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RELAZIONE TECNICA. Il palazzetto indoor di atletica delle palombare è un impianto sportivo in grado di ospitare la

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Academic year: 2022

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RELAZIONE TECNICA

Premesse:

Il palazzetto indoor di atletica delle palombare è un impianto sportivo in grado di ospitare la maggior parte delle competizioni professionistiche e dilettantistiche di tutte le specialità dell'atletica leggera , ad ogni livello di importanza, anche internazionale.

Esso costituisce un punto di riferimento, in quanto struttura unica nel suo genere in Italia ed è il centro Federale dell'atletica leggera stabilito dalla FIDAL, che gestisce l'impianto attraverso il suo comitato della Regione Marche .

L'impianto sportivo di che trattasi è ormai , dal momento della sua inaugurazione, risalente al 2005, sede fissa dei campionati nazionali italiani di atletica leggera nelle varie specialità, nonché di vari tornei internazionali.

L'impianto sportivo , per la conformazione della copertura , necessita di manutenzione al fine di ripristinare l'impermeabilizzazione , in quanto le guaine bituminose , a causa dell'elevata pendenza hanno subito degli scorrimenti che potrebbero comportare l'infiltrazione di acqua all'interno , costituendo motivo, nel caso in cui questo avvenisse durante lo svolgimento di tali importanti manifestazioni o degli altri eventi a carattere nazionale che ivi si svolgono, di interruzione degli stessi , con danni economici e di immagine notevoli per la città.

La relazione di che trattasi tratterà del progetto di rifacimento dell'impermeabilizzazione dell'impianto sportivo.

Stato attuale

Per conformazione architettonica l'impianto sportivo è costituito da 3 corpi di fabbrica separati da giunti strutturali.

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Le coperture del “Palaindoor” interessate dal progetto sono quelle della sala principale di attività e quella del corpo di accoglienza del pubblico, di tipologia e geometria diverse.

Quella della sala principale possiede una doppia curvatura per cui geometricamente è da considerarsi una sezione di ellissoide. É costituita da una sequenza di archi in legno lamellare di raggio di curvatura variabile , da maggiore alle estremità a minore verso l'asse di simmetria centrale.

Il manto di copertura è realizzato con un tavolato appoggiato su correnti in legno a loro volta fissati sugli arcarecci. Al di sopra del tavolato è posto l'isolante termico di polistirene espanso estruso da 5 cm di spessore accoppiato ad una prima guaina, al di sopra della quale è posta un' ulteriore guaina protetta con scaglie di ardesia.

La copertura del corpo “A” è costituita da un solaio piano in latero - cemento, con presenza di travi extradossate e munita sul perimetro verso l'esterno di un parapetto in muratura. Al di sopra del solaio è posto l'isolante termico in pannelli, sormontati da una caldana in calcestruzzo impermeabilizzata con due guaine butuminose fissate a fiamma delle quali quella verso l'esterno protetta da scaglie di ardesia.

Entrambe le impermeabilizzazioni di queste due coperture mostrano segni di deterioramento con la presenza di infiltrazioni di acque meteoriche sui locali sottostanti il corpo A (accoglienza pubblico).

Il deterioramento del manto impermeabile è dovuto oltre che al naturale degrado dei materiali esposti alle intemperie e alla radiazione solare da altri fattori: la struttura della copertura della sala principale, basata su archi in legno lamellare a tre cerniere presenta movimenti localizzati che sollecitano molto il manto impermeabilizzante, la copertura del corpo “A” ha invece diverse discontinuità dovute alla presenza di travi extradossate e parapetti perimetrali che provocano , nel manto impermeabilizzante, zone di debolezza.

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Progetto

Lo scopo del presente progetto è quello di realizzare un intervento risolutivo per l’impermeabilizzazione della struttura eliminando le infiltrazioni di acque meteoriche e rinnovando l'impermeabilizzazione per il futuro in un orizzonte temporale superiore ai 10 anni.

La conformazione della volta della sala principale, con una doppia curvatura, comporta il fatto che non si possa procedere con la sovrapposizione di un nuovo manto ,ad esempio in lastre metalliche, sicuramente pregevole da un punto di vista architettonico e durabile nel tempo , molto più rispetto ai normali manti in guaina bituminosa.

La doppia curvatura imporrebbe infatti un taglio “su misura” delle singole lastre metalliche , comportando costi esorbitanti le disponibilità a bilancio.

