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Toscana Notizie flash Lavoro

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Academic year: 2022

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1Numero 35/2018

35/2018

Toscana Notizie flash Lavoro

IL QUADRO D’INSIEME

Per la prima volta dall’inizio della crisi si è superata in Toscana la soglia di 1 milione di addetti dipendenti. È questo un risultato che misura il progressivo miglioramento del quadro occupazionale degli ultimi anni in Toscana. Il bilancio positivo del 2017, quindi, consolida il percorso di recupero delle posizioni perse nel corso della crisi in atto. L’aumento degli addetti è peraltro trasversale a tutti i settori dell’economia ed è particolarmente intenso in molti rami di specializzazione regionale, anche se trainato dalla crescita delle posizioni di lavoro a termine. All’espansione della domanda di lavoro si associa una riduzione della disoccupazione e una attenuazione delle disparità di genere e di età, essendo i giovanissimi i principali destinatari delle nuove posizioni di lavoro.

Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana

Direzione Generale LAVORO Settore Lavoro

I NUMERI

Sintesi a punti

► Il bilancio 2017 degli addetti dipendenti si chiude con una crescita del 2,4% su base annuale, corrispondente a 18 mila unità di lavoro in più rispetto al 31 Dicembre 2016.

L’accelerazione delle posizioni lavoro dipendente è trainata dal lavoro a termine, che accresce la propria dotazione di oltre 28 mila unità in termini medi nell’anno, mentre si contano quasi 3,8 mila addetti in meno a tempo indeterminato.

La distribuzione settoriale degli addetti del 2017 mostra una crescita trasversale a tutte le principali attività, con tassi di variazione superiori a quelli, già positivi, del 2016. Incrementi nettamente superiori alla tendenza complessiva si evidenziano per i servizi turistici (+5,3%) e per alcune attività del Made in Italy, in particolare il tessile (+6,3%) e la concia e pelletteria (+6,9%).

La crescita degli addetti è diffusa a tutto il territorio regionale e nel 2017 hanno colmato il proprio defi cit anche i territori che nel 2016 aveva assistito ad una contrazione della domanda di lavoro.

Nel 2017 è cresciuto il numero di avviamenti, che ammontano ad oltre 800 mila occasioni di lavoro, di cui 78 mila a tempo indeterminato. La crescita delle assunzioni è stata equilibrata per genere e concentrata tra i più giovani. Si riducono le occasioni di lavoro stabile, ma si consolida il recupero dell’apprendistato già osservato nel 2016; 7 assunzioni su 10 sono avvenute con contratti di lavoro a tempo determinato, anche in modalità di somministrazione.

Dopo l’eccezionale espansione del 2015, oggi meno di 1 assunzione su 10 è a tempo indeterminato e la decelerazione è rafforzata dalla complementare riduzione delle trasformazioni contrattuali.

Tornano a crescere le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate: +30,8%. Questo consistente aumento è dovuto principalmente alle diffi coltà delle aziende della provincia di Livorno.

Coerentemente con le maggiori opportunità d’impiego, si riduce il numero di persone in cerca di lavoro, che negli ultimi 12 mesi passano da 164 mila a 148 mila, nonché il tasso di disoccupazione complessivo, che scende in un anno di quasi un punto percentuale (dal 9,5%

all’8,6%). Permane il differenziale negativo a carico delle donne (10,3% nel quarto trimestre contro l’8,9% della componente maschile).

La ripresa della domanda di lavoro si rifl ette in una signifi cativa riduzione delle ore di cig autorizzate dall’Inps, che deriva dal sostanziale abbattimento della gestione in deroga ma anche dal minor utilizzo delle gestioni ordinaria e straordinaria; tutte le province della Toscana contribuiscono a questo risultato, sebbene con intensità differenti (il 60% della riduzione deriva dalle province di Firenze e Livorno).

► I dati Istat confermano il clima positivo dell’occupazione in Toscana, rilevando per il 2017 una media di 1,6 milioni di lavoratori (come somma di dipendenti e autonomi). Nonostante la crescita in atto negli ultimi quattro anni, l’intensità d’impiego tuttavia è oggi inferiore al passato, come attesta il dato Istat sul part-time in Toscana: lavora oggi a tempo parziale il 24% degli occupati, era circa il 15% negli anni precedenti la crisi.

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2Numero 35/2018

flash Lavoro

Il lavoro dipendente in Toscana

Il bilancio 2017 del lavoro dipendente in Toscana segna un risultato positivo: per la prima volta dall’inizio della crisi si è superata la soglia di 1 milione di addetti. È questo quanto emerge dall’aggiornamento dei dati censuari sullo stock di lavoratori con il saldo dei flussi rilevati nelle comunicazioni obbligatorie e registrati nel Sistema informativo lavoro - Sil - di Regione Toscana3. Il successo del 2017 è il frutto di un triennio di costante recupero delle posizioni perse nel corso della crisi e per cui a partire dalle 998 mila posizioni aperte nel 2009, poi ridotte a poco più di 970 mila nel 2014, nel 2015 se ne stimavano 977 mila, 999 mila nel 2016 ed oggi 1,024 milioni (+5,4%

rispetto al 2014 e +2,5% rispetto al 2009). Coerentemente con il risultato complessivo, l’andamento del quarto trimestre dell’anno registra una performance migliore di quella dello stesso periodo nel 2016 (+2,0% di addetti) e del 2015 (+4,4%). Ciononostante, lo scarto tra quarto e terzo trimestre è nel 2017 leggermente più ampio rispetto al 2016, circostanza che indica una performance occupazionale particolarmente positiva nel terzo trimestre del 2017 (Grafico 1).

