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7 Conclusioni
Il sistema progettato in questo lavoro costituisce un tentativo di realizzare un tachimetro contacless, sostanzialmente indipendente dai parametri fisico- meccanici di un mezzo di locomozione.
La sua utilità, oltre a quanto già detto nell’introduzione, e le sue eventuali ricadute commerciali, vanno viste anche nell’ottica di un possibile impiego all’interno di un sistema di acquisizione e registrazione dei dati di funzionamento e utilizzo di un veicolo per fini legali-assicurativi, per i quali la velocità di marcia è senza dubbio una delle variabili fisiche più importanti; un sistema contacless si presta meglio a tal fine, rispetto ad un sistema tradizionale, in virtù del suo principio di funzionamento e della sua indipendenza dagli organi meccanici e dal veicolo in generale (ad esempio può essere racchiuso in un contenitore e sigillato, in modo da tutelarsi contro eventuali manipolazioni, funzionando da “scatola nera”;
dispositivi simili sono, in alcuni casi, previsti dalla attuale legislazione; si pensi ad esempio al cronotachigrafo obbligatorio per i mezzi pesanti).
Per realizzare il tachimetro contacless si è utilizzato un sistema di trasduttori (dispositivi in banda acustica) pensati, progettati e costruiti per altri scopi, rispetto all’uso che qui se ne è fatto: ed infatti la caratterizzazione dei sensori in questo ambito ha occupato una parte importante del lavoro.
Bisogna domandarsi perché si è fatta una scelta di questo tipo, senza invece indirizzarci su sistemi sensoristici tradizionalmente più utilizzati per un
167 tachimetro contactless (anche per quanto riguarda la tendenza della ricerca e sviluppo in questo settore), o quantomeno basati su principi fisici di misura “più ortodossi“ e tradizionalmente più sfruttati per questo scopo; le motivazioni di questa scelta sono sostanzialmente due.
In primo luogo, evitare di fare qualcosa che altri avevano già fatto, anche se, talvolta, solo a livello di ricerca e sviluppo: in tal caso il lavoro avrebbe riguardato il tentativo di cercare di progettare e/o costruire meglio, o con più funzionalità, sistemi di misura contacless sui quali è già stato detto e fatto abbastanza, anche sul piano produttivo e commerciale.
In secondo luogo la volontà di realizzare un sistema di bassissimo costo, anche nel caso di produzione in numero di esemplari non eccessivamente elevato.
Per quanto riguarda gli aspetti più propriamente tecnici, è opportuno osservare che il principale ostacolo emerso durante il lavoro riguarda il problema del rumore acustico ambientale, il quale provoca errori di rilevazione del segnale in fase di ricezione, che si traducono in errori sulla stima del tempo di volo e quindi della velocità.
A questo proposito si osservi che, per realizzare un dispositivo affidabile, è necessario che l’immunità dal rumore sia verificata in svariate situazioni di possibile utilizzo, cosa non facile da realizzare data la non prevedibilità a priori e la scarsa modellabilità (anche di tipo statistico) del rumore acustico ambientale.
Per eliminare questo inconveniente, ancora parzialmente irrisolto, è necessaria una fase di collaudo molto approfondita e possibilmente in feedback con eventuali
168 modifiche hardware e soprattutto software.
In tal senso, a livello hardware, possibili modifiche possono essere l’utilizzo di una frequenza di trasmissione più elevata, realizzabile usando un trasduttore con una risposta in frequenza che si estende a frequenze più elevate rispetto a quello che qui si è impiegato (in quanto la risposta in frequenza del tweeter si spinge oltre i 20 kHz), o, compatibilmente con i costi e con la potenza irradiata, attraverso l’utilizzo di trasduttori ultrasonici.
A livello software possibili modifiche riguardano l’adozione, in ricezione, di un sistema di filtraggio numerico più raffinato, e modificato in base alle risposte provenienti dalla fase di collaudo.
Risultati incoraggianti si sono ottenuti nella parte di potenza, dove si è riusciti ad ottenere un’onda meccanica di potenza elevata e dalla forma voluta, utilizzando relativamente pochi componenti, con un costo finale molto basso e con un’alta efficienza energetica.
Infine, si noti che il sistema di misura descritto in questo lavoro, con relativamente poche modifiche, può essere utilizzato come anemometro.
