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L’Iran Oggi: quadro generale attuale L’Iran Oggi: quadro generale attuale

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Iran Iran

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L’Iran Oggi: quadro generale attuale L’Iran Oggi: quadro generale attuale

Organi non elettivi:

guida suprema

“Ayatollah Khamenei”

Organi politici elettivi (con

presidente eletto per 4 anni).

L’attuale

presidente è

Ahmadinejad

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1. La rivoluzione costituzionale 1. La rivoluzione costituzionale

Durante gli anni dell’affermazione coloniale la Persia era controllata dalla debole dinastia Qaiar (di origine turca).

Nel 1906 la rivoluzione costituzionale lanciò dei primi tentativi di apertura e lo shah concesse la Costituzione il 6 agosto 1906.

I costituzionalisti non furono sostenuti dagli inglesi che, nel 1907, si accordarono per la

spartizione della Persia in zone d'influenza con i russi.

In ogni caso la rivoluzione diede il via a una

nuova “vivacità culturale” e ad un clima di

grande fermento politico.

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2. L’avvento dei Phalavi 2. L’avvento dei Phalavi

Nel 1921 l'ufficiale dell'esercito Reza Khan attuò un colpo di

Stato contro il sovrano Ahmad Qajar e nel 1925 la Majlis (il Parlamento iraniano) depose l'ultimo rappresentante della dinastia Qajar e nominò Reza Khan (Pahlavi) nuovo scià

Processo di modernizzazione e secolarizzazione “dall’alto”,

Economia e burocrazia centralizzate

Forte potere dell’esercito

 Reza Khan

(Pahlavi)

Reza Khan (Pahlavi)

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3. La crisi del 1953 e l’inizio dell’era 3. La crisi del 1953 e l’inizio dell’era

dello shah Reza Pahalavi dello shah Reza Pahalavi

La seconda guerra mondiale e l’invasione del Paese da parte degli alleati, causò la deposizione dello shah (ritenuto troppo vicino alla Germania) e al suo posto viene incoronato il figlio Mohammad Reza

Mentre lo shah intendeva mantenere in maniera accentrata il potere, Mossadeq (in seguito primo ministro) e i sui seguaci erano

“costituzionalisti” e più orientati a una “statalizzazione e

democratizzazione del potere”. Oltre a questi vi erano gruppi sciiti più intransigenti in senso religioso

Nel 1953 lo shah tentò di rovesciare Mossadeq con cui era in forte disaccordo ma fu costretto a fuggire

La situazione fu ripristinata dai servizi segreti americani con

l’Operazione Ajax, che portò con un putsch militare, all’arresto di Mossadeq e al rientro del sovrano

Washington diventa la potenza regionale di riferimento per l’Iran Washington diventa la potenza regionale di riferimento per l’Iran dei Pahlavi e l’Iran (assieme a Arabia Saudita, Israele e Turchia) dei Pahlavi e l’Iran (assieme a Arabia Saudita, Israele e Turchia)

diventa per Washington il pilastro mediorientale del diventa per Washington il pilastro mediorientale del

contenimento comunista. In cambio gli USA fornirono armi, contenimento comunista. In cambio gli USA fornirono armi,

addestramento del personale e sostegno politico addestramento del personale e sostegno politico

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Il modello sociale dello shah Il modello sociale dello shah

Trasformazione dall’alto della società iraniana sul modello americano,

attuata, però, con massiccio uso delle forze di polizia (SAVAK)

Una delle riforme più importanti fu quella della cosiddetta "rivoluzione bianca", una sorta di riforma agraria con cui erano stati espropriati molti beni controllati dalle gerarchie

religiose

Questo processo di modernizzazione e di Questo processo di modernizzazione e di occidentalizzazione causò l'ostilità degli occidentalizzazione causò l'ostilità degli ambienti religiosi conservatori contrari sia ambienti religiosi conservatori contrari sia all'espropriazione dei latifondi amministrati all'espropriazione dei latifondi amministrati dalla gerarchia religiosa, sia alle innovazioni dalla gerarchia religiosa, sia alle innovazioni politiche (come il voto alle donne), estranee politiche (come il voto alle donne), estranee

all'ortodossia islamica.

all'ortodossia islamica.

