DEMOLIZIONI - DISFACIMENTI - RIMOZIONI 10.15.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma disciplina l’esecuzione di tutte le opere di demolizione, taglio e rimozione previste nel presente appalto.

Per l’esecuzione di tutte le attività relative a demolizioni, disfacimenti e rimozioni all’eventuale riutilizzo dei materiali di risulta ed agli adempimenti di carattere ambientale si fa inoltre riferimento a quanto previsto nell’art. 10.50 del presente Capitolato.

10.15.10 - MODALITÀ DI ESECUZIONE 10.15.10.05 - Attività propedeutiche

È obbligo dell'Appaltatore accertare con ogni mezzo e con la massima cura, nel loro complesso e nei particolari, la struttura di ogni elemento da demolire, disfare o rimuovere, onde conoscerne, con ogni completezza, la natura, lo stato di conservazione, le diverse tecniche costruttive ecc., ed essere così in grado di affrontare, in ogni stadio dei lavori, tutte quelle evenienze che possano presentarsi nelle demolizioni, disfacimenti e rimozioni, anche se queste evenienze dipendano, ad esempio, da particolarità di costruzione, da modifiche apportate successivamente alla costruzione originaria, dallo stato di conservazione delle murature, conglomerati e malte, dallo stato di conservazione delle armature metalliche e loro collegamenti, dallo stato di conservazione dei legnami, da fatiscenza, da difetti costruttivi e statici, da contingenti condizioni di equilibrio, da possibilità di spinta dei terreni sulle strutture quando queste vengano scaricate, da cedimenti nei terreni di fondazione, da azioni reciproche tra le opere da demolire e quelle adiacenti, ecc., adottando di conseguenza e tempestivamente tutti i provvedimenti occorrenti per non alterare all'atto delle demolizioni, disfacimenti o rimozioni quelle particolari condizioni di equilibrio che presentassero le strutture sia nel loro complesso che nei loro vari elementi. La zona interessata dai lavori dovrà essere delimitata con particolare cura sia per quanto riguarda il pubblico transito che per quello degli addetti ai lavori.

In corrispondenza dei passaggi dovranno essere collocate opportune ed idonee opere per proteggere i passaggi stessi da eventuale caduta di materiali dall'alto; le predette protezioni dovranno essere adeguate alle necessità e conformi alle prescrizioni dei regolamenti comunali locali.

Analoghe protezioni dovranno essere poste a difesa delle proprietà confinanti ove queste possano essere comunque interessate dalla caduta di materiali di risulta.

Dovranno essere bloccati tutti gli accessi all'opera in demolizione all'altezza del piano di spiccato, ad eccezione dei pochi strettamente necessari che andranno, come già specificato, protetti superiormente.

Qualora il materiale venga convogliato in basso per mezzo di canali, dovrà essere vietato l'accesso alla zona di sbocco quando sia in corso lo scarico; tale divieto dovrà risultare da appositi evidenti cartelli.

Prima di dare inizio alle demolizioni dovranno essere interrotte le erogazioni agli impianti di elettricità, gas, acqua, ecc. esistenti nella zona dei lavori; a tal fine l'Appaltatore dovrà prendere direttamente accordi con le rispettive Società od Enti erogatori.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

10.15.10.10 Esecuzione di demolizioni e rimozioni

L'Appaltatore determinerà, a suo esclusivo giudizio, la tecnica più opportuna, i mezzi d'opera, l'impiego di personale e la successione dei lavori; pertanto l'Appaltatore esonera nel modo più ampio ed esplicito da ogni responsabilità civile e penale, conseguente e dipendente dall’esecuzione dei lavori di demolizione, disfacimento e rimozione, sia il Committente che i propri Organi di direzione, assistenza e sorveglianza.

