LUIGI VIANI
DOTTORE IN
AMBE LE LEGGI CANONICO NELLA
CATTEDRALE DI...
Luni-Sarzana,
LuigiViani
BoM«mIn aNib« Lecci CANONICO NELLACATTEDRALEDISARZANA
CATAUEBEDB*M»
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ELUZAB»S hCAKfEIkSKDETESCOTUB
bicarioC^cncralc(Eapitolarc
Spiritodi mortificazione epenilema.
BecoVencniliiliFF.cDiocesani dilettissimi,ecco,cheancheinqiie- sl'iinnule su[))iliciiiìstiinrx;perleConsuelo,cmnggioric:mseoccor- renti,<Iameimtiltiicnlcniss(>gnnlcalPadreCmnonede' Fedrli,il SommoPonlcDcGPapaPioIX,trovaronolipiiifjnii;nr<)ttiicii/;i,|)i'r cuitornaronocoronatedell'invocaloQuadrugi'sirriiiieIndiilii),eoiiicssi appunto dal Siiiiremo (lerarcanellai>ic!imaile'suoi[iiiteriApostolici, omosso dal scoijire grande, ma;;niiiiinm,eKt'oi'i'"»"»suo Cuore. Infatli conrescrittode'7corremo,L'E.'""
eII.'""Si;^.C'irdinaleViSCESZO Macchi,d'ordinedelSantoPadre cosìdegnata riscrivermi.
.lU.eSw.'"Signore
»HailSanto^dreaccolta collasolitaSua OetQcnza,ladomandadi
»V. S.,perlamoderazione della fuiurn Qniircsimo,ed InvcsiCRdogi della
»gravitàdellecause,che Ellacs|ioiiGva,rinicllealdiLeiarhilrio,e
»coscienzalafacollàdiaccnidareaisuoidiocesaniY uso delle carni 1)anchenon salubri,ncll'unicacommcslione^ fuor de' giorni Domcnicalij è nvietalaper6 inqualunnuo giornolapromiscuitilt dicarnee pesce.»
11Vuole inoltreìlS.PaJrccccclttialida questa dispensa,ilprimo, gliultimi quallrn ^oniidiQuaresima,iIregiorni de' quattro tempi ,
elevigiliedi Giuseppe, e della SS.Annunziala, ne'qnal! giorni dovranno averlui>gosolicibidimagro, n 1)Vuole eziandio cccelUialigliallrìVenerdì,e Sabati,lasciandoperò inquestindiLei arbitrioe coscicniailpennessQ delleuova elatticini
»tiell'uuìeacornilieslione.»
IlNeil'eseguirequesto Indulto(da valere anche pei Regolaridell'uno ,
1)edell'altrose&£0,nonaslrellj votospeciale)sicompiacerà V, S.
Ildidichiarareilpotere avutone dalla S. Sede, inculcareaisuoi Diocr^ani Mr esattaosservanzadelQuadragesimaleDigiuno,edesodarlia
« compensare,1'indultomedesimo, cou altre pie opere, fralequali npiacercbheaS.Santità,che Ella ingiungessela^isitainogni Setli-
» liiana diqualche Chiesadegnalada Lei.» BEDioLa prosperi»
DiY.S.
Bomt, 7Feldn-alDUSO.
Aff.^'per Servirla y.Card.NIÀCCHI
ÀìhHiignoreVicarioCapitolttrf Ldm-Saheana
Valendfflidpertantodèliefecoltàbenignamenlieconcessemi,mito a dare piena ed intera eaccuuonc al Pontìficio Tiidulto lesti recatovij di^ensando, ed accordando, come e quanto, nellostessosaccorda esidispensa, anche circaivenerdìesabati,fuordellesacretem- pora, perl'uso delle uova elatticini, ncll'unicacommestione:e perciò ohe riguardalavisitasettimanale, resta assegnata la Chiesa Parròchiale
«ciaBcunaParrochia,e per ieconnbiìt<kRdigiose,Bcdenastìdie
^
edEducative,Inpropriacapix^llaod oralorio:F.cniisidmndo che in aluuae località di queala diocesi,trovansirrazioiiidi])(>]x)la/ioiieal- (juantodi^ierse,peragevolaremaggiormcnlR Tadempimento ditato Opera voluta dal S. P-, dichiaro che ogni parroco]>otriiassegnare per isu(ùpnrroBhianiqnelb chiesa o cappeUa pubblica che ravviserà più a comodo de' medesimi,quando per-essiriosdre dovesse troppe gravo11 recarsialh hmiana parrochia.
