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VERONA 2017: Che nessuno resti indietro Movimento Cinque Stelle Alessandro Gennari Candidato Sindaco DREAM VERONA 2017

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DREAM VERONA 2017

Verona é la seconda città in Italia per turismo e cultura. Le strade traboccano di turisti che si fermano settimane intere non solo per l’opera lirica e si portano a casa le nostre eccellenze agroalimentari, manifatturiere esaltando nei loro Paesi l’immagine scaligera nel mondo. La disoccupazione giovanile é prossima allo zero aiutata dal Comune che si fa anello di congiunzione tra il mondo dell’istruzione e le aziende. Le fasce deboli sono tutelate da progetti dedicati giovani-anziani e le necessità abitative sono state risolte da nuove strutture in co-housing e social-housing a canone agevolato dove le imprese locali lavorano in sinergia con la macchina amministrativa per l’efficientamento energetico degli edifici e la promozione della sostenibilità ambientale a consumo di suolo zero. Un occhio di riguardo é stato speso per la mobilità. Oggi a Verona ci si sposta per il 30 % con la bicicletta sfruttando una rete ciclabile efficiente e protetta. Su questo punto i fondi europei e le stesse aziende del territorio, finanziano tuttora progetti di giovani architetti che con entusiasmo ed alto senso civico preparano Verona al futuro. Il trasporto pubblico contrasta puntualmente l’evasione dei titoli di viaggio, i mezzi sono ad emissioni zero e la scelta per questo tipo di trasporto é sfruttata dal 40 % dei cittadini veronesi. Il restante si sposta con l’auto per necessità professionali ma si sta lavorando per ridurre ulteriormente l’uso del mezzo privato dove é stata messa in campo la sperimentazione di stazioni ad idrogeno oltre alle tradizionali colonnine per la ricarica mezzi full electric. I quartieri hanno sviluppato veri e propri volani economici di eccellenza, pensiamo al quadrato dello spettacolo, alla gastronomia d’eccellenza di Chievo ed alla piccola “Silicon Valley” situata nei pressi del Quadrante Europa dove il progetto COMUNEBETA sta impegnando le start up veronesi a dare notevoli mezzi su VeronaMercato, VeronaFiere, scuole e Comune stesso. In questo senso il resto del mondo ci guarda con molto interesse. L’assessorato all’innovazione sta lavorando per chiudere il secondo CCN di periferia collegando tra loro in un contenitore digitale i negozi di prossimità che partecipano attivamente alla programmazione di eventi tematici dentro e fuori dal centro storico già attivo in questo senso da anni con il primo CCN. La bellezza della città delle periferie è accresciuta da un forte aumento della naturalità. Questo ha reso la città più salubre e di veronesi ora vivono molto all’aperto dove ambiente cultura e sport si incontrano. Il centro storico le colline l’Adige le aree agricole che circondano Verona sono ora un gioiello ammirato in tutto il mondo. Qui il paesaggio è tutelato, l’arte è creativa, l’agricoltura biologica, i cibi sani. I lavori socialmente utili mantengono il territorio perfettamente e accrescono la solidarietà e la coesione sociale. Il Comune ha superato il 75% di raccolta differenziata ed avviato un mercato di materie prime seconde che incamera nuovi introiti per il settore ecologia. Tale pratica ha abbassato le tariffe istituendo la raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale con tariffazione puntuale per rifiuto prodotto. Il risparmio della macchina amministrativa, unito a quello delle partecipate pubbliche grazie ai bilanci partecipativi, ha permesso la costruzione di 10 nuovi asili nido passivi liberando posti nelle graduatorie ormai ininfluenti vista la presenza massiccia di telelavoro e strutture interne alle aziende. La città di Verona attualmente é stabile nelle prime posizioni su scala nazionale per qualità di vita, posti di lavoro ed efficienza amministrativa. Quindi un ringraziamento a tutti i soggetti attori di questo sviluppo e a tutti i cittadini veronesi che oggi vivono in una città sana, bella ed innovativa.

Questo é quanto mi piacerebbe raccontare a tutti voi tra cinque anni. Dopo la prima amministrazione a 5 stelle nel mio Comune. Sappiamo tutti che la situazione oggi é molto differente, ma non siamo così lontani. A livello elettorale possiamo raggiungere il ballottaggio ed ambire ad amministrare una delle più importanti città del Nord-Est . Quanto raccontato poco fa é un veloce spettro di quello che presentiamo nel nostro programma, ma, ahimé, non esiste la vittoria a costo zero. Immagino che ogni nostro portavoce in qualsiasi Comune, in Regione Veneto e in Parlamento, abbia vissuto la stessa sensazione che stiamo vivendo ora a Verona. Quella sensazione che ti fa desiderare, ti fa vedere concretamente la possibilità di rendere reale un cambiamento. Per questo stiamo chiedendo un contributo a tutti loro. Un sostegno concreto per questa campagna elettorale che può, anche grazie a loro, essere vincente . Se il nostro sogno per Verona l’avete un po’ vissuto, se chiudendo gli occhi un attimo vi siete resi conto di quale portata possa avere la possibilità per il M5S di vincere a Verona, allora aiutateci. Lo chiediamo da cittadino a cittadino. E’ questo il momento di dimostrare la capacità amministrativa di un Movimento che era la novità dopo la delusione, ma che oggi é l’unica speranza per il nostro Paese.

Alessandro Gennari Candidato Sindaco

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INDICE PROGRAMAM DETTAGLIATO

IL NOSTRO IMPEGNO PER I PRIMI 100 GIORNI URBANISTICA

ZERO CONSUMO DI SUOLO

REVISIONE DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) VERONA INTERNAZIONALE

PROGETTI DI COORDINAMENTO DI LIVELLO METROPOLITANO O RILIEVO REGIONALE INTERREGIONALE EUROPEO QUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO E DEI BENI STORICI

QUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE

PAESAGGIO, RETE ECOLOGICA, SISTEMI DI AREE PROTETTE

SISTEMI DEL PAESAGGIO RETE ECOLOGICA

SISTEMA DELLE AREE PROTETTE – PARCHI

SISTEMA PRODUTTIVO AGROALIMENTARE COMMERCIALE

PRODUTTIVO

RILANCIO DELL’IMPRESA E DEI SERVIZI TRAMITE IL RECUPERO DEL DISMESSO AGRICOLTURA ED AGROALIMETARE

COMMERCIO.

CULTURA TURISMO SPORT

ECOLOGIA/AMBIENTE

RIFIUTI

CAVE E DISCARICHE ARIA.

ACQUA

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ENERGIA.

RISCHI.

MOBILITÀ SOSTENIBILE

RIDUZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA MOBILITÀ SU GOMMA INFRASTRUTTURE VIABILISTICHE

RAZIONALIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ URBANA: SPOSTAMENTI DI PERSONE E MERCI

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE TPL E SISTEMA FERROVIARIO REGIONALE ( METROPOLITANA DI SUPERFICIE FERROVIE E LOGISTICA

NO TAV AEROPORTO CICLABILITÀ

PEDONABILITÀ E SENTIERISTICA.

TRASPARENZA

DEMOCRAZIA PARTECIPATA

GARANTI DELLA PARTECIPAZIONE

BILANCIO COMUNALE

I TITOLI DI SPESA

LA GESTIONE DELLE ENTRATE

RIFORMA DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA

IL COMUNE È INTESO COME ANELLO DI CONGIUNGIMENTO RAZIONALIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE COORDINAMENTO CON L’ASSOCIAZIONISMO LAVORI SOCIALMENTE UTILI NO PROFIT

POLITICHE DI CONCERTAZIONE PER I FINANZIAMENTI EUROPEI REGIONALI ALTRI

CIRCOSCRIZIONI

COESIONE E SOSTENIBILITÀ

PARTECIPATE

CENNI SULLE PARTECIPATE

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SERVIZI E DIRITTI

POLITICHE PER LA FAMIGLIA POLITICHE GIOVANILI POLITICHE PER LA TERZA ETÀ

POLITICHE PER I DIVERSAMENTE ABILI LOTTA ALLE DIPENDENZE

CONTRASTO ALLA POVERTÀ

DIRITTO ALLA CASA, AL LAVORO, POLITICHE DI SOSTEGNO AL REDDITO

DIRITTO ALLA CASA DIRITTO AL LAVORO:

SOSTEGNO ALLE IMPRESE NUOVA IMPRESA GIOVANILE OCCUPAZIONE

REDDITO DI CITTADINANZA E POLITICHE DI MICROCREDITO LAVORI SOCIALMENTE UTILI E NO PROFIT

GESTIONE DELL’IMMIGRAZIONE E POLITICHE DI INTEGRAZIONE

ADESIONE AL SISTEMA SPRAR LISTE CASE AGEC

INCLUSIONE INTERCULTURALE

ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

ASILI NIDO

SCUOLE DELL’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE PROGETTI EXTRA-SCOLASTICI

