SERVIZIO AMBIENTE
Proposta nr. 3229 Del 05/07/2012
Determinazione nr. 3157 Del 05/07/2012
Oggetto: Autorizzazione impianto a Biogas nel Comune di Santa Maria a Monte Proponente Prati Bioenergia Soc.Agricola A.r.l
IL DIRIGENTE Visti:
la legge 9.1.1991, n. 10 “Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”
recante norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia e di risparmio energetico, che favorisce ed incentiva la diffusione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
il D.lgs. 29.12.2003, n. 387 “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità” e s.m.i., che semplifica la procedura autorizzativa per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili istituendo a tale fine il procedimento unico;
la legge regionale 24.2.2005, n. 39 “Disposizioni in materia di energia” e s.m.i., con la quale sono state attribuite alle province le funzioni relative al rilascio dell'autorizzazione alla installazione ed all'esercizio di impianti di produzione di energia che utilizzano fonti rinnovabili;
la Parte Quinta del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale" riguardante le norme di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera e sue successive modifiche ed integrazioni;
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la legge regionale 11 agosto 1999 n. 51 “Disposizioni in materia di linee elettriche ed impianti elettrici” relativamente al Titolo II tuttora in vigore;
il D.M. 13.10.2003 “Decreto afferente la conferma della concessione ad Enel Distribuzione S.p.a. dell'attività di distribuzione di energia elettrica nei comuni di cui agli allegati 1, 2 e 3, già attribuita all'Enel S.p.a. con D.M. 28 dicembre 1995, e l'adeguamento della convenzione, stipulata il 28 dicembre 1995 tra il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato e l'Enel S.p.a., alle disposizioni di legge emanate dopo tale data”, in cui è stabilito che nella Provincia di Pisa Enel S.p.A. è unico soggetto che può gestire reti pubbliche di distribuzione di energia elettrica;
la legge 7.8.1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i. che regolamenta il procedimento amministrativo ed in particolare lo strumento della conferenza dei servizi.
il D.M. 10.09.2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;
il D.lgs. 3.3.2011, n. 28, attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili;
Preso atto dell'istanza, corredata della documentazione di progetto, agli atti della Provincia di Pisa con protocollo n. 289363 del 17.10.2011, con la quale la Società Prati Bioenergia Società Agricola a r.l.
con sede legale in Bologna, via degli Agresti, 6, ha chiesto l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di un impianto a biogas, di potenza elettrica pari a 999kWe e termica pari 2700kWt (potenza termica nominale del motore erogabile in base al combustibile introdotto), e delle opere connesse, comprensive della linea di connessione alla rete elettrica nazionale, da realizzarsi Comune di Santa Maria a Monte.
Preso atto:
delle comunicazioni della Provincia di Pisa protocollo n. 299922 del 28.10.2011 e protocollo n.
318683 del 17.11.2011 con le quali rispettivamente è stato avviato il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione ed è stata convocata la riunione della Conferenza dei Servizi per il giorno 19.01.2012, rinviata successivamente (prot. n. 14568 del 16.01.2012) a data da destinarsi su richiesta dello stesso Proponente (fax del 12.01.2012).
della pubblicazione dell’avvio del procedimento sul sito della Provincia di Pisa ed agli Albi Pretori della Provincia di Pisa (dal 4.11.2011 al 19.11.2011), e del Comune di Santa Maria a Monte (dal 09.11.2011 al 24.11.2011).
della nota della Provincia di Pisa protocollo n. 14568 del 16.1.2012 con la quale, a seguito della
richiesta del proponente, si è sospeso il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione dandone comunicazione a tutti gli enti interessati.
della nota acquisita agli atti della Provincia di Pisa al protocollo n. 30571 del 02.02.2012, con la quale il Proponente ha comunicato che è stato variato il sito di localizzazione dell'impianto in oggetto ed ha contestualmente consegnato gli elaborati progettuali (che sostituiscono i precedenti) rivisti ed aggiornati in conformità alla nuova ubicazione.
Considerato che, valutata l'entità delle modifiche introdotte al progetto, la Provincia di Pisa, quale Ente competente al rilascio dell'autorizzazione ai sensi della L.R. 39/05 e smi, ha ritenuto necessaria una nuova fase di pubblicazione dell'avvio del procedimento.
Preso atto:
della comunicazione della Provincia di Pisa protocollo n. 37625 del 09.02.2012 con la quale la è stato riavviato il procedimento
della pubblicazione dell’avviso di riavvio del procedimento sul BURT della Regione Toscana (in data 22.02.2012), all'albo pretorio della Provincia di Pisa (dal 10.02.2012 al 25.02.2012) e del Comune di Santa Maria a Monte (dal 24.02.2012 al 10.03.2012).
Preso atto che, in data 29.03.2012 ha avuto luogo la riunione della Conferenza dei Servizi il cui verbale è agli atti di questa Amministrazione.
Tenuto conto che, dall’analisi della documentazione di progetto e da quanto dibattuto durante la riunione del giorno 29.03.2012, la Conferenza dei Servizi ha stabilito di sospendere il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto a biogas proposto dalla Società Prati Bioenergia Società Agricola a r.l. in attesa di ricevere le integrazioni individuate nella fase dibattimentale della riunione della Conferenza dei Servizi e/o indicate nei pareri pervenuti.
Dato atto che con comunicazione prot. n. 124430 del 4.05.2012 è stato inoltrato ai soggetti interessati al procedimento il verbale della riunione della Conferenza dei Servizi del giorno 29.03.2012.
Preso atto che il Proponente, in base a quanto stabilito nella riunione della Conferenza dei Servizi del 29.03.2012, ha consegnato, in data 4.6.2012 (acquisito al protocollo n. 159333 del 06.06.2012), la documentazione integrativa.
Preso atto:
della nota prot. n. 159657 del 06.06.2012 della Provincia di Pisa, con la quale è stato richiesto il
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parere ai soggetti interessati al procedimento di seguito riportati: Agenzia delle Dogane, Comune di Santa Maria a Monte, ARPAT Dipartimento di Pisa, Azienda Azienda USL 5 di Pisa Zona della Valdera Uffici ISPAN e PSLL, Enel Distribuzione – Unità Sviluppo Rete, Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, Vigili del Fuoco, Ministero dello Sviluppo Economico Ispettorato Territoriale per la Toscana, Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio … per le Province di Pisa e Livorno, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Acque S.p.A..
Contestualmente è stato riavviato il procedimento ed è stata convocata la riunione della Conferenza dei Servizi per il giorno 25.06.2012.
della comunicazione della Provincia di Pisa protocollo n. 164593 del 11.06.03.2012 con la quale è stato richiesto il contributo istruttorio al Servizio Difesa Suolo U.O. Georisorse, al Servizio Difesa Suolo U.O. Idraulica della Provincia di Pisa, al Dipartimento dello Sviluppo, al Servizio Politiche Rurali per quanto di competenza relativamente all’intervento in oggetto.