Per quanto riguarda il personale e gli attrezzi l'Appaltatore dovrà comunque osservare le seguenti prescrizioni:

a) il personale addetto alle opere di demolizione, disfacimento e rimozione dovrà avere preparazione e pratica specifiche, sia per l'esecuzione materiale dei lavori che per l'individuazione immediata di condizioni di pericolo;

b) l'attività del personale impiegato dovrà essere sottoposta all'autorità di un dirigente, ogni gruppo di dieci persone dovrà essere guidato e sorvegliato da un capo squadra;

c) i martelli ed ogni altro attrezzo che agisca per urto non dovranno essere impiegati quando la stabilità delle strutture non lo consentisse;

d) l'utensile adottato negli attrezzi meccanici dovrà essere appropriato al lavoro da eseguire, e gli attrezzi stessi dovranno essere delle dimensioni più ridotte possibili;

e) gli addetti ai lavori dovranno portare l'elmetto di protezione e gli occhiali antischegge ogni qualvolta necessario;

f) dovrà essere tenuta a disposizione, nel corso dei lavori di che trattasi, una scorta di leve, binde e martinetti per far fronte ad eventualità improvvise ed urgenti.

Le reti elettriche disposte per l’esecuzione dei lavori dovranno essere bene individuabili ed idoneamente protette.

A seconda delle necessità riscontrate nella verifica preventiva delle strutture da demolire, disfare o rimuovere, nonché di quelle successivamente nascenti nel corso dei lavori e per evitare crolli improvvisi, dovranno essere eseguiti puntellamenti, rafforzamenti ed opere consimili, sia che esse interessino cornicioni, vani di finestre, balconi, porte, volte ed archi od anche pareti intere, ecc..

Le predette opere di puntellamento e di rafforzamento non dovranno mai creare nuove sollecitazioni interne nelle strutture interessate, particolarmente in quelle di eventuali edifici adiacenti e, contrariamente ai lavori di demolizione, dovranno essere eseguite procedendo dal basso verso l'alto.

L'efficacia dei rafforzamenti e puntellamenti dovrà continuamente essere controllata mediante un adeguato numero di spie.

Tutti i vani prospettanti sul vuoto dovranno essere sbarrati da parapetti di sicurezza.

Sulle zone di solai parzialmente demoliti dovranno essere disposte delle passerelle di tavole.

Tra i materiali di risulta dovranno sempre essere lasciati passaggi sufficientemente ampi, avendo cura che non vi sporgano parti pericolose di legno, ferro, ecc.; i chiodi lungo questi passaggi dovranno essere eliminati.

I predetti passaggi dovranno essere tali che in ogni posizione di lavoro la via di fuga sia sempre facile ed evidente.

L'allontanamento dei materiali di risulta dovrà essere particolarmente curato affinché non si verifichino confusi accatastamenti, sovraccarichi e pressioni pericolose su strutture orizzontali e verticali.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

I materiali di demolizione non dovranno essere accumulati sui solai, sulle scale, contro le pareti né sui ponti di servizio; i materiali stessi dovranno essere sollecitamente allontanati con mezzi di ogni genere purché sicuri.

È vietato nel modo più assoluto gettare il materiale dall'alto, a meno che non venga convogliato in appositi canali.

L'imboccatura superiore di questi canali dovrà essere tale che non vi possano cadere accidentalmente persone; ogni tronco di canale dovrà essere imboccato in quello successivo e gli eventuali raccordi dovranno essere adeguatamente rinforzati; l'ultimo tratto dovrà essere inclinato così da ridurre la velocità di uscita dei materiali e limitato a qualche metro di distanza, in orizzontale, dall'opera in demolizione o dai ponti di servizio;

l'estremità inferiore del canale non dovrà risultare ad altezza maggiore di m 2 sul piano di raccolta.

Dovranno essere adottati adeguati provvedimenti per evitare agli addetti allo scarico cadute o pericolo di essere trascinati dal materiale.

Tutti gli altri materiali di risulta per i quali non possa servire il canale andranno calati a terra con mezzi idonei e con ogni particolare cura.

Dovrà essere limitato il sollevamento della polvere irrorando con acqua le murature od i materiali di risulta; la quantità di acqua irrorata dovrà essere quella strettamente necessaria e, comunque, non dovrà compromettere la stabilità delle strutture.

