• Non ci sono risultati.

CURA ABRUZZO 2: DA OGGI C'E' LA LEGGE, CORSA CONTRO IL TEMPO PER I BANDI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "CURA ABRUZZO 2: DA OGGI C'E' LA LEGGE, CORSA CONTRO IL TEMPO PER I BANDI"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)
(2)

https://www.abruzzoweb.it/contenuti/cura-abruzzo-2-da-oggi-e-legge-a-lavoro-su-bandi- contributi-a-luglio/737320-4/

CURA ABRUZZO 2: DA OGGI C'E' LA LEGGE, CORSA CONTRO IL TEMPO PER I BANDI

L'AQUILA - Nel giorno della riapertura dei confini, con il Paese che si appresta a vivere una nuova fase dell'emergenza Coronavirus, viene pubblicata sul Burat la Legge 118, meglio conosciuta come "Cura Abruzzo 2".

E così, a stretto giro, si potrà cominciare a lavorare sui bandi: i primi potrebbero essere pronti in un paio di settimane e resteranno aperti per circa un mese mentre le prime erogazioni dei contributi, secondo i tempi indicati dalla Regione, avverranno soltanto a luglio inoltrato.

Soltanto per l'articolo 2, quello del fondo perduto, la Regione prevede che saranno almeno 60mila le aziende che risponderanno.

FONDO PERDUTO

Il contributo a fondo perduto dispone al momento di un plafond da 39 milioni 366mila euro destinato alle imprese di tutti i settori economici, ai titolari di partita Iva e a coloro che hanno un reddito agrario.

È cumulabile con il contributo a fondo perduto previsto dal governo Conte.

Per quanto riguarda le imprese, il contributo spetta a quanti, nel periodo d'imposta precedente a quello di entrata in vigore della legge, hanno avuto un ricavo non superiore a 1 milione di euro. Il ricavo per gli esercenti di attività di lavoro autonomo non deve superare i 120mila euro. Il contributo spetta anche ai Bed and breakfast.

Non spetta ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data del 31 marzo 2020. Il contributo verrà determinato calcolandolo sull'ammontare dei ricavi o dei compensi di aprile 2019:

15% per le imprese o gli autonomi con ricavi o compensi fino a 120mila euro; 7,5 da 120.001 a 400mila euro; 5,5% da 400.001 a 1 milione. Non sarà comunque inferiore a 750 euro per i lavoratori autonomi e 1.000 euro per le imprese.

Le istanze dovranno pervenire in via telematica in Regione (sarà attivata un'apposita piattaforma). Verranno privilegiate prima imprese o autonomi con compensi fino a 120mila euro, a seguire datori che occupano fino a tre dipendenti e, in ultimo, fino a dieci.

AFFITTI

Un contributo per sostenere le spese per i contratti di locazione immobiliare andrà ai titolari di esercizi turistici, commerciali, artigianali, industriali e agli autonomi titolari di partita Iva che hanno sospeso il lavoro da marzo ad aprile. Il contributo massimo sarà di

(3)

3mila euro. A quanti non sono titolari di un contratto di locazione andranno 1.000 euro.

SERVIZI EDUCATIVI

Alle strutture che operano nel settore dell'istruzione con finalità pubblica andranno 150 euro per ogni bambino iscritto nell'anno scolastico 2019-2020.

STUDENTI FUORI SEDE

Mille euro di contributo una tantum sono destinati a ogni studente fuori sede che risulta iscritto in istituti superiori d'Abruzzo nei mesi di marzo, aprile e maggio: tra i requisiti richiesti c'è un basso reddito Isee.

BONUS FAMIGLIA

Il contributo per il bonus famiglia destinato all'acquisto di beni di prima necessità viene incrementato di 7 milioni. La Regione conta di dare un sostegno a tutte quelle famiglie che hanno già fatto domanda ma al momento sono rimaste esclude per la mancanza della copertura economica.

SPORT E CULTURA

All'apposito Fondo da 3 milioni per le "Misure straordinarie ed urgenti per l'economia e l'occupazione connesse all'emergenza epidemiologica" (Legge regionale 6 aprile) possono accedere anche società e associazioni sportive per la copertura dei costi sostenuti per l'iscrizione di una squadra o di propri tesserati nei relativi campionati regionali o interregionali. Il fondo si rivolge anche alla cultura.

