• Non ci sono risultati.

Metamodello linguistico. Il potere delle domande di precisione 2018

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Metamodello linguistico. Il potere delle domande di precisione 2018"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Metamodello linguistico

Il potere delle domande di precisione 2018

____

(2)

Socrate, filosofo ateniese del V secolo avanti Cristo, sosteneva che ogni uomo può arrivare alla verità dentro sé semplicemente facendosi (o facendosi fare) domande opportune che, aggirando i suoi pregiudizi e i suoi errori, fossero in grado di “tirar fuori” il vero.

Nei pubblici dibattiti filosofici, allora molto in voga, Socrate si metteva nella posizione percettiva di chi “sa di non sapere”. ll metodo socratico, basato su domande e risposte tra Socrate e l’interlocutore di turno, consiste nel portare gradualmente alla luce l’infondatezza delle

Dove si nasconde la verità

consiste nel portare gradualmente alla luce l’infondatezza delle convinzioni che siamo abituati a considerare come scontate e che invece ad un attento esame rivelano la loro natura di “opinioni”.

(3)

Dove si nasconde la verità

Tale metodo è detto “maieutico” (ostetrico) perché conduce per mano l’interlocutore con brevi domande e risposte per indurre l'interlocutore ad accorgersi della propria ignoranza e a riconoscere il criterio della verità rispetto alla falsità delle sue presunzioni. Quindi non si basa sul tentativo di vincere l’interlocutore con la propria abilità retorica, così come facevano i sofisti.

Socrate si era reso conto che ciò che le persone dicono su di sé, sugli

© Modelli di Comunicazione

Socrate si era reso conto che ciò che le persone dicono su di sé, sugli altri e sul mondo, non è basato sull’esperienza reale, ma su opinioni e ricordi relativi ad essa.

(4)

Dalla Maieutica alla Grammatica Trasformazionale

Le idee interessanti non muoiono mai. Dopo duemila e cinquecento anni, a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso, il linguista americano Noam Chomsky elaborò un modello linguistico formalizzato, da lui definito

“Grammatica generativa trasformazionale” in cui gli enunciati formulati da un parlante formano una “struttura superficiale” del linguaggio, derivata per trasformazione linguistica da una “struttura profonda” molto più ricca di informazioni, comprese le correlazioni semantiche (la rete di significati, metafore e similitudini collegata ai vari aspetti dell’

significati, metafore e similitudini collegata ai vari aspetti dell’

esperienza vissuta) e le sequenze di rappresentazioni interne.

(5)

Dalla Maieutica alla Grammatica Trasformazionale

La vera novità introdotta da Chomsky sta nel fatto che il processo che opera questa trasformazione è di natura sintattica: ovvero la grammatica stessa del linguaggio include anche degli operatori adatti a ottenerla. Va sottolineato che in questa trasformazione la volontà di chi parla può esserci oppure no: il processo è in buona parte inconsapevole e/o routinizzato.

Perciò qualunque resoconto linguistico non può mai essere in grado di

© Modelli di Comunicazione

Perciò qualunque resoconto linguistico non può mai essere in grado di rendere tutta la ricchezza dell’esperienza vissuta, ma ne costituisce solo un modello impoverito. Ne discende che ogni soggetto ha nella sua struttura profonda elementi più numerosi e spesso differenti rispetto a quelli di cui ha contezza.

(6)

I Filtri Linguistici e la loro azione

Agli inizi degli anni ‘70, John Grinder era professore di linguistica presso la California University; Richard Bandler era uno studente sregolato e brillante che si occupava di linguaggi artificiali. Entrambi erano a conoscenza delle teorie di Chomsky ed ebbero un’idea: perché non provare a strutturare un “percorso inverso”, sempre di natura linguistica, in grado di riportare il soggetto a contatto con la sua struttura profonda?