L'intervento prescelto è pertanto un intervento di ricopertura dell'attuale manto con uno strato di resina poliuretanica dato a spruzzo attraverso speciali macchine dosatrici.

Il manto spruzzato in opera riesce in modo economico, rispetto ad altre tipologie di manti impermeabilizzanti, a risolvere sia le problematiche dovute all'estensione che quelle dovute alla particolare geometria della copertura della sala principale, che quelle dovute ai risvolti ed alle discontinuità superficiali della copertura del corpo “A”.

Il tipo di materiale ( resina poliuretanica – detta in gergo “poliurea”) garantisce attraverso le proprietà fisico meccaniche la resistenza alle dilatazioni derivanti dalle escursioni termiche e dalle tensioni dovute agli scorrimenti della guaina a causa di neve e altri fenomeni gravitativi.

L’intervento è diventato particolarmente urgente per prevenire il deterioramento precoce delle strutture portanti in legno lamellare e in latero cemento oltre evitare danni alle pavimentazioni sportive, al meccanismo di sollevamento delle curve della pista di atletica ed alle attrezzature sportive.

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L’intervento sarà costituito essenzialmente da:

1) rimozione delle lattonerie corrose o deformate e loro sostituzione con parti nuove;

2) verifica della stabilità dei pannelli di guaina al supporto inferiore ed eventuale revisione con ulteriori punti di fissaggio meccanici;

3) eventuale sostituzione di pannelli isolanti deteriorati e reintegro della guaina di copertura;

4) rimozione mediante idro lavaggio di tutte le parti incoerenti e pulizia del supporto per i successivi cicli di lavorazione;

5) ripristino dell' impermeabilizzazione mediante ciclo di lavorazione tipo “MBS Italia S.p.A: - Masterseal 2111” composto da resine poliuretaniche date a spruzzo, a quantitativo controllato mediante apposito macchinario;

6) spruzzatura finale di verniciatura sulle parti in piano della copertura per conferire la caratteristica di riflettanza solare al sistema impermeabilizzante o verniciatura finale in tinta con la copertura finale, con creazione di loghi e decorazioni.

Di seguito si riporta nel dettaglio al descrizione delle lavorazioni da eseguirsi

1) Rimozione delle lattonerie corrose o deformate e loro sostituzione con parti nuove;

Le lattonerie deteriorate e non funzionali alla nuova impermeabilizzazione saranno sostituite così da avere scossaline, compluvi, gronde e gocciolatoi che possano integrare la funzione impermeabilizzante del nuovo manto.

2) verifica della stabilità dei pannelli di guaina al supporto inferiore ed eventuale revisione con ulteriori punti di fissaggio meccanici;

Tale fase consisterà nella verifica della stabilità del supporto costituito dai pannelli isolanti con soprastante guaina bituminosa, mediante ulteriori fissaggi meccanici degli stessi alla struttura sottostante.

3) eventuale sostituzione di pannelli isolanti deteriorati e reintegro della guaina di copertura;

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Qualora, a seguito della fase precedente, risulti che alcuni pannelli siano particolarmente degradati e non possano costituire un valido supporto per il trattamento impermeabilizzante , si dovrà procedere alla loro sostituzione con altri di analogo spessore e tipologia.

4) Rimozione mediante idro lavaggio di tutte le parti incoerenti e pulizia del supporto per i successivi cicli di lavorazione

Tale fase consiste nella preparazione del supporto per la successiva fase di impermeabilizzazione. Le lavorazioni saranno eseguite a mano con attrezzo manuale tipo idropulitrice e aspiratore per eliminare tutte le parti incoerenti e disancorate alla guaina impermeabilizzante, comprese polveri, grassi, residui vari, muschi ecc.. Il fondo cosi ottenuto dovrà essere solido, pulito, leggermente abraso per il successivo aggrappaggio delle mani successive;

5) ripristino dell'impermeabilizzazione mediante ciclo di lavorazione tipo “MBS Italia S.p.A. - Masteseal 2111” composto da resine poliuretaniche date a spruzzo, a quantitativo controllato mediante apposito macchinario.

Dopo aver passato a spruzzo il primer di aggrappaggio, si proseguirà in più passate con la posa a spruzzo di resine poliuretaniche, a quantità controllate da apposito macchinario pompa a controllo digitale.

