• Non ci sono risultati.

L ESSENZA DEL VIAGGIARE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "L ESSENZA DEL VIAGGIARE"

Copied!
116
0
0

Testo completo

(1)

L’ESSENZA DEL VIAGGIARE

IVdML

(2)

La scelta dei piccoli gruppi

Abbiamo scelto di limitare il numero

dei partecipanti a 12-14 ma spesso i gruppi partono anche con 7-8 persone.

Questa scelta, che inevitabilmente influenza il costo, è dettata da molteplici ragioni: favorisce la coesione tra i partecipanti, riduce l’impatto sull’ambiente e facilita l’opportunità di instaurare con la popolazione locale un rapporto di reciproco scambio e conoscenza.

Un gruppo snello ottimizza i tempi di visita e spostamenti, consentendo spesso di usufruire di soluzioni di alloggio più caratteristiche.

Un modo di viaggiare che si traduce in qualità e autenticità dell’esperienza vissuta.

Spirito di esplorazione

Il filo conduttore costante della nostra programmazione è la centralità dell’itinerario:

percorsi accuratamente studiati, con un contenuto culturale in senso ampio, in grado

di svelare aspetti inattesi e fuori dagli stereotipi.

Viaggi di interesse storico, naturalistico e antropologico alla scoperta dell’insolito, per stabilire un contatto diretto con realtà ancora poco note e lontane dal turismo di massa.

La nostra filosofia di viaggio

LASCIARE SOLO ORME NEL MONDO

Cultura dell’incontro

I nostri viaggi richiedono spirito di adattamento e una predisposizione mentale verso realtà differenti, da rispettare e apprezzare proprio

per le loro specifiche caratteristiche e unicità.

Il nostro approccio di viaggio valorizza tutti gli aspetti della vita quotidiana, con

la frequentazione di mercati, feste popolari e ristoranti locali, arricchita dalla possibilità di camminare tra villaggi, risaie, foreste, dune o montagne per meglio cogliere momenti di quotidianità ordinaria.

Tutela dell’ambiente

Il rispetto della natura è un nostro principio fondante. Desideriamo condurvi in punta di piedi alla scoperta di luoghi dove è possibile osservare una natura integra e preservata, contribuendo a tutelarla, per renderla ugualmente fruibile alle generazioni future.

Le guide locali e i nostri esperti accompagnatori sensibilizzano a lasciare dietro di sé solo impronte.

La sicurezza

I nostri viaggi comprendono unicamente aree dove è garantita la massima sicurezza. In quanto Operatori professionisti è nostra responsabilità essere costantemente informati e documentati per consentirvi di viaggiare in assoluta tranquillità.

Nel caso vengano a mancare le imprescindibili condizioni di sicurezza sospendiamo i viaggi nella zona coinvolta.

(3)

Maurizio Levi

Laureato in chimica, esperto in geologia, fin dall’età di 20 anni ha fatto del viaggio lo scopo della sua vita.

Inizia a organizzare e condurre viaggi nel 1985, dopo aver vinto il famoso Camel Trophy.

Considerato uno dei maggiori conoscitori del Sahara e della Penisola Arabica, ad oggi ha attraversato il deserto del Sahara più di cento volte ed esplorato, da solo o guidando gruppi, i deserti e le montagne dell’Asia Centrale e i grandi spazi del Nord.

Nel 1999 fonda I Viaggi di Maurizio Levi, operatore specializzato in viaggi culturali e spedizioni in luoghi remoti, che riflette la vasta esperienza del suo creatore e trasmette lo spirito che da sempre lo anima:

scoprire e comprendere il mondo e i popoli che lo abitano.

A tutti gli appassionati di viaggi, Maurizio Levi propone itinerari insoliti e ricchi di fascino, estremamente curati, in paesi o in regioni che in diverse occasioni è stato proprio lui ad aprire al turismo.

Per Polaris Editore ha scritto “Sudan: Nubia e regioni

del Nord” e “Oman ed Emirati Arabi” con la sua

collaboratrice Carla Piazza.

(4)

Sommario

Perché viaggiare con noi e la nostra squadra

... pag.

02 La nostra Onlus “Friends of Sudan”

... pag.

03 Partnership di ViaggiLevi

... pag.

04 Il mondo in festa

... pag.

05 Tour leader e specialisti

... pag.

06 Introduzione ai viaggi

... pag.

07 Asia e Sudest Asiatico

... pag.

08

Asia Centrale (Uzbekistan, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan), Afghanistan, Mongolia, Cina, Tibet, Corea del Nord, Giappone, Indocina, (Laos, Cambogia, Vietnam, Thailandia), Myanmar, Malaysia Borneo, Indonesia, Papua e West Papua, Filippine

India e dintorni

... pag.

28

India Himalayana, India del Nord, India Centrale, India del Sud e isole Andamane, India Tribale, Bangladesh, Pakistan, Buthan, Nepal, Sri Lanka

Medioriente

... pag.

38

Iran, Oman, Libano, Giordania, Israele

Europa sconosciuta

... pag.

44

Repubbliche del Caucaso (Georgia, Armenia, Azerbaijan), Europa dell’Est (Bulgaria, Romania, Polonia Nordest, Ucraina), Balcani (Bosnia, Serbia, Macedonia, Kossovo, Montenegro), Albania, Le isole dell’Atlantico e del Mediterraneo (Cipro e Cipro Nord, Malta, Azzorre, Madeira)

Angoli d’Italia

... pag.

52

Venezia e Friuli, Antica Etruria, Magna Grecia, Puglia e Basilicata, Campania, Sardegna archeologica

Africa

...pag.

54

Sudan, Egitto, Sahara (Algeria, Tunisia, Mauritania, Ciad), Marocco, Eritrea, Djibouti, Etiopia, Africa Occidentale (Ghana, Togo, Benin, Guinea Bissau, Senegal), Tanzania, Kenya, Uganda, Africa Australe (Namibia, Sudafrica, Zimbabwe, Zambia, Mozambico), Botswana, Madagascar

Americhe

... pag.

76

Patagonia, Argentina Nord, Ecuador Galapagos, Cile, Perù, Le tre Guyane, Brasile, Paraguay, Colombia, America Centrale (Honduras, Nicaragua, El Salvador Costarica, Panama), Cuba, Baja California, Messico, Guatemala, Usa e Hawaii

Oceania

... pag.

94

Australia, Nuova Zelanda

Latitudine Nord

... pag.

98

Islanda, Groenlandia, Polo Nord, Alaska, Lapponia, Russia (Kamchatka, Karelia)

Crociere esplorative

... pag.

104

Isole Marchesi, Patagonia, Artico, Antartico, Polo Nord Senegal, Sudan Mar Rosso, Egitto, Panama e Costarica

Fly & Drive

... pag.

108

Per chi ama viaggiare in libertà (Namibia, Sudafrica, Zimbabwe, Marocco, Alaska, Cuba, Baja California, Argentina Nord, Cile, Patagonia, Australia, Islanda, Oman

Trekking ...

pag.

110

Viaggi attivi e culturali (Nepal, Bhutan, India, Birmania, Laos, Kirghizstan, Mongiolia, Georgia, Creta, Tenerife, Giordania, Marocco, Kilimanjaro, Etiopia, Islanda, Groenlandia, Patagonia, Perù)

La nostra assicurazione ...

pag.

112

(5)

abbiamo oltre 30 anni di esperienza nell’attività di Tour Operating

siamo stati pionieri del turismo in molti Paesi

collaboriamo con partner locali competenti e affidabili itinerari frutto di una conoscenza diretta del territorio viaggi culturali in senso ampio

(natura, etnie, storia, monumenti e architetture) percorsi lontani dalle rotte del turismo di massa, per scoprire luoghi autentici, tradizioni e siti UNESCO ancora sconosciuti

elevata qualità del servizio e cura dei dettagli gruppi piccoli, costituiti da massimo 14 partecipanti esperti accompagnatori dall’Italia, in alcuni casi specialisti (archeologo, indologo, sinologo, antropologo, vulcanologo, biologo e fotografo professionista)

il nostro modo di viaggiare è ispirato ai principi del turismo responsabile e sostenibile, dalla tutela dell’ambiente al rispetto della cultura locale

La terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra.”

(Capo Nativo Americano)

Perché

viaggiare con noi

I VIAGGI DI MAURIZIO LEVI

ha aderito al sistema FSC® che certifica l’origine della carta su cui è stato stampato questo catalogo e di cui condividiamo gli obbiettivi. Foreste gestite in modo responsabile, secondo rigorosi

standard ambientali, sociali ed economici.

