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Comunicazione e Comunicazione e Mass media Mass media

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Academic year: 2022

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(1)

Comunicazione e Comunicazione e

Mass media

Mass media

(2)

DEFINIZIONE COMUNICAZIONE

EMITTENTE RICEVENTE

CANALE

CODIFICA DECODIFICA

MESSAGGIO

CONTENUTO (INFORMAZIONE)

FORMA

RISPOSTA

+ AZIONE

+ INTERAZIONE SOCIALE CONTESTO

(3)

−funzione referenziale

trasmettiamo informazioni

−funzione interpersonale o espressiva

manifestiamo la nostra relazione verso l’interlocutore, il messaggio ed il contesto ed il nostro stato interiore

−funzione auto ed eteroregolativa

regoliamo le nostre azioni e quelle degli interlocutori, attraverso richieste, ordini, comandi, persuasioni

−funzione coordinativa delle sequenze interattive

gestiamo l’alternanza tra emittente e destinatario

−funzione meta comunicativa

comunichiamo sulla comunicazione

FUNZIONI - AZIONI COMUNICATIVE

(4)

OGGETTO

INDICE

SIGNIFICATO

proiezione diretta del loro significato SIGNIFICAZIONE

(relazione segno-significato)

ICONA

presenta delle qualità simili all'oggetto rappresentato traccia

qualità

SIMBOLO

COMUNITÀ

OGGETTO SIGNIFICATO

SIGNIFICATO (E VALORE) SOCIALE

il significato si assume per convenzione ed arbitrarietà

rimanda a contesto culturale linguistico di significati più ampio

SEGNALI ANALOGICI

il significato si assume per analogia al referente Continui

SEGNALI DIGITALI

la relazione tra segno e significato è arbitraria e convenzionale Discreti

SEGNALI

ANALOGICI VS DIGITALI

STATUTO SEMIOTICO DEL SEGNO

arbitrio/

convenzione

(5)

Pragmatica della Pragmatica della

comunicazione comunicazione

Sintassi (questioni relative alla (questioni relative alla trasmissione dell’informazione:

trasmissione dell’informazione:

codificazione, canali di comunicazione, codificazione, canali di comunicazione,

rumore, ecc.) rumore, ecc.)

Semantica (significato: convenzione (significato: convenzione semantica)

semantica)

Pragmatica (influenza sul (influenza sul comportamento)

comportamento)

(6)

Assiomi della Assiomi della comunicazione comunicazione

(Watzlawich; Beavin;

(Watzlawich; Beavin;

Jackson) Jackson)

1.È impossibile non comunicare

Es. comunicazione ANALOGICA (NON VERBALE)

“…le posizioni del corpo, i gesti, l’espressione del viso, le inflessioni della voce, la sequenza il ritmo e la

cadenze delle stesse parole, e ogni altra espressione non verbale di cui l’organismo sia capace, come pure i segni di comunicazione immancabilmente presenti in ogni contesto in cui ha luogo un’interazione”

(7)

Assiomi della Assiomi della comunicazione comunicazione

(Watzlawich; Beavin;

(Watzlawich; Beavin;

Jackson) Jackson)

2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione

“Sto solo scherzando”

“I clienti che credono che i nostri

camerieri sono scortesi dovrebbero vedere il direttore”

(8)

Assiomi della Assiomi della comunicazione comunicazione

(Watzlawich; Beavin;

(Watzlawich; Beavin;

Jackson) Jackson)

3. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti

Es. marito e moglie che litigano Corsa agli armamenti

(9)

Assiomi della Assiomi della comunicazione comunicazione

(Watzlawich; Beavin;

(Watzlawich; Beavin;

Jackson) Jackson)

4. Gli uomini comunicano sia con il modulo digitale (numerico), sia con il modulo

analogico. Il linguaggio digitale ha una sintassi complessa e molto efficace, ma manca di una semantica adeguata nel

settore della relazione; mentre il linguaggio analogico ha la semantica,ma non ha alcuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni

