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Capitolo 2 – Analisi urbanistica del quartiere Borgo Panigale

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Academic year: 2021

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Capitolo 2 – Analisi urbanistica del quartiere Borgo Panigale

2.1 • Introduzione

Il Quartiere Borgo Panigale si trova nell'estrema periferia Ovest di Bologna. Il suo territorio, costituito da una vasta area pianeggiante situata ai lati della Via Emilia, è compreso tra il fiume Reno ed il torrente Lavino, ed è uno dei più estesi della città. Confina con i Comuni di Casalecchio di Reno, Zola Predosa, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno ed i Quartieri Navile e Reno.

Il suo territorio si estende su una superficie di 26.166 kmq. La fisionomia topografica di Borgo Panigale è costituita dalla presenza di un centro abitato, sviluppatosi nelle zone gravitanti sulla Via Emilia, da alcune frazioni e da zone ben caratterizzate: Lavino di Mezzo, Medola, Rigosa, Morazzo, Casteldebole, Birra Bologna, Ospedaletto, Bargellino, Pioppe, Villaggio INA.

Fino ad alcuni decenni fa, la zona era caratterizzata da una economia quasi esclusivamente agricola. Il primo grosso insediamento industriale avvenne nel 1936 con il trasferimento della Ducati dalla vecchia sede.

Attualmente il Quartiere è sede di numerose e molteplici attività artigianali, di medie e grosse industrie e di un centro commerciale, negozi di commercio che caratterizzano il borgo, inseriti in un centro urbanizzato, circondato da aree verdi ancora condotte ad economia

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agricola e da numerosi parchi pubblici tra cui il Lungo Reno, che si snoda lungo l'intero territorio del Quartiere.

Numerose sono le vie di comunicazione principali: Via Emilia, Via Persicetana, Asse attrezzato Sud-Ovest, Autostrada passante, tre immissioni alla tangenziale, suburbana passante da Casalecchio e collegata a Vignola, con le fermate di Casteldebole e Borgo Panigale, ferrovia Bologna Pistoia, Bologna Milano, Bologna Verona. Inoltre vi è l'aeroporto Guglielmo Marconi, adeguato alla portata di voli nazionali, europei ed extra europei.

2.2 •L'identità del quartiere

Al 31 dicembre 2009, risultano 24.935 residenti (il 6,6% della popolazione del Comune di Bologna). Dopo un picco raggiunto negli anni 80 e un calo iniziato nel decennio successivo, dall'inizio del nuovo millennio il numero dei residenti è in leggera crescita, anche grazie all'importante contributo da parte della popolazione straniera residente passata da poche centinaia di unità nel 2000 a quasi 3.000 nove anni dopo.

Dagli anni novanta ad oggi Borgo Panigale ha visto diminuire la propria popolazione del 5,2%, meno della città di Bologna nel suo complesso (- 9%). Negli ultimi

5 anni, tuttavia, a Borgo Panigale si contano quasi 400 residenti in più (+1,6%), mentre più stabile appare la popolazione cittadina (+0,4%).Dei

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24.935 abitanti di Borgo Panigale, 12.953 sono donne; la percentuale di donne nel Quartiere è dunque superiore a quella degli uomini (52%

contro 48%) come sempre accade quando si è in presenza di popolazioni con un numero rilevante di anziani.

Bologna è una delle città italiane dove più forte è stato il processo di invecchiamento. Se infatti si considera l’indice di vecchiaia (vale a dire il rapporto tra anziani e giovani nella popolazione), possiamo osservare come esso sia pari a 250,8 per Bologna e a 247,9 per Borgo Panigale. Utili informazioni vengono dall'analisi delle principali fasce di età in cui puo essere suddivisa la popolazione.

giovani e nuovi nati

Tra il 2003 e il 2008 il numero dei bambini e ragazzi tra 0 e 18 anni

1630 1810 1832 1861 1901 1936 1951 1961 1981 1991 2001 2009 0

5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000

1.484 2.845 4.014 4.260 5.373 11.477

15.276 23.262

28.260 25.750

24.11024.935

Figura 2: popolazione residente a Borgo Panigale negli anni

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residenti nel Quartiere Borgo Panigale è aumentato del 14,3% (424 in più). In particolare, l’aumento riguarda il numero di bambini tra 6 e 10 anni (+110), potenziali utenti delle scuole primarie, i ragazzi tra i 14 e i 18 anni (+100), che rappresentano l’utenza potenziale delle secondarie di secondo grado, i ragazzi tra 11 e 13 anni (+80) e i bimbi tra 0 e 2 anni (+77), rispettivamente potenziali utenti delle scuole secondarie di primo grado e dei servizi alla primissima infanzia.