La nostra squadra

Un team affiatato, unito dalla passione per il viaggio e dal desiderio di condividere conoscenze ed emozio- ni racchiuse nelle proposte ideate per voi. Competenza ed esperienza sono la base solida della nostra organiz- zazione. Entusiasmo e dinamismo sono il motore che ne garantisce una continua evoluzione. Una squadra di professionisti, a cui affidarvi senza esitazione

2

(6)

Da molti anni I Viaggi di Maurizio Levi, tramite la propria società a Khartoum “The Italian Tourism Co.”, è attivo nella promozione turistica del paese e nell’accoglienza di viaggiatori da tutto il mondo.

Lavorare in Africa è una buona occasione per aiutare le persone meno fortunate di noi. Sanità, istruzione e tanti altri concetti per noi occidentali scontati, sono per il Sudan ancora una sfida.

Al fine di poter realizzare progetti sociali in Sudan, abbiamo fondato la ONLUS Friends of Sudan (amici del Sudan) e, grazie anche all’aiuto di amici e sostenitori, supportiamo e dedichiamo tempo, forza e fondi per realizzare progetti volti a migliorare le condizioni di vita della popolazione.

Negli ultimi anni stiamo aiutando ad ampliare una scuola per tre piccoli villaggi situati a 4 km dal famoso sito di Meroe.

È in progetto la costruzione di alcune aule e la fornitura di attrezzature, per offrire ai bambini un ambiente più adatto.

Crediamo che l’istruzione sia la chiave per offrire un futuro migliore.

Il passato

non si può cambiare ma il futuro sì.

Noi e il Sudan

3

(7)

La condivisione dei valori di tute- la e conservazione del patrimonio naturalistico nel mondo è alla base della collaborazione tra I Viaggi di Maurizio Levi e WWF Travel.

Nasce così la selezione di viaggi ap- positamente ideati e accompagnati da biologi e naturalisti di WWF.

Per i nostri viaggiatori e i lettori della prestigiosa rivista Focus Storia proponiamo itinerari in luoghi dalla grande ricchezza culturale, volti alla conoscenza del mondo antico.

Accompagnatori d’eccezione saran- no archeologi, storici e giornalisti.

La Società Geografica Italiana si oc- cupa di ricerca e divulgazione con attività editoriali, convegni ed escur- sioni scientifico-culturali sulle esplo- razioni e le ricerche geografiche, il cui interesse la unisce a I Viaggi di Maurizio Levi e a coloro che voglio- no condividere la cultura geografica

La consolidata esperienza e professionalità, unite all’approfondita conoscenza di Paesi e destinazioni ancora poco noti al turismo hanno reso I Viaggi di Maurizio Levi il punto di riferimento di prestigiose realtà, che si affidano a noi per l’elaborazione di viaggi personalizzati, dove originalità e cura del dettaglio fanno la differenza.

Sentirsi esploratori camminando tra le piramidi di Meroe in Sudan, raggiungere la cima del vulcano Erta Ale in Etiopia per ammirare la caldera di lava in perenne ebollizione, provare l’ebbrezza di guidare una 4x4 nel deserto della Namibia…

CON LE IMPRESE

Il viaggio come esperienza di vita, per condividere con i membri del gruppo gioie e sfide, creare affiatamento e rafforzare lo spirito di squadra. Oltre 30 società si sono appoggiate a noi per raggiungere questi obiettivi, al centro della mission aziendale. Viaggi incentive, team building e formazione in luoghi unici e fuori dall’ordinario,

dove mettersi alla prova, arricchendo il proprio bagaglio conoscitivo.

CON LE ASSOCIAZIONI Disegniamo viaggi ad hoc per associazioni culturali (come Rotary e Lions) e CRAL di grandi aziende, tenendo conto delle specifiche esigenze di ogni singola realtà.

CON RIVISTE SPECIALIZZATE Tour proposti in collaborazione con rinomate riviste leader di settore. Itinerari dedicati a un pubblico mirato valorizzati dalla presenza di accompagnatori specialisti in diverse discipline.

Partnership di ViaggiLevi

4

(8)

CINA • FESTA DELLE SORELLE TIBET • SAGA DAWA

MONGOLIA • NADAAM FESTIVAL INDIA GUJARAT • KAVAT FESTIVAL GIAPPONE • FESTIVAL DI NIKKO

BRASILE • BUMBA BOI

INDIA LADAK • FESTIVAL DI HEMIS

PAKISTAN • CHILAM JOSHI FESTIVAL CINA • FESTIVAL DI TONGREN

IL MONDO IN FESTA

In un’epoca in cui la globalizzazione ci spinge verso un mondo frenetico e omologato, rischiamo di perdere di vista ciò che di unico ancora esiste. Qualcosa che, proprio per la sua unicità, è speciale.

Riti tribali, tradizioni religiose, cerimonie ancestrali sanno ancora oggi riportarci a un livello di autenticità, attingendo sapere ed emozioni da luoghi lontani.

Storie senza tempo che continuano

a sorprenderci, capaci di riconnetterci alla Terra nella sua primordiale essenza.

Viaggiare in occasione dei numerosi festival che ancora oggi scandiscono la vita di popoli remoti rende l’esperienza ancora più ricca.

Il viaggio diventa occasione di incontro, conoscenza, scambio culturale e spirituale.

In ogni suo angolo il mondo celebra antiche tradizioni e momenti sacri, a cui avremo l’occasione di partecipare in punta di piedi, con una presenza quasi impercettibile, ma con totale trasporto.

Dal Festival degli sciamani di Tongren in Cina, a quello di Wamena in Irian Jaya, tra le popolazioni più primitive del mondo, fino al Festival Uchal dei Kalash Pakistan del Nord, e al Gerewol, tra i pastori Peul in Chad.

Scopriteli insieme a noi!

SRI LANKA • ESALA PERAHERA

(9)

Tour leader e specialisti

Una peculiarità di Viaggi Levi, da sempre apprezzata dai viaggiatori, è l’elevata professionalità degli

accompagnatori italiani, professionisti che da anni svolgono questo lavoro con passione ed esperienza, vere guide culturali. Nei Paesi dove le guide locali sanno svolgere con competenza anche il ruolo di Tour Leader, scegliamo di affidarci unicamente a loro.

L’ulteriore plus che offriamo, senza costi supplementari, è la presenza di accompagnatori specializzati in diverse discipline: archeologia, vulcanologia, antropologia, biologia, sinologia e indologia.

In viaggio con il fotoreporter con itinerari “su misura di reflex”, per apprendere sul campo i segreti della tecnica fotografica: una formula di slow travel dedicata ai viaggiatori appassionati di fotografia,

con tempi di visita dilatati e un ritmo scandito dalle luci migliori della giornata, per saper cogliere l’attimo e racchiudere in ogni scatto l’essenza di un luogo e l’anima della sua gente.

Potete trovare l’elenco completo dei nostri accompagnatori / guide culturali sul nostro sito internet.

6

(10)

Iniziate insieme a noi

un viaggio virtuale attraverso i luoghi che abbiamo esplorato negli anni.

Siamo tutti uniti dalla curiosità e dalla passione per la scoperta. Con questa pubblicazione desideriamo

condividere con voi esperienze ed emozioni che vi accompagnino nelle prossime scelte o evochino

le suggestioni di viaggi passati.

I racconti di deserti, festival etnici, mercati andini, montagne himalayane hanno un indubbio fascino

ma le immagini hanno il potere di coinvolgerci in modo più immediato.

Quante volte ci è capitato di rimanere colpiti da una fotografia sognando di essere in quel luogo

e viverlo di persona?

Che le prossime pagine possano essere di ispirazione e guidarvi verso il viaggio desiderato!

Sul nostro sito web troverete nel dettaglio

itinerari, date di partenza e prezzi per scegliere con cura la proposta più adatta a voi.

Buon viaggio

(11)

Samarcanda

Nessuna città ha un nome così evocativo: appena lo pronunci l’Oriente t’assale.

Samarcanda è l’estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone; è la città delle fortezze e dei sepolcri; è il nodo carovaniero sulla Via della Seta; centro del mondo dalle cupole turchesi sotto le quali il grande Tamerlano dorme per sempre.

PERIODO MIGLIORE: KIRGHIZISTAN E TAGIKISTAN (ESTATE) – KAZAKISTAN (PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO) – UZBEKISTAN (TUTTO L’ANNO) – TURKMENISTAN (PRIMAVERA E AUTUNNO)

I

l cuore dell’Asia Centrale è occupato da 5 paesi che da sempre sono stati un crocevia di popoli e culture differenti, che hanno lasciato un ricchissimo patrimonio architettonico e artistico, parte del quale è protetto oggi dall’UNESCO. Città-museo come Samarkanda e Bukhara in Uzbekistan, antiche città come Merv e Nissa in Turkmenistan ci ricordano che qui passava la Via della Seta.