Considerati i pareri espressi per la conferenza dei servizi del 25.06.2012 dai soggetti coinvolti nel procedimento, agli atti di questa Amministrazione, di seguito elencati:
Azienda USL 5 Pisa – PSLL – prot. n. 30248 del 21.06.2012
Provincia di Pisa – U.O. Difesa Fauna – mail del 12.6.2012 – conferma del parere già espresso
Provincia di Pisa – U.O. Georisorse –parere prot. n. 175942 del 21.06.2012
Provincia di Pisa – U.O. Idraulica –parere prot. n. 170335 del 15.05.2012
Provincia di Pisa – U.O. Urbanistica –parere prot. n. 174464 del 20.06.2012
Provincia di Pisa – U.O. Sviluppo Rurale –parere prot. n. 177089 del 22.06.2012
Autorità di Bacino del Fiume Arno – parere prot. n. 2675 del 21.06.2012
Preso atto che non sono pervenuti i pareri dell'Agenzia delle Dogane, Arpat (presente in conferenza dei servizi), Ministero dello Sviluppo Economico, Acque S.p.A., Vigili del Fuoco (presente in conferenza dei servizi), Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Comune di Santa Maria a Monte (presente in conferenza dei servizi).
Preso atto che, in data 25.06.2012 ha avuto luogo la riunione della Conferenza dei Servizi il cui verbale è allegato al presente atto per farne parte integrante e sostanziale (All. A).
Esaminata la documentazione di progetto presentata dalla Società Prati Bioenergia Società Agricola a r.l., in sede di istanza e con successive integrazioni, agli atti di questa amministrazione, relativa ad un impianto per la produzione di energia elettrica e calore mediante la combustione in un motore
endotermico di biogas prodotto dalla fermentazione anaerobica di biomassa.
Considerato che, in base alla documentazione di progetto presentata, risulta quanto segue:
le particelle per l’allocazione dell’impianto a biomassa e della linea di connessione sono censite al Catasto Terreni del Comune di Santa Maria a Monte al Foglio 41, mappali n. 150, 151, 209 e 211.
Con riferimento alla vasca di compensazione, opera connessa, la particella interessata è la n. 231 del foglio 41. Tutte le particelle indicate risultano in disponibilità del proponente in virtù di un contratto preliminare di costituzione del diritto di superficie con il proprietario del terreno del 09.01.2012 e dell’addendum del 22.06.2012.
i terreni su cui è prevista la realizzazione dell'impianto sono classificati al catasto dei terreni del Comune di Santa Maria a Monte come “seminativo”, “seminativo arboreo”. Dal certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal Comune di Santa Maria a Monte risulta che l'area ricade, secondo il R.U. vigente e successive varianti, nelle seguenti zone: U.T.O.E. 2B3 Paleoalveo del Fiume Arno e in piccola parte in U.T.O.E. 2B3 Paleoalveo del Fiume Arno – Zona di Recupero.
l'impianto occuperà una superficie complessiva di circa 1.95ha, in parte occupati da impianti e stoccaggi ed il resto in terra battuta ricoperta da materiale stabilizzato di cava, permeabile.
l’area in cui ricade l’intervento non è soggetta a vincolo paesaggistico, idrogeologico e archeologico;
l'accesso al sito avviene da via Arnovecchio e dalla strada in terra battuta, di cui è prevista la realizzazione all'interno della proprietà in disponibilità del Proponente in virtù del contratto di comodato sopra citato.
l'impianto a biogas necessita di circa 320ha di terreni, da coltivare in asciutta, sui quali verrà prodotto mais/triticale/sorgo. Le biomasse utilizzate nell'impianto proverranno da “filiera corta”.
Attualmente la Società Prati Bioenergia è titolare di terreni da dedicare alle coltivazioni per complessivi 180ha, dove verrà praticato un avvicendamento colturale di tipo triennale in cui il triticale interromperà la successione di mais e da cui, come dichiarato dalla società stessa, proverrà circa il 58% del fabbisogno dell'impianto. I restanti terreni saranno preferibilmente acquisiti nel territorio comunale di Santa Maria a Monte nel rispetto dell'accordo da stipulare con il Comune di Santa Maria a Monte.
l'impianto a biogas sarà alimentato da una miscela di trinciato di mais, triticale e sorgo per un totale complessivo dichiarato di circa 17365t/anno.
Lo stoccaggio della biomassa destinata ad alimentare l’impianto è così organizzato: la quota parte corrispondente alla biomassa prodotta dai terreni in disponibilità della Prati Bioenergia limitrofi all'impianto, sarà collocata nelle trincee previste all'interno dell'impianto stesso, mentre la parte rimanente potrà essere destinata ad un centro di stoccaggio, da ubicare in via preferenziale nell'area
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P.I.P. del Comune di Santa Maria a Monte, oppure rimanere presso i siti di provenienza della biomassa fino al suo utilizzo.
Per il conferimento della biomassa necessaria ad alimentare l’impianto e per la movimentazione del digestato è previsto l'utilizzo di trattrici con rimorchio con capacità di carico non superiore a 20t (l'utilizzo di autocarri con capacità fino a 30t è ritenuto possibile solo occasionalmente) a cui corrisponde un picco massimo di traffico giornaliero stimato in 7 mezzi (ossia 14 transiti).
la materia prima in ingresso alla centrale è classificabile come biomassa combustibile ai sensi dell'Allegato X alla parte V del D.lgs 152/06 e s.m.i.
la biomassa, conferita all'impianto già trinciata, viene stoccata in trincee pavimentate. Da qui, tramite un sistema di alimentazione, viene inviata ai digestori, dove, per mezzo della fermentazione anaerobica della biomassa, si genera il biogas. Il biogas viene trattato (filtro a ghiaia e sistema di raffreddamento) per eliminare la condensa ed inviato ad un motore endotermico a ciclo otto per la produzione di energia elettrica e calore. Il calore contenuto nei gas di scarico del motore viene recuperato in uno scambiatore di calore e convertito in energia elettrica mediante un ciclo ORC (Organic Rankine Cycle). Parte del calore generato dal motore viene utilizzato per riscaldare i digestori.
E’ inoltre prevista la realizzazione di una rete di teleriscaldamento per riscaldare il fabbricato detto
"Casa Poli", composto da 6 unità residenziali con il calore recuperato dall'impianto (al netto dell'utenza ORC e del riscaldamento dei digestori, ai fini del teleriscaldamento vi è una disponibilità di 210kWt).
Per quanto riguarda il digestato, questo viene avviato al separatore solidoliquido. Parte della frazione liquida viene fatta ricircolare all'interno dei digestori, mentre parte sarà avviata alla vasca di stoccaggio finale. La parte solida del digestato sarà avviata al piazzale della frazione solida.
E’ prevista la realizzazione di una vasca di compensazione di dimensioni idonee a compensare, in ragione del battente idraulico che caratterizza il sito, i volumi generati dalla presenza delle strutture in elevato dell’impianto.
la potenza termica nominale erogabile in base al combustibile introdotto è di circa 2700kW (Portata di biogas circa 450Nm3/h e P.C.I. di circa 21100kJ/Nm3).
la producibilità elettrica lorda annua è di 8000000kWh, e la producibilità elettrica netta annua è di 7440000kWh (autoconsumo elettrico 7%).
la biomassa insilata è coperta con un telone per evitare il contatto con l'acqua.
è previsto il posizionamento di pozzetti all'interno del pavimento della trincea per la raccolta del liquido di sgrondo dell'insilato e delle acque meteoriche, che viene convogliato alla prevasca e immesso all'interno dei digestori. Questo non avviene nel caso di trincee vuote.
