DISPLASIA DEL GOMITO
INTRODUZIONE
Per displasia del gomito si intende l’insieme d’alterazioni anatomofunzionali a carico dell’articolazione omeroradioulnare che colpiscono prevalentemente razze di taglia grande e gigante durante la prime fasi di accrescimento. Anche in questo caso, così come per quanto riguarda la displasia dell’anca, si tratta di una patologia di tipo ereditario e non congenito sulla quale ha un’influenza notevole l’insieme di fattori ambientali che agiscono più o meno direttamente su di essa (35).
La displasia del gomito si manifesta secondo quattro forme differenti che possono essere presenti singolarmente o in forma associata fra loro. Queste forme sono:
• Non unione del processo anconeo (UAP)
• Frammentazione del processo coronoideo (FCP) • Osteocondrosi del condilo mediale dell’omero • Incongruenza articolare
Attualmente si considera l’osteocondrosi come forma iniziale all’origine di questo insieme di alterazioni, anche il meccanismo
eziopatogenetico non è ancora stato chiarito. Ulteriori teorie riconoscono un’asincrona crescita di radio e ulna e l’anomalo sviluppo dell’incisura sigmoidea ulnare come causa dell’incongruenza articolare da cui deriverebbero le altre forme patologiche; sembrerebbe infatti che l’incongruenza articolare sottoponga a sovraccarico funzionale il processo anconeo, il processo coronoideo e il condilo omerale mediale (5).
NON UNIONE DEL PROCESSO ANCONEO
Le razze canine di taglia grande e gigante possiedono un nucleo di ossificazione separato per il processo anconeo ulnare, che generalmente si unisce all’olecrano nel 4°-5° mese di età. La mancata unione di questo processo, che frequentemente avviene bilateralmente, porta ad un’instabilità articolare e conseguentemente
alla formazione di osteoartrosi.
Figura 2.1 : immagine
radiografica che mostra una tipica lesione da non unione del processo anconeo ulnare mediale ( freccia ).
I soggetti affetti da questa forma una zoppia ad insorgenza graduale verso i 4-5 mesi di età. Il soggetto prova dolore durante la palpazione e soprattutto durante la flessione forzata dell’articolazione. Può essere presente crepitio e, nei casi inveterati, il gomito si presenta ispessito e il movimento articolare limitato come conseguenza dell’osteoartrosi (10).
La diagnosi certa è di tipo radiografico: oltre alle proiezioni standard cranio-caudale e latero-laterale, si rende necessaria una proiezione latero-laterale in iperflessione con l’articolazione che formi un angolo di 60° gradi, in modo da liberare il processo anconeo dalla sovrapposizione dei condili omerali. La presenza dopo il 5° mese di età di una linea di separazione tra ilo nucleo di ossificazione e l’olecrano, accompagnata o meno da i segni di malattia articolare degenerativa sono segni radiologici indicativi di UAP (14).
FRAMMENTAZIONE DEL PROCESSO CORONOIDEO ULNARE
Anche questa forma riguarda prevalentemente razze di taglia grande e gigante, con una certa presenza anche in soggetti di taglia media, e si manifesta clinicamente fin dai 4-5 mesi d’età, spesso bilateralmente. La zoppia tende ad essere intermittente e si presenta dopo il riposo o dopo un lungo esercizio. Durante la palpazione il soggetto prova dolore durante l’estensione forzata del gomito, in particolar modo se
associati a movimenti di supinazione. Può essere presente ispessimento del gomito ed il movimento articolare può risultare ridotto (31).
Figura 2.2: immagine
radiografica di un gomito affetto da frammentazione del processo coronoideo ulnare mediale ( cerchio ).
Figura 2.3: immagine di un
gomito disarticolato con in evidenza il processo coronoideo ulnare frammentato ( cerchio ),
accompagnato da evidenti segni di malattia articolare degenerativa.
