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Single Mothers ( シングル・マザーズ シングル・マザーズ シングル・マザーズ シングル・マザーズ )

Fig.8

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Trama

Questo dorama parla di Aoyama Nao (35), una donna sposata con un figlio di cinque anni, vittima di DV (domestic violence)1. Nao nel 1999, tredici anni prima del tempo della narrazione, decide di scappare con il figlio Ryōta e approda a Shioura, una cittadina tranquilla sul mare. Con non poche difficoltà riesce a trovare una casa a poco prezzo, ma per il lavoro è tutto più complicato: la donna, infatti, oltre a non aver più lavorato dopo il matrimonio, non possiede alcun certificato che attesti una qualunque capacità lavorativa. Cambia varie occupazioni nel corso delle otto puntate, svolgendo inizialmente lavoretti part-time e più avanti, anche grazie all’acquisizione di un attestato come specialista in contabilità, lavori più stabili.

Grazie alla rete di sostegno reciproco con altre madri single che incontra nei primi anni successivi alla fuga, e all’associazione “Hitori Mama Netto” fondata da una di queste, riesce a cavarsela e a crescere il figlio come genitore unico. Inoltre, alla fine dell’ultima puntata notiamo che il rapporto con Nobuki, il padre di Ryōta, si è risolto e che egli offre ora supporto alla famiglia.

Personaggi rilevanti

Kamimura Nao – “Nao” (circa 35 anni): è la protagonista e ritorna al suo cognome da nubile non appena arriva nella nuova città. Inizialmente sembra una donna molto insicura, forse anche a causa dei maltrattamenti subiti dal marito, ma col tempo mostra di essere molto coraggiosa. Si preoccupa molto per gli altri e cerca sempre di aiutarli. Inoltre viene considerata dalle co- protagoniste una persona molto coinvolgente, e per questo viene investita della carica di segretario generale dell’associazione “Hitori Mama Netto”.

Saitō Kumi – “Kumi” (circa 50 anni): madre di tre figli, al momento della separazione ha potuto portare con sé solo il figlio e la figlia maggiori, lasciando in custodia all’ex-marito la figlia minore. Sotto il suo carattere attivo e positivo nasconde proprio la tristezza legata alla passata impossibilità di

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mantenere tutti e tre i figli. Durante il dorama comunque riesce a incontrare la figlia minore e scopre che questa non le porta rancore. Ha un’agenzia immobiliare che però va in bancarotta verso le ultime puntate, fatto che la costringe a cercare lavoro in altre agenzie del settore.

Nanba Mizue – “Mizue”: madre di Shin, un bambino dell’età di Ryōta, è una MS mai sposatasi; il figlio è nato infatti da una relazione extra-coniugale e il padre non ha mai riconosciuto il bambino. È una persona diffidente e un po’ burbera, ma anche lei come le altre si preoccupa delle amiche, del figlio e del suo futuro. Questo suo carattere un po’ ruvido viene reso principalmente attraverso il modo di parlare a tratti mascolino. Inizialmente lavora in un nightclub, ma in seguito rinuncia al consistente stipendio per una vita più regolare. Anche lei studia e riesce a superare l’esame per ottenere l’attestato di perito informatico.

Kōsaka Tōko – “Kōsaka”: è la “veterana” del gruppo. Ha fondato “Hitori Mama Netto” per aiutare le altre MS in difficoltà ed è quindi anche molto preparata per quanto riguarda l’aspetto burocratico. Ha due figli, un maschio ed una femmina, che ormai sono grandi e lavorano. Anche lei è una persona molto attiva ed essendo la MS con più esperienza dispensa la sua saggezza alle altre madri.

Kajitani Yukako – “Yukako” (circa 39 anni): madre vedova di un bambino e di una bambina, dopo lo smarrimento iniziale, prende a modello Nao e Mizue, studiando per prendere l’attestato di perito informatico. Tra le MS è la più riservata.

Kijima Yukino – “Yukino” (circa 20 anni): quando la incontriamo per la prima volta è all’ultimo mese di gravidanza. Il partner di cui è rimasta incinta è uno straniero sparito non appena saputo del bambino. La ragazza è confusa e arriva persino a tentare il suicidio. Con l’aiuto delle altre MS cresce la sua bambina e lavora.

Ōhira Hatsune – “Ōhira”: l’ultima ad arrivare nel gruppo, è madre di tre

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suo tradimento e scopre poi che l’uomo si è risposato con l’amante, che ora aspetta un figlio. Passa molto del suo tempo libero a rincorre l’ex-marito per costringerlo a pagare gli alimenti.

