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report

ACPNR.

01 2021

parole chiare.

azioni forti.

Desideri conoscere meglio il lavoro di ACP? Contattaci: verremo volen- tieri a presentare il nostro impegno missionario anche nella tua chiesa.

Per informazioni: Tel. +39 011 297 58 08 I mail@acp-it.org ITALIA Esperienze che fanno la differenza

ITALIA Azione Pacchetto Regalo 2020

ERITREA Nelle montagne russe delle emozioni

MONDO ISLAMICO Storia di successo SAT-7

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2 Editoriale 3 Italia

Il nuovo direttore di ACP Italia 4 Italia

Azione Pacchetto Regalo 2020 6 Pakistan

Condannato a morte dalla legge anticristiana 7 Italia

Storia di successo SAT-7 8 Eritrea

Nelle montagne russe delle emozioni 9 India

Ucciso un pastore Indiano 10 Italia

Uniti si può 12 Italia

Moncalieri: la storia di Marta 14 ACP - valori e obiettivi

Chi siamo, che cosa facciamo 15 Le nostre iniziative

Eventi per voi 16 Italia

(5x1000) ÷ Covid19 = -poveri

Indice Editoriale

In copertina Una nostra volontaria durante la preparazione di un pacchetto regalo

Cari lettori,

sono passati sei anni da quando mi è stato affidato il compito di espandere le attività di AVC International in Italia. Mandato dalla Svizzera con una conoscenza abbastanza limitata della realtà ecclesiale in Italia ero partito con timore per questo compito ma anche con aspettative e obiettivi sfidanti.

Guardando indietro riconosco che le aspettative sono state superate e che le vie su come sono state adem- piute erano solo in parte quelle previste. Spesso era necessario adattare il mirino e definire nuove vie e approcci per prendere piede in Italia.

Dipendevo interamente dalla guida del nostro Signore e dei suoi fedeli locali e riconosco come il Signore ha guidato le nostre decisioni. Non sempre le cose anda- vano come desiderato. Le mie mancanze di visione o di capacità ogni tanto non erano sempre proficue per l’avanzamento della missione e mi ricordo di essermi ritrovavo ancora di più nel bisogno dell’aiuto divino.

Sono grato e onorato per le persone incontrate e conosciute e con le quali ho potuto lavorare, anche se con alcune solo per un breve lasso di tempo. Ripas- sando le numerose testimonianze di persone rag- giunte col vangelo, la maggior parte di loro bisognose, che sono state salvate e trasformate, il mio cuore si riempie di gioia e di gratitudine.

A prescindere da come, dove e con chi ci attiviamo per divulgare la salvezza attraverso un vangelo genui- no e puro, persone lo accolgono e il Signore le salva.

Non è meraviglioso? A Dio sia l’onore, solo a Lui. È un privilegio servire l’unico vero Dio, santo e pieno di amore, che ha promesso di perdonare chi lo chiede con sincerità.

La staffetta della direzione di ACP l’ho passata a Giovanni. La mia preghiera è che lui possa espan- dere grandemente l’opera di ACP in Italia, vedere la misericordia di Dio all’opera ed essere grandemente benedetto nel suo nuovo compito. Aggiungetevi a questa schiera di sostenitori.

Grazie, con affetto.

Cristoforo Gautschi, Vice Direttore ACP Onlus

2 EDITORIALE

ACPREPORT

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Il nuovo direttore di ACP Italia

Nato a Napoli nel 1983 è figlio di un pastore evangelico pentecostale pioniere nelle opere sociali e di una nipote del pioniere dell’opera pentecostale a Napoli.

Dopo il diploma si laurea in scienze dell’edu- cazione e specializza in Pedagogia iniziando una lunga collaborazione con l’università del Suor Orsola Benincasa nelle cattedre di peda- gogia e storia della filosofia contemporanea.

Si laurea negli anni successivi in Psicologia delle organizzazioni e dei servizi e dopo l’abi- litazione e l’iscrizione all’albo degli psicologi consegue la specializzazione in Psicoterapia sistemico-relazionale ad indirizzo comunitario.

Da sempre impegnato nel welfare si occupa di politiche sociali e giovanili, fonda nel 2009 la cooperativa Lilliput che a tutt’oggi presiede, è stato presidente del consorzio di cooperative sociali

SOCRATE ed inserito dal Giornale VITA tra i 100 giovani di maggior talento italiani.

Dirigente nazionale di confcooperative e segre- tario nazionale del Coordinamento Italiano del- le Comunità per minori, oggi è amministratore del Consorzio CO.RE. e direttore dell’Istituto Evangelico Betania-Emmaus.

Sposato con Fabiana da 14 anni ha due figli maschi ed è uno dei leader della storica comu- nità evangelica delle ADI di Napoli (Via Carafa, 13).

Dal gennaio 2021 è direttore di ACP Italia, succedendo a Cris Gautschi.

Tagliaferri ha dichiarato: “Appena insediato ho voluto fare visita al team di Torino, dove abbiamo la nostra sede principale. Giancarlo Farina ha fatto un lavoro eccezionale, insieme a tutto lo staff. Voglio esprimere la mia gratitudine a Cris per l’eccellente lavoro svolto

Giovanni Tagliaferri Direttore

in questi anni, per come ha fatto nascere e crescere questa organizzazione in Italia. Con lui anche Sacha, direttore di AVC Svizzera, che mi ha accordato questa fiducia.

