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X LEGISLATURA XIV SESSIONE STRAORDINARIA DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVARESOCONTO STENOGRAFICO N. 16Seduta di martedì 12 gennaio 2016Presidenza del Presidente Donatella PORZI

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X LEGISLATURA

XIV SESSIONE STRAORDINARIA DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA RESOCONTO STENOGRAFICO N. 16

Seduta di martedì 12 gennaio 2016

Presidenza del Presidente Donatella PORZI INDI

del Vicepresidente Valerio MANCINI INDI

del Vicepresidente Marco Vinicio GUASTICCHI

INDICE -QUESTION TIME (convocazione prot. n. 59 del 05/01/2016 )

Oggetto n.13 – Atto n. 321

Prevista realizzazione di stazioni radio base per telefonia cellulare nella frazione di Padule di Gubbio e in località Caminaccio di Assisi – Intendimenti della G.R. ai fini della tutela della salute dei cittadini …...5 Presidente...5-8 Smacchi...5,8 Cecchini, Assessore...7 Oggetto n.7 – Atto n. 238

Costi sostenuti dalla Regione Umbria per il mantenimento dei soggetti internati nelle Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), che hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici giudiziari...8 Presidente...8,10,11 Squarta...8,11 Barberini, Assessore...10 Oggetto n.14 – Atto n. 332

Intendimenti della G.R. perché venga garantito il diritto di accesso al bilancio consuntivo 2014 della società partecipata Umbria TPL (Trasporto pubblico locale) e mobilità e perché venga disposta riduzione dell'entità delle risorse destinate dalla Regione alle società partecipate …...11 Presidente...12,13

Ricci...12,13 Chianella, Assessore...12 Oggetto n.15 – Atto n. 344

Comprensorio di Norcia-Castelluccio-Forche Canapine: abbandono ultradecennale da parte della Regione Umbria – Informazioni della G.R. al riguardo …...13 Presidente...13,14,16 Liberati...13,14,16 Cecchini, Assessore...15 Oggetto n.16 – Atto n. 345

Riduzione dell'inquinamento dell'aria da PM10 – Intendimenti della G.R. volti al potenziamento del trasporto pubblico regionale e locale e al contenimento del traffico veicolare, nonché alla revoca delle concessioni all'incenerimento di rifiuti da parte dei poli Acea e Tozzi Holding di Maratta di Terni, evitandosi anche l'installazione di un ulteriore inceneritore in Umbria …...16 Presidente...17-21 Carbonari...17,20 Chianella, Assessore...18,19 Cecchini, Assessore...20

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Rinviati alla prossima seduta:

Oggetto n.11 – Atto n. 294

Interventi relativi ad edifici privati, ubicati nel territorio dei Comuni di Avigliano Umbro, Giove, Narni e Stroncone, danneggiati dal sisma del 16/12/2000 – Intendimenti della G.R. al riguardo

Oggetto n.17 – Atto n. 346

Intendimenti della G.R. relativamente all'operatività e al ruolo dell'Ospedale di Branca (comprensorio eugubino-gualdese) nell'ambito del sistema sanitario regionale

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INDICE -ORDINE DEL GIORNO DI SEDUTA (convocazione prot. n. 59 del 05/01/2016) Oggetto n.1

Approvazione processi verbali di precedenti sedute

…...22

Oggetto n.2 Comunicazioni del Presidente dell'Assemblea legislativa…...22

Votazione procedura d'urgenza atto n. 319...39

Votazione trattazione immediata atto n. 356...……...25

Oggetto n.140 – Atto n. 356 Adozione di interventi da parte della G.R., affinché sia garantita la circolazione nel periodo invernale sulle strade provinciali n. 4771 (Norcia-Forche Canapine), n. 4772 (Forche Canapine-Castelluccio) e n. 4773 (Castelluccio-Forca di Presta)…...25

Presidente...26-29,31,32 Chiacchieroni...26

Liberati...27

Nevi...27

Ricci...28

Guasticchi...29

Mancini...31

Votazione atto n. 356...33

Oggetto n.3 Comunicazioni dell’Assessore regionale Fabio Paparelli, ai sensi dell’art. 49 - comma 3 - del Regolamento interno, sulle azioni poste in essere e da intraprendere, da parte della Giunta regionale, ai fini della definizione di un accordo di programma per la disciplina degli aspetti di natura ambientale e della continuità produttiva ed occupazionale della Sgl-Elettrocarbonium…...33

Presidente...33,35,36 Paparelli, Assessore...33

Brega...35

Liberati...36

Oggetto n.4 – Atto n. 212 Intervento della G.R. presso la Corte d'Appello di Perugia per la stipulazione di una convenzione volta alla definizione di un progetto di efficientamento degli Uffici giudiziari con reimpiego dei tirocinanti precari mediante utilizzazione delle risorse di cui al FSE (Fondo sociale europeo) - Asse 2 - Occupabilità …...37

Presidente...37,39,40,41,43-45,47 Smacchi...37,45,47 Mancini...39

Liberati...40,43 Ricci...40

Leonelli...41

Rometti...43

Bartolini, Assessore...44

Marini, Presidente Giunta...45

Votazione atto n. 212...47

Oggetto n.5 – Atto n. 216 Previsti interventi da parte dell'Anas per il miglioramento delle infrastrutture riguardanti il tratto di gallerie in prossimità della città di Perugia (cosiddetto Nodo stradale di Perugia) – Adozione di interventi da parte della G.R. perché i lavori vengano svolti anche in orario notturno, per l'intero arco della giornata, ai fini di una riduzione della durata dei pesanti impatti che si determineranno nel periodo dei lavori medesimi .47 Presidente...47,49-54 Ricci...49

Squarta...49

Rometti...50

Liberati...50

Mancini...51

Chianella, Assessore...52

Leonelli...54

Votazione atto n. 216...54

Oggetto n.6 – Atto n. 248 Adozione di iniziative da parte della G.R. volte alla modificazione dell'art. 26 della l.r. 09/04/2015, n. 11 (Testo unico in materia di sanità e servizi sociali), affinché il Presidente della Giunta medesima nomini i direttori generali delle Aziende sanitarie sulla base di una graduatoria, formata tra gli aventi diritto, da una commissione di esperti..55 Presidente...55,57-60,65-68

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Fiorini ...55,65

Chiacchieroni...57

Ricci...58

Carbonari...59

Barberini, Assessore...60

Nevi...65,66 Mancini...67

Votazione atto n. 248...68

Oggetto n.7 – Atto n. 254 Riattivazione in Umbria di una Film Commission regionale – Interventi della G.R. al riguardo …...68

Presidente...68,71,73-77,79,81 Leonelli...68,77 Carbonari...71

Fiorini...73

Ricci...74

Guasticchi...75

Liberati...76

Marini, Presidente Giunta...79

Votazione atto n. 254...81

Oggetto n.8 – Atto n. 262 Prevista razionalizzazione del settore dell'insegnamento linguistico militare – Adozione di interventi da parte della G.R. presso il Ministero della Difesa affinché l'attuale sede e struttura di Perugia della Scuola lingue estere dell'esercito (SLEE) venga individuata come Scuola lingue estere della difesa (SLED) …...81

Presidente...82,83 Rometti...82

Ricci...83

Votazione atto n. 262...83

Rinviato in Commissione: Oggetto n.9 – Atto n. 343 Incentivazione dell'acquisto di veicoli a ridotto o nullo impatto ambientale e della conversione a gas metano o gpl dell'alimentazione di automobili e autocarri fino a 35 quintali – Iniziative da adottarsi da parte della G.R. …...84

Presidente...84-86 Liberati...84,86 Ricci...86

Chiacchieroni...86,87 Sull'ordine dei lavori: Presidente...24,25,54,87 Liberati...24

Cecchini, Assessore...24

Brega...25

Sospensione...54

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X LEGISLATURA

XIV SESSIONE STRAORDINARIA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA - Presidenza del Presidente Porzi -

Consigliere Segretario Mancini La seduta inizia alle ore 10.24.

PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Iniziamo la XIV sessione straordinaria del nostro Question Time e apriamo con le interrogazioni a risposta immediata.

Iniziamo subito con l’oggetto n. 7: ad interrogare sarà il Consigliere Squarta, che era qui fino a un attimo fa.

Data la momentanea assenza del Consigliere Squarta, posticipiamo la sua interrogazione e passiamo all’oggetto n. 13.