Grafico 1

Addetti dipendenti per mese. toscAnA. Gennaio 2014 - Dicembre 2017 Grezzi Destagionalizzati Ottobre-Dicembre

920.000 940.000 960.000 980.000 1.000.000 1.020.000 1.040.000 1.060.000 1.080.000

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre

2014 2015 2016 2017

Fonte: stime IRPET

Guardando alla composizione per modalità contrattuale, si conferma innanzitutto che l’accelerazione del 2017 è da attribuire interamente al lavoro a termine, cresciuto in termini tendenziali del 17,5%

nel quarto trimestre e del 15,1% nell’anno. Il lavoro a tempo indeterminato, viceversa, dopo un inizio in leggera crescita sperimenta una flessione nella seconda parte del 2017, che culmina con una variazione del -1,6% nel quarto trimestre (-0,5% la variazione rispetto al 2016). Spostando la base del confronto al 2014, quale ultimo anno precedente il contratto a tutele crescenti e relativi incentivi, abbiamo oggi in Toscana circa 42,5 mila dipendenti in più a tempo indeterminato (+5,5%) e 9,7mila a termine (+4,7%) (Grafici 2 e 3).

3 Per un approfondimento sul metodo di stima degli addetti si veda l’Appendice di FlashLavoro, I Numeri n. 34/2017.

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3

I NUMERI

Numero 35/2018

Grafico 2 Grafico 3

Addetti A tempo indeterminAto. toscAnA. Addetti con contrAtto A termine*. toscAnA.

Gennaio 2014 - Dicembre 2017 Gennaio 2014 - Dicembre 2017

Grezzi Destagionalizzati Ottobre-Dic.

750.000 760.000 770.000 780.000 790.000 800.000 810.000 820.000

2014 2015 2016 2017

Grezzi Ottobre-Dicembre

140.000 160.000 180.000 200.000 220.000 240.000 260.000

2014 2015 2016 2017

* Esclusi lavoratori domestici e contratto intermittente Fonte: stime IRPET

Rispetto alla distribuzione settoriale degli addetti, la crescita del 2017 si dimostra trasversale a tutte le attività, con tassi di variazione superiori a quelli, sempre positivi, del 2016. Solo le costruzioni rilevano un aumento degli addetti leggermente inferiore a quello precedente (Tabella 4). Tra le attività del Made in Italy si distingue particolarmente la crescita del 6,3% nel ramo del tessile e del 6,9% nella concia e pelletteria, mentre tra le attività del terziario si impone la dinamica dell’indotto turistico, al quale appartiene il 9,2% degli addetti nel 2017 con un tasso di crescita dell’8,3% che rafforza il risultato già estremamente favorevole del 2016.

Tabella 4

Addetti dipendenti per settore. toscAnA Variazioni % 2016/2015 e 2017/2016

2016/2015 2017/2016 2016/2015 2017/2016

AGricoLtUrA 2,2% 2,6% costrUZioni 1,6% 0,9%

INDUSTRIA 2,4% 2,8% terZiArio 2,3% 2,4%

Made in Italy 3,3% 3,7% Tempo libero 4,8% 5,3%

Ind. tessile-abbigl. 6,7% 6,3% Commercio al dettaglio 2,9% 1,6%

Concia, pelletteria 3,0% 6,9% Servizi turistici 6,4% 8,3%

Ind. alimentari 3,4% 3,0% Ingrosso e logistica 2,1% 1,7%

Oreficeria 1,9% 0,7% Comm. ingrosso 2,4% 2,2%

Legno/mobilio -3,1% -1,5% Trasporti e magazz. 1,8% 1,2%

Ind. calzature 0,7% -2,0% servizi finanziari -1,5% -1,8%

Ind. marmo -0,5% -1,9% Terziario avanzato 0,7% 0,7%

Altro made in Italy -1,0% -1,6% Servizi alla persona 1,5% 1,9%

Metal meccanica 1,7% 2,7% Pubblica amm. -2,8% -1,7%

Prod.metallo 1,3% 3,6% Istruzione 4,5% 4,1%

Apparecchi meccanici 2,3% 2,9% Sanità/servizi sociali -0,1% 1,0%

Mezzi di trasporto 2,0% 1,4% Riparazioni e noleggi 4,3% 2,5%

Macchine elettriche 1,1% 1,7% Altri servizi 4,2% 3,5%

Altre industrie 1,2% 0,8% Altri servizi 3,4% 2,2%

Ind. chimica-plastica 1,8% 2,3% Servizi vigilanza 6,0% -0,1%

Ind. farmaceutica 3,9% 2,0% Servizi di pulizia 1,3% 2,6%

Ind. carta-stampa 1,5% 1,5% Servizi di noleggio 6,5% 4,8%

Utilities 0,8% 0,0% Attività immobiliari 5,9% 1,8%

Altre industrie -3,4% -4,4% TOTALE 2,3% 2,4%

Fonte: stime Irpet

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4Numero 35/2018

flash Lavoro

Guardando alla distribuzione territoriale degli addetti, si rileva che la crescita dei SLL di Firenze, Pisa, Arezzo e Siena è in linea con la media regionale, mentre le variazioni sono più accentuate in alcune aree della Toscana centrale (Borgo San Lorenzo e Prato in particolare), nell’area di Cortona per l’ambito aretino, lungo la costa nei SLL di Viareggio, Piombino e Volterra e, più a sud, diffusamente nei territori del grossetano (Figura 5).

Figura 5

Addetti dipendenti per AreA GeoGrAficA Variazione % 2017-2016

Minore di 1,5%

Da 1,5% a 2,4% (media Toscana) Da 2,4% a 3,0%

Superiore a 3,0%

39

43 16 1

3

4 5

38

32

35

29 30

42

13

46 9

33 26

17

25

31

44 24

10

36 12

28

41 37 8

2

47 15

7

22 14

40 20

23 19

11

18

34

45 20

21

Fonte: stime IRPET

La domanda di lavoro

Considerando gli avviamenti come l’espressione della domanda di lavoro soddisfatta dal mercato regionale, il 2017 segna una accelerazione delle occasioni di lavoro sia rispetto al 2016 (+12,8%) che rispetto al 2015 (+4,1%), che fu l’anno del Jobs Act e della completa decontribuzione degli oneri a carico dei datori di lavoro (Tabella 6 e Grafico 7).

La crescita degli avviamenti del 2017 risulta equamente distribuita per genere, mentre l’aumento risulta maggiormente concentrato nelle classi di età più giovani (+28% gli avviamenti degli under 25 rispetto al 2016 e al 2015). La composizione delle assunzioni per cittadinanza rileva un aumento trasversale delle opportunità d’impiego, sebbene la crescita sia più sostenuta per gli italiani rispetto agli stranieri (Tabella 8).