(10)

Assiomi della Assiomi della comunicazione comunicazione

(Watzlawich; Beavin;

(Watzlawich; Beavin;

Jackson) Jackson)

4. Gli uomini comunicano sia con il modulo digitale (numerico), sia con il modulo

analogico. Il linguaggio digitale ha una sintassi complessa e molto efficace, ma manca di una semantica adeguata nel

settore della relazione; mentre il linguaggio analogico ha la semantica,ma non ha alcuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni

Es.lacrime di dolore o di gioia

(11)

2 approcci di studio 2 approcci di studio

MEDIA-CENTRICI: si riconosce MEDIA-CENTRICI: si riconosce

autonomia propria all'influenza dei autonomia propria all'influenza dei

media media

SOCIO-CENTRICI: considerano i media SOCIO-CENTRICI: considerano i media

come emanazione delle forze politiche come emanazione delle forze politiche

ed economiche ed economiche

(12)

Mass media

politica

cultura

(13)

2 approcci di studio 2 approcci di studio

MEDIA-CENTRICI: si riconosce MEDIA-CENTRICI: si riconosce

autonomia propria all'influenza dei autonomia propria all'influenza dei

media media

SOCIO-CENTRICI: considerano i media SOCIO-CENTRICI: considerano i media

come emanazione delle forze politiche come emanazione delle forze politiche

ed economiche ed economiche

(14)

comunicazione comunicazione

Interazione sociale tramite messaggi Interazione sociale tramite messaggi

(Gerbner) (Gerbner)

(15)

Comunicazione di massa Comunicazione di massa

Comprendono le istituzioni e le Comprendono le istituzioni e le tecniche grazie alle quali gruppi tecniche grazie alle quali gruppi specializzati impiegano strumenti specializzati impiegano strumenti

(stampa, tv, radio, film...) per (stampa, tv, radio, film...) per

diffondere un contenuto simbolico a diffondere un contenuto simbolico a pubblici ampi, eterogenei e fortemente pubblici ampi, eterogenei e fortemente

dispersi dispersi (McQuail) (McQuail)

(16)

Macro-sociale (es. comunicazione

di massa)

istituzionale/aziendale (es. sistema politico, impresa)

Tra gruppi e associazioni (es. comunità locale)

All'interno del gruppo (es. famiglia)

Interpersonale (es: coppia; amici)

Intrapersonale (es: conversazione interiore)

POCHI CASI POCHI CASI

(17)

L'istituzione “mass media”

L'istituzione “mass media”

Insieme delle attività e delle Insieme delle attività e delle

organizzazioni mediali, aventi regole organizzazioni mediali, aventi regole formali o informali di funzionamento, formali o informali di funzionamento, all'interno di quadri giuridici e politici all'interno di quadri giuridici e politici

imposti dalla società imposti dalla società

(18)

Caratteristiche Caratteristiche

dell'istituzione mass media dell'istituzione mass media

È collocato nella sfera pubblica: È collocato nella sfera pubblica:

tratta materie pubbliche di interesse tratta materie pubbliche di interesse generale, in particolare questioni su generale, in particolare questioni su

cui si forma un'opinione pubblica cui si forma un'opinione pubblica

Godono di ampia libertà a livello Godono di ampia libertà a livello

istituzionale, come soggetti economici istituzionale, come soggetti economici

politici e culturali politici e culturali

(19)

Caratteristiche Caratteristiche

dell'istituzione mass media dell'istituzione mass media

L'istituzione media è priva di potere, L'istituzione media è priva di potere, anche se può esercitare una certa

anche se può esercitare una certa influenza e avere determinati effetti influenza e avere determinati effetti

La partecipazione all'istituzione media La partecipazione all'istituzione media è volontaria, senza vincoli sociali; c'è