Continuerò per la strada intrapresa. Rafforzeremo la nostra presenza in Italia per contrastare la povertà, oggi più di ieri tante famiglie italiane sono nel bisogno e noi abbiamo il dovere di farci trovare pronti per aiutare chi vive un periodo di difficoltà soprattutto in questo momento storico di crisi.

Ed ovviamente non dimenticheremo di assistere i Cri- stiani perseguitati nel mondo.

Come il mio predecessore ha sempre fatto, in ogni ini- ziativa, lanceremo un messaggio di speranza fondato sul Vangelo.

Siamo già a lavoro, e presto daremo notizie di alcuni progetti a cui stiamo lavorando”. 

«Sono grato a Cris e tutto lo staff di ACP Italia»

Da Gennaio 2021 passa a Giovanni Tagliaferri il “testimone” di Acp Italia Onlus. Prosegue l’opera che da sempre caratterizza la nostra organizzazione.

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ACPREPORT

ITALIA

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Eliseo Guadagno Missionario ACP Onlus

Il progetto si espande. Con grande entusiasmo dei volontari viene raggiunto un numero sempre più alto di persone.

ACP Onlus è da anni impegnata in prima linea nel contrasto alla povertà, sia direttamente attraverso la distribuzione di beni di prima necessità, sia indiret- tamente aiutando le persone a migliorare le proprie competenze, a crescere dal punto di vista umano e sociale, fornendo strumenti e supporto per l’emanci- pazione delle fasce più deboli.

Stupenda gratitudine A questo proposito è emble- matica l’affermazione di un nostro assistito, il quale, dopo aver finalmente trovato un mezzo proprio di sostentamento, rivolgendosi ad un nostro operatore, disse: “Quello che date a me ora datelo a qualcun al- tro, grazie per quello che avete fatto per me in questi anni.”

Questa affermazione descrive il nostro obiettivo:

aiutare le persone ad uscire dalla povertà, non bensì dipendenza ma creando opportunità, lavorando in rete e stimolando l’iniziativa individuale.

Azione Pacchetto Regalo Fra i vari progetti, quello che ha una rilevanza nazionale e che riscuote sem- pre maggiore adesione, è il progetto APR – Azione Pacchetto Regalo.

Un’iniziativa nata più di 30 anni fa nei paesi di lingua tedesca, rivolto inizialmente a favore delle popolazioni dell’est Europa, che si è poi esteso ad altri paesi, fra cui l’Italia, dove esistono ampie fasce di povertà, spe- cialmente in diverse zone urbane, peggiorate dalla pandemia da COVID.

Raggiungiamo l’intera nazione In questo contesto si è sviluppato quest’anno il progetto APR 2020, che ha visto la realizzazione di più di 3000 pacchi regalo, di cui 2000 provenienti dalla Svizzera, destinati ad altrettante famiglie italiane.

In questo anno appena trascorso, con gioia abbiamo assistito ad un’ampia partecipazione: da Treviso a Napoli, da Brindisi a Torino, da Alessandria a Pesaro, in tanti si sono adoperati per dare un aiuto concreto a chi è in difficoltà, per mandare un messaggio chia- ro e di incoraggiamento a chi sta attraversando un momento difficile. La generosità attraverso l’allesti-

Allestimento pacchi Un volontario a lavoro

Azione

Pacchetto Regalo

2020

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ACPREPORT

ITALIA

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Azione Pacchetto Regalo la felicità dei bambini che ricevono i doni.

mento dei pacchi vede concretizzato l’amore e la cura di cui tanto abbiamo bisogno in quanto esseri umani;

il bisogno di dare tanto quanto quello di ricevere.

Quest’anno abbiamo deciso di concentrare le risor- se disponibili a favore dei bambini, preparando dei pacchi da destinare esclusivamente ai più piccoli, per regalare un sorriso e un momento di serenità in occasione delle feste.

Il lavoro di squadra Ogni pacco diventa un ponte, una scintilla che scatena una serie di azioni collega- te: dalla preparazione del pacco, che viene assem- blato con sforzi congiunti di persone e associazioni, alla distribuzione che avviene in collaborazione con comunità di sostegno, chiese ed altri che operano sul territorio, al fine di convogliare gli sforzi e garantire una continuità nel supporto, diventando un punto di riferimento più che un aiuto estemporaneo, seguendo le persone nel loro cammino e incoraggiandole nei loro progressi.

Pregare per le persone Un pacco diventa un ponte dunque, non solo per tutti i meccanismi di collabo- razione e fratellanza che scatena a diversi livelli, ma anche perché ogni pacco tocca i cuori in modi speciali e inaspettati: Enida è arrivata al centro di distribuzio- ne, non per ritirare un pacco, ma per accompagnare una famiglia che non aveva i mezzi per spostarsi. Al loro arrivo, alcuni volontari l’hanno accolta mentre la famiglia ritirava i pacchi per i bimbi. I volontari hanno chiesto ad Enida se potevano pregare per lei, e a quel punto lei ha aperto il cuore condividendo le grandi difficoltá familiari che stava attraversando, dovute alla pandemia ma non solo.