Grinder e Bandler a quei tempi pensavano soprattutto ai possibili risvolti psicoterapeutici

psicoterapeutici

di uno strumento del genere, e per questo ebbero l’appoggio di una figura prestigiosa come Gregory Bateson – il quale scrisse la presentazione del libro che scaturì dalle loro ricerche: The Structure of Magic (1976).

(7)

I Filtri Linguistici e la loro azione

Grinder e Bandler, partendo dallo studio del linguaggio, catalogarono in tre classi i filtri linguistici responsabili delle trasformazioni:

GENERALIZZAZIONI Creano categorie generali o obbligate partendo da pochi e limitati elementi di

esperienza. Hanno l’effetto di restringere la mappa.

© Modelli di Comunicazione

CANCELLAZIONI Rendono indisponibili numerosi dettagli della mappa, impoverendola.

DEFORMAZIONI Creano connessioni tra diverse zone della mappa partendo da credenze personali scambiate per dati oggettivi

(8)

Domande basate sulla Sintassi, non sul Contenuto

A questo punto potrebbe però sorgere un problema: come si fa a capire quando e in che modo i filtri entrano in funzione nel linguaggio? La grande scoperta di Grinder e Bandler sta nell’aver intuito che la loro azione è di tipo sintattico, basata cioè su operatori linguistici. Qualunque sia il contenuto del discorso, gli effetti di generalizzazione, cancellazione e deformazione sono realizzati –e riconoscibili- da particolari elementi sintattici.

Proprio in questa ottica Grinder e Bandler esplorarono tutte le forme Proprio in questa ottica Grinder e Bandler esplorarono tutte le forme sintattiche del linguaggio umano che sono indicatori del funzionamento dei filtri, e le definirono “violazioni”. Alla fine riuscirono a classificarne 16 tipologie ripartite tra le tre classi di filtri, e per ognuna di esse definirono la struttura di una possibile “domanda di confrontazione” in grado di far ridiscendere l’interlocutore verso la sua struttura profonda, dove le verità della sua esperienza è pienamente disponibile.

Chiamarono il loro schema “Metamodello Linguistico” per sottolineare che –così come il linguaggio ordinario è un modello dell’esperienza- il Metamodello è un modello del linguaggio ordinario basato sulle violazioni e le domande di confrontazione. E quindi è un modello del modello.

(9)

Violazioni e domande di confrontazione

GENERALIZZAZIONI CANCELLAZIONI DEFORMAZIONI

Violazione Confrontazione Violazione Confrontazione Violazione Confrontazione

QUANTIFICATORI UNIVERSALI

Generalizzano una o alcune esperienze

OPERATORI MODALI DI NECESSITA’

Addebitano le proprie scelte a una forza maggiore

OPERATORI MODALI DI POSSIBILITA’

Generalizzano le rinunce personali

Domande che portano verso una possibile alternativa di esperienza

Domande che portano a esplorare e ridefinire le credenze di cause ed effetti delle scelte

Domande che portano a prendersi la responsabilità delle proprie scelte

CANCELLAZIONE SEMPLICE Affermazioni non

specificate

VERBI NON SPECIFICATI Azioni non specificate

INDICI REFERENENZIALI SPOSTATI

Idee, credenze, esperienze personali espresse come fossero di altri

INDICI REFERENZIALI

Domande di specificazione

Domande di specificazione

Domande o affermazioni

che ribadiscono chi è il vero soggetto

Domande di

CAUSA/EFFETTO X causa Y

EQUIVALENZA COMPLESSA X significa Y

LETTURA DELLA MENTE

Pretesa di conoscere intenzioni altrui mai espresse

Domande volte a smontare il nesso causale

Domande volte a smontare l’uguaglianza

Richiesta di prove concrete

© Modelli di Comunicazione rinunce personali

oppure non definiscono la responsabilità della scelta

OPERATORI MODALI DI VOLONTA’

Esprimono un’intenzione

condizionata da dissidi interni spesso

mascherati da impedimenti esterni.

proprie scelte

Domande che portano ad affrontare i propri dissidi interni

INDICI REFERENZIALI CANCELLATI

Idee, credenze, esperienze personali espresse

genericamente

FALSI AVVERBI Opinioni personali trasformate in avverbi incontestabili

PERFORMATIVO MANCANTE

Giudizi etici e di valore senza specificato il dominio di validità

MANCANZA DI COMPARATIVO

Comparativo relativo di cui manca l’altro termine

Domande di specificazione per esplicitare i soggetti reali

Si smonta l’avverbio:

“naturalmente” >>

naturale per chi?