SERVIZI ALLA PERSONA

Tre milioni di euro sono destinati alle Aziende per il servizio alla persona (Asp) che operano nelle Rsa o nelle strutture sociali.

BORSE DI STUDIO

Un fondo di 3 milioni 126mila euro è destinato al finanziamento di borse di studio in favore di studenti meritevoli per l'anno accademico 2019-2020. Le graduatorie di reddito e di merito devono essere predisposte dalle Aziende per il diritto allo studio universitario di Chieti-Pescara, L'Aquila e Teramo.

BONUS BICI

Sono previsti incentivi (300mila euro) all'acquisto di mezzi di mobilità sostenibile da parte di residenti in centri abruzzesi con almeno 10mila abitanti e non più di 50mila.

POLIZIA LOCALE

Un milione di euro andrà alle polizie locali dei Comuni impegnate nell'emergenza e sarà ripartito tra i Comuni. SPIAGGE. Tre milioni sono da dividere tra i titolari di concessioni demaniali marittime (1,5 milioni) e i Comuni del litorale.

CASE POPOLARI

Un milione e mezzo è previsto per l'Ater quale compartecipazione regionale richiesta dallo

(4)

Stato per accedere agli incentivi definiti sismabonus o ecobonus per la ristrutturazione degli edifici di edilizia residenziale pubblica.

LE ALTRE MISURE

Il Cura Abruzzo prevede 270mila euro per il Comune dell'Aquila come ristoro di mancati ricavi del centro turistico del Gran Sasso. Per la Saga, la società di gestione dell'aeroporto d'Abruzzo, 500mila euro. Altri 240mila euro ai 12 Comuni abruzzesi zona rossa quale sostegno per le maggiori spese sostenute. Centomila euro alla Film Commission d'Abruzzo, 70.000 euro per il rifinanziamento della "rete escursionistica alpinistica speleologica torrentistica Abruzzo", 250mila per realizzare percorsi cicloturistici di collegamento fra la costa e le aree interne.

(5)

https://news-town.it/cronaca/30702-povert%C3%A0-reddito-di-emergenza-rischia-di-non- arrivare-a-chi-ne-ha-bisogno.html

POVERTÀ: REDDITO DI EMERGENZA RISCHIA DI NON ARRIVARE A CHI NE HA BISOGNO

Complessità delle procedure per ottenere il Reddito di Emergenza (Rem), assenza di una campagna di informazione e mancanza di strategie per regolarizzare il sommerso.

Sono questi i limiti principali di una misura di sostegno pensata per le fasce più deboli della popolazione e che rischia di non raggiungere chi ne ha più bisogno tra gli aventi diritto. È la preoccupazione espressa dal Forum Disuguaglianze e Diversità (ForumDD), dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e da Cristiano Gori, che hanno analizzato le differenze tra la misura proposta al Governo a fine marzo con quella inserita nel Decreto Rilancio.

In particolare, la necessità di comunicare l’ISEE per presentare la domanda per il Rem (non prevista nella proposta ForumDD-ASviS-Gori), potrebbe scoraggiare le persone che oggi sono fuori dalla rete del welfare pubblico e rendere la misura meno accessibile per i lavoratori del sommerso, per i quali non è prevista una strategia di “aggancio” con la prospettiva di regolarizzazione.

Inoltre, la frammentazione delle misure e la compresenza del Reddito di Cittadinanza e del Reddito di Emergenza, senza un’adeguata campagna informativa mirata, renderà difficile per molti sapere se si rientra o meno tra gli aventi diritto al Rem. Il raggiungimento di tutti i possibili beneficiari dipenderà molto anche dal lavoro di accompagnamento sui territori di enti locali, associazioni e altri soggetti del terzo settore. Infine, è rimasta inesaudita la richiesta di uniformare la durata del Rem a quella di altre prestazioni straordinarie di tutela del reddito.

Sebbene gli importi mensili del Rem siano assimilabili a quelli del Reddito di Cittadinanza, le due mensilità previste, indipendentemente dalle caratteristiche della misura e dei correttivi che potranno risultare utili dal monitoraggio della sua applicazione, appaiono limitati a un arco temporale troppo breve per rispondere alle necessità fondamentali della popolazione interessata. Da qui il timore di non riuscire a sostenere la parte della popolazione economicamente più fragile.