è previsto un sistema di trattamento (disoleatore) delle acque di prima pioggia che vengono successivamente recapitate (mediante tubazione di scarico) al fosso di scolo.
è prevista l'installazione di due digestori: digestore primario e postdigestore, dotato di accumulatore pressostatico per il biogas prodotto. Entrambi i digestori sono dotati di un sistema di desolforazione biologica.
è previsto il prelievo dell'acqua necessaria a soddisfare il fabbisogno idrico dell'impianto (inferiore a 1m3/g) dall'acquedotto comunale o dal pozzo del proprietario del terreno.
l'impianto a biogas, avendo potenza termica di circa 2.7MW, non è sottoposto ai sensi del comma 1 dell'art. 272 del D.lgs 152/06 e smi, ad autorizzazione alle emissioni in atmosfera prevista dall'art.
269 del decreto stesso.
la terra di scavo, prodotta in fase di cantiere, sarà interamente utilizzata per risistemare e livellare l'area di impianto fino alla quota finale di progetto.
l'impianto sarà collegato alla rete elettrica di distribuzione MT tramite inserimento in antenna sulla linea MT, che si trova a nord dell'impianto. Il punto di connessione previsto consiste in un traliccio MT ubicato a circa 60m dall'angolo nordest dell'impianto. Tale punto sarà raggiunto mediante un cavidotto MT interrato. La cabina elettrica di consegna sarà realizzata con struttura prefabbricata con vasca di fondazione.
Tenuto conto che la Conferenza dei Servizi nella riunione del 25.06.2012, vista la documentazione tecnica complessiva di progetto, visti i pareri inviati e espressi durante la riunione dagli Enti coinvolti, viste le osservazioni pervenute:
ha rilevato la mancata conformità urbanistica dell'intervento proposto;
ha altresì verificato il rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico artistico che, ai sensi del D.lgs 387/2003 e smi, consente di procedere con la variante automatica puntuale degli strumenti urbanistici e di pianificazione;
ha stabilito di procedere al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto a biogas, vincolandola all’attuazione delle prescrizioni come riportate nel verbale della suddetta conferenza dei servizi.
ha stabilito di subordinare l’efficacia dell’autorizzazione al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
1. ottenimento della deroga, già presentata ai sensi dell'art. 7 del DPR 151/11, rilasciata dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco nel rispetto delle eventuali prescrizioni in essa contenute;
2. parere favorevole del Comando Provinciale di Pisa nel rispetto delle eventuali prescrizioni in esso contenute.
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Viste le seguenti osservazioni inoltrate dagli interessati ai sensi del Legge 241/90 e s.m.i., riportate nell’allegato C al presente atto, a cui si rimanda integralmente:
osservazione di F.G., presidente della Soc. E.G.E., acquisita agli atti al protocollo n. 68826 del 08.03.2012;
osservazione di F.G., presidente della Soc. E.G.E., acquisita agli atti al protocollo n. 79265 del 19.03.2012;
osservazione di F.G., presidente della Soc. E.G.E., acquisita agli atti al protocollo n. 84838 del 23.03.2012;
osservazione di F.G., presidente della Soc. E.G.E., acquisita agli atti al protocollo n. 84845 del 23.03.2012;
osservazione del comitato “Tutela, Salute e Ambiente – San Donato”, acquisita agli atti al protocollo n. 86946 del 26.03.2012;
osservazione del Consigliere Comunale di Santa Maria a Monte S. Melani, acquisita agli atti al protocollo n. 86933 del 26.03.2012;
osservazione del Gruppo Consiliare UDC della Provincia di Pisa, acquisita agli atti al protocollo n. 89553 del 28.03.2012;
osservazione del Gruppo Consiliare “Programma di Libertà” del Comune di Santa Maria a Monte, acquisita agli atti al protocollo n. 89580 del 28.03.2012;
osservazione del comitato “Tutela, Salute e Ambiente – San Donato”, pervenuta per posta elettronica certificata in data 22.06.2012, prot. n. 177532 del 22.06.2012.
Preso atto che le suddette osservazioni sono state anticipate ai soggetti coinvolti per competenza con note prot. n. 76650 del 15.03.2012, prot. n. 80908 del 20.03.2012, prot. n. 83619 del 22.03.2012, prot.
n. 84716 del 23.03.2012, prot. n. 94854 del 03.04.2012;
Preso atto, con riferimento alle osservazioni inoltrate dagli interessati, delle risposte riportate nell’allegato B al presente atto per farne arte integrante e sostanziale.
Ritenuto, inoltre, di far proprio quanto stabilito dalla Conferenza dei Servizi in occasione della riunione del 25.06.2012 e di procedere al rilascio dell’autorizzazione per l’esecuzione delle opere oggetto del procedimento, da realizzare conformemente al progetto, alle prescrizioni riportate nell'allegato A1 del verbale allegato A al presente provvedimento.
Tenuto conto che l’autorizzazione, da rilasciare ai sensi della L.R. n. 39/05 e ss.mm, del D.M.
10/09/2010 è unica e comprende tutte le autorizzazioni, necessarie per la realizzazione dell’impianto e delle opere connesse indispensabili per il suo esercizio, ivi comprese quelle di carattere paesaggistico,
ambientale ed il permesso a costruire.
Accertata la propria competenza a determinare ai sensi dell'art. 107 del T.U. n. 267 del 18.08.2000 e del punto 1.3.10 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi.
DETERMINA
1) Di confermare quanto esposto in premessa, che qui si intende integralmente riportato per fare parte integrante e sostanziale del presente atto.
2) Di approvare il progetto definitivo, per le parti di competenza della Provincia di Pisa ai sensi del D.lgs 387/03 e smi, il D.M. 10.09.10 e L.R. n. 39/05 e smi, vidimato dal responsabile della U.O. Energia e conservato nell’archivio del Servizio Ambiente della Provincia di Pisa, relativo all’impianto a biogas, di potenza elettrica pari a 999kWe e termica pari 2700kWt (potenza termica nominale del motore erogabile in base al combustibile introdotto), e delle opere connesse, comprensive della linea di connessione alla rete elettrica nazionale, da realizzarsi Comune di Santa Maria a Monte, proposto dalla Società Prati Bioenergia Società Agricola a r.l.
con sede legale in Bologna, via degli Agresti, 6.
3) Di autorizzare la costruzione e l’esercizio dell’impianto a biogas in oggetto e delle opere connesse, comprensive della linea di connessione alla rete elettrica nazionale, nel rispetto del progetto approvato e di quanto stabilito dalla conferenza dei servizi del 25.06.2012 con le prescrizioni riportate nell'allegato A1 del verbale allegato A al presente provvedimento.
4) Di stabilire che l’efficacia dell’autorizzazione è subordinata al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
ottenimento della deroga, già presentata ai sensi dell'art. 7 del DPR 151/11, rilasciata da parte della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco nel rispetto delle eventuali prescrizioni in essa contenute;
parere favorevole del Comando Provinciale di Pisa nel rispetto delle eventuali prescrizioni in esso contenute.