Relativamente più modesto l’aumento del numero dei bambini tra 3 e 5 anni (+57), potenzialmente interessati alla frequenza delle scuole dell’infanzia.

Le fasce di età giovanili sono naturalmente quelle più direttamente interessate all’evoluzione delle nascite. Nel Quartiere Borgo Panigale nel periodo 2004-2008 sono nati complessivamente 1.016 bambini, 160 in più rispetto al quinquennio precedente (+18,7%), la crescita più alta fra quelle registrate dai quartieri cittadini e molto più marcata di quella rilevata nello stesso periodo a livello comunale (+6,7%).

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Figura 3: i nati a Borgo Panigale

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anziani

Per quel che riguarda la popolazione anziana, a fine 2008 a Borgo Panigale ben il 27,6% della popolazione aveva 65 anni o più e l’8,5% 80 anni o più. Tra il 2003 e il 2008 il numero delle persone con 65 anni e oltre è aumentato del 4,8% (313 in più). L’aumento riguarda pero esclusivamente gli anziani con più di 79 anni di età (320 in più), mentre gli anziani di età compresa tra 65 e 79 anni sono rimasti sostanzialmente stabili (da 4.733 a 4.726). A livello comunale nello stesso periodo il numero degli anziani è passato da 99.498 a 99.981 (+0,5%); anche in questo caso si è registrato un forte incremento delle persone in età superiore ai 79 anni (+3.753 unità pari a +12,6%).

Tabella A: popolazione ultrasessantacinquenne residente a Borgo Panigale

variazione

Età 31/12/03 31/12/08 assoluta percentuale

65-79 4.733 4.726 –7 -0,1

80 e oltre 1.792 2.112 320 17,9

totale 65 e oltre 6.525 6.838 313 4,8

Molto netta appare a Borgo Panigale la prevalenza femminile in queste fasce di età: le donne rappresentano infatti il 55,3% del totale tra i 65 e i 79 anni e il 65,2% del totale della popolazione con più di 79 anni.

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stranieri

Nel Quartiere Borgo Panigale risultano residenti a fine 2009 2.907 cittadini stranieri; si pensi che all’inizio degli anni novanta se ne contavano appena 116. La percentuale di stranieri sulla popolazione risulta quasi analoga a quella cittadina: 10,6% contro 10,5%.

La compagine straniera a Borgo Panigale vede una prevalenza di maschi (il 53,3% del totale); a livello cittadino invece il 51,9% degli stranieri sono donne. La nazione di provenienza più rappresentata nel Quartiere è il Bangladesh con 516 residenti, seguita dalla Romania (la più rappresentata a livello comunale) (488) e dal Marocco (226).

Gli stranieri immigrati in Italia appartengono in genere alle fasce di età giovanili o centrali ed hanno quindi un’età media molto più bassa di quella degli italiani. A Borgo Panigale in particolare l’età media degli stranieri è di 30,6 anni (a titolo di riferimento si pensi che l’età media

30

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 0

500 1000 1500 2000 2500 3000

684 752 873 1203

1476 1580

1870 2102 2555

2907

Figura 4: popolazione straniera residente a Borgo Panigale

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dell’intera popolazione del Quartiere è pari a 47,7 anni).

In particolare alta è la presenza di stranieri tra i giovanissimi: a Borgo Panigale essi rappresentano il 21,8% dei bambini con meno di 3 anni, il 17,6% di quelli tra 3 e 5 anni ed il 14,6% di quelli tra 6 e 13 anni.

nuclei familiari e ménage

Al 31 dicembre 2008 risiedevano nel Quartiere Borgo Panigale 12.299 famiglie per un totale di 24.590 persone; 146 erano invece le persone stabilmente residenti in convivenze come case di cura, caserme, istituti religiosi, ecc. Il numero delle famiglie iscritte in anagrafe appare in costante aumento; in particolare tra il 2003 e il 2008 a Borgo Panigale si contano 925 nuclei in più. Dall’analisi del numero di componenti per famiglia si nota come, nel corso degli ultimi cinque anni, siano aumentate di oltre 1.100 unità le famiglie unipersonali (+27,8%). Il

bangladesh romania marocco flippine moldova albania ucraina pakistan cina tunisia

0 100 200 300 400 500 600 516 488 226

192 188 162 131 124 97 91

Figura 5: principali nazionalità degli stranieri residenti a Borgo Panigale

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numero medio di componenti per famiglia si è percio ulteriormente abbassato, passando da 2,12 del 2003 a 2 del 2008. La media cittadina risulta un po’ più bassa e attualmente è pari a 1,88 componenti.