Dopo la preghiera dei volontari, in lacrime ha ringra- ziato e ricevuto svariati incoraggiamenti. La povertà dell’anima è presente ovunque, e creare un ponte (in questo caso con un pacco) per connettersi con il prossimo e benedirlo con l’amore di Cristo, crea grandi opportunità di cambiamento per chi ritrova la speranza. Le distribuzioni dei pacchi sono state fatte con grande cura, prendendo appuntamenti, e rispet- tando tutte le normative anti-Covid. Quest’anno non è stato possibile organizzare grandi feste o eventi, ma nell’intimità degli appuntamenti a tu per tu con le famiglie, ci sono stati momenti speciali: tante benedi- zioni nascoste in questo particolare periodo, sia per i destinatari che per i volontari.

Così, oltre a bisognosi e famiglie che si trovano in un momento di difficoltà, i pacchi sono stati distribuiti anche a donne e bambini vittime della tratta (Parma), a comunità di stranieri (Napoli), a centri di recupe- ro e ai tanti che vivono in situazioni precarie nei più svariati contesti.

Non vogliamo rimanere indifferenti di fronte a coloro che soffrono, ma in ubbidienza alle parole del Signore Gesù, continuare a prendersi cura degli ultimi.

“Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi” (Matteo 25:35-36). 

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ACPREPORT

ITALIA

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Pakistan, condannato a morte dalla legge anticristiana:

alcuni aggiornamenti

Noyal Malik

Missionario ACP Onlus

problemi, ora anche ciò è diventato molto difficile. Da quando è stato trasferito, Asif, non può vedere i suoi quattro figli minorenni, che non sono autorizzati a fargli visita.

Solo la moglie potrebbe visitarlo, ma percorrere ogni volta i tanti chilometri che li separano, graverebbe pesantemente sull’economia della famiglia, dato che i costi necessari per il viaggio dovrebbero essere sommati alle già alte spese da sostenere per i medi- cinali che servono ad Asif. A ciò si aggiunga che, per la donna, sarebbe molto pericoloso viaggiare da sola e vivere a Faislabad, vicino al penitenziario. E se ciò non fosse sufficiente a rendere tragica la situazione di questo nucleo familiare, bisogna purtroppo aggiun- gere che anche la moglie e i figli di Asif non sono al sicuro; ciò li costringe a non avere una dimora fissa e, quindi, a spostarsi in continuazione.

Stiamo cercando di fornire aiuto a questa famiglia.

Preghiamo per Asif Parvaiz e per la sua salute, ed anche perché Dio doni ai suoi cari la forza necessaria per andare avanti.

N.B. Chi non avesse letto la storia completa di Asif Parvaiz presente nell’ ACP Report precedente, può trovarla sul sito www.acp-it.org 

Nel precedente Report di ACP abbiamo raccontato la triste storia di Asif Pervaiz, l’uomo che è stato ac- cusato falsamente di blasfemia nel 2013 e che, dopo sette anni in carcere, è stato condannato a morte.

Circa quattro mesi fa, dopo la sentenza, è stato tra- sferito dal penitenziario di Lahore a Faislabad, a circa 200 km dalla sua famiglia.

Quando Asif è venuto a conoscenza della sua condan- na a morte si è gravemente ammalato. Nonostante ciò, durante il suo trasferimento da un penitenziario all’altro, la polizia non si è minimamente preoccupa- ta della salute dell’uomo, che è stato ammanettato come se fosse un pericoloso criminale ed obbligato a tenere quelle manette per oltre due settimane, tanto da procurarsi addirittura alcune lesioni ai polsi.

Purtroppo, mentre a Lahore la moglie e i figli aveva- no la possibilità di visitare Asif regolarmente, senza

Asif è ancora in carcere e si ammala. Urgente bisogno di preghiera per lui e la sua famiglia.

ACPREPORT

PAKISTAN

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Storia di successo SAT-7

Sono finiti i giorni in cui il Vangelo veniva trasportato a dorso di cammello. La stazione televisiva SAT-7, sostenuta da AVC,

raggiunge gran parte del mondo arabo.

Sarah Rose è cresciuta nella zona di guerra in Siria, con le trasmissioni di SAT-7 KIDS.

“Le trasmissioni di SAT-7 hanno avuto un impatto signi- ficativo su di me”, dice la donna ora ventenne. Investe sé stessa come insegnante in un centro per bambini sfollati o orfani a Damasco, in Siria, e incorpora gli spettacoli di SAT-7 KIDS nelle sue lezioni.

Contagiata dal virus dell’amore Sarah si è appas- sionata ai programmi di SAT-7 quando aveva quattro anni: “I forti impulsi spirituali si sono radicati indelebil- mente in me mentre crescevo”. Le fondamenta solide le hanno dato sostegno. “Ho preso dai compagni di scuola le loro idee sull’amore. Questo mi ha fatto male.

Quando avevo 14 anni, ho detto a Gesù: “Voglio essere plasmato da te in materia d’amore! E così è iniziato il mio cammino con Lui”.

Trasmettere il “virus” dell’amore Oggi, Sarah modella l’amore ai bambini con cui lavora: “Il mio desiderio è che abbiano una vita migliore, che conoscano Gesù e che siano felici. È per questo che prego”. Sarah lavora anche con i genitori, guidandoli a crescere i loro figli con amore invece che con la forza.

Il futuro di Sarah è incerto, ma lei si aggrappa alla speranza. “Uno dei miei sogni è quello di essere una madre per gli orfani - forse in Africa. Prego che Dio mi prepari per questo. Ricordo i giorni in cui Dio mi ha svegliato e ho iniziato a pregare e a piangere per i bam- bini in Africa, anche se non ne conoscevo nessuno”.