SCUOLE PROFESSIONALI UNIVERSITÀ

ALTERNANZA SCUOLA/UNIVERSITÀ-LAVORO PERCORSI DI AGGIORNAMENTO PER I DOCENTI EDIFICI SCOLASTICI

REFEZIONE SCOLASTICA

FORMAZIONE PERMANENTE PER GLI ADULTI GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO

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SICUREZZA URBANA E PREVENZIONE

SICUREZZA STRADALE

PREVENZIONE ALLA SICUREZZA DI GENERE E FEMMINICIDIO PREVENZIONE SITUAZIONALE

PREVENZIONE SOCIALE PREVENZIONE COMUNITARIA

UNA SANITÀ MIGLIORE PER TUTTI- UNA SANITÀ CHE HA A CUORE LA PERSONA. UNA SANITÀ VICINA AI CITTADINI

INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE MENSE SCOLASTICHE

ATTIVITÀ FISICA INQUINAMENTO GIOCO D'AZZARDO

OSPEDALI E DISTRETTI SOCIO-SANITARI SANITÀ PARTECIPATA

LIBERTÀ DI SCELTA TERAPEUTICA PUNTI DI EMERGENZA CARDIACA – DEA RAPPORTI CON LA REGIONE VENETO

DIFESA DEGLI ANIMALI

ANIMALI DOMESTICI FAUNA SELVATICA

VERSO IL PROGRAMMA OPERATIVO

CONTRIBUTO E PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI RAPPORTI E PROPOSTE D’AREA

CONTRIBUTI/DESIDERATA DELLE ASSOCIAZIONI/CATEGORIE/ISTITUZIONI BANCA PROGETTI

PER DECIDERE COME DECIDERE

IL PROGRAMMA IN SINTESI

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Il Movimento 5 Stelle a Verona è nato nel 2009 e si è presentato per la prima volta alle amministrative nel 2012 ottenendo un ottimo risultato. I nostri consiglieri in Comune e nelle circoscrizioni si sono battuti in difesa della collettività, formulando numerose proposte per una Verona più solidale, giusta e vivibile.

La partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini sono il valore primario del Movimento 5 Stelle. Chiunque abiti o lavori a Verona ha potuto portare sino ad ora le proprie istanze e proposte nelle istituzioni tramite i portavoce eletti nel Consiglio comunale e nelle circoscrizioni.

Numerosi attivisti e cittadini hanno studiato problemi e documenti contribuendo alla formazione del programma. Il candidato Sindaco, con la squadra 5 S

stelle di Verona, attiverà diverse modalità di ascolto dei cittadini con incontri pubblici, dialoghi e dibattiti che arricchiranno l’azione amministrativa e saranno la premessa alla democrazia diretta che l’Amministrazione 5 stelle intende portare avanti.

In accordo con la nostra visione politica, tutte le azioni dell’Amministrazione saranno trasparenti, condivise, verificabili. La legalità sarà al primo posto. I beni pubblici, la macchina amministrativa e le aziende partecipate diventeranno un servizio efficiente ed eccellente per i cittadini. I diritti alla casa, al lavoro, ai servizi dovranno essere difesi e rispettati. L’emergenza abitativa sarà combattuta attraverso nuove forme dell’abitare, tra cui il cohousing e il social housing. Ci impegniamo per una promozione di una città più solidale, nella quale vi sia un dialogo e una riduzione degli attriti tra le generazioni; una maggiore collaborazione tra scuola e famiglia; un incentivo alle politiche inclusive delle fasce più deboli e un trattamento più equo e rispettoso per le persone di tutte le fasce d’età e condizioni psico-fisiche e per gli animali.

IL NOSTRO IMPEGNO PER I PRIMI 100 GIORNI

L’impegno previsto per i primi cento giorni a Verona, pone l’accento sull’acquisire una visione completa della situazione sociale, economica, delle emergenze.

Agiremo quindi in modo da comprendere e migliorare la macchina amministrativa, capire e rivedere il bilancio a favore delle emergenze sociali , imprenditoriali, ambientali.

Provvederemo ad acquisire un panorama completo della situazione dei servizi resi a Verona anche attraverso le partecipate. Per quanto sarà possibile privilegeremo l’assetto pubblico delle stesse. Porremo in primo piano le emergenze quali la Fondazione Arena, la situazione dell’università e di tutto ciò che rende Verona importante nel contesto urbano metropolitano internazionale. Renderemo pubblici i debiti che erediteremo dalla precedente amministrazione.

In seguito, attraverso le politiche a lungo termine, quelle attuative e programmatiche, provvederemo alla costruzione di una Verona legale pulita, rinnovata, propulsiva, coesa, attraverso l’accrescimento dei servizi, il miglioramento della qualità ambientale, il rilancio del ruolo di Verona in ambito regionale interregionale internazionale; la revisione degli strumenti urbanistici; il lancio di progetti sostenibili a favore del sociale ed al rilancio innovativo dell’impresa.

EFFICIENTAMENTO DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA.

Per poter dare concreta attuazione alle nuove politiche volte a migliorare la città di Verona nei primi 100 giorni si procederà ad una:

ASCOLTO DEI CITTADINI DELLE IMPRESE DEI TERRITORI Si ascolteranno le problematiche e le necessità dei cittadini per capire quali sono effettivamente le esigenze della popolazione e

indirizzare le azioni

amministrative in questa direzione, all’insegna dei criteri di CHIAREZZA, TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE che sono tra i principi del Movimento 5 Stelle.

PARTECIPATE. Verifica dell’utilità e l’andamento delle società controllate o partecipate del Comune.

In relazione ai bilanci ed alle normative vigenti si opterà per il mantenimento dei servizi in mani pubbliche

DIFESA E QUALIFICAZIONE DELLE FUNZIONI RARE DI VERONA: Verona gode di una posizione nell’Italia e nel mondo che va valorizzata e tutelata

SOLUZIONE DELLE EMERGENZE In rapporto alle possibilità evidenziate con la spending rewiew si cercherà di dare soluzione:

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Spending Review revisione del bilancio comunale per rimodulare la spesa corrente a vantaggio:

miglioramento quantitativo e qualitativo dei servizi offerti ai cittadini;

riorganizzazione,

razionalizzazione ed efficientamento della macchina amministrativa

verifiche per una maggiore accessibilità a finanziamenti e bandi per i contributi regionali, statali e UE al fine di studiare il modo per ottenerne di più, sempre a vantaggio degli aventi diritto

capacità di generare entrate per diminuire la pressione fiscale

Creazione di un gruppo di ascolto per quartiere

Ascolto delle categorie

Collaborazione con gli attori sociali ed economici

Sostegno attraverso convenzioni per il microcredito

Aiuto all’impresa nascente e mantenimento e rilancio delle imprese esistenti

Dare il massimo risalto alle funzioni degli enti e delle partecipate quali strumenti pubblici a servizio dei cittadini e di Verona

creazione di una banca progetti per completare le opere ritenute di rilievo urbano attraverso la collaborazione

interistituzionale

Tutela e rilancio della Fondazione Arena anche attraverso…

 Consorzio ZAI, AGSM, Fiera, università, musei, aeroporto e tanti altri enti saranno analizzati nel loro ruolo nelle loro finalità per il rafforzamento del livello interregionale metropolitano internazionale che ricoprono

Censimento degli immobili inutilizzati e del patrimonio pubblico;

Recupero degli immobili non utilizzati per emergenza abitativa , sociale, creazione di incubatori di imprese, centri di arte e cultura, residenze universitarie accessibili…

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URBANISTICA

Pensare all’ l’urbanistica, quale tema centrale di un programma elettorale, significa che avere a cuore il futuro della città.. Usando gli strumenti più potenti di pianificazione comunale (PAT e PI) diamo una impronta, piuttosto che un’altra, al futuro della nostra città. L’Urbanistica incide su ogni aspetto della qualità della nostra vita. Attraverso di essa possiamo rilanciare l’economia della nostra città, l’occupazione e di servizi, l’ambiente la qualità della vita oppure prevedere politiche che addirittura danneggiano città ambiente cittadini, come sta succedendo adesso. Noi vogliamo cambiare. Per noi la partecipazione dei cittadini alle scelte importanti, la trasparenza delle decisioni e negli atti, la difesa dei beni comuni e dei valori ambientali e storico architettonici, il senso di responsabilità verso le future generazioni, la policentricità,il coordinamento metropolitano, l’ internazionalizzazione, la valorizzazione delle periferie, devono essere la guida per le azioni e tradursi anzitutto in una revisione del PAT , del PI, e di tanti altri progetti che sono scaturiti da un’amministrazione che non ha saputo dare respiro vitalità a Verona. .