OGGETTO N. 13 – PREVISTA REALIZZAZIONE DI STAZIONI RADIO BASE PER TELEFONIA CELLULARE NELLA FRAZIONE DI PADULE DI GUBBIO E IN LOCALITA’ CAMINACCIO DI ASSISI – INTENDIMENTI DELLA G.R. AI FINI DELLA TUTELA DELLA SALUTE DEI CITTADINI – Atto numero: 321

Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Smacchi

PRESIDENTE. La parola al Consigliere Smacchi per l’illustrazione della interrogazione.

Andrea SMACCHI (Gruppo Partito Democratico).

Il 27 luglio 2015 il Comune di Gubbio ha rilasciato un permesso a costruire per una stazione radio base. Si tratta di una struttura di circa trenta metri sulla quale saranno installate nove antenne, sei per la telefonia e tre per la trasmissione dei dati.

Tale impianto avrà un impatto notevole in un’area già particolarmente esposta sul fronte ambientale a causa della tipologia di aziende che vi operano e degli impianti di telefonia già esistenti. Va considerato inoltre che la salute e la tutela dei cittadini è da ritenersi un compito prioritario delle Istituzioni, siano esse comunali, regionali o nazionali.

Ritenuto che l’installazione di tale impianto ha fatto allarmare i cittadini della frazione costituitisi in comitato, ad oggi sono state raccolte oltre milleduecento firme, con le quali viene chiesto lo spostamento dell’antenna ad altro sito; ritenuto che tale comitato ha iniziato una seria opera di informazione della popolazione al fine di illustrare nel dettaglio le conseguenze dell’installazione di una tale opera in un territorio come quello di Padule; ritenuto inoltre che il comitato ha organizzato proteste, sopralluoghi e assemblee pubbliche che hanno coinvolto professionisti di vari settori per valutare l’impatto sulla salute dei cittadini dell’impianto;

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evidenziato che nel Piano regolatore del Comune di Gubbio l’area in questione è individuata come area agricola E senza vincoli subordinati; evidenziato che tale classificazione non è del tutto realistica in presenza di una situazione piuttosto complessa e compromessa dal punto di vista ambientale per la frazione; evidenziato che la relazione tecnica del progetto richiedente presenta delle incongruenze, definendo infatti l’area come “scarsamente abitata”, quando invece l’impianto sarebbe realizzato a ridosso del centro abitato, in una zona industriale tra le più importanti della città di Gubbio; evidenziato inoltre che l’impianto sarebbe realizzato a ridosso di una zona SIC, ma ciò non è preso minimamente in considerazione negli atti del progetto, sarebbe stato necessario in tal caso un parere autorizzativo preventivo di Regione e Provincia; evidenziato che nella giornata del 16 dicembre i lavori del sito di Padule sono iniziati con la preoccupazione dei cittadini del luogo che hanno assistito all’avvio dei lavori senza alcun preavviso;

che il Comune di Gubbio non ha, a differenza del Comune di Assisi, come poi vedremo, un piano per le emissioni elettromagnetiche che tuteli la salute dei cittadini dall’elettrosmog, solo nel Consiglio comunale dello scorso 30 novembre è stato approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a redigere questo atto da recepire poi nel Piano regolatore generale e ad aprire un tavolo con Wind e Arpa per valutare la situazione di Padule e predisporre una soluzione alternativa; che in data 17 dicembre 2015 il Comune di Gubbio ha emesso un’ordinanza per la sospensione dei lavori della stazione radio di Padule; che l’ordinanza sindacale testualmente dice che “negli atti non si evidenzia alcun tipo di cautela preventiva, né limitazione alcuna alle emissioni, né un parere afferente alla salute neanche a livello cautelativo, carenze istruttorie che vanno in contrasto con il principio di precauzione di cui all’articolo 174 del trattato europeo”;

che una situazione simile si sta verificando ad Assisi dove un comitato di cittadini ha lottato – invano purtroppo – contro la realizzazione di un impianto di venticinque metri a Santa Maria degli Angeli, in località Caminaccio, antenna che è stata montata, come un vero e proprio regalo di Natale, in data 24 dicembre;

evidenziato inoltre che ad Assisi, invece, un piano che regolamenti le emissioni elettromagnetiche esiste, ma i cittadini ritengono che l’impianto in costruzione sorgerebbe troppo vicino a una scuola, all’università e al centro abitato – ricordiamo che la distanza minima deve essere di cinquecento metri, come previsto dalla normativa europea;

tutto ciò premesso, si interroga la Giunta regionale per sapere:

- quali Comuni hanno predisposto un piano di emissioni per l’elettrosmog;

- se intende attivarsi al fine di conoscere quali Comuni abbiano rilasciato autorizzazioni in assenza di un piano delle emissioni con l’obiettivo di valutare la compatibilità di tali installazioni con l’ambiente circostante e con la salute dei cittadini.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Smacchi.

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Per la risposta la parola all’Assessore Cecchini.

Raccomando a tutti la puntualità per i tempi di registrazione, grazie.

Fernanda CECCHINI (Assessore alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria, cultura).

Naturalmente parte di questa interrogazione è senza dubbio indirizzata a un altro Assessorato, quello delle infrastrutture, comunque assieme all’ufficio ci siamo fatti carico di vedere di mettere insieme la normativa e i regolamenti, anche per dare una risposta più organica all’interrogazione.

L’interrogazione è composta da più quesiti e pone l’accento anche sul fatto che, in base alla legge 9 e regolamenti attuativi di questa legge, i Comuni avrebbero dovuto dotarsi di un apposito piano che prevedesse all’interno del proprio territorio la localizzazione di detti impianti.

Come abbiamo sentito dall’interrogazione, in realtà, gli stessi piani, di per sé, non sono risolutivi della questione dal momento che, ad esempio, il Comune di Gubbio non ha realizzato tale regolamento e tale piano, mentre il Comune di Assisi ha, seppur forse non in modo esaustivo, comunque realizzato un piano con determinate previsioni. La realtà è che anche all’interno del territorio di Assisi – così come dice l’interrogazione – i cittadini non sono soddisfatti di come risulterebbe l’impianto.

Questo anche per dire che – lasciatemi una licenza poetica – l’uomo non è mai contento: vuole le comodità ma non gli effetti delle comodità. E in questo caso, ogni volta che si affronta il tema legato alle antenne per la telefonia o a qualsiasi altro strumento che di per sé è nato proprio per agevolare la vita dei cittadini, scaturisce un insieme di preoccupazioni e di paure, a volte legate a fatti concreti, a volte anche a suggestioni.

In ogni caso, la legge regionale dà disposizioni ai Comuni sui quali sta in capo completamente l’iter autorizzativo di detti impianti, che hanno l’obbligo naturalmente di notificare e di mettere a disposizione di Arpa, alla quale è affidato il compito delle misurazioni e in questo caso anche di mettere a disposizione del sindaco quei dati e quegli elementi che mettono nelle condizioni di stabilire se c’è o meno la preoccupazione per la sicurezza e la salute dei cittadini.

Nel merito i Comuni che fin qui – almeno per quanto risulta agli uffici regionali – hanno realizzato il piano sono solamente tre rispetto all’insieme dei Comuni umbri: il Comune di Perugia, il Comune di Terni e il Comune di Assisi. D’altro canto, la stessa Giunta regionale ha ammodernato e aggiornato i propri regolamenti e le disposizioni emanate dalla legge 9 nei primi mesi del 2015. Per quanto ci riguarda, pensiamo che senza dubbio sia necessario una rete, anche assieme ai sindaci, per raggiungere nel territorio regionale una unitarietà, laddove possibile, di intenti, obiettivi e regolamenti. Per il resto, non crediamo che a norme vigenti ci si possa sostituire ai comuni o ai sindaci sui quali sta per intero in capo la responsabilità autorizzativa e anche di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore Cecchini.

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La parola, per la replica, al Consigliere Smacchi.

Andrea SMACCHI (Gruppo Partito Democratico).

Grazie, Assessore. Guardi, intanto domani c’è un’udienza nel merito del TAR Umbria rispetto alla problematica dell’installazione dell’antenna di Gubbio perché, dopo la sospensiva disposta dal Sindaco, il Tribunale amministrativo di fatto non ha dato la sospensiva e quindi i lavori sono proseguiti e domani c’è una sentenza nel merito.

