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Academic year: 2021

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(1)

Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 7 Posizione 3/4L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm / D

Lineare (Struttura S Posizione 3/4 Lo H) Lineare (Struttura S Posizione 3/4 Lo L) Lineare (Prova base )

Lineare (Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo H) Lineare (Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo L)

Fig. 4.23 Grafico ( zm/D-Fd90 ) Tw=7 Posizione Lo

Concludendo possiamo affermare che aumentando il tirante idrico, il valore del massimo scavo in presenza della struttura tende ad avvicinarsi al valore della relativa prova base (NS).

La posizione 3/4Lo con struttura SG10 risulta essere migliorativa rispetto alla prova base relativa nei confronti dello scavo dinamico massimo per tutti i tailwater esaminati (variando da riduzioni di scavo più che discrete per Tw bassi a riduzioni di scavo, che pur restando significative ,diminuiscono all’aumentare del tirante liquido.)

La posizione Lo risulta poco significativa da esaminare perché al variare dei parametri, la profondità di scavo non subisce alterazioni rispetto alla prova base relativa in nessuna configurazione esaminata.

La posizione 5/4Lo risulta essere una configurazione ( per i setti in posizione H) interessante per Tw bassi ( con un valore h0/D <5) per effetto del sostegno offerto alla duna di valle da parte delle strutture, che non si realizza per tiranti liquidi alti.

(2)

Andamento dei grafici per T

w

= 7 e

α

= 45°

Esaminando il tailwater 7, il comportamento nelle singole posizioni è simile (se confrontato con le relative prove base) al comportamento dei grafici per tiranti idrici uguali a 5.

L’unica differenza che notiamo è che, in Lo, per tutte le posizioni della sommità della struttura, lo scavo non dipende più dalla permeabilità delle opere. Nel grafico, infatti, le rette rappresentanti i setti S e SG10 sono molto ravvicinate tra di loro.

Da osservare, anche, come per altezze H del setto, le rette si trovino lontane dalla quella della prova base. Ciò, molto probabilmente, è dovuto al fatto che durante lo scavo la struttura viene inglobata nella duna, confinando il fenomeno e favorendo l’approfondimento dello scavo.

Per le posizioni M e L il comportamento resta quello osservato per il tailwater 5.

Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 7 Posizione L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm

/ D Lineare (Struttura S Posizione Lo H)Lineare (Struttura S Posizione Lo L) Lineare (Prova base )

Lineare (Struttura SG10 Posizione Lo H)

(3)

Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 5 Posizione 3/4 L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm / D

Lineare (Struttura S Posizione 3/4 Lo L ) Lineare (struttura S Posizione 3/4 Lo M ) Lineare (Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo H) Lineare (Prova base )

Lineare (Struttura S Posizione 3/4 Lo H) Lineare (Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo M) Lineare (Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo L)

Fig. 4.20 Grafico ( zm/D-Fd90 ) Tw=5 Posizione 3/4Lo

Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 5 Posizione L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm

/ D Lineare (Struttura S Posizione Lo M)Lineare (Struttura S Posizione Lo H) Lineare (Struttura S Posizione Lo L ) Lineare (Prova base )

Lineare (Struttura SG10 Posizione Lo H) Lineare (Struttura SG10 Posizione Lo M) Lineare (Struttura SG10 Posizione Lo L)

(4)

Andamento dei grafici per T

w

= 5 e

α

= 45°

In 3/4Lo per tailwater uguale a 5, il comportamento è simile a quello osservato per la

stessa posizione per tiranti liquidi bassi, Tw=1.

L’unica differenza che notiamo, è che, per Tw=5 e strutture S, le posizioni H e M hanno un comportamento distinto, per cui nei grafici, le due rette sono più distanti tra di loro. Questo può essere dovuto al fatto che per tailwater più alti la divisione del getto in due componenti,una che si incunea verso il basso, e l’atra che scavalca la struttura risente in maniera più rilevante della posizione verticale della struttura.

In Lo il comportamento per tailwater uguali a 5 è molto diverso da quello che avevamo notato per tiranti idrici bassi,Tw=1.

