vrnRepertorio n. 11.280 Raccolta n. 5.932 Verbale dell'assemblea degli associati della "ASSO- CIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS" tenutasi il 27 maggio 2022.
REPUBBLICA ITALIANA Il ventisette maggio duemilaventidue,
in Torino, presso la sede dell'associazione infra- nominata, corso Trapani n. 95, alle ore 18 circa.
Io, Remo Maria MORONE,
Notaio iscritto al Collegio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, con residenza in To- rino, ho assistito, su richiesta dell'associazione infranominata, in questo giorno, ora e luogo, ele- vandone verbale, all'assemblea degli associati del- la
"ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS",
qui riunita per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno
1) Proposta di trasformazione dell'Associazione in Fondazione con adozione di un nuovo testo dello statuto; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Quivi avanti me notaio è personalmente comparso Pio Luigi CIOTTI, nato a Pieve di Cadore (BL) il 10 settembre 1945, domiciliato per la carica a To- rino, corso Trapani n. 95,
della cui identità personale sono certo,
nella sua qualità di presidente del consiglio di amministrazione della
"ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS", con sede in To-
rino, corso Trapani n. 95, iscritta nel registro regionale centralizzato provvisorio delle Persone Giuridiche istituito presso la Regione Piemonte al n. 64, nonché all'anagrafe delle ONLUS, codice fi- scale 80089730016.
Esso signor comparente comunica anzitutto:
- che l'assemblea è stata regolarmente convocata con le modalità di cui all'articolo 11 dello statu- to dell'associazione;
- che l'elenco nominativo dei componenti il consi- glio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti, con l'indicazione dei presenti e degli assenti, sarà allegato al presente verbale;
- che sono presenti o rappresentati n. 141 associa- ti pari al 84,94% dei n. 166 associati facenti par- te dell'associazione;
- che l'elenco nominativo degli associati con l'in- dicazione dei presenti, in proprio o per delega, e degli assenti sarà allegato al presente verbale;
- che l'assemblea è regolarmente costituita e vali- da a deliberare sull'ordine del giorno.
Assume la presidenza, a sensi di statuto, esso si-
gnor comparente il quale, dopo avermi invitato a redigere il verbale, dichiara aperti i lavori e passa allo svolgimento dell'ordine del giorno.
Sullo stesso,
il presidente ricorda che l'articolo 98, comma 1 del D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 ha inserito nel co- dice civile l'articolo 42 bis concernente la tra- sformazione, la fusione e la scissione delle asso- ciazioni riconosciute e non riconosciute e delle fondazioni.
Fa poi presente che viene proposta la trasformazio- ne della ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS in fonda- zione con la denominazione "Fondazione Gruppo Abe- le - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Socia- le" o brevemente "Fondazione Gruppo Abele Onlus" e lo scopo non più limitato alla Regione Piemonte stante l'evoluzione che l'associazione ha avuto, ferma restando la sede in Torino, corso Trapani n.
95.
Quindi presenta la relazione del consiglio di ammi- nistrazione ex articolo 2500 sexies del codice ci- vile depositata presso la sede dell'associazione durante i 30 giorni precedenti l'odierna assemblea e distribuita in copia ai presenti.
Presenta poi la relazione del consiglio di ammini- strazione ex articolo 42 bis del codice civile re- lativa alla situazione patrimoniale dell'associa- zione al 28 febbraio 2022 contenente l'elenco dei creditori, anch'essa distribuita in copia ai pre- senti.
Proseguendo nell'esposizione, il presidente preci- sa che è stata inoltre redatta dal signor Franco VERNASSA, iscritto nel registro dei revisori lega- li, la relazione di stima ex articolo 2500 ter del codice civile, nella quale il medesimo ha attesta- to che il valore dell'associazione, con riferimen- to al 28 febbraio 2022, è di euro 4.623.978 (quat- tromilioniseicentoventitremilanovecentosettantot- to) ed ha dichiarato che nel periodo successivo al- la predetta data e fino alla data di redazione del- la perizia, la gestione si è svolta normalmente e non si sono verificati fatti di rilievo tali da mo- dificare in modo significativo i risultati raggiun- ti nella valutazione dallo stesso effettuata; tale relazione è stata asseverata avanti Ettore MORONE notaio in Torino in data 26 maggio 2022, reperto- rio n. 121.294 ed è anch'essa distribuita in copia ai presenti.