Le demolizioni dovranno progredire tutte allo stesso livello, procedendo dall'alto verso il basso.

Ad ogni sospensione di lavoro dovranno essere rimosse tutte le parti pericolanti; in caso contrario si dovrà procedere allo sbarramento delle zone interessate da eventuali cadute di strutture materiali od altro, ed apporre segnalazioni efficaci e vistose.

I lavori dovranno essere condotti in modo che le persone non possano essere colpite da oggetti, materiali, ecc., caduti dall'alto.

Gli addetti ai lavori, ogni qualvolta necessario, dovranno essere protetti contro la caduta mediante cinture o corde di sicurezza o con altre idonee misure.

Prima del taglio ossidrico od elettrico di parti coperte con pitture contenenti piombo dovranno essere adottate le opportune misure contro l'avvelenamento da piombo, ed in particolare contro l'inalazione dei suoi vapori, tenendo presente l'art. 8 della Legge 19 luglio 1961 n. 706.

Nello sviluppo delle demolizioni non dovranno essere lasciate distanze eccessive tra i collegamenti orizzontali delle strutture verticali.

Ogni demolizione, disfacimento o rimozione dovrà essere eseguita da posti di lavoro sicuri. È vietato appoggiare alle strutture in demolizione scale a pioli o meccaniche; se particolari lavori richiedessero l'impiego di queste ultime potranno essere adottate solo scale su ruote.

Escavatori, trattori, ecc. potranno essere impiegati soltanto quando non comportino pericolo per gli addetti al loro funzionamento.

I lavori di demolizione dovranno essere sospesi quando manifestazioni temporalesche possano creare condizioni di pericolo.

Ove i lavori fossero eseguiti in acqua o sull'acqua dovranno essere disponibili i mezzi necessari per salvare gli eventuali caduti in acqua.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

È vietata la demolizione con esplosivi, con il sistema dello scalzamento, con il rovesciamento sia per spinta che per trazione, con mazze oscillanti.

Potrà essere consentito demolire con i predetti sistemi solo su espressa richiesta dell'Appaltatore, ed autorizzazione della D.L.. In tal caso l'Appaltatore dovrà adottare ogni cautela necessaria per evitare i pericoli che tale genere di demolizioni comporta.

È vietato far lavorare persone sui muri; la demolizione delle murature dovrà essere eseguita servendosi di ponti di servizio indipendenti dall'opera in demolizione.

La demolizione dovrà essere eseguita per piccoli blocchi, che di norma non dovranno superare il volume di quattro mattoni, da ricavarsi con martello e scalpello e mai con leve o picconi.

Nella rimozione di murature sovrastanti al perimetro dei solai dovrà essere attuata ogni cautela per non provocare la riduzione del grado d'incastro ed evitare abbassamenti o crolli dei solai stessi anche sotto carichi ridotti o per peso proprio.

Nella demolizione di murature di fondazioni, di muri di sostegno, o di manufatti sotto il piano di campagna dovrà essere assicurato il terreno circostante dal pericolo di franamenti.

Nella demolizione di tavellonati, voltine e simili riempimenti fra i travetti dei solai dovranno essere predisposti opportuni ed idonei tavolati per il sostegno degli operai addetti.

Nel disfare e rimuovere pavimenti, ed i relativi massi di sottofondo, non dovranno essere accumulati sui solai i materiali di risulta né, si ripete, si dovranno far cadere né accumulare sui solai stessi altri materiali di demolizione.

Particolare attenzione dovrà essere posta nell'esaminare le condizioni delle testate dei travetti.

Nella demolizione delle volte dovrà essere adottata ogni cautela per evitare che la loro demolizione provochi il dissesto di altre volte adiacenti oppure delle strutture di sostegno. Nella demolizione degli archi si dovrà procedere ai preventivi puntellamenti verticali per il sostegno dell'arco ed a quelli orizzontali per lo sbatacchiamento dei piedritti.

Prima di rimuovere la grossa armatura dei tetti dovranno essere puntellati i cornicioni.

I comignoli, le canne fumarie e simili dovranno essere rimossi prima del tetto.

