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INFORMATIVA N. 29 Prot. 4233 DATA 23.10.2019

OGGETTO: Regime del margine – 2) Metodo GLOBALE

(nuove Voci IVA: U43 e U44) con aggiornamento del 23.10.2019 alle ore 18.00

Con le precedenti Informative n. 27 e n. 28 è stato analizzato il metodo analitico del regime del margine, applicabile, rispettivamente, alle cessioni abituali di beni usati e a quelle occasionali.

La presente Informativa analizza il metodo globale.

L’evento “fatturazione elettronica” ha sicuramente portato al mutamento ed alla semplificazione nella gestione dei documenti emessi. Di seguito forniamo un breve quadro introduttivo sulle particolarità dell’argomento oggetto della presente Informativa per poi affrontare le novità introdotte nella codifica contabile.

Le particolarità relative alla contabilizzazione delle operazioni effettuate nel regime del margine, istituito con DL 23.02.1995 n. 41, sono illustrate dalla C.M. 22 giugno 1995 n. 177/E.

Sono soggetti all'applicazione del regime del margine i contribuenti che esercitano per professione abituale il commercio all'ingrosso, al dettaglio o in forma ambulante di beni mobili usati, oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione.

È soggetto al regime del margine globale il commercio non ambulante di:

“veicoli usati, monete e altri oggetti da collezione, nonché per le cessioni di confezioni di materie tessili e comunque di prodotti di abbigliamento, compresi quelli accessori, di beni, anche di generi diversi, acquistati per masse come compendio unitario e con prezzo indistinto, di libri nonché di qualsiasi altro bene, se di costo inferiore ad un milione di lire” (€ 516,46).

La norma precisa che per beni usati si intendono i beni acquistati:

 da privati residenti in Italia o in altro Stato UE

 da soggetto IVA che li ha acquistati con IVA indetraibile oggettivamente

 da soggetto IVA comunitario in regime di franchigia

 da soggetto IVA che ha applicato il regime del margine.

Casi particolari di applicazione del regime del margine

 Il regime del margine si applica alla vendita di beni acquistati esenti da IVA ex art. 10, 27-quinquies (C.M. n. 188 del 16.07.1998 – IVA – 3.

Trattamento dei veicoli acquistati in regime di esenzione).

 Il regime del margine si applica agli acquisti effettuati dai rivenditori di beni usati dei veicoli la cui cessione è stata assoggettata all’IVA nella misura del 10% (ante 2006), 15% (fino al 13.09.2006 senza presentazione di istanza rimborso). In questo caso la fattura dell’acquisto viene registrata IVA compresa, senza operare alcuna detrazione.

Soggetti

Beni usati

(2)

Il regime del margine globale prevede la tenuta di appositi registri:

 il registro degli acquisti dei beni usati

 il registro delle cessioni dei beni usati nel quale vengono annotati, distinti per aliquota, i corrispettivi giornalieri (IVA compresa).

Tali registri, illustrati anche dalla citata C.M. n. 177/E al punto 4.3.2, non sono gestiti dal software contabilità, anche a causa dei tempi strettissimi previsti per le registrazioni; normalmente sono tenuti direttamente dal contribuente.

La liquidazione IVA relativa al regime del margine considera le operazioni effettuate nel periodo (mese o trimestre).

L’IVA dovuta è determinata dallo scorporo del margine determinato dall’eccedenza delle cessioni del periodo sugli acquisti del periodo stesso.

Nel caso invece di eccedenza degli acquisti del periodo sulle cessioni del periodo medesimo si realizza un margine negativo da riportare nel calcolo del periodo successivo in aumento dei costi del periodo; esso viene infatti denominato anche “credito di costo”.

1. Contabilizzazione delle operazioni

Premesso che la registrazione delle operazioni relative al regime del margine non produce i registri previsti dalla relativa norma,

 gli acquisti vengono registrati con le specifiche Voci IVA che permettono l’indicazione nel Quadro VF della dichiarazione annuale (rigo VF15 nel Mod. IVA 2019)

per i soggetti in contabilità ordinaria, che effettuano anche operazioni diverse da quelle relative al regime del margine, si consiglia l’attivazione di un apposito registro sezionale per la rilevazione degli acquisti relativi ai beni usati e relative spese.

