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Metodologia della Ricerca Infermieristica

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Academic year: 2022

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Testo completo

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Metodologia della Ricerca Infermieristica

C.L. in Infermieristica 3° A.A.

Dott.ssa Marzia Lommi

E-mail: marzia.lommi@gmail.com Cell. 339-3235608

La Ricerca Infermieristica

Argomento: Interpretazione e diffusione dei risultati

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Libro di riferimento

Fain, J. A. (2004). La ricerca infermieristica: leggerla, comprenderla e applicarla. E. Vellone (Ed.). McGraw-Hill.

Materiale in aggiunta per la presente lezione Non necessario.

Slide fornite dal docente.

Modalità lezione Streaming

Note e specifiche della presente lezione

Durata lezione 45 minuti circa

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Passcode: metodologia

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Fase 4: Analisi dei dati

Sessione 1

• Analisi dei dati

• Interpretazione dei risultati

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Al termine di uno studio è importante che i ricercatori interpretino e diffondano i risultati in modo chiaro, considerando le domande e/o ipotesi di ricerca e la loro significatività per la pratica infermieristica.

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DELLA RICERCA

• Dopo l’analisi dei dati si procede all’interpretazione dei risultati tenendo presente che diventeranno informazioni per altri e saranno sottoposti a valutazione.

• L’interpretazione richiede di organizzare e spiegare il significato dei dati e questo viene riportato nel rapporto di ricerca, verso la fine, sotto il titolo di «risultati»,

«conclusioni» o «discussioni».

• Nell’interpretare i risultati i l ricercatore deve analizzarne la

significatività, la generalizzabilità, le conclusioni che si

possono trarre e le implicazioni per la pratica e la ricerca

futura.

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ANALISI DEL SIGNIFICATO DEI RISULTATI

Negli studi quantitativi, per mostrare o supportare i risultati, vengono utilizzati misure o test statistici. Inoltre i dati devono essere esposti in modo narrativo, focalizzandosi sulle variabili studiate.

Per esempio in uno studio sugli adolescenti affetti da diabete con una storia di perdita di coscienza correlata all’ipoglicemia, l’affermazione che «Le differenze tra la preoccupazione generale riguardo al diabete e la paura dell’ipoglicemia erano significative (t=6,21; DF = 35, p<0.05)»

non è sensata per il lettore. Devono essere fornire ulteriori informazioni che devono essere complementari alle tabelle.

DESCRIZIONE DEI DATI SIGNIFICATIVI

Risultati

Per valutare le differenze tra gli adolescenti con e senza un’esperienza di ipoglicemia è stato utilizzato il t-test (vedi tabella 5). Gli adolescenti che dopo la diagnosi di diabete avevano avuto episodi di perdita di coscienza a causa dell’ipoglicemia avevano una percentuale più bassa di valori di glicemia all’interno dei range desiderati (p=0,009) e una tendenza a tenere la glicemia più elevata (p=0,08) rispetto agli adolescenti che non avevano avuto alcuna storia di ipoglicemia. Gli adolescenti che riferivano crisi ipoglicemiche nell’ultimo anno riferivano anche una paura maggiore di ipoglicemia (p=0,005), una maggiore preoccupazione (p=0,004), un impatto negativo più accentuato del diabete nella loro vita (p=0,05) e una preoccupazione generalizzata più elevata (p=0,02) rispetto a coloro che non riferivano esperienze di ipoglicemia nell’ultimo anno.

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I risultati della ricerca devono essere riportati nel modo più obiettivo possibile. Abbastanza spesso i ricercatori estrapolano dallo studio più di quello che i risultati reali evidenziano, andando al di là dei dati.

Situazioni in cui i risultati subiscono un’interpretazione forzata non sono sempre ovvie al lettore.

SIGNIFICATIVITÀ DEI RISULTATI

I risultati oltre ad avere significatività statistica devono soprattutto avere una significatività clinica ossia un significato per l’assistenza al paziente. Il lettore deve non solo basare la valutazione di uno studio sul rigore metodologico e statistico ma anche sulla sua significatività clinica.

GENERALIZZAZIONE DEI RISULTATI

Una caratteristica essenziale dei risultati è quello di poter essere estesi con fiducia ad altri contesti e soggetti simili a quelli studiati (validità esterna). Nell’interpretare i risultati di uno studio occorre esaminare i rischi per la validità esterna che possono essere stati introdotti nelle varie fasi del PDR, ad esempio nella selezione del campione, la dimensione del campione ecc.