Importante per il nostro operato sarà il recupero del dismesso. Esso non servirà a costruire altri centri commerciali e a consumare inutilmente territorio distruggendo agricoltura e paesaggio, ma ad ospitare le imprese locali nascenti di Verona e quelle provenienti da altri luoghi. Soprattutto useremo il dismesso come incubatore di funzioni di rivitalizzazione sociale, culturale, economica e ambientale.

Tutte queste azioni saranno implementate attraverso la valorizzazione delle periferie, il potenziamento delle funzioni circoscrizionali e con intese accordi e piani con i Comuni dell’area metropolitana. Verona è oggi un organismo complesso che va oltre i confini comunali e per questo va relazionata e governata assieme ai territori confinanti con azioni comuni per la qualificazione degli spazi aperti, il raccordo e la distribuzione di funzioni, la continuità ambientale, la limitazione dell’uso del suolo, la della mobilità e dei servizi.

Verona e la sua area metropolitana saranno il punto di riferimento della nuova impresa locale ed internazionale perché qui troveranno il supporto dell’Università, delle scuole professionali, delle botteghe storiche, dei musei, delle biblioteche, dell’arte, della cultura locale, dell’artigianato storico e moderno. Usufruiranno di servizi efficienti e saranno inglobate in una città accessibile, sia da lontano che da vicino, attraverso il rafforzamento e l’integrazione dei sistemi di trasporto ferroviari con quelli locali su gomma e con le piste ciclabili. Daremo prestigio alla nostra posizione strategica e realizzeremo una mobilità sostenibile, privilegiando l’uso dei mezzi pubblici, delle biciclette e valorizzeremo i percorsi pedonali. Non saranno più necessarie grandi opere infrastrutturali, come la TAV ed il Traforo.

Non ci sarà bisogno di occupare altra superficie agraria. I panorami andranno valorizzati. Creeremo più cinte verdi dalle mura alla Spianà alla collina all’Adige e dissemineremo nelle nostre ville storiche, nei nostri forti, nei nostri percorsi storici, le attività che più ci rappresentano. Esse faranno sistema attraverso un ambiente riqualificato disseminato di prodotti tipici, cultura, saperi, attività. Questa idea progettuale, sarà il perno del nuovo PAT. Coniugherà ambiente ed economia, agricoltura e recupero; turismo e ruolo imprenditoriale tutti i quartieri di Verona e i comuni limitrofi; includerà il parco delle Mura, le colline, l’Adige, le risorgive, e lo scalo merci, il cosiddetto Central Park. La bellezza, la cultura, l’arte, l’agricoltura, il sistema produttivo, artigianale e agroalimentare diverranno il vivaio di nuovi saperi e rappresenteranno la ricetta per una innovazione sostenibile.

I Centri storici saranno rifunzionalizzati; Il centro storico principale di Verona diverrà vivo, pieno di cultura eventi, un commercio florido. Le periferie saranno rivitalizzate e saranno arricchite di spazi verdi, servizi e di tutte quelle qualità urbane atte a renderle municipalità e non marginalità. Arena, Arsenale, forti, ville, musei, biblioteche, chiese, scuole artistiche e tecnologiche e architetture industriali del novecento rappresenteranno un sistema sinergico interconnesso con le cinte verdi.

L’impresa rinascerà e con questi obiettivi anche il turismo potrà in tal modo rifiorire e godere di una ospitalità che coinvolgerà tutta la città metropolitana.

Il territorio ed i servizi saranno gestiti in modo condiviso facendo nascere imprese e lavori socialmente utili che diverranno, sotto il coordinamento del comune anello di congiunzione con le partecipate, il modo per offrire più servizi all’impresa e alla persona e lanciare una grande manutenzione del territorio.

I NOSTRI VALORI:

 zero consumo di suolo,

 recupero e manutenzione urbana,

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 ambiente pulito;

 rispetto per la natura,

 il paesaggio,

 l’agricoltura e il territorio;

 valorizzazione della bellezza,

 dei beni storici e di quelli culturali.

 Attivazione della cooperazione interistituzinale

 consulte per la formazione di piani operativi di gestione urbana di carattere sociale e territoriale, partecipazione a bandi europei ed integrazione dei finanziamenti su progetti condivisi

ZERO CONSUMO DI SUOLO. Non consumare altra superficie agraria non significa fermare lo sviluppo e l’economia anzi, significa rilanciarla attraverso un grande progetto di manutenzione del territorio che attraverso il riuso, il recupero,la qualificazione ambientale ed urbana coniughi il passato col presente trasformandolo in innovazione, in nuova impresa di livello internazionale. Riqualificare l’esistente riutilizzandolo al meglio significa orientare lo sviluppo alla sostenibilità. In tal modo si creeranno lavori socialmente utili che si integreranno con i servizi comunali e manterranno il territorio sicuro da inondazioni, rischi; daranno più servizi sociali e culturali. Ci sarà in tal modo più occupazione in tal modo combatteremo la povertà. Chi è disagiato diventerà una risorsa, chi intraprende troverà spazio per esprimersi.

Con questa coesione rifioriranno i nostri beni e saremo pronti a cogliere i finanziamenti europei, regionali, delle varie istituzioni e coniugarli a quelli privati e del no profit. Diverremo concorrenziali ed ospitali.

REVISIONE DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT) E DEL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI): Lo strumento principe per attuare gli obiettivi sopra descritti è rivedere gli strumenti di governo del territorio: il PAT ed il PI. Essi devono esprimere progettualità, sostenibili, integrate da azioni comunali volte ad attuarle di concerto con le altre istituzioni pubbliche egli attori socio- economici, nella massima trasparenza. Non dobbiamo sottostare alle lobbies o continuare a costruire centri commerciali.

Azioni in condivisione con il gruppo regionale M5S

• Promuovere la formazione di una nuova legge urbanistica volta alla sostenibilità e l’interesse pubblico;

• Stralcio dei progetti del Piano di Area del quadrante Europa;

• Dimensionamento sostenibile del PAT: individuazione delle aree naturali ed agrarie da tutelare e mantenere in vita attraverso il progetto di manutenzione;

• Costituzione di un garante della partecipazione per rendere pubblici tutti gli atti comunali e regionali anche con la possibilità da verifica;

Azioni di livello comunale/intercomunale/metropolitano

• Istituzione di un coordinamento territoriale metropolitano per la riduzione del consumo di suolo e attivazione di progetti territoriali coordinati per il recupero ambientale funzionale anche: alla riduzione dei rischi, a una maggiore naturalità, alla tutela del paesaggio, dei beni storici, dell’agricoltura;

• Valorizzazione delle funzioni metropolitane: Fiera, arsenale e sistema dei forti, Arena, Università, scalo merci, ecc

• Individuazione delle aree a recupero per servizi; recupero degli immobili dismessi ad uso sociale imprenditoriale associativo; misure contro la dismissione; Recupero ad uso sociale ed imprenditoriale del dismesso;

Aumento delle case in affitto a costi convenzionati, mantenimento ed aumento dell’edilizia pubblica;

• Censimento del patrimonio inutilizzato e studio delle modalità di riuso anche in convenzione;

• Censimento del patrimonio pubblico e rivitalizzazione urbana;

• Stralcio delle previsioni non ancora convenzionate di espansione urbana;

• Aumento e gestione della naturalità e delle aree protette;

• Qualificazione delle periferie e delle aree di dispersione urbana attraverso l’aumento

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dei servizi e l’identificazione vocazioni economico sociali ambientali di livello metropolitano;

• Agevolare la varietà di funzioni all’interno dei quartieri anche attraverso il commercio di prossimità;

• Favorire la mobilità sostenibile;

• Mettere in rete i percorsi pedonali, ciclabili, delle linee di mobilita di massa con i percorsi turistici, il sistema dei parchi, dei forti, delle mura ecc.

• Agevolare il telelavoro e l’informatizzazione dei documenti. – Fare formazione alla mobilità consapevole ed alle rispetto delle diverse utenze della strada fin dai primi anni di scuola.

VERONA INTERNAZIONALE. L’importanza di Verona in campo nazionale padano e internazionale è dimostrata dalla strategicità militare che l’ha accompagnata fin dal suo sorgere. Oggi potenziare Verona quale città di livello internazionale significa dare ruolo ad ogni zona urbana e metropolitana e collegarla alle funzioni rare di cui dispone Verona. Esse sono dette rare in quanto non sono presenti in molte delle città del Veneto e della pianura padana (università, arena, aeroporto, quadrante Europa, fiera, musei, sistema agroalimentare, Verona mercato ecc). Anche per la posizione strategica di Verona esse sono sinergiche al rilancio territoriale culturale e quindi socio economico della città e dell’area metropolitana in modo che diventi una città che sappia produrre, accogliere e sostenere nuove imprese sorte dai saperi locali.