Domande per specificare luoghi, situazioni e

circostanze di validità

Domanda per specificare il termine di paragone

PRESUPPOSTI

Condizioni che devono essere accettate come vere affinché

l’enunciato abbia senso o validità.

NOMINALIZZAZIONI Processo tra persone trasformato in concetto astratto

Domande che mettono alla prova le condizioni di validità

Si ricava il processo (espresso da un verbo d’azione) dalla nominalizzazione:

“Comunicazione”> Chi comunica e come?

(10)

ESEMPI

GENERALIZZAZIONI CANCELLAZIONI DEFORMAZIONI

Violazione Confrontazione Violazione Confrontazione Violazione Confrontazione

QUANTIFICATORI UNIVERSALI

Tutti mi chiedono favori Fallisco ogni volta!

Nessuno mi ascolta mai!

OPERATORI MODALI DI NECESSITA’

Bisogna accettare!

Devo fare…

E’ necessario…

OPERATORI MODALI DI

Proprio tutti?

Qualche volta hai visto differenze?

Chi in particolare? Mai mai?

Proprio nessuno?

Altrimenti?

Chi ti obbliga?

In che senso? Chi dice che è necessario?

CANCELLAZIONE SEMPLICE Sono a disagio

Mi sento incompresa

VERBI NON SPECIFICATI Lui sfrutta le persone

INDICI REFERENZIALI SPOSTATI

Lei mi insegna che…

Sai come si sta…

INDICI REFERENZIALI

Per che cosa?

Incompresa in che senso?

Da chi?

Come le sfrutta? In che modo?

E’ lei che lo pensa?

Quindi tu stai così?

CAUSA/EFFETTO La crisi causa disoccupazione

La tua faccia mi deprime

EQUIVALENZA COMPLESSA Il tuo scarso interesse denota svogliatezza Fortuna vuol dire successo

LETTURA DELLA MENTE Capisco che hai già deciso So che non ti fidi

Cosa lo rende possibile?

Come fa a farti deprimere?

Se tu hai scarso interesse sei sempre svogliato?

Su che basi lo dici?

Conosci persone fortunate ma non di successo?

Come lo sai?

Come fai a dirlo?

OPERATORI MODALI DI POSSIBILITA’

E’ impossibile E’ possibile Non posso dirlo!

Posso tentare

OPERATORI MODALI DI VOLONTA’

Vorrei farlo, ma…

Ho voglia di farlo Non ho voglia di gestirlo

Come fai a dirlo?

E quindi?

Cosa te lo impedisce?

Puoi?

In percentuale quanto?

Tuttavia…

Cosa ti aspetti se lo fai / non lo fai?

INDICI REFERENZIALI CANCELLATI Le cose vanno male Si è sempre tesi…

FALSI AVVERBI

Naturalmente si finisce male…

Evidentemente ne approfittano…

PERFORMATIVO MANCANTE E’ giusto impegnarsi!

Non è morale!

MANCANZA DI COMPARATIVO E’ meglio aspettare

Quali cose?

Chi è teso?

Pensi che sia naturale?

In che senso è evidente?

Dove? Come? Quando? Per chi?

Meglio rispetto a che?

So che non ti fidi

PRESUPPOSTI

Qui quando parlo nessuno mi ascolta

Se mio marito sapesse quanto soffro non arriverebbe più in ritardo la sera

NOMINALIZZAZIONI C’è tensione nell’aria…

Dobbiamo migliorare la competitività…

Come fai a dirlo?

Chi dice che devono ascoltarti?