è volontaria, senza vincoli sociali; c'è un forte legame tra uso dei media e un forte legame tra uso dei media e

distacco dal lavoro, tempo libero distacco dal lavoro, tempo libero

(20)

TIPI DI MEDIA TIPI DI MEDIA

- LIBRO - LIBRO

- GIORNALE - GIORNALE

- CINEMA - CINEMA

- RADIO/TV - RADIO/TV

- MUSICA REGISTRATA - MUSICA REGISTRATA

- NUOVI MEDIA - NUOVI MEDIA

(21)

NUOVI MEDIA NUOVI MEDIA

- INTERNET è un nuovo mezzo di - INTERNET è un nuovo mezzo di

comunicazione di massa?

comunicazione di massa?

(non ha esistenza concreta come entità (non ha esistenza concreta come entità

legale; non è soggetto a leggi (lo sono legale; non è soggetto a leggi (lo sono

gli utenti); la diffusione è ancora gli utenti); la diffusione è ancora

limitata; non è chiara la sua diffusione) limitata; non è chiara la sua diffusione)

(22)

Il potenziale euristico Il potenziale euristico

dell'immagine dell'immagine

IMMAGINE IMMAGINE

OGGETTIVAZIONE OGGETTIVAZIONE

CATEGORIZZAZIONE/

CATEGORIZZAZIONE/

SELEZIONE SELEZIONE

INTERPRETAZIONE INTERPRETAZIONE

Vedo l'immagine (input sensoriale)

RIFLESSIVITÀ:

mi chiedo (o mi chiedono) che cosa rappresenta

l'immagine per me SIGNIFICAZIONE:

attribuisco un senso all'immagine

(23)

2 livelli di significato per l'immagine 2 livelli di significato per l'immagine

fotografica:

fotografica:

- significato

- significato denotativodenotativo: si riferisce al : si riferisce al contenuto dell'immagine (input

contenuto dell'immagine (input sensoriale, oggettivazione)

sensoriale, oggettivazione) - significato

- significato connotativoconnotativo: processo di : processo di significazione/interpretazione

significazione/interpretazione

(24)

Teorie sui mass media: Lasswell Teorie sui mass media: Lasswell

Ispirandosi alla psicologia

comportamentista, Lasswell propone la

teoria dell’AGO IPODERMICO, nella quale il messaggio persuasivo dei mass media è assimilato ad uno “stimolo” che, se

opportunamente predisposto, può indurre nel destinatario una

“risposta” nella direzione voluta dalla fonte: ad es.

la modificazione di un

comportamento elettorale, o d’acquisto.

(25)

Tra gli anni ’40 e ’50, la teoria “degli effetti limitati” di Lazarsfeld dimostra che

l’influenza dei media non può prescindere dall’influenza del contesto sociale e dalle

opinioni pregresse dei fruitori

Nella seconda metà degli anni sessanta la crescente diffusione delle comunicazioni di massa, l’indebolimento della dimensione comunitaria e della

funzione di mediazione svolta dai gruppi sociali, creano le condizioni per

un recupero della nozione di powerful mass

media (definizione coniata da Noelle-Neumann)

(26)

McLuhan: il medium è il messaggio McLuhan: il medium è il messaggio

L’espressione sta ad indicare che il vero messaggio che ogni medium trasmette è costituito anche dalla natura del

medium stesso. Ogni medium va quindi studiato in base ai criteri strutturali in base ai quali organizza la

comunicazione.

È la particolare struttura comunicativa di ogni medium che lo rende non

neutrale, perché essa suscita negli utenti-spettatori determinati

comportamenti e modi di pensare e porta alla formazione di una certa forma mentis

(27)

The Medium is the Massage The Medium is the Massage

Oggi, le tecnologie della comunicazione – Oggi, le tecnologie della comunicazione –

come un tempo gli alfabeti e la carta come un tempo gli alfabeti e la carta

stampata – esercitano un effetto stampata – esercitano un effetto

gravitazionale sulla cognizione umana.

gravitazionale sulla cognizione umana.