5) Di dichiarare che la presente autorizzazione unica , ai sensi del D.lgs 387/2003 e smi, verificato il rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico artistico, costituisce, contestualmente all'effetto principale autorizzativo, anche quello di variante automatica puntuale degli strumenti urbanistici e di pianificazione del Comune di Santa Maria a Monte, precisando che, ai fini dell’individuazione dell’area oggetto di variante urbanistica, gli unici documenti da prendere a riferimento sono le figure 1a e 1b
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dell’allegato 9A, della documentazione integrativa di progetto, che individuano l’area interessata dall’impianto a biogas contraddistinta con la lettera IB, con perimetro evidenziato di colore blu.
6) Di precisare che:
nel caso in cui il titolare dell’autorizzazione dovesse modificare il mix qualitativo di biomassa previsto dal progetto agli atti, prima del suo utilizzo la nuova miscela dovrà essere preventivamente comunicata alla Provincia di Pisa.
non rientrano nel presente provvedimento autorizzativo la realizzazione e l'esercizio della rete di teleriscaldamento, descritta nella documentazione integrativa di progetto.
il titolare dell’autorizzazione si impegna, dove possibile, a ridurre il numero di transiti utilizzando la stessa trattrice per trainare in ingresso il rimorchio contenente la biomassa e in uscita il rimorchio contenente il digestato.
ai fini dell’approvvigionamento idrico dell’impianto, l’eventuale allacciamento alla rete dell’acquedotto dovrà essere verificato direttamente con il gestore, mentre, nel caso in cui dovesse essere utilizzato un pozzo in prossimità dell’impianto, prima della sua realizzazione dovrà essere ottenuta la concessione dal Servizio Difesa del Suolo della Provincia di Pisa.
l’eventuale dismissione dell’impianto a biomassa, modifiche sostanziali ed eventuali cambi di titolarità dell’impianto, dovranno essere comunicati alla Provincia di Pisa – Servizio Ambiente e al Comune di Santa Maria a Monte. Per i cambi di titolarità la comunicazione dovrà contenere gli estremi dell’atto (data, notaio rogante, numero repertorio raccolta, data e numero registrazione, competente ufficio del registro).
l’esercizio dell’impianto è comunque subordinato, agli adempimenti di natura fiscale, di sicurezza e, in generale, a quelli imposti dalle norme vigenti. In particolare, la ditta dovrà presentare denuncia al competente Ufficio dell’Agenzia Delle Dogane, ai sensi dell’art. 53 del T.U. approvato con D.Lgs. 26.10.1995 n. 504.
ai sensi dell’art. 12 del Dlgs. n.387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti.
eventuali ritrovamenti archeologici sono tutelati a norma del D.lgs n.42 del 22.01.2004, anche ricorrendo a modifiche progettuali.
La Provincia di Pisa si riserva, inoltre, la facoltà di richiedere al titolare dell’autorizzazione, per esclusive finalità statistiche, i dati di produzione dell’impianto a biogas, comprensivi dell’indicazione
di eventuali periodi di fermata dell’impianto di durata significativa, della quantità di biomassa annualmente utilizzata e della sua provenienza.
In caso di mancato rispetto di uno o più obblighi o prescrizioni contenute nella presente autorizzazione, è prevista l’applicazione di sanzioni amministrative ai sensi dell’art.20 della L.R. n. 39/05 e ss.mm secondo le disposizioni della legge n. 689/1981 e ss.mm.
Il mancato rispetto di uno o più obblighi o prescrizioni previsti dalla presente autorizzazione potrà comportare l’adozione di provvedimenti di diffida, di sospensione fino alla eventuale revoca dell’autorizzazione stessa ai sensi dell’art. 19 della L.R.39/05 e ss.mm..
Salvo specifiche disposizioni normative speciali, contro il presente provvedimento possono essere proposte le azioni innanzi al T.A.R. Toscana ai sensi del Decreto Legislativo 2 luglio 2010 n° 104
"Attuazione dell’art. 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69 recante delega al Governo per il riordino del processo amministrativo", nei termini e nei modi in esso previsti; può essere altresì proposto Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per soli motivi di legittimità, entro 120 giorni dalla data di scadenza della pubblicazione.
Copia del presente atto è trasmesso:
al proponente dalla Società Prati Bioenergia Società Agricola a r.l. con sede legale in Bologna, via degli Agresti, 6.
all’Agenzia delle Dogane
al Comune di Santa Maria a Monte
all’Azienda Azienda USL 5 di Pisa Zona della Valdera Uffici ISPAN e PSLL
al Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio
all’Autorità di Bacino del Fiume Arno,
ad Acque S.p.A.
ad ARPAT Dipartimento di Pisa,
ai Vigili del Fuoco – Comando di Pisa,
ad Enel Distribuzione – Unità Sviluppo Rete,
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana,
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio … per le Province di Pisa e Livorno,
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana,
al Ministero dello Sviluppo Economico Ispettorato Territoriale per la Toscana,
ai proprietari dei terreni interessati dall’intervento,
alla Regione Toscana – Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali,
IL DIRIGENTE
Provincia di Pisa Determinazione n. 3157 del 05/07/2012
Laura Pioli
Ai sensi dell'art. 124 , comma 1 T.U. Enti locali il presente provvedimento è in pubblicazione all'albo pretorio informatico per 15 giorni consecutivi dal 10/07/2012 al 25/07/2012.
IL RESPONSABILE Luisa Bertelli
L'atto è sottoscritto digitalmente ai sensi del Dlgs n. 10/2002 e del T.U. n. 445/2000
Provincia di Pisa – Servizio Ambiente
Impianto a Biogas da realizzare nel Comune di Santa Maria a Monte (PI) - proponente Società Agricola Prati Bioenergia.
Riunione della conferenza dei servizi del giorno 25.06.2012
Soggetti convocati
Azienda USL 5 Pisa Zona della
Valdera – Uffici ISPAN e PSLL Consorzio di Bonifica Padule di
Fucecchio Autorità di Bacino del Fiume Arno
ARPAT Comune di Santa Maria a Monte Agenzia delle Dogane
Ministero Sviluppo Economico Enel Distribuzione Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana Direzione Regionale per i Beni
Culturali e Paesaggisti della Toscana Soprintendenza per i beni architettonici e
per il paesaggio... Vigili del Fuoco
Acque S.p.A. Società Agricola Prati Bioenergia srl
Soggetti intervenuti
Azienda USL 5 Pisa Zona della
Valdera – Uffici ISPAN e PSLL Comune di Santa Maria a Monte Vigili del Fuoco
ARPAT Società Agricola Prati Bioenergia s.a.r.l.
Premessa
La Società Prati Bioenergia Società Agricola a.r.l. con sede legale in Bologna, via degli Agresti, 6 ha presentato alla Provincia di Pisa, ente competente ai sensi della L.R. 39/05 e ss.mm.ii., richiesta di autorizzazione (protocollo n. 289363 del 17.10.2011) per la costruzione e l’esercizio di un impianto a biogas, di potenza elettrica pari a 999kWe e termica pari 2700kWt (potenza termica nominale del motore erogabile in base al combustibile introdotto), da installarsi nel Comune di Santa Maria a Monte.
Ai sensi dell’art. 12 del Dlgs. n.387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti.
L’autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico secondo quanto previsto all'art. 12 comma 3 Dlgs 387/2003 e smi.