Nelle prossime settimane sarà necessario monitorare non solo l’attuazione della misura nei territori, ma anche le condizioni delle persone e delle famiglie alle quali è rivolta. Ciò anche allo scopo di identificare possibili azioni finalizzate ad aiutare gli utenti del Rem a beneficiare di sostegni di natura non monetaria (formazione, assistenza per i minori, lotta alla povertà educativa, ecc.) oppure a usufruire di altri strumenti di sostegno.

(6)

https://laquilablog.it/covid-oncologia-laquila-grazie-a-emergenza-terremoto-superata- anche-questa/

COVID, ANCHE A L’AQUILA PAZIENTI ONCOLOGICI RISCHIAVANO DI ESSERE TRASCURATI: MA TERREMOTO CI HA INSEGNATO A GESTIRE EMERGENZA

L’AQUILA – “È stato lasciato molto alla discrezione dei sanitari, avevamo probabilmente dalla nostra parte il fatto di aver gestito un’emergenza come quella del terremoto, questo ci ha reso un po’ più pronti. Il 28 febbraio ci siamo seduti in riunione e abbiamo deciso che avremmo indossato delle mascherine ffp2, nonostante al nostro reparto non spettavano”.

È il racconto di Katia Cannita, dirigente medico del reparto di Oncologia dell’ospedale dell’Aquila, che a L’Aquila Blog ripercorre gli ultimi tre mesi di emergenza Coronavirus spiegando gli effetti della pandemia sui malati di tumore, circa 30 che afferiscono al nosocomio del capoluogo tra i ricoverati, che per la prima volta non hanno potuto ricevere visite dei familiari, e quelli in cura.

Negli ultimi mesi “sembrava che tutte le altre malattie fossero scomparse e abbiamo temuto che questo potesse avere una coda molto grave”, ammette, “gli operatori sono molto stanchi, anche perché i pazienti oncologici hanno molti sintomi, non uno solo, e devi distinguere bene ad esempio una febbre da Covid piuttosto che da malattia, una tosse da forma virale piuttosto che dal cancro”.

“Abbiamo utilizzato delle linee guida importate in modo molto precoce, avendo avuto alla fine di febbraio un primo caso di contagio che ha riguardato una giovane collega venuta dalla Lombardia per svolgere una prova di abilitazione”, ricorda, “quindi abbiamo da subito alzato la guardia, ipotizzando che tutto potesse accadere anche da noi in qualunque momento per cui abbiamo avuto un livello di attenzione molto alto, nonostante i reparti considerati più vulnerabili erano il pronto soccorso, la rianimazione e pneumologia.

L’oncologia non è stata considerata, all’inizio, un ambito da tutelare benché sia il presidente della Regione sia il Ministero della Salute avevano stabilito che i percorsi diagnostici e terapeutici dei pazienti oncologici dovessero essere conservati e garantiti”.

“La nostra attività è proseguita regolarmente”, continua la Cannita, “non abbiamo rinviato nessun tipo di chemioterapia, abbiamo però organizzato un percorso di triage con un’infermiera dedicata che il giorno prima dell’appuntamento chiamava i pazienti e verificava che non avessero avuto contatti con persone o zone a rischio e non avessero febbre o sintomi, il giorno della terapia venivano reintervistati e firmavano

(7)

un’autodichiarazione”.

“C’è stato un grande lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei pazienti”, racconta la dottoressa, “perché molti pazienti volevano venire a tutti i costi a fare la terapia, che tra l’altro erano quelli con la malattia più avanzata e che quindi avrebbero anche potuto ritardarla, mentre altri che facevano la terapia di tipo precauzionale tendevano a sfuggire perché temevano che venire in ospedale significava infettarsi”.

“C’è stato anche uno stravolgimento culturale”, aggiunge, “essendo abituati ad accogliere familiari e parenti dei pazienti, il reparto è stato blindato e questo per molti è stato inconcepibile”.

“Credo che l’oncologia abbia sofferto nella prima diagnosi”, dice la Cannita, “le sale operatorie hanno sofferto per cui i pazienti che dovevano essere operati sicuramente non hanno avuto la stessa tempistica di prima e sicuramente ha sofferto molto lo screening perché tanto lavoro ha subito dei ritardi”.

