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S Infezioni resistenti: come affrontare l’emergenza

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 7 - 2019 27

A ggiornAmenti

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econdo le più accreditate pre- visioni (OMS) le Infezioni Cor- relate all’Assistenza (ICA) e quelle causate da batteri multi-resi- stenti potrebbero essere la prima causa di morte nel 2050, e a farne i conti saranno i soggetti più fragili e gli anziani. Purtroppo, la situazio- ne peggiore in UE nello scorso an- no è stata osservata in Italia, con ol- tre 200.000 casi e quasi 11.000 de- cessi stimati. Si collocano in questo scenario i 102 casi, segnalati tra no- vembre 2018 e settembre 2019, di infezioni causate da enterobatteri produttori della metallo-beta-latta- masi New Delhi, che conferisce re- sistenza ai carbapenemi (che ha già provocato, secondo l’ARS Toscana, almeno 38 decessi).

“Non vogliamo fomentare un allar- me, anzi l’obiettivo è esattamente l’opposto - dichiara Massimo Galli, Direttore Struttura Complessa Ma- lattie infettive AO Sacco, Milano e Presidente Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) nel cor- so di “ICARETE” Lombardia, pro- mosso da Motore Sanità e che si sviluppa in 12 incontri regionali, che ha visto e vedrà confrontarsi esperti e istituzioni. “La finalità è rendere consapevoli tutti gli attori coinvolti che oggi è possibile invertire la ten- denza dell’andamento particolar- mente negativo del nostro Paese, che ci vede primi in Europa per il nu-

mero di isolati resistenti nei pazienti assistiti negli ospedali. In primis ap- plicando con convinzione il Piano Nazionale contro l’antibiotico-resi- stenza, con uno sforzo comune del- le Regioni. Il primo passo è la sorve- glianza e la gestione corretta della terapia antibiotica, con una presa di coscienza degli operatori sanitari.

Ma non solo, anche con misure ap- parentemente banali, come il rigoro- so rispetto delle regole sul ‘lavaggio delle mani, su cui per ora non occu- piamo certamente i primi posti in Europa, anzi siamo ultimi nel consu- mo di soluzioni idroalcoliche nei re- parti. Dovremmo anche essere il Paese che dovrebbe produrre il maggior numero di studi sulle resi- stenze batteriche, ma questo aspet- to va organizzato, ma anche seria- mente finanziato nell’interesse di tutti. Anche l’‘Antimicrobial Ste- wardship’ (interventi coordinati per promuovere l’uso appropriato degli antimicrobici e che indirizzano nella scelta ottimale del farmaco, della dose, della durata della terapia e del- la via di somministrazione) deve tro- vare spazio sul territorio, con il coin- volgimento dei Mmg, con interventi di sensibilizzazione e formazione.

Dobbiamo anche ‘preservare’ i nuo- vi antibiotici che avremo a disposi- zione in futuro, con un utilizzo virtuo- samente e scientificamente regola- mentato” - conclude Galli.

þ Interventi coordinati

“Dal 2017 l’Italia si è dotata del Pia- no Nazionale di Contrasto all’Antibio- tico Resistenza (PNCAR) e l’approc- cio One Health, che prevede come cardine l’utilizzo consapevole degli antibiotici sia a livello agrario, veteri- nario e umano, rappresenta la strate- gia vincente, perché tutti gli attori coinvolti sono presenti al tavolo” - aggiunge Pierangelo Clerici, Diret- tore Dipartimento Medicina di Labo- ratorio e Biotecnologie Diagnostiche A.S.S.T. Ovest Milanese e Presiden- te Federazione Italiana Società di Medicina di Laboratorio (FISMeLab).

þ Medicina Generale

“Dobbiamo trovare meccanismi per migliorare la comunicazione e la collaborazione tra Mmg e ospeda- lieri che affrontare la problematica della continuità di cure ospedale- territorio” - dichiara Fiorenzo Corti, vice-segretario FIMMG. Un’altra pe- culiarità è quella dell’educazione del paziente, da perseguire con autore- volezza e all’interno nel rapporto di fiducia tra Mmg e paziente suppor- tata anche da campagne educative istituzionali sul corretto uso degli an- tibiotici. Inoltre è necessario affron- tare maggiormente il tema nel corso di laurea e con una formazione dedi- cata ai Mmg”.

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nfEttivologia

Infezioni resistenti:

come affrontare l’emergenza

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