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5. Le prime avvisaglie della crisi 5. Le prime avvisaglie della crisi

L’Iran dei Pahalavi era diventato un

rentier state: dipendente in massima

parte non dalle proprie attività

produttive ma dalle rendite derivanti dall’esportazione del petrolio

Tali rendite,che sarebbero dovute

servire a mantenere l’economia interna ,vennero dilapidate dallo shah per il

mantenimento del suo costoso

apparato. Questo causò una forte crisi sia economica che politica, rafforzando il fronte degli oppositori tra cui era

emersa la figura “carismatica” di Khomeini

Washington, troppo indebolita dalla

sconfitta in Vietnam, questa volta non

sostenne l’alleato

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6. La fine 6. La fine

Con le sue posizioni filo-occidentali, lo shah si stava sempre più inimicando sia gli ambienti religiosi che la popolazione che con essi si identificava.

Nell'autunno 1978, nonostante sanguinose repressioni e l'introduzione della

legge marziale, scioperi e manifestazioni portarono alla progressiva paralisi del Paese

Nel gennaio 1979 lo scià si vide costretto a lasciare l'Iran mentre il suo potente

esercito si disgregava

Contro gli oppositori, Contro gli oppositori, furono messe in atto furono messe in atto torture e numerosi torture e numerosi esponenti religiosi furono esponenti religiosi furono uccisi o costretti all'esilio.

uccisi o costretti all'esilio.

Dal 1970 al 1978 oltre Dal 1970 al 1978 oltre 100.000 persone furono 100.000 persone furono

imprigionate, 10.000 imprigionate, 10.000 torturate e 7.500 uccise.

torturate e 7.500 uccise.

In particolare, nel 1963 In particolare, nel 1963 Khomeini organizzò una Khomeini organizzò una congiura contro la shah congiura contro la shah che però fu scoperta e che però fu scoperta e Reza Pahlavi ne decretò Reza Pahlavi ne decretò

l'esilio l'esilio

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7. Il decennio khomeinista 1979-1989 7. Il decennio khomeinista 1979-1989

Il 1 febbraio 1979 torna in patria Khomeini che aveva guidato da più di 10 anni la rivoluzione, seppure spesso in esilio

A fine marzo con un referendum viene approvata la creazione di una repubblica islamica con il 98,2% dei voti

Nasce la repubblica islamica con un potere “duale”

1)l’ayatollah – potere spirituale

2)Il presidente –potere politico

L’ayatollah Komeini

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Principi:

1- islam politico radicale

2- condannata l’autorità politica di un uomo laico 3- contro ogni opposizione (anche dei comunisti e dei religiosi “non radicali”)

Viene approvato dall’Assemblea un testo costituzionale che ricalcava l’ideologia islamista radicale: 1) l’ayatollah è la guida suprema, 2) a garanzia del rispetto delle leggi c’è un

Consiglio dei guardiani della Costituzione

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Focus: Il modello sociale di Khomeini Focus: Il modello sociale di Khomeini

Il suo ritratto è ovunque, come una volta il ritratto dello Scià. Ti insegue nelle strade, nei negozi, negli alberghi, negli uffici, nei cortei, alla televisione, al bazaar: da qualsiasi parte tu cerchi riparo non sfuggi all’incubo di quel volto severo ed iroso, quei terribili occhi che vegliano ghiacci sull’osservanza di leggi copiate o ispirate da un libro di millequattrocento anni fa. E l’effetto è indiscutibile, ovvio. Niente bevande alcoliche, per incominciare. Che tu sia straniero o iraniano, non esiste un ristorante che ceda alla richiesta di un bicchiere di birra o di vino; la risposta è che a infrangere il comandamento si buscano trenta frustate e del resto ogni bottiglia di alcool venne distrutta appena lui lo ordinò. Whisky, vodka e champagne per milioni di dollari.

Niente musica che ecciti o intenerisca, per continuare. Alle undici di sera la città tace, deserta, e non rimane aperto neanche un caffè; ballare è proibito, visto che per ballare bisogna più o meno abbracciarsi. È proibito anche

nuotare, visto che per nuotare bisogna più o meno spogliarsi. E così le piscine son vuote, sono vuote le spiagge dove le coppie devono star

separate e le donne possono bagnarsi soltanto vestite dalla testa ai piedi.

(………….) Si fucilano anche gli omosessuali, le prostitute”

«Corriere della Sera», 26 settembre 1979

http://www.youtube.com/watch?v=NJZehMWTRqI&feature=related

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Eventi del decennio khomeinista Eventi del decennio khomeinista

1) 4 novembre 1979: invasione dell’ambasciata statunitense a Teheran (in seguito al blocco dei conti bancari iraniani negli USA e all’ospitalità offerta allo shah in esilio).

Gli ostaggi furono trattenuti per 444 giorni

http://www.youtube.com/watch?

v=x9fbEyPtaXU&feature=related

Questo evento crea una totale rottura nei rapporti con gli USA e con l’ Occidente in genere e segna

il primo passo per l’isolamento

internazionale del paese

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2) Settembre 1980: inizia la guerra Iran-Iraq.