Per posizioni della sommità della struttura pari ad H, si continua ad avere una differenza di comportamento tra le due permeabilità, anche se gli scavi, tendono ad avvicinarsi a quelli della prova base.

Se osserviamo il grafico, notiamo che le strutture S, danno sempre scavi peggiorativi stando le rette che le rappresentano (quella rossa continua), al di sopra di quella della prova base (nera tratteggiata). I profili ottenuti in presenza di strutture SG10 sono sempre migliorativi, infatti il coefficiente angolare delle rette che le raffigurano sono minori di quello della prova NS.

Per posizioni della testa della struttura M e L,lo scavo non dipende più dalla permeabilità delle opere; le rette del grafico rappresentanti i setti S e SG10 sono molto vicine tra loro e si avvicinano alla retta della prova base.

In conclusione, possiamo dire che per tailwater pari a 5, le strutture permeabili e impermeabili, posizionate in Lo con altezza della sommità uguale a Hf o –zm/3, non influenzano il profilo di scavo.

(5)

Sempre per la posizione 3/4Lo interessante è anche il comportamento della struttura

permeabile SG10: analizzandola come la precedente ci rendiamo conto che questa

configurazione è sempre migliorativa al variare del numero di Froude e della posizione verticale.

Dal grafico possiamo notare che le strutture poste in H e M esibiscono un analogo comportamento a cui corrisponde un miglioramento non molto rilevante rispetto alla prova base.

La spiegazione intuitiva della diversità di comportamento fisico tra i setti di diversa permeabilità sta nel diverso comportamento che essi oppongono al getto impattante.

Il setto impermeabile risulta essere una barriera riflettente nei confronti dell’energia. Utilizzando i setti permeabili invece, si ha l’attraversamento della barriera, da parte del fluido realizzando così uno scavo a valle delle strutture. A monte invece, il getto non si incunea più verso il piede della struttura e quindi possiamo dire che il setto funzioni come un dissipatore di energia.

Lo spostamento della struttura di Lo/4, ovvero nella posizione Lo permette di notare, per le

strutture S e SG10 poste in H, varino profondamente le profondità di scavo. Confrontando i due grafici, infatti, notiamo come i coefficienti angolari delle due rette siano diminuiti e le stesse si siano avvicinate a quella della prova base.

Per le opere, permeabili e impermeabili, poste in L il comportamento non varia. Osservando attentamente i grafici, possiamo vedere come, in Lo si abbia una differenza di comportamento tra le struttura aventi le due permeabilità analizzate, anche se gli scavi tendono ad avvicinarsi a quelli della prova base.

La posizione Lo tuttavia non risulta essere influenzante ai fini dei volumi di scavo. Infatti questa locazione dell’opera produce la massima quantità di materiale asportato.

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Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 1 Posizione 3/4 L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm

/ D Struttura S Posizione 3/4 Lo MStruttura S Posizione 3/4 Lo H Prova Base

Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo H Sruttura S Posizione 3/4 Lo L Struttura SG10 Posizione 3/4 Lo M

Fig. 4.18 Grafico ( zm/D-Fd90 ) Tw=1 Posizione 3/4Lo

Grafico z

m

/D - F

d90 (Tw = 1 Posizione L0 ) 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Fd90 zm

/ D Prova BaseStruttura S Posizione Lo H Struttura SG10 Posizione Lo H Struttura S Posizione Lo L Struttura SG10 Posizione Lo L

(7)

Andamento dei grafici per T

w

= 1 e

α

= 45°

Con la linea tratto punto è rappresentato l’andamento della prova base NS, con la linea continua le prove con la struttura S e con la linea tratteggiata le prove con struttura SG10. I colori rosso, blu e verde indicano rispettivamente l’altezza della sommità del setto rispetto le posizioni H, M, L .

Confrontando i 2 grafici del Tw=1 possiamo conoscere la variazione di comportamento della profondità massima di scavo al variare della posizione longitudinale e verticale del setto interposto.

Come abbiamo detto i 2 grafici rappresentano l’andamento delle 2 posizioni longitudinali (3/4Lo, Lo). Quindi ponendo l’attenzione su una retta rappresentativa di una certa condizione, possiamo confrontarle con la stessa retta nelle altre posizioni e vedere come è variata la sua disposizione rispetto la prova base relativa.