Ma detto questo, per dirle poi che queste aziende non guardano in faccia nessuno, neanche alle problematiche dei cittadini e così via, vorrei soltanto informare i colleghi, e quindi anche la Giunta, che questa materia non va sottovalutata perché questa liberalizzazione selvaggia delle antenne è dovuta di fatto a un decreto, che è il decreto Sviluppo del Governo Monti, che è entrato in vigore nel gennaio 2015, cosa ha fatto questo decreto? Questo decreto ha cambiato le modalità di misurazione.

Ciò significa che, mentre prima la media temporale doveva essere valutata con livelli di riferimento ogni sei minuti, ora questa media va valutata con livello di riferimenti ogni ventiquattro ore, e dato che durante la notte i dispositivi che accedono alla rete sono molto minori è chiaro che la media è sballata, per cui a questo punto i livelli di misurazione possono anche andare oltre quelli previsti dalla normativa.

Questo è un problema da non sottovalutare poiché tutta una serie di studi comincia ad affermare in maniera anche preoccupante i danni che possono provocare queste emissioni elettromagnetiche, quindi credo che come Consiglio regionale e come Giunta dovremo essere particolarmente attenti a rivedere questa materia, grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Smacchi.

Solo per ricordarvi che con i tempi siamo veramente fuori e rischiamo di tagliare dalla registrazione alcune interrogazioni, quindi invito i prossimi Consiglieri e Assessori nelle loro interrogazioni e risposte a rientrare nei tempi perché sono quelli che poi potranno andare nella registrazione.

Torniamo ora all’oggetto n. 7.

OGGETTO N. 7 – COSTI SOSTENUTI DALLA REGIONE UMBRIA PER IL MANTENIMENTO DEI SOGGETTI INTERNATI NELLE REMS (RESIDENZE PER L’ESECUZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA), CHE HANNO SOSTITUITO GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI – Atto numero: 238 Tipo Atto: Interrogazione

Presentata da: Consr. Squarta

PRESIDENTE. La parola al Consigliere Squarta per l’illustrazione della interrogazione.

Marco SQUARTA (Presidente del Gruppo Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale).

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del primo aprile 2008 ha previsto che le funzioni sanitarie relative agli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) sono

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trasferite alle Regioni, in cui i medesimi sono ubicati, e ha definito le fasi per pervenire al superamento degli Opg, fino alla restituzione a ogni regione italiana della quota di internati di provenienza dai propri territori, all’assunzione della responsabilità per la presa in carico, attraverso programmi terapeutici e riabilitativi finalizzati all’inserimento nel contesto sociale di appartenenza.

Successivamente, l’accordo del 26 novembre 2009 tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano e Autonomie locali ha definito i bacini di utenza regionali di ciascuno degli allora esistenti Opg, assegnando nello specifico all’Opg di Montelupo Fiorentino l’utenza della Regione Umbria.

La legge n. 9/2012 ha disposto il definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari entro la data del primo febbraio 2013, prevedendo che in ciascuna regione, a decorrere dal 31 marzo 2013, le misure di sicurezza del ricovero in Ospedale psichiatrico giudiziario e dell’assegnazione a case di cura e custodia fossero eseguite esclusivamente all’interno di apposite strutture sanitarie residenziali deputate a raccogliere i soggetti a cui è applicata dal magistrato tale misura, le cosiddette Rems.

La Regione Umbria, sin dall’emanazione della legge del 2012 sopracitata, ha valutato il piano finanziario per la realizzazione di una struttura sanitaria extra ospedaliera per il superamento degli Opg, ma da tale analisi è risultata evidente la scarsissima economicità e funzionalità della realizzazione della struttura, visto il numero esiguo degli internati umbri, non più di sette, a quanto ci risulta.

In base al decreto del 28 dicembre 2012 la Regione Umbria ha quindi condotto le trattative con la Regione Toscana, che nel 2013 si è resa disponibile a stipulare un accordo interregionale con la nostra Regione, inserendo nella programmazione del piano investimenti della Rems toscana un numero di posti aggiuntivi di massimo sette unità. In particolare, il piano complessivo degli investimenti prevedeva la realizzazione di 72 posti letto, per un costo complessivo di 11,6 milioni di euro.

Ho appreso dalla stampa che Luigi Chiatti – meglio denominato come “il mostro di Foligno”, cioè una persona che ha ucciso e seviziato due bambini, come ben conoscete – è stato trasferito presso la Rems di Capoterra, in provincia di Cagliari, poiché la Toscana non ha ancora attivato alcuna struttura per l’esecuzione della misura di sicurezza detentiva. Sempre da fonti giornalistiche, abbiamo appreso che il mantenimento di Chiatti presso la suddetta Rems di Capoterra comporta per la nostra Regione Umbria – anche se tramite fondi nazionali ma è la Regione Umbra che eroga – una spesa di 600 euro al giorno; che sembrerebbe che la medesima spesa venga sostenuta dalla Regione per altre sette unità attualmente ancora detenute nella struttura di Montelupo Fiorentino; che pertanto, se questo fosse vero, la Regione Umbria, anche tramite fondi nazionali, spenderebbe 1,5 milioni di euro l’anno per il mantenimento degli internati umbri nella Rems di Toscana e Sardegna.

Questo è, a mio avviso, ritenuto spropositato e inaccettabile, visto anche il costo giornaliero che la Regione sostiene per il mantenimento di questi soggetti. Vorrei, a mero titolo esemplificativo, pensare che il costo giornaliero sostenuto dal servizio sanitario per il mantenimento in regime di ricovero di pazienti con gravissime

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disabilità varia dai 230 ai 290 euro al giorno, quando per Chiatti ne spendiamo circa 600.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interroga l’Assessore per conoscere:

- quante siano le unità umbre attualmente ospitate nelle Rems fuori regione;

- a quanto ammontano i costi giornalieri sostenuti dalla nostra Regione per il mantenimento di queste unità, il dettaglio delle singole voci che concorrono all’ammontare complessivo della retta giornaliera (pari a 600 euro);

- in base a quali criteri o convenzioni è stato definito l’importo giornaliero della retta di cui trattasi.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Squarta.

Per la risposta la parola all’Assessore Barberini.

Luca BARBERINI (Assessore alla coesione sociale e Welfare).

L’interrogazione contiene alcune imprecisioni. Ovviamente, si tratta di un programma che porta al superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari trasferendoli dall’Opg alle citate Rems.

La Regione Umbria ha stipulato un accordo interregionale con le Regioni Liguria, Sardegna e Toscana, che è stato recepito dalla delibera della Giunta regionale n.

365/2013. Nella sostanza diciamo che le Rems non è conveniente siano realizzate in Umbria perché abbiamo un ristretto numero di casi storicamente nel corso degli anni e quindi, in base a questo accordo, la Toscana realizzerà questa struttura Rems e dedicherà sette posti per persone provenienti dall’Umbria. Le ragioni per cui l’Umbria non ha realizzato la Rems sono scontate: semplicemente abbiamo un numero ristretto di casi e la realizzazione di una struttura all’interno del territorio regionale sarebbe economicamente inadeguata, nel senso che il costo medio giornaliero per ogni detenuto sarebbe superiore rispetto a quello che invece ci può praticare la Toscana.

Sottolineo anche che tutte queste situazioni sono finanziate con risorse dell’Amministrazione statale. Attualmente abbiamo: una persona in una Rems a Castiglione delle Stiviere in Lombardia, la cui retta è pari a 300 euro/giorno; una persona a Capoterra in Sardegna, citata prima nell’interrogazione, e il costo non è 600 euro, ma non è ancora definito dalla Regione Sardegna, per le vie brevi ci è stato anticipato ammontare a 350 euro/giorno; una persona è al Rems di Volterra e tre persone ancora sono nell’Opg di Montelupo Fiorentino. A regime, che si verificherà entro la fine del corrente mese, tra marzo e febbraio del 2016, tutti i cittadini umbri che sono ricoverati saranno trasferiti nella Rems di Volterra.

Quindi complessivamente sono sei situazioni, a conferma dell’inapplicabilità e della non convenienza alla realizzazione di una struttura umbra. Il trasferimento ancora per le persone, perché sono nell’Opg, non viene deciso dalle Regioni, nel caso specifico dalla Regione Umbria e dalla Regione Toscana, ma viene concordato

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attraverso il Dipartimento dell’Amministrazione finanziaria, che stabilisce le modalità.