Per le ditte in contabilità semplificata tali acquisti vengono stampati nel registro Acquisti (registro rilevante anche ai fini IIDD)

 i corrispettivi relativi alle cessioni di beni usati vengono registrati ai fini IIDD (ricavi); le specifiche Voci IVA permettono la compilazione del Quadro VE della dichiarazione annuale.

Per i soggetti che effettuano anche operazioni diverse da quelle relative al regime del margine, si consiglia l’attivazione di un’apposita numerazione per la rilevazione delle fatture emesse relative alla cessione di beni usati. Tali operazioni come esposto in premessa devono essere gestite nel registro dei Beni Usati (il software Contabilità non gestisce la produzione di tale registro).

 il margine, generato in automatico, viene annotato ai soli fini IVA per essere considerato nella liquidazione periodica. A fine anno viene compilato il Prospetto B (di ausilio alla compilazione della Dichiarazione IVA), per poi generare la valorizzazione del Quadro VE della dichiarazione annuale IVA.

1.1 ACQUISTI

Gli acquisti nel regime del margine comprendono l'acquisto del bene, le spese accessorie e le spese di riparazione o di restauro che hanno specifica inerenza alla fase di acquisto o a quella di ripristino del bene destinato alla rivendita.

Ai fini IVA i documenti relativi all'acquisto del bene, alle spese accessorie o alle spese di riparazione o di restauro che hanno specifica inerenza alla fase di acquisto o a quella di ripristino del bene destinato alla rivendita vengono annotati, al lordo dell'imposta, nell'apposito registro dei beni usati.

Ai fini delle IIDD, invece, i costi vengono annotati nel Libro Giornale delle ditte ordinarie o nel registro Acquisti art. 25/633 delle ditte semplificate.

Registri

(3)

I medesimi documenti vanno annotati anche nel Registro Acquisti meccanografico con specifica Voce IVA della famiglia U indicando il solo imponibile oppure imponibile ed IVA; l’eventuale imposta contabilizzata viene considerata “indetraibile per afferenza” e costituisce assieme all’imponibile elemento di calcolo del margine.

Vanno contabilizzati distintamente gli acquisti e le spese che concorrono alla determinazione del margine imponibile da quelli relativi a vendite non imponibili quali le esportazioni, le vendite a viaggiatori extracomunitari, ecc. Il margine relativo a vendite non imponibili deve essere determinato con riferimento alle singole operazioni, applicando di fatto una modalità di tipo analitico.

La dichiarazione annuale IVA per l’anno 2018 richiede l’indicazione degli acquisti nel rigo relativo agli acquisti non imponibili (VF15 nel Mod. IVA 2019).

Registrazione degli acquisti

a) Acquisti e spese relativi a operazioni imponibili per cessioni nazionali o intracomunitarie:

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz Acquisto di beni

Acquisto beni usati US 1.000,00 430.000 conto U11

Spese di riparazione o di restauro

Spese inerenti beni usati 22 100,00 22,00 44…….. conto U17

Spese inerenti beni usati non soggette US 50,00 44……. conto U16

Nota bene

Le operazioni esaminate, se effettuate con operatori comunitari, non vengono considerate intracomunitarie.

