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LA CONCORRENZA PERFETTA

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Academic year: 2022

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(1)

( ) y c

y p

y

− max ⋅

y p

R = ⋅ ∆

p RM

y

R = =

da cui

ricavo marginale = costo marginale

prezzo di mercato = costo marginale LA CONCORRENZA PERFETTA Massimizzazione del profitto

(2)

Equilibrio nel breve periodo

0 y

Costo Medio Costo Marginale = Curva di offerta

Curva di domanda per l’impresa

p

E

Profitto

y

Costo Medio sostenuto c

LA CONCORRENZA PERFETTA

p

M

(3)

Impresa con profitto nullo

0 y

cme

curva di domanda per l’impresa

p

E

y

cmg

p

c=

(4)

Impresa che subisce una perdita

y

curva di domanda per l’impresa

p

y

0

cme perdita E

cmg

p

A M

(5)

y

y 0

p

offerta di breve periodo

offerta di lungo periodo L’OFFERTA DELL’IMPRESA NEL LUNGO PERIODO

p

(6)

0 y c

offerta di lungo periodo

livello minimo del costo medio

S1 S2 S3

D(p) p1

p2

y

1

y

2

y

3

p3

L’OFFERTA DELL’INDUSTRIA NEL LUNGO PERIODO

p

(7)

0 y

= c p

curva di offerta approssimata

L’OFFERTA DELL’INDUSTRIA NEL LUNGO PERIODO

p

(8)

• se esistono profitti positivi

altre imprese entrano nel mercato

• perfetta trasmissione delle informazioni

• ogni nuova impresa può replicare esattamente le condizioni di produzione delle imprese esistenti

• il prezzo di mercato tende a convergere al punto di minimo della curva del costo medio

• la curva di offerta tende ad essere piatta

• in condizione di profitti nulli l’industria cessa di espandersi

L’OFFERTA DELL’INDUSTRIA NEL LUNGO PERIODO

(9)

CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO:

• assenza di un mercato perfettamente concorrenziale - esistenza di barriere all’entrata

- imperfetta trasmissione delle informazioni - comportamenti collusivi

• esistenza di economie di scala

• esistenza di esternalità

Intervento pubblico

(10)

CASO REALE: Aumento del prezzo del petrolio da parte dei Paesi OPEC (1974)

• conseguente aumento per i Paesi importatori del prezzo del petrolio e dei prodotti derivati

• gli USA producevano circa la metà del proprio fabbisogno petrolifero

• Il Congresso decise di elaborare una politica volta ad impedire ai raffinatori statunitensi di lucrare extraprofitti derivanti dall’aumento incontrollato del prezzo.

1a strategia di politica energetica: PREZZO DEL PETROLIO A DUE LIVELLI

(11)

• obiettivo: contenimento dell’aumento del prezzo della benzina

• petrolio importato venduto al prezzo di mercato (15 $ al barile)

• petrolio prodotto all’interno venduto al prezzo precedente le decisioni OPEC (5 $ al barile)

• costo medio del petrolio per i raffinatori di benzina (10 $ al barile) => contenimento dell’incremento del prezzo finale della benzina

• può funzionare questo piano?

(12)

esaminiamo la curva di offerta della benzina:

curva di offerta della benzina:

curva di domanda della benzina:

0 y p

y

y

'

E

p

(13)

• il Dipartimento dell’energia si rese conto

che le sole forze di mercato non producevano una distribuzione efficace del benessere sociale

2a strategia di politica energetica: CONTROLLO DEI PREZZI

ogni raffinatore di benzina poteva stabilire un prezzo basato sul costo del petrolio che era riuscito a procurarsi

• la disponibilità di petrolio interno variava a seconda del luogo => asimmetrie nei livelli di prezzo

della benzina da Stato a Stato

(14)

• fenomeni di arbitraggio tra gli Stati:

- trasferimenti incontrollati di benzina - scarsità sistematica in alcune zone

• fenomeni collusivi da parte dei grandi raffinatori:

- contratti di lungo termine con ingenti quantità di petrolio interno acquistate

- piccoli raffinatori costretti ad acquistare il petrolio importato

(15)

3a strategia di politica energetica: ENTITLEMENT PROGRAM

- diritto ad acquistare una certa quantità di petrolio interno in funzione della quantità di petrolio importato (in un rapporto di circa 1 barile USA per ogni barile importato)

- il prezzo del petrolio in tal modo coincide con la media ponderata del prezzo interno e di quello internazionale:

$ 2 10

1 5 1

: 15

prezzo ⋅ + ⋅ =

(16)

0 y p

y

E

offerta a 5$ al barile offerta a 15$ al barile

offerta a 10$

al barile

p

(17)

• obiettivo di calmierare il prezzo della benzina raggiunto

• penalizzazione per i produttori interni di petrolio:

- vendita ad un prezzo inferiore al prezzo di mercato

• in questo esempio la distorsione viene generata dalla decisione di un cartello di produttori (OPEC)