Quindi il presidente propone di determinare il pa-
trimonio indisponibile della fondazione in euro 80.000, utilizzando a tal fine la liquidità in es- sere sul conto corrente intrattenuto dall'associa- zione presso la Banca Popolare Etica - Società Coo-
perativa per Azioni, IBAN n.
IT67C0501801000000017177650.
Presenta poi il testo dello statuto della fondazio- ne, distribuito in copia ai presenti, evidenziando in particolare che l'odierna assemblea deve proce- dere alla nomina del Comitato dei Saggi cui compe- terà, a sua volta, la nomina e la eventuale revoca degli organi della fondazione.
Dà poi la parola al presidente del collegio dei re- visori dei conti Giuseppe BONARDI, il quale espri- me il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti.
Quindi il presidente invita me notaio ad esporre la proposta di delibera che qui di seguito si tra-
scrive:
Proposta di delibera L'assemblea degli associati della
"ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS",
- considerata la proposta di trasformazione in fon- dazione e condividendone le motivazioni,
- tenuto conto della documentazione predisposta al
riguardo,
- preso atto del parere favorevole del collegio dei revisori dei conti,
d e l i b e r a
1) di procedere, nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo 42 bis del codice civile, ed
in particolare del termine e delle condizioni di cui al richiamato articolo 2500 novies del codice
civile, nonché dell'articolo 2 del D.P.R.
361/2000, alla trasformazione dell'associazione in fondazione con la denominazione "Fondazione Gruppo Abele - Organizzazione Non Lucrativa di Utilità So- ciale" o brevemente "Fondazione Gruppo Abele On- lus", ferma restando la sede in Torino, corso Tra- pani n. 95;
2) di approvare il seguente scopo della fondazio- ne, non più limitato alla Regione Piemonte:
"La Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
Ha quale scopo, senza fini di lucro, la promozione, lo sviluppo ed il coordinamento di iniziative di pubblica utilità nei seguenti settori:
1) assistenza sociale e socio sanitaria 2) formazione
3) tutela dei diritti civili.
4) cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale.
Nell’ambito dei predetti settori la Fondazione opera:
a) nel campo del disagio sociale, svolgendo un’azione concreta di assistenza per l’affermazione della dignità umana e dei diritti dell’individuo, anche con sostegni o erogazioni in denaro o in natura, in favore di persone, adulti, giovani e minori, svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali, familiari, che si trovano in situazioni esistenziali particolarmente difficili per assunzione di droghe o altri generi di dipendenze, patologie legate al virus HIV, disagio psichico, carcerazione, violenza domestica e di genere, tratta delle persone, vulnerabilità so- ciale, discriminazioni ed emarginazioni subite per il proprio orientamento sessuale, identità di genere, credo religioso, appartenenza a gruppi sociali o etnici, stato di ri- fugiati e/o richiedenti asilo e di migrazione indotta, e di quanti vivono in stato di di- sagio e/o bisogno, ed a favorirne l’aggregazione ed il reinserimento sociale;
b) in campo culturale, con lo scopo di promuovere solidarietà, cultura del rispetto e della responsabilità per il bene comune e della tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, svolgendo azioni di sensibilizzazione, documentazione, ricerca, informa- zione e formazione.
