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L Terapia con ormoni tiroidei: problemi e possibili soluzioni

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32 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXI numero 3 - 20 aprile 2014

A ggiornAmenti

L

e malattie della tiroide, che colpiscono oltre 6 milioni di italiani, negli ultimi anni hanno registrato un significativo aumento. Una corretta terapia, che ripristini uno stato di norma- lizzazione dei livelli circolanti di ormoni tiroidei, è molto importan- te perché questi controllano il consumo di ossigeno e quindi la respirazione cellulare, l’attività elettrica del cuore, l’attività del sistema nervoso centrale e perife- rico, la produzione, conservazione e utilizzazione di energia e molti altri processi.

Circa il 3% della popolazione ge- nerale è in terapia sostitutiva tiroi- dea per ipotiroidismo e, poiché l’età media di inizio del trattamen- to è intorno ai 40-50 anni, la tera- pia sostitutiva con levotiroxina (LT4) influenza il benessere dei pazienti per alcuni decenni, do- vendo essere protratta per il resto della vita.

A fronte dell’apparente semplicità della terapia convenzionale (una compressa/die da assumere al mattino a digiuno, almeno 30 mi- nuti prima della colazione), nella realtà il trattamento con LT4 pone diversi problemi, tanto che circa il 40% dei pazienti non presenta

valori di TSH appropriati. Va intan- to sottolineato che la LT4 ha un basso indice terapeutico e i pa- zienti sono esposti al rischio di sviluppare ipertiroidismo (in caso di sovradosaggio) o di non correg- gere l’ipotiroidismo (in caso di sottodosaggio) per scostamenti dal trattamento ottimale inferiori al 25%.

Per una corretta compensazione ormonale è determinante che la quantità di farmaco assunto coin- cida con quella effettivamente as- sorbita e assimilata.

Ma l’assorbimento della LT4 è correlato a tante variabili, come la solubilità e stabilità del composto, il pH dell’ambiente gastrico, inter- ferenze legate al cibo (es. caffé, fibre) o alla contemporanea as- sunzione di altri farmaci (es. inibi- tori di pompa protonica).

Per ovviare a questi problemi, so- no disponibili nuove formulazioni dell’ormone, in soluzione acquosa o in capsule molli, che consento- no di migliorare il profilo farmaco- cinetico della LT4, con particolare riferimento all’assorbimento e alle possibili interazioni.

Nel caso di utilizzo della soluzione acquosa, per esempio, il Tmax (tempo per raggiungere la massi-

ma concentrazione plasmatica del farmaco) viene raggiunto circa 30 minuti prima rispetto alle com- presse.

Ciò potrebbe consentire di ridurre il tempo tra l’assunzione della te- rapia a digiuno e la prima colazio- ne, migliorando quindi non soltan- to l’esito della terapia ma anche le abitudini alimentari e la qualità di vita dei pazienti.

La LT4 in soluzione orale monodo- se è disponibile in 4 diversi dosag- gi: 25 mcg, 50 mcg, 75 mcg e 100 mcg.

Le capsule molli permettono di compiere un ulteriore piccolo pas- so avanti verso una sempre mi- gliore personalizzazione della te- rapia con LT4, essendo presenti in 12 diversi dosaggi compresi tra 13 mcg e 200 mcg: tale intervallo di dosi consente il ricorso a una sola capsula al giorno corrispon- dente alla esatta posologia pre- scritta.

Grazie a una particolare tecnolo- gia farmaceutica, la LT4 contenu- ta nelle capsule molli è veicolata in un liquido idrofilico viscoso ri- vestito da uno strato di gelatina inerte che protegge in contenuto dall’ossidazione, assicurando tempi rapidi di dissoluzione e di assorbimento.

Terapia con ormoni tiroidei:

problemi e possibili soluzioni

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