Sarah non ha dubbi sul prossimo anno: “Penso che il nuovo sarà ancora meglio di quello attuale perché sono testimone di ciò che Dio sta facendo. Continua a sorprendermi”.

Il Coronavirus come opportunità Come nel resto del mondo, ci sono molti giovani adolescenti in Medio Oriente e Nord Africa che devono rimanere a casa a causa del Covid-19. Fanno zapping sul telecomando, si imbattono in spettacoli su SAT-7 e sono toccati dall’amore di Dio. 

Capo di AVC Svizzera

Feedback prenatalizio al team di SAT-7

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ACPREPORT

MONDO ISLAMICO

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NN

Partner AVC in Eritrea

“La situazione della persecuzione è immutata. Fa parte del nostro cammino con Dio”, è la sobria conclusione del nostro partner in Eritrea.

Comunicati

Lo scorso agosto ci sono stati di nuovo alcuni arresti.

Ci sono stati di nuovo alcuni arresti. Tra gli arrestati c‘è un pastore vicino a noi. Allo stesso tempo possiamo riportare buone notizie. 96 uomini e donne, tutti cristiani, che erano stati imprigionati per anni, sono stati rilasciati da una delle peggiori prigioni del nord dell‘Eritrea.

Così i cristiani stanno vivendo la persecuzione e la risposta alle loro preghiere per la liberazione di fratelli e sorelle. Che montagne russe di emozioni! “Voglio ringraziarvi e dirvi che le vostre preghiere stanno avendo un grande effetto”, scrive il nostro amico.

Detenzione con conseguenze Quando qualcuno viene improvvisamente strappato dai suoi studi, dal lavoro o dalla famiglia e imprigionato per molti anni in condi- zioni terribili, lascia il segno. Le sfide fisiche e psico- logiche durante l‘incarcerazione sono scoraggianti, a volte distruttive. Immaginate anni di isolamento senza alcuna notizia di come sta la famiglia, il coniuge e i figli.

Arresti.

Comunicati.

Arresti.

Alti e bassi per i cristiani dell‘Eritrea.

Tali esperienze possono risultare in un comportamento problematico dopo il rilascio. Le comunità cristiane non sono infrequenti di fronte a queste conseguenze.

Questo è spesso aggravato dai problemi spirituali degli ex prigionieri. Le chiese dell‘Eritrea e i singoli cristiani hanno bisogno delle nostre preghiere.

Problema aggiuntivo La difficile situazione dei cristiani è ora aggravata dalla situazione generale disastrosa del paese. Da quando sono arrivate le prime notizie su Coronavirus, il paese è stato sigillato.

Le conseguenze per la popolazione di questo piccolo ed economicamente debole paese sono devastanti.

Già il tasso di disoccupazione era alto e il tenore di vita basso. Il primo sta ora salendo ancora di più, mentre il secondo sta scendendo. L‘inflazione è aumentata così drasticamente che la gente non può più permet- tersi nemmeno i beni di prima necessità. Il paese è ancora in isolamento. In mezzo a tutto questo, stanno vedendo che Dio si attiene alla sua parola. Gesù sta chiamando a sé sempre più persone.

In questa montagna russa di emozioni, i cristiani dell‘Eritrea stanno con gli Arcivescovi e dicono: La nostra vera casa non è questa terra, ma aspettiamo la città che ha un solido fondamento, il cui costruttore e creatore è Dio (Ebrei 11:10). 

Nelle montagne russe delle emozioni

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ACPREPORT

ERITREA

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Ucciso un

pastore Indiano

Nel mondo esistono tanti paesi in cui i cristiani pagano un prezzo alto per conservare la propria fede. L’India è uno di questi.

Qui la famiglia di un pastore è stata perseguitata dagli estremisti e ai suoi membri è stato ordinato, in manie- ra minacciosa, di chiudere la chiesa e di interrompere le attività evangelistiche. Il pastore Munshi Deo Thando, a sua volta, è stato rapito e ucciso nelle vicinanze del suo villaggio, Bhatpur, situato nella città di Bhamara- ged Taluka, facente parte del distretto di Gadchiroli, a sua volta nello stato indiano occidentale del Mahara- shtra.

Venerdì 10 luglio 2020, mentre il trentenne pastore stava conducendo “l’incontro di digiuno e preghiera”

insieme ad altri fratelli credenti, un gruppo di estremi- sti anticristiani ha interrotto il culto. Hanno afferrato il pastore, gli hanno legato le mani dietro la schiena e lo hanno brutalmente picchiato.

Oltre a ciò, gli estremisti hanno maltrattato la moglie del pastore e i suoi figli (tre femmine e un maschio) ed hanno imposto loro di rinnegare Gesù. Poi hanno trascinato il pastore in un luogo vicino al villaggio e lo hanno ripetutamente accoltellato su tutto il corpo, in modo che soffrisse il più possibile. Infine, gli hanno sparato, uccidendolo. Il pastore e la sua famiglia sono andati incontro a questa feroce persecuzione per il solo motivo di essere di fede cristiana.

Noyal Malik

Missionario ACP Onlus

In questi giorni la famiglia si trova nella situazione di dovere affrontare parecchie difficoltà e grossi pro- blemi: mancanza di risorse economiche per soddisfare i propri bisogni primari, quali cibo e vestiti, e per l’edu- cazione dei figli.