Operando con questa modalità ci rendiamo conto quanto sia diverso il comportamento da posizione a posizione.

In 3/4Lo i setti impermeabili S hanno valori di zm/D tutti maggiori ( considerando le altezze H, M, L ) rispetto ai relativi valori della prova base. Ciò significa che qualsiasi prova eseguita con una struttura S posta in questa zona risulta essere peggiorativa.

Dal grafico possiamo vedere che le strutture poste in H e M, hanno il medesimo comportamento, generando scavi molto rilevanti rispetto alla prova base.

Infatti la retta rossa e quella blu, a tratto continuo, sono molto vicine tra loro, tendono quasi a sovrapporsi, e molto distanti dalla retta rappresentante la prova base.

Mentre, la struttura posta in L, genera scavi molto più esigui, la retta verde a tratto continuo, è molto prossimao a quello della prova base.

Questo può essere dovuto al fatto che posizionando la sommità della struttura in L, la componente del getto che si incunea verso il basso, è dotata di minor potenza rispetto alla componente che riesce a scavalcare l’opera.

(8)

4.3.1 Elaborazioni (z

m

/D – Fd

90

)

Scopo di questo studio è di vedere come l’andamento dello scavo massimo in fase dinamica si modifica al variare delle variabili del fenomeno.

Un primo studio può essere condotto andando ad osservare come muta lo scavo al variare del numero di Froude, ponendo in ordinata Zm = zm/D e in ascissa Fd90.

Essendo, come più volte detto, le variabili in gioco nel fenomeno molteplici, l’interpretazione dei grafici, a prima vista, potrebbe sembrare difficoltosa, ma dopo un più attento esame, si può notare come i dati si dispongano su curve ben precise.

Si è deciso di costruire i grafici cercando di separare le diverse dipendenze, in particolare evidenziando, oltre ai valori rappresentati in ascissa e in ordinata (zm/D, Fd90) , il contributo dato dall’inclinazione del getto, dal Tailwater (h0/D), dal tipo di struttura, dalla posizione longitudinale e verticale del setto (Pg(x),Pg(z)).

Naturalmente, essendo presente anche la prova base relativa eseguita senza strutture si può confrontare gli scavi con e senza struttura.

I grafici della elaborazione zm/D – Fd90 sono stati costruiti, per ogni angolo di

inclinazione del getto, separando i diversi tiranti liquidi ( Tw = 1, 5, 7, 9 ) cioè per ogni

tailwater si hanno 4 gruppi di diagrammi che possono essere confrontati tra loro palesando così le differenze al variare del parametro Tw.

Per ogni tirante liquido sono stati costruiti 3 grafici relativi alle 3 posizioni longitudinali esaminate ( Pg(x):3/4Lo, Lo, 5/4Lo ) in modo da presentare per un certo Tw le differenze

tra le posizioni.

Infine per ogni singolo grafico sono evidenziati il tipo di struttura (S, SG10 ) e la posizione verticale ( H, M, L ).

Per quanto riguarda lo studio del profilo di scavo per angoli di inclinazione del getto pari a 30°, è già stato ampiamente studiato in altre tesi. In questa sede si analizzerà il fenomeno per angoli pari a 45° e 60°, concentrandoci in particolar modo sui 45°.

Infatti, il numero delle prove disponibili per 60°, non permette di fare un’analisi accurata come quella che segue. Però, da un’attenta osservazione del fenomeno durante l’esecuzione delle prove, e un accurato studio dei dati disponibili, si può asserire che qualitativamente la dinamica dello stesso a 60° si avvicina molto a quello a 45°.

(9)

4.3 Elaborazioni sulla profondità di scavo (z

m

)

La disposizione del profilo del fondo è molto sensibile alle variazioni dei parametri idrodinamici influenti nel processo di scavo.

La risposta del modello con la variazione di uno dei parametri e la costanza degli altri ad un occhio allenato risulta importante.Le variazioni diventano macroscopiche quando a variare è l’angolo di inclinazione del getto ( α ), il Tailwater ( h0/D ), la posizione longitudinale e verticale del setto ( Pg(x),Pg(z) ), la permeabilità della struttura ( I% ) e Il numero di Froude densimetrico della portata del getto ( Fd ).