Indipendentemente da tale considerazione non viene meno l’obbligo di presentare periodicamente gli elenchi riepilogativi INTRA per i servizi. La compilazione interessa solo i dati statistici (CM 22 giugno 1995 n. 177/E) nel caso di beni

b) Acquisti e spese relativi a cessioni non imponibili di beni usati (esportazioni, viaggiatori extracomunitari, organismi internazionali, ecc.):

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz Acquisto di beni

Acquisto beni usati per export US 1.000,00 430.000 conto U12

Spese di riparazione o di restauro

Spese inerenti beni usati per export 22 100,00 22,00 44…….. conto U18

Sp.inerenti beni us. per export non sogg. US 50,00 44……. conto U19

Qualora tali acquisti siano già stati registrati nell'anno in corso con le Voci IVA U11, U17 e U16 può essere annotato lo storno e la relativa nuova imputazione:

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz

Storno acquisto beni usati US 1.000,00 – 900.800 900.800 U11

Acquisto beni usati per export US 1.000,00 900.800 900.800 U12

Storno spese inerenti beni usati 22 100,00 – 22,00 – 900.800 900.800 U17 Spese inerenti beni us. per export 22 100,00 22,00 900.800 900.800 U18 oppure

Storno spese inerenti beni us. non sogg. US 50,00 – 900.800 900.800 U16 Sp.inerenti beni us. per export non sogg. US 50,00 900.800 900.800 U19

Esempi

(4)

1.2 CORRISPETTIVI

Il corrispettivo derivante dalle cessioni dei beni usati effettuate nello Stato o in altro Stato membro della U.E. viene annotato, distinto per aliquota, nello speciale registro dei Beni usati.

Il corrispettivo relativo a cessioni effettuate ai sensi degli artt. 8, 8-bis, 38-quater, 71 e 72 del DPR 633/72 è non imponibile e così pure il relativo margine.

I corrispettivi relativi ai beni usati, che rappresentano anche i ricavi ai fini IIDD, vengono contabilizzati utilizzando il registro meccanografico delle Emesse / Corrispettivi. Per le ditte ordinarie va indicato l'importo giornaliero (cronologia del Libro Giornale); per le ditte semplificate è sufficiente indicare l'importo complessivo del mese o del periodo IVA.

È richiesta l’indicazione dell’aliquota IVA e la Voce IVA specifica della famiglia U. Il corrispettivo non è però soggetto ad alcuno scorporo. Nel caso di cessioni a più aliquote IVA i corrispettivi annotati distinti per aliquota costituiscono la base di riferimento per la suddivisione proporzionale del margine imponibile fra le diverse aliquote.

La parte di corrispettivo eccedente il margine concorre alla determinazione del volume d'affari come operazione non imponibile.

Registro Emesse

Nel caso di vendite con emissione di fattura il documento può essere contabilizzato nel registro Emesse attribuendo la Voce IVA (U43 se cessione nazionale oppure UE, U44 se cessione extraUE)

Fatture emesse da cessioni beni usati

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz

Cessione imponibile 22 1.500,00 conto 310.000 U43

Cessione non imponibile 8 800,00 conto 310.000 U44

In alternativa

Registro Corrispettivi

Esempio di impostazione registro Corrispettivi: ricavo per vendita beni usati imponibile IVA

Il codice conto potrebbe essere diverso da quello evidenziato ad esempio 072.000 “Cassa”, (se la fatt. risulta contestualmente incassata)

La modalità permette nel registro Corrispettivi, attraverso il doppio click del mouse sulla cella del singolo giorno, d’inserire, nel dettaglio del giorno, più documenti evidenziandone estremi e codice clifor.

Corrispettivi da cessioni beni usati

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz

Corrispettivi imponibili (globale) 22 1.500,00 conto 315.000 U41

Corrispettivi non imponib. (globale) 8 800,00 conto 315.000 U42

(5)

1.3 MARGINE

Il margine imponibile e la relativa registrazione contabile viene determinato in automatico all’atto della liquidazione IVA periodica. Il valore del margine viene determinato dalla differenza tra cessioni ed acquisti meccanograficamente registrati nei Registri IVA. Tale differenza dovrebbe corrispondere a quanto rilevato nel registri dei Beni Usati

a) Margine imponibile. Corrisponde alla differenza positiva fra l’ammontare complessivo delle cessioni del periodo effettuate in Italia o nella U.E. e l’ammontare complessivo degli acquisti, con esclusione di quelli che hanno dato luogo a cessioni non imponibili.