Come anticipato nell’analisi degli stock, l’aumento dell’occupazione nel 2017 è trainato dai contratti di lavoro a tempo determinato, che costituiscono il 52,6% degli avviamenti totali e che arrivano a rappresentare il 70% delle occasioni di impiego se sommate al lavoro in somministrazione. Dopo l’eccezionale espansione del 2015, il 2017 si chiude con una consistente riduzione delle occasioni di lavoro stabile: nel 2015 fu a tempo indeterminato il 17,6% degli avviamenti, nel 2017 è il 9,8% ed è il volume più basso dall’inizio della crisi. La decelerazione del contratto a tempo indeterminato è peraltro rafforzata dall’andamento delle trasformazioni contrattuali (Tabella 10). Prosegue, invece, il recupero dell’apprendistato, che nel 2017 cresce del 19,8% rispetto al 2016 e del 46,4% rispetto al 2015, quando ha inevitabilmente sofferto la competizione degli sgravi sul lavoro stabile (Tabella 9).

1 Lunigiana 2 Massa Carrara 3 Pontremoli 4 Barga

5 Castelnuovo di Garfagnana 6 Lucca

7 Pietrasanta 8 Viareggio 9 Montecatini 10 Pistoia

11 San Marcello Piteglio 12 Prato

13 Borgo San Lorenzo 14 Castelfiorentino 15 Empoli 16 Firenze 17 Firenzuola 18 Castagneto Carducci 19 Cecina

20 Livorno 21 Isola d'Elba 22 Piombino

23 Rosignano Marittimo 24 Pisa

25 Pomarance 26 Pontedera 27 San Miniato 28 Volterra 29 Arezzo 30 Bibbiena 31 Cortona 32 Montevarchi 33 Sansepolcro 34 Chiusi 35 Montalcino 36 Montepulciano 37 Piancastagnaio 38 Poggibonsi 39 Siena 40 Sinalunga 41 Castel del Piano 42 Follonica 43 Grosseto 44 Manciano 45 Monte Argentario 46 Orbetello 47 Pitigliano

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5

I NUMERI

Numero 35/2018

Nel 2017 una assunzione su cinque è avvenuta nel settore degli alberghi e ristoranti, con una crescita del 27,9% che sopravanza la flessione del 2016. Stessa sorte per le assunzioni nel comparto industriale e nel commercio, mentre nel caso delle costruzioni l’espansione del 2017 non è comunque sufficiente a ripristinare le opportunità del 2015 e mantiene il livello della domanda al di sotto dei livelli pre-crisi (nel 2009 furono circa 40mila le assunzioni nel settore delle costruzioni). Bene anche i servizi di trasporto e magazzinaggio, che tuttavia mantengono la propria incidenza attorno al 3%

degli avviamenti (Tabella 11).

Sul versante territoriale, nel 2017 alcune province hanno colmato il deficit di assunzioni precedente;

in particolare, a Massa Carrara gli avviamenti sono cresciuti del 20,5% nel 2017 con una variazione positiva consistente anche sul 2015 (+6,3%) e la stessa tendenza si registra anche nei territori di Lucca, Pisa e Siena. A Pistoia, Arezzo e Firenze, invece, la buona performance del 2017 riallinea il risultato sui livelli del 2015 (Tabella 12).

Tabella 6

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti mensiLi. toscAnA. 2015 - 2017 Valori assoluti e variazioni % sul mese e trimestre corrispondente dell’anno precedente

2015 2016 2017 2016/2015 2017/2016

Gennaio 76.054 64.830 68.325 -14,8 5,4

Febbraio 55.041 47.654 49.599 -13,4 4,1

Marzo 63.910 57.087 65.494 -10,7 14,7

I Trimestre 195.005 169.571 183.418 -13,0 8,2

Aprile 72.659 62.812 83.324 -13,6 32,7

Maggio 68.769 62.704 72.081 -8,8 15,0

Giugno 72.929 66.325 80.270 -9,1 21,0

II Trimestre 214.357 191.841 235.675 -10,5 22,8

Luglio 57.706 58.910 64.833 2,1 10,1

Agosto 35.402 35.479 44.460 0,2 25,3

Settembre 82.599 77.481 86.719 -6,2 11,9

III Trimestre 175.707 171.870 196.012 -2,2 14,0

Ottobre 65.689 71.055 76.288 8,2 7,4

Novembre 58.269 57.137 60.344 -1,9 5,6

Dicembre 60.965 48.709 49.518 -20,1 1,7

IV Trimestre 184.923 176.901 186.150 -4,3 5,2

TOTALE 769.992 710.183 801.255 -7,8 12,8

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana Grafico 7

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti mensiLi. toscAnA. Gennaio 2014 - Dicembre 2017 Variazioni % sul mese corrispondente dell’anno precedente

-30%

-20%

-10%

0%

10%

20%

30%

40%

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre Novembre Dicembre

2014 2015 2016 2017

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana

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6Numero 35/2018

flash Lavoro

Tabella 8

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti per Genere, cLAsse di età e LAvorAtori strAnieri.

toscAnA. 2015 - 2017

Valori assoluti e variazioni % sull’anno precedente

2015 2016 2017 Variazioni %

2016/2015 2017/2016

Donne 390.075 348.785 395.256 -10,6 13,3

Uomini 379.917 361.398 405.999 -4,9 12,3

15-24 116.384 116.784 148.972 0,3 27,6

25-34 222.942 201.452 223.997 -9,6 11,2

35-44 207.108 181.705 191.864 -12,3 5,6

45-54 151.583 140.318 156.337 -7,4 11,4

55 e oltre 71.976 69.924 80.085 -2,9 14,5

Stranieri 174.390 169.618 185.215 -2,7 9,2

Italiani 595.602 540.565 616.040 -9,2 14,0

TOTALE 769.992 710.183 801.255 -7,8 12,8

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana Tabella 9

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti per tipoLoGiA contrAttUALe. toscAnA. 2015 - 2017 Valori assoluti e variazioni % sull’anno precedente