Caratteristiche rilevanti

• La mancanza di un titolo di studio adeguato e di certificazioni è uno degli elementi che preclude ad alcune delle MS che appaiono nel dorama la possibilità di essere assunte per un lavoro fisso full-time. Un altro fattore sfavorevole è l’età. Nella prima puntata, ad esempio, possiamo notare che quando Nao esamina gli annunci di lavoro, questi pongono delle limitazioni di età, titolo di studio o capacità certificate, chiedendo requisiti che lei non possiede.

In vari momenti del dorama, sia durante i colloqui, sia durante il licenziamento da uno dei posti di lavoro, la protagonista viene discriminata a causa della sua condizione di madre single: per la sua impossibilità di fare straordinari, di lavorare durante i giorni festivi, per l’assenza di un altro membro familiare che possa prendersi cura del figlio nel caso in cui non si senta bene.

Ognuna delle madri presentate nel dorama rappresenta una delle categorie, se così si possono definire, di MS; abbiamo MS divorziate (Kumi e Kōsaka), vedove (Yukako), separate (Nao e Ōhira), e MS mai sposate (Mizue e Yukino). Inoltre, oltre a rientrare in fasce di età differenti, ciascuna di esse viene presentata con un carattere diverso: chi è irruente e ottimista, chi è sempre sulla difensiva, chi è invece più fragile. Tuttavia ciò che le accomuna è la forza che dimostrano nei momenti di difficoltà, siano essi legati ai propri figli o ai propri diritti di madri single. Possiamo quindi dire che le madri single protagoniste del dorama in analisi presentano molte sfumature nella loro rappresentazione, ma tutte sono caratterizzate da un’instancabile forza di volontà.

• Nao, subito dopo il suo trasferimento, spiega quanto sia difficile iscrivere il figlio a un asilo pubblico registrato a causa delle lunghe liste d’attesa, cosa che

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la costringe a optare per un asilo non registrato che le costa circa €4002. Si può leggere qui una forma di denuncia del già largamente noto problema dell’insufficiente numero di strutture dedicate all’accudimento dei bambini durante l’orario lavorativo (vd. sottocapitolo 2.3.4.).

Viene anche mostrato un day-care centre (all’entrata c’è un segnale che reca la scritta “Care Community”3) dove Nao e Mizue lasciano i propri figli durante il lavoro.

• La questione lavoro presentata mostra una situazione variegata, ma comunque difficoltosa. Molte delle madri, specialmente all’inizio della serie, riescono ad ottenere solo lavori part-time e, nonostante la situazione migliori lievemente dopo aver ottenuto i vari certificati, trovare un lavoro stabile risulta sempre molto arduo.

Viene inoltre introdotto indirettamente il problema della mancanza di una definizione chiara del part-time: che si tratti di occupazioni part-time o lavori fissi full-time, le protagoniste spendono molte ore al giorno fuori casa, e una di loro, Kumi, arriva addirittura a svenire per il sovraffaticamento da lavoro (un altro dei problemi sociali del Giappone).

Anche Nao, la protagonista principale, si scontra con questa realtà già al primo lavoro (part-time) che trova nella nuova città: lavorando venti giorni al mese, per sei ore al giorno, guadagna ¥850 (circa €74)/ora, pari a ¥100.000 (€850)/mese; sottratte le spese relative all’affitto, alle bollette e all’asilo, le rimangono poche decine di euro. Trova un secondo lavoro in un ristorante di curry, dove però non guadagna molto. La situazione migliora sensibilmente solo quando comincia a lavorare part-time in un supermercato: qui guadagna ¥109.000 (€1.1505)/mese, mentre al ristorante di curry, dove lavora solo il 2 Conversione al 01/09/1999. 3 ケアコミュニティー. 4 Conversione al 01/09/1999. 5 Conversione al 01/09/2000.

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sabato, guadagna ¥25.000 (€260 6 )/mese, per un totale di ¥130.000 (€1.370)/mese.