Una coppia di missionari di ACP è in contatto con la famiglia del pastore Munshi, tramite un pastore della stessa zona. Preghiamo per la famiglia del pastore Munshi, affinché essa possa rimanere salda nella propria fede cristiana e possa affrontare ogni difficoltà nel nome di Gesù. 

Persecuzione con conseguenze estreme per una famiglia cristiana a causa di un gruppo estremista.

Siamo in contatto con la famiglia.

ACPREPORT

INDIA 9

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Eliseo Guadagno Missionario ACP Onlus

La testimonianza di un volontario che ha deciso

di fare la differenza insieme a noi.

Era ottobre 2018 quando conobbi per la prima volta ACP, azione per i Cristiani perseguitati e bisognosi, oggi anche Azione contro le povertà.

Un desiderio che si avvera Insieme ad una band evangelistica di cui faccio parte eravamo stati invitati da Giovanni Tagliaferri, attualmente direttore ACP, come gruppo musicale di supporto per la loro prima conferenza in Italia.

Ebbi modo di conoscere tanti credenti, che con il loro incrollabile impegno, tra mille difficoltà quotidiane e in taluni casi anche perseguitati per la fede in Cristo, lavorano per sostenere i bisognosi con azioni pra- tiche, concrete e con amore presentando il vangelo della speranza in Cristo Gesù.

Fui veramente colpito da quella esperienza, ed in una conversazione con Giovanni esclamai:

«come sarebbe bello “lavorare” così per Dio...», mai avrei immaginato però, di poter poi far parte di ACP Italia.

Il potere della collaborazione La mia storia perso- nale mi ha insegnato che da un momento all’altro puoi passare dal benessere economico a situazioni di difficoltà quotidiana, ed ora poter aiutare gli altri con ACP Italia è emozionante per me.

“Uniti si può”, ho preso in prestito questo slogan dalla nostra raccolta alimentare per spiegare al meglio con che spirito svolgiamo le attività di ACP e che ci propo- niamo di promuovere.

Crediamo che, con il supporto dei nostri sostenito- ri, con l’aiuto di volontari ed il continuo scambio di collaborazioni con chiese ed altre associazioni sul territorio, possiamo aumentare sempre di più l’aiuto ai bisognosi, portando loro il messaggio di speranza in Cristo Gesù.

L’attività in Campania In Campania nello specifico, ACP svolge attività di raccolta e distribuzione indu- menti per persone indigenti, gestiamo emergenze abitative con vitto e alloggio per brevi periodi, for- niamo supporto medico di base e psicologico ed un eventuale orientamento sociale.

In questo periodo di pandemia e crisi economica stia- mo incrementando il nostro impegno nel combattere la povertà che avanza nel nostro territorio, attraverso la distribuzione di beni di prima necessità a famiglie in difficoltà.

In questi mesi di Pandemia abbiamo aumentato le raccolte alimentari volontarie, questo ci permette di seguire un numero sempre più alto di famiglie. At- tualmente aiutiamo mensilmente 50 famiglie in modo diretto, ed altre supportando chiese locali ed associa- zioni che svolgono queste attività.

Partnership Grazie alla collaborazione del centro Ghilgal di Mondragone (CE), dove Dio volendo in Estate si svolgeranno i campi: ACP HOP CHILDREN e ACP YOUNG MISSION&WORSHIP, prepariamo pasti caldi con la nostra cucina industriale donata da ACP ed installata nel centro.

Missionari locali Con la collaborazione di missiona- ri locali come Salvatore Marco Raffone e la moglie Raffaella ed altre chiese ed associazioni sul territorio anche quest’anno abbiamo potuto distribuire oltre 1000 pacchi dono APR (Azione Pacchetto Regalo) per adulti e bambini ed entrare in contatto con più di 100 famiglie in difficoltà.

Siamo incoraggiati ogni giorno dagli sguardi delle persone che aiutiamo e preghiamo che il seme del vangelo possa germogliare nei loro cuori.

«In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiu- to ai deboli lavorando così e ricordarsi delle parole di Gesù il quale disse Egli stesso “vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20:35). 

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ACPREPORT

ITALIA

Uniti

si può

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ACPREPORT

ITALIA

Azioni di supporto ed

incoraggiamento infondono speranza e fiducia nelle persone.

Moncalieri:

la storia di Marta

Prima di raccontarvi l’esperienza di una vita riscatta- ta, scelta tra le tante che potevamo proporre, voglia- mo spendere due parole per una importante premes- sa. Abbiamo iniziato il nostro lavoro nell’ambito del servizio di sostegno alle necessità primarie nel 1997, anche se l’esplosione dei bisogni si è manifestata con l’arrivo della pandemia da Covid.

Storie di vita Prima dell’emergenza pandemica, ave- vamo 40 persone in carico, tuttavia dal marzo 2020 siamo passati agli attuali 160 soggetti. Dietro ogni numero, vi sono nomi, vite e storie personali; vi sono famiglie anche numerose che all’improvviso si sono trovate a doversi confrontare con la disperazione. Da parte nostra, attraverso una strutturata carta dei servizi, abbiamo accompagnato diversi individui alla ricerca di soluzioni per la riduzione della condizione personale di povertà. Ciò è avvenuto anche grazie al soccorso offerto da misure emergenziali di tipo pub- blico, come l’ottenimento del Reddito di Cittadinanza a fronte dell’assolvimento dei requisiti di legge.

