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A Chersoneso Taurica

Un' attestazione dubbia della nostra istituzione proviene da Chersoneso Taurica, ove su di un ostrakon293 databile probabilmente al V sec. a.C.294 vi è la menzione di un certo Αἴσχρων Διονυσίο Ἐχεδαµίδος295. Tale formula onomastica ha fatto pensare a Vinogradov e Zolotarev296 che, sulla scorta degli esempi già noti dui Bisanzio, Calcedone e Selymbria297, il terzo elemento rappresenti una menzione dell'hecatostys di provenienza. Va però rilevato però come la funzione di questi

ostraka sia ancora dibattuta tra gli studiosi. Secondo gli editori si tratterebbe di cocci usati per l'ostracismo298, secondo altri potrebbe trattarsi invece di cocci utilizzati per fini privati299. Si interseca a questa questione l’ipotesi sostenuta da Vinogradov e Zolotarev300, secondo cui, sulla base sia degli ostraka che di materiale archeologico proveniente da Chersoneso e databile al VI sec. a.C., la fondazione della polis risalirebbe non al 422 a.C. come sostenuto dalla maggior parte degli studiosi301, ma al 528 a.C. . Avram302, in un recente contributo ha

293 Sugli ostraka di Chersoneso cfr. V

INOGRADOV-ZOLOTAREV 1990, pp. 85-119,

VINOGRADOV 1997, pp. 397-419, VINOGRADOV-ZOLOTAREV 1999, pp. 111-131 e il

commento di DUBOIS, BullEpigr 2000, 487. Cfr. Inoltre CARTER 2003, pp. 19-22 ,

ZOLOTAREV 2003, pp. 605-606, e più recentemente TOCHTASYEV 2007, pp. 110-125 con il commento di AVRAM, BullEpigr 2008, 409.

294 La cronologia degli ostraka, che era stata fissata da Vinogradov e Zolotarev ai

primissimi anni del V sec. a.C., è stata ribassata da TOCHTASYEV 2007, pp. 110-125 al

periodo fra il 480-450 a.C..

295Cfr. V

INOGRADOV-ZOLOTAREV 1999, p. 117 fig. 11.

296 Cfr. VINOGRADOV-ZOLOTAREV 1999, p. 119. 297 Cfr. supra pp. 46-58.

298 V

INOGRADOV-ZOLOTAREV 1990, pp. 85-119 avevano proposto che gli ostraka

potessero servire per l'elezione di magistrati. In VINOGRADOV-ZOLOTAREV 1999, pp.

111-131 hanno poi sostenuto che fossero usati per pratiche di ostracismo.

299 Cfr. H

IND 1998, p. 143 n.57.

300 Cfr. da ultimi V

INOGRADOV-ZOLOTAREV 1999 e ZOLOTAREV 2003, pp. 604-607.

301 Status quaestionis completo in PETROPOULOS 2005, pp. 113-121. 302 Cfr. AVRAM 2010, pp. 212-214.

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messo seriamente in dubbio questa teoria, dando nuova linfa all’ipotesi già proposta da altri studiosi sulla presenza di un emporion precedente alla fondazione della vera e propria polis di Chersoneso e proponendo che gli ostraka servissero proprio a selezionare i magistrati di questo emporion. Ciò induce a trattare questo materiale con grande prudenza, evidenziando però comunque come questo coccio potrebbe contenere davvero l'attestazione di una hecatostys chersonesita, vista la spiccata similitudine con gli esempi bizantini e calcedonesi. Chtcheglov303 ha suggerito l'esistenza di un legame fra i 100 kleroi identificati nella penisola di Majachnij presso Chersoneso e l'hecatostys. Saprykin304 ha poi sviluppato questa teoria, cercando di mostrare la presenza di quattro gruppi di 25 lotti che sarebbero stati assegnati a ciascuna delle quattro hecatostyes in cui, secondo la sua interpretazione del passo di Enea ( XI, 10bis-11), era divisa la cittadinanza di Eraclea, quindi a suo parere anche per riflesso quella della sua colonia Chersoneso. Tale ipotesi di Saprykin è da respingere in quanto, come si è detto sopra, Enea dovrebbe far riferimento non a quattro, ma a dodici

hecatostyes305. Ritornando alla suggestione di Chtcheglov essa appare in se sicuramente interessante, ma risulta purtroppo priva di elementi che possono convalidarla in modo più sostanziale.