Queste informazioni combaciano con i dati presentati nel resoconto dell’MHLW 2011-2012. Nella sezione precedente, infatti, abbiamo visto come il reddito da secondo lavoro per le MS non sia particolarmente consistente, ma arrivi a una media di ¥420.000/anno. Nao guadagna circa ¥300.000/anno, ossia molto meno della media registrata, ma bisogna tener conto della differenza tra il periodo a cui fa riferimento il resoconto dell’HMLW (2011-2012) e quello in cui è ambientato il dorama (l’epoca in cui lei lavora nel supermercato corrisponde alla fine dell’estate 2000). Per quanto riguarda il reddito del FMM in generale, la media relativa al reddito da lavoro (ossia escludendo i sussidi) nel resoconto risulta pari a ¥1.81 milioni/anno: Nao guadagna ¥1.56 milioni/anno e rientra quindi in quel 36% della fascia ¥1-2 milioni/anno. Anche qui, comunque, non dobbiamo dimenticare la differenza dei periodi presi in esame. Detto questo non possiamo comunque sapere se questo gap temporale da me sottolineato sia stato preso in considerazione dai produttori/sceneggiatori del dorama.

Nello stesso dorama, inoltre, viene spiegato che in Giappone il tasso lavorativo delle MS è molto alto, ma per lo più si parla di lavori part-time con uno stipendio annuale che non arriva nemmeno al 40% di quello medio percepito dagli uomini.

• Si parla molto anche degli aiuti su cui le MS possono contare.

In primis i sussidi: viene spiegato cosa sono e come si possono ottenere gli assegni familiari per i figli (jidōfuyōteate - 児童扶養手当) (Fig.9), ossia che è

possibile ottenerli quando si è l’unica persona a farsi carico delle incombenze economiche oppure nel caso in cui passi un anno dall’ultima volta che il padre ha contribuito economicamente alle spese familiari. Poi ci sono i sussidi legati al reddito familiare (seikatsuhogo – 生活保護).

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Per quanto riguarda gli alimenti che l’ex-partner dovrebbe pagare, viene introdotta la costrizione al pagamento tramite la trattenuta dallo stipendio dello stesso (kyōseishikkō – 強制執行) (Fig.10).

Infine si parla anche di food bank (Fig.11), ossia la raccolta del cibo avanzato ma ancora utilizzabile di alcune famiglie, per ridistribuirlo ai meno abbienti (l’esempio di cui si parla nel dorama è il riso).

Fig.9

(Single Mothers, Ep. 01, 27:15)

Fig.10

68 Fig.11

(Single Mothers, Ep. 02, 30:41)

• Si accenna ai problemi che alcune MS (Nao, Mizue, Yukako) riscontrano con i propri figli, come il calo del rendimento scolastico o il peggioramento del loro comportamento in generale. Shin, il figlio di Mizue, non vuole andare al juku, il figlio di Yukako, oltre ad aver abbandonato gli studi e ad andarsene in giro a bighellonare per il centro, ha anche spinto con violenza la madre, e Ryōta risponde a Nao mancandole di rispetto. Scopriamo che il comportamento di Ryōta è una reazione alla derisione da parte dei compagni di scuola per la sua povertà e la conseguente impossibilità di frequentare l’università, e all’infrangersi quindi del suo sogno di diventare biologo.

Ryōta, inoltre, era già stato protagonista di un litigio con un suo coetaneo all’asilo. Non dimentichiamo però che il temperamento ribelle è tipico dell’età adolescenziale, tanto quanto lo sono i litigi per i giocattoli durante l’infanzia. Differente può essere considerato il comportamento del figlio di Yukako, più aggressivo rispetto a quello di Ryōta e che quindi potrebbe essere una conseguenza dell’assenza del padre.

Nel dorama, però, viene anche mostrato il punto di vista dei bambini: Ryōta soffre della sindrome da abbandono (ha paura che anche la madre come il padre sparisca) e quando cresce, ricordando la violenza perpetrata dal padre nei confronti della madre, rimpiange di non averla saputa proteggere; anche Shin

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si sente impotente nei confronti della madre che per mantenere entrambi e mandarlo a scuola e al juku, lavora incessantemente senza avere tempo per se stessa.