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TRARRE CONCLUSIONI

Dai risultati di una ricerca si traggono le conclusioni e per farlo occorre interpretare i risultati all’interno del contesto studiato. Frasi come «I risultati di questo studio indicano» o «I risultati dello studio dimostrano» sono introduttive alle conclusioni e al significato ultimo dei risultati ottenuti dallo studio. Nel trarre conclusioni è importante ricordare che la ricerca non prova nulla ma offre un supporto a un punto di vista.

LIMITI

I limiti sono aspetti di uno studio che sono potenzialmente confondenti per le variabili principali dello studio stesso. Ad esempio si realizza un limite se il momento della giornata in cui viene somministrato un trattamento può influenzare il livello di risposta dei soggetti. Altri limiti sono costituiti dalle piccole dimensioni del campione, da problemi nel disegno di ricerca, dalla debolezza nelle procedure di raccolta dati e dall’utilizzo di strumenti inaffidabili.

I limiti sono generalmente ripotati nelle «discussioni» per permettere al lettore un’interpretazione accurata dei risultati, con la conoscenza del loro impatto sullo studio.

IMPLICAZIONE PER LA PRATICA E PER LA RICERCA

Le implicazioni sono fondate sulle conclusioni di un studio e forniscono suggerimenti specifici per pratica e per la ricerca.

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Fase 5: Utilizzazione dei risultati

Sessione 2

• Diffusione dei risultati della ricerca

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RAPPORTO DI RICERCA

La preparazione di un rapporto di ricerca è una fase importante del PDR. Esso sintetizza gli aspetti chiave di uno studio ed è strutturato in sezioni:

titolo,

• abstract

• introduzione (con scopo dello studio e revisione della letteratura)

• metodo (campione, contesto, strumenti, disegno e procedure)

• risultati

• discussione

• conclusioni

La maggior parte dei rapporti di ricerca è composta da 15-20

pagine, mentre le tesi sono decisamente più lunghe; le differenze

nella lunghezza dipendono dai dettagli dei rapporti di ricerca.

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TITOLO

Il titolo in uno studio ne fissa l’essenza. È scritto in modo tale da attrarre i lettori e informarli sullo scopo dello studio. Nella maggior parte dei tioli sono riportate le parole chiave dello studio (le parole chiave sono utilizzate per indicizzare e categorizzare i documenti).

Il diabete mellito

D. Che cosa riguardo al diabete?

Diabete mellito e bambini in età scolastica D. Qual è lo scopo dello studio?

Strategie di coping nei bambini in et scolare con diabete mellito

Se parliamo di rapporti di ricerca in articoli in rivista, i titoli sono seguiti da:

• cognomi e nomi degli autori,

• titoli di studio,

• affiliazioni accademiche

• indirizzo email dell’autore referente

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ABSTRACT

È un breve riassunto di uno studio di ricerca. Gli abstract sono di fondamentale importanza poiché sono la parte di una pubblicazione maggiormente consultata dai lettori per decidere se un articolo è di loro interesse o meno. Un abstract esaustivo, formato in genere da 100-300 parole fornisce una panoramica generale su tutto il rapporto di ricerca.

ESEMPIO DI ABSTRACT

Lo scopo di questo studio è stato di descrivere i comportamenti orientati alla promozione alla salute in 397 impiegate americane di origine messicana e di confrontarle con donne di altri studi pubblicati che avevano utilizzato l’HPLP.

Le donne messicane-americane avevano il più alto punteggio totale all’HPLP tra tutti i gruppi di minoranze etniche, ma i punteggi più bassi rispetto a tutti i gruppi bianchi predominanti. Le sottoscale della HPLP dell’autorealizzazione e del supporto interpersonale avevano, tra tutte le sottoscale, il punteggio più alto. La sottoscala dell’esercizio fisico era la più bassa, anche nelle minoranze.

L’analisi canonica ha rivelato due variazioni che spiegavano l’80% della varianza. L’età, l’istruzione, l’autoefficacia, il locus of control correlato con la salute e lo stato di salute corrente si collegavano in modo statisticamente significativo con tutte le sottoscale dell’HPLP. I risultati dello studio supportano i risultati della ricerca precedente e danno una importante contributo alla comprensione dei fattori che influenzano i comportamenti orientati alla promozione della salute tra le donne messicane.