La Valorizzazione delle funzioni rare a servizio dell’area metropolitana di livello internazionale (Università Quadrante Europa, Fondazione Arena, Centro Agroalimentare Polo fieristico, ecc) saranno sinergiche con l’ambiente le colture locali le a disposizione delle imprese attratte da Verona se:

• si stabilirà una attenta distribuzione dei servizi culturali ed ambientali nell’area metropolitana valorizzando il ruolo specifico di ogni zona anche attraverso progetti mirati;

• si saprà offrire un ambiente sociale colto, ed un insieme urbano efficiente;

• si sapranno offrire spazi per l’insediamento delle imprese in luoghi dismessi dotati di servizi a prezzi concorrenziali;

• Si saprà offrire un ambiente sano pulito ospitale;

• Si sapranno mettere in sinergia le bellezze storico architettonico paesaggistiche turistiche fieristiche con quelle tecniche ed ecologico ambientali energetiche in funzione delle imprese;

• si apporranno convenzioni con le città contermini sia pede-alpine che pede- appenniniche;

• si offriranno servizi competitivi dal punto di vista logistico sia per l’accessibilità delle persone che per le merci attraverso metodi di trasporto sostenibili non inquinanti frequenti;

Sarà di particolare rilievo:

• la valorizzazione del sistema artistico culturale teatrale scenico a partire dalla fondazione arena dai teatri e dalle grandi mostre, musei ed eventi

• il miglioramento dell’offerta aeroportuale con particolare riferimento ai voli charter;

• l’efficientamento delle aziende fornitrici di servizi di trasporto e di energia

• la valorizzazione dell’interporto per il cambio di modalità merci in rapporto alle linee internazionali attraverso la qualificazione delle linee ferroviarie esistenti

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• l’allestimento del Sistema Metropolitano Ferroviario Regionale (SMFR detto anche metropolitana regionale di superficie) sulle linee ferroviarie storiche e verso Mantova Modena Legnago

PROGETTI di coordinamento di livello metropolitano o rilievo regionale interregionale europeo

Tutto intorno e all’interno di Verona esiste un sistema di vasti spazi aperti (che chiameremo cinte) di grande valore ambientale, paesaggistico e naturale Detti spazi aperti sono composti da vasti brani agrari, sistemi naturali (quali risorgive, sorgenti, fossi, torrenti, colline), e sistemi storici.

Possiamo individuare quindi tre cinte verdi:

1)Il sistema dei Bastioni che separa il centro di Verona dalle periferie e si congiunge con l’Adige e la collina ;

2) Il sistema dei Forti che dall’Adige di Chievo si inoltra verso la Spianà, lo scalo merci (rinominato Central Park) l’Adige sud, forte santa Caterina Lazzaretto Pestrino Montorio risorgive collina; con un braccio pi a sud perimetra le periferie di Verona

3) Il sistema delle risorgive e dei Forti che perimetra le periferie a sud dividendole dai comuni contermini dove il corridoio ambientale diventa più nitido seguendo le risorgive che si snodano lungo la fascia di ricarica

GRANDI PROGETTI

IL PARCO AGROALIMENTARE VERONESE.

Il sistema di spazi aperti descritto si insinua in tutte le parti di Verona e funge da tessuto connettivo atto qualificare perimetrare e quindi definire in modo storico naturalistico ambientale si a il centro che le periferie che lo spazio metropolitano. Solcato e connesso ad ambienti naturali di valore, contiene molti elementi storici ( ville e forti). Tocca tutte le funzioni urbane eccellenti (università, fiera, stazione, aeroporto interporto ecc) che possono quindi essere connesse ed integrate al sistema urbano-metropolitano, da un sistema agricolo- ambientale di grande valore che può ospitare le eccellenze produttive tecnologiche artistico- storiche stabilendo una sinergia fra territorio e funzioni rare. L’accessibilità strategica a questa area ambientale, che va ripulita e rifunzionalizzata anche dal punto di vista agrario, protetta da nuovi interventi infrastrutturali, ma organizzata per una fruizione sostenibile ( ciclabile e pubblica) può divenire la vetrina delle eccellenze veronesi e lo strumento per dare ruolo visibilità lavoro al centro alle periferie ai comuni metropolitani

QUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO E DEI BENI STORICI

L’insieme dei beni storici assume a Verona una connotazione di rara importanza in quanto rappresenta una storia di duemila anni conservata e visibile in tutte le sue parti anche territorialmente distinte.

La matrice storica di Verona e dei comuni contermini è ancora visibile attraverso un’immagine offuscata in tutte le sue parti: la città preromana, quella romana, quella medioevale e rinascimentale, la parte liberty, gli insediamenti industriali del primo novecento, la Verona moderna, i centri storici inglobati nella città e quelli esterni offuscati da una sempre maggiore urbanizzazione, le immagini dei paesaggi agrari storici.

Ridare funzione mettere in risalto questi elementi e integrarli col loro ambiente contestuale è nostro obiettivo primario per conservare la bellezza la cultura e proporre in questo modo il rilancio dell’economia.

Valorizzazione dei beni archeologici anche puntuali

Centro storico maggiore: è il centro culturale turistico commerciale naturale e come tale va difeso in tutti i suoi aspetti: ricettività, accessibilità sostenibile accoglienza, bellezza, incremento dei percorsi storici e turistico commerciali, attività ed insediamenti culturali artigianali tipici, rete di funzioni eccellenti quali Arena, Teatro filarmonico casa di Giulietta, Castel San Pietro Università Castelvecchio,sistema museale e delle fortificazioni

Centri storici minori: mantenimento delle caratteristiche dei centri storici minori, dell’edilizia monumentale e minore, dei tessuti e delle morfologie urbane e agrarie accompagnati dalla rifunzionalizzazione con respingimento della sola funzione commerciale;

Altre aree storiche: mantenimento di tutte le caratteristiche anche di impianto delle strutture morfologiche urbane del novecento ( Borgo Trento, Porto san Pancrazio Borgo Venezia, san Michele, ecc

GRANDI PROGETTI

ARENA DI VERONA: costituisce il cuore pulsante di Verona come tale essa va salvaguardata nella sua funzione storica estetica e culturale in tutte le sue parti (fondazione teatro filarmonico, teatro romano, balletto, orchestra, ecc)

CHIESE E CASTELLI: mantenimento dei coni ottici e visuali dei percorsi testimoniali, riutilizzo e

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valorizzazione;

ARSENALE. Il nostro progetto di riqualificazione e riutilizzo dell’Arsenale austriaco va ripreso e avviato. Oltre alla sua messa in sicurezza, si possono, in accordo con le realtà del territorio comunale e provinciale, avviare cantieri scuola per il restauro e la progettazione e cura degli spazi verdi (corso collaboratori restauratori, corso di restauro di Accademia Cignaroli e scuole professionali di giardinaggio e florivivaismo).

FORTI. Il sistema dei forti è saldamente integrato al sistema agroalimentare. Per questo motivo il loro recupero deve far parte di progetti internazioni ed europei che coniughino il paesaggio, i prodotti e le tecnologie.

VILLE. Intendiamo valorizzare le ville e i giardini già presenti sul territorio. Nel caso di Villa Pullè vogliamo mantenere l’uso pubblico del parco e degli annessi, come già sostenuto da “Salviamo il paesaggio”. Grazie alla raccolta firme effettuata l’amministrazione sarà chiamata a coordinare l’uso delle strutture da parte di associazioni, organizzatori di eventi (anche privati) garantendone la valorizzazione dal punto di vista culturale e sociale e incoraggiando la fruizione da parte della cittadinanza. Nello specifico riteniamo essenziale ricontrattare la situazione della Villa con l’Inps.