McLuhan afferma: “Tutti i media ci McLuhan afferma: “Tutti i media ci

investono interamente. Sono talmente investono interamente. Sono talmente

penetranti nelle loro conseguenze penetranti nelle loro conseguenze

personali, politiche, economiche, estetiche, personali, politiche, economiche, estetiche,

psicologiche, morali, etiche e sociali, da psicologiche, morali, etiche e sociali, da non lasciare alcuna parte di noi intatta, non lasciare alcuna parte di noi intatta,

vergine, immutata. Il medium è il vergine, immutata. Il medium è il

massaggio. Ogni interpretazione della massaggio. Ogni interpretazione della

trasformazione sociale e culturale è trasformazione sociale e culturale è

impossibile senza una conoscenza del impossibile senza una conoscenza del

modo in cui i media funzionano da modo in cui i media funzionano da

ambienti. Tutti i media sono estensioni di ambienti. Tutti i media sono estensioni di qualche facoltà umana psichica o fisica.”

qualche facoltà umana psichica o fisica.”

(28)

Il villaggio globale Il villaggio globale

Quello del "villaggio globale" è un

ossimoro adottato da McLuhan per indicare come, con l'evoluzione dei mezzi di comunicazione, tramite

l'avvento del satellite che ha

permesso comunicazioni in tempo

reale a grande distanza, il mondo sia diventato piccolo ed abbia assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio.

(29)

La scuola di Francoforte La scuola di Francoforte

Secondo Adorno e Horkheimer le

caratteristiche principali dell’industria culturale derivano dal fatto che si

impone

dall’alto: sono la standardizzazione dei prodotti, la razionalizzazione della

distribuzione e l’integrazione dei consumatori

nell’ideologia capitalistica.

L’inganno di massa: illusione di una cultura

libera, limpida, facile ed accessibile a tutti

(30)

L’industria culturale è quel complesso di strumenti con cui il sistema sociale

veicola un determinato insieme di valori

e modelli di comportamento

Degradazione del significato intrinseco e della funzione sociale dell’opera d’arte come espressione artisticoculturale

I mass media non sono veicoli imparziali:

essi non trasmettono, ma sono

ideologia, indipendentemente dai contenuti particolari

(31)

IL DIVERTIMENTO NELL’INDUSTRIA CULTURALE

Il divertimento è una promessa di felicità non mantenuta e sempre differita

Il divertimento si trasforma, rispetto al lavoro, da dimensione alternativa a dimensione complementare

“Divertirsi significa essere d’accordo”

(32)

Habermas e l’opinione Habermas e l’opinione

pubblica pubblica

L’industria culturale ha soffocato il L’industria culturale ha soffocato il

dibattito democratico.

dibattito democratico.

Lo sviluppo dei mass media e Lo sviluppo dei mass media e

dell’intrattenimento di massa ha dell’intrattenimento di massa ha

limitato la sfera pubblica. L’opinione limitato la sfera pubblica. L’opinione

pubblica non può quindi formarsi pubblica non può quindi formarsi

liberamente, ma è sottoposta al liberamente, ma è sottoposta al

controllo, alla mistificazione e alla controllo, alla mistificazione e alla

manipolazione manipolazione

(33)

La televisione La televisione

Come nel resto d’Europa, guardare la tv è la principale attività nel tempo libero, sia per numero di persone che mediamente guardano la

televisione nel corso della giornata, sia per tempo mediamente dedicato a tale attività

In un giorno medio settimanale la

popolazione tra 20 e 64 anni dedica alla tv 1h32’ (1h54’ di domenica).

