maître à penser
NUOVE IDEE
PER UNA POSSIBILE ANALISI SEMIOTICA
(…dei mercati finanziari, ovviamente, ma non solo)
28 Gennaio 20
&21
NIKKAIA Strategie
Nel gioco delle “parti” che muovono il Mercato Azionario (americano) nel trimestre in corso, un posto di assoluto rilievo è stato da noi riconosciuto, fin dall’inizio, al MACD settimanale del Dow Jones, tanto che l’analisi da cui, nei fatti, eravamo partiti qualche settimana fa era stata proprio la seguente:
Quel che vedete qui sotto è il grafico del MACD settimanale del Dow Jones che ci segnala un proprio aspetto di
“Gran Rilievo”: i suoi attuali valori (s’era allora a cavallo del 9 gennaio, N.d.R.) non sono più così lontani, ormai, dal loro massimo assoluto (raggiunto da tale indicatore il 26 gennaio del 2018):
J A S O N D 2017 M A M J J A S O N D 2018 M A M J J A S O N D 2019 M A M J J A S O N D 2020 M A M J J A S O N D 2021 -1500
-1400 -1300 -1200 -1100 -1000 -900 -800 -700 -600 -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200
-1500 -1400 -1300 -1200 -1100 -1000 -900 -800 -700 -600 -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 MACD (1,007.84) 1200
Noi non possiamo ancor sapere quel che accadrà nel corso delle prossime settimane al mercato americano, ma fortunatamente abbiamo un parametro che ci consentirà di valutarlo al meglio:
riuscirà, infatti, il MACD settimanale del Dow Jones a segnar nuovi massimi assoluti nei prossimi giorni o… sarà ricacciato all’indietro, come talvolta accade sulle resistenze?
Lo scorso 12 gennaio avevamo affrontato il tema nel seguente modo:
Cominciamo, anzitutto, con l’avvicinare il nostro sguardo all’immagine che s’è visto più sopra:
27 ber
3 2020
17 31 14 February
28 13 March
27 9 April
17 1 May
15 29 12
June 19 2
July
17 31 14
August
28 11 25
September
2 16
October
23 6 20
November
4 18
December 31 11
2021
18 1 15
February 2 -1500
-1400 -1300 -1200 -1100 -1000 -900 -800 -700 -600 -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200
-1500 -1400 -1300 -1200 -1100 -1000 -900 -800 -700 -600 -500 -400 -300 -200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 MACD (1,030.47)
Le tre frecce gialle indicano i momenti topici vissuti dal MACD settimanale del DOW JONES nel 2020: si tratta de i tre momenti in cui s’è assistito ad un incontro alquanto ravvicinato tra la media mobile più rapida e quella più lenta del MACD stesso.
Nei primi due casi abbiamo assistito alla violazione della seconda media da parte della prima (incrocio riuscito), nell’ultimo invece la più rapida non è stata in grado di bucar la più lenta ed è stata, a propria volta, sospinta di nuovo verso l’alto (incrocio abortito). Senza entrar ora nel dettaglio del perché o del percome questo sia potuto accadere negli ultimi mesi dell’anno e non, invece, nei precedenti (argomento che affronteremo solo quando si ripresenterà una situazione analoga…), focalizziamo ora la nostra attenzione su quel che sta accadendo nelle settimane in corso:
se non fosse per la “resistenza” ben presente poco sopra al capoccione del MACD non vi sarebbe invero alcun motivo per dubitare di un ulteriore allungo di quest’ultimo verso l’alto nei prossimi giorni…
A suscitar però forti dubbi su un simile esito è la seguente immagine, propriamente “semiotica”:
La linea oscillante azzurra incarna il Destino del DOW JONES, mentre quella più lineare dello stesso colore rappresenta l’attuale tendenza di fondo di tale Destino. La linea oscillante gialla, invece, mira ad incarnare le cosiddette Intenzioni degli Operatori: ebbene,
se non vi sarà un repentino cambio di scenario nelle Intenzioni degli Operatori, il Destino del DOW JONES potrà dirsi in un qualche modo segnato e, di conseguenza, sarà alquanto difficile che noi si possa assister già nei prossimi giorni ad una violazione dei propri massimi assoluti da parte del suo MACD.
Tutto ciò, però, con la dovuta precisazione che un’eventuale incapacità del MACD di superare i propri precedenti massimi non necessariamente condurrà il DOW JONES verso il basso: è tuttavia vero che,
nel caso, potrà farsi molto probabile un nuovo incontro ravvicinato tra le due medie mobili del MACD (quella più rapida e quella più lenta) e quasi mai quest’ultimo si rivela un evento privo di conseguenze.
In prossima pagina troverete il grafico settimanale del DOW JONES a partir dalla fine del 2019: sullo stesso abbiamo evidenziato le settimane in cui si sono concretizzati i tre incontri citati più sopra tra le due medie mobili del MACD e le relative conseguenze sulla media mobile a 100 settimane dell’indice americano (media di assoluto rilievo sul lungo e lunghissimo periodo). Orbene, tale immagine ci consente di trarre una prima evidente conclusione:
fin quando il Dow Jones si manterrà oltre la propria media mobile a 100 settimane si potranno dormir sonni tranquilli!
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15 29 12
June 19 2
July
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August
28 11 25
September
2 16
October
23 6 20
November
4 18
December 31 11
2021
18 1 15
February 2 18000
19000 20000 21000 22000 23000 24000 25000 26000 27000 28000 29000 30000 31000 32000
18000 19000 20000 21000 22000 23000 24000 25000 26000 27000 28000 29000 30000 31000 32000 I. US DJ INDUSTRIAL, XTL SUPER
È anche vero però che nel 2020, in situazioni non granché diverse dall’attuale, tanto tranquilli non s’è mai stati:
allora, infatti,
furono sufficienti una o due sole settimane per metter seriamente a rischio i nostri sonni…
Quel che si può veder qui sotto, invece, è l’immagine del MACD settimanale del Dow Jones dopo la seduta di mercoledì 27 gennaio:
27 er
3 2020
17 31 14
February 28 13
March 20 3
April 17 1
May
15 29 12
June 19 2
July
17 31 14
August
28 11 25
September
2 16
October
23 6 20
November
4 18
December 31 15
2021
22 3 17
February 24 10
Marc MACD (967.694)
Ovviamente, quest’ultima è solo un’immagine virtuale perché la settimana non s’è ancor conclusa (e nulla esclude che tale immagine possa persino rivelarsi un “falso segnale”… con tutte le conseguenze di cui s’è già detto nei giorni scorsi all’eventuale presentarsi di questo tipo di segnali), è però vero che la stessa, anche se solo in un qualche modo, mostra un preciso stato di sofferenza del MACD del Dow Jones e, di conseguenza, dell’indice stesso.
In realtà, e come potrete veder da voi in prossima pagina, non c’è ancora alcun preciso motivo per cui
noi si debba, sin d’ora, dormir sonni meno tranquilli di quelli che ci hanno accompagnato nel corso delle
ultime settimane, tuttavia il “dubbio” che questo possa comunque accadere, tra qualche giorno, finirà
molto probabilmente con l’influire in modo sensibile sul nostro umore già nel prossimo fine settimana…
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October
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November
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December 31 15
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February 24 10
Marc I. US DJ INDUSTRIAL