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Obiettivo della tesi è quello di creare un documento preliminare al progetto di riqualificazione di un’area a destinazione ricettiva nel Comune di San Giuliano

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE La possibilità di una conoscenza effettiva della realtà, delle dimensioni e dei problemi della piccola cittadina di San Giuliano Terme e l’opportunità di lavorare sul suo processo di rinnovamento mi ha permesso di terminare la carriera universitaria nel modo più completo possibile obbligandomi ad adoperare al meglio tutte le conoscenze acquisite. La cittadina, soprattutto negli ultimi decenni, è stata considerata e vissuta come un luogo di passaggio, un crocevia tra due città di rilevante importanza come Pisa e Lucca e questo ha condotto ad una progressiva perdita di importanza dell’insediamento in sè relegato ad un ruolo marginale. Ed è proprio questo problema che ha esortato l’Ente Comunale ad avviare un processo di valorizzazione che potesse rendere giustizia alla città termale ridandogli quell’importanza storico, architettonica, culturale e turistica che fino ad oggi gli è stata negata per un’errata gestione delle risorse esistenti e per la forte dipendenza dalla città di Pisa. Fondamento dello sviluppo di un nuovo e qualificato centro termale è l’incremento di una fruizione turistica data dalla particolare posizione centrale tra il Monte Pisano e il mare, unita alla presenza del Parco di S. Rossore. Diventa necessario a questo scopo riscoprire e rilanciare le vocazioni tradizionali del luogo mediante una serie di investimenti che possono innescare un processo di riqualificazione e costituire un significativo contributo ad un migliore assetto delle attività economiche dell’area pisana.

Obiettivo della tesi è quello di creare un documento preliminare al progetto di riqualificazione di un’area a destinazione ricettiva nel Comune di San Giuliano.

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Prendere parte ad uno stage di formazione nell’Ufficio di Urbanistica del Comune di San Giuliano è stato un efficace e utile approccio a questa realtà così ricca e così complessa. Questa occasione mi ha aperto la strada per una corretta impostazione del lavoro.

Inizialmente il comparto oggetto di studio era il numero 14 con destinazione urbanistica di tipo F4 (Aree di interesse generale a carattere privato) nel quale è prevista la localizzazione di attività alberghiere, ricreative e culturali. Successivamente l’area di lavoro si è estesa al comparto numero 11 con destinazione urbanistica anch’esso di tipo F4 nel quale attualmente si trova situato l’Hotel Granduca. Da un’analisi approfondita delle caratteristiche dimensionali e funzionali si è evidenziato come il complesso alberghiero, oggi in piena attività, non risponde ai requisiti che l’ambiente e la società in cui è inserito richiedono in termini di salvaguardia del paesaggio e dotazione di servizi.

In altre parole la struttura ricettiva riesce a coprire solo le esigenze turistiche che il contesto locale e pisano ricerca. Partendo da queste attente valutazioni e considerando che la scheda norma del comparto ammette interventi di ristrutturazione urbanistica di tipo E3 (Ristrutturazione urbanistica per demolizione e ricostruzione con incremento volumetrico e vincolo tipologico di destinazione) si è deciso di mettere insieme i due comparti adiacenti (il n. 14 e il n. 11 sopradetti) nel tentativo di creare un unico complesso che superi le condizioni alla trasformazione imposte dalle norme tecniche d’attuazione (soprattutto quelle riguardanti la valutazione degli effetti ambientali)

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offrendo allo stesso tempo servizi assenti in questo momento all’interno della comunità di San Giuliano Terme.

Una volta definita l’area di studio ha avuto inizio l’analisi delle problematiche sociali e della qualità della vita all’interno della città. In questo senso è significativo l’approccio di analisi e progetto affrontato in questo lavoro alla ricerca di una più profonda conoscenza della città e del territorio non solo in senso paesaggistico e spaziale ma anche culturale ed umano. Acquista così particolare importanza l’applicazione di una metodologia rivolta ad uno speciale approfondimento storico inteso non solo come semplice storia del territorio e come stratificazione di eventi, ma come trasformazione di processi. Il conseguente esame delle vicende storiche si traduce in disegni cronologici che individuano tutte le fasi degli interventi e l’intero sviluppo di una architettura. I grafici conoscitivi risultano essenziali per avviare la proposta progettuale di restauro che, attenendosi al concetto critico moderno, deve tener conto del duplice problema, quello della conservazione e quello dello sviluppo. Solo così si offrono reali possibilità di far coesistere in un articolato organismo il cosiddetto “vecchio” con il “nuovo”. Tale esigenza si applica in ogni struttura e diventa fondamentale, come nel caso delle terme, quando le preesistenze materiali debbono adeguarsi a nuove esigenze funzionali.