Nella sostanza è chiaro che siamo di fronte a una situazione dove i costi giornalieri sono elevati, ma non sono nelle cifre rappresentati, vanno garantiti servizi soprattutto per la tutela della sicurezza delle persone che sono internate, ma anche vanno evitati pericoli di fuga per garantire la incolumità delle persone nei nostri territori, da qui un costo elevato.

Per quanto riguarda la Rems di Volterra, ancora non è stabilito il prezzo pro die, ma lo sarò nei prossimi giorni, non appena sarà definito completamente il trasferimento, ma la somma, per quanto ci risulta, dovrebbe essere tra i 300 e i 350 euro/giorno, in ogni caso cifre che saranno coperte da risorse statali, trasferite alle singole Regioni con vincolo di destinazione. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore Barberini.

La parola, per la replica, al Consigliere Squarta.

Raccomando ancora i tempi, essendo fuori di tanto, quindi le ultime interrogazioni probabilmente non avranno spazio.

Marco SQUARTA (Presidente del Gruppo Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale).

Ovviamente non sono soddisfatto della risposta dell’Assessore perché il fatto che questi fondi derivino da fondi nazionali, quasi tutte le risorse nell’ambito sanitario derivano da fondi nazionali.

Noi non abbiamo ancora capito il prezzo chi lo stabilisce. C’è una discrezionalità della Rems? Comunque sia, io ritengo questa inaccettabile perché ho paragonato prima il costo, anche fosse di 350-400 euro al giorno, ritengo che per questi soggetti sia un costo altamente spropositato, visto che per pazienti con gravissime disabilità il costo giornaliero è di 230 euro al giorno. Quindi lo Stato spende 230 euro al giorno per cittadini che hanno gravi disabilità, poi invece aspettiamo non si sa quale parametro, se della Rems, nazionale o quant’altro, per stabilire se i soggetti che hanno compiuto reati molto gravi e pericolosi costano allo Stato 350-400 euro.

Essendo un dato allarmante, spero che l’Assessore, da questo punto di vista, tenga fermo il punto, soprattutto per capire come questa retta venga stabilita, se sia o meno una discrezionalità della Rems. Ripeto, quasi tutte le risorse sanitarie provengono da fondi nazionali, quindi la ritengo una risposta assolutamente non esaustiva. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Squarta.

Chiamo l’oggetto n. 14.

OGGETTO N. 14 – INTENDIMENTI DELLA G.R. PERCHÉ VENGA GARANTITO IL DIRITTO DI ACCESSO AL BILANCIO CONSUNTIVO 2014 DELLA SOCIETA’ PARTECIPATA UMBRIA TPL (TRASPORTO PUBBLICO LOCALE) E MOBILITA’ E PERCHÉ VENGA DISPOSTA RIDUZIONE

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DELL’ENTITA’ DELLE RISORSE DESTINATE DALLA REGIONE ALLE SOCIETA’ PARTECIPATE – Atto numero: 332

Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Ricci

PRESIDENTE. La parola al Consigliere Ricci per l’illustrazione della interrogazione.

Claudio RICCI (Presidente del Gruppo Ricci Presidente).

Mi corre l’obbligo in via preliminare, a nome dei Consiglieri di centrodestra e liste civiche, di augurare buon lavoro al Consigliere regionale Carla Casciari e anche ringraziare per il lavoro svolto il già Consigliere regionale Giuseppe Biancarelli.

L’atto n. 332 si riferisce alle società partecipate che già la Corte dei Conti, nel quadro della valutazione del bilancio 2014 della Regione Umbria, aveva indicato afferenti anche a perdite e inefficienze e invitava la Giunta regionale a interventi immediati.

Peraltro, nella stessa valutazione che svolgeva, la Corte dei Conti segnalava l’assenza nel quadro dei documenti allegati anche al rendiconto di bilancio della Regione Umbria 2014, appunto del bilancio di Umbria TPL e Mobilità S.p.A., una partecipata importante per la Regione Umbria, visto che la stessa Regione ha una quota di partecipazione del 28 per cento circa, stando ai dati dell’anno 2013.

In questo quadro abbiamo chiesto, in data 18 novembre 2015, entro i dieci giorni previsti dal Regolamento dell’Assemblea legislativa, di avere copia del bilancio 2014 di Umbria TPL e Mobilità, ma tale documento ad oggi ancora non è pervenuto e mi auguro che tutto questo possa essere determinato nei prossimi giorni, e comunque già anticipo che farò una verifica anche a quanto depositato presso le afferenti camere di commercio. Più in generale, l’interrogazione vuole essere un invito alla stessa Giunta regionale affinché vi sia una ricognizione delle stesse società partecipate, anche perché nel bilancio 2016 le stesse dovranno avere un’afferenza consolidata nel quadro del bilancio della Regione, e questo renderà ancor più problematico la gestione di cifre, che si aggirano a 28 milioni di euro, che la Regione Umbria ogni anno impiega per coprire le perdite e le afferenze delle stesse società partecipate.

Mi auguro che questa interrogazione sia quindi un invito in particolare a diminuire tali perdite, ripeto, 28 milioni di euro secondo i dati 2014 della stessa Regione Umbria che vengono destinati a coprire perdite e inefficienze delle stesse partecipate, su cui anche la Corte dei Conti chiede interventi immediati. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Ricci.

Per la risposta la parola all’Assessore Chianella.

Giuseppe CHIANELLA (Assessore alle infrastrutture, ai trasporti, alla riqualificazione urbana e valorizzazione delle città).

Ringrazio il Consigliere Ricci. Sarà una risposta veloce. Innanzitutto sulla domanda, se intende dare corso alla richiesta, abbiamo verificato che c’è stato un disguido probabilmente dagli uffici, quindi ci sembra assolutamente giusto e doveroso mettere

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a disposizione questo bilancio e verrà fatto quanto prima a favore del Consigliere Ricci.

Sulla seconda, è una questione che attiene ovviamente più all’Assessore Bartolini, ma comunque rispondo io: è intendimento della Giunta regionale predisporre un piano sulle partecipate che però potrà essere studiato solo alla luce del nuovo decreto Madia, che verrà emanato, credo, prossimamente. Quindi, alla luce di questo, credo nella prima metà dell’anno 2016, proporremo un piano generale sulle partecipate per rispondere anche a quanto richiesto, così come vedo nell’interpellanza, appunto dalla Corte dei Conti.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore Chianella.

La parola, per la replica, al Consigliere Ricci.

Claudio RICCI (Presidente del Gruppo Ricci Presidente).

Ringrazio l’Assessore con delega che a nome della Giunta regionale ha inteso interpretare l’indicazione della Corte dei Conti con un intervento immediato, soprattutto per capire come poter diminuire i 28 milioni di euro all’anno, che la Regione impiega per le società partecipate, e magari poter risparmiare su questi 28 milioni di euro cifre da poter destinare allo sviluppo socio-economico, alla diminuzione delle tasse regionali e sinanche al sostegno reale delle famiglie e delle persone in difficoltà.

Noi valuteremo, ovviamente, l’atto in maniera, mi auguro, significante appena lo stesso sarà portato all’attenzione dell’Assemblea legislativa. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Ricci.

Chiamo l’oggetto n. 15.

OGGETTO N. 15 – COMPRENSORIO DI NORCIA-CASTELLUCCIO-FORCHE CANAPINE: ABBANDONO ULTRADECENNALE DA PARTE DELLA REGIONE UMBRIA – INFORMAZIONI DELLA G.R. AL RIGUARDO – Atto numero: 344 Tipo Atto: Interrogazione

Presentata da: Consr. Liberati

PRESIDENTE. La parola al Consigliere Liberati per l’illustrazione della interrogazione.

Andrea LIBERATI (Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Ci sono territori a torto marginalizzati, considerati periferie, tra questi certamente Norcia. Norcia è abbandonata dalla Regione da decenni, dopo la fine ingloriosa della Spoleto-Norcia nel 1968, questo territorio, dopo l’avvento della Regione, non sembra aver avuto grandi fortune sotto il profilo almeno della centralità logistica, ma che significava anche ben altro, che aveva sino ad allora.