Nella trattazione che seguirà si cercherà di mostrare come avviene il cambiamento nella configurazione di scavo con queste singole variabili mantenendo costanti gli altri parametri; si manterrà come appare la configurazione definitiva raggiunto l’equilibrio finale. Naturalmente è evidente che la disposizione finale del fondo risulterà di tutti i singoli contributi dei parametri in gioco inscindibili tra di loro.

Come già detto nei capitoli precedenti in una singola prova si riscontrano due massimi scavi:

- il primo si ottiene durante le misurazioni nella configurazione dinamica ( zm ) con la presenza del getto;

- il secondo nella misurazione della configurazione dry ( zmd ), cioè con il getto chiuso.

La trattazione che seguirà si concentrerà intorno a considerazioni sullo scavo dinamico ( zm ) per un preciso motivo: nel momento in cui termina il getto, il materiale in sospensione si deposita sul fondo dello scavo e la duna di deposito non trovandosi più’ in equilibrio con da spinta del getto crolla disponendosi secondo l’angolo di natural declivio del materiale depositandosi anch’essa nel fondo dello scavo.

Si capisce quindi, che la misura del massimo scavo dry risulterà minore rispetto alla misura del massimo scavo dinamico, motivo per cui in questa fase studio ci si concentrerà sulla configurazione dinamica.

(10)

4.2 Scelta delle strutture S-SG10-SG17-SF utilizzate nelle

elaborazioni

La scelta del tipo di setto da utilizzare è risultato un passo fondamentale per poter rendere le prove confrontabili tra di loro.

Dopo un’attenta analisi si è riscontrato che i profili di scavo variano al variare della permeabilità del setto. Dunque quest’ultima, a parità di altre condizioni, risulta essere il parametro che influenza il fenomeno.

L’indice dei vuoti, che descrive effettivamente la permeabilità del setto, è stato preso come parametro principale per la scelta delle strutture usate nel modello.

I setti di dimensioni (250x195) (300x195) utilizzati in prima analisi sono:

Setto impermeabile S (I%) 0%

Setto forato SF con indice dei vuoti (I%) 54% con diametro dei fori φ10 mm

Setto a griglia SG10 con indice dei vuoti (I%) 67% con diametro della griglia 10 mm Setto a griglia SG17con indice dei vuoti (I%) 70% con diametro della griglia 17 mm

Occorre fare un’ulteriore precisazione, il setto SG17 ha la particolarità di avere un diametro della griglia di 17 mm quindi, visto che il materiale utilizzato nel modello ha un d90 uguale a 11,63 mm, i grani messi in movimento dal getto possono attraversare il setto stesso.

Effettuare le prove per tutti i tipi di setto sarebbe risultato troppo oneroso, essendo le varabili in gioco nel fenomeno numerose, per cui tra le varie strutture si sono scelte quelle per le quali si ottenevano i valori estremi sia in termini migliorativi che peggiorativi, in modo da poter descrivere tutto il range di funzionamento del fenomeno.

Le strutture che soddisfano queste caratteristiche sono:

- la struttura S (per analizzare i massimi scavi raggiunti nei casi peggiorativi ) - la strutturaSG10 (risultata la migliore in termini di minimo scavo).

Nella trattazione che seguirà quindi, avendo scelto le strutture “estreme” è stata fatta l’ipotesi che l’andamento degli altri setti non scelti ricada all’interno dell’intervallo di valori estremi individuato dalle precedenti .

(11)

Per concludere le posizioni esaminate sono quelle che sono risultate interessanti per la caratteristica di risultare migliorative in termini di profondità di scavo e di volume asportato. Inoltre risultano chiarificatrici dell’effetto della permeabilità sulle diverse grandezze in gioco.

Le configurazioni analizzate sono quelle evidenziate dal grafico seguente che indica la posizione della sommità della struttura. Di conseguenza i risultati della trattazione sono considerati validi in questo range di variabilità della posizione longitudinale.