I

n queste regioni vivono popolazioni dai tratti somatici e dallo stile di vita totalmente differenti: i nomadi Kirghizi dai lineamenti mongoli con le loro yurte, gli abitanti del Turkmenistan, dai tratti tipicamente turco-occidentali che abitano il deserto, i Kazaki con lineamenti russo-orientali, i Tagiki con le loro tipiche abitazioni dell’altopiano del Pamir.

Qui i viaggiatori sono ancora una rarità e all’ospite straniero viene riservata un’accoglienza eccezionale.

Kirghizistan, Kazakistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan

Asia Centrale

8

(12)

Lo straordinario canyon dai mille colori di Yangikala in Turkmenistan

Il cratere fiammeggiante di Darwaza in

Turkmenistan Sul tetto del mondo percorrendo la Pamir Highway in Tajikistan L’atmosfera emozionante delle città-museo di Samarcanda e Bukara in Uzbekistan

Il magico lago Songkul e l’incontro con i nomadi kirghizi

Viaggiare in questi paesi si trasforma in un’esperienza unica con ViaggiLevi, tra i primi operatori europei presenti sul territorio appena fu possibile.

9

(13)

Siamo gli unici operatori in Italia (e solo due in Europa), a proporre un viaggio in questa remota zona dell’Afghanistan, tanto appartata da essere estranea ai conflitti del resto del paese.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE

T

ra Tagikistan, Pakistan e Cina si insinua il corridoio di Wakhan, una lingua di terra afghana lunga alcune centinaia di chilometri. Una valle tra i 3000 e i 5000 metri di altitudine sorvegliata dalle alte vette del Grande e del Piccolo Pamir.

U

na zona cuscinetto creata nell’Ottocento come risultato del “Grande Gioco”, il conflitto sotterraneo tra Gran Bretagna e Russia per il controllo dell’Asia centrale. Un ambiente dove il tempo si è letteralmente fermato e si vivono interessanti e incredibili incontri con un popolo che è rimasto al Medioevo.

Nel corridoio di Wakhan

Afghanistan

(14)

Effettuare la kora attorno al sacro monte Kailah in occasione del Saga Dawa è un’esperienza coinvolgente.

Tre giorni di trekking attorno alla montagna assieme a migliaia di monaci e pellegrini che intraprendono il percorso per purificarsi da tutti i peccati.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE

I

l Tibet è da sempre terra di leggende. Giungere a Lhasa è un mito che ancora oggi affascina i viaggiatori. La vita nei monasteri, l’incontro con i nomadi, l’ambiente, la spiritualità, tutto è emozione; nelle scure sale dei monasteri illuminati dalla tremula luce delle lampade a burro, i silenzi e la semplicità del mondo buddhista sono dei momenti molto coinvolgenti.

Straordinari i paesaggi dell’altopiano, con le vaste distese di steppa gialla tra la catena dell’Himalaya a sud e gli immensi laghi a nord.

P

er i più avventurosi il mitico Monte Kailash per effettuare la “kora”, ossia il pellegrinaggio in uno dei luoghi più sacri del pianeta. E per concludere i sorprendenti resti dell’antico e sconosciuto regno buddhista di Guge, inseriti in un surreale paesaggio desertico, sublime e al tempo stesso inquietante…

Gli straordinari paesaggi e i nomadi dell’altopiano tibetano

I secolari monasteri del Tibet e i monaci buddhisti Il venerato Lago

Manasarovar

Attraverso l’Himalaya lungo la Friendship Highway

Il tetto del mondo

Tibet

L’incontro con la L’incontro con la popolazione Wakhi popolazione Wakhi Lungo la valle del fiume Lungo la valle del fiume Pyanj, l’Oxus delle fonti Pyanj, l’Oxus delle fonti classiche, in Tagikistan classiche, in Tagikistan Lo spettacolare ambiente Lo spettacolare ambiente del corridoio di Wakhan del corridoio di Wakhan tra le alte montagne tra le alte montagne Camminare nei vivaci Camminare nei vivaci mercati con uomini mercati con uomini e donne in costumi e donne in costumi tradizionali.

tradizionali.

11

(15)

PERIODO MIGLIORE: : LE REGIONI DEL NORD E DELL’OVEST NEI MESI ESTIVI, LE REGIONI DEL SUD NEI MESI INVERNALI E LA CINA CENTRALE TUTTO L’ANNO

L

a Cina è realmente un continente, estesa ben 30 volte l’Italia, con

ambienti che vanno dal deserto alla foresta, dalle montagne di 7000 metri a città moderne ricche di siti UNESCO. Anche le popolazioni che la abitano sono altrettanto differenti e gli itinerari che proponiamo offrono gli aspetti più tipici del paese.

L’

altopiano del Sichuan, abitato da genti buddhiste e ricco di monasteri;

nel Sud la provincia dello Yunnan con le caratteristiche risaie terrazzate e le cittadine tradizionali; la Cina Centrale e i suoi interessanti siti archeologici; le regioni del Fujan e del Guizhou nel sudest, abitate dalle più caratteristiche minoranze etniche del paese; la provincia autonoma dello Xinjang nella parte occidentale, abitata da una popolazione di origine turca, il nord, la Mongolia interna, con un deserto spettacolare di dune alte oltre 300 metri, e l’ignota Manciuria dalle bellezze sconosciute.

Templi, montagne, deserti, risaie, città e minoranze etniche

Il continente Cina

12

(16)

I festival delle minoranze etniche I festival delle minoranze etniche del Fujan e del Guizhou

del Fujan e del Guizhou

Le splendide grotte di Longmen Le splendide grotte di Longmen e il tempio “sospeso” nella Cina e il tempio “sospeso” nella Cina Centrale

Centrale

L’Esercito di Terracotta a Xi’an L’Esercito di Terracotta a Xi’an Le spettacolari risaie terrazzate Le spettacolari risaie terrazzate di Yuanyang nello Yunnan di Yuanyang nello Yunnan In 4x4 del deserto di Badain Jaran In 4x4 del deserto di Badain Jaran tra enormi dune di sabbia

tra enormi dune di sabbia

Larung Gar, il più grande istituto Larung Gar, il più grande istituto religioso al mondo nel Sichuan religioso al mondo nel Sichuan Gli affreschi delle grotte di Gli affreschi delle grotte di Dunhuang lungo la Via della Seta Dunhuang lungo la Via della Seta

(17)

Dall’11 al 13 Luglio, anniversario della rivoluzione mongola del 1921, ogni anno si svolge il festival del Naadam durante il quale è possibile assistere ai tornei dei tre principali sport del paese: la corsa dei cavalli nella prateria, la lotta e il tiro con l’arco

PERIODO MIGLIORE: ESTATE

A

ncora poco frequentata dal turismo, la Mongolia è una terra per viaggiatori. Uno dei paesi più sconosciuti dell’Asia Centrale, abitato prevalentemente da nomadi sparsi tra steppe, deserti e montagne.

I paesaggi dagli orizzonti infiniti, dolci e quasi malinconici, tra il verde tenero delle sterminate praterie, il giallo ocra delle enormi dune di sabbia e il nero delle formazioni rocciose di origine vulcanica.

G

li straordinari incontri con i cavalieri nomadi, eredi del mitico Gengis Khan, le affascinanti notti trascorse nei campi di gher, le tende dei nomadi, tra le dune del deserto di Gobi e le praterie della Mongolia centrale. In Ottobre tra gli spettacolari Monti Altay, lo straordinario e unico incontro dei cacciatori kazaki nei loro tradizionali costumi in occasione del Festival delle Aquile.

Steppe sconfinate, nomadi e montagne

Mongolia

14

(18)

Gli scheletri di dinosauri Gli scheletri di dinosauri nel museo di Ulaan nel museo di Ulaan Baatar

Baatar

Le “rupi fiammeggianti”

Le “rupi fiammeggianti”

di Bayanzag di Bayanzag

Le grandi dune di sabbia Le grandi dune di sabbia del deserto di Gobi del deserto di Gobi Lo spettacolare canyon Lo spettacolare canyon di KhermenTsav

di KhermenTsav

I cacciatori kazaki con le I cacciatori kazaki con le aquile dei Monti Altay aquile dei Monti Altay

(19)

Corea del Sud

A solo un’ora di aliscafo dal Giappone si sbarca a Busan in Corea del Sud, un paese proiettato nel futuro, dove grandi imperi e longeve

dinastie regnarono per secoli. Molte sono le testimonianze di questa storia e numerosi i siti protetti dall’UNESCO.