• il fenomeno in esame è tipico delle posizioni di monopolio

(18)

- esistenza sul mercato di una sola impresa - condizioni di convergenza naturale

di un’industria

- scala efficiente minima elevata =>

=> monopolio naturale

- accesso a risorse esclusive

tecnologiche, infrastrutturali o naturali IL MONOPOLIO

(19)

• comportamento del monopolista:

- non accetta il prezzo di mercato come un dato - aumenta i prezzi e riduce la quantità prodotta - diminuisce il benessere dei consumatori

- riduce il livello qualitativo dei servizi offerti

• interventi di regolazione

(20)

( ) y c

y p

y

− max ⋅

ricavo marginale = costo marginale

massimizzazione del profitto da parte del monopolista:

p y

y p

R = ⋅ ∆ + ⋅ ∆

da cui il ricavo marginale:

y y p p

y R

∆ + ∆

∆ =

(21)

configurazione di equilibrio per un’impresa monopolista

0 y

costo medio costo marginale

curva di domanda

p

M

profitto

y

ricavo marginale

p

c

y

c

C

p

A B

F

(22)

perdita netta di monopolio

0 y p

m

y

c

p

c

y

m

A B

C

Il monopolista perde A e acquista C

Il consumatore acquista A e B

p

(23)

inefficienze statiche:

- produttive: maggiori costi di produzione - allocative: costi sostenuti dal monopolista

per acquisire e mantenere la posizione di monopolio

(pubblicità, creazione di capacità in eccesso attività di “rent seeking”)

inefficienza dinamica:

- minore propensione ad investire in innovazione

(24)

• esigenza di regolare i mercati per eliminare perdite di benessere sociale

• come intervenire nei mercati in monopolio?

• diverse opzioni di policy:

- imposizione di prezzi concorrenziali?

- favorire l’entrata di nuove imprese?

- intervenire sulla struttura del mercato?

(25)

I opzione: imposizione all’impresa monopolista del prezzo = costo marginale

0 y

costo medio costo marginale

curva di domanda

p

M perdita

y

ricavo marginale

y

c

C profitto A

K J

H o

p

pc

(26)

II opzione: entrata di una nuova impresa favorita dal regolatore

- stessa struttura dei costi del monopolista - esistenza di economie di scala

Sotto queste ipotesi si verifica un aumento inefficiente dei costi medi

Monopolio naturale: un’impresa può, da sola,

soddisfare la domanda del mercato al costo più basso, rispetto a qualsiasi altra combinazione di imprese.

(27)

Subadditività dei costi

0 y

y

B

y

A

costo medio

y

AB cme A

cmeB

cmeAB

K

A

H D

B A

AB

y y

y = +

(28)

monopolio naturale

- una sola impresa può fornire il mercato - scala efficiente minima molto elevata

- costi infrastrutturali elevati e basso costo marginale - più imprese peggiorerebbero l’efficienza

allocativa dal punto di vista dei costi di produzione

- se aumenta la quantità domandata l’industria

cessa di essere in condizioni di monopolio naturale

(29)

esempio tipico servizi pubblici:

- fornitura di gas, telefonia fissa, energia elettrica:

rilevanti costi infrastrutturali costi marginali trascurabili politiche regolatorie:

- imposizione del prezzo uguale al costo medio =>

=> copertura dei costi

- livello di output inferiore a quello efficiente

- difficoltà del regolatore a determinare il costo medio

(30)

- difficoltà amplificata nell’ipotesi di impresa multiprodotto

- economie di varietà o di differenziazione:

la produzione congiunta di due o più beni/servizi comporta un costo totale inferiore alla somma dei costi sostenuti per produrre i beni/servizi

singolarmente

(31)

III opzione: intervento sulla struttura del mercato

Rendere il monopolio contendibile

concorrenza potenziale => “second best” (prezzo = costo medio) requisiti affinchè si possa rendere il mercato

contendibile:

- assenza di costi irrecuperabili (“sunk cost”) - credibilità della minaccia d’entrata

(32)

La teoria della contendibilità è inutile nei settori con elevati “sunk cost”?

- imprese con ampio utilizzo di infrastrutture di rete (gas, elettricità, telecomunicazioni fisse)

- significativi “sunk cost” solo nei settori connessi all’uso delle infrastrutture

- altri settori di fornitura dei servizi presentano

“sunk cost” poco rilevanti o assenti

(33)

intervento del regolatore finalizzato alla separazione delle diverse fasi di erogazione del servizio

per favorire una maggiore contendibilità:

- produzione, distribuzione, vendita di energia elettrica o gas

il sistema della contendibilità è la migliore strategia per il regolatore?