(34)

Impiego del tempo libero (Istat, Impiego del tempo libero (Istat,

2006) 2006)

(35)

Teorie educative: Bernstein Teorie educative: Bernstein

Ragazzi di estrazione socio-culturale Ragazzi di estrazione socio-culturale

diversa sviluppano codici linguistici diversa sviluppano codici linguistici

diversi diversi

ragazzi delle classi inferiori ragazzi delle classi inferiori acquisiscono un

acquisiscono un codice ristretto codice ristretto , ,

legato all’ambiente culturale di nascita;

legato all’ambiente culturale di nascita;

sono socializzati attraverso ricompense sono socializzati attraverso ricompense

e punizioni e per mezzo della e punizioni e per mezzo della

comunicazione dell’esperienza pratica comunicazione dell’esperienza pratica

ragazzi delle classi medie acquisiscono ragazzi delle classi medie acquisiscono un un codice elaborato,codice elaborato, che permette che permette

generalizzazioni e l’espressione di idee generalizzazioni e l’espressione di idee

astratte astratte

(36)

Influenza dei media Influenza dei media

Flusso della comunicazione a 2 stadi Flusso della comunicazione a 2 stadi

(Katz, Lazarsfeld) (Katz, Lazarsfeld)

Tra emittente e ricevente c’è la Tra emittente e ricevente c’è la

mediazione dei contesti di relazione mediazione dei contesti di relazione

(es. ruolo degli opinion leaders) (es. ruolo degli opinion leaders)

(37)

Possibili effetti negativi Possibili effetti negativi dell’esposizione alla tv nei dell’esposizione alla tv nei

bambini bambini

rappresentazioni deformate del rappresentazioni deformate del mondo sociale, stereotipizzazioni mondo sociale, stereotipizzazioni

Concezione edonistica del mondoConcezione edonistica del mondo

Aumenti di impulsività e di Aumenti di impulsività e di comportamenti aggressivi comportamenti aggressivi

(38)

Le immagini violente trasmesse dalla tv Le immagini violente trasmesse dalla tv possono influenzare il comportamento possono influenzare il comportamento

dei bambini?

dei bambini?

Clinton: “I nostri bambini sono stati Clinton: “I nostri bambini sono stati

nutriti da una dose quotidiana tossica nutriti da una dose quotidiana tossica

di violenza. Ed è una cosa che si vende di violenza. Ed è una cosa che si vende

bene. Ora trent’anni di studi hanno bene. Ora trent’anni di studi hanno

mostrato che questo desensibilizza i mostrato che questo desensibilizza i

bambini alla violenza e alle sue bambini alla violenza e alle sue

conseguenze. Adesso sappiamo che al conseguenze. Adesso sappiamo che al

momento in cui un tipico ragazzo momento in cui un tipico ragazzo

americano raggiunge l’età di 18 anni, americano raggiunge l’età di 18 anni,

ha visto 200mila scene di violenza, ha visto 200mila scene di violenza,

40mila di omicidio”

40mila di omicidio”

(39)

La violenza in tv influirebbe sul La violenza in tv influirebbe sul

comportamento dei bambini in più comportamento dei bambini in più

modi:

modi:

de-sensibilizzerebbe i bambini al de-sensibilizzerebbe i bambini al dolore e alla sofferenza altrui

dolore e alla sofferenza altrui

aumenterebbe le loro paure verso il aumenterebbe le loro paure verso il mondo che li circonda

mondo che li circonda

renderebbe più probabile un loro renderebbe più probabile un loro comportamento aggressivo e

comportamento aggressivo e violento verso terzi

violento verso terzi

(40)

CONSEGUENZE CONSEGUENZE

Assimilazione di modelli Assimilazione di modelli

comportamentali impulsivi e  aggressivi comportamentali impulsivi e  aggressivi

( effetto suggestivo o mimetico)  ( effetto suggestivo o mimetico) 

Desensibilizzazione alla violenza reale Desensibilizzazione alla violenza reale 

Promozione di una rappresentazione Promozione di una rappresentazione persecutoria della realta' sociale 

persecutoria della realta' sociale 

Valorizzazione del comportamento Valorizzazione del comportamento violento  come mezzo per l'

violento  come mezzo per l'

affermazione di se' ( promozione del affermazione di se' ( promozione del

bullismo) bullismo)

