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Sommario Rassegna Stampa - ANBI

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Academic year: 2023

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Vicenza: l'assessore Bottacin, 'massimo impegno per evitare la diffusione dell'inquinamento' (2). AdnKronos) - Il convoglio mobile della Protezione civile di Castelnuovo del Garda è arrivato sul posto ieri alle 22 e fino alle 4 del mattino, con l'aiuto dei volontari della Protezione civile di Cologna Veneta e Zimella, oltre al Vigili del fuoco. , le dighe di assorbimento prese in prestito hanno cercato di assorbire l'inquinamento causato dall'incendio di lunedì. L'Arpav ha proseguito i campionamenti tutta la notte e riferirà durante la giornata sugli sviluppi dell'inquinamento, in particolare per quanto riguarda i campionamenti dei corpi idrici. I sindaci hanno già provveduto ad emanare tutte le ordinanze del caso - conclude Dell'Acqua - mentre gli uomini della Protezione Civile regionale, con l'ausilio del Consorzio Recupero Leb e Alta Pianura Veneta e dei Vigili del Fuoco, hanno lavorato tutta la notte e sono continuare a rimuovere l’inquinamento”.

PSR: 3 milioni di euro per prevenzione calamità naturali, avversità

La Regione Liguria ha stanziato 3 milioni di euro per cinque progetti volti a prevenire disastri naturali, condizioni meteorologiche avverse ed eventi catastrofici attraverso la misura 5.1 del Programma di Sviluppo Rurale. Verranno realizzati interventi strutturali di grande importanza, come la messa in sicurezza dei corsi d'acqua. Queste risorse si aggiungono ai 360mila euro che il Consorzio per la bonifica del Canale Lunense si è aggiudicato attraverso il primo bando della misura 5.1".

Si tratta di prestiti che aggiungono un ulteriore tassello al grande piano di messa in sicurezza del territorio ligure, che abbiamo portato avanti fin dal nostro insediamento - dice l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. L'attenzione ai fiumi è particolarmente strategica, non solo verso quelli più grandi e impattanti come il Magra e il Bisagno, ma anche verso quelli più piccoli e non meno importanti."

Saldi, in Liguria iniziano il 6 luglio e finiscono il 19 agosto

CRONACA

Incendio di Brendola, moria di pesci

Le Newsletter del Corriere, ogni giorno un nuovo

LUGLIO 2019

A seguito delle forti piogge che hanno colpito ieri sera il vicentino - spiega l'assessore Bottacin - le misure di protezione dall'inquinamento sono fallite. Decine di uomini sono al lavoro da ieri sera tra Cologna Veneta e Lonigo, tra le province di Verona e Vicenza, per evitare che l'inquinamento provocato dall'incendio scoppiato lunedì scorso in un colorificio a Brendola (VI) raggiunga i canali di irrigazione. A seguito delle forti piogge che hanno colpito ieri sera il vicentino - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Gianpaolo Bottacin, che segue in prima persona le operazioni - le misure di protezione dall'inquinamento sono fallite.

L'intervento ha interessato due barriere residenti, una in zona Vecchi Molini a Cologna Veneta e l'altra presso la filiale del Leb - spiega Nicola Dell'Acqua, direttore della Tutela e sviluppo del territorio della Regione Veneto, che coordina gli interventi - la prima, a causa degli effetti del temporale, sta per essere superata, l'altra potrà essere chiusa in caso di necessità. L'obiettivo è evitare che l'inquinamento raggiunga i canali irrigui, ma che rimanga limitato all'interno dei fiumi Brendola e Guà, tra i comuni di Lonigo e Cologna Veneta. La Colonna Mobile della Protezione Civile di Castelnuovo del Garda è arrivata sul posto ieri sera alle 22:00 e, fino alle 04:00, con l'aiuto dei volontari della Protezione Civile di Cologna Veneta e Zimella, oltre a quelli della Vigili del Fuoco, assorbente fornito. le dighe hanno cercato di assorbire l'inquinamento causato dall'incendio di lunedì.

I sindaci hanno già provveduto ad emanare tutti i decreti in merito, conclude Dell'Acqua, mentre gli uomini della protezione civile regionale, con l'aiuto del Consorzio di bonifica Leb e Alta Pianura Veneta e dei vigili del fuoco, hanno lavorato tutta la notte e continuare a limitare l'inquinamento." Da sottolineare che il comune di Brendola ha svolto molte attività - spiega l'assessore Bottacin - con l'ausilio dei pulitori di scarichi, gli uomini del Comune hanno provveduto alla raccolta dell'inquinante, che sarà anche raccolti oggi in altre zone.Per monitorare l'evolversi della situazione, l'assessore regionale è in costante contatto con i prefetti di Vicenza e Verona e con il comando interregionale dei vigili del fuoco.

Desidero ringraziare tutti gli uomini che lavorano in queste ore - come specifica infine l'assessore Bottacin - tutti stanno facendo il massimo affinché l'inquinamento sia limitato e non ci sia bisogno di intervenire con ulteriori azioni. Un lavoro di squadra che dimostra, soprattutto in queste occasioni, l'eccellenza del nostro sistema regionale di protezione civile”. A livello nazionale – spiega l'assessore all'Agricoltura Stefano Mai – Dopo aver analizzato i progetti che ci sono stati presentati, abbiamo stanziato 3 milioni su cinque diversi progetti.