La Conferenza dei Servizi del 29.03.2012, il cui verbale è stato trasmesso con nota prot. n. 124430 del 04.05.2012, ha stabilito di sospendere il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto a biogas in attesa di ricevere le integrazioni individuate in fase dibattimentale e/o indicate nei pareri pervenuti, documentazione consegnata dal Proponente e acquisita agli atti della Provincia di Pisa al prot. n. 159333 del 06.06.2012.
Con comunicazione prot. n. 159657 del 06.06.2012 è stata richiesta espressione del parere e/o nulla osta di competenza ai soggetti coinvolti nel procedimento ed è stata convocata la riunione della conferenza dei servizi per il giorno 25.06.2012.
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente Con nota prot. n. 10280 del 19.06.12 la Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Toscana ha delegato il Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici di Pisa, avente la competenza prevalente, ad esprimere in sede di conferenza dei servizi il parere di competenza dell'amministrazione.
Descrizione progetto
Dall’analisi della documentazione di progetto, della documentazione integrativa consegnata e, considerate le modifiche apportate, risulta che:
− sono state modificate le modalità di approvvigionamento della biomassa prevedendo lo stoccaggio di una quota parte, in quantità sufficiente ad accogliere tutta la biomassa prodotta dai terreni in disponibilità della Prati Bioenergia limitrofi all'impianto, all'interno delle trincee dell'impianto, mentre la parte rimanente, verrà stoccata o in maniera centralizzata in un centro di stoccaggio, da ubicare in via preferenziale nell'area P.I.P. del Comune di Santa Maria a Monte oppure delocalizzata presso i siti di provenienza della biomassa . Tale scelta consente di limitare al massimo i mezzi afferenti giornalmente;
− conseguentemente sono state modificate le trincee ottenendo una riduzione della superficie occupata dalle stesse che da 5425m2 passa a 1870m2 e della loro altezza che da 5m passa a 3m. E' prevista anche la diminuzione dell'altezza della vasca di stoccaggio del digestato liquido, ubicata in adiacenza alle trincee, che è passata da 5m a 3m provvedendo ad interrarne circa 2m. Per quanto sopra detto l'area occupata dall'impianto a biogas passa da circa 3ha a circa 1.95ha;
− è prevista la realizzazione di una rete di teleriscaldamento per riscaldare il fabbricato detto "Casa Poli", composto da 6 unità residenziali con il calore cogenerato dall'impianto (al netto dell'utenza ORC e del riscaldamento dei digestori, ai fini del teleriscaldamento vi è una disponibilità di 210kWt);
− l'impianto a biogas sarà alimentato da12600t/anno di trinciato di mais e da 5500t/anno di trinciato di triticale.
Una possibile ricetta alternativa è 15000t/anno di trinciato di mais, 2000t/anno di trinciato di triticale e 365t/anno di trinciato di sorgo per un totale complessivo di 17365t/anno;
− l'impianto a biogas necessita di circa 320ha di terreni sui quali verrà coltivato mais/triticale/sorgo. La Società Prati Bioenergia è titolare di terreni da dedicare alle coltivazioni per complessivi 180ha, dove verrà praticato un avvicendamento colturale di tipo triennale in cui il triticale interromperà la successione di mais. (La Società Prati Bioenergia è in grado di produrre direttamente il 58% del fabbisogno dell'impianto). I restanti terreni saranno preferibilmente acquisiti nel territorio comunale di Santa Maria a Monte nel rispetto dell'accordo, che sarà stipulato con il Comune di Santa Maria a Monte;
− sarà effettuata una coltivazione in asciutta;
− per il trasporto della biomassa è previsto l'utilizzo di trattici con rimorchio a tre assi con capacità di carico di 20t (solo occasionalmente è previsto l'uso di autocarri da 30t). Le trattici sopra descritte sono mezzi comunemente utilizzati nell'area circostante per il trasporto dei prodotti agricoli e risultano adeguati alle caratteristiche delle strade locali. Viene stimato un traffico annuo di circa circa 775 mezzi agricoli, distribuiti in tutti i giorni lavorativi dell'anno;
− le operazioni di trasporto e distribuzione del digestato interesseranno esclusivamente i terreni agricoli condotti dalla Prati Bioenergia. Al netto del quantitativo totale di digestato solido e liquido (circa 26%), distribuito nei terreni condotti dal Proponente localizzati in prossimità dell'impianto (46/180ha), è stimato un traffico annuo di circa 290 carribotte e 222carrispandiletame. La distribuzione della fase liquida avverrà nei mesi da gennaio a marzo e giugno-luglio mentre la distribuzione della fase solida avverrà nei mesi da maggio a ottobre.
− E’ stata prevista la realizzazione di una vasca di compensazione di dimensioni idonee a compensare, in ragione del battente idraulico che caratterizza il sito, i volumi generati dalla presenza delle strutture in elevato dell’impianto.
Si rinvia a quanto descritto nel verbale della Conferenza dei Servizi del 29.03.2012, che qui si intende integralmente ri- chiamato, compatibilmente alle modifiche introdotte e sopra sommariamente descritte.
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente
Pareri
Pervenuti
Azienda USL 5 Pisa – PSLL – prot. n. 30248 del 21.06.2012 – favorevole con prescrizioni
Provincia di Pisa – U.O. Difesa Fauna – conferma via mail del parere precedentemente espresso (12/06/2012)
Azienda USL 5 Pisa – ISPAN – prot. n. 30593 del 22.06.2012 – favorevole con prescrizioni Provincia di Pisa – U.O. Georisorse –parere prot. n. 175942 del 21.06.2012 - favorevole
Provincia di Pisa – U.O. Idraulica –parere prot. n. 170335 del 15.05.2012 – favorevole con prescrizioni Provincia di Pisa – U.O. Urbanistica –parere prot. n. 174464 del 20.06.2012 – favorevole con prescrizioni Provincia di Pisa – U.O. Scarichi Idrici – parere del 22.06.2012 – favorevole
Provincia di Pisa – U.O. Sviluppo Rurale –parere prot. n. 177089 del 22.06.2012
Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio... - prot. 8542 del 21.06.2012 - favorevole
Autorità di Bacino del Fiume Arno – parere prot. n. 2675 del 21.06.2012 conferma del parere favorevole Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana - nota prot. n. 10280 del 19.06.2012 - delega al Soprintendente per i Beni Architettonici, Paesaggistici ...per le Province di Pisa e Livorno ad esprimere in sede di Conferenza dei Servizi il parere di competenza dell'Amministrazione.
Non pervenuti Agenzia delle Dogane
ARPAT (presente in conferenza) Ministero Sviluppo Economico Acque S.p.A.
Vigili del Fuoco (presente in conferenza) Consorzio di Bonifica Padule di Fucecchio
Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana Comune di Santa Maria a Monte (presente in conferenza)
Dibattito
Rispetto alla richiesta di audizione inoltrata in data 22.06.2012, dal Comitato “Tutela Salute e Ambiente – San Donato” di Santa Maria a Monte, la Conferenza decide di accogliere la richiesta e di ascoltare una rappresentanza del Comitato stesso, prima dell’inizio dei lavori della Conferenza dei Servizi.
Parla l’Avvocato A. F., come rappresentante del Comitato di San Donato. E’ presente anche il Presidente del Comitato.