“A L’Aquila come in molti altri ospedali – spiega ancora la dottoressa – gli oncologi sono stati messi in campo anche per far fronte alle carenze di personale nella gestione dell’emergenza medica. Ciò ha comportato perdita della continuità di cura, elemento imprescindibile per percorsi efficaci ed efficienti in una tipologia di paziente, quello con neoplasia già così fragile. Il cancro non è stato sconfitto dalla pandemia. È doveroso pertanto non dimenticare i bisogni di tutti i pazienti con cronicità di cui i pazienti oncologici sono l’esempio numericamente più importante”.

(8)

http://www.rete8.it/cronaca/123-covid-19-a-laquila-consegnato-il-pacco-alimentare- numero-1000/

COVID 19 A L’AQUILA CONSEGNATO IL PACCO ALIMENTARE NUMERO 1000

Covid 19 L’Aquila, consegnato oggi il pacco di solidarietà alimentare numero 1000. A dare l’annuncio il sindaco Pierluigi Biondi, che questa mattina ha incontrato il direttore della Casa del volontariato, Concetta Trecco.

Dal 16 aprile, giorno in cui è iniziata la distribuzione dei beni, sono state raggiunte circa 500 famiglie, nelle quali sono presenti oltre 200 bambini, grazie all’azione messa in campo dagli oltre 100 volontari impegnati nella distribuzione, sostenuta dall’amministrazione comunale con fondi pari a 20mila euro.

“Si tratta di un traguardo che da un lato testimonia come la solidarietà non si sia mai fermata, neanche dopo la fine del periodo di lockdown, e dall’altro conferma la validità della collaborazione attivata con la Casa del Volontariato. Una integrazione complementare dell’azione portata avanti pubblico e mondo del terzo settore. – ha spiegato il sindaco – La pandemia ha generato nuove povertà ed è su quelle, oltre a quelle già note, su cui bisognerà continuare a intervenire nei prossimi mesi e, temo, anni. Dopo le grandi crisi, come quella legata alla diffusione del coronavirus, ci sono nuove fasce di popolazione costrette a fare i conti con inconsuete problematiche che le istituzioni devono contribuire a risolvere”.

“Il mio ringraziamento va alla Casa del volontariato, agli alpini del nono reggimento, e alle decine di associazioni e volontari che quotidianamente hanno lavorato e continuano a prestare il loro servizio a favore di chi affronta nuove e vecchie difficoltà” conclude il sindaco Biondi.

(9)

https://www.marsicalive.it/mascherine-per-i-medici-di-base-da-parte-del-rotaract-e-rotary- club-di-avezzano/

MASCHERINE PER I MEDICI DI BASE DA PARTE DEL ROTARACT E ROTARY CLUB DI AVEZZANO

Avezzano. Una donazione per chi è da mesi in prima linea a servizio dei pazienti. Questa è stata la motivazione con la quale il Rotaract e Rotary club di Avezzano ha deciso di donare ben 200 mascherine ai medici di base del territorio. Una scelta dettata dalla necessità di assicurare anche ai professionisti a servizio di centinaia e centinaia di famiglie un sostegno e dei dispositivi di sicurezza da utilizzare durante il lavoro.

La Marsica in questi mesi ha dimostrato di avere un cuore grande e molte associazioni si sono mobilitate per fare in modo che nessuno venisse dimenticato. Tante sono state le donazioni fatte e tante le iniziative a sostegno di ogni settore. Anche il Rotaract e Rotary club di Avezzano hanno dimostrato come sempre il loro altruismo portando avanti progetti per l’intero territorio. L’ultimo, in ordine di tempo, ha riguardato la donazione dei dispositivi di sicurezza ai medici di base. La proposta è stata lanciata dal dottor Massimo Nicolai, rotariano e medico di medicina generale, che ha spiegato a tutti come durante l’emergenza lui e i suoi colleghi si siano ritrovati ad affrontare la situazione senza mascherine.

Le 200 mascherine sono state quindi un ulteriore sostegno alla Marsica che il Rotaract e Rotary club di Avezzano hanno voluto dare per non far sentire solo nessuno.