2015 2016 2017 Variazioni %

2016/2015 2017/2016

Lavoro a tempo indeterminato 135.651 92.726 78.409 -31,6 -15,4

di cui Part-Time 64.986 45.667 38.331 -29,7 -16,1

Apprendistato 19.219 23.495 28.142 22,2 19,8

Lavoro a tempo determinato 381.371 367.420 421.073 -3,7 14,6

Somministrazione 114.306 125.196 139.780 9,5 11,6

Lavoro a progetto/co.co.co 20.574 17.341 16.564 -15,7 -4,5

Lavoro intermittente 24.964 24.435 53.414 -2,1 118,6

Lavoro domestico 33.047 33.693 35.276 2,0 4,7

Tirocinio 15.584 14.222 16.505 -8,7 16,1

Altre forme 25.276 11.655 12.092 -53,9 3,7

TOTALE 769.992 710.183 801.255 -7,8 12,8

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana Tabella 10

trAsformAZioni dei contrAtti A termine in contrAtti A tempo indeterminAto. toscAnA.

2015 - 2017

Valori assoluti e variazioni % sull’anno precedente

2015 2016 2017 Var. % 2016-2015 Var. % 2017-2016

Da tempo determinato a tempo indeterminato 36.442 24.986 19.708 -31,4 -21,1

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana Tabella 11

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti per settore. toscAnA. 2015 - 2017 Valori assoluti e variazioni % sull’anno precedente

2015 2016 2017 Variazioni %

2016/2015 2017/2016

Agricoltura 64.906 64.339 64.115 -0,9 -0,3

Attività manifatturiere 122.637 110.542 126.877 -9,9 14,8

Costruzioni 31.599 27.670 30.981 -12,4 12,0

Commercio 70.939 67.728 80.061 -4,5 18,2

Alberghi e ristoranti 136.255 125.460 162.680 -7,9 29,7

Trasporto e magazzinaggio 24.522 22.338 26.989 -8,9 20,8

Servizi alle imprese 80.980 96.309 102.780 18,9 6,7

P.A., Istruzione e Sanità 133.267 107.157 108.135 -19,6 0,9

Altro 104.887 88.640 98.637 -15,5 11,3

TOTALE 769.992 710.183 801.255 -7,8 12,8

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana

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I NUMERI

Numero 35/2018

Tabella 12

fLUsso di comUnicAZioni di AvviAmenti per provinciA. toscAnA. 2015 - 2017 Valori assoluti e variazioni % sul trimestre corrispondente dell’anno precedente

2015 2016 2017 Variazioni %

2016/2015 2017/2016

Arezzo 60.093 54.517 60.663 -9,3 11,3

Città metropolitana di Firenze 249.196 226.349 255.843 -9,2 13,0

Grosseto 48.079 45.833 51.556 -4,7 12,5

Livorno 75.154 74.891 79.801 -0,3 6,6

Lucca 78.030 72.052 83.170 -7,7 15,4

Massa Carrara 24.877 21.960 26.452 -11,7 20,5

Pisa 77.209 69.529 81.808 -9,9 17,7

Pistoia 40.295 35.152 41.143 -12,8 17,0

Prato 54.555 51.833 54.590 -5,0 5,3

Siena 62.504 58.067 66.229 -7,1 14,1

TOTALE 769.992 710.183 801.255 -7,8 12,8

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana

La disoccupazione

Sono 167mila i disoccupati toscani rilevati dall’Istat in Toscana nel corso dell’ultimo trimestre del 2017, un volume inferiore al dato del 2016 (-4,4%). Il tasso di disoccupazione medio del 2017 è dell’8,6%, circa un punto percentuale in meno del dato precedente (Grafico 13). Il differenziale di genere indica che, ancora oggi, le donne faticano maggiormente a collocarsi sul mercato del lavoro rispetto agli uomini e il loro tasso di disoccupazione è sistematicamente superiore a quello maschile (Tabella 14); nel medio periodo questa disparità tende tuttavia ad attenuarsi (il tasso di disoccupazione femminile era nel 2010 1,5 volte quello maschile, nel 2017 questo rapporto si è ridotto a 1,2).

Il miglioramento della Toscana nel corso di quest’anno è condiviso con il resto del Paese e, in particolare, con le regioni del centro nord, dove il miglioramento è però meno accentuato (tranne la Lombardia). La comparazione nei livelli colloca, invece, la Toscana al di sopra della soglia raggiunta da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia (ma al di sotto del Piemonte e ovviamente sotto il livello medio nazionale) (Grafico 15).

Il miglioramento della Toscana nel corso del 2017 è apprezzabile, anche guardando al numero assoluto delle persone in cerca di un lavoro: abbiamo oggi in Toscana il 9,5% di disoccupati in meno rispetto al 2016, mentre in Italia tale riduzione ammonta al 3% delle persone alla ricerca di un impiego (Grafico 16).

I dati sui flussi di iscrizioni alla disoccupazione presso i Servizi per l’Impiego confermano il miglioramento in atto negli ultimi dodici mesi nel mercato del lavoro regionale, segnando una riduzione annuale delle iscrizioni del 9,3%, che è il frutto di un miglioramento protratto in ogni trimestre dell’anno (Grafico 17).

