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Primaluna. Due compagni di università hanno messo in piedi l’azienda agricola “Monte Agrella”

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Academic year: 2022

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LA PROVINCIA

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GIOVEDÌ 16 APRILE 2020

PRIMALUNA MARIO VASSENA

L’agricoltura di mon- tagna ha richiamato alla natu- ra due giovani che da compa- gni alla facoltà di agraria di Edolo dell’Università degli studi di Milano hanno poi messo in piedi un’azienda che produce i piccoli frutti.

È la storia di Attilio Mele- si, 33 anni di Primaluna, e Mi- rko Vittori, 32 anni, di Pre- mana soci nell’azienda agrico- la “Monte Agrella”.

Entrambi part time

Entrambi pero non sono occu- pati a tempo pieno, solo part time: Melesi è un libero pro- fessionista, fa l’agronomo, ed ha un incarico in Comunità montana; Vittori invece lavo- ra nell’azienda artigianale di famiglia che produce tronche- si a Premana.

«Eravamo andati con l’Uni- versità – racconta Melesi – a vedere un impianto in Valtel- lina, un mirtilleto. Io avevo dei prati di proprietà di papà ed abbiamo iniziato a fare le ana- lisi del terreno per misurare il Ph, per vedere dove era più acido».

Nella frazione di Gero, sono state messe le prime 600 pian- tine di mirtillo ed era il 2011.

Valsassina

I piccoli frutti diventano un business

Primaluna. Due compagni di università hanno messo in piedi l’azienda agricola “Monte Agrella”

Mirtilli, lamponi, ribes, fragole e more concimati solo con letame, che divengono confetture naturali

Poi sotto il cimitero di Pri- maluna è stata realizzata la serra per le more, le fragole ed i lamponi. Nel terreno sopra la caserma dei carabinieri di In- trobio un altro campo con mirtilli, lamponi e ribes ed in totale sono diventati 5mila i metri quadri coltivati.

«Lo scorso anno abbiamo prodotto 20 quintali di piccoli frutti. - raccontano Melesi e Vittori – A Gero abbiamo an- che le api, venti arnie. Noi ab- biamo iniziato a lavorare con il biologico, non trattiamo le piante. L’unico concime che usiamo è il letame di mucca.

Vendiamo i mirtilli freschi a ristoranti locali e negozi. I lamponi che sono difficili da commerciare sono trasforma- ti in confetture al 70% di frut- ta, con l’aggiunta del solo zuc- chero di canna».

Il nome dell’azienda è venu- to dal primo campo coltivato, quello di Gero, dove c’era stata la storica frana del 15 novem- bre 1762 che si staccò dal ver- sante del monte Agrella, an- dando a distruggere la frazio- ne e parte della vicina Barco- ne, provocando 119 vittime e la morte di 400 capi di bestiame.

Radicchio e asparago

I due agronomi hanno tentato anche la coltivazione del “Ra- dicchio dell’orso”, una pianta selvatica simile al tarassaco che cresce sui pascoli di mon- tagna, tra i 1.000 ed i 2.200 me- tri, e del “rosec”, l’asparago selvatico, ma con scarso suc- cesso di vendita.

«Abbiamo provato sull’alpe Chiarino, a Premana. – spiega- no – Il radicchio è cresciuto bene e l’abbiamo messo sotto-

lio ma non va moltissimo mentre invece nel bresciano tutti ne vanno matti. Da noi non c’è la tradizione delle er- be».

Come in altri settori, anche il mirtillo ha il suo parassita che non è ancora stato debel- lato: la drosophila suzukii, moscerino che buca il frutto ed è stato importato, probabil- mente a Cuneo, dove un pro- duttore ha acquistato delle piante in Cina.

«La mosca soffre il caldo ed il secco. A Gero non c’è. – dice Melesi – Per evitarla bisogna raccogliere tutti i giorni. Non c’è una cura».

quella di più recente nascita è

“Il frutteto della Valsassina”

di Barzio che abbina alle mele le fœragole poi ci sono le “Tre casine” di Cortabbio di Prima- luna ed in Valbiandino i mir- tilli di Paolo Artusi per non dimenticare la Cascina Coldo- gnetta di Barzio che è stata la prima a coltivare un’ampia va- rietà di piccoli frutti accanto ad altri frutti locali spontanei.

Prodotti naturali apprezza- ti per la qualità e la varietà , venduti in loco o nei mercatini dell’agricoltura bio.