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La politica dei rami secchi ha prodotto anche questo, abbiamo quindi un problema di collegamenti, abbiamo un problema di accessibilità viabile. Ci sono diverse criticità: le marcite, le marcite sono una ex palude, un’area di 136 ettari che è stata bonificata tra il VII e il XIII secolo, ci sono fonti molto variegate, probabilmente dai monaci benedettini, e le marcite rischiano l’impaludamento, un’area naturalistica unica nell’Italia peninsulare, l’unico prato irriguo marcitoio appunto che esista a sud della Pianura Padana, una riserva foraggiera che però oggi rischia addirittura di essere sormontata da un ponte stradale e poi traforata da una galleria artificiale secondo il nuovo progetto di bypass dell’abitato di Norcia.

Ancora, abbiamo il tema di Forche Canapine: come distruggere gli sport invernali in Umbria. Mentre le Marche sono andate avanti in questi decenni con ben tredici stazioni sciistiche, noi siamo riusciti nell’impresa indecente di ridurre pressoché a zero, annichilire totalmente quello che era certamente un patrimonio turistico regionale, e quindi abbiamo una situazione di annullamento totale: piste da fondo anche non battute, nonostante ci sia la proprietà di adeguate attrezzature, abbiamo poi la Provincia che ha combinato un bel disastro, la seggiovia Monte del Sole eretta a inizio 2000 chiusa, i tre skilift chiusi perché hanno superato i trent’anni di attività, il mezzo sgombraneve sempre della Provincia ha preso fuoco l’anno scorso, quindi c’è un problema per raggiungere non solo le Forche Canapine ma anche le altre zone, come Castelluccio di Norcia, oggetto di una particolare, a nostro avviso, non adeguata attenzione da parte del Comune e della Regione, che si limita a prendere atto delle decisioni municipali, così come ha risposto già a una nostra interrogazione precedente.

Quindi un problema di abbandono e di trascuratezza che si ripercuote sull’abitato, sui residenti, da anni, un abbandono soltanto interrotto dalle solite cene al tartufo.

Noi chiediamo, in buona sostanza, che anziché andare là ai soliti convivi la Giunta regionale protegga le marcite, calcoli i danni giganteschi inferti all’economia regionale con la distruzione degli sport invernali di Forche Canapine...

- Presidenza del Vicepresidente Mancini – PRESIDENTE. Consigliere Liberati, siamo a cinque minuti.

Andrea LIBERATI (Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

No, guardi, io penso che lei si sbagli di grosso, tra l’altro.

...E di concludere i lavori incompiuti tra Santa Scolastica e lo svincolo della galleria di Forche Canapine, che da anni devono andare avanti.

Vorrei che venisse acceso il tempo.

- Presidenza del Presidente Porzi –

PRESIDENTE. Si è azzerato nel momento in cui avete preso parola, però era a quattro e venti. Sì, mi confermano quattro e venti.

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Grazie, Consigliere Liberati.

Per la risposta la parola all’Assessore Cecchini.

Fernanda CECCHINI (Assessore alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria, cultura).

C’è una certa difficoltà a rispondere a interrogazioni che chiamano in causa assessorati anche molto più ampi di quello che rappresenti io, in ogni caso in soli tre minuti cercherò di dar conto di tutto l’impegno che la Giunta regionale ha profuso in questi anni per non solo impedire che Norcia divenisse o rimanesse un territorio marginale nel contesto regionale, ma anzi per farlo divenire, sia da un punto di vista turistico-culturale che da un punto di vista economico, legato naturalmente alle vocazioni di quel territorio, una delle parti di pregio di questa regione.

Questo è avvenuto su tutta la materia, ad esempio, legata ai piani di sviluppo rurale, che si sono fatti carico di intervenire in quelle zone con misure e azioni diverse rispetto a territori che hanno un’agricoltura molto più diffusa e organizzata di quella di Norcia, limitandosi non solo e non tanto – per quanto mi riguarda molto poco – alle cene con il tartufo, ma semmai a difendere, anche attraverso misure e finanziamenti del piano di sviluppo rurale, la presenza del tartufo nero pregiato in quel territorio, sostenendo investimenti delle aziende che hanno raddoppiato e triplicato la presenza di tartufaie coltivate in quel territorio, oltre naturalmente a incentivare e a dare una mano e sostegno a quelle attività legate alle volte al tartufo, alle volte allo stato brado, altre volte comunque allo zafferano, a specificità che sono di quel territorio e che da sempre sono nella lista di priorità negli interventi di sostegno da parte della Regione dell’Umbria.

Le marcite credo che siano conosciute ai più, perlomeno a questo Consiglio regionale, e ne ha scorso un po’ la storia il Consigliere. È inutile dire che lo stato di abbandono delle marcite cui si fa riferimento non è imputabile alla politica, o alle Istituzioni, ma per lo più allo stato di abbandono derivato dal fatto che i proprietari, gli agricoltori che un tempo attraverso lo sfalcio comunque facevano una corretta manutenzione di quel territorio, dato che questa attività non dà un riscontro economico a fine anno, hanno dismesso, lasciando quindi in uno stato apparentemente di abbandono quello che è uno dei patrimoni, credo, candidato anche a far parte dei siti Unesco.

Nonostante questo, la Regione, attraverso le risorse del POR, del FESR, del PRONAC, beni culturali, ha investito e sta investendo risorse importanti nella realizzazione dell’Ecomuseo delle marcite, con 641 milioni di euro, con la riqualificazione delle aree delle marcite benedettine di Norcia, con 150.000 euro, cofinanziato dal Comune di Norcia con 50.000 euro, con la promozione di interventi ambientali per la valorizzazione della rete dei siti di Natura 2000, riqualificazione ambientale dell’area artigianale di Norcia, con 122.000 euro, con 310.000 euro per la valorizzazione della rete sempre dei siti Natura 2000 di quel territorio, che peraltro è un territorio tutto quanto di pregio all’interno dell’area del Parco dei Sibillini, che ha quindi anche una progettazione, una manutenzione, un intervento per la tutela della qualità del territorio.

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Tutto questo ha messo anche nelle condizioni di non sottovalutare la viabilità, anche laddove non è di nostra competenza, perché le strade da lei citate mi pare siano di competenza ANAS, tra l’altro previste anche le varianti nei piani regolatori vigenti del Comune di Norcia, e per questo non tralasciamo l’importanza che anche da un punto di vista turistico e della salute gli sport invernali hanno, dal momento che proprio in quel territorio è presente la gran parte di sport conosciuti a livello nazionale e in tante occasioni dall’Italia all’Europa scelgono l’Umbria proprio per praticare l’insieme degli sport previsti in tutta la piana e in tutta la vallata nel territorio di Norcia.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore Cecchini. Anche lei ha sforato i tempi.

La parola, per la replica, al Consigliere Liberati.

Andrea LIBERATI (Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

L’Hotel Canapine, venduto alla Provincia da un privato, è chiuso da anni, il Rifugio Monte del Sole di proprietà della Provincia è abbandonato, gli infissi... no, ma siete sempre voi, cioè è inutile che noi... va bene, non voglio fare il teatrino, però siete sempre voi, ovunque.

Poiché questa storia va avanti da decenni, vorrei capire che tipo di investimenti volete fare sugli sport invernali, non ho sentito una parola.

Per quanto riguarda Castelluccio di Norcia, prendete atto. Per quanto riguarda Norcia, sul bypass stradale non pronunciate una parola e parlate del fatto che le marcite, come avete detto, gli sfalci eccetera non dipendono da voi, e allora se la tipicità la vogliamo coltivare, come si suol dire, il foraggio mi pare sia fondamentale e quindi dipende comunque da una politica regionale locale che non ha valorizzato quel tipo di prodotto, e quindi dipende comunque da chi è qua dentro, da chi è in Giunta, da chi sta dirigendo le Amministrazioni locali e territoriali da anni. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Liberati.

Chiamo l’oggetto n. 16.

OGGETTO N. 16 – RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA DA PM10 – INTENDIMENTI DELLA G.R. VOLTI AL POTENZIAMENTO DEL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE E AL CONTENIMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE, NONCHÉ ALLA REVOCA DELLE CONCESSIONI ALL’INCENERIMENTO DI RIFIUTI DA PARTE DEI POLI ACEA E TOZZI HOLDING DI MARATTA DI TERNI, EVITANDOSI ANCHE L’INSTALLAZIONE DI UN ULTERIORE INCENERITORE IN UMBRIA – Atto numero: 345

Tipo Atto: Interrogazione Presentata da: Consr. Carbonari

PRESIDENTE. La parola al Consigliere Carbonari per l’illustrazione della interrogazione.