Con riferimento alle osservazioni sulle integrazioni inoltrate viene evidenziato che:
- Per quanto riguarda la proposta di modifica riferita ai siti di stoccaggio, nel progetto la localizzazione è generica e non risultano specificate le aree individuate per la delocalizzazione dei siti di stoccaggio. Inoltre, considerato che la modifica è rilevante, il procedimento avrebbe dovuto essere riavviato.
- Restano le criticità già segnalate a carico della viabilità.
- In relazione alla vulnerabilità idrogeologica, viene ribadito che il sito è caratterizzato da un elevato rischio idrogeologico e la documentazione di progetto non prevede un approfondito studio del terreno, ma si limita ad un diverso inquadramento dell’impianto rispetto alla classificazione contenuta nella tabella 1 “Vulnerabilità idrogeologica e relativi livelli di rischio” di cui all’art. 20 del PTC .
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente - Per quanto attiene al rischio esplosioni collegato, in particolare, al digestore nel quale è previsto l’accumulo di biogas, in Emilia Romagna ci sono precedenti di iter autorizzativi sospesi fino a definitiva pronuncia dei Vigili del Fuoco.
- Il Comune di Santa Maria a Monte non ha mai coinvolto i cittadini. L’iter per la riassegnazione delle aree PIP del Comune sembra far pensare, per i tempi ristretti in cui si è concluso, ad una sorta di agevolazione delle procedure per la realizzazione dell’impianto.
- La presenza dell’impianto causerebbe certamente una svalutazione degli edifici presenti in zona.
I rappresentanti del Comitato concludono consegnando alla conferenza dei servizi i comunicati stampa degli ultimi giorni relativi al progetto in questione e lasciano la sala riunioni in cui si svolgono i lavori della conferenza dei servizi.
La Conferenza acquisisce agli atti la seguente documentazione integrativa, in parte anticipata per PEC, che il Proponente ha spontaneamente consegnato ai Soggetti competenti:
− Istanza di deroga ai VVF ai sensi DPR 151/11;
− relazione “Richiesta di deroga ai sensi dell'art. 7 del DPR n. 151 del 01.08.2011 – pratica VVFF 46581” (giugno 2012);
− nota con oggetto “Risposte alle domande di Ing. Cacciatore Vigili del Fuoco di Pisa” - (14.06.2012);
− “Documentazione tecnica relativa al parere di conformità per la richiesta del certificato di prevenzione incendi ai sensi del DPR n. 151 del 01.08.2011” - (giugno 2012);
− Tavola 1 “Layout dell'impianto” - (giugno 2012);
− Tavola 2 “Layout dell'impianto” - (giugno 2012);
− Tavola 3 “Classificazione Aree Atex” - (giugno 2012);
− Aggiornamento Figura 0a “Layout dell'impianto su base catastale” - (giugno 2012);
− Integrazioni volontarie ai profili del terreno (giugno 2012 – rev. 0);
− Addendum al contratto preliminare costitutivo del diritto di superficie del 9 gennaio 2012 (22 giugno 2012).
La Conferenza acquisisce agli atti il parere dei Vigili del Fuoco prot. n. 5314 del 18.06.2012.
La Conferenza acquisisce agli atti il parere di ARPAT, prot. n. 44649 del 25.06.2012, favorevole con prescrizioni per quanto riguarda gli aspetti geologici, di emissioni in atmosfera e acustici.
Si apre il dibattito e vengono affrontate, dai soggetti intervenuti in conferenza dei Servizi, le problematiche emerse dall’analisi dei pareri rilasciati dagli enti preposti, delle osservazioni pervenute e di quanto rimarcato dai rappresentati del Comitato di San Donato intervenuti in apertura di riunione.
Prevenzione incendi
Il rappresentante dei Vigili del Fuoco precisa che, per quanto emerso dall’analisi della documentazione integrativa presentata, parte dell’impianto, in particolare l’accumulo di biogas, si qualifica come un gasometro di capacità massima pari a 1.800 m3. Pertanto le condizioni di fattibilità sono subordinate al rilascio della deroga da parte della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco.
La Conferenza stabilisce quindi di subordinare l’efficacia dell’autorizzazione al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
- ottenimento della deroga da parte della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco nel rispetto delle eventuali prescrizioni in essa contenute.
- parere favorevole del Comando Provinciale di Pisa nel rispetto delle eventuali prescrizioni in esso contenute.
In ogni caso la realizzazione dell’impianto non potrà prevedere un aumento del numero dei digestori o degli accumulatori pressostatici né l’invio del biogas in torcia se non per emergenza o manutenzione straordinaria. Qualsiasi modifica apportata al progetto, per l’adeguamento alle eventuali prescrizioni dei Vigili del Fuoco, dovrà essere preventivamente sottoposta agli enti coinvolti nel procedimento autorizzativo al fine di valutarne la sostanzialità.
Alimentazione dell’impianto e utilizzo del digestato
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente La conferenza stabilisce che l’estensione massima dell’area destinata alla produzione della biomassa necessaria ad alimentare l’impianto, non potrà superare i 320ha dichiarati dal proponente nella documentazione di progetto agli atti; per l’approvvigionamento dovrà inoltre essere garantito un sistema da filiera corta, raccomandando al proponente di prediligere i fornitori locali. Il titolare dell’autorizzazione dovrà provvedere ad aggiornare il programma contenente le modalità di approvvigionamento e la provenienza della biomassa avendo cura di indicare estensione e localizzazione dei terreni utilizzati.
Nel caso in cui il proponente dovesse modificare il mix di biomassa previsto dal progetto agli atti, prima del suo utilizzo la nuova miscela dovrà essere preventivamente sottoposta, per l’approvazione, agli enti coinvolti nel procedimento autorizzativo.
In relazione al digestato prodotto dall’impianto, benché la destinazione dello stesso non sia attività da includere nel procedimento autorizzativo, in quanto lo stesso procedimento avviato dalla Provincia di Pisa è riferito esclusivamente alla legge regione Toscana 24.2.2005 n. 39 ed in particolare al rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui all'art. 13, considerate le problematiche evidenziate sull’argomento in gran parte delle osservazioni pervenute, la Conferenza, a titolo precauzionale, prescrive che sia condotta dal titolare dell’autorizzazione l’attività di monitoraggio di seguito descritta:
Prima di ogni utilizzo il digestato (sia solido che liquido), dovrà essere microbiologicamente caratterizzato;
inoltre, con periodicità, inizialmente semestrale per il primo anno, e successivamente annuale, il digestato (sia solido che liquido), dovrà essere caratterizzato anche chimicamente.
Prima del primo spandimento, dovrà essere effettuato un campionamento in bianco sui terreni ove è previsto lo spandimento del digestato, con modalità da concordare preventivamente con ARPAT; successivamente dovranno essere condotti ulteriori campionamenti, con periodicità triennale, al fine di determinare la possibilità di destinare i terreni a diversi utilizzi agronomici.
I risultati della caratterizzazione e dei monitoraggi, come sopra indicati ed eseguiti, dovranno essere consegnati ad ARPAT e USL per la loro valutazione.