Tuttavia le risultanze anagrafiche tendono talvolta a mascherare l’effettiva situazione familiare, in particolare per quei segmenti della popolazione in cui la presenza di famiglie unipersonali e di coabitazioni, anche fittizie, puo risultare significativa.

Più corretto appare riferirsi al concetto di “menage”, vale a dire l’insieme delle persone che condividono la stessa abitazione e che appartengono ad una sola famiglia o a più famiglie coabitanti. A Borgo Panigale i menage al 31 dicembre 2008 erano più di 11.300, quasi l’8% in meno rispetto al dato delle famiglie anagrafiche. A fronte di una dimensione media familiare anagrafica pari come già detto a 2 componenti, l’effettivo numero medio di persone che vivono nello stesso alloggio risulta più elevato (2,16).

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1 2 3 4 5 e +

0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00

41,87 30,92 16,74 8,02 2,45

34,45 34,70 17,88 8,95 4,02

famiglie menage

componenti del nucleo familiare

%

Figura 6: numero dei componenti dei nuclei familiari e menage

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2.3 •L'analisi nel Piano Strutturale Comunale

In occasione della fase preparatoria per l'elaborazione del Piano Strutturale Comunale, approvato nel 2008, è stata avviata nel 2005 una attività di studio e approfondimento dei quartieri urbani, intesi come unità territoriali di riferimento per la popolazione (luoghi dell’abitare e delle relazioni) e utilizzabili per valutazioni e bilanci a dimensione locale. L'Ufficio di Piano ha scelto di utilizzare come unità di studio e confronto i vecchi quartieri (le “zone”), in quanto riteneva che meglio rappresentassero, per dimensioni e per omogeneità di territorio, le relazioni di vicinato e la dimensione locale di rapporto tra residenza e servizi di base.

Proprio le analisi sui servizi infatti sono state origine della riflessione

maschio solo femmina sola coniugi (ed eventuali altri membri conviventi) coniugi con fgli (ed eventuali altri membri conviventi) genitore con fgli genitore con fgli e altri membri conviventi altre tipologie familiari coabitazione di più famiglie

0 1000 2000 3000

1.546 2.402

2.569 2.390 980

315 458

801

Figura 7: composizione dei nuclei familiari e menage a Borgo Panigale

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sulla delimitazione della migliore porzione di territorio per valutare le qualità dei luoghi.

L’attività di confronto con i Quartieri avviata dall’Ufficio di Piano aveva la finalità di integrare nel piano strutturale le conoscenze e le esperienze dei quartieri in termini di qualità urbana e criticità, fabbisogno e qualità dei servizi. All’interno del percorso erano previsti momenti di confronto con i rappresentanti dei cittadini (presidenti di Quartiere) che direttamente sono coinvolti nella gestione dei servizi, con i cittadini stessi attraverso una piccola mostra ed un sintetico questionario e con le associazioni attraverso un questionario spedito presso le sedi. L'obiettivo era di rivolgersi alla cittadinanza per le questioni e gli argomenti di cui i cittadini stessi sono conoscitori e custodi: le caratteristiche, le identità, le criticità quotidiane, i fabbisogni diffusi, potenzialità e problemi che arricchiscono le conoscenze alla base del piano e ne possono orientare scelte e strategie.

Le attese che questa fase della costruzione del piano ha riposto nella indagine sui quartieri riguardano principalmente il tema dei servizi (qualità, fabbisogno, carenze, eccellenze..) e la qualità urbana (luoghi di incontro e centralità, luoghi dell’identità, valori ambientali e culturali, luoghi degradati e criticità).

Per acquisire il contributo che potrebbe provenire dai quartieri (ascolto) si è programmato di realizzare l’attività secondo queste fasi:

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1. Incontro con Presidenti di quartiere L’incontro aveva come oggetto:

• consegna e presentazione di una prima stesura degli “Album di Quartiere” come supporto alla discussione

• raccolta e discussione di una scheda che riassume i contenuti da trattare

• organizzazione della parte di analisi che prevede contatti con i cittadini (mostra in due sedi di quartiere, questionari, eventuale presentazione in Consiglio di Quartiere)

• eventuale raccolta di una lista delle associazioni sul territorio di quartiere (qualora il Quartiere ne sia in possesso)

2. Realizzazione “mostra”

Presso due sedi di ogni Quartiere sono stati esposti alcuni pannelli rivolti ai cittadini:

Come viviamo la città (luoghi di incontro e valori) Cosa ci offre la città (l’offerta di servizi)

Come ci muoveremo in città (interventi del PGTU e elementi dello scenario infrastrutturale)

Nel corso della mostra tecnici dell’Ufficio di Piano erano a disposizione per chiarimenti e per aiutare i cittadini a compilare un semplice questionario che forniva opinioni sui servizi, luoghi di incontro e luoghi di degrado.

