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L Riduzione del colesterolo LDL:“lower is better”

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22 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 5 - Giugno-Luglio 2015

A ggiornAmenti

L

o studio IMPROVE IT (IMPro- ved Reduction of Outcomes:

Vytorin Efficacy International Trial) con 18.144 pazienti coinvolti (600 in Italia), una durata di circa 9 anni e 1.500 centri, rappresenta il più lungo studio di outcome CV condotto su pazienti con sindrome coronarica acu- ta (NEJM 2015; June 3, DOI: 10.1056/

NEJMoa1410489).

Lo studio è stato disegnato per sta- bilire se, abbassando il C-LDL ben al di sotto di 70 mg/dL, associando ezetimibe a una statina si riducano ulteriormente gli eventi CV, poiché nei pazienti ad alto rischio trattati con statine, compresi quelli in tera- pia con valori bassi di C-LDL, conti- nua a permanere un rischio CV resi- duo. Avendo raggiunto l’endpoint primario e tutti gli endpoint secon- dari compositi d’efficacia, lo studio conferma la teoria “lower is better”

(quanto più si riduce il C-LDL, tanto migliore sarà la prognosi in termini di nuovi episodi CV), anche partendo da livelli di C-LDL relativamente bas- si, per arrivare a valori ben al di sotto (<55 mg/dL) degli obiettivi terapeu- tici attuali.

Risultati

¼

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I pazienti in terapia con ezetimibe/

simvastatina hanno avuto un numero significativamente inferiore di eventi CV maggiori (misurati dall’endpoint composito di mortalità per cause cardiovascolari, infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale, nuovo ri- covero per angina instabile e rivasco- larizzazione coronarica verificatisi a distanza di almeno 30 giorni dall’even- to iniziale) rispetto ai pazienti trattati con la sola simvastatina.

Nello studio, a sette anni, si è veri- ficato un evento fra quelli compresi nell’endpoint primario nel 32.7%

dei pazienti in terapia con ezetimi- be/simvastatina rispetto al 34.7%

dei pazienti trattati con la sola sim- vastatina. Sulla base del range di valori di C-LDL nei due bracci in trattamento dello studio (a 1 anno, valore medio di C-LDL rispettiva- mente di 53 mg/dL con ezetimibe/

simvastatina e 70 mg/dL con la so- la simvastatina), la riduzione del 6.4% del RR osservata nel braccio ezetimibe/simvastatina è stata omogenea con l’effetto terapeutico previsto sulla base di precedenti studi sulle statine.

Una nuova analisi mostra che ezeti- mibe 10 mg-simvastatina 40 mg ri- duce gli eventi CV totali (first + re- current) del 9% rispetto alla sola simvastatina 40 mg.

Questo risultato si basa sulla ridu- zione del 6.4% dei primi eventi, compresi nell’endpoint primario composito, insieme al 12% di ridu- zione degli eventi successivi al pri- mo osservati nella presente analisi.

Commento

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“I risultati di IMPROVE IT sono stai accolti positivamente dalla comuni- tà scientifica” - commenta Claudio Rapezzi, Direttore UO Cardiolo- gia Policlinico di S. Orsola e Alma Mater-Università degli Studi di Bo- logna. “Lo studio era una scom- messa, ma ha confermato che rag- giungere valori di C-LDL pari a 50- 60 mg/dL in pazienti ad alto rischio si traduce in una riduzione del ri- schio assoluto e del RR ‘quantizza- bile’ con un risparmio di eventi e di vite umane. Alcuni si sono posti la domanda su quale debba essere il limite del C-LDL perché non si presentino problemi biologici. La vita fetale è il momento in cui si ha la necessità di maggior colestero- lo: in questa fase il valore norma- le nel cordone ombelicale è circa 30-40 mg/dL, valore ampiamente sufficiente. Questo deve tranquil- lizzare perché stiamo ragionando su valori biologici e non ‘critica- mente’ bassi”.

Riduzione del colesterolo LDL:

“lower is better”

n C

arDiologia

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Attraverso il

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presenteQR-Code è possibile visualizzare con tablet/smartphone l’intervista a

Claudio Rapezzi

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