Emissioni in atmosfera
La Conferenza stabilisce che, benché le emissioni convogliate prodotte dall’impianto risultino escluse dall’ambito di applicazione di quanto previsto dall’art. 272 comma 1 e Allegato 4 D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., devono essere garantiti e verificati, al momento della messa a regime dell’impianto, i valori previsti dalla parte 3 dell’allegato 1 alla parte V, tabella 1.3 a), dello stesso decreto. Si ribadisce inoltre, per il parametro T.O.C., l’obbligo del rispetto del valore di 150 mg/Nm3 (espresso come C organico) che deve includere la componente metanica.
Per quanto riguarda le emissioni diffuse, si ritiene che nella documentazione presentata sono stati previsti gli accorgimenti utili a minimizzare le emissioni odorigene e i processi fermentativi incontrollati e a rendere non significative le emissioni diffuse dagli stoccaggi e dalle apparecchiature dell'impianto. La conferenza prende atto che gli interventi previsti sembrano idonei.
In ogni caso la Conferenza stabilisce, nell’eventualità in cui durante l’esercizio dell’impianto si dovessero verificare problemi di maleodoranze, che la Provincia si faccia carico di prescrivere, al titolare dell’autorizzazione, l’attuazione di ulteriori interventi di mitigazione e contenimento delle emissioni odorigene.
Sempre a titolo precauzionale la Conferenza prescrive che l’impianto sia dotato di un sistema di monitoraggio in continuo dell’H2S. A tal proposito il proponente dichiara che intende installare un sistema di monitoraggio in continuo dell’H2S sia in uscita dal digestore primario che in ingresso al cogeneratore. La Conferenza stabilisce che il sistema di monitoraggio abbia tali caratteristiche.
Conformità urbanistica ed edilizia – misure compensative
La Conferenza accerta che il progetto proposto non è conforme al Piano Strutturale del Regolamento Urbanistico Comunale (art. 18 e art. 49), come evidenziato dalle deliberazioni assunte dall’amministrazione comunale di Santa Maria a Monte.
La conferenza dà atto che la mancata conformità urbanistica non costituisce di per sé motivo ostativo al rilascio dell’autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto, in quanto, verificato il rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico artistico, ai sensi del D.lgs 387/2003 e smi,
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente l’autorizzazione unica rilasciata costituisce, contestualmente all'effetto principale autorizzativo, anche quello di variante automatica puntuale degli strumenti urbanistici e di pianificazione.
La conferenza precisa che, ai fini dell’individuazione dell’area oggetto di variante urbanistica, gli unici documenti da prendere a riferimento sono le figure 1a e 1b dell’allegato 9A, della documentazione integrativa di progetto, che individuano l’area interessata dall’impianto a biogas contraddistinta con la lettera IB, con perimetro evidenziato di colore blu.
Con riferimento alla realizzazione delle trincee di stoccaggio delocalizzate, descritte nella documentazione integrativa di progetto, la Conferenza dei Servizi precisa che la loro approvazione e realizzazione non rientra nell’ambito del presente procedimento.
La conferenza dà atto che l’iniziativa del proponente di delocalizzare le trincee di stoccaggio è conseguente in parte alla volontà di accogliere, per quanto possibile, il contenuto delle osservazioni pervenute ed in parte alle richieste del Comune di Santa Maria a Monte; la delocalizzazione delle trincee di stoccaggio determina infatti la riduzione del traffico di mezzi necessari all’esercizio dell’impianto ed elimina parzialmente una potenziale sorgente di emissioni odorigene.
Anche in risposta alla specifica osservazione dei rappresentanti del Comitato di San Donato intervenuti in apertura di riunione, la conferenza precisa che la modifica di progetto derivante dalla delocalizzazione delle trincee di stoccaggio non contiene gli elementi necessari a giustificare l’avvio di un nuovo procedimento; infatti la modifica prevede l’eliminazione di una parte delle infrastrutture (le trincee, appunto) potenzialmente responsabili della generazione di impatti (traffico e maleodoranze) mentre è accertato che la stessa eliminazione non genera impatti nuovi e diversi.
Per quanto riguarda le misure compensative a favore del Comune di Santa Maria a Monte, la conferenza dà atto che queste dovranno essere costituite dai seguenti interventi: parcheggio pubblico come da progetto, manutenzione ed eventuale adeguamento della viabilità locale di accesso all’impianto ed eventuali dispositivi puntuali di regolamentazione del traffico (impianto semaforico). La conferenza precisa, in conformità alla lettera h) dell’allegato 2 del D.M. 10.09.2010, che le misure compensative non possono determinare costi per il proponente superiori al 3% dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica prodotta annualmente dall’impianto.
Entro due anni dall’entrata in esercizio dell’impianto, al Comune sarà garantita la prelazione sull’energia termica recuperata dall’impianto (210kWt) da destinare alle utenze indicate dal Comune stesso. Nel frattempo può essere sospesa la prevista realizzazione della rete di teleriscaldamento per il fabbricato detto "Casa Poli", composto da 6 unità residenziali, da intendersi comunque alternativa alle utenze eventualmente indicate dal Comune di S. Maria a Monte.
Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere stipulata, fra proponente e Comune, la convenzione che regola puntualmente gli interventi relativi alle misure compensative.
Varie
• La Conferenza verifica la disponibilità del suolo per la realizzazione dell’impianto e delle opere connesse. Le particelle interessate dall’impianto sono le n. 150, 151, 209, e 211 del foglio 41. Con riferimento alla vasca di compensazione, opera connessa, la Conferenza verifica che la particella interessata è la n. 231 del foglio 41, mentre le particelle interessate dalla realizzazione della rete di teleriscaldamento sono le n. 173 e n. 175 del foglio 41. Tutte le particelle indicate risultano in disponibilità del proponente in virtù di un contratto preliminare di costituzione del diritto di superficie del 09.01.2012 e dell’addendum del 22.06.2012. La planimetria da prendere a riferimento è la Figura 0a “Layout dell'impianto su base catastale” aggiornata, acquisita agli atti dalla odierna conferenza. Con particolare riferimento alla rete di teleriscaldamento, descritta nella documentazione integrativa di progetto, la Conferenza dei Servizi precisa che la realizzazione e l'esercizio della rete di teleriscaldamento dovranno essere autorizzati secondo la normativa vigente.
• Nella documentazione di progetto la stima del traffico indotto indica i picchi massimi attesi di numero di mezzi/ora in ingresso all’impianto. Pertanto il numero dei transiti (entrate + uscite) da prendere a riferimento si ottiene moltiplicando per due il valore indicato nell’ultima colonna “mezzi medi giorno” della Tabella 2 del l’Allegato 1A “Piano di approvvigionamento biomasse” (7 mezzi – ossia 14 transiti – picco massimo stimato per il mese di giugno).
• Il proponente dichiara che la capacità volumetrica di carico dei mezzi che si intendono utilizzare per il trasporto della biomassa è pari a 36 metri cubi (2,5x8x1,8 metri) e pertanto è garantito il trasporto di 20 tonnellate di biomassa alla volta anche considerando una densità pari a 650-700 kg/m3 che, peraltro, caratterizza la biomassa fresca e non quella insilata (più densa) a conferma della stima del numero di mezzi circolanti. Il 6
Provincia di Pisa – Servizio Ambiente proponente si impegna, dove possibile, a ridurre il numero di transiti utilizzando la stessa trattrice per trainare in ingresso il rimorchio contenente la biomassa e in uscita il rimorchio contenente il digestato.
