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LA TRATTA DI ESSERI UMANI E IL CASO DELLA ROTTA NIGERIANA: TUTELA, ASSISTENZA E ACCOGLIENZA DELLE VITTIME, PREVENZIONE DEL

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Il primo capitolo si propone di illustrare brevemente l’evoluzione della normativa sulla tratta di esseri umani a livello internazionale, europeo e italiano. Questo è il punto di riferimento a partire dal quale si sviluppa la legislazione europea e quindi anche italiana.

NATURA E CARATTERI DELLA TRATTA DI PERSONE: IL QUADRO

SISTEMI DI TUTELA DELLE VITTIME DI TRATTA: BREVE EVOLUZIONE DELLA

  • Sul piano Internazionale
  • Sul piano Europeo
  • Sul piano Nazionale

Direttiva 2011/36/UE sulla prevenzione e la lotta alla tratta degli esseri umani e sulla protezione delle vittime. 26 Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, Varsavia, 16 maggio 2005, entrata in vigore il 1° febbraio 2008.

DEFINIZIONE INTERNAZIONALE DELLA TRATTA DI ESSERI UMANI

  • Tratta e traffico: il debole confine tra i due fenomeni

Innanzitutto è importante notare che nel caso della tratta di esseri umani, poiché sono le stesse persone che vogliono intraprendere il viaggio che si rivolgono all'organizzazione criminale, non si tratta di reclutamento e tanto meno di coercizione. Per questo motivo, nel capitolo successivo verrà analizzato un singolo caso di tratta di esseri umani, in cui verrà analizzato il percorso della vittima dal reclutamento nel Paese di origine all'arrivo nel Paese di destinazione.

UN CASO STUDIO: DALLA NIGERIA ALL’ITALIA

LE NIGERIANE VITTIME DI TRATTA: PRESENZA IN ITALIA, STRUTTURA DELLE

  • Lo sviluppo della prostituzione nigeriana in Italia
  • Organizzazione della rete criminale
  • Numeri in aumento

Fu però verso la fine del decennio che le donne nigeriane acquisirono maggiore importanza, quando la diffusione dell’AIDS rese le prostitute italiane (per lo più tossicodipendenti) non più desiderabili e furono prontamente sostituite da donne nigeriane41. Prostituzione nigeriana e albanese”, con la collaborazione di Bozzini I., Cupani M., Dell'Acqua F., Donati M., Greppi L., Negri A., Omodeo Zorini E., Ramadori A., Rossetti R.; . Nella quasi totalità dei casi, l'intero viaggio non è mai curato da un singolo gruppo criminale o da una sola persona, ma, come abbiamo visto, ad ogni livello dell'organizzazione ognuno ha il proprio ruolo e vantaggio.

È proprio nel 2015 e nel 2016, in concomitanza con il calo degli arrivi dalla Siria, che un numero significativo di migranti e richiedenti protezione internazionale, provenienti principalmente dalla Libia e dai paesi dell’Africa occidentale e del Corno d’Africa, ha attraversato il Mar Mediterraneo ed è arrivato in Italia. . . Sulla base di questi dati, l’OIM sottolinea come il numero delle potenziali vittime di tratta a scopo di sfruttamento arrivate in Italia via mare sia aumentato di circa il 600% nel 2016 e abbia continuato ad aumentare nei primi mesi dell’anno successivo. 50 Termine utilizzato nel “Rapporto su mafie, migranti e tratta di esseri umani, nuove forme di schiavitù” p.

Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali, anche straniere, “Rapporto su mafia, migranti e tratta delle persone, nuove forme di schiavitù”; Relatore: E. Questo rapporto dell'OIM è stato prodotto grazie all'intervento diretto dell'organizzazione sul campo, attraverso la raccolta di dati e testimonianze.

IL MODELLO NIGERIANO E IL CARATTERE TRANSNAZIONALE

  • La testimonianza di Blessing Okoedion
  • Da Benin City ai porti italiani, attraverso Niger e Libia
  • Evoluzione della rotta nigeriana

Esistono vari boga dalla Nigeria all'Europa con lo scopo di proteggere “le merci” fino a quando non giungono a destinazione per essere sfruttate. In generale, le vittime della tratta di esseri umani usano il termine “connection house” per riferirsi ai bordelli in Libia e, più recentemente, anche a quelli in Italia o in Europa, dove sono costrette a prostituirsi. I bordelli presenti all'interno dei "ghetti" come Rignano Garganico, Rosarno, ecc. è definito anche in questo modo.