A tal fine, la Fondazione si propone di:
1. assistere tali persone, anche con specifiche e diversificate attività educative, di accoglienza, di formazione e di avvio al lavoro e, più in generale di aiuto, anche in collaborazione con Enti e Istituzioni pubbliche a livello nazionale, europeo e inter- nazionale;
2. mettere in atto tutte le iniziative dirette alla realizzazione di condizioni che favo- riscano una compiuta inclusione sociale;
3. stimolare le strutture politiche e sociali competenti affinché operino scelte volte a combattere l’emarginazione;
4. sensibilizzare l’opinione pubblica, anche attraverso specifiche iniziative culturali
ed editoriali, sui temi della condizione giovanile, del disagio, della devianza e delle politiche sociali ai fini di una più incisiva opera di educazione e prevenzione;
5. istituire centri di documentazione, studi e ricerche, archivi e biblioteche;
6. contribuire, con iniziative varie, allo sviluppo di tutte le risorse potenziali presen- ti nelle persone, nelle famiglie, nei gruppi informali e nelle comunità territoriali che sono a contatto con realtà di disagio ed emarginazione, affinché il contesto sociale sia impegnato nella risoluzione dei problemi e ne sappia prevenire l’insorgere;
7. promuovere e organizzare attività e corsi di formazione e aggiornamento per in- segnanti, studenti, operatori socio-sanitari, socio-assistenziali, forze dell’ordine, or- ganizzazioni sindacali e imprenditoriali e per chiunque intenda impegnarsi sui temi dell’educazione, delle dipendenze, della devianza, dell’emarginazione sociale, sulle questioni di genere, sulle discriminazioni sociali e più in generale per la crescita di una cultura della legalità, della responsabilità, della cittadinanza, della partecipazio- ne, della solidarietà globale cioè nazionale e internazionale, della non violenza, del- la giustizia sociale, della mediazione sociale e dei conflitti, della tutela dell’ambien- te;
8. promuovere lo sviluppo del volontariato, anche attraverso l’organizzazione di ini- ziative di formazione specifica;
9. indirizzare verso questi scopi l’obiezione di coscienza;
10. promuovere o partecipare ad iniziative di cooperazione internazionale;
11. impegnarsi per la tutela dei diritti fondamentali e dei diritti umani, civili, sociali e politici, di formazione e di ricerca scientifica in materia giuridica compresa la co- stituzione di parte civile nei processi penali, civili ed amministrativi in sede nazio- nale, di Unione Europea e internazionale in genere e stimolare le strutture politiche e sociali competenti, affinché operino scelte volte a combattere l’emarginazione.
Per il conseguimento dei suoi scopi la Fondazione può:
a) svolgere attività commerciali, artigianali, agricole o editoriali, purché connesse a quanto precede, al fine di autofinanziarsi;
b) prestare garanzie nei confronti degli istituti di credito esclusivamente a favore delle cooperative costituenti il Consorzio Abele Lavoro e delle società delle quali la Fondazione possiede la maggioranza del capitale sociale;
c) richiedere mutui e/o finanziamenti a medio/lungo termine presso istituti di credi- to purché finalizzati al raggiungimento degli scopi istituzionali e statutari;
d) promuovere la costituzione e partecipare a fondazioni, associazioni, consorzi, co- operative sociali e non, comitati, coordinamenti e federazioni nonché società di o- gni tipo aventi finalità coerenti con gli scopi della Fondazione;
e) promuovere la costituzione e gestire comunità di accoglienza, enti ausiliari, atti- vità di lavoro risocializzanti o socialmente utili, istituire borse lavoro, erogare sussi- di;
f) organizzare manifestazioni culturali, sportive e ricreative;
g) avvalersi dell’attività di volontari e di terzi in genere nonché di personale dipen- dente, come previsto dal punto h);
h) provvedere all’assunzione di personale o avvalersi di collaboratori o consulenti, nei limiti necessari al proprio funzionamento, nonché per riqualificare o specializza- re la propria attività, secondo la normativa vigente.
I volontari non hanno diritto a retribuzione alcuna, in qualunque forma concepita.
A richiesta possono ottenere il rimborso delle spese ai sensi della normativa vigen- te.
Le attività relative ai settori della formazione e della tutela dei diritti civili devono essere dirette, fatte salve le esclusioni di legge, ad arrecare benefici a persone svan-
taggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari nonché a componenti collettività estere, limitatamente agli aiuti umanitari.