(10)

https://www.abruzzoweb.it/contenuti/2-giugno-a-tagliacozzo-omaggio-a-volontari-e-sanita- nazionale/737276-4/

2 GIUGNO: A TAGLIACOZZO OMAGGIO A VOLONTARI E SANITA' NAZIONALE

TAGLIACOZZO - La Città di Tagliacozzo, il Sindaco e l’Amministrazione comunale si troveranno alle ore 17, presso il Monumento ai Caduti, nel rispetto delle norme per il distanziamento interpersonale, per celebrare insieme alle rappresentanze delle Associazioni locali, il 74º anniversario dell’Istituzione repubblicana del nostro Stato.

Anche quest’anno, come è ormai consuetudine in questa importante occasione, sarà data voce ad una donna: Maria Teresa Letta, già Vice Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, che terrà il discorso commemorativo. Superata la gravità emergenziale della Fase1 dell’epidemia da Covid-19, l’Amministrazione comunale guidata da Vincenzo Giovagnorio ha inteso in questo modo rendere omaggio ai Medici, agli Infermieri, al Personale sanitario tutto e al Mondo del Volontariato che con eroica abnegazione negli ultimi mesi ha servito il Popolo italiano nella difficoltà e nella sofferenza. Attraverso la più rappresentativa delle Associazioni di Volontariato, la Croce Rossa Italiana, diremo grazie e renderemo onore a tutte le realtà che si adoperano nel campo dell’assistenza sociale e della beneficienza.

“Faccio mie le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - ha dichiarato il Sindaco Giovagnorio - indirizzate al Presidente della Croce Rossa Italiana in occasione della loro recente Giornata nazionale: «L'Italia sta affrontando con energia e responsabilità l'attuale, difficile prova. Il virus ha spezzato tante vite e impresso nella nostra memoria immagini che non dimenticheremo. Ma la coesione di cui siamo stati capaci, la capacità dei medici e degli operatori sanitari ci ha consentito di superare i passaggi più critici e di progettare ora una ripartenza. L'insegnamento del volontariato è una fonte irrinunciabile di umanità che ci aiuterà ad aprire una nuova stagione di sviluppo civile, economico, sociale".

(11)

https://laquilablog.it/nasce-lassociazione-vestini-i-ragazzi-di-san-demetrio/

NASCE L’ASSOCIAZIONE “VESTINI – I RAGAZZI DI SAN DEMETRIO”

SAN DEMETRIO NE’ VESTINI – Il 1° giugno si è costituita l’associazione “Vestini – i ragazzi di San Demetrio“.

“L’esigenza di costituire una associazione – si legge in una nota – è nata dal fatto che a San Demetrio ci sono molti giovani che si vogliono impegnare, ma che non vi è nessuna associazione che li riunisca, che questo periodo emergenziale ha dato un ulteriore e definitiva spinta per la formazione di questa associazione e che non accettano più di vivere passivamente il proprio paese. Proprio per questi motivi un gruppo di amici ha iniziato a coinvolgere altri ragazzi di San Demetrio raggiungendo in breve tempo il numero di 60 partecipanti, risultato davvero strabiliante”.

“Gli scopi per i quali si è dato vita a questa associazione sono prettamente sociali: aiutare gli anziani, fare iniziative per i bambini, sostenere le fasce più deboli e programmare attività a carattere ambientale per San Demetrio”.

“Tutte iniziative ambiziose che vedono coinvolti molti giovani con l’obiettivo di aggregarne un numero sempre maggiore per imparare e trasmettere valori positivi come empatia, lealtà, amicizia”, conclude la nota.

(12)

https://www.abruzzolive.it/eremo-celestiniano-di-san-onofrio-ospitera-lincontro-il-teatro-di- domani-il-domani-del-teatro-che-fare/

EREMO CELESTINIANO DI SAN ONOFRIO OSPITERÀ L’INCONTRO ‘IL TEATRO DI DOMANI, IL DOMANI DEL TEATRO. CHE FARE?’

L’Aquila. L’associazione italiana di Teatro per Ragazzi Utopia, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comunale di Sulmona e con il coordinamento della Compagnia di Teatro Ragazzi Fantacadabra, propone lunedì 15 giugno alle 10.30, presso l’Eremo Celestiniano di San Onofrio a Sulmona, l’incontro tra le compagnie abruzzesi di Teatro Ragazzi: “Il Teatro di domani, il domani del Teatro. Che fare?”.