(8)

8Numero 35/2018

flash Lavoro

Grafico 13

disoccUpAti e tAsso di disoccUpAZione. toscAnA. Anni 2011 - 2017 Valori % e variazioni % sul trimestre corrispondente dell’anno precedente

Tasso di disoccupazione Var. % tendenziale disoccupati

Var. % tendenziale disoccupati

-30 -20 -10 0 10 20 30 40

0 3 6 9 12 15

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Tasso di disoccupazione

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL Tabella 14

disoccUpAti per Genere. toscAnA. Anni 2011 - 2017 Valori in migliaia

Uomini Donne TOTALE

Disoccupati Tasso di

disoccupazione Disoccupati Tasso di

disoccupazione Disoccupati Tasso di disoccupazione

I 2011 53 5,7 54 7,7 107 6,5

II 2011 44 4,8 52 7,3 96 5,9

III 2011 39 4,3 51 7,1 91 5,5

IV 2011 60 6,4 63 8,7 122 7,4

I 2012 69 7,4 69 9,4 138 8,3

II 2012 56 5,9 74 10,0 130 7,7

III 2012 54 5,7 70 9,3 123 7,3

IV 2012 62 6,7 68 9,1 129 7,8

I 2013 76 8,3 83 11,4 159 9,7

II 2013 68 7,3 75 10,0 143 8,5

III 2013 61 6,7 65 8,6 126 7,5

IV 2013 73 7,7 82 10,5 155 9,0

I 2014 90 9,7 96 12,4 186 10,9

II 2014 76 8,1 84 11,1 160 9,5

III 2014 65 7,0 90 11,5 154 9,0

IV 2014 91 9,8 99 12,3 190 11,0

I 2015 87 9,5 88 11,3 176 10,4

II 2015 75 8,0 71 9,2 146 8,5

III 2015 80 8,3 68 8,7 148 8,5

IV 2015 84 9,0 76 9,7 160 9,3

I 2016 89 9,4 85 11,1 174 10,2

II 2016 73 7,7 82 10,4 155 9,0

III 2016 72 7,6 82 10,3 154 8,8

IV 2016 82 8,7 91 11,5 173 10,0

I 2017 75 8,0 82 10,4 157 9,1

II 2017 63 6,7 66 8,4 129 7,5

III 2017 72 7,6 69 8,7 141 8,1

IV 2017 84 8,9 83 10,3 167 9,6

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL

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9

I NUMERI

Numero 35/2018

Grafico 15

tAsso di disoccUpAZione. Anni 2016 e 2017 Valori %

Anno 2016 Anno 2017

11,7

8,6 9,5 9,3

7,4 6,8 6,9

11,2

8,1 8,6 9,4

6,4 6,4 6,6

Italia Centro - Nord TOSCANA Piemonte Lombardia Veneto Emilia

Romagna fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL

Grafico 16

vAriAZione % deL nUmero di disoccUpAti. Anni 2016 e 2017 Valori %

-3,0%

-6,8%

-9,5%

-2,3%

-12,8%

-5,0%

-6,1%

Italia Centro - Nord TOSCANA Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL Grafico 17

iscritti ALLA disoccUpAZione AmministrAtivA. toscAnA. Anni 2015 - 2017 Valori assoluti e variazioni % sul trimestre corrispondente dell’anno precedente

-30 -20 -10 0 10 20

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000

I II III IV I II III IV I II III IV

2015 2016 2017

Variazione tendenzilae

Iscrizioni

Iscrizioni Var. tendenziale

Fonte: elaborazioni su dati SIL - Regione Toscana

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10Numero 35/2018

flash Lavoro

Gli ammortizzatori sociali

La buona performance occupazionale del 2017 fa da cornice al forte ridimensionamento delle ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps per le imprese della Toscana (oltre 11 milioni in meno del 2016 per una variazione del -31,3%). L’ingresso della nuova normativa sulla Cig, in vigore dal 2015, ha infatti determinato un repentina riduzione delle ore autorizzate, che nel 2016 erano però leggermente cresciute anche per effetto del rifinanziamento della gestione in deroga nella legge di stabilità. Nel 2014 furono autorizzate quasi 18 milioni di ore di Cig in deroga, nel 2017 sono meno di 1,5 milioni. Anche la gestione ordinaria e straordinaria segnano una variazione negativa, segno che il sistema sta tornando ad utilizzare pienamente le proprie risorse umane (Tabella 18 e Grafico 19).

Osservando più nel dettaglio la distribuzione della Cig sul territorio regionale, si nota che circa il 60% della riduzione è spiegato dal minor ricorso avvenuto nelle province di Firenze (-3,5 milioni di ore) e Livorno (-3,1 milioni di ore). La riduzione della gestione in deroga è diffusa a tutto il territorio eccezion fatta per la provincia di Siena, dove si rileva un leggero incremento. La gestione ordinaria costituisce la modalità di Cig più diffusamente in crescita nel corso del 2017 (Tabella 20).

Tabella 18

ore AUtoriZZAte di cAssA inteGrAZione. toscAnA. 2014 - 2017 Valori assoluti

Ordinaria Straordinaria Deroga TOTALE

Valori assoluti

2014 8.898.274 31.311.312 17.880.610 58.090.196

2015 7.600.906 22.535.676 3.539.974 33.676.556

2016 6.117.281 24.584.639 4.791.488 35.493.408

2017 5.385.245 17.544.707 1.436.783 24.366.735

Variazioni % annuali

2015 -14,6% -28,0% -80,2% -42,0%

2016 -19,5% 9,1% 35,4% 5,4%

2017 -12,0% -28,6% -70,0% -31,3%

Fonte: INPS Grafico 19

ore AUtoriZZAte di cAssA inteGrAZione per mese. toscAnA. 2013 - iv trimestre 2017

Ordinaria Straordinaria In deroga Ottobre-Dicembre 0

1.000.000 2.000.000 3.000.000 4.000.000 5.000.000 6.000.000

Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre

Novembre Dicembre

2013 2014 2015 2016 2017

Fonte: INPS

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I NUMERI

Numero 35/2018

Tabella 20

ore AUtoriZZAte di cAssA inteGrAZione per provinciA. Anno 2017 e vAriAZioni % sUL 2016

2017 Variazioni % 2016

Ordinaria Straordinaria Deroga TOTALE Ordinaria Straordinaria Deroga TOTALE Differenza assoluta Totale