Interessante anche la capitale Seoul, emblema della modernità, in cui convivono grattacieli e antichi palazzi imperiali.

16

(20)

Una notte in Ryokan

Il Ryokan è l’albergo tradizionale giapponese il cui stile è rimasto pressoché immutato nel tempo: i materassi futon che vengono sistemati sul tatami. La cucina non concede nulla agli usi occidentali, molto raffinata e ricercata sia nei contenuti che nella curatissima estetica. Rilassarsi nell’onsen, la vasca termale, rende il soggiorno dell’ospite ancora più gradevole.

PERIODO MIGLIORE: TUTTO L’ANNO A SECONDA DELLE ISOLE

I

l Giappone ha attirato moltitudini di avventurieri da quando Marco Polo parlò al mondo delle ricchezze di “Cipango”. Oggi come allora esercita il suo fascino, tra antico e moderno. Alla futuristica Tokyo si contrappone la raffinata Kyoto, antica millenaria capitale con tanti siti UNESCO. La ricchezza culturale di Nara (UNESCO), i monasteri sul Monte Koya (UNESCO), il “Memoriale della Pace” di Hiroshima e il santuario sospeso tra mare e cielo sull’isola di Miyajima (siti UNESCO).

L

’isola di Shikoku e la valle di Iya, rifugio degli ultimi samurai.

L’isola di Kyushu, con i paesaggi vulcanici di Shimabara, le sorgenti termali e gli onsen di Yufuin. Viaggiando a bordo degli shinkansen, i

“treni proiettile”, e dormendo in ryokan, i tipici alberghi giapponesi, sarà impossibile resistere alla malia del “Paese del Sol Levante”.

Ammirare i meravigliosi giardini durante i colori d’autunno e di primavera Gli splendidi templi zen e il Monte Fuji, icona del Sol Levante La magnifica Kyoto, mille anni di storia e ricchezza

Himeji e il magnifico

“castello dell’Airone Bianco”

La notte in un monastero del Monte Koya

Modernità e tradizioni millenarie

Giappone

17

(21)

18

(22)

Letteratura di viaggio: Pelle di Leopardo di Tiziano Terzani.

Quando, nel 1972, Terzani arrivò in Vietnam, era un giovane corrispondente “ottimista, sorridente e speranzoso”.

La sua esperienza di testimone della guerra e della liberazione di Saigon, ma anche della sofferenza delle popolazioni civili.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO, INVERNO

U

na parte del mondo che stupisce per i paesaggi, le popolazioni locali e le vestigia storiche. Ogni paese merita un viaggio a sé per la ricchezza di siti UNESCO (ben 5 si visitano nel solo Vietnam)

e per la varietà delle etnie che hanno mantenuto usi e costumi tradizionali.

I

n Cambogia l’antico complesso religioso khmer del Wat Phu, uno dei più bei templi del Sud-Est Asiatico (UNESCO); l’imponente città reale di Sukhotai (Patrimonio UNESCO), culla della civiltà, lingua e cultura Thailandesi; i remoti villaggi e la natura della provincia di Chiang Rai, al confine tra Laos e Birmania; l’arcipelago fluviale di Si Phan Don, le “Quattromila Isole”, nel bel mezzo del Mekong laotiano; i remoti e sconosciuti complessi khmer di Beng Melea e Ko Ker, immersi nella foresta lussureggiante; Huè, in Vietnam, (patrimonio UNESCO), l’antica capitale, con le splendide tombe degli imperatori e le raffinate pagode; la splendida baia di Halong in Vietnam, altro sito UNESCO; la vecchia città portuale di Hoi An in Vietnam (UNESCO) e la sua architettura tradizionale.

Cambogia, Laos, Vietnam, Thailandia

Indocina

Luang Prabang, sito UNESCO, dove e bello perdersi tra gente e templi

I templi di Angkor Wat, dove non bastano le fotografie

La mitica baia di Halong in Vietnam, forse il luogo più bello del Sud-Est asiatico

I colorati mercati del Vietnam del Nord, frequentati dalle donne in abiti tradizionali Navigando sul fiume Sangke in Cambogia per vivere la vita del popolo del fiume

La Thalaindia insolita: la città reale di Sukothai e i remoti villaggi al confine tra Laos e Birmania

(23)

Letteratura di viaggio:

Giorni in Birmania di George Orwell

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO, INVERNO E PRIMAVERA

U

n paese rimasto a lungo isolato dal mondo, buddhista per eccellenza, dove templi, pagode e statue di Buddha sono vissuti dalla gente con profonda spiritualità.

G

li sfarzosi templi di Mandalay, l’antica capitale;

il magico Lago Inle e l’etnia Intha, “i figli dell’acqua”, che vivono in villaggi su palafitte in perfetta armonia con l’habitat naturale; le splendide grotte di Pindaya, dove i fedeli hanno accumulato negli anni più di 9.000 statue di Buddha; la straordinaria piana di Bagan, con migliaia di santuari, stupa, templi e pagode;

le imponenti e isolate rovine della mitica e sconosciuta Mrauk-U. E ancora, l’incontro con le etnie di montagna del Triangolo d’Oro e con il popolo Chin con gli elaborati tatuaggi facciali delle donne, in uno degli angoli meno globalizzati del Sud-Est Asiatico.

Templi, pagode

ed etnie sconosciute

Myanmar

(24)

Le scene di vita locali navigando sul fiume Irawaddy

Kengtung e le minoranze etniche del Triangolo d’Oro

Yangon e la suggestiva Swedagon Pagoda I mille Buddha di Mrauk-U

Ammirare da una mongolfiera le oltre 1000 pagode, patrimonio UNESCO, disseminate nella piana di Bagan

21

(25)

Il laboratorio artistico dove vengono dipinti a mano i dazibao, gli enormi manifesti murali propagandistici che addobbano la città.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, ESTATE E AUTUNNO

U

n paese assolutamente chiuso al mondo, fermo ai tempi della Russia stalinista, che permette un vero e proprio viaggio nel tempo. Una concezione e un sistema sociale così tanto diverso dal nostro che non possono non suscitare curiosità in un viaggiatore appassionato.

I

numerosi ritratti e le statue del “Grande Leader”

e del “Caro Leader” (il figlio), gli onnipresenti striscioni e slogan politici, l’assenza di cartelloni pubblicitari. Kaesong, l’antica capitale della Corea (UNESCO), e la sua scuola confuciana contenente i reperti dell’antica dinastia Koryo. Un paese sospeso nel tempo.

La monumentale capitale Pyongyang

Il mausoleo di Kim Il Sung, fondatore della filosofia Juche

Kaesong, l’antica capitale Koryo

L’incredibile museo della International Friendship Exhibition

Il 38° parallelo che divide un unico popolo in due mondi

Un mondo a parte

Corea

del Nord

(26)

Nel mese di Gennaio a Kalibo, si svolge il festival di Ati-Atihan.

Gli abitanti, si riversano per le strade con i volti dipinti, maschere coloratissime, copricapi di piume e danzano freneticamente al ritmo di tamburi.

PERIODO MIGLIORE: INVERNO

L

e 7.000 isole che formano l’arcipelago delle Filippine sono l’angolo più frammentato e incontaminato del Sud-est asiatico.

Varie e spettacolari sono le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche delle differenti isole. L’isola di Luzon, con la frenetica capitale Manila, e la suggestiva parte settentrionale che vanta diversi siti UNESCO, tra cui le risaie più antiche al mondo, capolavoro d’ingegno idraulico delle popolazioni Ifugao, gli abitanti delle colline. E ancora le isole Batanes, tappezzate da verdi campi ondulati e scogliere a picco, e lo sconosciuto gruppo delle Isole Calamian, a nord di Palawan, con le infinite spiagge di sabbia bianca, barriere coralline, fitte foreste pluviali, paludi di mangrovie e limpidissimi laghi. L’isola di Bohol, con le vestigia coloniali spagnole, le “Chocolate Hills”, la riserva del Tarsier (il più piccolo primate al mondo) e l’escursione in barca alla splendida isola di Pamilican.

L’

isola di Palawan con le splendide baie di El Nido, caratterizzate da formazioni rocciose che precipitano nel mare, grotte e spiagge bianchissime semideserte affacciate su un mare cristallino in cui immergersi alla scoperta di meravigliosi giardini di corallo.