IL processo coronoideo mediale ulnare è di difficile visualizzazione radiografica, essendo spesso sovrapposto al capitello radiale, quindi alle proiezioni radiografiche standard è necessario eseguire una proiezione cranio-laterale caudo-mediale obliqua a 15°, ed una proiezione latero-laterale in iperflessione per meglio studiare i
processi reattivi legati alla malattia degenerativa articolare indotta. Spesso i fenomeni proliferativi osteofitosici tendono a mascherare il frammento che si è staccato, che molto spesso risulta essere di natura cartilaginea e quindi radiotrasparente. La diagnosi viene quindi fatta sui segni radiografici secondari alla frammentazione del processo coronoideo (34). Questi segni sono:
• Diminuita definizione del margine craniale del processo coronoideo mediale;
• Evidenziazione del processo frammentato
• Proliferazioni osteoperiostali sul margine dorsale del processo anconeo e sul margine craniale della testa radiale;
• Osteosclerosi a livello dell’incisura sigmoidea ulnare nel tratto a contatto con l’omero
• Tumefazione articolare con ampliamento della linea interarticolare
• Incongruenza articolare o interruzione della continuità tra processo coronoideo laterale e capitello radiale
• Segni di malattia articolare degenerativa
OSTEOCONDROSI DEL CONDILO MEDIALE DELL’OMERO
L’osteocondrosi-osteocondrite dissecante del condilo omerale è una causa piuttosto comune di zoppia del gomito di cani di media e grossa
taglia. Le cause che danno origine a questo tipo di patologia sono le stesse che sono state trattate a riguardo dell’ OCD di spalle e gomito. Si rimanda pertanto a tale capitolo per una descrizione più approfondita. Anche la sintomatologia e l’esame clinico sono sovrapponibili a quanto appena descritto per quanto riguarda la frammentazione del processo coronoideo.
Figura 2.5: immagini
radiografiche di un gomito affetto da OCD del condilo omerale, nelle proiezioni antero-posteriore e obliqua; è importante rilevare come la lesione sia molto più evidente nella seconda proiezione.
Figura 2.4: immagine
radiografica di un omero con un evidente lesione da OCD.
La diagnosi radiografica viene effettuata eseguendo una proiezione laterale con il gomito flesso ed una cranio-caudale di entrambi i
gomiti. L’OCD causa rapidamente osteoartrosi: il primo segno è lo sviluppo di un osteofita al margine caudale del processo anconeo, seguito dalla formazione di osteofiti anche sulla faccia mediale del gomito e sul capitello radiale. La lesione vera e propria di OCD si evidenzia come una piccola erosione a livello dell’osso subcondrale del condilo mediale dell’omero visibile nella proiezione cranio-caudale (39).
INCONGRUENZA ARTICOLARE
Può manifestarsi in seguito a processi di alterato sviluppo delle diverse componenti articolari, più frequentemente, per alterato accrescimento di un singolo segmento scheletrico distale.
CLASSIFICAZIONE
La classificazione che viene adottata è quella raccomandata a livello internazionale dalla FCI ( federazione cinologica internazionale ) e dall’ IEWG ( International Elbow Working Group ) e si basa sulla valutazione del grado di artrosi presenta a livello articolare.
I gradi di displasia sono così divisi :
• Esente : nessun segno di UAP, FCP, OCD e di IC; non è presenta alcun segno di artrosi.
• Grado 1: nessun segno di UAP o di FCP, ma presenza di osteofiti fino a 2mm di altezza a livello dei condili omerali e sul processo anconeo, con presenza di altri segni di osteoartrosi. • Grado 2 : nessun segno di UAP o FCP, osteofiti da 2 a 5mm
sui condili omerali e sul processo anconeo con evidenti segni di osteoartrosi.
• Grado 3 : UAP o FCP presenti, grave artrosi con formazioni osteofitosiche di dimensioni superiori a 5mm.