M.Vas.

fermando di dover provvedere a un’integrazione puntuale del contratto di concessione per chiarire in maniera definitiva tutte le questioni ancora aperte conseguenti all’incendio: dura- ta effettiva della concessione, imputazione dell’importo dei lavori straordinari non coperti dall’assicurazione, revisione Barzio

La società che gestisce il centro fondo risponde al sindaco

«Comune inerte fino a oggi»

La Trifoglio Srl, socie- tà che ha in gestione il centro fondo dei Piani di Bobbio, repli- ca al sindaco di Barzio Giovanni Arrigoni Battaia, in merito al pagamento del canone d’affitto della struttura, a seguito dell’in- cendio del 4 marzo 2017. Il pri- mo cittadino aveva dichiarato l’avvio di un tavolo per negoziare il nuovo canone, annunciando l’inizio di «una normale trattati- va». Una ricostruzione che la Trifoglio contesta: «Il Comune, con delibera dell’aprile 2019, ha concesso una nuova proroga, af-

Il centro fondo di Bobbio

Cortenova

Nuove modalità di ac- cesso al Centro di raccolta diffe- renziata di via Carreggiata, in lo- calità Calchera di Bindo, gestita da Silea con il supporto dei vo- lontari della Protezione civile.

L’orario è ridotto e l’accesso è limitato al massimo a due perso- ne.Fino al 3 maggio quindi, al mercoledì, dalle 14 alle 16, pos- sono recarsi al centro i cittadini di Cortenova, Parlasco e Prima- luna mentre al sabato sono am- messe le utenza di Casargo, Crandola, Margno e Taceno, dalle 10 alle 12.

È obbligatorio l’utilizzo di mascherina e guanti per poter entrare al centro.La disposizio- ne potrebbe essere prorogata anche oltre al 3 maggio, in rela- zione all’evolversi dell’attuale stato di emergenza. M.Vas.

mercato), per chi avesse neces- sità, fornisce anche mascherine e prodotti igienizzanti.

«Mi raccomando l’uso delle mascherine - è l’appello del ge- store Perini -, perché stamattina ho notato che alcuni clienti la tengono sul collo o sui capelli.

Grazie».

Intanto a Ballabio prosegue la distribuzione, porta a porta, grazie ai volontari, delle 1050 mascherine fornite al Comune dalla Regione.

B.Gro.

Una delle serre dell’azienda agricola

Attilio Melesi e Mirko Vittori erano compagni d’università

In valle anche altre aziende Si vende a dieci euro al chilo

Sono quattro le va- rietà di pianta di mirtillo colti- vati a Primaluna: il precoce che permette di avere il frutto per tutta l’estate, l’intermedio ed il tardivo con le raccolte da metà giugno fino al 16-17 ago- sto.Il lampone invece si racco- glie a giugno ed ottobre ed in serra tutto l’anno, dal maggio

fino a novembre, e le more fruttificano invece in agosto.

La strategia di vendita adottata, per non deprezzare il prodotto e dare la possibilità a chi rivende di guadagnare qualcosa, è stata di fissare il prezzo a 10 euro al chilo per tutti i piccoli frutti.

Nel settore in valle ci sono altre aziende che producono:

Le marmellate realizzate con l’aggiunta di zucchero di canna

delle scadenze per il pagamento del canone. Nonostante le no- stre ripetute richieste la delibe- ra è però rimasta senza seguito».

Da qui la scelta di rivolgersi a un legale: «Di fronte all’inerzia del Comune, la Trifoglio si è vista costretta ad attivare la procedu- ra di invito a stipulare una con- venzione di negoziazione assi- stita».

La Trifoglio rende anche noto che «in data 13 gennaio 2020 il Comune ha richiesto il paga- mento dei canoni ancora in so- speso, senza aver definito l’inte- ra questione come previsto dalle delibere rimaste disattese». Sul tavolo c’è anche il tema dei costi:

«Al fine di una ristrutturazione più celere, il Comune ha ceduto alla Trifoglio il credito derivante dall’indennizzo assicurativo che però non è bastato a coprire le spese per ottenere l’agibilità.

Si tratta di interventi definiti co- me straordinari dalle stesse de- libere e quindi che devono esse- re coperti dal Comune». Infine la Trifoglio precisa anche le tempistiche «Solo il 16 dicem- bre 2017 l’attività ha potuto ri- prendere parzialmente. Dal- l’estate 2019 la ripresa». S.Sca.

Canone pista fondo

«Trifoglio costretta a ricorrere ai legali»

Piattaforma ecologica Accesso per comuni

Ballabio

Il gestore ha sanificato e invita i clienti a mantenere le misure di sicurezza indossando le mascherine

Riaperto ieri sanifica- to il distributore di benzina di via Provinciale dell’Eni. Specia- listi hanno provveduto a, con particolari prodotti, detergere tutti gli ambienti della stazione per garantire la massima sicu- rezza dei clienti e dello stesso benzinaio.

Il gestore, Luigi Perini co- munica che, fino al 3 maggio, la stazione sarà aperta solo la mat- tina ribadendo che, come negli negli altri luoghi frequentati dal pubblico per la spesa, banche e così via, vanno adottate tutte le precauzioni come il rispetto del- la distanza di sicurezza di alme- no un metro, mascherina e guanti. A tal proposito, la stazio- ne di servizio (davanti al super-

Riaperto il benzinaio Al mattino e distanziati

Riaperto il distributore

n Il nome

dell’azienda

è venuto dal primo

campo coltivato,

quello di Gero

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