Le risaie più alte ed antiche del mondo (UNESCO) nel nord di Luzon

Vigan, la più bella città coloniale del continente asiatico (UNESCO), sull’isola di Luzon Le remote e incontaminate isole Batanes, dai pittoreschi villaggi di case in pietra con i tetti erbosi Le curiosità geologiche e naturalistiche dell’isola di Bohol L’incontro con gli enormi squali-balena Il fiume sotterraneo di Palawan (UNESCO), una delle 7 meraviglie naturali del Pianeta In canoa nelle suggestive baie di El Nido

Arcipelago sconosciuto

Filippine

23

(27)

Navigare con il lussuoso phinisi Felicia (caratteristico veliero indonesiano) dotato di 6 cabine con servizi, tra le paradisiache isole della Sonda e i varani giganti di Komodo.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE, TRANNE LE MOLUCCHE (PRIMAVERA E AUTUNNO)

U

n arcipelago composto da 13.677 isole di cui 3.000 abitate e solo una decina di grande estensione. Questa particolare morfologia ha creato diversità culturali e ambientali che non trovano eguali in nessuna altra nazione al mondo.

La visita di Sumba, Flores, Komodo e Rinca, tra le sconosciute Isole della Sonda, a bordo di un phinisi, uno splendido veliero, per incontrare gli spettacolari varani giganti, gli interessanti villaggi di cultura Marapu, il vulcano Kelimutu considerato una delle meraviglie naturali del mondo.

G

iava con i siti UNESCO del tempio di Prambanan e del mandala di

Borobudur. Bali con le sue splendide risaie a terrazza e gli incredibili templi buddhisti. Non è da meno l’isola di Sulawesi, con popolazioni autoctone come i Toraja e i loro curiosi villaggi. Il patrimonio naturalistico di Sumatra e l’antica cultura indigena dei Mentawai.

Isole della Sonda, Giava, Bali, Sulawesi, West Papua, Sumatra e le Isole Mentawai, Isole Molucche

Indonesia

(28)

I villaggi megalitici di Sumba, un altro mondo La spiaggia di Bira a Sulawesi, considerata tra le più belle del mondo Il vulcano Kelimutu a Flores con i tre incredibili laghi colorati nel suo cratere

Il tempio erotico di Suku a Giava

L’arcipelago delle Molucche, le leggendarie isole delle spezie

Il popolo Mentawai e la ricerca degli orangutan a Sumatra

25

(29)

L’incontro con gli orang utang, L’incontro con gli orang utang, primati simili all’uomo

primati simili all’uomo

Le meravigliose spiagge delle isole Le meravigliose spiagge delle isole della costa est

della costa est

Navigare sul fiume Kinabatangan Navigare sul fiume Kinabatangan per avvistare le scimmie nasiche per avvistare le scimmie nasiche I milioni di pipistrelli delle I milioni di pipistrelli delle enormi grotte carsiche del Parco enormi grotte carsiche del Parco Gunung Mulu

Gunung Mulu

Assistere ai Sing Sing, gli incredibili festival tribali di Mount Hagen, di Goroka e del Coccodrillo in Papua New Guinea e dell’etnia Dani a Wamena in West Papua.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE

L

a Nuova Guinea è la più grande isola del Pacifico e la seconda al mondo. Scoperta dai portoghesi, rimase inesplorata fino al 1938 quando i primi europei si avventurarono nel selvaggio e incontaminato entroterra scoprendo una popolazione che non aveva mai avuto contatti con il mondo e che viveva letteralmente all’età della pietra.

La parte orientale dell’isola è oggi lo stato indipendente di Papua Nuova Guinea, la parte occidentale (West Papua o Irian Jaya) è territorio indonesiano.

A

causa dell’inaccessibilità del territorio ancora oggi coesistono centinaia di etnie primitive, con culture, lingue, tradizioni e costumi diversi. Viaggiare in questi paesi è un’avventura vera e straordinaria che può essere vissuta solo qui.

Navigando nella preistoria lungo il fiume Sepik La selvaggia Valle del Baliem abitata dall’etnia Dani Nella foresta pluviale costiera alla ricerca dei Koroway

Le long house degli Asmat, ex cannibali e cacciatori di teste

Ritorno all’età della pietra

Papua e

West Papua

(30)

Pernottare nel ricco Brunei all’Empire Hotel uno dei più lussuosi hotel del mondo (7*), commissionato dal principe Jefri come residenza per gli ospiti della famiglia del Sultano.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE E INVERNO

I

l Borneo è il regno della foresta pluviale equatoriale, l’ecosistema più antico della terra protetto, fortunatamente, da molti parchi nazionali e progetti di conservazione.

A

mbienti abitati da specie uniche, come le buffe scimmie nasiche o i timidi orang utang, che si possono ammirare con piacevoli navigazioni lungo i fiumi. Il Monte Kinabalu, di oltre 4000 metri e con il suo Parco (Patrimonio UNESCO), e l’incontro con gli zingari del mare tra le meravigliose isole coralline della costa est sono altri aspetti di questo “paradiso”.

Sarawak, Sabah, Brunei

Malaysia Borneo

27

(31)

Assistere ai festival buddhisti nei monasteri del Ladakh, momenti di forte spiritualità.

PERIODO MIGLIORE: ESTATE

U

n’India totalmente diversa dal resto del paese, non solo per l’ambiente di alte montagne, ma per una storia che ha portato le popolazioni di queste zone ad essere buddhisti anziché induisti. Le isolate valli del Ladakh, con gli interessanti monasteri buddhisti, la Nubra Valley, al di là del passo Khardung-La, a ben 5.600 m (la più alta strada del mondo), che custodisce uno straordinario deserto di alta quota e dove i piccoli, antichi monasteri permettono di entrare in contatto con la forte spiritualità dei monaci tibetani.

N

ell’Himachal Pradesh si viaggia ai confini con il Tibet, lontano dai sentieri più battuti. Qui si può cogliere l’essenza delle genti di montagna, i Kinnauri, una popolazione dagli insoliti costumi.

La magnifica valle di Spiti, con gli imponenti “gompa” dalla tradizionale struttura architettonica tibetana che dominano gli aspri e desolati paesaggi della valle.

I palazzi reali della valle di Leh in Ladakh I suggestivi monasteri e l’architettura sacra buddhista

I laghi turchesi di Tso Moriri e Tso Kar veri mari di giada tra le montagne

Il monastero di Tabo,

“il Vaticano dell’Himalaya”

Ladakh, Himachal Pradesh

India

Himalayana

(32)

Il grande incontro con i Sikh e i loro spettacolari turbanti durante il festival Holla Mohalla in Punjab.

Ammirare gli elefanti dipinti in occasione della fiera del bestiame a Sonepur in Bihar, tra le più importanti dell’India.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

I

caratteristici villaggi del deserto del Rajasthan, abitati da comunità pastorali che hanno mantenuto uno stile di vita tradizionale.

A bordo di jeep si percorrono piste dimenticate per raggiungere piccoli insediamenti, dove gli sgargianti costumi delle donne contrastano con l’uniformità del deserto. Sempre nel Rajasthan potremo ammirare i magnifici templi jainisti di Ranakpur, intagliati finemente nel marmo bianco e le città di Jodhpur, Udaipur e Jaisalmer (patrimonio UNESCO).

N

el Punjab, la terra dei Sikh, con il pellegrinaggio al Tempio d’Oro di Amritsar e al tempio di marmo bianco di Anandpur Sahib.

Considerato la culla del buddhismo in India, lo stato del Bihar occupa una posizione fondamentale nella storia culturale e spirituale del paese.

Camminare tra i vicoli della “città azzurra” di Jodhpur in Rajasthan Jaisalmer, la “Regina del Deserto” in Rajasthan La profonda atmosfera religiosa buddhista nei templi del Bihar La religiosità nel sacro Tempio d’Oro dei Sikh di Amritsar nel Punjab Immergersi nella folla dello straordinario festival Holla Mohalla nel Punjab

Rajasthan, Punjab, Bihar, Uttar Pradesh

India del Nord

29

(33)

Assistere al festival Chalo Loku dei Nocte, al festival Oriya dei Wancho e al festival Myoko degli Apatani, per rivivere costumi e atmosfere che stanno scomparendo.

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO, INVERNO E PRIMAVERA

L

o stato dell’Orissa è abitato dalle antiche popolazioni adivasi che vivono in piccoli villaggi tra le colline; le diverse etnie, Bonda, Gadhaba, Kondh, le cui donne usano ancora tatuaggi sul viso, hanno mantenuto usi e costumi tradizionali.

Anche gli stati della parte nordorientale dell’India è di grande interesse etnografico e consente di avvicinare sconosciuti gruppi etnici che hanno vissuto in totale isolamento.