Servizi pratici Abbiamo notato, quanto spesso le per- sone siano davvero disorientate nell’espletare adem- pimenti burocratici, come la produzione del modulo ISEE, o la richiesta di bonus previsti da provvedimenti realizzati dal governo, nell’ambito del welfare.

Tra i diversi casi virtuosi che abbiamo incontrato, vi è la storia di Marta. Si tratta di un nucleo composto da mamma e due bambine, che le vicissitudini della vita hanno portato a ritrovarsi a vivere in una roulotte, stanziata alla periferia di Torino. Abbiamo conosciuto Marta e le sue figlie, circa un anno fa, su invito dei Servizi Sociali.

Le abbiamo fatto fare l’ ISEE di cui era sprovvista, oltre alla richiesta, come facciamo in questi casi,

di residenza fittizia presso la nostra sede di Moncalieri.

Come risultato di tutta una serie di interventi, da poco tempo è giunta la comuni- cazione che la richiesta di reddito di cittadinanza è stata accolta. Marta ha già ricevuto il primo accredito relativo al mese di genna- io. In questo modo, potrà affrontare con maggior au- tonomia, le spese correnti della vita quotidiana.

Marta racconta: “Quando ho iniziato a frequentare il servizio di distribuzione alimentare, non pensavo che oltre a questo tipo di aiuto, sarei potuta andare oltre il tipo di sostegno offerto.

Sempre in prima linea Ora che ho la possibilità di poter ricevere il reddito di cittadinanza, mi sento più serena e consapevole di poter affrontare la vita quo- tidiana, per l’acquisto di alimenti, vestiti e materiale scolastico per le mie due figlie. In aggiunta a tutto ciò, devo dire di aver trovato una grande famiglia, sempre pronta a supportarmi nei momenti un po’ più delicati, che possono ancora capitare nella vita di tutti i giorni”.

Giorno dopo giorno, settimana dopo settima e mese dopo mese, restiamo in prima linea per venire incontro alle emergenze più immediate, impegnan- doci anche ad affiancare le persone nel ritrovare una propria autonomia e dignità, come è diritto per ogni persona. 

Luigi Pecora

Pastore Chiesa Evangelica Moncalieri

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Non è nato per andare a Zanzibar e costruire chiese lì.

Circondato da musulmani Il background di Suleiman è una rigida famiglia musulmana. Lo sconvolgimento è iniziato quando sua sorella, che giaceva sul letto di morte dopo quattro anni di cancro, è stata guarita attraverso la preghiera. Poi si rivolse a Gesù. “Poiché questo non poteva essere conciliato con l‘onore della famiglia, ho cercato di uccidere mia sorella durante due anni. Invano. Dio sa come proteggere il suo popo- lo”, scrive Suleiman a posteriori.

Crisi e vocazione Infine, egli stesso si ammalò. Alla fine della propria corda, si aprì alla testimonianza di sua sorella e accettò l‘offerta di perdono di Gesù. Nel 1990 si trasferisce a Zanzibar per una chiara esperien- za professionale e presto inizia a lavorare tra la popo- lazione locale. Oggi, l‘uomo guida una rete di 22 chiese

Country Manager Tanzania

con diverse migliaia di cristiani.

Questo successo ha avuto un costo.

“È normale per noi essere minac- ciati o attaccati quando facciamo un‘azione di sensibilizzazione.

Anche i cristiani sono stati uccisi e le chiese bruciate“. Quello che Suleiman vuole di più sono i soste- nitori a pregare per i lavoratori e la loro missione, in modo che la paura della persecuzione non li paralizzi.

Gli asili come apriporta Il pastore Mosha lavora sull‘isola di Mafia, ben 200 km più a sud. È più piccolo e meno conosciuto, ma le sfide sono le stesse. Anche qui, l‘Islam è la cultura guida dominante e la causa dell‘ostilità. “Eppure, il lavoro sta

«È normale per noi essere minacciati o attaccati quando svol- giamo delle missioni.

Anche i cri- stiani sono stati uccisi e le chiese bruciate.»

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ACPREPORT

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ACPREPORT

TANZANIA

crescendo”, dice il pastore Mosha. “Proprio quest‘anno è stata piantata una nuova chiesa. Una donna di uno dei villaggi dell‘isola ha saputo che nelle nostre chiese si pregava per i malati.

Visitò la nostra chiesa madre, sperimentò la guarigione, giunse alla fede e divenne il nucleo di una nuova chiesa nel suo villaggio.

La mafia gestisce o sta progettando degli asili. Lì, i piccoli imparano non solo l‘ABC e l‘aritmetica, ma anche cosa significa essere amati e accettati“. Il pastore Mosha è sicuro: „I bambini non dimenticheranno mai questa esperienza, anche se poi li perderemo di vista. Allo stesso tempo gli asili costruiscono ponti con gli abitanti dei villaggi. Le tensioni in uno dei nostri siti sono notevol- mente diminuite da quando abbiamo iniziato a servire la comunità del villaggio con il nostro asilo” 

Avanzamento nelle Comore

Ancora più difficile di Zanzibar e Mafia è diffondere la buona notizia nelle Comore, un gruppo di isole più a sud. Abbiamo chiesto al leader della missione, il pasto- re N.*, del suo lavoro.