Prima c'è il reclutamento della vittima, spesso con l'inganno, poi il trasporto dentro o fuori i confini del Paese, infine lo sfruttamento come scopo assoluto della pratica. Con l'aiuto delle testimonianze raccolte dall'OIM e dalle associazioni e organizzazioni locali che operano sul campo, è possibile ricostruire nel dettaglio il viaggio nigeriano dalla partenza all'arrivo in Italia. Eppure anche lei, una ragazza intraprendente, laureata, con un lavoro modesto e con il sostegno della famiglia alle spalle, si è trovata improvvisamente vittima della tratta di esseri umani, ingannata da persone fidate e vincolata da un debito di circa 60mila euro, solo e abbandonato.

Vengono poi trasportati in pick-up o furgoni in Niger, un paese importante per le rotte migratorie la cui destinazione finale è il Nord Africa o la regione mediterranea dell'Europa66. È in questo contesto di estrema povertà, dove lo sfruttamento sessuale è una pratica socialmente accettata, che la prostituzione straniera proviene principalmente dalla Nigeria e da altri paesi sub-sahariani. Vale la pena sottolineare quanto il Niger sia sempre stato un'area commerciale arida. merci e persone e rappresenta ancora oggi un importante snodo per i flussi migratori, i cui diritti fondamentali vengono costantemente violati, se non dimenticati, durante tutta la durata del trasporto e non solo all’arrivo. Mentre prima il percorso seguito dalle vittime era lineare (dalla Nigeria all’Italia, passando per la Libia, dove la vittima era indebolita dagli abusi), ora prevede due pause, una al confine Niger-Libia e l’altra all’arrivo in Italia.

PRIMA ACCOGLIENZA, TUTELA, PREVENZIONE: COSA ACCADE

L’ARRIVO IN ITALIA: IDENTIFICAZIONE, ASSISTENZA, TUTELA

  • Azione dell’OIM sulle frontiere

80 UNHCR, “Identificazione delle vittime della tratta di esseri umani tra i richiedenti protezione internazionale e procedure di rinvio Linee guida per le commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale”, approvate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo nella riunione del 30 novembre 2016, pag. Fondi progetta e funge da intermediario per la sottoscrizione di diversi protocolli di intervento con alcuni Paesi di origine delle vittime di sfruttamento (principalmente con la Nigeria); Può anche contribuire a migliorare le politiche e le procedure nazionali su una serie di questioni che riguardano le vittime della tratta, come le norme sulla residenza e sul rimpatrio, il risarcimento delle vittime e la protezione dei testimoni86.

Nell'Allegato 2 al PNA89 sono inoltre descritti gli indicatori generali delle vittime di tratta di esseri umani e quelli specifici di categorie particolarmente vulnerabili come i minori e di categorie di sfruttamento (servitù sessuale, lavorativa, domestica). Scopo del Riferimento deve quindi essere quello di favorire il passaggio di coloro che sono considerati vittime di tratta verso adeguati percorsi di assistenza e accoglienza, svolti da apposite strutture gestite da enti che attuano i programmi di cui all'art. 89 Allegato 2 al PNA, Linee guida per la definizione di un meccanismo di identificazione rapida delle vittime della tratta di esseri umani e dello sfruttamento grave, http://www.pariopportunita.gov.it/wp-content/uploads/2017/12/annex- 2-linee-guida-identificazione-rapida.pdf.

90 Tali indicatori sono parzialmente individuati dall’OIM nel “Rapporto sulle vittime della tratta di persone nel contesto dei flussi migratori misti in arrivo via mare” (aprile 2014-ottobre 2015), e poi riproposti più compiutamente nel documento dell’UNHCR “L’identificazione delle vittime di tratta tra richiedenti protezione internazionale e procedure di deferimento Linee guida per le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale”, approvate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo nella riunione del 30 novembre 2016, pag. 93 UNHCR” L'identificazione delle vittime di tratta tra i richiedenti protezione internazionale e le procedure di deferimento Linee guida per le commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale", approvate dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo nella seduta del 30 novembre 2016, p.