È fatto divieto di svolgere attività diverse da quelle menzionate ad eccezione delle attività ad esse direttamente connesse.";
3) di determinare il patrimonio indisponibile del- la fondazione in euro 80.000 (ottantamila), utiliz- zando a tal fine la liquidità in essere sul conto corrente intrattenuto dall'associazione presso la Banca Popolare Etica - Società Cooperativa per A- zioni, IBAN n. IT67C0501801000000017177650;
4) di determinare in otto il numero dei componenti
il Comitato dei Saggi e di nominare a far parte del medesimo i signori:
- Pio Luigi CIOTTI, nato a Pieve di Cadore (BL) il 10 settembre 1945, codice fiscale CTTPLG45P10G642I, - Marco BERTOLUZZO, nato a Torino il 21 settembre 1963, codice fiscale BRTMRC63P21L219K,
- Giovanni Simone DISSEGNA, nato a Ciriè (TO) il 14 gennaio 1989, codice fiscale DSSGNN89A14C722L, - Leopoldo Maria GROSSO, nato a Torino il 27 marzo 1947, codice fiscale GRSLLD47C27L219K,
- Mirta DA PRA, nata a Pieve di Cadore (BL) il 29 dicembre 1958, codice fiscale DPRMRT58T69G642F, - Lorenzo TRUCCO, nato a Novi Ligure (AL) il 7 feb- braio 1948, codice fiscale TRCLNZ48B07F965P,
- Nerina DIRINDIN, nata a Torino il 25 maggio 1949, codice fiscale DRNNRN49E65L219G,
- Gabriele PERRIS MAGNETTO, nato a Torino il 23 giugno 1968, codice fiscale PRRGRL68H23L219K,
tutti domiciliati in Torino, corso Trapani n. 95;
5) di dare atto che al signor Pio Luigi CIOTTI non si applicano le disposizioni di cui al comma 3 del- lo statuto di cui infra e di concedere al signor Leopoldo Maria GROSSO la deroga di tre esercizi di cui al medesimo comma in considerazione dell'opera dallo stesso prestata nel tempo a favore dell'asso- ciazione;
6) di dare atto che il predetto Comitato dei Saggi dovrà provvedere senza indugio, a trasformazione avvenuta, alla nomina degli organi della fondazio- ne di cui all'articolo 9 dello statuto di cui in- fra, fermo restando che, fino a tale nomina, per- marranno in carica gli attuali consiglieri di ammi- nistrazione, ivi compresi il presidente e i vice presidenti, e gli attuali componenti il collegio dei revisori dei conti, ivi compreso il presidente;
7) di approvare, nel suo complesso, il testo dello statuto della fondazione distribuito in copia ai presenti;
8) di conferire al presidente del consiglio di am-
ministrazione in carica tutti gli occorrenti pote- ri per dare pratica esecuzione alla trasformazio- ne, ottemperando in particolare a quanto eventual- mente richiesto dall'Autorità di Vigilanza ai fini dell'approvazione di cui all'articolo 2 del D.P.R.
361/2000;
9) di conferire al presidente del consiglio di am- ministrazione in carica, con facoltà di sostituire a sé procuratori speciali, tutti gli occorrenti po- teri per precisare con separati atti i beni iscrit- ti in pubblici registri di proprietà dell'associa- zione.
* * *
Al termine della lettura il presidente dichiara a- perta la discussione.
Nessuno intervenendo, il presidente dichiara chiu- sa la discussione e mette in votazione per alzata di mano la proposta di delibera esposta da me nota- io chiedendo a chi sia contrario o astenuto di re- carsi al tavolo di presidenza onde farlo risultare a verbale.
Al termine della votazione il presidente accerta che la proposta di delibera risulta approvata con
. voti favorevoli n. 141 . voti contrari n. 0
. voti astenuti n. 0.
Coloro che hanno espresso voto favorevole, voto contrario o si sono astenuti sono evidenziati nel- l'elenco nominativo degli associati.
Null'altro essendovi all'ordine del giorno da deli- berare, il presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore 18,30 circa.
Si allegano al presente verbale per farne parte in- tegrante e sostanziale, previa dispensa di darne lettura:
. sotto la lettera "A" l'elenco nominativo dei com- ponenti il consiglio di amministrazione e il colle- gio dei revisori dei conti con l'indicazione dei presenti e degli assenti;
. sotto la lettera "B" l'elenco nominativo degli associati con l'indicazione dei presenti, in pro-
prio o per delega, e degli assenti nonché del voto espresso dai presenti;
. sotto la lettera "C" la relazione del consiglio di amministrazione ex articolo 2500 sexies del co- dice civile;
. sotto la lettera "D" la relazione del consiglio
di amministrazione ex articolo 42 bis del codice civile;
. sotto la lettera "E" la relazione di stima ex ar-
ticolo 2500 ter del codice civile, redatta dal si- gnor Franco VERNASSA;
. sotto la lettera "F" copia della contabile rela- tiva al conto corrente intrattenuto dall'associa- zione presso la Banca Popolare Etica - Società Coo- perativa per Azioni;
. sotto la lettera "G" lo statuto della fondazione.
Del che tutto richiesto ho io notaio fatto consta- re a mezzo del presente verbale quale leggo al pre- sidente dell'assemblea che lo dichiara conforme al vero ed a sua volontà e meco in conferma si sotto- scrive essendo le ore 18,30 circa.