Nel caso di cessione di beni usati soggetti ad aliquote IVA diverse il margine imponibile complessivo del periodo viene generato con le diverse aliquote in misura proporzionale agli importi dei corrispettivi per aliquota del periodo.

Il movimento automatico che valorizza il margine imponibile (risultato positivo della formula sotto esposta) viene creato, come tutti i movimenti automatici IVA, nel Registro “T” seguendo la sottoesposta formula:

totale delle cessioni beni usati (Voce IVA U41 e U43) meno totale acquisti beni usati (Voce IVA U11)

meno totale spese beni usati Voce IVA U17 (lordo IVA) e/o U16 (non soggette) meno eventuale margine negativo del periodo precedente (Voce IVA V77) meno eventuale margine negativo dell’anno precedente (Voce IVA V07).

ESEMPIO: determinazione del margine nel caso di FATTURE a più aliquote Fatture periodo al 04% 7.000,00 (11,29%) U43

Fatture periodo al 10% 5.000,00 ( 8,06%) U43 Fatture periodo al 22% 50.000,00 (80,65%) U43 Totale fatture periodo 62.000,00 (100%)

Totale acquisti periodo 21.420,00 U11+U16+U17

Margine 40.580,00 automatico U71 (scomposto per aliquota)

La liquidazione IVA periodica determina la seguente Situazione Voci IVA:

(6)

ESEMPIO: determinazione del margine nel caso di CORRISPETTIVI a più aliquote Corrispettivi periodo al 04% 7.000,00 (11,29%) U41

Corrispettivi periodo al 10% 5.000,00 ( 8,06%) U41 Corrispettivi periodo al 22% 50.000,00 (80,65%) U41 Totale corrispettivi periodo 62.000,00 (100%)

Totale acquisti periodo 21.420,00 U11+U16+U17

Margine 40.580,00 automatico U71 (scomposto per aliquota)

I movimenti automatici creati sono i seguenti:

La liquidazione IVA effettua lo scorporo dell'IVA dai margini creando la Voce IVA di debito V80 “IVA su margini b.us.”.

Il conto 315.940 ha la funzione di rettifica del ricavo lordo IVA risultante dal conto del corrispettivo.

La situazione conti riporterà il seguente risultato:

(7)

b) Margine negativo. Corrisponde alla differenza negativa fra l’ammontare complessivo delle cessioni del periodo effettuate in Italia o nella U.E. e l’ammontare complessivo degli acquisti, con esclusione di quelli che hanno dato luogo a cessioni non imponibili. Esso rappresenta un credito di costo da conteggiare in aumento dei costi nella liquidazione IVA del periodo successivo.

Il movimento automatico che valorizza il margine negativo (risultato negativo della formula sotto esposta) viene scritto, come tutti i movimenti automatici IVA, nel Registro “T” seguendo la sottostante formula:

totale delle cessioni beni usati (Voce IVA U41) meno totale acquisti beni usati (Voce IVA U11)

meno totale spese beni usati Voce IVA U17 (lordo IVA) e/o U16 (non soggette) meno eventuale margine negativo del periodo precedente (Voce IVA V77) meno eventuale margine negativo dell’anno precedente (Voce IVA V07).

ESEMPIO: determinazione del margine negativo nel caso di FATTURE a più aliquote Fatture periodo al 04% 7.000,00 (58,33%) U43

Fatture periodo al 10% 5.000,00 (41,67%) U43 Totale corrispettivi periodo 12.000,00 (100%)

Totale acquisti periodo 21.420,00 U11+U16+U17 Margine negativo 9.420,00 automatico V77

La liquidazione IVA periodica determina la seguente Situazione Voci IVA:

ESEMPIO: determinazione del margine negativo nel caso di CORRISPETTIVI a più aliquote Corrispettivi periodo al 04% 7.000,00 (58,33%) U41

Corrispettivi periodo al 10% 5.000,00 (41,67%) U41 Totale corrispettivi periodo 12.000,00 (100%)

