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I DOC. 01 COMUNE DI ROMA. MUNICIPIO Xl RELAZIONE GENERALE PROGETTAZIONE QUARTIERE SPALLETTE COMMITTENTE: ROMA CAPITALE ELABORATO:

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Academic year: 2022

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COMUNE DI ROMA

MUNICIPIO Xl

COMMITTENTE: ROMA CAPITALE

ELABORATO:

RELAZIONE GENERALE

PROGETTISTA:

LATINI architetto ADRIANO via cimabue, 40 - 00034 Colleferro - Roma P.IVA 04758631008 C.F. LTNDRN64S17L639K tel. 06.970.21.26 port. 339. 79.19.878 e_mail : [email protected] posta certificata: [email protected]

PROCESSO PARTECIPATIVO PT 20201082

DATA:

PROT.

PROGETTAZIONE QUARTIERE SPALLETTE

I

DOC. 01

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Relazione tecnica

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Si prevede in progetto la realizzazione di un'area ludica per i più piccoli, caratterizzata da un implementazione dei giochi esistenti; una adeguata pavimentazione antitrauma si stenderà su tutta l'area giochi per una superficie di 100,00 mq, sarà caratterizzata da una forma astratta dai rigidi andamenti lineari rimarcati da sedute in cemento.

Il parco sarà attrezzato con aree di sosta, qui è prevista la realizzazione di sedute in cemento, per lo più dalla forma trapezoidale per creare movimento e richiamare le forme rigide che caratterizzano il percorso.

Non sono previsti rilevanti interventi architettonici se non un una serie di panchine in cemento, ed alcune aree specifiche da caratterizzare artisticamente, quali ingressi ed attraversamenti del percorso.

Nei dettagli

Il verde

L'opera in progetto prevede la messa a dimora di un prato fiorito, Nel primo anno dalla semina vi sarà la fioritura delle specie annuali, che però sarà effimera. Le specie

annuali, infatti, fioriscono, producono il seme e poi muoiono, e l'anno dopo i semi germinano al sole se trovano condizioni di terreno mosso.

A partire dalla primavera del secondo anno dalla semina, il prato inizia a crescere e

fiorire,alternando le fioriture delle diverse specie perenni che lo compongono e che ogni anno riproporranno le loro fioriture.

L'aspetto del prato cambia continuamente durante il periodo di fioritura per raggiungere il massimo tra giugno e luglio. Successivamente le piante iniziano ad andare a seme e a seccare, e l'aspetto estetico del prato diminuisce sensibilmente. E' questo il momento in cui effettuare il primo sfalcio che riporta il prato a circa 5 cm di altezza.

Dopo il primo sfalcio solo alcune specie possono rifiorire, ma in modo meno marcato, e la ricrescita del prato varia soprattutto a seconda della disponibilità d'acqua.

Dopo lo sfalcio autunnale, il periodo vegetativo è al termine e il prato rimane di fatto fermo;

ricomincerà a crescere solo alla primavera successiva.

Non va dimenticato che i prati fioriti seguono l'andamento delle stagioni, per cui saranno verdi e brillanti in primavera, pieni di fiori in estate (ma già in fase di maturazione e quindi in parte secchi), per poi divenire brunastri e disordinati in autunno e poveri in inverno.

Il prato avrà un appropriato impianto idrico per l'adeguata irrigazione del prato in tutta la sua estensione.

I componenti principali dei migliori miscugli per prati fioriti sono quindi: - specie annuali selvatiche - papavero, fiordaliso, cosmea, camomilla, ancusa, campanula, ecc. - che durante il primo anno di vita del prato garantiscono il suo rapido insediamento, lo arricchiscono e

servono a contenere la crescita delle erbe infestanti, permettendo lo sviluppo delle perenni selvatiche, quando ancora non c'è una completa copertura del terreno; oltre a questo le annuali forniscono una fioritura ricca e colorata già nello stesso anno della semina. Inoltre

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graminacee selvatiche - Loliump perenne, Poa trivialis, Poa pratensis, ecc. - come base del miscuglio, opportunamente scelte in modo da non essere competitive con le specie selvatiche sopra citate; hanno lo scopo di formare una veloce copertura del terreno, utili a permettere lo sviluppo delle specie perenni che nelle loro prime fasi di sviluppo non sono in grado di

competere con le comuni erbe infestanti.