La resina poliuretanica consentirà di costituire una membrana uniforme in tutte le sue componenti, perfettamente solidale con il supporto sottostante e priva di soluzioni continuità, atta a realizzare una membrana impermeabile in ogni sua parte.

6) spruzzatura finale di verniciatura per conferire la colorazione finale .

L'ultimo ciclo di spruzzatura riguarda il pigmento colorato di finitura della membrana. Esso, effettuato solo sulla parte piana della copertura, avrà caratteristiche riflettenti per conseguire un minore riscaldamento dell'impermeabilizzazione dovuta all'irraggiamento solare. Questo accorgimento limita la dilatazione termica e le relative tensioni sull'impermeabilizzazione allungandone la durata funzionale nel tempo. Sulla copertura del corpo principale verrà invece stesa una pittura colorata, in tinta con l'attuale impermeabilizzazione, con funzione di protezione dai raggi ultravioletti. In questa fase saranno anche realizzati loghi e decorazioni di grandi dimensioni da eseguire su disegni, colori ed indicazioni della Direzione dei Lavori.

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AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO CONTENENTE LE PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PIANO DI SICUREZZA

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

Analisi delle fasi di lavoro

Il cantiere prevederà le seguenti fasi di lavoro:

1) predisposizione area di cantiere e viabilità pedonale;

2) stoccaggio dei materiali in apposita area predisposta;

3) esecuzione delle linee vita definitive;

4) bonifica del manto impermeabile mediante idropulitura;

5) bonifica e livellamento, mediante sostituzione degli elementi deteriorati, con materiali analoghi;

6) sostituzione delle lattonerie 7) verniciatura

8) smobilizzo del cantiere

Le fasi dal numero 3) al numero 7) saranno eseguite in quota con l’ausilio della linea vita definitiva.

La viabilità interna al cantiere è limitata alla sola viabilità pedonale in quanto l’area di cantiere è all’interno di aree di pertinenza del “Palaindoor”.

La viabilità carrabile, avverrà in aree già delimitate all'interno delle aree di pertinenza del

“Palaindoor”.

Per evitare interferenze con le attività sportive o gli allenamenti che si svolgono all'interno del palazzetto, i lavori saranno eseguiti durante il periodo di pausa dei campionati con sospensione delle attività di allenamento.

Il lavoro, dell’importo di euro 265'148,70, sarà eseguito da parte di una sola ditta.

Il numero massimo di operai presenti in cantiere sarà pari a 5.

L'importo dei lavori del computo metrico, non comportano un costo per la sicurezza aggiuntivo rispetto agli oneri generali compresi nelle singole voci di prezzo del prezzario regionale. La stima dei costi della sicurezza classificabili come oneri dell’impresa di cui la stessa terrà conto nella sua offerta è pari ad euro 4'693,98, e gli stessi sono qualificabili come oneri cosiddetti “generali”.

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Il lavoro, trattandosi di area circoscritta e recintata, lontana da linee aeree, non comporta rischi particolari contenuti nell’allegato XI del D.Lgs. 81/08, e sarà eseguito, con l'ausilio di una linea vita precedentemente predisposta e di un parapetto provvisorio posto lungo la gronda che corre lungo il lato ovest del palazzetto prospiciente direttamente il vuoto .

Dall’analisi del sito e della tipologia di lavorazioni non si sono riscontrate problematiche particolari dovute alle interferenze, se si eccettua quanto sopra evidenziato, risolvibile mediante la separazione con idonea recinzione, del cantiere.

Le lavorazioni saranno condotte su più livelli di quota:

- la quota del manto di copertura del corpo “A” è posto ad un'altezza di circa 3,80 ml dal piano di campagna;

- la quota della copertura della sala principale, essendo a sezione trasversale semicircolare più o meno schiacciata, degradante dal centro verso gli estremi nord – sud va dalla quota di imposta, variabile in basa alle sistemazioni esterne, da circa 4,50 ml fino a 9,00 ml. fino al vertice della copertura posta fino a quota 19,00 ml circa dal punto più basso delle sistemazioni esterne.

Il layout del cantiere è riportato nell’elaborato grafico specifico allegato alla presente relazione.

Si può dire pertanto che, studiando le lavorazioni secondo un cronoprogramma oculato, non si avranno interferenze di rilievo durante il cantiere.

Ai sensi di quanto sopra riportato non è necessario prevedere la nomina del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori.

Il tecnico Ing. Vincenzo Moretti

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