Firenze 1.146.012 2.408.463 130.731 3.685.206 Firenze -34% -44% -89% -49% -3.522.693 Arezzo 682.509 1.668.653 376.962 2.728.124 Arezzo -21% -36% -53% -36% -1.557.014 Grosseto 172.847 529.314 52.342 754.503 Grosseto -54% 32% -29% -11% -93.555 Livorno 483.469 6.108.929 25.348 6.617.746 Livorno -17% -32% -84% -32% -3.100.920 Lucca 563.052 2.290.630 87.937 2.941.619 Lucca 47% 63% -87% 19% 476.203 Massa C. 366.958 82.817 31.924 481.699 Massa C. 75% -79% -83% -40% -315.634 Pisa 749.743 1.559.300 112.452 2.421.495 Pisa 8% -48% -84% -45% -1.946.970 Pistoia 417.333 417.606 205.748 1.040.687 Pistoia 19% -2% -56% -16% -199.758 Prato 502.022 250.948 189.638 942.608 Prato 42% -23% -52% -12% -133.933 Siena 301.300 2.228.047 223.701 2.753.048 Siena -47% -18% 11% -21% -732.399 TOTALE 5.385.245 17.544.707 1.436.783 24.366.735 TOTALE -12% -29% -70% -31% -11.126.673 Fonte: INPS

I dati sulle Forze di Lavoro

L’indagine ISTAT sulle Forze di Lavoro conferma il miglioramento occupazionale già emerso nelle statistiche sugli addetti dipendenti; nell’anno sono stati rilevati mediamente quasi 1,6 milioni di occupati, un valore leggermente superiore al 2016 ed in progressiva ascesa nel corso degli ultimi quattro anni. Il tasso di occupazione ha segnato quest’anno il 66,3%, due punti percentuali oltre il livello del 2014 (Grafico 21).

La componente femminile della forza lavoro spiega il 45,3% degli occupati totali e cresce ad un ritmo più sostenuto di quella maschile, tanto che è possibile attribuire quasi interamente alle donne la crescita dell’occupazione dell’ultimo anno; anche il tasso di occupazione femminile cresce con maggior intensità, sebbene permanga su livelli inferiori a quello maschile (Tabella 23).

Grafico 21

occUpAti e tAsso di occUpAZione 15-64 Anni. toscAnA. 2011 - iv trimestre 2017 Valori % e variazioni % sul trimestre corrispondente dell’anno precedente

Tasso di occupazione Var. % tendenziale occupati

-3 -2 -1 0 1 2 3

59 60 61 62 63 64 65 66 67

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Var. % occupati

Tasso di occupazione

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL

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12Numero 35/2018

flash Lavoro

Tabella 22

occUpAti e tAsso di occUpAZione 15-64 Anni per Genere. toscAnA. i trimestre 2011 - iv trimestre 2017 Valori assoluti in migliaia e valori %

Uomini Donne TOTALE

Occupati Tasso di occupazione Occupati Tasso di occupazione Occupati Tasso di occupazione

I 2011 872 72,4 655 53,9 1.527 63,0

II 2011 878 72,9 667 54,9 1.545 63,8

III 2011 878 73,1 671 55,1 1.549 64,0

IV 2011 875 72,9 658 54,3 1.533 63,5

I 2012 859 71,6 664 54,9 1.523 63,1

II 2012 883 73,3 662 54,7 1.545 63,9

III 2012 878 73,1 677 55,7 1.554 64,3

IV 2012 857 71,6 676 56,1 1.533 63,7

I 2013 836 69,9 650 53,9 1.486 61,8

II 2013 861 71,9 676 56,1 1.537 63,9

III 2013 860 71,3 685 56,8 1.545 63,9

IV 2013 865 72,2 703 58,5 1.568 65,3

I 2014 837 70,2 675 56,3 1.512 63,1

II 2014 859 71,5 675 56,1 1.535 63,7

III 2014 863 72,1 688 56,9 1.551 64,4

IV 2014 836 69,6 705 58,4 1.541 64,0

I 2015 828 69,2 691 57,7 1.519 63,4

II 2015 856 71,3 709 58,7 1.565 65,0

III 2015 875 73,2 714 59,2 1.590 66,1

IV 2015 853 71,2 703 58,5 1.556 64,8

I 2016 850 71,0 682 57,0 1.533 63,9

II 2016 876 73,2 701 58,8 1.577 65,9

III 2016 876 73,0 710 59,3 1.586 66,0

IV 2016 865 72,5 703 58,5 1.568 65,4

I 2017 859 72,3 713 59,4 1.572 65,8

II 2017 873 73,0 718 60,0 1.591 66,4

III 2017 871 72,4 720 60,3 1.591 66,3

IV 2017 855 71,5 720 59,8 1.575 65,6

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL Tabella 23

principALi indicAtori deL mercAto deL LAvoro. Anni 2014 - 2017 Valori assoluti in migliaia e variazioni %

Anni Variazioni %

2014 2015 2016 2017 2016-2015 2017-2016

Toscana

Occupati ≥ 15 anni MF 1.551 1.590 1.586 1.591 -0,2% 0,3%

Occupate ≥ 15 anni F 688 714 710 720 -0,6% 1,4%

Forze di lavoro 1.705 1.738 1.740 1.732 0,1% -0,4%

Inattivi 15-64 anni MF 678 644 637 642 -1,0% 0,8%

Inattive 15-64 anni F 421 414 398 397 -3,8% -0,3%

Tasso di occupazione 15-64 anni MF 64,4 66,1 66,0 66,3 -0,1% 0,4%

Tasso di occupazione 15-64 anni F 56,9 59,2 59,3 60,3 0,1% 1,8%

Italia

Occupati ≥ 15 anni MF 22.398 22.645 22.884 23.187 1,1% 1,3%

Occupate ≥ 15 anni F 9330 9364 9552 9711 2,0% 1,7%

Forze di lavoro 25.374 25.322 25.692 25.924 1,5% 0,9%

Inattivi 15-64 anni MF 14264 14215 13687 13387 -3,7% -2,2%

Inattive 15-64 anni F 9105 9192 8815 8602 -4,1% -2,4%

Tasso di occupazione 15-64 anni MF 56,0 56,7 57,6 58,4 1,4% 1,4%

Tasso di occupazione 15-64 anni F 46,8 47,0 48,2 49,1 2,5% 1,8%

Centro-Nord

Occupati ≥ 15 anni MF 16.521 16.631 16.759 16.953 0,8% 1,2%

Occupate ≥ 15 anni F 7217 7201 7301 7443 1,4% 1,9%

Forze di lavoro 18.064 18.026 18.163 18.327 0,8% 0,9%

Inattivi 15-64 anni MF 7676 7655 7429 7255 -3,0% -2,3%

Inattive 15-64 anni F 4831 4928 4734 4578 -3,9% -3,3%

Tasso di occupazione 15-64 anni MF 63,6 64,2 64,9 65,7 1,1% 1,1%

Tasso di occupazione 15-64 anni F 56,0 55,9 56,9 58,0 1,8% 2,0%

fonte: elaborazioni su dati istAt - rcfL

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13

I NUMERI

Numero 35/2018

Glossario

Addetti.