(41)

Quantità e selezione del consumoQuantità e selezione del consumo

Qualità dei programmaQualità dei programma

Contesti della fruizioneContesti della fruizione

Età e caratteristiche individualiEtà e caratteristiche individuali

Livello socio-cultutale della famigliaLivello socio-cultutale della famiglia

Educazione all’uso dei mediaEducazione all’uso dei media

Variabili che incidono sull’influenza del consumo di tv nei bambini

(42)

Homo videns

Homo videns (Sartori) (Sartori)

La televisione (dis)educa e il problema La televisione (dis)educa e il problema

riguarda non solo l’educazione dei riguarda non solo l’educazione dei

bambini, ma anche degli adulti.

bambini, ma anche degli adulti.

““La televisione sta producendo una La televisione sta producendo una

permutazione, una metamorfosi, che permutazione, una metamorfosi, che

investe la natura stessa dell’

investe la natura stessa dell’homo homo sapiens

sapiens… la televisione non è … la televisione non è

soltanto strumento di comunicazione;

soltanto strumento di comunicazione;

è anche al tempo stesso paideia”

è anche al tempo stesso paideia”

La televisione “sta allevando l’uomo La televisione “sta allevando l’uomo

che non legge, la torpidità mentale, il che non legge, la torpidità mentale, il

‘rammolito da video’, l’addetto a vita

‘rammolito da video’, l’addetto a vita ai videogames”

ai videogames”

(43)

Secondo Sartori la violenza in tv e Secondo Sartori la violenza in tv e

l’influenza che può esercitare nei l’influenza che può esercitare nei

confronti dei bambini è soltanto una confronti dei bambini è soltanto una

parte del problema.

parte del problema.

Altrettanto preoccupante è la Altrettanto preoccupante è la

questione della “politica questione della “politica

videoplasmata”, cioè la cattiva videoplasmata”, cioè la cattiva

(in)formazione che genera (in)formazione che genera

un’opinione pubblica di bassa qualità un’opinione pubblica di bassa qualità

(44)

Gli effetti dei mass media Gli effetti dei mass media

Prima fase (fino anni '30): media Prima fase (fino anni '30): media onnipotenti

onnipotenti

Seconda fase (fino anni '60): teoria Seconda fase (fino anni '60): teoria degli effetti limitati; “la

degli effetti limitati; “la

comunicazione di massa non funge in comunicazione di massa non funge in

genere da causa necessaria o genere da causa necessaria o

sufficiente degli effetti sul pubblico, sufficiente degli effetti sul pubblico,

ma agisce semmai attraverso un ma agisce semmai attraverso un

complesso di fattori intermediari”

complesso di fattori intermediari”

(Klapper) (Klapper)

(45)

Gli effetti dei mass media Gli effetti dei mass media

Terza fase (anni '50-'60): avvento della Terza fase (anni '50-'60): avvento della tv; ritorno all'idea dei media potenti

tv; ritorno all'idea dei media potenti (Noelle-Neumann)

(Noelle-Neumann)

Quarta fase (dopo la fine degli anni '70): Quarta fase (dopo la fine degli anni '70):

effetti negoziati dei media, o teoria del effetti negoziati dei media, o teoria del

“costruttivismo sociale”: i media

“costruttivismo sociale”: i media

“costruiscono” la realtà selezionando

“costruiscono” la realtà selezionando determinati immagini o contenuti; il determinati immagini o contenuti; il

pubblico costruisce una propria visione pubblico costruisce una propria visione

della realtà, negoziandola con le della realtà, negoziandola con le

costruzioni simboliche offerte dai media costruzioni simboliche offerte dai media

(46)