Le tegole e le lastre di copertura dovranno essere asportate a sezioni simmetriche da un parte e dall'altra, andando dal colmo verso le gronde, procedendo dal disotto; in caso contrario dovranno essere usati tavolati di ripartizione, e gli addetti dovranno essere garantiti con idonei mezzi contro eventuali cadute, quando l'altezza di un solido piano sottostante sia superiore a m 2. Non dovranno essere usati i gradini delle scale a sbalzo quando sia in corso la rimozione delle murature sovrastanti, a meno che i gradini non siano stati preventivamente idoneamente puntellati.

La stabilità delle scale usate durante i lavori di demolizione dovrà essere sempre garantita.

Le scale non dovranno mai essere caricate con materiali di risulta.

Per le parti intelaiate la muratura di riempimento dovrà essere rimossa prima di sciogliere le intelaiature e le loro parti in legno o metallo.

Le murature ed i pannelli di riempimento delle strutture portanti dovranno essere demoliti completamente prima di iniziare l'attacco di dette strutture, così da evitare la presenza di elementi mal collegati e poter procedere ad ulteriori accertamenti sulle strutture poste in vista.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

Nel corso della demolizione di strutture in conglomerato cementizio armato dovrà essere controllato l'andamento dei ferri d'armatura per accertare che questi, durante il getto, non abbiano subito spostamenti dalla loro posizione teorica.

Nel caso di cornicioni, mensole, balconi e qualsiasi altra struttura in aggetto, che sia mantenuta in equilibrio dal peso delle sovrastanti murature, si dovrà provvedere, prima di procedere alle demolizioni, ad adeguate opere di puntellamento.

Le demolizioni, i disfacimenti e le rimozioni dovranno essere limitati alle parti ed alle dimensioni prescritte e dovranno essere eseguiti con la massima diligenza e con ogni precauzione così da non danneggiare le opere ed i materiali da non demolire o rimuovere, o quei materiali che a giudizio del Direttore dei lavori potessero ancora essere utilmente reimpiegati. Qualora per mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni venissero demolite parti non prescritte, o venissero oltrepassati i limiti fissati, l'Appaltatore dovrà provvedere a sua cura e spese a ricostruire e rimettere in pristino le parti indebitamente demolite.

Le demolizioni, se non diversamente indicato o ordinato dalla D.L., dovranno essere limitate alle sole parti che interferiscono con la realizzazione delle nuove opere.

10.15.15 - MATERIALI DI RISULTA

Qualsiasi materiale od oggetto proveniente da demolizioni, disfacimento o rimozioni, s’intenderà "materiale di risulta".

Tutti i materiali di risulta, se non altrimenti disposto, sono di proprietà del Committente il quale ha la facoltà, a suo giudizio insindacabile, di abbandonarli all'Appaltatore in tutto od in parte, oppure di farli reimpiegare nell'appalto stesso.

I materiali provenienti dalle demolizioni dei calcestruzzi restano comunque di proprietà dell'Appaltatore il quale, a suo giudizio, li potrà trasportare a discarica o riutilizzare. Qualora decidesse di riutilizzarli sarà suo onere l’accurata cernita, la frantumazione e vagliatura al fine di renderli idonei al loro reimpiego, precisando che il loro utilizzo è subordinato al raggiungimento dei requisiti richiesti nelle singole lavorazioni.

L'Appaltatore sarà responsabile dei materiali di risulta di proprietà del Committente.

Tutti i materiali di risulta dovranno essere sollecitamente allontanati dal cantiere e trasportati a riutilizzo, deposito o discarica autorizzata a cura e spese dell'Appaltatore medesimo.

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RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

ART. 10.20

AREE DI CANTIERE, TRASPORTI E DISCARICHE 10.20.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma disciplina l’utilizzo delle aree di cantiere e l’esecuzione di tutti i trasporti a riutilizzo, a deposito ed a pubbliche discariche autorizzate dei materiali di risulta, provenienti sia dagli scavi che dalle demolizioni e/o lavorazioni necessarie all’esecuzione delle opere relative al presente appalto.