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INTRODUZIONE

Comprende gli obiettivi dello studio e la revisione della letteratura. Entro i primi due paragrafi dell’introduzione, il lettore dovrebbe essere in grado di comprendere il problema che è stato studiato e perché è stato importante studiarlo. Sono anche presentati dei dati relativi all’incidenza e/o prevalenza del problema. Lo scopo dello studio è di solito riportato all’inizio o alla fine dell’introduzione. Alcuni ritengono che porlo all’inizio attiri l’attenzione, altri ne parlano alla fine dell’introduzione identificando anche le variabili di indagine. Indipendentemente dalla sua collocazione lo scopo deve essere chiaro e comprensibile. A volte ha un titolo dedicato, altre volte è compreso nell’introduzione.

REVISIONE DELLA LETTERATURA

Riporta quello che è correntemente conosciuto riguardo all’argomento in studio e riflette informazioni di background necessarie e rilevanti per giustificare lo studio. Una revisione della letteratura aggiornata è estremamente importante per affermare la necessità di una ricerca. Nella revisione vengono identificati i limiti della conoscenza corrente riguardo al problema ed espone la struttura concenttuale/teorica che è stata la guida dello studio.

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METODO

Informa il lettore sul disegno di ricerca, il campione, il contesto, le procedure e gli strumenti per la raccolta dati. Per gli strumenti vanno riportate informazioni su affidabilità e validità e le procedure utilizzate per la raccolta dati. Questa sezione termina con una discussione su come saranno analizzati i dati, comprese le tecniche statistiche o i software utilizzati per l’analisi dei dati.

ESEMPIO DI METODO (SEGUE)

Metodo

Campione

Questo studio è stato condotto su 240 donne e relative fonti di supporto (per es. persone a loro più vicine) di 9 centri di alloggio per persone senza casa e 11 programmi di recupero dall’uso di droghe, a Los Angeles. Tutte le partecipanti sono state intervistate e compensate con $5. Le donne erano eleggibili per lo studio se avevano le seguenti caratteristiche: età compresa tra i 18 anni e i 69 anni, considerate a rischio di contrarre l’AIDS, con una persona d supporto che voleva partecipare allo studio. Delle 255 donne contattate, 240 (94%) hanno aderito, comprese le loro persone di supporto.

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ESEMPIO DI METODO (SEGUE)

Strumenti

I questionari erano in lingua inglese e sono stati tradotti in spagnolo garantendone la validità semantica. METODO DI TRADUZIONE?

Con i questionari strutturati sono state valautate le caratteristiche sociodemografiche del campione quali l’età, gli anni di istruzione, la razza, lo stato civile, la professione, la città di nascita, la religione, e la storia di malattie sessualmente trasmesse.

I comportamenti a rischio per l’AIDS sono stati valutati in termini di attività sessuale e utilizzo di droghe negli ultimi mesi.

L’attività sessuale a rischio è stata misurata con alcuni item che indagavano sul numero di partner sessuali, sulla prostituzione, sull’attività sessuale senza condom con partner abituali e non.

L’utilizzo di droghe è stato misurato con il Drug Use Questionnaire (DUQ), che è stato modificato e adattato a una popolazione con storia di dipendenza dalla droga, prostituzione e mancata abitazione. MODALITA’ DI ADATTAMENTO? TOLTI ITEM? AGGIUNTI? RIFORMULATI?

Il benessere psicologico è stato misurato con i 5 item del Mental Health Index (MHI-5). Per ogni item, le risposte utilizzano 6 punti della scala Likert che vanno da «tutte le volte» (?) a «mai» (?). I PUNTEGGI?? L’MHI-5 ha un buona affidabilità e validità e si è visto che è sensibile a disordini psicologici significativi, quali la depressione maggiore, i disordini affettivi generali e i disordini d’ansia. INDICI???

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ESEMPIO DI METODO (FINE)

Procedure

Lo studio è stato approvato dalla Commissione per la protezione dei soggetti umani della University of California, Los Angeles. I centri di alloggio per persone senza casa e i programmi di recupero dall’uso di droghe sono stai reclutati attraverso lettere indirizzate ai loro responsabili. Tutte le donne interessate si incontravano con infermieri e con operatori che avevano una lunga esperienza con donne senza casa e dipendenti dall’uso di droga e, particolarmente, con problemi correlati all’HIV/AIDS.