Una serie di domande assilla le compagnie di teatro sulla difficoltà di immaginare qualsiasi tipo di programmazione per il futuro e rende difficile attuare la riapertura vera e concreta delle attività di spettacolo. A partire dal 15 giugno le attività dei teatri di prosa, musica e danza potranno ripartire, ma in che modo? Con quali prospettive? L’incontro nasce come occasione per parlare del domani, per confrontarsi sulla difficile situazione e sulle prospettive del settore nel breve e lungo termine.

“Con questo appuntamento ci proponiamo, oltre che festeggiare la riapertura dei teatri, di indagare in che modo quanto è successo e quanto sta succedendo, influenzerà la creazione e il rapporto con il pubblico; quali idee e visioni stanno emergendo fra gli artisti del teatro e come operare in sinergia tra enti pubblici, produttori e organizzatori. Siamo convinti che la crisi che stiamo attraversando debba essere letta come una opportunità per dar vita ad un “nuovo corso” per un nuovo sviluppo artistico e culturale e anche opportunità per un nuovo sviluppo economico per le compagnie teatrali abruzzesi. La ripresa deve deve essere letta come una irrinunciabile occasione per gli artisti, i territori, gli enti pubblici, gli spettatori di costruire un “domani” del teatro sempre più adeguato alle mutate condizioni.

Interverranno all’incontro: Manuela Cozzi, assessore alla Cultura del Comune di Sulmona, Maurizio Stammati (Teatro B. Brecht di Formia)- presidente Utopia (Associazione di Teatro per Ragazzi), Giancarlo Zappacosta, dirigente dipartimento Cultura regione Abruzzo e Roberta Gargano, funzionario Teatro Stabile d’Abruzzo.

(13)

https://www.montagna.tv/161428/riapre-labruzzo-riaprono-ma-solo-in-in-parte-i-rifugi/

RIAPRE L’ABRUZZO, RIAPRONO (MA SOLO IN IN PARTE) I RIFUGI

L’Abruzzo, come le altre regioni, riapre. E gli appassionati di montagna del Lazio, delle Marche e del resto d’Italia possono finalmente tornare sui sentieri e sulle pareti del Gran Sasso, della Majella e del Velino. Nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise si potranno nuovamente ammirare fioriture, camosci, camosci e faggete. Per lupi e orsi, come sempre, ci vorrà un po’ di fortuna.

Il ritorno di turisti, camminatori e alpinisti è una boccata di ossigeno per tutti gli operatori economici della montagna abruzzese. Tra loro, naturalmente, sono i gestori dei rifugi, privati e del Club Alpino Italiano, che possono tornare a lavorare rispettando le regole imposte dal Covid-19.

“Abbiamo riaperto la settimana scorsa, d’ora in poi nei weekend ci saremo. In piena estate apriremo anche in settimana” spiega Cesidio Pandolfi, ideatore delle escursioni di bearwatching, che gestisce l’Ecorifugio Cicerana, nel Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, con la cooperativa Ecotur di Pescasseroli. “Certo, le nuove regole ci complicano il lavoro, e riducono i margini di guadagno. Possiamo far entrare nel rifugio non più di una dozzina di persone a mangiare, e al massimo quattro (invece di una ventina) per la notte. Però abbiamo acquistato un attrezzo per sanificare rapidamente. Appena avremo il permesso del Parco, potremo sistemare qualche tenda, e far dormire gli escursionisti anche lì”.

Buone notizie, oltre che dalla Cicerana, arrivano da due rifugi di media quota del Gran Sasso, quello del Lago Racollo, sulla piana di Campo Imperatore, e il rifugio Cima Alta nei pressi dei Prati di Tivo. Tutti e due si raggiungono in auto, intorno a entrambi è possibile campeggiare. Se non piove, a queste quote, si mangia piacevolmente fuori.

Contrasta con queste buone notizie la difficile situazione del Duca degli Abruzzi e del Franchetti, 2388 e 2423 metri, i due storici rifugi del Gran Sasso di proprietà della Sezione di Roma del CAI. “Il Franchetti è minuscolo, ha venti posti-letto in una sola camerata.