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3. Invio del questionario alle associazioni che operano nel territorio quartiere

Il questionario ha lo stesso contenuto e le stesse finalità di quello proposto ai cittadini (raccolta di valutazioni sui servizi e sulla qualità urbana).

L’elenco delle associazioni è stato concordato con i Presidenti di Quartiere.

4. L’Ufficio di Piano ha raccolto ed elaborato le schede compilate da Presidenti di Quartieri, cittadini ed associazioni

I risultati sono stati messi a disposizione dei Quartieri, del Piano dei Servizi e delle strategie del PSC su servizi e qualità urbana

5. Revisione degli Album di quartiere sulla base delle osservazioni e delle annotazioni ricevute

Per ognuna delle 18 zone (vecchi quartieri) sono state elaborate 15 mappe.

1. Mappa dei temi e dei luoghi

Questa mappa è lo stralcio, riprodotto in scala 1:10000 della Mappa dei temi e dei luoghi, esito della rilettura del piano regolatore vigente alla

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luce della nuova legge regionale e degli ambiti che questa definisce. La mappa è stata elaborata anche attraverso diversi sopralluoghi che hanno consentito di verificare l’attuazione delle previsioni del PRG85 e gli usi effettivamente insediati.

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2. Divisioni urbane

La mappa delle divisioni urbane evidenzia divisioni del territorio in unità che sono state perimetrate in tempi e con criteri diversi e consente di riflettere, con diverse chiavi di lettura, sul perimetro di unità omogenee di territorio urbano.

Le divisioni che sono state riportate nella mappa sono:

• I Quartieri amministrativi

• I Vecchi quartieri

• Le città dentro la città (suddivisione proposta dall’ing. Tagliaventi in un suo studio)

• Distretti. Borghi e villaggi (suddivisioni proposte dall’ing. Tagliaventi in un suo studio)

• Utu della Provincia (utilizzate dalla Provincia per bilanci)

• Sezioni censimento 2001

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3. Circoscrizioni parrocchiali

Una ulteriore forma di divisione del territorio in unità è data dalla mappa delle parrocchie. La mappa è stata realizzata attraverso una operazione di attribuzione degli edifici (numeri civici) alle singole parrocchie secondo un data base fornito dalla Curia Arcivescovile di Bologna.

Anche le parrocchie propongono una divisione del territorio, generalmente di impianto storico, basata su una specifica funzione e sulla accessibilità della popolazione ad un servizio.

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4. Barriere alla fruizione dei servizi

Alcuni quartieri di Bologna (in particolare quelli periferici) soffrono particolarmente per la presenza di profonde fratture che impediscono il collegamento tra le diverse parti del territorio e una reale fruizione di servizi anche prossimi.

Nella tavola sono evidenziate barriere lineari, come la ferrovia, assi stradali a grande traffico, aste fluviali ed aree non accessibili che rappresentano ostacoli non attraversabili per il collegamento di parti del quartiere tra loro: le aree militari, grandi aree produttive intercluse, attrezzature tecnologiche non accessibili.

La possibile riduzione dell’effetto barriera della ferrovia è rappresentata indicando in mappa le ipotesi di soppressione dei passaggi a livello fornite dal Settore Mobilità Urbana del Comune di Bologna.

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5. Sviluppo del quartiere

La mappa è un estratto di uno studio che fa parte del Quadro Conoscitivo del PSC e rappresenta la crescita urbana nei vari periodi (fonte

“espansione del’urbanizzato” del PRG85 digitalizzato a cui si è aggiunto un lavoro di digitalizzazione di cartografie storiche e di foto aree in vari periodi realizzato dall’Ufficio di Piano ). Sono stati evidenziati anche gli interventi stradali in attuazione del piano del 1889 e le fortificazioni militari precedenti al piano del 1889 individuati attraverso una ricerca bibliografica svolta dall’Ufficio di Piano.

Inoltre sono stati rappresentati gli edifici tutelati dal PRG85 e gli edifici tutelati dal TU 490/99.