Beni artistici storici religiosi centri storici. Vanno qualificate le strutture insediative storiche nel contesto paesaggistico pertinente

QUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE

CARATTERIZZAZIONE IMPRENDITORIALE E RUOLO NELL’AREA URBANA:

Rilancio attraverso il recupero, della nuova impresa e specializzazione valorizzazione con servizi ed imprese di rango metropolitano

LA PIAZZA COME “BENE COMUNE” per riorganizzare la vita economica e sociale nelle periferie. La piazza dovrà essere organizzata con spazi che siano dei veri e propri “appigli” alla socialità nel quartiere: dovrà essere a misura di bambino perché essi vi possano giocare e così per le madri che li accompagnano, dovrà prevedere spazi ombreggiati e riparati per gli anziani che potranno sostarvi ed incontrarsi, ed altri per i giovani che dovranno trovarvi il loro “muretto”, ed ancora offrire spazi ed anche volumi pubblici per le associazioni sociali e metropolitane, per gli hobby e gli interessi culturali. Ed infine spazi per gli ombrelloni dei bar e dei ristoranti, e accentramento di attività private di negozi, botteghe artigianali e uffici, servizi

Le periferie vanno ridisegnate attorno a queste nuove piazze pedonali, ricollegate tra loro ed il centro città con rete di piste ciclabili e di mezzi pubblici ecologiche Gli spazi verdi dovranno creare corridoi naturalistici e

I principali obiettivi sono:

Definizione e valorizzazione delle periferie secondo le vocazioni d’area attraverso l’insediamento di nuove imprese servizi caratterizzanti il territorio;

Recupero estetico ed ambientale delle periferie;

Maggiore sicurezza: le periferie rivitalizzate e vissute in modo più completo garantiscono maggiore sicurezza attraverso anche altre misure attivate a questo scopo;

Incremento dei servizi e dei lavori socialmente utili: la carenza di servizi nelle periferie è un male cronico che va superato anche attraverso l’efficientamento della macchina pubblica che deve essere in grado di offrire servizi decentrati e spazi per l’associazionismo anche attraverso il rafforzamento del ruolo delle circoscrizioni con politiche di recupero edilizio del dismesso;

Verde e rete ecologica: a Verona ogni quartiere è separato da quelli contermini da spazi interclusi abbastanza limitati ora ma che vanno salvaguardati per mantenere o ravvivare l’identità. Tutt’intorno alla città moderna e recente vi è un complesso di aree agricole ed un sistema di acque che rientrano nel complesso dei grandi progetti metropolitani di congiunzione

dei luoghi

Mantenimento del commercio al dettaglio

Aumento del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile interqartierale

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definizione dei bordi degli spazi abitati. Approntare soluzioni per evitare il traffico passante

PAESAGGIO, RETE ECOLOGICA, SISTEMI DI AREE PROTETTE

La Regione Veneto risulta carente nella stesura di tali piani, mentre il Comune non ne ha prodotto uno. Il nostro impregno sarà redigere un piano del paesaggio i cui cardini saranno: il paesaggio si compone nel veronese per la maggior parte di insiemi antropici ed agronomici contornati e frammisti a beni naturali quali l’Adige le colline le risorgive.

La tutela del paesaggio qui descritta si coniuga quindi alla manutenzione del territorio agrario naturale con l’intero edificato storico e moderno. Infatti uno degli obiettivi paesistici non è solo la tutela del rapporto fra beni storici e agrari ma anche la qualificazione estetica e naturale delle periferie attraverso misure di rafforzamento e costituzione della rete ecologica con gli spazi urbani aperti, con gli itinerari che attraversano questi centri, con piani del colore, ed altre misure quali la polarizzazione di servizi rari sociali nei luoghi più significativi ed identitari

SISTEMI DEL PAESAGGIO Il paesaggio veronese è contraddistinto dalla presenza di beni storici archeologici di tutte le epoche morfologicamente distribuite sul territorio in forma compatta ( centri storici) oppure puntuale( nuclei ed elementi sparsi) inseriti un contesto agrario di pregio fiancheggiato da sistemi naturali. La particolarità del paesaggio veronese è dato dai materiali di costruzione; dalla presenza di una flora tipica ( vite ulivo prati nuclei di cipressi) coltre orticole e a seminativo, grandi alberi isolati filari siepi, muretti a secco ecc. Il contesto in cui tutti questi elementi si inseriscono è di rara bellezza essendo composto di solito da tre piani prospettici: il primo dove si vede l’insieme architettonico o l’elemento paesaggistico di primo piano ( e quindi vanno curati i particolari i colori le finiture), il secondo dato dalle cortine collinari e moreniche) il terzo dai monti che spuntano dietro i colli. Gli elementi di contrasto del paesaggio è dato dall’architettura moderna in particolare delle infrastrutture viabilistiche e dagli insediamenti produttivi. Ora si affaccia anche il pericolo della verticalizzazione dovuta alla concessione di dissennati recuperi del dismesso, centri commerciali fino a100 m…ecc). la domanda che dobbiamo porci per restare sito UNESCO è “ che cosa dobbiamo permettere per consentire la valorizzazione dei beni che abbiamo in contesti paesaggistici che cambiano? La risposta a questo deve essere data dalla formazione di piani del paesaggio come descritto nei nostri obiettivi, e non da scelte condiscendenti alla speculazione. Sembra ovvio sottolineare che la bellezza del paesaggio e dei beni storici è il primo presupposto per il turismo.

Proporre un legge quadro sul governo del territorio e l’approvazione dei piani paesaggistici non ancora redatti all’interno del PTRC ( il piano territoriale più importante delle Regione Veneto)

I principali obiettivi sono:

Carta delle invarianti: revisione della carta delle invarianti; individuazione dei criteri di tutela dei beni storici e culturali inseriti nei loro contesti storici o agrari;

predisposizione di un piano del colore ed abbellimento anche arboreo delle periferie;

Tutela del paesaggio agrario storico e riqualificazione del paesaggio agrario urbano ed industrializzato;

Difesa dei grandi alberi dei filari delle siepi dei filari, del verde storico delle risorgive dei parchi storici dei viali alberati dei nuclei di cipressi ed altre particolarità quali i muretti a secco i coni ottici e visuali, le risorgive, i fossi, le polle i rilievi collinari nella loro morfologia

Individuazione dei sentieri degli itinerari turistici e ad uso pubblico di carattere storico scenico paesaggistico agroalimentare difesa delle particolarità quali aree della tradizione, spazi aperti per fiere mercati ecc.

RETE ECOLOGICA VERDE PUBBLICO PARCHI STORICI NATURALI ED URBANI. La formazione della rete ecologica e la protezione dei corridoi ecologici ed agroalimentari è un obiettivo primario per la città di Verona, sotto dotata di verde ma ricca di risorse naturali ed agrarie. Interrelate fra loro possono creare un potente sistema di rinaturalizzazione della città a tutto vantaggio di tutte le sue parti e dei quartieri.

Tutelare i SIC e le ZPS della collina e dell’Adige;

costituire i parchi dell’Adige della collina e delle mura della spiana e di Central park delle risorgive, attraverso un sistema di aree protette gestito anche attraverso i lavori socialmente utili sul modello di gestione di molte città europee;

creare aree di rapporto con gli animali selvatici ( gabbiani cigni) lungo il territorio comunale con particolare riguardo alle risorgive di Montorio oggi ancora in grado di

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Per sua natura l’ambiente degli spazi aperti veronesi è cosi composto: un sistema collinare solcato da valli maggiori e minori (Valsquaranto, Valdonega, Valle di Avesa e Quinzano) che convergono su sistema dell’Adige Le cinte militari austroungariche veneziane congiungono la pianura con le colline creando percorsi e punti di massimo rilievo.. Il fiume che attraversa da est ad ovest la città storica provenendo dalla Valdadige ed immergendosi in paleoalvei oggi ancor chiaramente visibili e che hanno determinato gli spazi aperti della spiana e dello scalo merci. A contorno della città moderna si apre un paesaggio agrario frammentato da corridoi infrastrutturali e insediamenti produttivi commerciali logistici che ne limitano la lettura quale paesaggio agrario di tutto rilievo punteggiato di risorgive e fiumi che nel loro insieme assieme alla rifunzionalizzazione urbana possono costituire la cinta più esterna del verde urbano a servizio anche dei comuni dell’area metropolitana. I percorsi interni all’ambiente costruito sono collegabili attraverso misure di rafforzamento delle alberature dei parchi urbani dei parchi storici dei giardini privati, degli spazi pubblici alberati

ospitare pesci ed habitat di grande rilievo;

connettere i sistemi ambientali descritti nella presentazione con le politiche di qualificazione dell’area metropolitana e di internazionalizzazione di Verona individuando funzioni rare e rappresentative dell’agroalimentare veronese e delle eccellenze produttive e culturali

protezione dei parchi storici dei viali alberati delle siepi dei filari degli impianti storici dei vigneti uliveti con particolare riguardo agli uliveti millenari delle colline veronesi qualificazione delle particolarità geologiche geomorfologiche quali i paleoalvei dell’Adige quale rappresentanza della continuità ambientale del sistema Adige proveniente dalla Valpolicella;

tutela del fiume dei fossi delle acque superficiali e di risorgiva con la ricostruzione degli ambienti naturali anche per la difesa dalle esondazioni;

a

umento delle superfici a verde pubblico

creazione di aree di rispetto stradale infrastrutturale alberate connesse alla rete ecologica per profondità appropriate al traffico portato

SISTEMA DELLE AREE PROTETTE – PARCHI. la manutenzione del territorio si estende a tutto il territorio e si occupa principalmente sia della sicurezza territoriale che della sua salute. La gestione di habitat e sistemi paesaggistici richiede luna forte coesione interistituzionale e la creazione di imprese no profit per la manutenzione e la gestione

Creazione del parco dell’Adige nord e sud ( sic dell’Adige) secondo i perimetri definiti dal PAQE