Concettualmente un addetto coincide con una posizione lavorativa (invece un occupato può avere più posizioni aperte). Le posizioni lavorative rappresentano il numero di posti di lavoro occupati da lavoratori dipendenti, indipendentemente dalle ore lavorate. In questo periodico, la misura definita come addetti è rappresentata dal valore aggiornato dello stock degli addetti dipendenti rilevati dal Censimento dell’Industria e dei Servizi del 2011 con il saldo delle posizioni lavorative rilevato dai flussi del Sil. In particolare, il Censimento dell’Industria e dei Servizi del 2011 fornisce il numero di addetti dipendenti e indipendenti delle unità locali delle imprese, delle istituzioni pubbliche e del no profit dei settori extra agricoli alla data del 31 dicembre. Tali informazioni sono integrate con quelle derivanti dal Censimento dell’agricoltura 2010. I saldi delle posizioni lavorative prendono invece in considerazione i flussi di avviamento, cessazione, trasformazione e proroga rilevati nel Sil ad eccezione del lavoro occasionale accessorio e del lavoro intermittente. In questo modo è possibile calcolare variazioni percentuali (e non solo variazioni assolute) su stock medi mensili, trimestrali, annuali e confrontare tra loro le tendenze, congiunturali o di medio periodo, dei settori, dei territori o dei tipi di contratto.

Analisi e dati di stock e di flusso.

I dati di flusso si basano sul conteggio degli eventi intervenuti in un intervallo di tempo (es. le assunzioni, le cessazioni, le nuove posizioni di lavoro e le iscrizioni alla disoccupazione, etc). I dati di stock, viceversa, fotografano l’intera popolazione oggetto di analisi ad una certa data oppure il livello medio durante un certo intervallo di tempo (es. la popolazione al 31 Dicembre, la media degli occupati, disoccupati e cassintegrati, i relativi tassi, etc.). La variazione dello stock tra due istanti di tempo può essere descritta come il risultato di un complesso di flussi che si sono manifestati con una certa intensità nel periodo intercorrente. In questo senso, la variazione annuale degli addetti dipendenti all’anno t corrisponde, in linea di principio, allo stock degli addetti all’anno t-1 +/- il saldo tra avviamenti e cessazioni avvenuti nel corso dell’anno t.

Archivio ISTAT sulle Forze di Lavoro.

È il data warehouse dell’Istat che raccoglie le informazioni della Rilevazione Trimestrale sulle Forze di Lavoro. Tale rilevazione, di natura campionaria, costituisce la base informativa da cui originano le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, nonché le informazioni sui principali aggregati dell’offerta di lavoro (professione, settore di attività economica, ore lavorate, tipologia e durata dei contratti, formazione, etc.). La rilevazione sulle forze di lavoro è armonizzata a livello europeo e rientra tra quelle comprese nel programma statistico nazionale, che individua le rilevazioni statistiche di interesse pubblico.

Archivio Sil e Idol.

Il Sistema informativo lavoro (Sil) è lo strumento informatico creato da Regione Toscana per raccogliere il flusso informativo delle Comunicazioni obbligatorie (Co).

L’informazione di base del sistema è rappresentata dalle date di inizio (ed eventualmente di fine) dei rapporti di lavoro, dalle caratteristiche contrattuali del rapporto, le caratteristiche del lavoratore e quelle del datore di lavoro. L’archivio Incontro domanda e offerta di lavoro (Idol) rappresenta, invece, lo spazio di archiviazione delle informazioni raccolte dagli operatori dei Centri per l’impiego (Cpi) della Regione Toscana. Esso contiene il flusso informativo che discende dalle iscrizioni alla disoccupazione amministrativa e, quindi, sulle caratteristiche dei soggetti in cerca di un (nuovo) lavoro e sui percorsi di politica attiva che vengono conseguentemente programmati.

Avviamenti, cessazioni, trasformazioni contrattuali.

Sono gli eventi che identificano i flussi di lavoro dipendente. Gli avviamenti indicano l’apertura di una nuova posizione contrattuale sottoposta a Co. Le cessazioni segnalano la conclusione di una posizione

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14Numero 35/2018

flash Lavoro

contrattuale. Le trasformazioni indicano il passaggio di un rapporto di lavoro da un contratto a tempo determinato a uno a tempo indeterminato, anche nel caso in cui il prolungamento del rapporto iniziale comporti una trasformazione legale dello stesso da contratto a tempo determinato/apprendistato in contratto a tempo indeterminato. In questo bollettino sono presi in esame le sole trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato in quanto la trasformazione da contratto di apprendistato a contratto a tempo indeterminato non è prevista dopo l’entrata in vigore del Testo unico sull’Apprendistato (D.Lgs. n.167 del 25 ottobre 2011).

cassa integrazione guadagni.

È un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese e lavoratori come tutela in costanza di rapporto di lavoro. Si articola in due fattispecie principali - la gestione ordinaria e quella straordinaria – più la gestione in deroga attivata dalle Regioni previa accettazione da parte del Ministero. La gestione ordinaria integra (o sostituisce) la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l’attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato. La gestione straordinaria ha la funzione di sostituire e/o integrare la retribuzione dei lavoratori sospesi o a orario ridotto di aziende in situazione di difficoltà produttiva o per consentire alle stesse di sostenere processi di riorganizzazione. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo n. 148 del 2015, la Cassa integrazione in deroga doveva cessare a partire dal 2016, perché sostituita da Cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione straordinaria, ma rifinanziata dalla Legge di Stabilità 2016 con 250 milioni per un massimo concedibile di 3 mesi. Con la nuova normativa possono accedere alla Cassa integrazione straordinaria soltanto le aziende che stanno vivendo una fase di crisi o di ristrutturazione aziendale o che hanno fatto ricorso già ai contratti di solidarietà, mentre sono escluse quelle che hanno cessato l’attività o hanno ceduto un ramo d’azienda. Per la durata della CIG (sia ordinaria che straordinaria), la legge fissa dei criteri più stringenti: l’utilizzo di questi ammortizzatori sociali potrà protrarsi per non più di 24 mesi in un quinquennio mobile, mentre per i contratti di solidarietà è stabilito un tetto di 36 mesi. Infine, a partire dal 2017, non è più possibile utilizzare la cassa integrazione a zero ore.

censimento industria e servizi.