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6. Servizi e dotazioni funzionali

La tavola è stata elaborata sulla base delle Zone destinate a servizi nel PRG85 (delle quali è stata evidenziata l’attuazione e che è possibile collegare ad una tabella descrittiva e alle tabelle dei bilanci dei servizi allegate).

A questa informazione di base sono state sovrapposte, con un lavoro di individuazione puntuale, dati relativi alla localizzazione di servizi pubblici e dotazioni funzionali che contribuiscono a qualificare una porzione urbana.

Tra le informazioni presenti nella banca dati e rappresentate nella mappa figurano:

− scuole di diverso ordine

− strutture assistenziali per minori, anziani, disabili

− strutture sanitarie (poliambulatori, ospedali...)

− sedi di comune e quartiere

− sedi di Polizia, Carabinieri e Guardie di finanza

− sedi della Protezione Civile

− centri erogatori di servizi culturali (teatri, cinema, musei e biblioteche)

− punti di erogazione di servizi universitari (biblioteche, foresterie e studentati)

− circoli (riferiti dall’elenco delle libere forme associative presso il Comune di Bologna)

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− chiese parrocchiali

− luoghi di culto di diverse religioni in cui sono comprese anche le chiese cattoliche non parrocchiali

− farmacie

− uffici postali

− mercati rionali

− attrezzature commerciali e pubblici esercizi con evidenziate le grandi strutture di vendita

Nella mappa sono rappresentate strutture pubbliche e private.

Alcune di queste strutture hanno una attrazione, anche consistente, di persone e svolgono una funzione di vera e propria erogazione di servizi (es. poliambulatori), altre sono rappresentative della vitalità di una strada o di una zona (commercio e pubblici esercizi) o contribuiscono alla qualità del quartiere.

La mappa è seguita da alcune tabelle che contengono il riepilogo delle informazioni che si possono rilevare nella tavola dati descrittivi con le fonti da cui i dati sono stati tratti e il bilancio dei servizi che parte dalla zonizzazione del PRG85.

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7. Attuazione del piano generale del traffico urbano e scenario infrastrutturale

Nel quadro della qualità urbana la mobilità ha assunto un ruolo determinante ed è un tema molto sentito dai cittadini pur non essendo uno dei temi specifici dell’indagine in oggetto ed avendo seguito uno specifico iter di condivisione attraverso i piani particolareggiati in attuazione del PGTU (Piano Generale dei Trasporti Urbani).

Le due mappe hanno lo scopo di richiamare in modo sintetico la situazione attuale (interventi a breve termine per l’attuazione del PGTU finalizzati alla sicurezza ed alla fluidità del traffico) e le prospettive di assetto previste nello scenario del piano strutturale (medio e lungo termine).

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8. Popolazione totale

9. Popolazione sotto i 14 anni 10. Popolazione sopra i 65 anni

11. Popolazione non appartenente alla unione europea (percentuale sul totale della popolazione)

Seguono quattro tavole che hanno lo scopo di descrivere la struttura demografica del quartiere: la densità totale di popolazione, la popolazione in condizioni particolare per quanto attiene l’offerta dei servizi (sotto i 14 anni e oltre i 65) e la presenza di persone immigrate da paesi che non fanno parte dell’Unione europea (percentuale sul totale della popolazione per sezione)e che rappresenta, sia pure in modo molto semplificato, la multiculturalità di un contesto sociale.

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12. Densità edilizia per isolato

La densità edilizia per isolato fornisce una prima rappresentazione della morfologia del quartiere

Sulla base della nuova cartografia del Comune di Bologna (volo dell’estate 2001) si sono ricavati i volumi degli edifici presenti in ogni isolato e si sono rappresentate grandi classi di densità edilizia.

Nella mappa in oggetto la densità è stata calcolata con riferimento alle superfici lorde calcolate dividendo il volume per 3,5.

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13. Sistema del verde

Le analisi sul sistema del verde, elaborate dalla Fondazione Villa Ghigi, costituiscono un riferimento importante per le strategie del piano, la loro rappresentazione a scala di quartiere consente di leggere gli spazi verdi ed i valori ambientali e culturali anche alla scala locale e costituiscono una base per una pianificazione del verde come sistema che si integra nel tessuto abitato e lo qualifica.

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14. Come viviamo la città

Lo scopo della mappa è riassumere criticità e potenzialità dei luoghi, le indicazioni che contiene sono il frutto delle prime indagini dell’Ufficio di Piano ed hanno avuto lo scopo di attivare una discussione sui luoghi da valorizzare (che costituiscono centralità e che sono riferimento, le

“piazze”) e da migliorare.

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