Ora in ossequio ai vcneralissinii eomaodameiui del S. Padre, dovrri«
¥F.y\.e Diocesani M).,mostrarvi quantasial'oMilìgaziofleela uliKlidell'osservanzadelQoadra^iiiale Digiuno^,««neilcristiaiio miiDCbèJ^Uinwmcmedispeueatodalpriscorigored^aQuaresiiDa,
wapn- qtie^Drimanga esente dall' obbligo incessanteche gK-ìmptnoe k.
proTes^one delnomedìcristiano,di'doniinuamcnlc morlificard,di' portaresorTcrcnlcmenle la croce eletribolazioni,chevanno congionle eoliapropriacondizione,disoddisfarea Dio -perìe.offese e colpecom- messe: poichéilVnng(Jo ben spesso ne dice atulliiiidistiniamente;Se non fardo penitenza,tulliegiiafmmle perirete
—
chinon porla la crocedi G.C.non è degno diliti:eS.Paolo,.niprinioscrmnKche fcecaidniiidell'Areopago,annunzilisnliiiodieiddiolomàaébwa ttpredicarealuttiijliuomini die facciano penitenza.MasiccomeilSntnniul'oiilclìec,eonchiude ludo (jueslo, allorquando ciordina dicompeniiaretuindulgenzaacLordalaci,con alircllanle opere buone, opere, v6 dire, dipGniteii;^;! ,di carità,dipmrà C dì religione, onde è, o cristiani,chetostovisiapreun Inrgor.unpo,ove age- volnienle poteteriemioscerechimeglio corrisponderà agliin\itidelSu- premo Piislore,adoperi!iidosinellaprossima S. Quaresima neglialtidi pietà e di religiuiio,edin geucriili! Ìriognibuon operare.
ISòcreder vogliate,oFedeli,cheilSommoPonleficene abbiacon questoimpostounnovellodovere,odun obbligo passc^icro pm-il tempo sol di Quaresima: Questo sarebbe un gravissimo errore ppichà ilVangelo,eleS(»4ttureSanie inculcanoìndistinlamente^e£'c«t- tflioo,pertuttilanecesatù di operareilbene,onde salvarsi; dlffoUi tpxff albero <àenm(a(mmfrvttiy^ dice%^HaìSxff,twi
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glìiiloegp/liilo(ilftioro:oiiilr.afiHk'li .('liiariimcnlcai»|)ariscecheper dannarsietcrnamenle,bastasolo;iiiclu'.laverInsidialodifarei)bene.
Quindi e neiProreii,i;nr^tliAtiiApiisldliiisDvetilLvoltelegamo (]ucsle cspi-cssioni:crssafcf/ifareilmale, e iinparttiea fareilbene,
—
Sedemo amala vitaedesideraituoigiortu feiia^ sialUmUaùdal male e facciailbetw.La-vitapralantodel Cristianodove essere 4in ùitreGciodibuone Eaimì, co«cchèooa basta atcune voltefome taliuia ,
(ìasQCoadoilVangdo.,devono essere moile giusta (a projiria con- dizioneelotialodieiast^M^Q^tiiS perrapportoaDio,«in relazione-al^trossin»,ein'rdazianeasastessi;sardìbeinfoiti ungranmancamento par ohi porlailnomediCristìmo,se andie per unistantemetiesse indim^nUoanzAfatI^Uge santa di Dio,- mentre ap- prendiamodalieSS.Scritture,cheilpernieròdiDio e dellama legge,deveoccupare la nostramente, e tulli gli alti eItiilitnostri discorsidebbono essere intorno aieoinmduinenli dell' Altissimo: yuer^
date,dicosinelDculcnitiiimii),sialeòcncallentidinon teordarvi giammaidelSignorvostroDìo,o di nontrascurare i tuoi precetti elesue leggi.Finalmente G. C.il)S.M:illco<>Rigestrettamenei^e da noisidelibadare aDio, quello che aLuìaideve:ma Eccome tulioquantohal'uomo,cquantociha dìbene in questomtHido, tulioèdìDio,ondeòcheilcrislìaiionondàaDioquanto deve,senon romjtiu versodiLui all'incessantedoveredioperare libenesenzamai d implicarelasuale^'^e.