A

lcune di queste etnie, provenienti quasi sicuramente dal sud-est asiatico, hanno praticato l’attività di cacciatori di teste fino alla fine degli anni ‘60. Gli straordinari festival offrono l’opportunità di incontrare i rappresentanti delle varie tribù nei loro abiti tradizionali e di osservare le ultime testimonianze di culture che stanno ormai scomparendo.

Orissa, Arunachal Pradesh, Tirap e Nagaland

India Tribale

“Chi ama l’India lo sa: non si sa esattamente perché la si ama.

È sporca, è povera, è infetta, spesso maleodorante, corrotta, impietosa e indifferente.

Eppure, una volta incontrata non se ne può fare a meno.”

(Tiziano Terzani)

L’etnia Apatani e le L’etnia Apatani e le donne dai piattelli nasali donne dai piattelli nasali il Brahamaputra e il Brahamaputra e l’incredibile isola di l’incredibile isola di Majuli

Majuli

Gli incontro con le etnie Gli incontro con le etnie Nocte e i Wancho, ex- Nocte e i Wancho, ex- cacciatori di teste cacciatori di teste I Konyak del Nagaland in I Konyak del Nagaland in occasione dell’ Hornbill occasione dell’ Hornbill Festival

Festival

L’incontro con la vita L’incontro con la vita dei villaggi delle tribù dei villaggi delle tribù adivasi in Orissa adivasi in Orissa

30

(34)

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

I

l cuore dell’India ha molte anime: la natura selvaggia dei Parchi Nazionali del Madhya Pradesh con la più alta densità di tigri al mondo, la regione del Gujarat per visitare mercati e villaggi abitati da etnie che hanno mantenuto usi e costumi tradizionali. I più interessanti monumenti hindu, islamici e buddhisti del paese, nello stato del Maharashtra, ricchi di una viva spiritualità.

G

li straordinari templi di Khajuraho con le rappresentazioni erotiche, il Grande Stupa di Sanchi, le gloriose grotte buddhiste di Ajanta, definite a pieno titolo il Louvre dell’India Centrale, il magnifico tempio Kailasa, fiore all’occhiello delle grotte di Ellora, l’imponente fortezza di Daulatabad sull’Isola Elefanta, tutti

patrimonio UNESCO. I Parchi Nazionali

di Bandhavgarh e Kahna I grandiosi templi di Palitana frequentati dai pellegrini in Gujarat

I monumenti afghani di Mandu nel Maharashtra

Le città sacre di Ujjain e Nashik dove si svolge il Khumb Mela

Gujarat, Maharashtra, Madhya Pradesh

India Centrale

(35)

Assistere nel Kerala allo spettacolo del Kathakali, teatro e danza classica delle maschere.

Il piacere di un massaggio ayurvedico, utilizzato in India fin dall’antichità, che aiuta a eliminare le tossine attraverso la purificazione, rafforza il tono muscolare, rilassa e ringiovanisce il corpo.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

G

li stati del sud del subcontinente indiano sono caratterizzati da un ambiente tropicale e da una cultura diversa dalle altri parti del paese ed espressione più autentica dell’antica civiltà dravidica. Le magnifiche rovine di Hampi (UNESCO) e gli importanti centri di pellegrinaggio jainisti del Karnataka sono luoghi che suscitano grande emozione. La rilassante e suggestiva navigazione nelle backwaters del Kerala, ammirando lo svolgersi della vita lungo le rive a bordo di caratteristici e lussuosi battelli.

N

el Tamil Nadu i colossali templi con le torri d’ingresso decorate con mille colori, frequentati dai devoti con le loro offerte floreali. E infine le misteriose isole Andamane, tranquillo arcipelago nel golfo del Bengala con le paradisiache spiagge di sabbia bianca lambite da acque cristalline e la barriera corallina dell’isola di Havelock.

Le meravigliose spiagge della mitica Goa Le impressionanti sculture rupestri di Mahabalipuram nel Tamil Nadu

Tra rigogliosi palmeti e animati villaggi navigando nelle backwaters del Kerala I raffinati templi a forma di stella del Karnataka

Karnataka, Kerala, Tamil Nadu, Isole Andamane

India del Sud

(36)

Esplorare la vecchia città coloniale di Galle, fusione di esotismo asiatico con l’architettura europea.

Il festival Esala Perahera di Kandy che rende omaggio alla reliquia del Sacro Dente di Buddha, con lunghe parate di elefanti riccamente bardati, accompagnati da migliaia di danzatori.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

U

n’isola che da secoli seduce i viaggiatori con le sue atmosfere dense di spiritualità e serenità. Oggi è Sri Lanka ma nel passato si è guadagnata tanti nomi: Serendib, Ceylon, Lacrima dell’India, Isola Risplendente, Perla d’Oriente...

Il Nord, accessibile dopo decenni di occupazione delle Tigri Tamil, affascina con gli imponenti templi hindu ricchi di decorazioni, la dolce fragranza degli alberi da frutto, la lingua tamil, la cucina particolarmente speziata, il piatto paesaggio punteggiato di palme.

N

umerosissimi i siti patrimonio UNESCO presenti nell’isola:

le statue del Buddha sparse per Anuradhapura, la fortezza di Sigiriya, gli imponenti stupa di Polonnaruwa, il tempio d’oro di Dambulla, il Tempio del Sacro Dente di Kandy (fulcro del Festival Esala Perahera di agosto), la pittoresca città coloniale di Galle. E ancora Nuwara Eliya, stazione montana di epoca coloniale, circondata dalle piantagioni di tè e le stupende spiagge di sabbia bianca lambite da un limpido mare tropicale.

Jaffna, con i templi hindu riccamente decorati e le testimonianze del passato coloniale

Le splendide grotte affrescate e ricche di Buddha di Dambulla Tra i pellegrini che si recano al tempio del dente di Buddha a Kandy Le immagini delle donne con i loro sari colorati nelle piantagioni di tè L’architettura coloniale e il forte di Galle

Meraviglie di un’isola tropicale

Sri Lanka

33

(37)

Eagle Nest Hotel

Dai 2850 m proprio sopra la valle degli Hunza è

un’esperienza unica ammirare lo spettacolare paesaggio di montagne coperte da ghiacciai che si perdono all’infinito.

ESTATE (NORD), INVERNO (SUD)

U

nico e sorprendente, il Pakistan affascina per la varietà di culture, popoli, tradizioni, ambienti naturali:

la raffinata arte buddhista del Regno Gandhara, le incantevoli architetture moghul, tradizioni antiche che si rifanno al

sufismo, il misticismo islamico. Da sud a nord uno scrigno di siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO: la necropoli di Makli Hill, le rovine di Mohenjodaro, il Forte e i Giardini Shalimar di Lahore, il Forte Rohtas, i siti di Taxila e Takht-i-Bhai.

E

ancora paesaggi desertici, la fertile regione del Sindh grazie al fiume Indo, il verdeggiante Punjab, e la zona settentrionale tra le catene montuose dell’Himalaya, del Karakorum e dell’Hindukush, dove si trovano alcune delle cime più alte del mondo. Lungo la mitica Karakorum Highway per incontrare i nomadi degli altopiani con le greggi di yak, i longevi Hunza, spesso centenari probabilmente grazie alla loro dieta a base di albicocche. Popoli che per il loro isolamento geografico hanno mantenuto intatti tradizioni e costumi, ed al tempo stesso riservano al viaggiatore una cordiale e affettuosa accoglienza.

L’esperienza di percorrere la famosa Karakorum Highway L’incontro con i nomadi dell’altopiano di Deosai La valle degli Hunza, circondata da montagne di 7000 metri con gli interessanti forti La splendida valle di Astor alla base degli 8000 metri del Nanga Parbat La scoperta delle rovine di Mohenjodaro (UNESCO), risalente alla Civiltà della Valle dell’Indo

L’escursione al Forte Derawar, nel Deserto del Cholistan, il più grande deserto del subcontinente indo-pakistano

Culla di civiltà e religioni

Pakistan

34

(38)

Assistere ai festival religiosi bhutanesi, le più colorate e frequentate manifestazioni del mondo buddhista. Momenti unici in occasione delle danze cham.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

U

n paese fuori dall’ordinario dove è illegale fumare per strada, dove

giganteschi falli dalle proprietà protettive sono dipinti sulle facciate di molte case, dove la felicità degli abitanti è più importante del prodotto interno lordo.