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Maria Grazia CARBONARI (Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Siamo tutti a conoscenza che negli ultimi giorni il livello delle PM10 ha in diverse città della nostra regione superato i valori consentiti dalla normativa vigente, infatti nell’anno 2015 le centraline di misurazione Arpa hanno rilevato uno sforamento del limite delle PM10: nella città di Terni per sessantotto giorni, Narni Scalo per trentasette, Perugia, Foligno e Spoleto. Devo dire che il 2015 non è stato l’unico caso, anche negli anni precedenti ci sono stati degli sforamenti, soprattutto nelle città di Terni e Foligno; che in conseguenza di questa ultima emergenza alcune Amministrazioni comunali hanno valutato o dovuto ordinare delle misure straordinarie, nella speranza di ridurre i livelli di inquinamento da polveri sottili, tipo i blocchi del traffico veicolare, chiaramente con i disagi che tutti noi cittadini abbiamo subito.

Premesso, peraltro, che nonostante i livelli di PM10 registrati nelle centraline Arpa localizzate a Terni, dove oltre alla maggiore concentrazione degli impianti industriali ci sono anche due inceneritori di rifiuti, la Regione Umbria incentiva nel Piano di sviluppo rurale impianti a biomasse, notoriamente responsabili di una elevata concentrazione di polveri sottili. Considerato inoltre che il numero di collegamenti ferroviari è drasticamente calato, ci sono quattro elettrotreni fermi a Umbertide, secondo il piano trasporti si ridurrà addirittura a un terzo rispetto a quello attuale sulla tratta Perugia-Terni, e quindi anche totalmente elettrificata ma tuttora inspiegabilmente percorsa da motrici alimentati a diesel, mentre non si parla del tram-treno. Molti utenti, soprattutto pendolari, sono quindi impossibilitati a usufruire del servizio pubblico su rotaia o gomma e sono costretti a fare affidamento su mezzi di trasporto privati in una cornice nella quale la Regione non ha mai operato differenze tra alimentazione a benzina, o diesel, o metano, gpl eccetera.

Considerato inoltre che con riferimento al trasporto ferroviario nel documento della Presidente della Giunta regionale Umbria 2020 linee programmatiche 2015-2020, si scrive “una forte valenza assume anche lo sviluppo della rete per mobilità ecologica sia per finalità di mobilità alternativa all’auto, specie all’interno e in vicinanza dei centri urbani, sia per finalità turistiche, riconoscendo che il potenziale ritorno economico degli investimenti in questo settore è ancora sottovalutato”.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta per sapere: quali misure di carattere urgente e quali iniziative strutturali nel medio e lungo periodo intenda porre in essere per potenziare il trasporto pubblico a livello regionale e locale, nonché le scelte specifiche che voglia perseguire per ridurre il traffico veicolare e inquinamento da PM10, comunicando, a fronte di criticità ambientali e sanitarie ampiamente certificate (Arpa e Studio Sentieri), in che modo ed entro quale termine intenda revocare le concessioni all’incenerimento dei poli Acea e Tozzi Holding di Maratta a Terni, evitando altresì l’insediamento di un terzo inceneritore in Umbria. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Consigliere Carbonari.

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Iniziamo dalla risposta dell’Assessore Chianella. Mi raccomando i tempi perché non ci siamo più.

Giuseppe CHIANELLA (Assessore alle infrastrutture, ai trasporti, alla riqualificazione urbana e valorizzazione delle città).

Sì, questa però è un’interrogazione che necessita di una risposta a più bocche.

Innanzitutto bisogna ricordare che il problema delle PM10 è stato un problema purtroppo agli onori delle cronache in tutta Italia e non solo ovviamente in Umbria, dico semplicemente che lo strumento fondamentale adottato dalla Regione dell’Umbria per contrastare le emissioni inquinanti è il Piano regionale della qualità dell’aria approvato nel 2013 dalla Regione Umbria.

Il piano individua fonti emissive presenti in Umbria, nonché le aree maggiormente esposte a tali inquinanti, corrispondenti appunto ai territori di Perugia, Corciano, Foligno e Terni. Sono stati individuati inoltre i settori di trasporto stradale e combustione di legna negli impianti di riscaldamento civile come i principali responsabili di tali emissioni.

Al riguardo apro una parentesi: nessuno ne ha parlato, ma – almeno io ho ascoltato un dibattito di carattere scientifico in televisione – da dieci anni a questa parte comunque le emissioni di PM10 sono diminuite complessivamente in Italia, e questo è un dato che denota il fatto che comunque le politiche complessive adottate in questo settore erano volte a ottenere anche qualche risultato.

Al fine di riportare le concentrazioni degli inquinanti entro i limiti di legge, il piano ha previsto l’applicazione di misure tecniche di base che costituiscono il nucleo fondamentale di provvedimenti da adottare per affrontare le situazioni maggiormente critiche. Per quanto riguarda il settore trasporti, quindi, queste prevedono l’attuazione da parte dei Comuni Perugia, Corciano, Foligno e Terni di provvedimenti volti alla riduzione del traffico pesante e leggero nelle aree individuate come ambiti urbani di traffico, la riduzione del traffico tramite potenziamento del trasporto passeggeri su ferrovia nei comuni in cui si è registrato il maggiore numero di superamenti di concentrazioni in atmosfera di polveri (Perugia, Foligno e Terni), che sulla base di studi specifici risultano dovute in parte, secondo importanti percentuali, al risollevamento delle stesse polveri da traffico, sono previste misure riguardanti la pulizia delle strade.

Alle misure tecniche di base si affiancano le misure tecniche di indirizzo, che tra l’altro prevedono il miglioramento del trasporto pubblico regionale, attraverso la sostituzione di autobus del TPL con mezzi a basse emissioni, giornate programmate di chiusura al traffico nei comuni di Perugia, Corciano, Foligno e Terni, la promozione dell’utilizzo di mezzi elettrici attraverso la installazione di una rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli e l’adozione, da parte dei comuni, di misure atte a facilitare l’uso nelle aree urbane di questi veicoli, sia per il trasporto privato che per il trasporto merci.

Per quanto riguarda le azioni messe in atto a livello regionale per l’attuazione del Piano regionale della qualità dell’aria e delle relative misure di riduzione di

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inquinamento da traffico, si richiamano le seguenti iniziative: nel quadro del protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione e Ministero nell’aprile 2012 per un investimento totale di 33 milioni si è finanziata la sostituzione dei veicoli del trasporto pubblico locale più inquinanti con mezzi a metano o ibridi nella provincia di Perugia e di Terni; è stata inoltre finanziata la realizzazione di infrastrutture di trasporto pubblico locale per mobilità alternativa nei centri storici (ascensori, minimetro a Perugia) per importi importanti, e realizzazioni di piastre logistiche.

A valere sui fondi di cui al decreto TPL sono stati...

PRESIDENTE. Tempo, Assessore.

Giuseppe CHIANELLA (Assessore alle infrastrutture, ai trasporti, alla riqualificazione urbana e valorizzazione delle città).

Sì, lo so, però io devo purtroppo... va bene, tagli una serie di questioni.

Occorre ricordare che nella redazione del Piano regionale trasporti, in corso di pubblicazione, si è preso a riferimento sia per la parte di indirizzi e prescrizioni sia per la parte analitica il Piano regionale della qualità dell’aria.

Gli strumenti di programmazione e pianificazione adottati a livello regionale e locale sono infatti chiamati a tener conto del Piano regionale della qualità dell’aria. Tra l’altro il piano è stato assoggettato alla procedura di VAS, che secondo la normativa si configura come un processo che prende avvio già in fase di formazione del piano e attraverso precisi passaggi procedurali lo accompagna fino alla fase attuativa.

Quindi, tralasciando tutti gli altri dati, visti i tempi corti, per dare spazio all’Assessore Cecchini, sottolineo che le iniziative e le politiche attivate in questi anni, che si vorranno attuare anche con la previsione di strumenti fondamentali come il Piano regionale trasporti, sono volte esattamente anche al contenimento di emissioni in atmosfera. Grazie.

PRESIDENTE. Io ho veramente problemi di tempo e democraticamente chiedo ai colleghi come vogliamo procedere. Cinque minuti della risposta dell’Assessore per una sezione della interrogazione della Consigliera Carbonari non sono tollerabili per i tempi della registrazione, perché ne aveva tre a disposizione.