Creazione del parco della collina e gestione del sic zps Val Galina e progno Borago Creazione del parco delle Mura ( bastioni e forti)

Parco Agroalimentare Creazione del parco della Spianà e di Central Park in rapporto anche con le risorgive e l’Adige

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SISTEMA PRODUTTIVO AGROALIMENTARE COMMERCIALE

Il sistema produttivo veronese ha risentito meno di altre realtà la crisi, a causa della sua grande differenziazione nei rami di produzione e grazie anche al suo radicamento nell’agroalimentare. Tuttavia abbiamo assistito ad un massiccio smantellamento delle fabbriche storiche, alla delocalizzazione sia verso l’estero che verso comuni della provincia con costi dei terreni più contenuti di imprese ancora attive sul territorio. Abbiamo visto declinare le funzioni logistiche nonostante la previsione di ferrovie ad alta velocità. Abbiamo visto allontanarsi imprese eccellenti come la Glaxo da Verona e con essa calare l’impegno nella ricerca. Abbiamo oggi un territorio punteggiato da insediamenti produttivi in stato di abbandono o semi abbandono, il lavoro scarseggia, e le prospettive date da regione e comune sono la costruzione di centri commerciali al posto di attività produttive. La ZAI storica stessa, la Bassona sono oggetto di progettazioni che avvantaggiano vere e proprie speculazioni edilizie alle quali ci opponiamo, perché no portano ad uno svilppo sostenibile e durevole, ma ad uno sviluppo che rappresenta il nostro declino

.

PRODUTTIVO. Rilanciare l’economia legata alla produzione storico-artigianale della città, accogliere e lanciare imprese innovative, legandole ai saperi storici, artistici e culturali di Verona ed alla rete internazionale. Privilegiare le imprese meno energivore ed attrarle dall’intorno padano ed europeo, posizionando le nuove imprese in ambiti territoriali di recupero.

Sostegno alla qualità del prodotto veronese innovativo ed al prodotto artigianale;

attrazione di nuove imprese

sostegno alla logistica veronese sostenibile per n commercializzazione più vasta;

I nostri principali obiettivi sono:

Disponibilità di spazi di aree a recupero per la nuova impresa sia locale che attratta a Verona;

Offerta di mobilità ed accessibilità con diverse modalità efficienti;

Disponibilità di alloggi per lavoratori e persone presenti per studio a Verona attraverso l’efficientamento ed il potenziamento della abitazioni a canone convenzionato o pubbliche;

Riduzione delle tasse per le imprese nascenti;

organizzazione e concertazione di servizi da parte del comune in rapporto con e partecipate e con la rete di imprese presenti sul territorio anche di carattere no profit;

Qualificazione delle imprese attraverso politiche per l’innovazione e il riconoscimento di marchi e brevetti anche attraverso la partecipazione a bandi europei

RILANCIO DELL’IMPRESA E DEI SERVIZI TRAMITE IL RECUPERO DEL DISMESSO.

Tantissime sono gli insediamenti produttivi dismessi Noi diciamo basta ai centri commerciali! Questi spazi devono servire alle nuove imprese, diventando i vivai dei nuovi saperi nati qui o qui accolti. I giovani devono poter creare, lavorare, inventare ed essere coscienti del nostro patrimonio. A loro vanno i capannoni dismessi per ospitare le nuove imprese del rilancio di Verona. Il dismesso deve essere messo a disposizione per i servizi alla persona alla comunità.

OCCASIONI PER I GIOVANI, FINANZIAMENTI, INNOVAZIONE, tecnologie pulite, recupero degli immobili, accessibilità

QUALIFICAZIOENE FUNZIONALE DELLE PERIFERIE E DELLE AREE DISMESSE O A DISPERSIONE URBANA

Il recupero del dimesso, localizzato per la maggior parte nelle aree al limite urbano od ex aree produttive od aree a dispersione urbana sono occasioni per ridare funzionalità alle periferie a costellare il sistema di eccellenze costituito dal parco agroalimentare

START UP E NO PROFIT: ASSOCIAZIONISMO volontariato no profit nuova impresa trovano spazio negli ambiti dismessi che devono comunque mantenere una loro qualità e testimonianza storica. Questi sono anche i luoghi di attrattività delle nuova impresa locale che verrà accolta a Verona anche per l’eccellenza dei servizi.

Anche la comunità attraverso la coesione col comune potrà, con accresciuta cultura e professionalità creare lavoro e servizi anche attraverso la creazione di imprese no profit integrate ai servizi pubblici ed alle partecipate.

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AGRICOLTURA ED AGROALIMETARE. La produzione agricola biologica è una grande realtà veronese, ma occorre far diventare le produzioni locali principale mercato dei veronesi stessi, creando una filiera diretta che serva prima di tutto i cittadini, le mense e gli ospedali, consapevoli che l’internazionalizzazione di Verona passa anche per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti. Vogliamo recuperare e sostenere i prodotti tipici e i marchi di qualità, attraverso il riuso dei beni storici quali vetrine del produttivo, l’inserimento tra le politiche urbanistiche prioritarie l’allestimento di un sistema paesistico naturalistico ambientale coniugato con i centri tecnologici, culturali e i quartieri.

SOSTEGNO ALL’AGRICOLTURA BIOLOGICA BIODINAMICA e a km 0;

sostegno alle politiche di commercializzazione nazionale ed internazionale dei prodotti veronesi ed in arrivo a Verona verso lì’estero

I nostri principali obiettivi sono:

Sostegno ai prodotti agricoli locali attraverso una maggiore qualità biologica delle merci;

effcientamento e rafforzamento delle filiere ricettive con privilegio di prodotti locali;

Valorizzazione dei marchi agroalimentari veronesi della filiera del vino della pasticceria ecc.

GRANDI PROGETTI: MANGIO COME PARLO

Il progetto valorizza i prodotti locali rispetto alla loro qualità per l’uso locale la socializzazione il turismo la commercializzazione

qualificazione dei prodotti agrari anche attraverso marchi comunali;

creazione di mercatini a km zero nei vari quartieri della città e nelle cinte urbane verdi anche in relazione al parco agroalimentare ed al sistema dei forti;

Creazione di cash and carry e gas per il rifornimento di prodotti locali sia per i privati che per il dettaglio o la grande distribuzione

Collegamento con le università e le scuole di agraria per la certificazione della qualità agroalimentare e a loro salubrità;

Attivazione di spazi di ricerca e controllo sulla qualità delle merci prodotte a Verona;

commercializzazione e logistica per l’esportazione dei prodotti veronesi o lavorati a Verona

Istituzione di strade del vino e percorsi enogastronomici turistici COMMERCIO. Sosteniamo il commercio al dettaglio e a km 0. Stop ai centri

commerciali che non portano né innovazione, né nuova occupazione, ma bensì degradano paesaggio, periferie e centri. Recentemente a Verona è stata presentata la Variante 23 che prevede un numero impressionante di Centri commerciali soprattutto nella Zai storica. Noi crediamo che non ve ne sia alcun bisogno e che queste varianti non rappresentino in nessun modo l’interesse dei cittadini. DIFESA DEL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ

Incentivazione alla diversificazione dei prodotti agrari;

sostegno alla produzione a km 0 e biologici;

sostegno alle imprese creative artigianali locali e alla commercializzazione dei loro prodotti;

Azioni condivise con il gruppo regionale M5S

Abolizione della lR50/2012 finalizzata a posizionare centri commerciali in tutte le zone arbitrariamente definite degradate.

I nostri principali obiettivi sono:

Commercio in centro storico: diversificazione dei prodotti, sostegno al commercio storico,

Sostegno al commercio di prossimità ed all’artigianato storico attraverso un piano del commercio al dettaglio di tipo francese: destinazioni d’so non modificabili ( dove c’era un negozio di alimentari va posizionato un negozio di alimentari…)

Qualificazione e rispetto dei negozi storici

Creazione di cash and carry per li negozi di alimentari per acquisti collettivi e concorrenziali nei prezzi con servizi di distribuzione capillare;

limitazione della nascita di nuovi centri commerciali soprattutto in aree poste nelle estreme periferie urbane quali elementi di recupero delle stesse.

Sostegno ai mercatini a Km 0 ed ai mercati rionali con indirizzo alla specializzazione tematica e dei prodotti offerti

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CULTURA

CULTURA L’UE intende salvaguardare il patrimonio culturale comune dell’Europa e contribuire a renderlo accessibile agli altri, oltre che sostenere e promuovere le arti e il settore creativo. Crediamo in una Cultura che abbia le radici nel passato per lanciarsi verso il futuro. Una cultura che solo se è di tutti può essere per tutti.