Sanificare materassi, cuscini e coperte è impossibile” spiega il gestore Luca Mazzoleni. “A tutela degli ospiti, e di noi che lavoriamo nel rifugio, saremo in grado di fornire solo servizio di bar e ristoro, dalla mattina alla sera. All’interno potranno entrare a mangiare dalle 6 a 8 persone, qualcuna di più se ci sono dei gruppi familiari. Gli altri staranno in terrazza”.

La decisione di non consentire i pernottamenti nei due rifugi è stata presa dai gestori d’accordo con la Sezione di Roma del CAI, e con il suo presidente Daniele Funicelli. “I rapporti sono stati correttissimi, sia con il Club Alpino sia con la Regione Abruzzo, che dopo un incontro con l’Associazione dei gestori ha emanato un regolamento dettagliato”

prosegue Mazzoleni. “In caso di temporale potremo far entrare più persone del normale, con l’obbligo di avere la mascherina e sospendendo il servizio di ristoro” prosegue

(14)

Mazzoleni. “Per la notte si potrà entrare solo in caso di emergenza comprovata, e solo se il Soccorso Alpino non sarà in grado di ricondurre a valle in serata gli escursionisti in difficoltà”.

E’ un po’ diversa, invece, la situazione del rifugio Vincenzo Sebastiani, sul massiccio del Velino, gestito da Eleonora Saggioro e dalla cooperativa Equorifugio. Già prima dell’epidemia di Covid-19, erano previsti dei lavori importanti, che avrebbero causato la chiusura del rifugio per buona parte dell’estate 2020.

Al contrario del Franchetti e del Duca, il terreno intorno al rifugio Sebastiani consente di piazzare qualche tenda. Negli anni scorsi, per aumentare la capienza, che è di soli 13 posti-letto, Eleonora e le sue colleghe ne avevano sistemata qualcuna. “Anche noi, come gli altri due rifugi del CAI Roma, nella prossima estate non saremo in grado di ospitare gli escursionisti per la notte” spiega Saggioro. “Per il resto, siamo vincolati ai tempi del cantiere. Nei primi weekend di giugno, fino all’inizio dei lavori, ci saremo. Poi speriamo di riaprire ad agosto, con il rifugio rimesso a nuovo”. “La nostra non è una scelta facile, ma ci teniamo a essere al nostro posto. Sarà una prova di maturità per noi, che lavoreremo in condizioni difficili, e per i frequentatori del rifugio, che dovranno andare in montagna più preparati di prima” prosegue Eleonora Saggioro.

A saltare, tra giugno e settembre, saranno anche gli eventi che per anni hanno fatto del Sebastiani un punto di riferimento culturale. Per concerti, presentazioni di libri, serate di osservazione delle stelle, l’appuntamento è all’estate del 2021.

(15)

https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-chieti/cronaca-chieti/san-salvo-area-riservata- nidificazione-del-fratino.html

SAN SALVO, AREA RISERVATA NIDIFICAZIONE DEL FRATINO

San Salvo. “Il Comune di San Salvo ha provveduto a porre una recinzione con paletti e cime per tutelare la nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus) su una parte della spiaggia libera di San Salvo. Tale area è da anni un sito di nidificazione di questo piccolo uccello, divenuto ormai simbolo delle spiagge italiane e la cui tutela è uno dei parametri per il rilascio della Bandiera Blu”, dichiarano il sindaco Tiziana Magnacca e l’assessore all’Ambiente Giancarlo Lippis.

L’area, compresa tra gli stabilimenti balneari il Cocorito e il Mirage, è stata completata dal personale comunale dell’Ufficio Manutenzione con tre grandi cartelli recanti informazioni sulla specie ornitica in questione e del suo legame storico con San Salvo. Sono stati apposti anche cartelli più piccoli recanti indicazioni sui comportamenti da tenere in prossimità della recinzione. Questi ultimi disegnati da Franco Sacchetti, noto fumettista e scrittore del luogo.

La meritoria opera di tutela naturalistica, che arricchisce di un importante tassello ambientale la spiaggia di San Salvo, è stata coordinata fra Comune di San Salvo, i volontari del GFV Gruppo Fratino del Vastese (referente locale per il coordinamento regionale Fratino) e la Onlus SOA (Stazione Ornitologica Abruzzese) che raggruppa i più importanti ornitologi e birdwatchers abruzzesi. Sarà la onlus SOA, insieme al GFV, a gestire il monitoraggio dell’area e il coordinamento delle attività di educazione ambientale.