Questa indagine raccoglie le informazioni raccolte in occasione del 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit, svolto nel 2012 con riferimento al 31 dicembre 2011. Il censimento si articola in tre differenti rilevazioni sul campo: campionaria sulle imprese, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche.

comunicazioni obbligatorie (co).

Sono adempimenti amministrativi che tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, devono obbligatoriamente trasmettere ai servizi competenti in caso di attivazione, proroga, trasformazione e cessazione di rapporti di lavoro subordinato, associato, di tirocini e di altre esperienze professionali previste dalla normativa vigente.

contratto di lavoro a tempo indeterminato.

È il contratto di lavoro subordinato con cui il lavoratore si impegna, senza vincolo di durata – dietro versamento di una retribuzione – a prestare la propria attività lavorativa a favore del proprio datore di lavoro. Rientrano in questa fattispecie i contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti stipulati a partire dal 7 marzo 2015 in applicazione del decreto legislativo n. 23 del 2015.

contratto di lavoro a tempo determinato.

Il lavoro a tempo determinato è un contratto subordinato, nel quale esiste un tempo definito di durata del rapporto. Il contratto a tempo determinato può essere concluso tra un datore di lavoro e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, non può avere una durata superiore a 36 mesi ed è prorogabile, entro i 36 mesi, fino a un massimo di cinque volte.

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I NUMERI

Numero 35/2018

contratto di lavoro in apprendistato.

L’elemento caratterizzante dell’apprendistato è rappresentato dalla combinazione obbligatoria di lavoro e formazione orientata all’acquisizione delle competenze professionali. Il contratto di apprendistato è per definizione un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il datore di lavoro ha la possibilità di beneficiare di agevolazioni di tipo normativo, contributivo ed economico. L’ultimo intervento normativo in materia di apprendistato è rappresentato dal Decreto Legislativo 81/2015 nel quale è confluito il precedente Testo Unico, che è stato rivolto alla creazione di un sistema duale che integra istruzione, formazione e lavoro, soprattutto grazie alle due tipologie di apprendistato finalizzate all’ottenimento di un titolo di studio di livello secondario o terziario. Ad oggi esistono infatti tre tipologie di contratti di apprendistato, diverse per finalità, soggetti destinatari e profili normativi: l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;

l’apprendistato professionalizzante; l’apprendistato di alta formazione e di ricerca.

contratto di lavoro somministrato.

È il contratto mediante il quale l’impresa (utilizzatrice) può richiedere manodopera ad agenzie autorizzate (somministratori) iscritte in un apposito Albo tenuto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La somministrazione di lavoro coinvolge quindi tre soggetti (agenzie, lavoratori, impresa), legati da due diverse forme contrattuali: il contratto di somministrazione stipulato tra utilizzatore e somministratore che ha natura commerciale e può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato; il contratto di lavoro stipulato tra somministratore e lavoratore che può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato.

contratto di lavoro intermittente.

È il contratto mediante il quale un lavoratore si mette a disposizione di un datore per lo svolgimento di una prestazione di lavoro “a chiamata”.

Il lavoro intermittente è caratterizzato dalla prestazione a carattere discontinuo resa dal lavoratore secondo le richieste dell’impresa. La comunicazione di questa tipologia di contratto è registrato su Sil ma riguarda l’instaurazione del rapporto di lavoro ma non la “chiamata”

del lavoratore. Tale informazione infatti non passa attraverso il sistema amministrativo delle CO ma viene comunicata secondo le modalità definite dal decreto interministeriale del 27 marzo 2013 e dalla successiva circolare 27 giugno 2013 n. 27.

contratto di lavoro occasionale.

Quando l’attività lavorativa è occasionale, saltuaria o di ridotta entità si parla di prestazioni occasionali. La loro disciplina è contenuta nell’articolo 54-bis Decreto Legge n.50/2017, convertito dalla Legge n.96/2017. Le prestazioni occasionali si caratterizzano, come per il lavoro accessorio abrogato dal 17 marzo 2017, per un limite economico ben preciso all’interno di un anno civile. Nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, i contratti attivabili, per ogni singolo utilizzatore, non possono superare il valore complessivo di 5.000 euro netti. Parallelamente, ciascun lavoratore può sottoscrivere in un anno uno o più contratti di prestazione occasionale per un valore complessivo di massimo 5.000 euro netti. Il limite economico scende a 2.500 euro annui per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore. Mentre per i contratti di pensionati, studenti fino ai 25 anni, disoccupati e percettori di prestazioni di sostegno al reddito, l’importo massimo può arrivare fino a 6.666 euro, invece di 5.000 euro previsti per la generalità dei prestatori. La nuova norma distingue il Libretto Famiglia, che è la modalità di instaurazione del rapporto dedicata alle persone fisiche (le famiglie, appunto), dai contratti di prestazione occasionale, che costituiscono l’accesso al lavoro occasionale per le imprese.

contratto di lavoro parasubordinato.

A partire dal 1° gennaio 2016, le collaborazioni di tipo parasubordinato o nella forma del lavoro autonomo sono considerate come lavoro subordinato, qualora si concretizzino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative ed organizzate dal committente rispetto al luogo ed all’orario di lavoro. Tale presunzione di subordinazione non opera nei seguenti casi: per le collaborazioni individuate dalla contrattazione collettiva nazionale, per le prestazioni intellettuali rese da soggetti iscritti

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