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CAPITOLO 10 - LA CERAMICA
Lo studio dei manufatti ceramici dei siti di Pian di Cerreto e Muraccio è stato eseguito da Barbara Zamagni e i relativi risultati preliminari sono già stati presentati in alcuni lavori di sintesi ( Tozzi e Zamagni, 2000; Bonato et al., 2000b).
10.1 PIAN DI CERRETO
Per questo sito sono stati recuperati, in corso di scavo, pochi frammenti ceramici, mal conservati a causa dell’acidità del suolo appenninico e per l’attività postdeposizionale dei roditori, cosa che ha reso impossibile eventuali ricostruzioni delle forme ceramiche. Tutti i reperti presentano un impasto fine e ben lisciato, di colore bruno chiaro e sono caratterizzati da pareti sottili.
Sono stati individuati pochi elementi diagnostici, ma sicuri per un inquadramento culturale, tra cui alcuni frammenti riconducibili al collo di un vaso troncoconico carenato (Fig. 142).
Fig. 142 - Frammento di ceramica a linee incise
Tra gli elementi di presa sono presenti un frammento di parete con attacco di ansa a nastro e un frammento di presa quadrangolare. Gli elementi plastici sono rappresentati da due frammenti di parete decorati a cordoni, uno liscio (Fig. 143) e uno decorato a tacche;
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è inoltre presente un frammento con cordone applicato a partire da una probabile presa semicircolare. Si segnala infine un piccolo vaso globulare, con orlo diritto arrotondato, che reca tracce di attacco di una bugna. Si tratta di scarsi elementi (impasto, tipologia) tuttavia riconducibili ad un aspetto tipo Fiorano.
Presenti piccoli e illeggibili frammenti di argilla cotta, forse resti di intonaco.
Fig. 143 - Frammento di parete decorato a cordone liscio
10.2 MURACCIO
La ceramica presenta le stesse caratteristiche di quella di Pian di Cerreto. E’ presente una classe fine, nera, a superfici lucide o di colore bruno ben lisciata. Alcuni di essi sono riconducibili a forme carenate, in due casi decorate con una linea incisa perpendicolare alla carena (Fig. 144). Una linea incisa è presente anche su un frammento di parete (Fig. 145).
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Figg. 144 e 145 - Frammenti di ceramica a linee incise
Altro tipo di decorazione presente su forme dall’impasto semifine è costituito da cordoni orizzontali con impressioni a tacche; vi sono anche prese semicircolari impostate su tali cordoni (Fig. 146), in alcuni casi con margine decorato con lo stesso tipo di impressioni, e le anse a maniglia con la stessa decorazione plastica (Fig. 147). Gli impasti contengono minute pagliuzze micacee e ricordano quelli della ceramica lineare.
Figg. 146 e 147 – Elementi di presa con cordoni a tacche
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10.3 CONSIDERAZIONI
Questi ritrovamenti, per quanto quantitativamente poco rilevanti, si presentano tuttavia molto importanti per cercare di determinare l’attribuzione culturale dei siti in questione I pochi elementi diagnostici, tra cui in particolar modo la presenza di forme carenate e cordoni a tacche, portano a confrontare i siti di Pian di Cerreto e Muraccio con il panorama di attestazioni della ceramica lineare padana della cultura di Fiorano.
Nella varietà di applicazioni, la presenza di cordoni a tacche, spesso associati a prese semicircolari e ad anse a maniglia, è riscontrabile anche nella sfera della ceramica impressa ligure nei siti delle Arene Candide (Maggi 1997) e di Suvero (Maggi 1983). Del resto sono note da tempo le influenze della cultura di Fiorano in ambito ligure (Bagolini e Biagi, 1973).
Ciò ha portato ad affermare che la neolitizzazione della fascia interna della Toscana settentrionale sia avvenuta ad opera della corrente culturale della ceramica lineare ma che forse sia stata condizionata anche da apporti più occidentali, data la particolare posizione di transito della Valle del Serchio che favoriva la compresenza di diverse influenze culturali (Tozzi e Zamagni, 2000).
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