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DISPLASIA DEL GOMITO

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Academic year: 2021

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DISPLASIA DEL GOMITO

INTRODUZIONE

Per displasia del gomito si intende l’insieme d’alterazioni anatomofunzionali a carico dell’articolazione omeroradioulnare che colpiscono prevalentemente razze di taglia grande e gigante durante la prime fasi di accrescimento. Anche in questo caso, così come per quanto riguarda la displasia dell’anca, si tratta di una patologia di tipo ereditario e non congenito sulla quale ha un’influenza notevole l’insieme di fattori ambientali che agiscono più o meno direttamente su di essa (35).

La displasia del gomito si manifesta secondo quattro forme differenti che possono essere presenti singolarmente o in forma associata fra loro. Queste forme sono:

• Non unione del processo anconeo (UAP)

• Frammentazione del processo coronoideo (FCP) • Osteocondrosi del condilo mediale dell’omero • Incongruenza articolare

Attualmente si considera l’osteocondrosi come forma iniziale all’origine di questo insieme di alterazioni, anche il meccanismo

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eziopatogenetico non è ancora stato chiarito. Ulteriori teorie riconoscono un’asincrona crescita di radio e ulna e l’anomalo sviluppo dell’incisura sigmoidea ulnare come causa dell’incongruenza articolare da cui deriverebbero le altre forme patologiche; sembrerebbe infatti che l’incongruenza articolare sottoponga a sovraccarico funzionale il processo anconeo, il processo coronoideo e il condilo omerale mediale (5).

NON UNIONE DEL PROCESSO ANCONEO

Le razze canine di taglia grande e gigante possiedono un nucleo di ossificazione separato per il processo anconeo ulnare, che generalmente si unisce all’olecrano nel 4°-5° mese di età. La mancata unione di questo processo, che frequentemente avviene bilateralmente, porta ad un’instabilità articolare e conseguentemente

alla formazione di osteoartrosi.

Figura 2.1 : immagine

radiografica che mostra una tipica lesione da non unione del processo anconeo ulnare mediale ( freccia ).

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I soggetti affetti da questa forma una zoppia ad insorgenza graduale verso i 4-5 mesi di età. Il soggetto prova dolore durante la palpazione e soprattutto durante la flessione forzata dell’articolazione. Può essere presente crepitio e, nei casi inveterati, il gomito si presenta ispessito e il movimento articolare limitato come conseguenza dell’osteoartrosi (10).

La diagnosi certa è di tipo radiografico: oltre alle proiezioni standard cranio-caudale e latero-laterale, si rende necessaria una proiezione latero-laterale in iperflessione con l’articolazione che formi un angolo di 60° gradi, in modo da liberare il processo anconeo dalla sovrapposizione dei condili omerali. La presenza dopo il 5° mese di età di una linea di separazione tra ilo nucleo di ossificazione e l’olecrano, accompagnata o meno da i segni di malattia articolare degenerativa sono segni radiologici indicativi di UAP (14).

FRAMMENTAZIONE DEL PROCESSO CORONOIDEO ULNARE

Anche questa forma riguarda prevalentemente razze di taglia grande e gigante, con una certa presenza anche in soggetti di taglia media, e si manifesta clinicamente fin dai 4-5 mesi d’età, spesso bilateralmente. La zoppia tende ad essere intermittente e si presenta dopo il riposo o dopo un lungo esercizio. Durante la palpazione il soggetto prova dolore durante l’estensione forzata del gomito, in particolar modo se

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associati a movimenti di supinazione. Può essere presente ispessimento del gomito ed il movimento articolare può risultare ridotto (31).

Figura 2.2: immagine

radiografica di un gomito affetto da frammentazione del processo coronoideo ulnare mediale ( cerchio ).

Figura 2.3: immagine di un

gomito disarticolato con in evidenza il processo coronoideo ulnare frammentato ( cerchio ),

accompagnato da evidenti segni di malattia articolare degenerativa.

