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Xiamian, Wo gai gan xie shenme 下面,我该干些什么 (E adesso?)

Questo romanzo breve di A Yi – nella versione italiana consta di appena 122 pagine e sedici capitoli – ha riscosso notevole successo internazionale appena è stato pubblicato nel 2012. A Yi in un’intervista ha ammesso: «这是我写得最苦的一次42

(Questa è l’opera che ho scritto con più fatica), per sottolineare il fatto che la stesura di questo romanzo gli ha creato non poche difficoltà. Il protagonista principale è un ragazzo diciannovenne di cui non si sa né nome né cognome – la narrazione è in prima persona – che un giorno tende una trappola alla sua compagna di classe Kong Jie 孔洁, uccidendola in modo macabro e perfido con ben 37 coltellate per poi metterla dentro una lavatrice, al cui interno cola tutto il sangue riempiendo il cestello a metà. Dopodiché il ragazzo progetta un piano di fuga che gli riesce bene, finché decide di costituirsi alla polizia e, dopo un lungo processo in tribunale, viene condannato alla pena di morte e all’esclusione dei diritti politici a vita. Il lettore può benissimo chiedersi perché il protagonista abbia agito in questa maniera, che cosa lo abbia indotto a compiere questo scempio. Come più volte si giustifica il protagonista, egli ha agito per noia, perché secondo lui la vita era tremendamente noiosa e quindi non sapendo che fare ha deciso di uccidere la sua compagna di classe. Se questi fosse stata una persona importante o perfetta, il delitto avrebbe sicuramente creato più scalpore e fatto indignare la società, anche se più volte in

42 Xu Zhaozheng 徐兆征, “A Yi xinzuo san ping er ti” 阿乙新作散评二题 (Analisi sulle ultime due opere di A Yi), in Chuangzuo Pingtan, n. 5, 2015, p. 17.

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effetti l’uomo rischia di essere linciato. Inoltre, agli occhi del protagonista la gente si rivela falsa e il mondo sembra un paradiso perduto dove l’unico rimedio per sfogarsi è appunto uccidere.

Rispetto a Svegliami alle nove domattina, la trama di E adesso è molto più semplice e scorrevole, rendendo la lettura abbastanza piacevole. Ciò che vuole farci capire A Yi con questo romanzo è il nichilismo presente nella società; non è presente invece nel romanzo alcuna dottrina morale o ammonimento nei confronti dell’uomo moderno. Il titolo originario dell’opera era Mao he laoshu 猫和老鼠 (Il gatto e il topo) per rimarcare ancora una volta l’intento del protagonista di giocare al gatto e al topo, spinto dalla noia. Poi il titolo è stato cambiato in 下面,我该干些什么 che ci rimanda al prologo di Arancia Meccanica, film del 1971 diretto da Stanley Kubrick (1928-1999). Il gioco, mosso dalla noia, consiste essenzialmente nell’uccidere Kong Jie, fuggire ed essere ricercato dalla polizia che, incapace di acciuffarlo, lo induce a costituirsi ponendo così fine al gioco che tanto lo ha soddisfatto. Nella versione italiana è stato reso con E adesso con il quale si vuole intendere: E adesso? A che gioco giochiamo? A Yi nella stesura di questo romanzo si ispira fortemente a due opere occidentali: Lo straniero di Albert Camus (1913-1960) e La signora delle camelie di Alexandre Dumas (1824-1895). Per quanto riguarda la prima opera, A Yi ha sempre espresso la sua volontà di volere rendere omaggio ad Albert Camus e ha giustappunto trovato occasione in questo caso di cronaca nera, che è stato battezzato dai media cinesi come wu liyou sharen’an 无由杀人案43

(delitto senza movente). A detta di A Yi, i giornali, tuttavia, non sono mai riusciti a spiegare con esattezza e in dettaglio le dinamiche del delitto, che secondo lui è scaturito dall’infelicità e insofferenza della vita e, quindi, lo scrittore ha creato questo romanzo seguendo la sua ispirazione e la sua visione del delitto. L’opera comincia con una scena che in sé non ha alcun significato rilevante – il protagonista va a comprarsi degli occhiali – e poi pagina dopo pagina ci si addentra sempre di più nel punto focale della narrazione, ovvero quello del delitto premeditato e studiato a dovere per eliminare un’innocente ragazza che quindi funge da capro espiatorio.

43 Deng Anqing 邓安庆 e Wang Haiyan 王海燕, “A Yi «Xiamian, wo gai gan xie shenme» pingjia” 阿乙 «下面,我 该干些什么»评价 (Giudizio su “E adesso” di A Yi), in Wenxue Jiaoyu, n. 8, 2012, p. 23.

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Oggi mi sono comprato gli occhiali. Ero partito da quelli da sole ma facevano l’effetto contrario e avrei finito per attirare l’attenzione, perciò ho scelto un normalissimo modello da vista, con le lenti finte, così da passare inosservato. La gente si fida di chi porta gli occhiali44.

Ciò che questo romanzo ci vuole trasmettere è il senso dell’assurdo, il nichilismo e la nullità della vita, tutte tematiche che sono ampiamente trattate da Kafka e Camus. È interessante esaminare più in dettaglio la funzione che il tempo riveste in quest’opera. Il tempo rappresenta per il protagonista un problema continuo, che gli mette pressione. Egli sente la velocità dello scorrere del tempo e si sento sollevato, ma allo stesso tempo freme, non vede l’ora, dopo aver pianificato tutto, di passare all’azione. Conta quegli inesorabili istanti che lo separano dal l’uccidere l’ignara Kong Jie.

Le due erano l’ora stabilita. Ho spedito un messaggio, non ha risposto. L’attesa è così, infinita e assurda, in particolare se si aspetta una donna. Alle due e trenta pensavo che non sarebbe più venuta45.

Dopo essersi costituito, il protagonista verrà messo in prigione, elemento usato di frequente dagli scrittori esistenzialisti, spazio in cui è lecito interrogarsi sul significato della vita e sull’assurdità e il bizzarro presenti nel mondo esterno. Dopodiché ci saranno altre vicende riguardanti la scarcerazione, il processo, la figura della madre e dell’avvocato che culmineranno con la confessione finale del protagonista principale, ritrattata più volte sotto la spinta dell’avvocato,

Ho ucciso per giocare al gatto e al topo, spinto dalla noia. Il mio piano consisteva in soli quattro punti.

Finalità: pienezza Modo: fuga.

Espediente: omicidio. Budget: diecimila.

Questa è la registrazione dei fatti. Volevo sapeste che è esistito qualcuno come me. Arrivederci46.

44 A Yi 阿乙, E adesso? (Traduzione di Pozzi Silvia), Milano, Metropoli d’Asia, 2016, p. 7. 45 Ivi, p. 33.

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