Come è nato il suo lavoro nelle isole?

Pastore N: Abbiamo iniziato il nostro lavoro lì con quat- tro persone. Due hanno perseverato, gli altri si sono ritirati a causa della feroce persecuzione. Ma il lavoro è continuato e ora c‘è già un numero significativo di cristiani sull‘isola.

Come si lavora in questo ambiente pericoloso?

Pastore N: Abbastanza segretamente e soprattutto personalmente. Parliamo con le persone uno a uno.

Il nostro messaggio più importante è l‘amore che trasmettiamo. Guidiamo nuovi cristiani e formiamo alcuni come leader per costruire reti di piccoli gruppi.

Nessuno sospetta che queste riunioni siano raduni di cristiani.

Ha altre limitazioni oltre alla persecuzione?

Pastore N: Se potessimo liberare i leader con più sostegno finanziario, renderebbe il lavoro molto più facile.

Quali richieste di preghiera vorresti condividere con noi?

Pastore N: Man mano che il lavoro cresce, cresce an- che la minaccia di persecuzione. Se state costruendo chiese nel mondo islamico, avete bisogno di gente che preghi quotidianamente per voi. Pregate per i leader che visitano le nostre isole, per la protezione durante il viaggio e dagli attacchi. Pregate per i nostri fratelli e sorelle nella clandestinità, che rimangano saldi e che troviamo sempre modi per incoraggiarli nella fede. 

Circondato

dal mare e dai musulmani

Se Dio non ti ha mandato espressamente qui, faresti meglio a stare lontano e a tenere le mani fuori dal lavoro.

Suleiman dovrebbe saperlo. Lavora a Zanzibar dal 1990.

L’isola al largo della Tanzania è tropicale, turistica e molto musulmana.

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ACP: valori e obiettivi

Il nostro sogno è di essere presenti con una sede in ogni regione d’Italia o, almeno, con un progetto specifico rivolto a famiglie in difficoltà, profughi, bambini ed emarginati. ACP deside- ra stare ovunque ci sia un bisogno.

parole chiare.

azioni forti.

AVC International

AVC Deutschland I www.avc-de.org

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ACP Italia I www.acp-it.org

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Nehemia Christliches Hilfswerk e.V.

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ACP Onlus I Via G. Massari 189/a I 10148 Torino Tel. +39 011 297 58 08 I Codice fiscale 11356530011 ACP Svizzera I Industriestrasse 21 I CH-2553 Safnern Tel. +41 (0)32 356 00 80

www.acp-it.org I mail@acp-it.org

facebook.com/acponlus I instagram.com/acpitalia Direttore Giovanni Tagliaferri

Coordinate bancarie Dall’Italia

Anagrafica ACP Onlus I BIC/SWIFT BCITITMX IBAN IT24 Z030 6909 6061 0000 0136345 Dalla Svizzera

Intestatario ACP Onlus (AVC)

Banca UBS, 2501 Biel I BIC: UBSWCHZH80A IBAN CH39 0027 2272 5267 2842 0

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ACP si impegna a un uso responsabile delle donazioni in ossequio al codice di autoregola- mentazione promosso dall’Alleanza Evangelica Svizzera.

ACP report

Una pubblicazione di AVC International Capo redazione

Angelika Hoch I a.hoch@avc-de.org Redazione e layout

Andreas Rossel I a.rossel@avc-ch.org Impaginazione

Diego Favaretto I info@diegofavaretto.com Immagini

ACP I istockphoto.com I 123rf.com I Adobe Stock Abbonamenti

Donazioni oltre € 10 includono automaticamente l‘abbo- namento alla rivista.

Finanze

Il lavoro di ACP è finanziato interamente da donazioni. Per questo ACP si impegna a fare un uso efficace dei fondi e a limitare all’essenziale i costi di gestione della missione.

Le donazioni elargite a favore di ACP Onlus possono essere dedotte dalle tasse. Ogni anno ti verrà inviata una ricevuta fiscale che riepiloga i tuoi versamenti: conserva- la insieme alle ricevute e allegala alla tua dichiarazione dei redditi. Ricordati di inviarci il tuo CODICE FISCALE.

Le donazioni destinate a un progetto specifico vengono utilizzate esclusivamente per lo scopo indicato o, qualora i fondi risultassero in eccesso, per progetti analoghi.

informazioni legali

dove operiamo

TORINO COMO

ROMA

PARMA BRINDISI

NAPOLI

ACP sta per Azione per i cristiani perseguitati. Investiamo nelle persone, lavoriamo in collaborazione con partner locali competenti, affidabili e lungimiranti in quattro continenti. Il lavoro di ACP ha tre punti focali.

1. ACP assiste i cristiani perseguitati Diamo loro una voce e aiuto pratico:

con coraggio con determinazione con efficacia

2. ACP aiuta i bisognosi Forniamo aiuti umanitari adeguati al bisogno:

con tempestività con efficienza senza burocrazia

3. ACP fa conoscere Gesù Cristo Diffondiamo il messaggio cristiano:

con impegno con rispetto col cuore

ACP family: Silvia Gatto

Mi chiamo Silvia e occupo la posizione di segretaria di ACP dal 2016 quando la missio- ne ha stabilito in Italia la propria sede legale e ha aperto a Torino il primo centro ope- rativo. Ero ragazza quando ho desiderato partire per la missione portando il Vangelo a popoli ancora non raggiunti perché ero attratta dal lavoro di traduzione e curiosa nei confronti di culture e popoli a me sconosciuti. Grazie alla mia preparazione acca- demica e al percorso di studi d’arte ho potuto collaborare al progetto di traduzione della Bibbia con la missione Wycliffe Bible Translation. Oggi siedo alla scrivania della segreteria di ACP e sono certa che insieme, condividendo passione e entusiasmo potremo raggiungere grandi risultati!