10.20.10 - TERMINOLOGIA

Per area di cantiere e di stoccaggio s’intende quell’area, indicata in progetto, messa a disposizione dell’Appaltatore dalla Stazione Appaltante destinata alle baracche ed impianti di cantiere ed allo stoccaggio dei materiali.

I rifiuti sono classificati, secondo l’origine, in “Rifiuti urbani” e “Rifiuti speciali”, e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in “Rifiuti pericolosi” e “Rifiuti non pericolosi” ai sensi dell’art. 7 (Classificazione) del D.lgs n° 22 del 5/2/1997 e successive modificazioni ed integrazioni.

Qualsiasi materiale od oggetto proveniente da demolizioni, disfacimenti, rimozioni e scarti di lavorazioni, s’intenderà "materiale di risulta".

10.20.15 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO

D.lgs. 5/2/1997 n° 22 e successive modificazioni ed integrazioni;

D.M. 1/4/1998 n° 145 D.M. 1/4/1998 n° 148 Legge 10/5/1976 n° 319 DPR 24/5/1988 n° 203 D.M. 14/5/1996

D.lgs. 15/8/1991 n° 277 Ordinanza 3/92 – DCA.

10.20.20 - MODALITÀ DI SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA

Nella formulazione della sua offerta, l’Appaltatore dovrà tener conto di tutti gli oneri relativi alle distanze di trasporto, alle aree di deposito temporaneo e/o definitivo ed ai loro costi, pertanto non potrà, a questo titolo, accampare diritti.

Tutti i materiali provenienti da scavi, demolizioni e scarti di lavorazione del presente appalto, giudicati non reimpiegabili dalla Direzione Lavori, dovranno essere selezionati e trasportati, in funzione della loro natura, in apposite discariche autorizzate al di fuori del sedime del lotto in conformità a quanto previsto dalle leggi vigenti in materia di smaltimento ed i relativi oneri si intendono compresi, anche se non espressamente indicati, nei singoli prezzi.

I mezzi impiegati per lo smaltimento ed i trasporti dovranno essere compatibili con la natura del materiale da trasportare ed idonei alla circolazione stradale, secondo quanto stabilito dal Codice della Strada.

(25)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

Nel caso in cui i suddetti materiali, per il mancato conferimento a discariche autorizzate (vedasi Art. 14 - Divieto di abbandono – D.lgs n° 22 del 5/2/1997), l’Appaltatore rimane unico responsabile dei danni provocati a terzi che ne dovessero derivare anche di ordine penale, in quanto lo stesso deve operare nel rispetto delle leggi, regolamenti e prescrizioni emanate ed demandate in materia di smaltimento rifiuti a tutela dell’ambiente.

10.20.25 - MATERIALI DA RIUTILIZZARE

I materiali di risulta ritenuti idonei dalla Direzione Lavori e necessari all’esecuzione delle opere, anche se in tempi diversi, dovranno essere selezionati e stoccati con tutte le necessarie precauzioni all’interno delle aree di cantiere e, nel caso queste non fossero sufficienti o disponibili, su aree esterne al sedime del lotto da procurarsi a cura e spese dell’Appaltatore.

10.20.30 - AREA DI CANTIERE E STOCCAGGIO

L’area indicata in progetto, messa a disposizione dalla Stazione Appaltante e destinata alle baracche di cantiere ed allo stoccaggio dei materiali, dovrà essere recintata a cura e spese dell’Impresa con pannelli ciechi di altezza non inferiore a m. 2,00 colorati secondo le indicazioni della D. L.

Gli impianti e gli eventuali i materiali stoccati in cumulo dovranno essere provvisti di idonea segnalazione, diurna e notturna, eseguita in conformità alle indicazione della D.L.

Qualora l’Appaltatore non ritenesse sufficienti, per il regolare svolgimento delle sue attività, le aree messe a disposizione dalla Stazione Appaltante sarà sua cura ed onere procurarsene altre al di fuori dell’area senza per questo poter accampare alcun diritto.