U

n regno medievale buddhista che inevitabilmente deve confrontarsi con i tempi moderni ma che cerca strenuamente di mantenere la sua identità culturale. Paro, Thimphu, Punakha, Gangtey, Trongsa, Bumthang, sono le principali località che vantano i più antichi e famosi Dzong del Bhutan, le fortezze-monastero sedi allo stesso tempo del potere religioso, politico ed economico. Interessantissimi i festival bhutanesi, suggestive feste religiose che vengono celebrate ogni anno, quando i danzatori, con il viso coperto da colorate maschere, si muovono in cerchio al ritmo di tamburi, gong e trombe.

Il suggestivo Monastero Il suggestivo Monastero della Tigre, arroccato su della Tigre, arroccato su di una parete rocciosa di una parete rocciosa La sacra valle di La sacra valle di

Bumthang, con montagne Bumthang, con montagne e monasteri

e monasteri

I festival buddhisti, per I festival buddhisti, per respirare la religiosità respirare la religiosità del paese

del paese

I paesaggi alle pendici I paesaggi alle pendici dell’Himalaya dell’Himalaya

Dove il passato vive nel presente

Bhutan

(39)

Il volo panoramico sull’Himalaya è un’esperienza da ricordare per sempre; guardare dall’alto tutti gli 8.000 metri, non è una cosa da tutti i giorni.

Partecipare al festival buddhista di Tiji a Lo Mantang, lo stupefacente villaggio dell’isolato Regno del Mustang a 4000 metri.

PERIODO MIGLIORE: TUTTO L’ANNO ESCLUSO L’INVERNO IN MUSTANG

U

n paese dalla ricca cultura millenaria che conserva le più antiche tradizioni buddhiste e induiste, dove le più alte vette del mondo circondano foreste tropicali e pianure coltivate. La splendida valle di Kathmandu, dichiarata Patrimonio UNESCO, disseminata di siti di origine medioevale; le antiche capitali di Bhaktapur e Patan, dove la maestria degli artisti newari raggiunse il massimo splendore nell’architettura di templi, pagode, palazzi e piazze.

I

n Nepal si trova anche il Regno del Mustang uno degli ultimi reami dell’antico Tibet. Chiuso agli stranieri e successivamente accessibile solo a piedi ora, con la nuova strada percorribile in jeep, si può visitare questo straordinario angolo di mondo rimasto isolato tra le cime dell’Himalaya.

I villaggi tradizionali lungo l’antica via carovaniera tra India e Tibet

Passeggiare tra gli straordinari siti UNESCO della valle di Kathmandu

I monasteri rimasti fermi al medioevo e le grotte nei dintorni

di Lo Manthang I safari nel Parco Nazionale Chitwan (UNESCO)

Tra templi e montagne

Nepal

(40)

A Novembre il festival hindu del Rush Mela, su un’isola sperduta delle Sunderbans, dove si radunano migliaia di pellegrini per rendere omaggio alla divinità guardiano della foresta.

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO E INVERNO

S

ono le straordinarie bellezze naturali del Bangladesh, i suoi sorprendenti siti archeologici e le genuine popolazioni non ancora contaminate dal turismo i motivi che ci spingono a proporlo da molti anni fra le nostre destinazioni.

D

haka, la capitale, tra antico e moderno, affollata da coloratissimi ciclo-rickshaws. Le rovine del monastero buddhista di Paharpur (UNESCO), il più grande mai costruito a sud dell’Himalaya; la città templare induista di Puthia e il Parco Nazionale di Sundarbans (UNESCO), la più vasta foresta di mangrovie del pianeta dove, con un confortevole battello, si navigano gli intricati canali tra semplici villaggi di pescatori alla ricerca della tigre del Bengala. Poi le regioni tribali dell’Est, per incontrare le colorate etnie buddhiste, di origine birmana, che vivono in piccoli villaggi di capanne di bambù.

L’incredibile L’incredibile

affollamento di rickshaw affollamento di rickshaw nelle strade della nelle strade della capitale Dhaka capitale Dhaka La moschea delle 100 La moschea delle 100 cupole di Bagerhat, cupole di Bagerhat, patrimonio UNESCO patrimonio UNESCO Navigando tra i canali Navigando tra i canali delle Sunderbans alla delle Sunderbans alla ricerca della tigre ricerca della tigre Al confine con la Al confine con la Birmania tra minoranze Birmania tra minoranze etniche e mercati etniche e mercati

L’India che fu

Bangladesh

37

(41)

Ammirare al tramonto Ammirare al tramonto le cupole turchesi di le cupole turchesi di Isfahan

Isfahan

I vicoli della vecchia I vicoli della vecchia Yazd, la città ai margini Yazd, la città ai margini del deserto

del deserto

Persepoli, uno dei siti più Persepoli, uno dei siti più grandiosi al mondo grandiosi al mondo I “castelli d’argilla”

I “castelli d’argilla”

erosi dal vento del erosi dal vento del deserto di Lut deserto di Lut Le suggestive chiese Le suggestive chiese armene del nordest armene del nordest

Le poesie (divan) in Iran sono molto di più che suggestivi versi: rappresentano vere e proprie guide di vita, conforto ed ispirazione. Le famiglie si riuniscono intorno ai preziosi versi, citati da persone provenienti da estrazioni differenti, spesso considerati un legame con l’anima e il divino.

38

(42)

PERIODI MIGLIORE: PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO E PER IL DESERTO L’INVERNO

L

a Persia è una terra dove si sono succedute civiltà diverse,

lasciando ciascuna importanti testimonianze di inestimabile valore.

Un paese con una storia antichissima: dall’avvento degli Ariani, alla dinastia Pahlavi dell’ultimo Scià di Persia. Numerosissimi siti UNESCO, come Persepolis e molte le splendide città come Isfahan con cupole turchesi, palazzi, giardini e bazar. Bella anche Yazd con le Torri del Vento che svettano tra i vicoli del centro storico, Shiraz, la bella capitale letteraria della Persia, Mashhad con il suo spettacolare Mausoleo di Ahmad Jami.

A

ltrettanto interessante è la regione azera nel nord-ovest tra Turchia, Armenia e Azerbaigian, le rovine del leggendario Castello di Alamut nella Valle degli Assassini, il sito di Takht-e Soleiman, il “Trono di Salomone”, il Bazar di Tabriz (tutti siti UNESCO). Quello che è poco noto è che l’Iran è anche il deserto di Lut, con le fantasmagoriche formazioni d’argilla (kalout) modellate dal vento e le più alte dune di sabbia del mondo.

L’Antica Persia

Iran

(43)

Il fascino di una notte nel deserto

L’esperienza in un elegante e confortevole campo tendato fisso nel silenzio delle dune del deserto di Wahiba Sands, dotato di comodi letti, toilette private e una suggestiva area comune.

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO, INVERNO E PRIMAVERA

U

na natura intatta e spettacolare in una paese che offre aspetti diversi: le aspre e scenografiche montagne dell’Hajar che superano i 3000 metri, le oasi e il sistema di irrigazione dei falaj (Unesco), le dune del deserto di Wahiba Sands che si protendono fino all’Oceano Indiano, le sterminate spiagge dove si procede in fuoristrada a pochi metri dalle onde incontrando piccoli villaggi di pescatori, gli antichi forti che rievocano il glorioso passato del Sultanato, l’affascinante attraversamento del maestoso deserto di Rub Al Khali, al confine con l’Arabia Saudita, oceano sterminato di enormi e spettacolari dune rosse, la bella capitale Muscat con la suggestiva moschea, l’animato souk e lo sfarzoso palazzo del Sultano.

Le scenografiche montagne dell’Hajar Le enormi e spettacolari dune rosse del

Rub Al Khali La Riserva Naturale di Ras Al Jinz e le tartarughe marine Le spiagge bianche del promontorio di Barr Al Hikman La bella Muscat, gli antichi forti, i vivaci souk e le sterminate spiagge

Il paese dei Sultani

e il deserto del Rub Al Khali

Oman

(44)

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO E PRIMAVERA

S

eppur dai modesti confini, il Libano affascina per il suo immenso tesoro archeologico, culturale e naturalistico, oggi nuovamente visitabile: le rovine di epoca fenicia e romana, l’architettura islamica, i paesaggi agresti, la costa mediterranea, e diversi siti patrimonio Unesco tra cui la splendida valle di Qadisha, custode di una delle millenarie foreste di alberi di cedro, Byblos -snodo fondamentale in epoca fenicia per il commercio di papiro in Egitto- e Tiro, con il più ampio e meglio conservato ippodromo romano del mondo.