Hf L M H Lv Ho

0 3/4Lo Lo 5/4Lo 3/2Lo

- zm / 3 + zm / 3 Hf

Lo/2

zm

(12)

Fig. 4.15 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in Lo H ( linea continua arancione )

Fig. 4.16 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in 5/4Lo H ( linea continua arancione )

(13)

A scopo descrittivo, è interessante vedere come varia il profilo di scavo in presenza di tiranti idrici bassi, quando le strutture, sia permeabili che impermeabili, vengono posizionate in Lo e 5/4Lo con altezze della sommità pari a +zm/3.

Dalle figure seguenti notiamo che, essendo il tailwater basso, il materiale non riesce a scavalcare la sommità dell’opera e si ha un trasporto verso valle alquanto irrilevante.

Fig. 4.13 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in Lo H ( linea continua arancione )

Fig. 4.14 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in 5/4Lo H ( linea continua arancione )

(14)

Posizione 3/2L

o

:

Ad una certa distanza dalla posizione di riferimento, la presenza di una barriera risulta ininfluente non provocando cambiamenti significativi nella configurazione; questo succede nella posizione 3/2Lo, dove il setto si trova in posizione troppo avanzata per dare effetti benefici al profilo. La duna di riporto non “percepisce” la parete e riesce a coprire la sommità del setto scavalcandola senza difficoltà.

Alla luce di queste considerazioni, questa posizione e le successive risultano ininfluenti per la variazione del profilo dello scavo che si dispone circa come nella prova base relativa.

Fig. 4.11 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in 3/2Lo M ( linea continua arancione )

Fig. 4.12 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in 3/2Lo M ( linea continua arancione )

(15)

Fig. 4.9 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in Lo L ( linea continua arancione )

Anche la posizione longitudinale del setto 5/4Lo verrà compresa tra le prove analizzate, risultando anch’essa migliorativa in termini di scavo in alcune configurazioni, specialmente con bassi valori del tirante liquido (Tw).

Dallo schema seguente si vede che questo sistema può risultare interessante anche per un altro motivo: l’impatto del getto avviene sempre sul materiale e non sul setto, quindi la superficie della struttura rimane sempre protetta dal materiale ad essa antistante.

Contemporaneamente la posizione risulta efficace a sostenere la duna che si viene a formare per effetto del materiale di deposito.

Tali caratteristiche obbligano a considerare questa posizione del setto.

(16)

Fig. 4.6 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in Lo H ( linea continua arancione )

Fig. 4.7 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in Lo L( linea continua arancione )

Fig. 4.8 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in Lo H ( linea continua arancione )

(17)

Quindi , visto che, con un certo indice dei vuoti la configurazione diventa migliorativa, si approfondirà, sia la configurazione impermeabile che quella permeabile della posizione 3/4Lo

Fig. 4.5 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura SG10 è posizionata in 3/4Lo L ( linea continua arancione )

Posizione L

o

H, M e L :

La successiva collocazione che si analizzerà è quella in cui la struttura si trova in Lo, cioè il punto in cui, nella prova base, il profilo di scavo dinamico interseca il livello zero del materiale.

Questa configurazione risulta particolarmente interessante da studiare, sia in termini di profondità di scavo, che in termini di volumi.

Per quanto riguarda la profondità di scavo, si nota che in alcuni casi, questa posizione, risulta migliorativa, in altri meno. Ciò dipende dalle variabili che influenzano il fenomeno ( Tw , Fd90 , I % e la posizione verticale della testa della struttura ).

Mentre per i volumi si osserva che, per strutture impermeabili, si ottiene il massimo volume di scavo, anche se il profilo si avvicina molto a quello della prova base; questo dipende dalla limitazione all’evoluzione che la struttura S apporta al fenomeno.

(18)

In più la struttura non si dimostra migliorativa rispetto alla prove base, nè in termini di profondità di scavo, nè in termini di volume asportato nella condizione di equilibrio.

Quindi abbiamo ritenuto anche questa configurazione non approfondire nella nostra analisi.

Posizione 3/4L

o

H, M e L :

Tra le posizioni che si sono ritenute interessanti rientra la posizione 3/4Lo.