Scritto da persone di mia fiducia, il presente oc- cupa quattro fogli scritti per quattordici faccia- te intere e fino a qui della quindicesima.
All'originale firmato:
Pio Luigi CIOTTI Remo Maria MORONE
presente collegato (1)
assente giustificato
Pio Luigi CIOTTI X
Fabio CANTELLI ANIBALDI X
Francesca MONZA X
Federica ARESU X
Sara CANTAMESSA X
Edoardo DEMAGISTRI X
Ezio FARINETTI X
Marianna NACCA X
Pasquale SOMMA X
presente collegato (1)
assente giustificato
Giuseppe BONARDI X
Valter CANTINO X
Cristina CORDIANO X
Consiglio di Amministrazione
carica ricoperta
presidente del consiglio di amministrazione
consigliere
consigliere consigliere consigliere
Allegato "A" al repertorio n. 11.280/5.932
(1) con mezzi di telecomunicazione (articolo 106 D.L. 18/2020 convertito legge 27/2020)
Collegio dei Revisori dei Conti
carica ricoperta
presidente collegio revisori conti revisore effettivo
revisore effettivo
ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE ONLUS assemblea del 27 maggio 2022
Elenco dei partecipanti
vicepresidente
consigliere vicepresidente
consigliere
Allegato “G” al repertorio n. 11.280/5.932 STATUTO
Art. 1 – Denominazione
È costituita una fondazione denominata "Fondazione Gruppo Abele - Organizzazione Non Lucrativa di Uti- lità Sociale" o brevemente "Fondazione Gruppo Abele Onlus" (più oltre la "Fondazione").
Nella denominazione e in qualsivoglia segno distin- tivo o comunicazione rivolta al pubblico è obbliga- torio l’uso della locuzione "Organizzazione Non Lu- crativa di Utilità Sociale" o dell’acronimo
"ONLUS".
Art. 2 - Sede
La Fondazione a sede in Torino.
Art. 3 - Scopo
La Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.
Ha quale scopo, senza fini di lucro, la promozione, lo sviluppo ed il coordinamento di iniziative di pubblica utilità nei seguenti settori:
1) assistenza sociale e socio sanitaria 2) formazione
3) tutela dei diritti civili.
2 4) cooperazione allo sviluppo e solidarietà inter- nazionale.
Nell’ambito dei predetti settori la Fondazione opera:
a) nel campo del disagio sociale, svolgendo un’azione concreta di assistenza per l’affermazione della dignità umana e dei diritti dell’individuo, anche con sostegni o erogazioni in denaro o in na- tura, in favore di persone, adulti, giovani e mi- nori, svantaggiate a causa di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali, familiari, che si trovano in situazioni esistenziali particolarmente difficili per assunzione di droghe o altri generi di dipendenze, patologie legate al virus HIV, disa- gio psichico, carcerazione, violenza domestica e di genere, tratta delle persone, vulnerabilità so- ciale, discriminazioni ed emarginazioni subite per il proprio orientamento sessuale, identità di ge- nere, credo religioso, appartenenza a gruppi so- ciali o etnici, stato di rifugiati e/o richiedenti asilo e di migrazione indotta, e di quanti vivono in stato di disagio e/o bisogno, ed a favorirne
3 l’aggregazione ed il reinserimento sociale;
b) in campo culturale, con lo scopo di promuovere solidarietà, cultura del rispetto e della responsa- bilità per il bene comune e della tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, svolgendo azioni di sensibilizzazione, documentazione, ricerca, in- formazione e formazione.
