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VINI
Considerato il “nettare degli dei”, presso gli antichi Greci il vino
era strettamente legato al culto di Dioniso. Nella tradizione ebraica accompagna i rituali per la celebrazione dello Shabbat. Nell’Antico Testamento si legge che Noè porto sull’Arca una pianta di vite e la
piantò dopo il diluvio universale, in segno di rinascita. Nel Cristianesimo il prodotto della vite viene identificato con il sangue di Cristo e, in tale accezione, è considerato un simbolo di redenzione:
“Il vino rinvia alla festa, alla squisitezza del creato, in cui, al contempo, può esprimersi in modo particolare la gioia dei redenti”
Il valore
simbolico del vino
BOLLICINE
Zharpì è un vocabolo del dialetto trevigiano, derivante da Zharpir (zarpìr), potare la vite.
La scelta di questo nome è dovuta al voler evocare la territorialità del vino, la lavorazione della vite e il richiamo alla storia della nostra regione.
Un prosecco biologico DOC brut pulito e profumato, con note di fiori bianchi di campo e mela verde.
Al gusto risulta con bollicine morbide che hanno un sapore pieno, leggermente acidulo e asciutto.
Giallo paglierino, dal perlage fine e persistente. Al naso esprime belle note agrumate che nel giro di pochi istanti lasciano spazio a sentori di frutta a polpa bianca e di
crosta di pane. In bocca è fresco, deciso, lungo. Tracce di nocciola e di fiori bianchi ne accompagnano lo svolgimento fino ad una chiusura fine e persistente.
PROSECCO BRUT DOC ZHARPI PERLAGE
FRANCIACORTA BRUT DOCG FERGHETTINA
€ 18
€ 40
Il vino Chardonnay “Altkirch” si sviluppa nel bicchiere con un colore giallo paglierino leggero, attraversato da lievi riflessi tendenti al verdastro. Il naso è caratterizzato da
profumi fini e sottili, che raccontano note erbacee, di frutta esotica e di leggere sensazioni minerali. All’assaggio è di corpo leggero, elegante, affascinante grazie a un sorso ampio e delicato, connotato anche da una bella vena fresca, che rende la beva scorrevole.
Un’etichetta classica, rotonda e armonica, con cui la cantina alto-atesina Colterenzio ci presenta un vino adatto a tutte le occasioni.
Divertente, giovane, questo vino si propone di accompagnare i vostri aperitivi o le
vostre cene esprimendo il gioco varietale di tre antichi vitigni siciliani: il Grillo, l’Insolia e il Grecanico. All’olfatto il vino si apre con note di frutta bianca matura date dall’Inzolia, insieme ad odori più freschi e floreali conferiti dal Grillo, per finire con speziate che
arrivano dal Grecanico. Anche al gusto invece il Grillo regala struttura e acidità, l’Inzolia dolcezza e morbidezza e il Grecanico torna all’aroma con la sua tipica speziatura.
Giallo paglierino all’occhio, brillante e luminoso. All’olfattiva lascia percepire un intenso bouquet, composto da ricordi di fiori di campo, richiami fruttati alla mela e all’ananas, e sfumature agrumate. Al palato offre una buona armonia, in un quadro caratterizzato da freschezza e sapidità. Buona la lunghezza e leggermente ammandorlata la chiusura.
CHARDONNAY ALTKIRCH DOC COLTERENZO
VERSI BIANCO IGT SICILIA FONDO ANTICO
VERMENTINO PRATALIA IGT UMBRIA SANTOIOLO
€ 18
€ 15
€ 18
BIANCHI
Il Valpolicella Classico “Lucchine” si rivela all’occhio con un colore tipicamente rubino, luminoso e brillante. Il bouquet di aromi che avvolge il naso racconta note sottili e
raffinate, dove la frutta si alterna a sfumature che rivelano un’anima più speziata sul finale.
All’assaggio ha un corpo leggero, che fa leva su un sorso contraddistinto da una piacevole freschezza e da un gusto fruttato. Una bottiglia firmata dalla cantina Tedeschi ideale anche per il consumo quotidiano, considerando l’interessante rapporto fra la qualità espressa e il prezzo finale.
E' impenetrabile il colore rosso che adorna il calice, seguito da note di vaniglia e fragranze nette di mirtilli, prugne e ciliege mature. L'odorosa macchia mediterranea si riconosce nei sentori di spezie e rosmarino. Al palato è morbido, strutturato, corposo eppure scorrevole e invitante, da godere a tutto pasto.
Di colore importante e di eccelsa concentrazione, riceve sontuosità con i suoi toni granato.
Il pensiero viaggia sulle frequenze dell’evoluzione e dello spessore di un vino che mostra la sua complessità lasciando intravedere una struttura corpulenta sotto la sua veste sacra e vellutata. È un vino volumico, profondo, scuro anche nei sentori speziati, di garofano, pepi agrumati, fiori e foglie secche di un bosco al centro del quale emerge un prato multivarietale di fiori rossi. Sembra di annusare porfidi ed ardesie che vengono tagliati mentre vicino arde un fuoco di legni dolci. Anche in bocca il vino mostra il suo spessore, senza aggredire ogni luogo dei sensi. È come un viaggio tra pot-pourri dove insieme a fiori e frutti secchi emergono fette di arance tarocco anch’esse disidratate. In chiusura regala armonia e riflessione.