In questa configurazione il cammino che deve compiere il getto, prima di raggiungere la struttura, risulta più lungo rispetto a quello della configurazione precedente, essendo ora la struttura più spostata verso valle. Ciò comporta una perdita di energia, da parte del getto, all’interno del bacino d’impatto, quindi una minore potenza del medesimo al momento della collisione con la superficie impermeabile della struttura. La perdita di energia da parte del getto, però, non evita il suo incunearsi ai piedi dell’opera, ma riduce l’entità dello scavo rispetto alla posizione Lo/2.

Neanche questa posizione risulta migliorativa rispetto all’assenza di struttura, ma il suo studio diventa interessante, allorquando si utilizzano setti permeabili.

Fig. 4.4 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in 3/4Lo L ( linea continua arancione )

(19)

Posizione Lo/2 M, L :

La seconda posizione longitudinale esaminata è la configurazione Lo/2 con altezza del setto pari a Hf ( M ) o –zm/3 ( L ).

La pecularietà di questa posizione sta nel fatto che l’estremità superiore della struttura si trova sulla traiettoria dello sbocco del getto. Quando i filetti liquidi incontrano la sommità della struttura, vengono divisi in due parti :

- una parte prosegue verso valle impattando con la duna ; - l’altra pare si incunea ai piedi della struttura stessa.

Fig. 4.3 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in Lo/2 M ( linea continua arancione )

Questa configurazione genera due scavi contemporaneamente, uno più profondo ma con meno materiale asportato a monte della costruzione e uno più contenuto in termini di profondità ma con una quantità maggiore di materiale movimentato verso valle.

Anche questa configurazione, come la precedente, se pensata applicata alla realtà risulta non idonea, in quanto il getto impattando sulla sommità della struttura la espone a delle forti sollecitazioni che ne provocano la disgregazione.

(20)

Posizione Lo/2 H :

Per questa posizione, prima di andare a fere delle considerazioni sui risultati di laboratorio, è doveroso fare delle valutazioni di carattere pratico.

Nella realtà ,abbiamo ritenuto, che se si posiziona una struttura in Lo/2 con altezza della sua estremità superiore pari a +zm/3, la parete d’impatto verrebbe erosa velocemente dalla forza del liquido dello sbocco e dal materiale prelevato dal fondo,che sospeso nel vortice, verrebbe scagliato contro la parete stessa.

Ciò è dovuto alll’esigua distanza tra la struttura ed il getto che impatta violentemente su di essa.

Fig. 4.2 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la struttura S è posizionata in Lo/2 H ( linea continua arancione )

Anche i risultai di laboratorio non sono migliori, infatti osservando la figura notiamo come lo scavo ottenuto posizionando la struttura in Lo/2 ( profilo arancio nella figura ) sia visibilmente più importante di quello della prova base ( profilo verde ).

(21)

CAPITOLO 4 – ELABORAZIONE DEI DATI

SPERIMENTALI

4.1 Discriminazione e scelta dei punti di controllo

I punti di controllo, a cui può essere esteso lo studio dello scavo a valle di opere idrauliche, sono molteplici.

Lo scopo della nostra indagine è quello di individuare quelle posizioni che riducono lo scavo , cioè quelle posizioni grazie alle quali , il buon funzionamento delle strutture riesce a limitare lo scavo in profondità.

zm

Lo/2

Hf + zm / 3

- zm / 3

3/4Lo Lo 5/4Lo 3/2Lo 0 Ho Lv H M L Hf

Fig. 4.1 Griglia delle posizioni analizzate

In questa fase, importante, è riuscire a determinare quelle posizioni che meglio descrivono il fenomeno, andando a confrontare il profilo di scavo che si ha quando la struttura è collocata in uno dei punti individuati dalla griglia di controllo, con quello della prova base. .

Figura

Fig. 4.15   Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la                            struttura SG10  è posizionata in Lo H ( linea continua arancione )
Fig. 4.14   Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la                            struttura S  è posizionata in 5/4Lo H ( linea continua arancione )
Fig. 4.11 Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la                            struttura S  è posizionata in 3/2Lo M ( linea continua arancione )
Fig. 4.3   Confronto tra il profilo di scavo della prova base (linea verde tratteggiata )e quello in cui la                          struttura S  è posizionata in Lo/2 M ( linea continua arancione )

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