Adesso per la risposta sull’altra parte, quella degli inceneritori, che toccherebbe all’Assessore Cecchini, noi rischiamo di lasciare le ultime due interrogazioni senza registrazione, quindi decidiamo.

(Intervento fuori microfono del Consigliere Liberati: “Noi abbiamo per alcune sedute non fatto interrogazioni per degli Assessori assenti”)

PRESIDENTE. Va bene, procediamo con la risposta dell’Assessore Cecchini e le altre andranno fuori dalla registrazione.

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Fernanda CECCHINI (Assessore alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria, cultura).

Il tema non è nuovo a questo Consiglio regionale e neanche agli interroganti e difficilmente anche le risposte possono essere diverse rispetto a quelle formulate in questi mesi.

Posso dire, in aggiunta alle considerazioni che ha svolto l’Assessore Chianella, che noi appunto attraverso il piano aria prevediamo e abbiamo previsto una serie di azioni volte a migliorare la qualità dell’aria, che comunque gli inceneritori in questione, almeno dalle misurazioni e dai dati che ci danno, incidono per l’uno per cento, anche se questo non deve essere assolutamente sottovalutato, che naturalmente gli impianti esistenti operano in virtù delle autorizzazioni che hanno rilasciate regolarmente dalla Provincia e che, laddove le condizioni dal punto di vista della qualità dell’aria e delle emissioni dovessero peggiorare o ci dovessero essere dati a disposizione che mettono nelle condizioni di revoca degli impianti, è chiaro che questo dovrebbe essere competenza del sindaco, ma fin qui credo che gli impianti, anche legando la loro attività alle autorizzazioni in loro possesso, debbano agire nel rispetto delle prescrizioni in essere.

Per quanto riguarda la previsione di ulteriori impianti, abbiamo detto e diremo no in tutte le sedi, laddove necessario, d’altro canto il tema in questa regione non è un inceneritore in più o in meno, bensì è dare completa attuazione a un Piano regionale dei rifiuti, che non prevede di bruciare i rifiuti in questa regione, che prevede il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata, sui quali è vero che c’è bisogno di un cambio di passo e di un’assunzione di responsabilità da parte dei Comuni, così come da parte dei cittadini nel collaborare con gli enti.

Laddove noi rispondiamo agli obiettivi del piano, tra l’altro saremmo assolutamente fuori scala perché l’impianto previsto dal Governo avrebbe bisogno di 130-140.000 tonnellate e noi, se facciamo il nostro dovere, arriviamo a un range tra 30.000 e 60.000 tonnellate. E quindi l’intendimento della Giunta regionale proprio in questi giorni è quello di individuare azioni robuste e serie prescrittive per i comuni, per i soggetti gestori e per gli ambiti, perché la responsabilità non sta tanto nel dire sì o no quanto nell’avere le carte in regola per poter affermare che questa Regione può evitare di bruciare, semplicemente dando attuazione al piano dei rifiuti che è stato aggiornato solo pochi mesi fa.

PRESIDENTE. Grazie agli Assessori.

La parola, per la replica, al Consigliere Carbonari.

Maria Grazia CARBONARI (Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Volevo rispondere intanto in primo luogo all’Assessore Chianella perché in merito all’inquinamento da PM10 che deriva dal traffico l’informazione che ho io è che il traffico incida in misura minoritaria rispetto alle altre fonti: il 40 per cento sul totale proviene dal traffico. Chiaramente ci sono altre motivazioni, da lei citate, che sono appunto i camini, la legna eccetera.

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La cosa più importante però che mi premeva sottolineare è il discorso degli inceneritori. Se non sbaglio, il PCB riscontrato dalla ASL nelle uova in cinque allevamenti di Terni è stato superiore a quello consentito per cui si è provveduto alla loro distruzione. Ora, il problema è che io certe volte non vi capisco nel senso che, scusatemi, ho sotto le mani una risposta a una richiesta di informazioni da parte del Ministero dell’Ambiente, composta da due parti fondamentalmente, in cui si dice che non sono state rilasciate autorizzazioni per nuovi inceneritori, in definitiva, e che la società Aria, titolare di un impianto di incenerimento, in esercizio a località Maratta, ha presentato l’istanza per la modifica dell’autorizzazione integrata ambientale, che è in corso di valutazione.

L’istanza è stata presentata, in sede progettuale sono state adeguatamente valutate le implicazioni ed è in corso l’esame istruttorio, quindi se non ho capito male da quanto lei sta dicendo non verrà concessa, non verrà rilasciata?

(Intervento fuori microfono dell’Assessore: “E’ in corso di verifica”)

Maria Grazia CARBONARI (Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Questo non coincide con quanto detto da lei prima. È fondamentale o no mantenere l’inquinamento sotto certi livelli?

(Intervento fuori microfono dell’Assessore: “Non sta in capo alla Regione la procedura”) Maria Grazia CARBONARI (Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Però sta in capo a voi mantenere l’inquinamento...

(Intervento fuori microfono dell’Assessore: C’è il piano dei rifiuti che dice che cosa si può fare e non si può fare...)

Maria Grazia CARBONARI (Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

È vostro intento tenere il livello di inquinamento sopra a determinati livelli?

PRESIDENTE. Scusate, ma non è questo l’atteggiamento che possiamo assumere in aula.

Grazie, Consigliere Carbonari.

Dicevo che rispetto ai tempi che abbiamo impiegato per le cinque interrogazioni discusse, superando i limiti che ci sono concessi per le trasmissioni, i Consiglieri Rometti e De Vincenzi hanno deciso di ritirare le loro interrogazioni e di presentarle per la prossima seduta di Question Time.

Quindi chiudiamo qui la seduta di Question Time e procediamo ad aprire la seduta ordinaria partendo dall’oggetto n. 1.

OGGETTO N. 1 – APPROVAZIONE PROCESSI VERBALI DI PRECEDENTI SEDUTE.

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PRESIDENTE. Do notizia dell’avvenuto deposito presso la Segreteria dell’Assemblea legislativa, a norma dell’articolo 57, comma 2, del Regolamento interno, del processo verbale relativo alla seduta del 15 dicembre 2015.

Non essendoci osservazioni, detto verbale si intende approvato ai sensi dell’articolo 48, comma 3, del medesimo Regolamento.

OGGETTO N. 2 – COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA.

PRESIDENTE. Comunico che l’Ufficio di Presidenza, assunta la qualifica e le funzioni di Giunta delle elezioni ai sensi dell’articolo 50, comma 5, dello Statuto, con la deliberazione n. 71 del 21 dicembre 2015, ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato n. 5720/2015 e della conseguente riassunzione delle funzioni di Consigliere regionale da parte della dott.ssa Carla Casciari con decorrenza dal 17 dicembre 2015;

Con l’occasione voglio augurare alla collega Carla Casciari il benvenuto in questa seduta e augurare un buon lavoro a lei, come voglio approfittare per ringraziare il Consigliere Biancarelli per il fattivo contributo che ha saputo dare a questa Assemblea nei mesi in cui ne ha fatto parte.

Comunico altresì che la Giunta regionale ha depositato presso la Segreteria dell’Assemblea legislativa, a norma dell’art. 86 del Regolamento interno, risposta scritta relativamente ai seguenti atti:

atto n. 96 – interrogazione del Consigliere Squarta, concernente: “Utilizzazione da parte della Regione Umbria dell’anticipazione di liquidità, di cui all’art. 3, commi 2 e 3, del decreto-legge n. 35/2013, convertito, con modificazioni, nella legge n. 64/2013, finalizzata a favorire l’accelerazione dei pagamenti dei debiti degli enti del servizio sanitario nazionale per il periodo 2013/2014 – Informazioni della Giunta regionale al riguardo”;

atto n. 141 – interrogazione dei Consiglieri Liberati e Carbonari, concernente:

“Necessità di urgenti soluzioni alle criticità in tema di sicurezza stradale sul collegamento tra Ponte Felcino e Ponte Rio – Strada della Molinella, in territorio del comune di Perugia – Intendimenti della Giunta regionale al riguardo”;

atto n. 225 – interrogazione del Consigliere Liberati, concernente: “Intervenuta elezione del Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Università Agraria di Lugnano in Teverina – Informazioni della Giunta regionale in merito alla legittimità dell’elezione medesima, nonché riguardo all’opportunità dell’avvenuta conferma del Presidente uscente”;

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atto n. 226 – interrogazione dei Consiglieri Liberati e Carbonari, concernente:

“Disposta proroga pluriennale a favore della SO.GE.SI. S.p.a. dell’affidamento del servizio di noleggio, lavaggio e sterilizzazione di biancheria per le Aziende sanitarie dell’Umbria, senza previa indizione di gare d’appalto pubbliche – Presunta assunzione da parte della SO.GE.SI. a tempo determinato, anziché indeterminato del personale della Società uscente – Informazioni della Giunta regionale al riguardo e intendimenti della Giunta medesima volti al ristabilimento di una condizione di legalità a garanzia della libera concorrenza”.