Il prato caratterizzerà tutta la superficie principale, si estenderà per circa 15.000 mq .

Le essenze messe a dimora sono solo specie autoctone: Il cipresso o cupressus. La diffusione del cipresso nel paesaggio è il risultato di tradizioni di origine antica, legate alla sua funzione simbolica e alle diverse forme di utilizzo, tramandate per generazioni e trasformatesi nel corso del tempo. Il cipresso (Cupressus sempervirens L.), originario del Mediterraneo orientale, è stato diffuso in Italia centrale da Etruschi e Romani, che lo coltivarono per interesse

ornamentale, per la qualità del suo legno e come simbolo religioso. Nel '400 il cipresso

conobbe una nuova fase di diffusione: le famiglie nobili ripresero a piantarlo nei giardini e nelle loro proprietà. Esemplari isolati o in piccoli nuclei, sistemati in prossimità di ville, chiese, ostelli o incroci di strade, servirono da punto di riferimento per i viandanti e con il suo legno furono costruiti infissi e mobili. Il cipresso viene riportato come pianta ornamentale già nei giardini dell'antica Persia. I Romani lo apprezzarono come elemento di arredo di ville, giardini, viali, monumenti e luoghi sacri, anche per la sua attitudine a essere forgiato secondo i principi dell'arte topiaria. Dal '400 il cipresso trova ampio spazio nel 'giardino all'italiana' e viene utilizzato per disegnare l'architettura di molti giardini e parchi in forma di viale,selvatico, labirinto, quinta. Tra la fine de11'800 e i primi decenni del '900 molti paesaggisti lo utilizzarono in architetture vegetali e per ridisegnare il paesaggio (Fiesole). Oggi il cipresso è molto

apprezzato nei Paesi dell'area Mediterranea come elemento di arredo di giardini e parchi, sia pubblici che privati, nei contesti urbani e periurbani in aiuole, rotonde, svincoli autostradali, viali, luoghi sacri e siti monumentali o per schermare costruzioni e infrastrutture. In questi

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contesti si presta a essere sistemato in filari, siepi, piccoli gruppi o anche isolato.

La scelta del cipresso è stata effettuata per rafforzare in modo inequivocabile il tracciato del pecorso e conferire allo stesso maestosità ed eleganza.

L'altra essenza scelta è L'arancio amaro {Citrus x aurantium L.), detto anche melàngolo, Il melangolo è stato scelto per ombreggiare il viale e far godere gli avventori del suo prufumo e dei suoi colori.

Pertanto la maestosità e l'elaganza del viale sarà arricchita dal profumo e dai colori dei vari melangoli interposti tra un cipresso e l'altro.

Il percorso

Un sentiero pedonale con la possibilità di carrabilità per la manutenzione del verde oppure I mezzi di soccorso ha una larghezza pari a 4,20, con andamento rettilineo permetterà

l'attraversamento del parco ed il collegamento tra le aree residenziali poste su via Arzana e via Siligo.

I percorsi saranno realizzati con un manto unico di pavimentazione, naturale, drenante ed ecologica, del tipo "polistone", un impasto di quarzo colorato con resine da realizzarsi in opera. La scelta della pavimentazione è stata studiata per realizzare un elemento unico, intero, senza tagli nè fughe che spezzino la vista, un unico manto uniforme che metta in risalto la forma lineare che caratterizza il percorso. Il percorso è caratterizzato da due colorazioni, la parte principale in verde mela, mentre la parte che caratterizza il percorso in modo irregolare è in rosso. Le due pavimentazioni sono separate da una lama ad elle in alluminio, così come I bordi della pavimentazione.

Inoltre il percorso sarà caratterizzato da un filo conduttore rosso, che passa dai corrimano, alle panche, per finire sulla pavimentazione.

Le panche saranno in calcestruzzo gettato in opera e successivamente rasate con una resina rossa avente lo stesso ral del pavimento e del corrimano.