All’operazione hanno contribuito anche fotografi molisani di ABM Ambiente Basso Molise e i volontari della “Spiaggia del Fratino e del Giglio di mare” di Alba Adriatica: una dimostrazione di unione nel nome del Fratino! Il tutto sotto l’egida del CNCF (Comitato Nazionale Conservazione Fratino).

Verranno valutati in seguito, sulla base delle dinamiche naturalistiche del luogo, eventuali interventi successivi sul sito.

(16)

http://www.corrierepeligno.it/sulmona-iconsegnato-alla-citta-il-parco-fluviale/17064/

SULMONA: RICONSEGNATO ALLA CITTÀ IL PARCO FLUVIALE

Sulmona - Il parco fluviale di Sulmona torna alla città e ai cittadini; in una cerimonia svolta nel pomeriggio di domenica il “polmone verde della città di Sulmona” come viene definito è tornato alla città. Molta la partecipazione dei cittadini alla presenza delle autorità civili, religiose della città Ovidiana.

La santa messa è stata officiata da Monsignor Michele Fusco, Vescovo della Diocesi di Sulmona Valva alla presenza del Sindaco di Sulmona Annamaria Casini, del Vice Sindaco Marina Bianco, del Presidente del Consiglio comunale Katia Di Marzio, del Consigliere Regionale Marianna Scoccia. Per volontà dell’amministrazione comunale della città il Parco Fluviale è stato risistemato mediante lavori di manutenzione, i quali hanno avuto il coordinamenti dell’Assessore Comunale Salvatore Zavarella, con il lavoro gratuito realizzato dagli imprenditori sulmonesi Walter Tirimacco e Pasquale Di Toro Il Parco Fluviale è patrimonio dell’intera città di Sulmona, della collettività. È oasi di verde, della natura, all’interno della quale si possono trascorrere momenti di serenità, svago, divertimento soprattutto dei bambini. All’interno della struttura vi è un parco giochi, per consentire ai bambini di trascorrere omenti di svago, al fine di consentire loro la fondamentale socializzazione.

La res pubblica, il verde pubblico, costituiscono un valido biglietto di presentazione per la città la quale vede sempre la presenza di numerosi turisti. Ricordiamo che da sempre il Parco Fluviale è stato luogo di concerti musicali fra i quali ricordiamo quello del gruppo musicale dei Pooh. Una struttura che rappresenta una valida realtà per la città di Sulmona.

Molta è stata la soddisfazione dei cittadini nel vedere nuovamente la struttura in ordine e pulita. Nonostante il difficile momento del Coronavirus la gente ha voglia di socializzare, di incontrarsi, di avere relazioni sociali, segno tangibile che si spera presto in un ritorno ad una vita normale.

Riferimenti

Documenti correlati

Nel 2009 è tornata al Teatro Nazionale nel ruolo della protagonista della Fedra di Racine, per la regia di Nicholas Hytner, uno spettacolo che ha fatto la storia, come

2) Struttura finanziaria e probabilità che circostanze impreviste possano esaurire il margine di sicurezza rappresentato dal capitale e generare un’insolvenza;. 3) qualità

il numero dei membri da eleggere dovrà essere proporzionato al numero complessivo degli associati aventi diritto di voto e comunque non potrà essere superiore ad un

Firmato digitalmente ai sensi del Codice dell’Amministrazione digitale e norme ad

Milano Assicurazione e copre tutti i partecipanti contro infortuni verificatisi dal momento della partenza da Treviglio al ritorno, anche da eventuali eventi dannosi, ricoveri,

Il sig. Perinasso Luigi, in data 29 giugno 2011, depositava presso il Comune di Resana, una denuncia di inizio attività per la chiusura di tre porte interne,

La varietà degli ambienti che costituiscono il Padule di Fucecchio rendono quest’area uno snodo fondamentale per gli uccelli migratori. Ogni anno migliaia di

Spinoff di un CONCORSO CINEMATOGRAFICO per giovani cineasti che da dieci anni viene organizzato dall'associazione culturale NAPOLI CULTURAL CLASSIC, chiamato CORTICULTURALCLASSIC,