Analisi

Tra le donne che hanno preso parte allo studio e le loro persone di supporto sono stai eseguiti test di confronto sia riguardo alle variabili categoriche sia riguardo a quelle continue. Al punteggio del MHI-5 è stato dato un cutt-off di 66. Un punteggio inferiore a 66 è indice di un alto rischio per problemi di salute mentale. Ai fini dell’analisi statistica, sono stati considerati solo i test con significatività di almeno 0,01.

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RISULTATI

Contiene i risultati derivanti dall’analisi descrittiva e inferenziale dei dati. La risposta alle domande di ricerca e la verifica delle ipotesi vengono trattate in questa sezione in modo obiettivo, riportando anche tabelle, grafici e/o figure che permettono di riassumere una grossa quantità di dati e di semplificare il testo.

DISCUSSIONE

Riguarda l’interpretazione non tecnica dei risultati ossia si spiega il significato dei risultati in relazione agli scopi dello studio. Molti utilizzano questa sezione per spiegare perché i risultati sono stati di un certo tipo perché supportano la loro intuizione. In questa sezione è anche importante discutere i risultati inconsistenti con le loro aspettative. Nella discussione vengono trattati anche i limiti dello studio.

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DIFFUSIONE DEI RISULTATI DELLA RICERCA

La comunicazione dei risultati di ricerca è l’ultima fase del PDR. Presentando e pubblicando uno studio, i ricercatori permettono lo sviluppo delle conoscenze della disciplina infermieristica. Inoltre la comunicazione promuove anche la critica e la replicazione degli studi, l’identificazione di ulteriori problemi di ricerca e l’utilizzo dei risultati nella pratica.

PUBBLICAZIONI

Uno dei metodi per comunicare i risultati è la pubblicazione su rivista che ha il vantaggio di raggiungere un gran numero di possibili utilizzatori. Lo svantaggio invece è quello del ritardo nel ricevere feedback e il ritardo nella pubblicazione effettiva del rapporto. Non è raro che un rapporto di ricerca sia pubblicato sei mesi – un anno dopo l’invio del manoscritto all’editore.

Gli infermieri possono pubblicare non solo su riviste di settore ma anche su riviste di medicina, salute e legislazione; ovviamente in base all’argomento trattato.

La preparazione di un RDR è diversa da rivista a rivista infatti la prima cosa da fare è vedere le norme editoriali che gli autori devono rispettare (mission della rivista, tipologia di articoli accettati, readership e formato del manoscritto, tipo di referenze e stile, limitazioni delle pagine, istruzioni per tabelle e figure, copyright).

A volte è utile inviare una query letter per indagare se l’argomento è di interesse per la rivista descrivendo lo studio e inviando abstract, con i nomi deli autori e il nome del referente al quale rispondere. Questo permette di risparmiare tempo. Una volta inviato il manoscritto inizia il processo d revisione da parte di un referee o con il metodo della peer review. Le riviste con peer review assegnano la critica del manoscritto a 2/4 revisori. Il processo di revisione può durare da un mese ad un anno.

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PRESENTAZIONE ORALE

Possono essere fatte formalmente a livello locale, regionale e nazionale e, informalmente, tra pari. Il vantaggio è il feedback diretto dei partecipanti. Lo svantaggio è il limitato numero di fruitori che i può raggiungere.

PRESENTAZIONE MEDIANTE POSTER

I vantaggi sono un attivo dialogo che si può costruite tra ricercatori. Lo svantaggio è il poter presentare solo una piccola parte delle informazioni per il poco spazio sul poster.

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CRITICA DELL’INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DELLA RICERCA

• I risultati dello studio sono stati interpretati appropriatamente?

Vedendo metodo e risultati valutare se si hanno le informazioni per rispondere alle domande di ricerca o testare ipotesi. Controllare se esistono affermazioni chiare e se le conclusioni degli autori sono basate sui risultati reali o sulla libera interpretazione.

• Gli autori hanno identificato i limiti dello studio?

Alcuni limiti possono essere stati identificati prima che lo studio iniziasse, altri diventano evidenti durante la raccolta dati.

• I risultati sono clinicamente significativi?

I risultati possono o non possono avere significatività statistica ma possono ugualmente essere importanti per la pratica infermieristica.

• Vengono discussi in che modo i risultati dello studio possono essere applicati alla pratica, alla formazione e alla ricerca? Sono presentati ulteriori suggerimenti pe lo studio?

Nella sessione discussione deve essere messa in risalto l’importanza dello studio come contributo per la pratica la teoria e la ricerca.

Questo è particolarmente vero se i risultati devono essere utilizzati per la pratica o per indentificare nuove domande di ricerca.

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