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ACP Italia propone Azione Pacchetto Regalo per dona- re un momento di gioia a centinaia di famiglie italiane.

Azione Pacchetto Regalo nasce in Svizzera, dove da decenni ACP, in collaborazione con altre opere cristia- ne, prepara più di 94 mila pacchetti regalo che poi vengono distribuiti in Moldavia, Romania, Ucraina e altri paesi in difficoltà.

Ogni pacco regalo contiene, a seconda del destinatario, generi di prima necessità, prodotti per l’igiene perso- nale e, per i più piccoli, giocattoli, libri e materiale di cancelleria.

Negli ultimi anni ACP Italia ha voluto portare il proget- to a Napoli e dintorni per venire incontro alle esigenze di alcune centinaia di famiglie bisognose. Visto il suc- cesso della prima edizione, nel 2016 abbiamo esteso l’iniziativa a tutta Italia attraverso l’aiuto di singoli credenti, scuole domenicali, gruppi giovanili e chiese.

vuoi darci una mano?

Crea una squadra anche nella tua città, o collabora con un gruppo già attivo! Scrivici per ricevere il materiale informativo.

Scopri tutti i dettagli sul nostro sito www.azionepacchettoregalo.org

Filmato Guarda il video di presentazione di questo progetto.

Video www.acp-it.tv/apr

Un regalo per chi è nel bisogno Adotta

una famiglia

In collaborazione con il tuo comune siamo pronti ad offrire il nostro sostegno alle famiglie in difficoltà.

Tramite raccolte alimentari prepariamo periodicamente pacchi spesa da distribuire ai nuclei familiari che ne hanno bisogno.

Vuoi contribuire o saperne di più?

Contattaci!

Tel. 391 705 4774 | mail@acp-it.org

Raccolta libri usati

La Casa della Bibbia e ACP Onlus trasformano il tuo libro usato:

4 per diffondere il Vangelo 4 per aiutare i bisognosi

Aderisci a questa nuova iniziativa per la diffusione del Vangelo donando il tuo libro usato a La Casa della Bibbia. I libri usati verranno messi in vendita a metà prezzo e tutto il ricavato verrà devoluto per:

sostenere la missione ACP in Italia che opera a favore dei bisognosi e dei rifugiati.

sostenere l’evangelizzazione in Italia tramite La Casa della Bibbia.

Per accordi chiama il numero 391 705 4774 o scrivi una e-mail: mail@acp-it.org

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ACPREPORT

EVENTI PER VOI

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Giancarlo Farina Presidente ACP Italia

(5x1000) ÷

Covid19 =

-poveri

SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONESOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERA NO NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997-

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL

’IRPEF

FIRMA

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

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parole chiare.

azioni forti.

ACPREPORT

5x1000

Il 5X1000 è quel processo con cui cittadino-contri- buente può destinare una quota pari al 5 per mille del proprio IRPEF (imposte sul reddito delle persone fisi- che) a vantaggio di Onlus, Associazioni di Promozione Sociale, Associazioni riconosciute attive nel campo sportivo dilettantistico, Enti dediti alla ricerca scienti- fica e sanitaria, Università e servizi sociali dei comuni.

Grazie a questa donazione, il contribuente ha così modo di finanziare direttamente uno di questi enti senza costi per sé e indirettamente per lo Stato, che in questo modo si trova alleggerito dal sostegno a quegli enti sociali.

Destinare il 5×1000 ad ACP Italia non ha alcun costo per te.

Se decidi di non destinare a nessuno il 5×1000, quella parte di IRPEF verrà comunque versata allo Stato.

Perché donare il tuo 5x1000 all’Associazione ACP Italia?

Perché da 70 anni salviamo e ricostruia- mo le vite nelle emergenze, realizziamo con le comunità locali progetti di svilup- po e denunciamo le cause della povertà.

Perché così puoi fare la differenza per tantissime persone nel mondo.

Perché solo insieme, uniti con- tro la povertà e le ingiustizie, facciamo tanto per tanti.

ACP Italia opera giorno dopo giorno, in tutto il mondo, per alleviare la sofferenza e i bisogni primari dell’uo- mo. ACP è una associazione cristiana e trasmette ai suoi assistiti i valori del Vangelo e accompagna chi lo desidera a un incontro personale di fede e conversio- ne al cristianesimo secondo il principio di Giovanni 3:16-18

Come donare il 5×1000?

I modelli per la dichiarazione dei redditi CU, 730 e UNICO contengono uno spazio dedicato al 5X1000.

Basta firmare e indicare il nostro codice fiscale 11356530011

Il 5×1000 non sostituisce ma si aggiunge all’8×1000.

Puoi quindi decidere di donare sia l’8×1000 ad una confessione religiosa o allo Stato italiano, sia il 5×1000 ad ACP Italia.

Anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi, puoi devolvere a ACP Italia il tuo 5 per mille.

Per maggiori informazioni o chiarimenti, contatta la nostra segreteria.

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