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L’ANGOLO DI NORBERG-OLSSON
L’angolo di Norberg-Olsson è un parametro di valutazione della profondità dell’acetabolo e della sublussazione della testa del femore. È utilizzato soprattutto in Europa e sporadicamente negli Stati Uniti, dove è usato più come mezzo investigativo che clinico.
Questo angolo, sulla proiezione ventrodorsale standard, è dato dall’intersezione di una retta che congiunge i centri delle teste femorali ed un’altra che da questi punti centrali passa tangente al bordo acetabolare dorsocraniale (Fig. 16). Nell’anca normale, l’ampiezza di questo angolo deve essere maggiore di 105°: la sublussazione induce la testa femorale a spostare lateralmente la
sua posizione, perciò nei cani con displasia dell’anca risulta inferiore a 105° (Norberg e Olsson, 1958,1962).
Per la sua misurazione si può utilizzare un tipo di goniometro in cui sono rappresentati dei cerchi concentrici, che vengono sovrapposti al profilo delle teste femorali e ne identificano così il centro. Dal centro partono delle rette che intersecandosi col margine acetabolare dorsocraniale indicano l’intervallo di gradi in cui è compreso l’angolo di Norberg (Fig. 17-18).
Figura 16 - Rappresentazione grafica dell'angolo di Norberg-Olsson. (Morgan e Stephens, 1985).
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Figura 18 – Misurazione dell’angolo di Norberg-Olsson. O e O’ corrispondono rispettivamente al centro della testa femorale destra e sinistra. M è il punto medio del segmento OO’. La linea verde evidenzia i due angoli di Norberg-Olsson DÔM e SÔ’M.