IL processo coronoideo mediale ulnare è di difficile visualizzazione radiografica, essendo spesso sovrapposto al capitello radiale, quindi alle proiezioni radiografiche standard è necessario eseguire una proiezione cranio-laterale caudo-mediale obliqua a 15°, ed una proiezione latero-laterale in iperflessione per meglio studiare i

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processi reattivi legati alla malattia degenerativa articolare indotta. Spesso i fenomeni proliferativi osteofitosici tendono a mascherare il frammento che si è staccato, che molto spesso risulta essere di natura cartilaginea e quindi radiotrasparente. La diagnosi viene quindi fatta sui segni radiografici secondari alla frammentazione del processo coronoideo (34). Questi segni sono:

• Diminuita definizione del margine craniale del processo coronoideo mediale;

• Evidenziazione del processo frammentato

• Proliferazioni osteoperiostali sul margine dorsale del processo anconeo e sul margine craniale della testa radiale;

• Osteosclerosi a livello dell’incisura sigmoidea ulnare nel tratto a contatto con l’omero

• Tumefazione articolare con ampliamento della linea interarticolare

• Incongruenza articolare o interruzione della continuità tra processo coronoideo laterale e capitello radiale

• Segni di malattia articolare degenerativa

OSTEOCONDROSI DEL CONDILO MEDIALE DELL’OMERO

L’osteocondrosi-osteocondrite dissecante del condilo omerale è una causa piuttosto comune di zoppia del gomito di cani di media e grossa

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taglia. Le cause che danno origine a questo tipo di patologia sono le stesse che sono state trattate a riguardo dell’ OCD di spalle e gomito. Si rimanda pertanto a tale capitolo per una descrizione più approfondita. Anche la sintomatologia e l’esame clinico sono sovrapponibili a quanto appena descritto per quanto riguarda la frammentazione del processo coronoideo.

Figura 2.5: immagini

radiografiche di un gomito affetto da OCD del condilo omerale, nelle proiezioni antero-posteriore e obliqua; è importante rilevare come la lesione sia molto più evidente nella seconda proiezione.

Figura 2.4: immagine

radiografica di un omero con un evidente lesione da OCD.

La diagnosi radiografica viene effettuata eseguendo una proiezione laterale con il gomito flesso ed una cranio-caudale di entrambi i

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gomiti. L’OCD causa rapidamente osteoartrosi: il primo segno è lo sviluppo di un osteofita al margine caudale del processo anconeo, seguito dalla formazione di osteofiti anche sulla faccia mediale del gomito e sul capitello radiale. La lesione vera e propria di OCD si evidenzia come una piccola erosione a livello dell’osso subcondrale del condilo mediale dell’omero visibile nella proiezione cranio-caudale (39).

INCONGRUENZA ARTICOLARE

Può manifestarsi in seguito a processi di alterato sviluppo delle diverse componenti articolari, più frequentemente, per alterato accrescimento di un singolo segmento scheletrico distale.

CLASSIFICAZIONE

La classificazione che viene adottata è quella raccomandata a livello internazionale dalla FCI ( federazione cinologica internazionale ) e dall’ IEWG ( International Elbow Working Group ) e si basa sulla valutazione del grado di artrosi presenta a livello articolare.

I gradi di displasia sono così divisi :

• Esente : nessun segno di UAP, FCP, OCD e di IC; non è presenta alcun segno di artrosi.

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• Grado 1: nessun segno di UAP o di FCP, ma presenza di osteofiti fino a 2mm di altezza a livello dei condili omerali e sul processo anconeo, con presenza di altri segni di osteoartrosi. • Grado 2 : nessun segno di UAP o FCP, osteofiti da 2 a 5mm

sui condili omerali e sul processo anconeo con evidenti segni di osteoartrosi.

• Grado 3 : UAP o FCP presenti, grave artrosi con formazioni osteofitosiche di dimensioni superiori a 5mm.

Figura

Figura 2.1 : immagine
Figura 2.2: immagine
Figura 2.5: immagini

Riferimenti

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