È un prestito che mette un ulteriore tassello nel grande piano di messa in sicurezza del territorio ligure che abbiamo portato avanti da quando ci siamo insediati - commenta l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - L'attenzione a questa vicenda in un territorio fragile e delicato come il nostro è fondamentale . La Regione ha stanziato tre milioni di euro attraverso la misura 5.1 del programma di sviluppo rurale a cinque progetti per la prevenzione delle catastrofi naturali, delle avverse condizioni atmosferiche e degli eventi catastrofici. Per la nostra provincia quasi 110mila euro andranno all'associazione 'Agricoltori Acquetico' e 244 milioni al comune di Mendatica. Mai - Dopo l'analisi dei progetti che ci sono stati presentati, abbiamo stanziato 3 milioni su cinque progetti diversi.

Spente le fiamme a Brendola, si lavora

Il Verona ha scelto Ivan Juric

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A seguito della bomba d'acqua che si è abbattuta ieri sera sul vicentino - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Gianpaolo Bottacin - si sono indebolite le difese contro l'inquinamento. La colonna mobile della Protezione Civile della città di Castelnuovo del Garda è arrivata sul posto ieri sera alle 22 e ha prestato assorbenza fino alle 4 con l'aiuto dei volontari della Protezione Civile di Cologna Veneta e Zimello e dei Vigili del Fuoco. le dighe hanno cercato di assorbire.

Verona

I sindaci hanno già provveduto ad emanare tutte le ordinanze del caso - conclude Dell'Acqua - mentre gli uomini della Protezione Civile regionale, con l'ausilio del Consorzio Recupero Leb e Alta Pianura Veneta e dei Vigili del Fuoco, hanno lavorato tutta la notte e sono continuare a rimuovere l’inquinamento”. "Lei va. Sul posto c'era anche il sindaco di Cologna Veneta, Manuele Scalzotto, presente anche nella veste di presidente della Provincia di Verona". In realtà un contratto esiste già, è stato firmato due anni fa a Nocera Superiore, fortemente voluto dall'amministrazione Cuofano così come da altri soci.

Quel giorno erano presenti sindaci e assessori di Solofra, Nocera Inferiore, Cava de' Tirreni, Roccapiemonte, Montoro, Mercato San Severino, Castel San Giorgio, Pagani, Fisciano, Calvanico e quindi le province di Salerno e Avellino, la regione Campania con il territorio settore tutela, Autorità di bacino del fiume Liri-Garigliano e Volturno, Consorzio di bonifica, ARPAC, Confagricoltura e Campania Bonifiche. La firma “esprime la volontà di perseguire un lavoro condiviso, per la costruzione di una strategia partecipativa di sviluppo locale, basata sulla gestione integrata e sulla valorizzazione delle risorse territoriali esistenti legate al bacino idrografico e alla risorsa idrica, per il percorso partecipativo “Na il Fiume contratto per i torrenti Solofrana e Cavaiola". Ora, brevemente, tanto per allargare il discorso - Sarno passando dalle parole ai fatti - ma una base esiste già da due anni.

Con un mese di giugno caratterizzato da temperature e livelli di evaporazione dell’acqua record, che portano alla ridefinizione della tutela delle forniture per i consumi agricoli e domestici, sono solo alcuni degli effetti dei cambiamenti climatici che sono sempre più nell’interesse dei legislatori e che il Il Consorzio Lessini Durello ha voluto interpretare con un progetto di collaborazione territoriale denominato P.A.T.R.I.M.O.N.I.O. Insieme all'Università IUAV di Venezia, Assoenologi, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, il Comune di San Giovanni Ilarione e le associazioni Strada del vino Lessini Durello, Ats Valdalpone Faune, flora e rocce del Cenozoico e Veronautoctona, il Consorzio 'a progetto che mira a individuare e valorizzare tutte quelle testimonianze paesaggistiche legate all’acqua e alle sue innumerevoli valenze e deviazioni, al fine di attivare specifici progetti di conservazione volti alla riscoperta di tecniche di contrasto al cambiamento climatico. Può diventare un laboratorio vivente per nuove esperienze legate alla conservazione delle acque, sia superficiali che sotterranee, e alla lotta all’erosione del suolo.

La corretta gestione della risorsa diventerà strategica nei prossimi anni per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura anche in condizioni estreme, sia in termini di temperatura, ma anche di precipitazioni abbondanti e spesso concentrate in un periodo di tempo molto limitato. Il territorio dei Lessini Durello, pur percepito come omogeneo per altitudine, esposizione e orografia - spiega Paolo Fiorini, presidente del Consorzio (nella foto sopra) - nelle sue diverse espressioni geologiche, produttive e organizzative appare estremamente complesso. Conoscerlo sotto diversi aspetti, compreso quello idrogeologico, diventa essenziale per la creazione di strategie mirate alla sua conservazione e tutela”.

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