Al termine dei lavori, l’Impresa dovrà lasciare le aree messe a sua disposizione, nelle migliori condizioni ambientali o comunque almeno analoghe a quelle preesistenti. A tal fine sarà redatto, prima del certificato di ultimazione dei lavori, apposito verbale di constatazione.

(26)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

ART. 10.25

CONGLOMERATI CEMENTIZI

10.25.05 - OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma disciplina la produzione, il trasporto e la posa in opera dei calcestruzzi semplici e armati.

10.25.10 - TERMINOLOGIA Magrone di sottofondo

Calcestruzzo di classe Rck 20 N/mmq per il livellamento del piano di posa dei calcestruzzi da gettare contro terra (plinti, travi, solette a terra, zattere di fondazione) e per rinfianco tubazioni.

Calcestruzzo in fondazione

Calcestruzzo di classe di resistenza a compressione C28/35 (Rck 35 N/mmq, classe esposizione XC1, slump S4)

Calcestruzzo in elevazione

Calcestruzzo di classe di resistenza a compressione C32/40 (Rck 40 N/mmq classe esposizione XC1, SLUMP S4)

Cappa in calcestruzzo strutturale alleggerito da argilla espansa

Calcestruzzo strutturale alleggerito da argilla espansa in un mix con inerti naturali e cemento tipo Portland.

Densità a secco del calcestruzzo 1600 kg/mc. Resistenza a compressionedi classe di resistenza a compressione C32/40 (Rck 40 N/mmq classe esposizione XC1, SLUMP S4)

10.25.15 - CARATTERISTICHE GENERALI

Per l'esecuzione delle opere in calcestruzzo semplice e armato, l'Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni della presente norma ed a quelle della seguente normativa e degli eventuali relativi aggiornamenti:

- DM 14 01 2008 ;

- Norme UNI ed UNI EN, in particolare UNI EN 206-1 del 2006 “Calcestruzzo – parte 1; specificazioni, prestazioni, produzione, conformità”.

Si precisa che per quanto riguarda la scelta dei materiali strutturali, il loro controllo durante le fasi di costruzione, i criteri di accettazione si fa riferimento al decreto 14 gennaio 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni”. Per le modalità di dimensionamento si vedano invece le relazioni di calcolo.

L'Appaltatore sarà tenuto a presentare in tempo utile, prima dell'inizio dei getti, all'approvazione della D.L.:

1) i campioni dei materiali che intende impiegare riferendone, provenienza, tipo e qualità;

2) relazione tecnica che specifichi:

• mix design

• qualità dei materiali e additivi

• strumenti utilizzati

• prove (piano di qualità)

• confezionamento e trasporto

(27)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

3) lo studio granulometrico per ogni tipo di calcestruzzo;

la verifica dei calcoli di stabilità.

Tutte le opere in c.a., incluse nell'appalto, saranno eseguite conformemente a disegni e calcoli statici forniti dall'Amministrazione, la verifica dei detti calcoli dovrà essere eseguita dall'Impresa.

L'Appaltatore perciò dovrà dichiarare per iscritto, prima dell'inizio dei lavori, di avere preso conoscenza del progetto, di avere controllato i calcoli di stabilità a concordare nei risultati, di riconoscere il progetto perfettamente attendibile e di assumere piena responsabilità, tanto del progetto quanto dell'esecuzione dell'opera.

L'esame o verifica da parte della D.L. dei progetti, nonché delle opere provvisionali e di sicurezza, non esonera in alcun modo l'Appaltatore della responsabilità a lui derivanti per legge, restando stabilito che, nonostante i controlli eseguiti dalla D.L., egli rimane l'unico responsabile delle opere.

10.25.20 - MATERIALI E COMPONENTI 10.25.20.05 - Generalità

Per quanto riguarda la scelta dei materiali strutturali, il loro controllo durante le fasi di costruzione, i criteri di accettazione si fa riferimento al decreto 14 gennaio 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni”. Per le modalità di dimensionamento si vedano invece le relazioni di calcolo.

Costituiscono ulteriore riferimento le norme UNI, UNI EN, UNI ENV e quelle del presente Capitolato.