A tal fine, la Fondazione si propone di:
1. assistere tali persone, anche con specifiche e diversificate attività educative, di accoglienza, di formazione e di avvio al lavoro e, più in gene- rale di aiuto, anche in collaborazione con Enti e Istituzioni pubbliche a livello nazionale, europeo e internazionale;
2. mettere in atto tutte le iniziative dirette alla realizzazione di condizioni che favoriscano una compiuta inclusione sociale;
3. stimolare le strutture politiche e sociali com- petenti affinché operino scelte volte a combattere l’emarginazione;
4. sensibilizzare l’opinione pubblica, anche attra-
4 verso specifiche iniziative culturali ed edito- riali, sui temi della condizione giovanile, del di- sagio, della devianza e delle politiche sociali ai fini di una più incisiva opera di educazione e pre- venzione;
5. istituire centri di documentazione, studi e ri- cerche, archivi e biblioteche;
6. contribuire, con iniziative varie, allo sviluppo di tutte le risorse potenziali presenti nelle per- sone, nelle famiglie, nei gruppi informali e nelle comunità territoriali che sono a contatto con realtà di disagio ed emarginazione, affinché il contesto sociale sia impegnato nella risoluzione dei pro- blemi e ne sappia prevenire l’insorgere;
7. promuovere e organizzare attività e corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti, stu- denti, operatori socio-sanitari, socio-assisten- ziali, forze dell’ordine, organizzazioni sindacali e imprenditoriali e per chiunque intenda impegnarsi sui temi dell’educazione, delle dipendenze, della devianza, dell’emarginazione sociale, sulle que- stioni di genere, sulle discriminazioni sociali e
5 più in generale per la crescita di una cultura della legalità, della responsabilità, della cittadinanza, della partecipazione, della solidarietà globale cioè nazionale e internazionale, della non vio- lenza, della giustizia sociale, della mediazione sociale e dei conflitti, della tutela dell’am- biente;
8. promuovere lo sviluppo del volontariato, anche attraverso l’organizzazione di iniziative di forma- zione specifica;
9. indirizzare verso questi scopi l’obiezione di coscienza;
10. promuovere o partecipare ad iniziative di coo- perazione internazionale;
11. impegnarsi per la tutela dei diritti fondamen- tali e dei diritti umani, civili, sociali e poli- tici, di formazione e di ricerca scientifica in materia giuridica compresa la costituzione di parte civile nei processi penali, civili ed amministra- tivi in sede nazionale, di Unione Europea e inter- nazionale in genere e stimolare le strutture poli- tiche e sociali competenti, affinché operino scelte
6 volte a combattere l’emarginazione.
Per il conseguimento dei suoi scopi la Fondazione può:
a) svolgere attività commerciali, artigianali, agricole o editoriali, purché connesse a quanto pre- cede, al fine di autofinanziarsi;
b) prestare garanzie nei confronti degli istituti di credito esclusivamente a favore delle coopera- tive costituenti il Consorzio Abele Lavoro e delle società delle quali la Fondazione possiede la mag- gioranza del capitale sociale;
c) richiedere mutui e/o finanziamenti a medio/lungo termine presso istituti di credito purché finaliz- zati al raggiungimento degli scopi istituzionali e statutari;
d) promuovere la costituzione e partecipare a fon- dazioni, associazioni, consorzi, cooperative so- ciali e non, comitati, coordinamenti e federazioni nonché società di ogni tipo aventi finalità coerenti con gli scopi della Fondazione;
e) promuovere la costituzione e gestire comunità di
7 accoglienza, enti ausiliari, attività di lavoro ri- socializzanti o socialmente utili, istituire borse lavoro, erogare sussidi;
f) organizzare manifestazioni culturali, sportive e ricreative;
g) avvalersi dell’attività di volontari e di terzi in genere nonché di personale dipendente, come pre- visto dal punto h);
h) provvedere all’assunzione di personale o avva- lersi di collaboratori o consulenti, nei limiti ne- cessari al proprio funzionamento, nonché per riqua- lificare o specializzare la propria attività, se- condo la normativa vigente.
I volontari non hanno diritto a retribuzione alcuna, in qualunque forma concepita. A richiesta possono ottenere il rimborso delle spese ai sensi della normativa vigente.
Le attività relative ai settori della formazione e della tutela dei diritti civili devono essere di- rette, fatte salve le esclusioni di legge, ad arre- care benefici a persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali
8 o familiari nonché a componenti collettività estere, limitatamente agli aiuti umanitari.
È fatto divieto di svolgere attività diverse da quelle menzionate ad eccezione delle attività ad esse direttamente connesse.
Art. 4 - Durata
La Fondazione è costituita a tempo indeterminato.
Art. 5 – Patrimonio Indisponibile e Fondo di Ge- stione
Il Patrimonio Indisponibile della Fondazione è di euro 80.000 (ottantamila), come risultante dall’atto di trasformazione.
Tale Patrimonio è indisponibile e può essere aumen- tato e alimentato con oblazioni, lasciti, dona- zioni, legati ed erogazioni effettuati a titolo di incremento del Patrimonio Indisponibile, di quanti abbiano desiderio al potenziamento della Fondazione nonché dalle rendite del Patrimonio stesso se deciso in tal senso dal Consiglio di Amministrazione.