Area giochi

È riservata ai più piccoli, posizionata dove già è attualemnte, nella zona alta con accesso da via Siligo, tale area è già dotata di rencizione in ferro zincato e relativo cancello. All'interno sono già presenti giochi panchine, alberi e lampioni.

Il tutto verrà riorganizzato ed implementato sia con nuovi alberi che con nuovi giochi.

Il nuovo viale verrà realizzato sul tracciato esistente, anche se con geometria diversa.

Aree per lo street working o Calisthenics

Lungo il percoso si disolcano delle appendici dotate di attrezzi per il calisthenics pavimentate in ganuresina viola, lo spesso della granuresina in tali aree sarà di uno spesso medio di 1 cm.

Uno specifico elaborato illustra il loro posizionamento sull'area ed il tipo di attrezzo da posa in opera. Inoltre verrà posato in opera un campo polivalente 12x24 con relativa recinzione.

Illuminazione

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La specifica tavola in progetto illustra lo schema dell'impianto elettrico per l'illuminazione di tutta l'area. Lo studio delle luci è stato fatto in funzione della adeguata illuminazione da fornire soprattutto alle aree principali, quali i percorsi pedonali di attraversamento del parco. Si

alternano ritmicamente lungo i due lati del percorso principale: luci soffuse si posano

delicatamente sul pavimento creando un'atmosfera sottile ed elegante, conferendo movimento e sottolineando l'irregolarità del percorso. L'area giochi e l'area parcheggi in progetto saranno adeguatamente illuminate con eleganti soluzioni di pali da 6m dalla forma semplice e lineare, con luci a led. Il progetto esecutivo dell'impianto sarà redatto a cura di Areti.

Pertanto I lavori relativi all'impianto elettrico non sarnno oggetto di appalto.

Conformità al sistema viabilistico consolidato

Il progetto non introduce modifiche al sistema viabilistico esistente e consolidato sulle strade ricadenti o prossime all'ambito d'interesse, né alle disposizioni di mobilità urbana vigenti e tanto meno al regime consolidato delle servitù e di utilizzazione del suolo pubblico e privato.

Soluzioni adottate per il superamento delle barriere architettoniche

Le soluzioni adottate volgono particolare attenzione all'utente diversamente abile

automovimentato su carrozzina, all'anziano con difficoltà motoria e alla prima infanzia. Si persegue l'obiettivo di eliminare le barriere architettoniche predisponendo percorsi ampi con pavimentazione continua, evitando pendenze eccessive, inserendo rampe inclinate di accesso in sostituzione ai gradini; si prevede la realizzazione di raccordi a raso delle pavimentazioni nonché di scivoli presso i principali accessi definiti di carattere preferenziale.

Finalità

Il progetto mira alla riqualificazione di un'area verde di circa 20.000 mq, situata nel quartiere

"spallette". L'area verde che oramai da molti anni versa in condizioni di abbandono, sarà completamente riqualificata e riorganizzata, dando una nuova vita al quartiere circostante.

Vorremmo offrire alla comunità unvalore aggiunto, regalando un idea di parco totalmente nuova, originale e creativa. La mission, tuttavia non si limita alla mera riqualificazione del parco, vorremmo trasmettere un importante messaggio, così che il parco acquisisca non solo un rilevante valore paesaggistico ma soprattutto un solido e forte valore Sociale.

Obiettivi

L'obiettivo che si vorrebbe perseguire è la sensibilizzazione della popolazione sul tema del femminicidio, fenomeno che silenziosamente dilaga nella società moderna.

Il progetto vorrebbe coniugare quelli che sono gli obiettivi di riqualificazione urbana ad obiettivi di sensibilizzazione sociale.

La scelta è stata dettata dal forte legame che lega il quartiere "Spallette" del Xl Municipio alla triste cronaca che ha riguardato la ragazza Sara Di Pietrantonio,la quale nel 2016 è stata oggetto di femminicidio.

Durante I vari sopralluoghi effettuati , infatti, ho avuto modo di notare come gli abitanti del quartiere, nel loro piccolo e conj I mezzi che avevano a propria disposizione, si erano prodigati

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Struttura del Progetto

Riferimenti

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