Obiettivo principale del lavoro è quello di eliminare il sempre più ampio contrasto tra centro e periferia. A tale proposito le soluzioni progettuali proposte derivano da un’attenta ricerca delle potenzialità da stimolare e degli aspetti negativi da rimuovere

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all’interno della realtà comunale, al fine di realizzare un progetto che, soddisfacendo l’esigenza di rinnovamento della città, possa portare ad una valorizzazione e riqualificazione ambientale dell’area urbana circostante. È ed proprio grazie a questo che si cerca di far riemergere il valore degli spazi e dell’edilizia monumentale in modo da ricreare il rapporto di interdipendenza e di armonia del passato. Questo studio intende creare un ambiente urbano che non sia ostile ridando una nuova vita sociale al paese e riunendo quelle realtà (periferia e centro storico) che oggi sembrano oltremodo divise. Da qui la necessità di un approfondito studio della città storica contributo fondamentale all’attuazione di tale proposito. San Giuliano Terme, antica città termale settecentesca, cerca oggi nuovi contenuti e nuove strutture in grado di creare modi e luoghi di aggregazione, punti di riferimento e servizi nella vita urbana. Oggi il centro storico non solo deve essere protetto e isolato in modo da salvaguardarne l’importanza e la bellezza ma allo stesso tempo deve integrarsi pienamente all’interno della città moderna.

Da un’attenta analisi delle cartografie storiche emerge come il centro storico sia rimasto al margine della seppur lenta trasformazione e dei modesti ampliamenti dell’area entro cui gravita il centro stesso. San Giuliano è caratterizzato da un compatto nucleo centrale, situato tra il Monte Pisano e il Fosso Macinate (Canale Demaniale) che racchiude il Palazzo delle Terme, i Bagni e l’antica Piazza oggi recintata e un nucleo di recente formazione in cui si trovano inserite strutture pubbliche e impianti sportivi, all’interno

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5 del quale si collocano i comparti oggetto di studio.

Una volta completato il quadro storico ed architettonico di San Giuliano, si è passati ad un’analisi di tipo funzionale, cercando di evidenziare le problematiche e le esigenze della comunità e della società del luogo. Lo sviluppo di una collettività deve contribuire oltre che ad una crescita economica ad un miglioramento della qualità della vita individuale e di relazione. Ogni scelta fatta è stata rivolta al soddisfacimento dei bisogni del presente senza compromettere il passato, creando delle buone basi per uno sviluppo futuro in termini di vita sociale e protezione dell’ambiente. La crescita economica e lo sviluppo del territorio devono rispettare i principi di valorizzazione e di salvaguardia delle risorse. In particolare il progetto cerca di rispondere alla mancanza di servizi all’interno della realtà sangiulianese, rilanciando lo sviluppo economico e occupazionale attraverso la realizzazione di una struttura che possa incrementare fortemente la fruizione turistica, dare risalto alla attività termale del luogo e allo stesso tempo garantire una qualità progettuale e architettonica atta a valorizzare e mantenere inalterate le risorse ambientali di cui dispone l’area. È da questi principi che nasce l’esigenza di formulare una nuova metodologia per una Valutazione Strategica in grado di produrre una approfondita conoscenza del sistema ambientale, sociale ed economico che porti ad una consapevole scelta progettuale rivolta alla tutela degli elementi paesaggistici, naturali e storico-culturali. L’aspetto innovativo di questa nuova metodologia consiste nell’apertura alla partecipazione del pubblico durante le fasi

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principali di progettazione. L’obiettivo è quello di progettare attraverso una sempre maggiore presa di coscienza dei problemi concreti di ogni singolo attore (stakeholder) coinvolto nelle opere di trasformazione della città di cui fa parte. Per fare ciò è necessario effettuare specifiche indagini conoscitive e analisi dello stato di fatto sotto il profilo sociale ed economico per rilevare esigenze prioritarie e formulare scelte che rispondano ai problemi dell’Autorità Pubblica, del cittadino e delle Associazioni Ambientaliste. Le decisioni finali spettanti alle componenti politiche, avranno la possibilità di valutare progetti aperti con una visione completa dei problemi della collettività e delle associazioni coinvolte.

L’indirizzo progettuale seguito fin dall’inizio ha cercato di non alterare ancora una volta la realtà del centro termale, sorto come momento di attenzione alla salute, di riposo e di allontanamento dagli intensi ritmi della vita, valorizzandone il significato originario nel tentativo di renderlo aderente alle attuali esigenze della collettività. Si è cercato di ripristinare quel delicato equilibrio che lega ampi spazi verdi, splendide architetture, a momenti di socializzazione e di incontro.

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