Sarà consentito l’utilizzo dei materiali provenienti dalle demolizioni, rigorosamente selezionati, frantumati e vagliati, purché il loro impiego non alteri in alcun modo i requisiti prescritti.

10.25.20.10 - Acqua

L'acqua da impiegare per il confezionamento di calcestruzzi e malte dovrà essere conforme alle prescrizioni della normativa UNI 8981/7. Essa dovrà essere dolce, limpida e scevra da materie terrose od organiche, o comunque dannose, e non aggressiva. Avrà un Ph compreso tra 6 ed 8 ed una morbidezza non superiore al 2%.

Per gli impasti cementizi non dovrà presentare sali, quali solfati e cloruri in concentrazioni superiori allo 0,5%.

10.25.25 - SABBIA

10.25.25.05 - Generalità

Gli inerti da impiegare per il confezionamento dei calcestruzzi e delle malte dovranno soddisfare le prescrizioni della normativa UNI, UNI EN in particolare UNI EN 932, UNI EN 933, UNI EN 1097, UNI EN 1367, UNI EN 1744, UNI EN 8520.

La sabbia da impiegare nelle malte e nei calcestruzzi, sia essa viva, naturale od artificiale, dovrà essere assolutamente scevra da materie terrose od organiche, essere preferibilmente di qualità silicea (in subordine quarzosa granitica o calcarea), di grana omogenea, stridente al tatto e dovrà provenire da rocce aventi alta resistenza alla compressione.

(28)

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Architetto Carlo Armani

Ove necessario, la sabbia sarà lavata con acqua dolce per l'eliminazione delle eventuali materie nocive; alla prova di decantazione in acqua, comunque, la perdita in peso non dovrà superare il 2%.

10.25.25.10 - Sabbia per murature in genere

Sarà costituita da grani di dimensioni tali da passare attraverso lo staccio 2 UNI 2332/1ª parte.

10.25.25.15 - Sabbia per intonaci ed altri lavori

Per gli intonaci, le stuccature, le murature di paramento od in pietra da taglio, la sabbia sarà costituita da grani passanti allo staccio 0,5 UNI 2332/1ª parte.

10.25.25.20 - Sabbia per conglomerati cementizi

La granulometria dovrà essere assortita (tra 1 e 5 mm) ed adeguata alla destinazione del getto ed alle condizioni di posa in opera.

E' assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione della D.L.

10.25.30 - GHIAIA - PIETRISCO 10.25.30.05 - Generalità

Dovranno essere rispettate le norme (vedi 00.10.10.01).

I materiali in argomento dovranno essere costituiti da elementi omogenei, provenienti da rocce compatte, resistenti, non gessose o marnose, né gelive.

Tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sfaldati o sfaldabili, e quelle rivestite da incrostazioni.

I pietrischi e le graniglie dovranno provenire dalla frantumazione di rocce durissime, preferibilmente silicee, a struttura microcristallina, o di calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione, all'urto, all'abrasione ed al gelo.

Saranno a spigolo vivo, scevri da materie terrose, sabbia e comunque materie eterogenee od organiche.

10.25.30.10 - Ghiaia e pietrisco per conglomerati cementizi

Dovranno corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 14 01 2008 e UNI EN 206-1 DEL 2006. La granulometria degli aggregati sarà in genere indicata dalla Direzione negli elaborati grafici in base alla destinazione dei getti ed alle modalità di posa in opera dei calcestruzzi; in particolare essa dovrà comunque corrispondere alle indicazioni del citato D.M., riguardo alle dimensioni massime in rapporto all'interferro ed al copriferro.

10.25.35 - CALCE AEREA

La calce aerea dovrà soddisfare le prescrizioni delle norme UNI EN in particolare UN I EN 459 del 2002, UNI 10319 del 1994.

La calce grassa in zolle, con contenuto di ossido di calcio e magnesio non inferiore al 94%, dovrà provenire da calcari puri, essere di recente e perfetta cottura, di colore uniforme, non bruciata né vitrea, né pigra ad

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