Tipi di effetti Tipi di effetti

Conversione, piccolo cambiamento, Conversione, piccolo cambiamento, rinforzo (Klapper)

rinforzo (Klapper)

Reciproco, boomerang, per gli altri Reciproco, boomerang, per gli altri (Lang e Lang)

(Lang e Lang)

Effetti intenzionali, non intenzionali; Effetti intenzionali, non intenzionali;

a breve termine e a lungo termine a breve termine e a lungo termine

(Golding) (Golding)

(47)

Effetti dei mass media Effetti dei mass media

(McQuail)

(McQuail)

(48)

Effetti sulla socializzazione Effetti sulla socializzazione

La La teoria del modellamento venne formulata negli anni ’60 dallo teoria del modellamento venne formulata negli anni ’60 dallo psicologo A. Bandura. Egli, partendo dall’osservazione che i 

psicologo A. Bandura. Egli, partendo dall’osservazione che i mass mass media

media presentano moltissime descrizioni della vita sociale, indicò le  presentano moltissime descrizioni della vita sociale, indicò le fasi del processo di modellamento:

fasi del processo di modellamento:

un singolo membro di un pubblico osservaun singolo membro di un pubblico osserva  nel contenuto mediale un nel contenuto mediale un modello (una persona) che esplica un certo tipo di azione;

modello (una persona) che esplica un certo tipo di azione;

l’osservatore l’osservatore si identifica col modello, che ritiene quindi degno di si identifica col modello, che ritiene quindi degno di imitazione;

imitazione;

l’osservatore riconoscel’osservatore riconosce  che il comportamento osservato è funzionale, che il comportamento osservato è funzionale, ovvero produce effetti desiderabili, se imitato in una certa

ovvero produce effetti desiderabili, se imitato in una certa

situazione; l’individuo ricorda e riproduce il comportamento del situazione; l’individuo ricorda e riproduce il comportamento del

modello (risposta) quando si trova in circostanze pertinenti modello (risposta) quando si trova in circostanze pertinenti

(stimolo); in questo modo, l’individuo trae delle gratificazioni, così il (stimolo); in questo modo, l’individuo trae delle gratificazioni, così il

legame stimolo – risposta (suggerita dal modello) legame stimolo – risposta (suggerita dal modello)

è è rinforzato rinforzato positivamente; questo rinforzo aumenta le probabilità positivamente; questo rinforzo aumenta le probabilità che l’individuo dia ripetutamente

che l’individuo dia ripetutamente  la medesima risposta a stimoli la medesima risposta a stimoli simili.

simili.

(49)

L’influenza indiretta e a lungo termine sull’azione L’influenza indiretta e a lungo termine sull’azione

collettiva (cioè sulla società) è spiegata collettiva (cioè sulla società) è spiegata

dalla 

dalla teoria delle aspettative socialiteoria delle aspettative sociali, di , di

derivazione sociologica. In breve, essa afferma derivazione sociologica. In breve, essa afferma

che i 

che i mass mediamass media danno delle rappresentazioni  danno delle rappresentazioni affidabili o meno dei 

affidabili o meno dei modelli consolidati di vita di modelli consolidati di vita di gruppo

gruppo, rappresentazioni che in ogni caso , rappresentazioni che in ogni caso diventano l’insieme appreso di 

diventano l’insieme appreso di aspettative aspettative sociali

sociali circa il modo in cui ci si aspetta che  circa il modo in cui ci si aspetta che agiscano i membri dei vari gruppi che

agiscano i membri dei vari gruppi che

compongono la società. Queste aspettative compongono la società. Queste aspettative

forniscono dunque da un lato delle indicazioni sul forniscono dunque da un lato delle indicazioni sul

comportamento da tenere verso gli altri membri comportamento da tenere verso gli altri membri

del proprio gruppo, dall’altro delle conoscenze del proprio gruppo, dall’altro delle conoscenze

sul comportamento dei membri degli altri gruppi.

sul comportamento dei membri degli altri gruppi.

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