Chi (cosa) ti obbliga a parlare?

Sei sicuro di scegliere bene il momento?

Come fai a dire che se lo sapesse non arriverebbe più in ritardo?

Chi è teso e come?

Chi in particolare deve essere più competitivo rispetto a cosa?

(11)

Avvertenze utili

E’ bene precisare a questo punto alcune cose.

L’azione dei filtri non è di per sé indice di alcuna patologia o altre stranezze: è una funzione automatica e utile per poter parlare e sintetizzare con efficacia. I problemi insorgono quando il funzionamento dei filtri finisce per “sancire” linguisticamente come “vere” delle esperienze che invece sono frutto di stravolgimenti disfunzionali della mappa soggettiva, e come tali sono fonti di limitazioni, blocchi, frustrazioni ed emozioni negative.

© Modelli di Comunicazione

frustrazioni ed emozioni negative.

Usato in modo incalzante e senza rapport, il Metamodello è un ottimo sistema per irritare le persone. Perciò, fare attenzione: le domande di confrontazione vanno inserite in un contesto discorsivo (un ottimo ” imballaggio” è il linguaggio non direttivo Rogersiano). In generale, è opportuno usare il MM mettendosi in uno stato di partecipata e amichevole curiosità.

In generale, una volta memorizzati gli schemi e le domande, il passo successivo consiste nello sviluppo di una direzionalità che aiuta a capire, tra tutte le violazioni offerte dal parlante, quali sono quelle che portano informazioni significative.

(12)

Capire qual e’ il problema

E’ utile sottolineare che in base al tipo di situazione può essere utile confrontare certe violazioni piuttosto che altre. In particolare:

Scelte obbligate,

mancanza di alternative Generalizzazioni Scarsità di risorse

e/o informazioni Cancellazioni Scarsità di risorse

e/o informazioni Cancellazioni Disagio relazionale

e credenze limitanti Deformazioni

Non si tratta naturalmente di scelte esclusive, ma di indicazioni per una prima, buona scelta.

(13)

Sulla scia della traccia emotiva

L’abilità nell’uso del MM non si misura però in quante violazioni al minuto si riesce a individuare, ma piuttosto nella capacità di individuare la

“traccia emotiva” del cliente e usarla come puntatore per guidarlo verso il punto focale. Ma cos’è la traccia emotiva? Se si calibra con attenzione la persona che si ha davanti, sarà facile notare che in corrispondenza di certi passaggi, frasi o concetti chiave, il suo tono emotivo aumenterà di intensità. Questo è un segnale che è il momento di confrontare le violazioni.

© Modelli di Comunicazione

violazioni.

Questo criterio resta valido anche nelle risposte che si ottengono.

L’energia dell’emozione agevola l’accesso alla struttura profonda.

In generale, il fatto che l’interlocutore sia associato ed emotivamente coinvolto è sempre un buon segnale, mentre se al contrario manifesta distacco o lontananza è senz’altro il caso di aumentare il rapport.

Riferimenti

Documenti correlati

sarò portato a credere che la psiche non sia così contraria, alla precisione ed alla esattezza. Non cre- do al sorriso imperturbabile e misterioso della psiche, ai suoi

La classe di memoria automatica è relativa a quegli oggetti locali ad un blocco (funzione o programma) che viene liberata non appena si raggiunge la fine di quel blocco. La classe

[r]

- Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale. - Calcolare il valor medio di

Liceo Linguistico – Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale - Liceo Musicale.. C.so Mazzini, 7 - 27100 Pavia

1) ¿Has hablado con ... de sus familiares. comer? No gracias, me apetece sólo ... interesante en aquella tienda del centro que acaban de abrir.. 2) C’è un negozio di

Liceo Linguistico – Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale - Liceo Musicale.. C.so Mazzini, 7 - 27100 Pavia

Liceo Linguistico – Liceo delle Scienze Umane Liceo Economico Sociale - Liceo Musicale.. C.so Mazzini, 7 - 27100 Pavia