Verona deve riprendere la gestione di quegli eventi di respiro internazionale che animavano la città. Inoltre deve saper rilanciare nuove opportunità, appoggiando, ad esempio, il “Toca tì”, attraverso un’attenzione per l’arte di strada che valorizzi l’intera città insieme all’Arena e al Teatro Romano. Questo anche per aiutare i giovani a esprimersi liberamente, contrastando l’ostruzionismo delle ultime amministrazioni.

La cultura a Verona è veicolata anche da tutte quelle realtà imprenditoriali e associative che la vivono e la propongono alla cittadinanza. L’amministrazione, attraverso un censimento e una mappatura di queste realtà, sarà chiamata a favorire queste libere iniziative e a valorizzarne l’operato.

Vogliamo sostenere la Fondazione Arena, anima e simbolo di Verona, con un progetto di azionariato diffuso perché rimanga ai cittadini e non sia frantumata o sminuita, ma soprattutto non diventi un patrimonio gestito privatamente, con ottiche che nulla hanno a che fare con la diffusione dell’Arte per la collettività

I NOSTRI VALORI: “La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti, aumenta anziché diminuire”

Hans-Georg Gadamer

CULTURA L’UE intende salvaguardare il patrimonio culturale comune dell’Europa e contribuire a renderlo accessibile agli altri, oltre che sostenere e promuovere le arti e il settore creativo. Crediamo in una Cultura abbia le radici nel passato per proiettarsi verso il domani, una cultura che solo se è di tutti può essere per tutti.

Verona deve riprendere la gestione di quegli eventi di respiro internazionale che animavano la città. Inoltre deve saper rilanciare nuove opportunità, appoggiando, ad esempio, il “Toca tì” e attraverso un rilancio dell’arte di strada, che valorizzi l’intera città e non solo l’Arena e il Teatro Romano. Questo anche per aiutare i giovani a esprimersi liberamente, contrastando l’ostruzionismo delle ultime amministrazioni.

La cultura a Verona è veicolata anche da tutte quelle realtà imprenditoriali e associative che la vivono e la propongono alla cittadinanza. L’amministrazione, attraverso un censimento e una mappatura di queste realtà, sarà chiamata a favorire queste libere iniziative e a valorizzarne l’operato.

Vogliamo sostenere in primo luogo la fondazione Arena anima e simbolo di Verona con un progetto di azionariato diffuso per tenerla noi affinchè non sia frantumata sminuita, distrutta, privatizzata, non più nostra.

.I nostri principali obiettivi sono:

Fondazione Arena di Verona. Rilancio significativo della Fondazione, nella tutela dei posti di lavoro, della qualità artistica e del ruolo primario che essa rappresenta nel mondo.

Biblioteche. Aumentare e ammodernare le biblioteche.

Grandi Mostre. Approntare un sistema di eventi culturali e artistici, maggiori e minori, per creare delle mostre diffuse sul territorio, capaci di attrarre turisti.

Sistema museale. Favorire le mostre organizzate dai musei veronesi, come ad esempio il Museo di Castelvecchio, piuttosto che da organi esterni come la Gran Guardia. Proporre più iniziative per stimolare le visite dei musei civici, favorendo iniziative quali “Le notti bianche al museo” o l’ingresso ridotto la domenica.

Compagnie teatrali amatoriali. Valorizzare le compagnie amatoriali quale preziosa risorsa storico-culturale della città.

Musica per la città. Il Progetto Museica si prefigge l’obiettivo di rendere le strade del centro storico, nelle vicinanze di musei e luoghi di cultura, dei veri e propri palcoscenici musicali.

GRANDI PROGETTI

ARTE. Costituire un polo artistico (Liceo artistico Nani, Accademia Cignaroli, studi di pittori,…) diffondendo e mettendo a disposizione spazi per la pittura e le altre arti, in collegamento con il progetto del parco agroalimentare e il recupero delle architetture industriali del ‘900;

ARENA BENE COMUNE:

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la Fondazione Arena attraversa da anni una grave crisi dovuta a bilanci passivi, cattive gestioni e spese eccessive, nonostante il successo mondiale della sua stagione operistica ed agli ingenti incassi da lei derivati, per non parlare dell’indotto turistico di enorme rilievo per la città. Pensare a Verona senza la stagione lirica, o con il Festival lirico declassato, come alcune forze cittadine propongono, significa per i veronesi un affronto intollerabile, uno schiaffo alla propria cultura, tradizione ed economia. Per decenni Verona e i veronesi hanno atteso l’apertura del Festival areniano come l’Evento annuale imprescindibile, dove partecipare come parte integrante della messa in scena, o semplicemente per godere di una forma di spettacolo unico al mondo. Per non parlare di generazioni di studenti (magari oggi seri e riconosciuti professionisti) che hanno calcato il mastodontico palcoscenico areniano, nel ruolo di comparse. Non vogliamo dimenticare che l’Arena ha fatto parte della nostra vita, rendendoci orgogliosi di appartenere alla comunità che aveva realizzato tutto questo. Stiamo parlando del più grande teatro all’aperto del mondo.

Oggi la Fondazione rischia di scomparire se entro il 2017 non presenterà un bilancio in pareggio. Premesso che Regione (che già finanzia ampiamente la Fenice che pure ha gravi passivi) e Stato devono intervenire per salvare la Fondazione, perché non sia né declassata né venduta a pezzi (prima il balletto già licenziato, poi l’orchestra, gli scenografi, ecc.), e che i Parlamentari M5S e i Consiglieri Regionali già sono attivi per ottenere finanziamenti, proponiamo che la Fondazione ritorni in gran parte ad essere dei veronesi attraverso un azionariato diffuso, anche nel mondo. Stiamo studiando una riforma statutaria della fondazione per raccogliere i fondi che i veronesi e gli amanti della lirica nel mondo vorranno donare a sostegno di questo patrimonio.

Lanciamo la campagna di azionariato all’arena di Verona!

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TURISMO

La prima industria italiana dispone di molte fonti di finanziamento diretto ed indiretto UE a sostegno del trismo: anche attraverso il POR 10162020 regionale: il FESR per il finanziamento di progetti sostenibili legati al turismo; il programma Interreg; il Fondo di coesione per il finanziamento di infrastrutture nei settori dell’ambiente e dei trasporti;

il FSE per l’occupazione; il programma Leonardo da Vinci per la formazione professionale, il FEASR per la diversificazione dell’economia rurale, il FEP per la riconversione in ecoturismo, il programma quadro per l’innovazione e la competitività (CIP) e il VII programma quadro europeo per la ricerca (PQRS). Rafforzare l’accoglienza e la competitività territoriale del veronese in campo turistico rappresenta quindi un traguardo per la cultura per l’occupazione per il risanamento del territorio per il rilancio del le professioni storiche e per l’innovazione.

I NOSTRI VALORI: integrazione, circuitazione , competitività, valorizzazione delle imprese, valorizzazione delle attività e delle professioni turistiche, valorizzazione della cultura e dei beni artistici storici artigianali enogastronomici.

L’accoglienza turistica va rafforzata aumentando ricettività e visibilità dei luoghi storici e naturali, non solo del centro cittadino, ma anche della città metropolitana. In assonanza con quanto la cultura veneto palladiana ha da secoli propugnato, la priorità del turismo veronese deve combinare la ricettività del centro con lo sviluppo delle aree agrarie e dei comuni della corona (tipo Valpolicella). Ciò attraverso l’aumento dei servizi culturali nei centri periferici e nel centro storico garantendone l’accessibilità e provvedendo all’allestimento di itinerari di varia natura (ad esempio piste ciclabili). Promuoviamo un sostegno alle imprese e alle professioni turistiche, all’indotto del mercato e all’offerta di percorsi di circuitazione veneto padana.

Al fine di rafforzare il turismo veronese bisogna:

Azioni comuni col gruppo regionale M5S.

Coordinamento per i formare i progetti per finanziamenti europei previsti col POR 2014-2020.

Sostegno alle imprese locali come agenzie di viaggi, B&B, alberghi e i professioni del turismo; collaborazione con le associazioni dei B&B;

controllo dell’abusivismo in collaborazione con la regione e la provincia per la formulazione di programmi di viaggio da parte di soggetti non autorizzati, controllo delle iscrizioni di viaggi riservati a soci, controllo della proliferazione dei B&B quali dependance di altre strutture;

Approntare un programma di accoglienza turistica integrata ai percorsi storici naturalistici enogastronomici track;

partecipare alle fiere del turismo con particolare riferimento al BIT e all’ITB per pubblicizzare i cataloghi di accoglienza;

implementazione dei servizi ricettivi di qualità con l’offerta di pacchetti organizzati e forniti di servizi per gruppi, ciclabilità, il track, ed altri tipi di turismo;

Implementazione dei servizi turistici di accompagnamento e guida attraverso il controllo dei gruppi in arrivo a Verona;

Fondo di garanzia regionale comunale per le agenzie di viaggio e trismo in sostituzione del fondo di garanzia nazionale; accordo con le assicurazioni banche integrazione di fondi, ecc…;

limitazione della tassa sulla pubblicità;

pubblicizzazione ed incremento di eventi culturali ed artistici in rapporto ad eventi Creare circuiti per la fruizione turistica organizzata;

Favorire tutte le forme di turismo: culturale, fieristico, tecnologico, enogastronomico, ciclabile Valorizzazione degli eventi di piazza fiere, mostre ecc Partecipare ai bandi europei e preparare attraverso progetti integrati condivisi la partecipazione ad essi per la qualificazione turistica per le imprese turistiche

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nascenti.