Ammirare la Valle di Qadisha (UNESCO), con le foreste millenarie di cedri

Esplorare le Grotte di Jeita, con impressionanti formazioni di stalattiti e stalagmiti

Una passeggiata tra gli stretti vicoli di Tripoli, tra colorati suq, caravanserragli ed hammam

La mitica Baalbeck (UNESCO), la città romana più importante del Medio Oriente Visitare le cantine sotterranee di epoca romana dell’azienda vinicola più antica del Paese

L’emozionante sito archeologico di Tiro (UNESCO), tra rovine egizie, romane, bizantine

Nella terra dei Fenici

Libano

41

(45)

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO

U

n viaggio in Israele è un’esperienza difficilmente narrabile, da sentire con i propri sensi.

L

a vivace Tel Aviv, con le sue architetture Bauhaus (UNESCO), le specialità enogastronomiche e gli stretti vicoli del porto antico di Giaffa; i panorami mozzafiato del Deserto del Negev, i resti delle antiche città nabatee e le imponenti fortezze; il Mar Morto e la florida natura della riserva di Ein Gedi; infine Gerusalemme, da millenni fulcro di storia e religiosità.

Inebriarsi dei profumi al mercato delle spezie Levinsky a Tel Aviv Scendere in 4x4 nel canyon Maktesh Ramon, tra rocce vulcaniche, arenaria multicolore e resti fossili Il Parco Nazionale di Masada (UNESCO) e la fortezza simbolo di resistenza durante l’assedio romano

Un bagno nel Mar Morto, dalle acque saline, ricche di proprietà benefiche L’atmosfera affascinante e segreta della città vecchia di Gerusalemme, dalla commuovente sacralità

Storia, religioni e tesori geologici

Israele

42

(46)

L’esperienza dei fanghi del Mar Morto, che attraverso il calore sviluppato dal fango, creano una naturale vasodilatazione e un piacevole benessere.

Attraversare di notte il Siq, sotto il cielo stellato per contemplare l’imponente Tesoro illuminato da centinaia di lumini. Un’esperienza magica.

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA, AUTUNNO E INVERNO

U

n paese che da sempre è stato crocevia di popoli nomadi e di grandi culture.

Nei tempi antichi i Nabatei che per secoli controllarono la Via dell’Incenso attraverso la penisola Arabica, hanno lasciato tra le rocce di Petra striate da fantastici colori, gli splendidi resti della più bella necropoli del bacino del Mediterraneo. Un luogo che deve essere visto, perché nessuna fotografia può far vivere le emozioni di questo scenario.

Poi Monte Nebo con i suoi interessantissimi mosaici, le imponenti rovine di Jerash, avamposto romano, l’imponente castello di Kerak, l’epopea dei Crociati e del feroce Saladino. Infine il contatto con la cultura beduina, vera anima della nazione giordana, nello splendido deserto di wadi Rum caratterizzato da enormi montagne rocciose e le incredibili mille sfumature rosse della sabbia.

Gli splendidi mosaici di monte Nebo e di Madama La meravigliosa

sensazione di passeggiare tra le tombe di Petra L’emozione di una notte nel deserto di wadi Rum L’inaspettata piccola Petra, gioiello tra le rocce

Il paese di Petra e Wadi Rum

Giordania

(47)

U

n mosaico di paesi in una delle zone più

complesse del pianeta. Stati che si caratterizzano per storia e religioni diverse seppur confinanti e di modesta estensione. Ambienti geograficamente differenti che vanno dalle montagne del Grande Caucaso di oltre 5000 m della Georgia, alla penisola vulcanica dell’Azerbaijan che si inoltra nel Mar Caspio, ai dolci ambienti collinari dell’Armenia al confine con la Turchia.

S

torie che si perdono nel tempo; l’antico

cristianesimo della Georgia, gli stupendi affreschi medioevali delle chiese armene, graffiti preistorici sulle rocce dell’Azerbaijan che dimostrano origini antichissime e numerosissimi siti UNESCO che garantiscono l’unicità di questi luoghi.

Il monastero di Khor Virap in Armenia, ai piedi dell’Ararat

Le medioevali case-torri (Patrimonio UNESCO) dello Svaneti in Georgia Le avveniristiche torri di Baku in Azerbaijan, l’antica terra dei fuochi”

Le suggestive

“croci di pietra”

che caratterizzano gli antichi cimiteri dell’Armenia Le incredibili città rupestri della Georgia

Armenia, Azerbaijan, Georgia

I Paesi del Caucaso

PERIODO MIGLIORE: AUTUNNO, PRIMAVERA E ESTATE

(48)

Pochi sanno che il mito greco

di Giasone e il Vello d’Oro fa riferimento a luoghi ed eventi reali.

La leggenda narra che Giasone e gli Argonauti, raggiunsero il regno della Colchide, l’attuale Georgia, dove si trovava il Vello d’Oro e anche questo non è una pura fantasia:

nelle regioni montane della Georgia la gente cercava l’oro nei fiumi con pelli di pecora che raccoglievano le minuscole scaglie trasportate dall’acqua.

La cosa sorprendente è che questa tecnica è ancora oggi in uso nel Caucaso.

45

(49)

PERIODO MIGLIORE: PRIMAVERA E ESTATE

L

a Bulgaria è uno dei paesi europei più ricchi di storia, di cultura e di arte.

Ben 7 siti UNESCO visitati durante il nostro viaggio sulle orme dei Traci, civiltà evolutissima già 3000 anni or sono, dai monasteri ultracentenari ricchi di fascino e sacralità, alle chiese rupestri e le pittoresche città-museo.

D

ai monasteri affrescati della Bucovina ai villaggi e le chiese lignee del Maramures, dalle cittadine medievali, ai castelli della Transilvania tra i quali il famoso castello di Dracula, la Romania è una terra autentica, di grande bellezza paesaggistica, ricca di storia e avvolta in mille leggende.

U

n’immersione nella natura in Polonia: la Foresta Bialowieza, con il più grande branco di bisonti in Europa, alci, lupi e tarpani (cavalli polacchi); la Masuria, l’incantevole area dei “mille laghi”; le spettacolari dune di sabbia di Slowinski che si tuffano nel Mar Baltico. Graziose cittadine con pregevoli chiese e castelli completano un viaggio inaspettato.

P

ropaggine nascosta della Russia europea alle porte dell’Asia centrale, l’Ucraina è in gran parte ancora da scoprire. Le meravigliose chiese dalle guglie dorate di Kiev (alcune delle quali Patrimonio UNESCO), il centro storico di Lviv (UNESCO), gioiello di architettura neoclassica, rococò, barocca e gotica. E ancora gli affascinanti paesaggi dei Monti Carpazi, costellati di singolari chiese lignee (UNESCO), rocche e fortezze, antichi monasteri rupestri.

L’inaspettato patrimonio culturale di Sofia Gli splendidi monasteri affrescati della Bucovina in Romania

Avvistare gli ultimi bisonti europei della foresta Bialowieza in Polonia

Camminare fra le distese di dune dello Slowinski National Park

Le sorprendenti chiese lignee dei villaggi hustul sui Monti Carpazi, autentici capolavori (UNESCO), in Ucraina

Bulgaria, Romania,

Polonia nord-orientale, Ucraina

Europa dell’Est

(50)

47

Riferimenti

Documenti correlati

I giovani ingegneri, in possesso dei requisiti prescritti, possono inoltrare domanda, indirizzata al Comune di Ercolano (C/so Resina n. 39, 80056, Ercolano, NA),

- presenza dell’attestazione rilasciata da soggetti deputati alla presentazione di dichiarazioni fiscali, firmata digitalmente, da cui risulti la sussistenza dei

Unitamente alla domanda di autorizzazione dovrà essere presentata la documentazione tecnica minima così come delineata nell’Accordo tra Regione Lombardia e Ministero per i Beni e

Una campagna ben pianificata, preparata, con alcuni Convegni interessanti come quello tenuto presso l’Università Cattolica nell’ ottobre 2004 a cui hanno partecipato personalità

 Definizione di un primo nucleo del Parco Città Campagna nel territorio comunale di Bologna sui terreni pubblici e i nuclei colonici intorno a Villa Bernaroli, già oggi

che ha individuato, nel progetto presentato, come area più idonea alla realizzazione della nuova Stazione lombarda, una superficie agricola di circa 115.000 m2 e

OGGETTO: BANDO DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 313 DEL P.S.R CAMPANIA 2007-2013 "INCENTIVAZIONE DI ATTIVITA' TURISTICHE" - LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI UN ECOMUSEO VIRTUALE E

Il Responsabile della prevenzione della corruzione, compatibilmente con i tempi di attivazione dei percorsi formativi da parte dei soggetti istituzionalmente preposti alla