Masiamoben anche(il)lili,u'aliafareil!)Rne.perrapporloainostri prossimi; eciòvei-nìneiile 1' nlilii:imiiinunIròespressocomando che Iddiofaalci-islianu:A'iirrcicilrostro jn-fissimocomevoislessi;ma qualisaraiiiiajitiiiidi/.iiciicamiaitioilnostroprossimocome Iddiolo vuoici'SarannoforM'lebuonepan>le,leliisiiii-liiercespressioni,le protesteeidesìderjchetuttodìsifanno da^liuomini?Ahno cerio: questo deve essereunamore oiDcacc,un amore operulivo,un amore ehe leitdaa sollevarelospìrito, el'umaiiilà de' nostri prossimi, amore insommacomepredicava dicontinuot'Apusiolo Ditello,no» di parole e. dilinfìu^,madi opereedi v^ità. -Ohcome è mai' diiaraulCDle.-
(li'sigimloJiiG.G,slesauilveroanioroduiprossimo!Egli|)nrluniti>
d'unmiaero che caddefi-ahidroiii,aubbnndonatu semi-vivo,fusola- nientecurutodaun Samarilnno,maitreludiglialtrivìandaDltla .ivevniiotrascurato,dicenelsuoVangelo,che<jiiclsoloSamaritano seppeamareilsuo prossimo siccouic conviene,ecosìconchiuse:Andate c foie lo Messo,
Tuttidobbiamo <|ualchc cosaalnostroprossimo, elaSocietàtanto ci^ilcche cristiana tuttasiregge no' vincoli, c ne' servigi che alcune parlidellaslessadebbonoallealtre,'» i]uc9[eavicenda.Infattivedeta 0cristiani,comeìricchieipolentisicnotenutiversoipoveri,e.
glinlibaudonati,come questi debbano corrispondereailoro benefattari.
Voi vedete quanti sonogliobbli|;hÌ de' genitoriversoilorofigli ,ecome questidebbano retribuireailoromaggioricon ahreltaiiti doveri:IPa- dronicome debbano fedeliuente curaroiloro domeiìlici,apena dì essere peggiori dcgl' infedelimedesimicome dices.Paolo, e questi corrispondere con altrettantaj>untutiliià,e amore>'ole/za,glisposi avicenda amarsi, eoa*
diu\arsi,e compatirsi:insommaIddioposel'uomo in società siccome anello inuna^aleua, che mentre reggealtrianelli,eglistesso òrettoda un' altro,Quchèsigiunga aformare quell' ammiraliìle ordine di coseche soloilSupremo Motore,Immoto insiistesso,modera, regola,egoverna; Dove se l'uomoha daritrarre,unagrande lezione per umiliarsi, a riconoscerelasuanullità,Insua miseria, in guisadanonpotersidi cosaalcunavantare,perché luttodeve,e tutto riconosce da quell'or-, dine divinameiile costituito,ha ben anche motivo di apprendere quanto eglidebba a Dio, edalprossimo,mentre trovasi con essiinuna tanto necessariaesirat larelazione.
Matinalmenledobbiamo purequalchecosaanche verso noistessi nelnostrosialo in cuicitioviamo,enella nostracondizione.Divero glistali ,0lecondizionisesonoindispensabiliinsocietà,losonpup ben anche)K!rcliAda Diostabiliti:edogtiistatohalesue particolari obbligazioni,isuoidoveri.Le minori condizioni,cometepitisublimi impongonolanecessitàdibeneeseguirnegliobblighi.Colsoddisfare esattamenteaidoveri dei proprìo stuto olire esserefedeliaDio,sizelano
ibeiliegliutiii(iellapalriii ,esiè cocruiili a sòsfossi,E invero qual conirosensoèmai quello di tanti etanticristiani,chehanno ligliuo- lanza,c nonlaeducano, chehanno domestici,enonlicurano, che hanno persone soggette', e nonleregolano,che bauno infine cariche ed im- pieghi,eDon vi accudiscono. Qiiesli sono esseri svergognati,ed abor-
riti,tradisconolacomunefidude,sono bugiardia Dìo, a se ate^,.
allapatria;per essi Ja patria anderdibe in rovina,lasocietàandrebbe inscit^fimento!Orved«te^ fedeU cristiad, quanto gravepeccato sìail ma'fereoperebaoneani^^ywsAsè'stessi ,neigradoe odia condi- zione in elle IddiodposemSocietà.