• La conferenza, con riferimento alla tabella 1 del PTC "Vulnerabilità idrogeologica e ralativi livelli di rischio", dà atto che appare forzata l’assimilazione ad una centrale termoelettrica dell'impianto a biogas. In ogni caso, anche volendo effettuare la valutazione del rischio connesso alla vulnerabilità idrogeologica dell’area considerando l’impianto al pari di una centrale termoelettrica, i risultati riportati nello studio eseguito sulla base dei valori dei coefficienti di permeabilità calcolati, derivanti da prove in situ e della geometria del sottosuolo, ricostruita sulla base delle indagini eseguite, è possibile affermare che le opere di contenimento previste per i centri di pericolo individuati nel progetto sono tali da escludere, se correttamente realizzate e gestite, possibili fenomeni di infiltrazione nel sottosuolo delle sostanze inquinanti.
• Ai fini dell’approvvigionamento idrico dell’impianto è stato verificato che la portata necessaria di 1m3/giorno è compatibile con quella di un eventuale pozzo da realizzare e concessionare in prossimità dell’impianto;
l’eventuale allacciamento alla rete dell’acquedotto dovrà essere verificata direttamente con il gestore.
• Come precisato nelle “Integrazioni volontarie ai profili del terreno (giugno 2012 – rev. 0)” per mero errore materiale la documentazione agli atti indicava dimensioni non corrette della vasca di compensazione. Il proponente precisa che il parere dell’Autorità di Bacino del fiume Arno è stato espresso sulla base del corretto dimensionamento della vasca stessa (70m x 215m).
• Il proponente dichiara che la vasca del digestato liquido è dotata di guaina impermeabilizzante. La conferenza stabilisce che prima dell’inizio dei lavori dovrà essere fornita specifica relazione tecnica contenente le modalità di impermeabilizzazione e la scheda tecnica del materiale utilizzato.
Il Proponente precisa che:
− Tavola 1 “Perimetro dell'Impianto su estratto di Mappa catastale” - (gennaio 2012) è sostituita con Figura 0a aggiornata acquisita nella odierna conferenza;
− Tavola 4 “Layout dell'Impianto” - (gennaio 2012) è integrata con Figura 25a e 25b allegate alla relazione
“Integrazioni volontarie ai profili del terreno” (giugno 2012 – rev. 0);
− Tavola 5 “Layout su foto aerea” - (gennaio 2012) è sostituita con Figura 0e;
− Tavola 6 “Progetto opera a verde” - (gennaio 2012)è sostituita con Figura 7;
− Tavola 7c “Sezioni dell'impianto” - (gennaio 2012) è sostituita con Figura 0c;
− Tavola 9 “Routing principali Tubazioni” - (gennaio 2012) è sostituita con Figura 0b;
− Tavola 16 “Impianto Antincendio” - (gennaio 2012) è sostituita da integrazioni acquisite nella odierna conferenza:
− Allegato 2 “Piano di approvvigionamento Biomasse” - Allegato 2-P12_SEB_002 – (16.01.2012) è sostituito con Allegato 1A;
− Allegato 4 “Piano di Dismissione e Smaltimento” - Allegato 4-P12_SEB_002 – (16.01.2012); da sostituire da Allegato 28A;
− Allegato A “Valutazione di Impatto Acustico” - P12_SEB_002 – (gennaio 2012); sostituita da Allegato 0A della documentazione integrativa, acquisita agli atti con prot. n. 159333 del 06.06.2012;
− Allegato 18 “Esame Progetto per Ottenimento CPI” - Allegato 18-P12_SEB_002 – (12.10.2011) (con Tavola 1
“Layout dell'impianto – (gennaio 2012), Tavola 2 “Impianto Antincendio” – (gennaio 2012), Tavola 3
“Classificazione Aree Atex” – (gennaio 2012)); sostituito con documentazione integrativa acquisita in conferenza;
− Allegato 19 “Relazione Idrologico-Idraulica” - Allegato 19-P12_SEB_002 – (12.10.2011) sostituita da Allegato 0B della documentazione integrativa, acquisita agli atti con prot. n. 159333 del 06.06.2012.
La conferenza dà atto che la documentazione integrativa fornita è esaustiva e consente di pervenire ad una valutazione compiuta del progetto in corso di autorizzazione.
La conferenza prende atto dell’impegno profuso dal proponente nell’apportare modifiche al progetto, nell’ottica di conformarsi, per quanto possibile, alle raccomandazioni emerse nella fase interlocutoria del procedimento, sulla base anche degli orientamenti della Regione Toscana in materia di impianti a biomassa.
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Provincia di Pisa – Servizio Ambiente Con riferimento al punto 16.4 (Nell'autorizzare progetti localizzati in zone agricole caratterizzate da produzioni agro- alimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, deve essere verificato che l'insediamento e l'esercizio dell'impianto non comprometta o interferisca negativamente con le finalità perseguite dalle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale) delle linee guida approvate dal DM 10.09.10, la Conferenza accerta, sulla base delle dichiarazioni dell’imprenditore agricolo proprietario dell’area, che l'area interessata dall'impianto, pur risultando classificata area DOP o IGP per le seguenti produzioni: olio extravergine oliva toscano, prosciutto toscano DOP, mortadella bologna, pecorino toscano DOP, salamini italiani alla cacciatora DOP e per il vitellone bianco dell'Appennino centrale IGP (fonte: sito internet dell'ARSIA della Regione Toscana), non è attualmente, e non è mai stata utilizzata in passato, per la produzione di tali prodotti.
Decisioni
Vista la documentazione tecnica complessiva di progetto, visti i pareri inviati e espressi durante la riunione dagli Enti coinvolti, viste le osservazioni pervenute, così come previsto dalla Legge n. 241/90 e ss.mm., la Conferenza dei Servizi, ai sensi della Legge Regionale n. 39/2005 e ss.mm., del D.M. 10.09.10 stabilisce di procedere al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto a biogas, di potenza elettrica pari a 999kWe e termica pari a 2700kWt potenza termica nominale del motore erogabile in base al combustibile introdotto, da installarsi nel Comune di Santa Maria a Monte, proponente “Prati Bioenergia Società Agricola a.r.l.”, vincolandola all’attuazione delle prescrizioni previste dagli enti preposti in sede di dibattimento e/o di rilascio parere se non diversamente trattate nell’ambito della Conferenza dei Servizi e relazionate nel presente verbale, elencate e riassunte nell’Allegato A1 al presenta verbale.
Letto, approvato e sottoscritto
ARPAT M. Paoli firmato
ARPAT M. Dell'Innocenti
Azienda USL 5 Pisa Zona della Valdera L. Della Bruna firmato Azienda USL 5 Pisa Zona della Valdera M. Villano
Comune di Santa Maria a Monte S. Paperini firmato Vigili del Fuoco di Pisa S. Cacciatore firmato
Provincia di Pisa L. Pioli firmato
Provincia di Pisa F. Re firmato
Provincia di Pisa A. Sanna firmato
Provincia di Pisa G. Iacono firmato
Provincia di Pisa C. Caprioli Firmato
Proponente G. Prati firmato per presa visione
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