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SPORT

Lo sport per tutti e di tutti, un diritto dei cittadini, giovani, anziani e persone diversamente abili. Vogliamo una città che esalti i valori dello sport come sano agonismo e leale competizione e che tramite questo promuova l’inclusione sociale, l’integrazione, la socializzazione, la salute e il benessere psicofisico. Per aiutare questi processi promuoveremo lo sport nelle scuole, valorizzeremo le iniziative locali ma anche gli sport cosiddetti “minori”. Presteremo maggiore attenzione alla manutenzione dell’impiantistica, bene comune dei cittadini, e ci porremo come obiettivo lo snellimento della burocrazia, col fine di migliorare e facilitare i servizi agli utenti.

Al fine di migliorare la qualità della vita si devono predisporre strutture sportive praticabili da ogni fascia di età e tipologia di persona. Sia gli sport indoor che outdoor sono importanti per la nostra salute, ma vanno predisposte le strutture in ambienti adatti. Saranno sostenute le società sportive e incoraggiate le attività sportive tradizionali, i percorsi senior, per le famiglie e per i diversamente abili. Rilanciare e potenziare l’istituzione comunale Bentegodi, importante centro di aggregazione e di addestramento atleti.

I NOSTRI VALORI Diritto civico dei cittadini, di tutti per tutti, anziani e persone diversamente abili;

strumento di integrazione socializzazione;

promozione e tutela della salute e del benessere;momento ludico;

SPORT

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Lo sport per tutti e di tutti, un diritto dei cittadini, giovani, anziani e persone diversamente abili. Vogliamo una città che esalti i valori dello sport come sano agonismo e leale competizione e che tramite questo promuova l’inclusione sociale, l’integrazione, la socializzazione, la salute e il benessere psicofisico. Per aiutare questi processi promuoveremo lo sport nelle scuole, valorizzeremo le iniziative locali ma anche gli sport cosiddetti “minori”. Presteremo maggiore attenzione alla manutenzione dell’impiantistica, bene comune dei cittadini, e ci porremo come obiettivo lo snellimento della burocrazia, col fine di migliorare e facilitare i servizi agli utenti.

Al fine di migliorare la qualità della vita si devono predisporre strutture sportive praticabili da ogni fascia di età e tipologia di persona. Sia gli sport indoor che outdoor sono importanti per la nostra salute, ma vanno predisposte le strutture in ambienti adatti. Saranno sostenute le società sportive e incentivate le attività sportive tradizionali, i percorsi senior, per le famiglie e per i diversamente abili. Rilanciare e potenziare l’istituzione comunale Bentegodi, importante centro di aggregazione e di addestramento atleti.

Lo sport per i disabili sarà n punto di riguardo delle attività sportive.

Attivare sinergie tra le attività sportive, la sanità e la facoltà di scienze motorie;

Incentivare la pratica sportiva soprattutto per i bambini in fascia scolare e prescolare con particolare riguardo ai soggetti diversamente abili;

Allestimento di strutture sportive per tipologie adatte a tutte le classi di persone ( bambini, anziani,…);

Definizione di una rete urbana metropolitana di parchi pubblici attrezzati alla lettura all’aperto e alle pratiche sportive per la salute (camminare, andare in bici, fare esercizi fisici,…);

allestimento di parchi creativi per i bambini e di parchi seniores

Applicazione di criteri di valutazione e concessione degli impianti improntati alla massima trasparenza;

Creazione di tavoli di lavoro programmatici permanenti con CONI, Federazioni, Enti di promozione e associazioni sportive;

Manutenzione degli impianti sportivi oggi degradati e rimessa in funzione con particolare riguardo alle piscine comunali;

Sostegno alle società sportive;

Sinergia con il CONI per le attività sportive indooor e outdoor

Incremento delle manifestazioni sportive comunali marcialonga, magnalonga, Incremento delle attività sportive in rapporto con la natura canoa , arrampicata, ecc Creazione della consulta dello sport

individuazione con le circoscrizioni degli sport di vicinato

Stretto rapporto con le società ciclistiche per l’individuazione e l’incremento della ciclabilità e del turismo ciclabile

Allestimento strutture sportive per i disabili;

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servizi di accompagnamento

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ECOLOGIA/AMBIENTE

La protezione dagli inquinamenti dell’aria, dell’acqua, del suolo e il risparmio energetico sono un impegno primario per il Movimento 5 Stelle. Da queste politiche, e da quelle di naturalità, dipende la nostra salute.

Qui a Verona intendiamo rifiutare le politiche regionali di ampliamento delle cave nelle aree urbanizzate e di renderle aree di produzione di inerti per le grandi opere. Vogliamo de localizzare le industrie inquinanti, ridurre i rifiuti, attivare il loro smaltimento differenziato; ridurre i consumi di energia; debellare l’inquinamento dell’aria attraverso politiche di riduzione del traffico e delle acque attraverso un sistema razionale di depurazione.

Sosterremo una riduzione della produzione dei rifiuti e un parallelo aumento della percentuale di raccolta differenziata con l’introduzione del servizio di raccolta porta a porta in tutta la città e di ottimizzazione della raccolta del rifiuto umido.

RIFIUTI la quantità di rifiuti prodotti va ridotta e vanno attivati strumenti per il riciclaggio dei rifiuti e la loro commercializzazione. In questo senso vanno aiutate le imprese che producono prodotti riciclati.

Le problematiche relative agli impianti di trattamento rifiuti in città vanno risolti con la partecipazione della popolazione locale nel rispetto della salute dei cittadini stessi e del suolo.

La percentuale di raccolta differenziata del comune di Verona è ferma da molti anni al 50% circa che rappresenta la giusta percentuale per alimentare i gli inceneritori più moderni e quindi è stata tenuta a questo livello in previsione della riaccensione dell’ inceneritore di Ca’ del Bue Ora che questa possibilità è definitivamente scomparsa, la separazione dei rifiuti deve essere migliorata per raggiungere il 65%- 70% di raccolta differenziata. Questo può essere fatto con l’ introduzione del servizio di raccolta porta a porta in tutta la città ed in particolare con ottimizzazione della raccolta del rifiuto umido che rappresenta la parte più significativa della composizione del rifiuto solido urbano (20 % umido, 18,1% verde, 19,5% carta, 11,5% plastica, 6,8% vetro, 4,5% legno, 1,7% metalli, 10,4 altre frazioni raccoglibili in modo differenziato, 7,5% rifiuto non riciclabile).

Riduzione della produzione dei rifiuti e aumento della percentuale di raccolta differenziata

Introduzione del servizio di raccolta porta a porta in tutta la città ed ottimizzazione della raccolta del rifiuto umido

Incentivazione del commercio dei prodotti sfusi per la diminuzione degli imballaggi da smaltire

favorire l’uso degli imballaggi a minor impronta ecologica e del vuoto a rendere incentivi comunali per chi utilizza una compostiera domestica.

Sviluppo della tariffa puntuale per incentivare la riduzione della produzione di rifiuti Aumento delle aree ecologiche per il conferimento dei rifiuti

CAVE E DISCARICHE. Cave e discariche punteggiano il territorio veronese e lo segnano come ferite e cielo aperto. Dopo lunghi anni di sofferenze per la popolazione, ora gran parte delle cave in area urbana sono estinte. Tuttavia a causa di leggi regionali e grandi progetti come la TAV rischiamo che siano riaperte e che diventino impianti stabili di frantumazione ovvero vere e proprie discariche.

Dobbiamo evitare tutto ciò anche attraverso la riduzione della necessità di materie prime di tipo A per grandi opere inutili e procedere al reperimento di materiali attraverso la manutenzione dei fiumi e dei laghi senza per questo danneggiare l’ecosistema.

Non consentire la riapertura dei nuove cave e discariche in centri abitati ed in luoghi ad alta vulnerabilità;

Ricomporre e risanarele cave esistenti

Collaborare con gli enti di gestione del territorio (genio civile regione autorità di bacino ecc) per procedere ad una consapevole manutenzione del territorio e dei fiumi continuativa attraverso servizi ed imprese anche no profit collegate e coordinate dal comune

In rapporto con il gruppo regionale

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