Totale acquisti periodo 21.420,00 U11+U16+U17 Margine negativo 9.420,00 automatico V77

La liquidazione IVA periodica determina la seguente Situazione Voci IVA:

Il movimento automatico creato è il seguente:

(8)

La situazione conti riporterà il seguente risultato:

Il margine negativo risultante dalla Dichiarazione annuale che si verifica quando l’ammontare complessivo delle cessioni dell’anno risulta inferiore all’ammontare complessivo degli acquisti dell’anno, tenuto conto dell’eventuale riporto del margine negativo dell’anno precedente, viene generato in automatico dalla funzione presente nel menu del software “Annuale IVA” e, di conseguenza, riportato nella prima liquidazione IVA periodica dell’anno successivo.

Movimento automatico creato nell’anno successivo:

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz

Margine negativo iniziale importo 900.800 900.800 V07

il margine negativo riportato nell’anno successivo in automatico (V07), a fine anno compila il Prospetto B (di ausilio alla compilazione della Dichiarazione IVA), per poi generare la valorizzazione del Quadro VE della dichiarazione annuale IVA..

c) Margine non imponibile che costituisce plafond. Corrisponde all’eccedenza dei corrispettivi relativi alle cessioni non imponibili che costituiscono plafond (esportazioni) sui relativi costi.

Come detto, deve essere determinato con riferimento alle singole operazioni; queste registrazioni contabili devono essere eseguite manualmente nel registro Corrispettivi, non esiste alcun automatismo vista la loro particolare analiticità.

d) Margine di “altre operazioni non imponibili”. Corrisponde all'eccedenza dei corrispettivi relativi alle cessioni non imponibili di tipo diverso da quelle che costituiscono plafond (vendite a viaggiatori extra UE, ecc.) sui relativi costi. Anche in questo caso deve essere determinato con riferimento alle singole operazioni; queste registrazioni contabili devono essere eseguite manualmente nel registro Corrispettivi, non esiste alcun automatismo vista la loro particolare analiticità.

L'importo complessivo dei margini del periodo (mese o trimestre), suddiviso per titolo di non applicabilità, come sopra accennato va annotato nel registro Corrispettivi art. 24/633.

Esempio di impostazione registro Corrispettivi: margine non imponibile IVA

Si consiglia di impostare una colonna nel registro Corrispettivi solo nel caso fossero frequenti questi tipi di operazione; in caso invece di occasionalità inserire il movimento nelle righe libere di dettaglio del giorno con la codifica sotto evidenziata

Il è

Margini non imponibili da cessioni beni usati – metodo globale da contabilizzare nel registro meccanografico dei Corrispettivi

Operazione Aliq Tit Importo I.V.A. Dare Avere v. IVA Funz

Margine non imponibile plafond 8 1.500,00 900.800 900.800 U72

Margine non imponibile 38 800,00 900.800 900.800 U79

(9)

1.5 RICALCOLO ANNUALE dei margini globali per aliquota

Nel caso di cessione di beni usati soggetti ad aliquote IVA diverse il margine imponibile complessivo dell’anno, in sede di liquidazione mese 13 ed in sede di calcolo annuale IVA, viene in automatico ricalcolato effettuando la ripartizione fra le diverse aliquote in misura proporzionale agli importi dei corrispettivi per aliquota dell’anno. Viene applicata la stessa metodologia prevista per il calcolo periodico (esempio al punto 1.3 a) con riferimento agli importi complessivi dell’anno.

il ricalcolo annuale può produrre un risultato ben diverso dalla somma dei margini periodici.

È possibile pertanto che vengano prodotti in automatico dei movimenti che contabilizzano in 13.esima la rettifica (+ o -) dei margini periodici fino a corrispondenza dei margini risultanti dal calcolo annuale.

2. Opzione per l’applicazione del METODO ANALITICO

Ai soggetti che applicano il regime del margine con il metodo globale non è consentito adottare per singole cessioni il regime IVA ordinario. È però ammessa l’opzione per la determinazione del margine con il metodo analitico per l’intera attività. 

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