Per l’esclusivo perseguimento del suo scopo, la Fon- dazione dispone del Fondo di Gestione risultante
9 dall’atto di trasformazione e da tutto quanto rice- vuto dalla stessa non a titolo di incremento del Patrimonio Indisponibile, nonché dalle rendite dello stesso, fermo restando quanto previsto al comma precedente.
Art. 6 - Esercizio
L’esercizio finanziario della Fondazione si chiude al 31 dicembre di ogni anno.
Art. 7 - Utili/Avanzi di gestione
È fatto divieto di distribuire, anche in modo indi- retto, utili e avanzi di gestione nonché fondi,
riserve o capitale durante la vita della Fondazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura.
Gli utili o gli avanzi di gestione sono obbligato- riamente impiegati per la realizzazione delle atti- vità istituzionali individuate al precedente arti- colo 3 e di quelle ad esse direttamente connesse.
Art. 8 – Comitato dei Saggi
10 Al Comitato dei Saggi compete la nomina e la even- tuale revoca degli Organi della Fondazione di cui al successivo articolo 9.
Il Comitato dei Saggi è costituito da un minimo di 5 a un massimo di 15 membri nominati in sede di trasformazione dalla precedente forma di associa- zione.
I membri del Comitato dei Saggi cessano di farne parte a seguito di dimissioni o del compimento del 75° anno di età, salvo deroga motivata al momento della nomina che non può essere superiore a tre esercizi; gli stessi non possono ricoprire cariche o far parte di organi della Fondazione.
Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano a don Pio Luigi CIOTTI.
In caso di cessazione di uno dei suoi componenti, il Comitato dei Saggi provvede, qualora ritenuto opportuno, alla sostituzione del medesimo, nel ri- spetto del numero minimo di cui sopra.
Inoltre il Comitato può aumentare, nel rispetto del numero massimo di cui sopra, il numero dei suoi componenti anche ammettendo soggetti non persone
11 fisiche che in tal caso devono farsi rappresentare da una persona fisica.
Tutte le delibere del Comitato dei Saggi devono essere assunte a maggioranza dei suoi componenti.
Art. 9 - Organi della Fondazione Sono organi della Fondazione:
- il Presidente;
- il Vice Presidente;
- il Consiglio di Amministrazione;
- il Collegio dei Revisori dei Conti.
Art. 10 - Presidente
Il Presidente è nominato dal Comitato dei Saggi all’atto della nomina del Consiglio di Amministra- zione o successivamente.
Il Presidente ha la rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi ed in giudizio.
Lo stesso esercita inoltre tutti i poteri conferi- tigli dallo presente statuto o dal Consiglio di Amministrazione, cura l’esecuzione delle relative delibere ed assume comunque qualsiasi provvedimento che abbia carattere di urgenza, riferendone in tale ultimo caso al Consiglio di Amministrazione nella
12 prima riunione successiva per la ratifica.
Art. 11 - Vice Presidente
Il Vice Presidente è nominato dal Comitato dei Saggi all’atto della nomina del Consiglio di Amministra- zione o successivamente.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente, la rappresentanza e i poteri di cui al precedente articolo 10 spettano al Vice Presidente; la firma di quest’ultimo fa fede, nei confronti dei terzi, dell’assenza o dell’impedimento del Presidente.
Art. 12 - Consiglio di Amministrazione: composizio- ne
La Fondazione è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un minimo di 3 a un massimo di 14 membri, tra cui il Presidente e il Vice Presidente, nominati dal Comitato dei Saggi.
I Consiglieri durano in carica tre esercizi e sca- dono alla data di approvazione del bilancio del terzo esercizio; gli stessi possono essere ricon- fermati.
Il Consigliere nominato in sostituzione di altro cessato rimane in carica per la restante parte del
13 mandato del Consiglio di Amministrazione.
Art. 13 - Consiglio di Amministrazione: funziona- mento
Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno due volte l’anno su convocazione del Presidente o del Vice Presidente oppure di almeno due Consi- glieri.
L’avviso di convocazione deve contenere l’ordine del giorno, l’ora ed il luogo della riunione e deve essere inviato a tutti i Consiglieri al loro domi- cilio almeno dieci giorni prima della riunione.