Significo che il Presidente della Giunta regionale ha emanato, ai sensi dell’articolo 2 bis della legge regionale 21 marzo 1995, n. 11 (Disciplina delle nomine di competenza regionale e della proroga degli organi amministrativi), i seguenti decreti:

 n. 146 del 14 dicembre 2015 – Rinnovo del Revisore dei conti del Centro per le pari opportunità e attuazione delle politiche di genere nella Regione Umbria, ai sensi dell’art. 13 della l.r. n. 6/2009 e successive modificazioni; Azienda territoriale per l’edilizia residenziale della Regione Umbria – ATER regionale.

Nomina Commissario straordinario;

 n. 147 del 14 dicembre 2015 – Azienda Ospedaliera Santa Maria, con sede in Terni. Designazione dei componenti di spettanza regionale nel Collegio sindacale, ai sensi dell’art. 33, comma 2, della legge regionale 11/2015;

 n. 151 del 21 dicembre 2015 – Rinnovo del Collegio dei revisori dei conti dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria – ATER regionale, ai sensi dell’art. 7 della l.r. n. 19/2010 e successive modificazioni;

 n. 152 del 22 dicembre 2015 – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (A.R.P.A.). Nomina dei componenti del Collegio dei revisori dei conti, ai sensi dell’art. 8 della l.r. 6 marzo 1998, n. 9 e successive modificazioni;

 n. 153 del 22 dicembre 2015 – Associazione Festival delle Nazioni Onlus con sede in Città di Castello. Nomina dei rappresentanti regionali nell’Assemblea dei soci, ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto vigente;

 n. 155 del 29 dicembre 2015 – Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Regione Umbria – ATER regionale. Proroga dell’incarico del Commissario straordinario;

 n. 161 del 29 dicembre 2015 – Agenzia regionale per il Diritto allo Studio universitario – AdiSU. Proroga dell’incarico di Commissario straordinario.

Comunico altresì che la Giunta regionale ha richiesto, ai sensi dell’art. 66 del Regolamento interno, l’adozione della procedura d’urgenza relativamente all’atto n.

319 – Disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale, concernente:

“Modificazioni ed integrazioni della legge regionale 21 gennaio 2015, n. 1 (Testo unico Governo del territorio e materie correlate)”.

Ricordo che, ai sensi dell’art. 66 – comma 2 – del Regolamento interno, l’Assemblea decide sulla richiesta di procedura d’urgenza con la maggioranza dei Consiglieri

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assegnati, sentiti un oratore contro e uno a favore, nonché la Giunta regionale, qualora lo richieda.

Chi vuole intervenire a favore della richiesta? Prego?

(Intervento fuori microfono del Consigliere Liberati: “credo che ci sia da ripetere la comunicazione”)

Ripeto: tra le mie comunicazioni c’è una richiesta della Giunta regionale, ai sensi all’articolo 66 R.I., relativamente all’adozione della procedura di urgenza dell’atto 319: Disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale, concernente:

“Modificazioni ed integrazioni della legge regionale 21 gennaio 2015, n. 1 (Testo unico Governo del territorio e materie correlate)”.

L’approvazione deve essere votata con 11 voti a favore per poter essere assunta, quindi è necessario un relatore a favore del provvedimento e uno contro.

Andrea LIBERATI (Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle - Beppe Grillo.it).

Può chiarire quale legge sia?

PRESIDENTE. Dovremmo chiarire quali sono gli elementi di questa richiesta d’urgenza.

C’è una richiesta d’urgenza che è stata presentata dalla Giunta regionale, su cui interverrà l’Assessore Cecchini.

Fernanda CECCHINI (Assessore alla qualità del territorio e del patrimonio agricolo, paesaggistico, ambientale dell’Umbria, cultura).

Il motivo è che gli uffici stanno concordando con il Ministero perché il testo unico era stato impugnato, e in questo caso l’urgenza è determinata dal fatto che, laddove noi dobbiamo annullare per le motivazioni che ci hanno posto di incostituzionalità, che quindi sono meramente formali e tecniche, dobbiamo procedere; dopodiché, nel momento in cui abbiamo concluso la fase di confronto con il Sottosegretario e con il Ministero, sarà materia di questo Consiglio regionale che approverà un testo unico, così come concordato con il Governo.

PRESIDENTE. Chiarite le motivazioni della richiesta d’urgenza, voglio dare la parola ai Consiglieri che eventualmente non sono d’accordo su questa formalità per poter procedere alla votazione. Non essendovi interventi, dichiaro aperta la votazione.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Andiamo avanti con le comunicazioni.

Comunico che i Consiglieri Nevi, Chiacchieroni, Mancini e Solinas hanno chiesto la trattazione immediata della mozione n. 356, concernente: “Adozione di interventi da parte della Giunta regionale, affinché sia garantita la circolazione nel periodo

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invernale sulle strade provinciali n. 4771 (Norcia-Forche Canapine), n. 4772 (Forche Canapine-Castelluccio) e n. 4773 (Castelluccio-Forca di Presta)”.

Questa mozione è iscritta ai sensi dell’articolo 98, comma 2, del Regolamento interno, come stabilito dall’Ufficio di Presidenza, di concerto con i Presidenti dei Gruppi consiliari.

Quindi possiamo procedere a questa richiesta: i proponenti chiedono di trattare questa mozione come primo punto all’ordine del giorno, pertanto – perché questo possa essere anticipato – pongo in votazione la loro richiesta. Dichiaro aperta la votazione.

Il Consiglio vota.

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE. Quindi anticipiamo la mozione. Vorrei sapere chi illustrerà dei proponenti, visto che sono un gruppo ben nutrito di Consiglieri ad aver presentato la stessa. La parola va al Consigliere Chiacchieroni.

Chiede la parola il Consigliere Brega sull’ordine dei lavori; ne ha facoltà.

Eros BREGA (Gruppo Partito Democratico).

Grazie, Presidente. Volevo chiedere se l’Assessore Paparelli o la Presidente possono illustrare a quest’Aula le problematiche che sta attraversando un’azienda importante e storica del territorio umbro, l’Elettrocarbonium presente nella città di Narni, dato che in questi giorni dalla stampa ho appreso esservi delle discordanze tra quanto dichiarato dalla Regione e quanto dichiarato dai vertici aziendali.

Poiché si parla di posti di lavoro, in un momento di forte difficoltà e di grande crisi, un tema così importante credo meriti grande attenzione, dunque sarebbe utile avere alcune informazioni; laddove ciò non fosse possibile, annuncerò la presentazione di una mozione, chiedendo che venga votata nella giornata odierna. Grazie.

PRESIDENTE. La mozione non è iscritta all’ordine del giorno per cui dobbiamo sentire i Capigruppo se sono d’accordo di trattare questo argomento magari successivamente.

Non si tratta di una mozione, giustamente, ma soltanto di un chiarimento che eventualmente l’Assessore Paparelli potrebbe fornire all’Aula. Direi di procedere con la discussione della mozione, che il Consigliere Chiacchieroni si accingeva a presentare, intanto la proposta del Consigliere Brega verrà valutata.

OGGETTO N. 140 – ADOZIONE DI INTERVENTI DA PARTE DELLA G.R., AFFINCHÉ SIA GARANTITA LA CIRCOLAZIONE NEL PERIODO INVERNALE SULLE STRADE PROVINCIALI N. 4771 (NORCIA - FORCHE CANAPINE), N.

4772 (FORCHE CANAPINE - CASTELLUCCIO) E N. 4773 (CASTELLUCCIO - FORCA DI PRESTA) – Atto numero: 356

Tipo Atto: Mozione

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