Possibili trasformazioni dei personaggi

In Single Mothers vediamo le protagoniste crescere e diventare più forti giorno dopo giorno; aiutandosi le une con le altre e superando gli ostacoli che incontrano, dimostrano di essere determinate e di poter vivere contando solo sulle proprie forze. Questa costanza nella rappresentazione di donne forti ed indipendenti è, secondo me, molto importante per trasmettere alle MS che guardano il programma un messaggio di solidarietà e per mantenere alto in loro il livello di sicurezza in se stesse. Credo anche che un finale in stile happy ending in cui ad esempio alcune di queste donne si fossero risposate, trovando la stabilità economica che mancava loro, avrebbe in un certo senso sottratto valore alla loro immagine di madri single; infatti, nonostante l’audience interpreti i messaggi recepiti dai media secondo le proprie esperienze ed il proprio contesto storico-sociale (active audience), in generale i telespettatori avrebbero visto donne che, per quanto forti e indipendenti, hanno comunque bisogno di un uomo al proprio fianco per raggiungere la felicità e l’equilibrio nella propria vita (stereotipo “famiglia=felicità”). Sebbene Single Mothers non rientri nello stereotipo “famiglia=felicità”, è soggetto a quello del ristabilimento dell’armonia tra i membri familiari riscontrabile in tre delle sette MS presenti nel dorama: Nao, che dopo le scuse dell’ex-marito rimane con lui in buoni rapporti, Kumi, che riesce a incontrare la figlia minore dopo molti anni, scoprendo che la ragazza non le serba rancore, e Yukino, che ha in programma di creare una famiglia con Yosuke (il nipote del proprietario del ristorante di curry dove Nao lavora).

Analisi in funzione del realismo correttivo

Analizzando i dati raccolti, non sono stati riscontrati elementi rilevanti collegabili al realismo correttivo. Il dorama sembra invece essere stato ideato a scopo informativo:

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troviamo, infatti, molte informazioni che sembrano inserite in modo da mettere al corrente i telespettatori della situazione delle FMM e dei mezzi a loro disposizione.

Innanzitutto le “parole chiave” che compaiono durante la trasmissione riguardano non solo gli aiuti di cui le famiglie monogenitoriali possono usufruire, ma anche altre questioni rilevanti, come la violenza domestica (Fig.12) e l’abbandono (in questo caso economico) da parte del coniuge (iki – 遺棄) (Fig.13).

Fig.12

(Single Mothers, Ep. 02, 39:19)

Fig.13

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Inoltre, si parla del documento con la confermata dell’avvenuta iscrizione a scuola che viene mandato alle famiglie (shūgakutsūchisho – 就学通知書) (Fig.14) e delle spese

necessarie all’inizio della scuola: zaino, uwabaki7, tenuta da ginnastica, tenuta da nuoto, uniforme, libri di testo e materiale di cartoleria, per un ammontare di circa ¥100.000 (circa €1.0008) (Fig.15).

Fig.14

(http://samchan.exblog.jp/12734795/)

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上履. Scarpe utilizzate per stare all’interno della scuola. 8

72 Fig.15

(Single Mothers, Ep. 03, 18:18)

Durante la prima puntata vediamo anche una delle sedi di HELLOWORK (へロー ワーク) (Fig.16), un centro per l’impiego simile all’ufficio di collocamento italiano.

Andando in una delle sedi presenti in tutto il Giappone, si possono avere informazioni e ricevere consigli riguardo ai vari impieghi e alle offerte di lavoro agli sportelli, fare domanda per avere il sussidio di disoccupazione, ottenere informazioni sui training; inoltre per gli utenti registrati è possibile utilizzare il servizio on-line (http://www.tokyo- icc.jp/guide/gov/03.html).

Fig.16

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Infine, nelle ultime scene dell’ultima puntata Kōsaka spiega che secondo una ricerca dell’MHLW del 2011, le madri single in Giappone arrivano a 1 milione 238 mila, cifra che corrisponde perfettamente ai dati riportati nella sezione sulle famiglie monogenitoriali del capitolo precedente.

In conclusione, quindi, questo dorama è un buon esempio di infotainment, tramite il quale da una parte le MS possono apprendere informazioni importanti che possono servire loro durante la crescita dei figli, e dall’altra gli altri telespettatori vengono messi al corrente di cosa significhi crescere dei figli come madre single in Giappone.

3.2. Woman (Woman)

Fig.17

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Trama

Il dorama si apre nell’estate 2010: Nozomi ha quattro anni, Riku ne ha uno e Aoyagi Shin, il padre dei due bambini, è morto da un anno; a prendersi cura di loro è rimasta solo la madre, Aoyagi Koharu (25 anni). Vediamo già dall’inizio come la donna si impegni senza sosta per mantenere l’intera famiglia svolgendo due lavori part-time, uno in una lavanderia, l’altro presso un distributore di benzina. I tre vivono in un monolocale privo di comfort (come l’aria condizionata), tentando di risparmiare il più possibile sia sugli alimenti, sia sui consumi. Sul posto di lavoro (alla lavanderia) Koharu fa conoscenza con Yūki, un’altra madre single, con la quale fa amicizia e che in seguito la aiuterà più volte con i bambini.