- analisi costi benefici

- strategia alternativa: concorrenza per il mercato

(34)

COSTI DELLA REGOLAZIONE

Costi per l’attività ordinaria di un’ Authority Costi per le aziende regolate

Regulatory failure:

Errori nella determinazione del prezzo finale

Errori nella determinazione del prezzo intermedio:

- se il prezzo di accesso è troppo alto, gli operatori intermedi saranno

costretti a costruirsi proprie infrastrutture (tempi lunghi e rallentamento della concorrenza);

- se il prezzo di accesso è troppo basso, l’incumbent non sarà incentivato ad investire (problemi di qualità del servizio).

(35)

- Le imprese sono in concorrenza attraverso un meccanismo d’asta per acquisire il diritto a fornire il mercato

per un dato periodo di tempo

-La fornitura è aggiudicata dall’impresa che offre il prezzo più basso

risultati efficienti dipendenti da due ipotesi:

1. accesso agli input di produzione a prezzi concorrenziali

LA CONCORRENZA PER IL MERCATO

(36)

2. meccanismi che impediscano la collusione Possibili obiettivi dell’asta:

assegnazione dei diritti di utilizzo delle bande di frequenza, diritti tv etc

Molteplici tipologie e regole d’asta:

ascendente, discendente e con diverse possibilità di contenuto informativo

E’ necessario valutare il“trade off” tra contenuto

informativo e potenziali comportamenti opportunistici

(37)

Problema complesso nell’implementazione della concorrenza per il mercato:

Definizione della durata ottimale della concessione Controllo successivo del regolatore degli eventuali

incrementi di prezzo e del mantenimento del livello qualitativo del servizio

Alternativa dell’offerta economicamente più vantaggiosa:

analisi degli standard di qualità

(38)

esistenza di esternalità nel consumo o nella produzione:

- il meccanismo di allocazione di mercato non necessariamente comporta allocazioni Pareto efficienti

- esternalità nel consumo: beni pubblici - esempio:

2 persone che vivono nello stesso comprensorio

devono decidere se contribuire o no alla costruzione di una strada fruibile da entrambi

(bene pubblico)

ESTERNALITA’ E BENI PUBBLICI

(39)

ricchezza individuale dei due individui contributi per la costruzione della strada parte rimanente della loro ricchezza

spendibile per altri consumi

2 1

, w w

2 1

, g g

2 1

, x x

1 1

1

g w

x + =

2 2

2

g w

x + =

vincoli di bilancio:

(40)

costo di realizzazione della strada

c ( g

1

+ g

2

= c )

funzioni di utilità

per i due individui

u

1

( x

1

, G ) ( x G )

u

2 2

,

strada disponibile

strada non disponibile

1 G =

0

G =

(41)

determinazione dei prezzi di riserva dalla condizione di indifferenza:

(

1 1

, 1 )

1

(

1

, 0 )

1

w r u w

u − =

(

2 2

, 1 )

2

(

2

, 0 )

2

w r u w

u − =

(42)

(

1

, 0 )

1

(

1

, 1 )

1

w u x

u <

(

1 1

, 1 )

1

w r

uu

1

( w

1

g

1

, 1 )

da cui:

1 1

1

1

r w g

w − < −

per simmetria:

2 2

2

2

r w g

w − < −

1

1

g

r >

;

r >

2

g

2

(43)

c g

g r

r

1

+

2

>

1

+

2

=

condizione sufficiente affinché la realizzazione

della strada rappresenti un miglioramento paretiano

• esiste sempre qualche schema di pagamento (g1, g2) tale che la realizzazione della strada aumenti l’utilità degli individui

• l’acquisto del bene pubblico sarà Pareto efficiente o no anche a seconda della distribuzione iniziale della ricchezza in quanto r1 ed r2 dipendono da essa

(44)

risolto il problema dell’allocazione efficiente del bene non implica che venga realizzato

la realizzazione dipende dal coordinamento delle decisioni comuni

supponiamo che

- l’individuo 1 può pensare che se dichiara

un valore 0 l’individuo 2 pagherà comunque - l’individuo 2 può fare lo stesso ragionamento FENOMENO DEL “FREE RIDER”

c r

c

r

1

> ;

2

>

(45)

ricchezza disponibile di ciascun individuo

500 €

valutazioni individuali (r1 ed r2)

100 €

costo di realizzazione dell’opera (c)

150 €

c r

r

1

+

2

>

la realizzazione dell’opera è Pareto efficiente ciascuno dei due individui non può

impedire all’altro il passaggio sulla strada

(46)

Giocatore B

Giocatore A

pagare il contributo

non pagare il contributo pagare il

contributo

- 50, - 50 - 50, 100

non pagare il contributo

100, -50 0, 0

(47)

miglioramento paretiano:

- il giocatore B versa una somma al giocatore A

almeno pari a 51 € (posto che A paghi il contributo) - in generale il versamento di una somma compresa

tra 50 € e 100 € produce un miglioramento paretiano - necessità di incentivi per il versamento

dei contributi

- problemi di coordinamento con n individui

Riferimenti

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