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Conclusioni
Scopo della presente tesi, è stato quello di valutare la fattibilità di un intervento volto al recupero edilizio e ambientale del complesso denominato ex – Filanda di Forno a Massa.L’edificio, rappresenta un chiaro esempio di Architettura Industriale, è stato riconosciuto da parte della Soprintendenza, opera di particolare interesse storico – artistico e versa oggi in condizioni di profondo degrado ed abbandono.
Per far in modo che, non solo l’edificio, ma l’intero paese possano riappropriarsi di tutti quei valori che l’avevano resi forti e competitivi oramai più di cento anni fa, risulta evidente la necessità di uno studio approfondito mirato al recupero dell’intero complesso.
Lo studio, è stato affrontato per fasi: si è sviluppata inizialmente un’approfondita Analisi Conoscitiva che ha permesso l’acquisizione e la conoscenza di tutti quei fattori indispensabili all’esecuzione di un corretto studio, quali:
• Inquadramento territoriale;
• Storia passata e presente del paese;
• Studio approfondito dell’opera dal suo concepimento alla sua degrado.
La successiva fase di studio è stata giustificata dal fatto che, la fattibilità dell’intervento non può prescindere dal recupero della porzione anteriore del manufatto diventato simbolo e prestigio per l’intera comunità di Forno, nonché, importante esempio di patrimonio architettonico nazionale. Sulla base quindi delle
informazioni rinvenute, e, delle odierne prescrizioni normative1, è stato possibile
effettuare un’analisi di vulnerabilità sismica limitatamente alla parte anteriore del complesso.
Le verifiche effettuate a seguito della modellazione strutturale, hanno evidenziato chiare problematiche tipiche degli edifici in muratura.
Queste, di fatto colmabili solo mediante interventi di adeguamento e miglioramento statico, potrebbero essere sostanzialmente ridotte grazie al raggiungimento di un
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Con tale affermazione si fa riferimento, non solo alle NTC 2008 (D.M 14 gennaio 2008), alla Circolare applicativa n. 617/2009, ma anche alla “Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e la riduzione del rischi sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni” del 12 ottobre 2007.
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elevato Livello di Conoscenza (LC). Quest’ultimo, determinato mediante una serie di prove sui materiali ed un approfondito studio dei dettagli costruttivi, permetterebbe di ottenere sia un eventuale aumento della resistenza del materiale, sia una sicura riduzione del Fattore di Confidenza; infatti, questo posto pari all’unità giocherebbe a favore della resistenza di progetto del materiale, andandola di fatto ad incrementare. Tale approccio ha evidenziato una netta diminuzione delle porzioni non conformi alle prescrizioni normative. Risulta quindi chiaro, come un ridotto investimento economico relativo alle prove sui materiali e allo studio delle zone di dettaglio, potrebbe portare ad una sostanziale riduzione delle porzioni non idonee, con un conseguente risparmio nei confronti degli interventi da eseguire.
La concreta possibilità di un intervento migliorativo sulla parte anteriore dell’opera, ha giustificato lo Studio di Fattibilità volto al recupero della restante parte del complesso.
Tale area, soggetta in passato a proposte d’intervento da parte di enti, professionisti e privati cittadini, nonché a studi effettuati da parte del Comune, ha visto mediante l’applicazioni di metodi, come l’Analisi del Valore (AV), la determinazione di una idonea soluzione d’intervento atta a soddisfare i bisogni e le esigenze della comunità.
Il metodo è stato applicato alle sole tre soluzioni di più probabile realizzazione, ovvero:
• Un Centro Benessere;
• Un Museo e Mostra del Marmo;
• Un Parco Polifunzionale.
I vari indice di valore determinati dall’AV, mostrano come la soluzione più idonea è risultata essere quella riguardante il Parco Polifunzionale.
Ciò è stato possibile in quanto, il diverso numero di funzioni esplicabili all’interno di tale soluzione, porta inevitabilmente ad un più alto soddisfacimento dei bisogni della comunità, tradotti da un alto indice di utilità, il quale, messo a rapporto con il costo globale dell’intervento, determina di fatto l’alto indice di valore.
Infine, per poter affrontare in maniera corretta e precisa una progettazione volta al recupero dell’area, in accordo con le prescrizioni normative, i vincoli e gli obbiettivi imposti, viene proposto uno strumento oramai indispensabile nella realizzazione
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delle opere pubbliche, ovvero il Documento Preliminare all’avvio della Progettazione (Dpp).