Nei casi di particolare urgenza, la convocazione può avvenire anche con semplice preavviso di 48 ore.
Il Consiglio di Amministrazione è presieduto dal Presidente della Fondazione o, in caso di sua as- senza od impedimento, dal Vice Presidente o, in caso di assenza anche di quest’ultimo, dal Consigliere più anziano di età tra i presenti.
Il Consiglio di Amministrazione è validamente co- stituito con la presenza della maggioranza dei Con- siglieri in carica e delibera con il voto favorevole
14 della maggioranza dei Consiglieri presenti, ad ec- cezione delle deliberazioni aventi ad oggetto modi- fiche del presente statuto o la devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento della Fondazione per le quali occorrono la presenza di almeno tre quarti dei Consiglieri ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
Delle riunioni del Consiglio viene redatto apposito verbale che viene sottoscritto dal Presidente e dal segretario della seduta.
È ammessa la possibilità che le adunanze del Consi- glio di Amministrazione si tengano mediante colle- gamento con mezzi di telecomunicazione nel rispetto del metodo collegiale e dei principi di buona fede e di parità di trattamento, senza la necessità che il presidente e il segretario si trovino nel mede- simo luogo.
Art. 14 - Consiglio di Amministrazione: poteri Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria della Fondazione.
In particolare:
15 a) redige ed approva entro il 30 aprile di ogni anno il bilancio di esercizio, il bilancio sociale e il bilancio preventivo;
b) predispone eventuali regolamenti per la destina- zione di somme o di beni;
c) delibera l’accettazione di donazioni e di la- sciti;
d) dispone il più sicuro o conveniente impiego del patrimonio deliberando in ordine ai criteri ed alle modalità di erogazione delle rendite a favore dei soggetti ai quali è diretta l’attività della Fonda- zione;
e) provvede alla determinazione degli eventuali rimborsi spese;
f) nomina l’eventuale Segretario, determinandone i compiti e la retribuzione, e provvede all’eventuale assunzione di personale dipendente e all’affida- mento di incarichi a personale esterno;
g) nomina l’eventuale Tesoriere, il quale segue gli adempimenti contabili, amministrativi e finanziari;
h) nomina i componenti di eventuali Comitati sce- gliendoli fra persone di particolare competenza e
16 riconosciuto valore nei campi di intervento della Fondazione;
i) conferisce poteri al Presidente;
l) determina, con il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, eventuali compensi per at- tività effettivamente prestate da Consiglieri, nel rispetto di quanto stabilito al riguardo dalla le- gislazione di tempo in tempo vigente;
m) delibera l’istituzione, la modifica e la sop-
pressione di filiali, succursali e uffici in genere;
n) delibera le modifiche del presente statuto e la devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento della Fondazione;
o) provvede ad ogni altra operazione ritenuta ne- cessaria od utile per il raggiungimento delle fina- lità istituzionali.
Art. 15 – Collegio dei Revisori dei Conti
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da tre membri effettivi, tra cui il Presidente, e due supplenti nominati dal Comitato dei Saggi.
Il Collegio dura in carica tre esercizi, con sca- denza alla data di approvazione del bilancio del
17 terzo esercizio, e i suoi membri sono rieleggibili.
Se nel corso del mandato viene meno uno dei revisori effettivi, esso viene sostituito dal primo revisore supplente, che dura in carica per la restante parte del mandato del Collegio dei Revisori dei Conti.
Il Collegio dei Revisori dei Conti ha il compito di controllare la gestione amministrativa della Fonda- zione.
Art. 16 - Gratuità delle cariche
Le cariche di Presidente, Vice Presidente e Consi- gliere non comportano alcun emolumento, fatti salvi gli eventuali rimborsi spese e/o compensi per le attività effettivamente prestate, nel rispetto di quanto stabilito al riguardo dalla legislazione di tempo in tempo vigente.
Art. 17 - Estinzione e devoluzione dei beni
In caso di scioglimento della Fondazione per qua- lunque causa, vi è l’obbligo di devolvere il patri- monio ad altre organizzazioni non lucrative di uti- lità sociale o a fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996 n. 662,
18 salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Art. 18 - Disposizioni Generali
Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto si applicano le vigenti disposizioni di legge di tempo in tempo vigenti.
Firmato:
Pio Luigi CIOTTI Remo Maria MORONE