Il dorama fa un balzo in avanti nel tempo fino all’estate 2011, quando troviamo Koharu alle prese con i primi capricci della figlia. La donna infatti viene convocata dalle maestre dell’asilo che le spiegano che Nozomi ha litigato con un altro bambino; questa però si giustifica dicendo alla madre che il suo compagno aveva saltato la fila. In una scena successiva, inoltre, vediamo la bambina fare i capricci perché gelosa del fratellino che viene imboccato dalla madre e perché stufa di mangiare sempre le solite cose.

La situazione economica non è migliorata, Koharu continua a svolgere due lavori part-time (alla lavanderia e in un izakaya9), ma ha difficoltà a far fronte alle spese per l’affitto. Quando si reca in banca alla Livelihood Welfare Division (Seikatsu Fukushika –

生活福祉課) per fare domanda per degli aiuti economici, le viene spiegato che per lei sarà

difficile ottenerli in quanto ha un impiego, anche se part-time. Per far capire la sua situazione all’impiegato della banca (Sunagawa), Koharu spiega che spesso si trova costretta a lasciare i bambini a casa da soli per poter andare a lavorare e che non può permettersi di pagare il day-care centre che costa ¥800 (circa €7)/ora in quanto il proprio salario è di circa ¥900 (circa €8)/ora. Dopo varie domande sul marito e sulla famiglia, le

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居酒屋. Locale dove si bevono prevalentemente alcolici accompagnandoli con del cibo generalmente servito in piccole porzioni.

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viene detto che a causa dei disastri accaduti a marzo10 molte persone hanno richiesto aiuti economici, aggiungendo che poiché una parte di coloro che ricevono i sussidi li spende al pachinko (パチンコ)

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, devono essere molto severi con i controlli.

Un altro salto nel tempo ci trasporta nell’estate 2012, quando scopriamo che la domanda per gli aiuti familiari (seikatsuhogo – 生活保護) inoltrata dalla protagonista

viene rifiutata a causa di una dichiarazione della madre di Koharu, Sachi, che si impegna a contribuire economicamente al sostentamento della famiglia. Koharu si reca quindi da Sachi per chiederle di ritirare la dichiarazione. Tra le due infatti non corre buon sangue da quando la madre se ne è andata di casa lasciando la figlia ancora piccola (8 anni) alle cure dell’ex-marito. Koharu non solo le rinfaccia di non essere stata una madre presente, ma la incolpa anche della morte di Shin, di cui la donna ancora non era al corrente. Anche sul versante della salute la situazione non è molto positiva, in quanto Koharu inizia a soffrire di anemia e a volte si sente debole o addirittura sviene.

L’ultimo salto temporale ci porta all’estate 2013: Nozomi ha ora sette anni e va alle elementari, mentre Riku ha quattro anni.

La seconda parte del dorama è piena di colpi di scena:

1. Koharu scopre che la madre se ne era andata di casa perché vittima di violenza domestica da parte dell’ex-marito.

2. Si scopre che Shiori, la sorellastra di Koharu nata dal secondo matrimonio della madre, è in parte responsabile della morte di Shin. Shiori era una ragazza

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L’11 marzo 2011 c’è stato un terremoto di magnitudo 8.9 (Richard Adams, Japan Tsunami and Earthquake – Friday 11 March part two, “The Guardian”, s.e., 11 marzo 2011,

http://www.theguardian.com/world/2011/mar/11/japan-tsunami-earthquake-live-coverage , 26-11- 2014), seguito da uno tsunami di 40 metri (Julian Ryall, Japanese tsunami stood at 132.5ft, “The Telegraph”, 18 luglio 2011,

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/japan/8645094/Japanese-tsunami-stood-at- 132.5ft.html , 26-11-2014), che a sua volta ha provocato malfunzionamenti nella centrale nucleare di Fukushima con il rilascio di materiale radioattivo.

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carina, brava a scuola e gentile con le persone, e per questo vittima di bullismo a scuola; la ragazza non sentiva di appartenere ad alcun luogo, perciò quando Shin si era recato a casa di Sachi per convincerla a riappacificarsi con la figlia, aveva temuto di perdere anche il proprio posto all’interno della famiglia, così aveva seguito il ragazzo in treno accusandolo poi di chikan (痴漢)

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