RITORNO IN NIGERIA DELLE VITTIME DELLA TRATTA A FINI SESSUALI

  • Il Rimpatrio
  • Azione anti-tratta in Nigeria

Il primo caso è il più raro, infatti sono pochissime le donne trafficate che decidono volontariamente di tornare in Nigeria se non hanno già saldato il debito con i trafficanti o se non hanno guadagnato molto denaro. Il secondo caso è il più comune e richiede un accordo operativo (firmato nel 2012) per lo scambio di informazioni e la cooperazione nel campo della gestione delle frontiere tra il Servizio Immigrazione nigeriano e Frontex, che si estende anche ad altre autorità e agenzie nigeriane coinvolte in tale ambito. ciò che conta è. come le forze di polizia nigeriane e NAPTIP. La NAPTIP e altre ONG organizzano diversi rifugi disponibili per le vittime della tratta di esseri umani che possono anche beneficiare di servizi legali, medici e psicologici, nonché dell'accesso a.

NAPTIP - Agenzia nazionale per la proibizione della tratta di esseri umani e altre questioni correlate La NAPTIP ha iniziato a collaborare con la Commissione nazionale per i rifugiati, i migranti e gli sfollati nel 2017 per fornire ulteriore protezione alle vittime della tratta di esseri umani. 14 https://www.nswp.org/sites/nswp.org/files/shadow_report_on_the_situation_of_sex_workers_in_nigeria_nigeria_se x_workers_association_-_2017.pdf. Tuttavia, nonostante i suoi scopi di beneficenza e il suo funzionamento sul campo in collaborazione con altri enti locali, la NAPTIP è soggetta a critiche, in quanto accusata di corruzione e uso improprio delle risorse finanziarie (sebbene ad oggi esista senza l'approvazione dei funzionari)112.

Anche il rapporto EASO, "Informazioni sul paese di origine - Nigeria, tratta di donne a fini sessuali", ottobre 2015. 113 Coalizione di ONG che lavorano nello Stato di Edo per combattere la tratta di esseri umani dalla Nigeria verso i paesi europei attraverso la sensibilizzazione, l'informazione e il reinserimento delle vittime di traffico di esseri umani e donne rimpatriate in Nigeria.

OSTACOLI AD UNA EFFETTIVA LOTTA CONTRO LA TRATTA E TUTELA DELLA

  • Azioni dell’attuale Governo italiano
    • Il decreto sicurezza e immigrazione
  • Urgente necessità di un approccio focalizzato sui diritti umani

Oltre alla preparazione del decreto, ci sono sicuramente altre misure adottate dall’attuale governo italiano che portano a fare un passo indietro nel campo della politica dell’immigrazione e della tutela dei diritti umani. L'associazione On the Road - Onlus, alla vigilia del rinnovo del 2° Piano d'azione nazionale sulla tratta di esseri umani, ci invita a riflettere su alcuni temi attuali e su quale direzione dovremmo girare per un cambiamento effettivo (positivo) 123 . 123 Castelli V., “Oltre gli scenari consueti della tratta di esseri umani”, articolo pubblicato sul sito dell'associazione On the Road Onlus, il 15/01/2019.

Durante lo sviluppo della tesi è stato sottolineato più volte che la tratta di esseri umani è un fenomeno complesso e in continua evoluzione. Innanzitutto si è visto che, sebbene esista una differenza tra il fenomeno della tratta, della tratta e dell'immigrazione clandestina, nella pratica questi vengono spesso confusi, rendendo difficile un'adeguata tutela delle vittime. Infine, l’ultimo paragrafo del terzo capitolo ci invita a riflettere sulla direzione in cui stiamo andando, anche alla luce delle modifiche al decreto sicurezza e dell’atteggiamento di chiusura verso l’esterno dell’attuale governo.

DEPUNTKAMMET, “Tratta di esseri umani – quadro normativo e statistica”, http://www.camera.it/leg17/561?appro=la_tratta_di_esseri_umani__quadro_normativo_e_statistich e (ultimo accesso: 28 novembre 2018). SIRIT, Sito Osservatorio Interventi Tratta, “La tratta in Italia”, http://www.observatoriointerventitratta.it (ultimo accesso: 28 novembre 2018). Convenzione internazionale per la repressione della tratta delle persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui, entrata in vigore nel 1951;.

Direttiva UE 2004/81/CE relativa al permesso di soggiorno da rilasciare a cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un'azione di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina cooperando con le autorità competenti;.

Riferimenti

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Nella disposizione della postazione di lavoro, si deve fare in modo che non ci siano fonti luminose davanti o alle spalle dello schermo, perché in questi casi