.Pensiamo pertanto, o Cnstiaoì fedeli,penaamoeeriamente all'dibli- gazìonecheabbiamo di fiire,ba(iue opere verso Iddio, verso itirnsaimo, verso'noi stessi,ed ^toraavremacompiulamente osservatakl^ge:
diè semanchiamo ad uno di questi cajM,sappialeche ci foccianio rei dcUaLegge taua blienLVi rammentoVesortazionedeQ'Apostotoddls Genti, ilcoraggioche eglifa alQrisilanocon quelle parole:mentre abbia- motempo operiamoilbene;vi esortiamo.dice,a non rieeceremeoROlo spazio di tempo, che Iddio vi accorda per operareilbene: Sfcoiltempo propizio,ceco giorni destinati tdla nostra salvezza.Mailtempo della S.
Quaresima è appunio quello spazio che Iddio concedealCrisiiani,èdifattì tempodipropiziazionecdimisericordia.Gic se noi avremolasciati scorrerequesti giorni fortunati,chine assicurache Iddiovorrà accor- darneatlritali?Chi disprezzo aiutimerita d'essere a'ibandonato^
Sìadunque nostro dehito di compensarelamitigatone concessa nello Indulio Ponlifìciocon altre opere buone,dperchèè dovere del cristiano l'oDiraruiltx^ne,sìperchè celoimpone in narltcolaremodoilSunremo (iprarra,quasimricaminodeifavori;the,oggi,ciaccjirda.
Mafraleopereboone rammenlale sempre, o crisiiani,lapreghiera:
quratanonsinega neaiicoiigliindegni:iini-.jseilgiuslodeve pregare pernon cadere,ilpeccatoreluibisognodiprcfrarcpernsorsLTCalla vitadigrazia:/orazione libera dai peccato e dalla morie:diconole SS. Seritl«rej1orazione unitaaldigiuno èarma potenlissima a deljellare
*«n«nUBico attenu alla nostra salvezza.
Viadunque cnnriiluciaricorriamoniIrono della grazia colle nostre preghiere,ricorriamovi |)rcgandoperlanostra eterna salute;preghiamo perlaincolumità delSupremo Gerarca,eperlacsaltauone diS.Chiesa }
l>reghiamo con fervidi voliperlasempre maggiore prosperilù e conso^
lazioneddl' Augusto NostroSovrano,eperlaRealesuaFamiglia, ricorrìamoinRnc per la patriacomune,e perilRe,unilameoleai Sapremi Poteri dello Stato,Aperchè Questi sienoda Iddio asoliti con spedaltssìmi ajulì almaggior bene e vantaggio di Quella, ed Essa consegua qudia sem[Mre maggiore pro^erìtà%IToHd^q»,cuilaProvvidenza,né suoi imperscrutalAliDecrelt,t'avrà riservata.
//Signore Iddio poi, luiio bontàe mÌiei'ÌcordiacÌ santifichi, perchè ilnottro spirito stacolmo di beni,tàlorehèdovremo presenlarsi td co/pettodel Signore NostroGesù CriOo. 1-Theteal,
Dal.aSarmMil9(AMngdtSM.
HVicarioCajMtolare- LUIGICan.VUNI
P. B. iAf.Rte,SignariPàrtorki,iarrnli(urà4'animtUggiranno taprt$t»U, ndla più proaima Fttta,trttìtrà affiuadnranlelaQuaresimane'luoghironntilf.
Ejul mifàanche ad avviTtirlithe giuttaliPaniifiettCoiiiluami,laraeeomandaitM»
dtlta(JnMow'nti,ptriLuoghi Sanli,ni'giorni auegnati,( Y.CalenJariódel,cor.
rttiteanno)' lettligetoriaanchedoviilparfàat tupptim aMndiun preditatprt c^rMKMMtih tkiamio,$inelS.Amento,emtnellaS.Quaretima.
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