L’Irak di Saddam Hussein dichiara guerra all’Iran

La causa scatenante fu una disputa sui confini dello sullo Shaṭṭ al-ʿArab ma celava in realtà la necessità di controllare le zone maggiormente ricche di petrolio

La guerra fu finanziata anche da USA e URRS (strategia della guerra fredda- guerra di sfinimento finanziata dalle superpotenze per indebolire entrambi i regimi considerati pericolosi)

La guerra si protrarrà fino al 1988 (interrotta solo con la risoluzione 598 dell’ONU, inaspettatamente accettata dalle parti)ma con strascichi fino al 2003 (anno della restituzione dei prigionieri di guerra)

Anche questi eventi contribuirono a

isolare l’Iran dall’occidente rendendolo sempre più il “primo nemico

mediorientale”

dell’asse occidentale

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8. Il dopo Khomeini 8. Il dopo Khomeini

A Khomeini (morto il 3 giugno 1989) succede (come guida suprema)

Khamenei

Anche dopo la sua morte Khomeini restò uno dei maggiori ispiratori dei movimenti islamisti iraniani (ma anche di quelli tutta l’area mediorinetale

I Presidenti della Repubblica islamica iraniano furono prima Rafsanjani, poi Khatami (fino 2005) e quindi

Ahmadinejad

Khatami è considerato un riformista:

rapporto bilanciato tra legge religiosa e libertà dei cittadini

miglioramento delle relazioni estere (soprattutto con l’Europa, meno con gli USA)

miglioramento della situazione economica

libertà di stampa con ammissione di nuove testate giornalistiche. Questo porta a un nuovo dibattito culturale e politico

L’ayatollah Khamenei

Il presidente Khatami

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2005: Ahmadinejad : il ritorno 2005: Ahmadinejad : il ritorno

del radicalismo del radicalismo

• Segna il ritorno del radicalismo

politico anche se meno ideologizzato rispetto ai predecessori

• Partito populista e fortemente antiamericano

• Le sue posizioni di opposizione nei confronti degli USA e di Israele ne hanno fatto – per alcuni stati del Medio Oriente - un simbolo della lotta “anti – imperialista”

• Programma di arricchimento

dell’uranio e contrasti con l’ONU

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2009: nuove elezioni ma “vecchio leader”

2009: nuove elezioni ma “vecchio leader”

Le elezioni presidenziali del giugno 2009 vedono ancora

Ahmadinejad al potere (62% dei voti)

Numerose proteste di piazza da parte del “movimento verde”.

Le proteste vengono represse in maniera violenta causando molti morti

Viene arrestato il leader dell’opposizione moderata

Mousavi che aveva denunciato

brogli elettorali e molti altri leader dell’opposizione

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Le due anime dell’Iran Le due anime dell’Iran

Fronte ultraconservatore Fronte moderato-riformista

Componenti: la Guida

Suprema iraniana - Ayatollah Ali Khamenei, il Presidente della Repubblica Islamica, Mahmoud Ahmadinejad, l'Ayatollah Ahmad Jannati (presidente del Consiglio dei Guardiani), comandanti del corpo militare dei Guardiani della Rivoluzione

Principi: perseguire la proliferazione nucleare, continuare il sostegno

politico-economico ad Hamas e Hezbollah per dare vita a un’asse sciita in Medio

Oriente, stringere alleanze con Russia e Cina in chiave anti-occidentale

Componenti: l’ ex

Presidente della Repubblica, Mohammad Khatami, l’ex Presidente Rafsanjani e l'ex candidato alle ultime

elezioni presidenziali, Moussavi

Principi: continuare lo sviluppo dell'industria nucleare ma, con

trasparenza , maggiore apertura alla comunità internazionale, maggiore apertura della società

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L’Iran oggi”

L’Iran oggi”

Oggi il fronte dei conservatori, guidato da Ahmadinejad e Khamemei sembra essersi sfaldato

I conservatori, infatti, si sono divisi tra “conservatori religiosi”

(guidati da Khamenei) e conservatori politici (guidati dal presidente. Questi ultimi hanno visto crescere nelle loro fila corpi paramilitari e militari (es. i pasdaran) non sempre

graditi all’altra ala conservatrice

A ciò si aggiunga che il presidente è sempre più isolato a livello regionale e internazionale.

Le recenti elezioni per il parlamento iraniano hanno visto vincere il fronte facente riferimento a Khameni

Le prossime elezioni presidenziali saranno un banco di prova per il futuro del Paese che potrebbe vedere chiusa per

sempre l’era di Ahmadinejad

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