B Callatis

Sulla base della presenza, nei frammenti di una limitatio del territorio di Callatis eseguita sotto Traiano (IscM III, 51-55) di una delimitazione del territorio eseguita sulla base dei multipli di 100 e 120, Avram306 ha proposto la possibile esistenza dell’hecatostys anche a Callatis. Inoltre in IscM III 30 (datata da Avram al principio dell’era cristiana) in un contesto molto frammentario il sintagma τ]ὰς κεντορίας, che potrebbe far riferimento o appunto ad una possibile centuriazione

303 C HTCHEGLOV 1990, pp. 224-227. 304 S APRYKIN 1991, pp. 111-116 e SAPRYKIN 1997, p. 77. 305 Cfr. supra, pp. 25-27.

306 AVRAM 1991, pp. 133-134, 137, ID. 1994, p. 175, ID. IscM III, pp. 16-17, 85 e ID.

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del territorio di Callatis o, come sembra preferibile ad Avram307, ad alcune centurie militari romane di cui era comandante il personaggio onorato nell’epigrafe, un certo Monianios non altrimenti a noi noto.

C Selinunte

In una defixio selinuntina ( IGASMG I2 69, databile al 450 a.C. ca.) potrebbe trovarsi il nome di una hecatostys:

εἶεν ἐξο̄́λειαι καὶ αὐτο̑ν καὶ γενεᾶς· Νίκυλλος Καπόσο̄, Δενδίλος Μ<ν>άµο̄νος, Αἴνο̄ν Βλέπονος, Ξένιος Ἀπόντιος ℎℎℎℎε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδας Σαῦρις ε̄ρακλείδας Ἄθ|ανις Ταµµάρο̄ ℎℎℎℎε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδας Ρασφαρµαῦκα(?) Δίο̄|ν Πιάκιος Πιθθίας Χαίο̄ν Μα<µ>µάρειοι 5 Ζο̄ί|τα(?) Ἀγάθυλλος Ξένιος ℎℎℎℎε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδαςε̄ρακλείδας ε̄ρακλείδας Σύνε|τος Ξένο̄νος.

Dubitativamente A. Robu ha proposto che il nome ℎε̄ρακλείδας possa far riferimento ad un' hecatostys308; diversamente intendono molti studiosi309, a parere dei quali potrebbe trattarsi della menzione di un gruppo familiare, del tipo di quelli già presenti in altre iscrizioni selinuntine. Una menzione di una hecatostys potrebbe essere presente anche in una epigrafe funeraria (IGASMG I2 25bis, databile al V sec. a.C.) :

Δια[— —]υ[— —] ἁ Νεοθύλ-

ο̄ θύγατε̄ρ Κλε̄ταγό-

307 Status quaestionis con bibliografia precedente in A

VRAM, IscM III, p. 269.

308 Questa suggestione è proposta dubitanter da R

OBU 2008, p. 341.

309 Cfr. J

EFFERY 1955, p. 73, ARENA 1986, pp. 117-119, CORDANO 1997, p. 403 e

GHINATTI 2000, pp. 59-60. Ottimo status quaestionis sull’epigrafe in BETTARINI 2005, pp. 125-129.

90 ρα ΔονΔονΔονΔονυσυσυσυσ<ι><ι><ι>---- 5 <ι> α(?). α(?). α(?). α(?).

Secondo Manganaro310 il termine Δονυσ<ι>α(?) farebbe riferimento appunto ad una hecatostys. Secondo Arena311 invece sarebbe qui menzionato il nome di un'isola dell'Egeo, posta ad oriente di Naxos e sottoposta ai Rodii, denominata Δόνουσα e menzionata da Stefano di Bisanzio312. In conclusione sulla base di tali evidenze appare difficile pronunziarsi sulla presenza dell'hecatostys a Selinunte.

D Megara

A Delfi, in un decreto in onore di Pytheion di Megara ( FD III 1 177, databile al 315-305 a.C.), è forse presente un riferimento all'hecatostys :

θεός. ἀγαθᾶι τύχαι. 1 Πυθίωνι ΜατρΜατρΜατρΜατρέέέέαααα․․․․θοςθοςθοςθος Μεγαρε[ῖ] αὐτῶι καὶ ἐκγόνοις Δελφοὶ ἔδ[ω]- καν προξενίαν, προµαντείαν, προεδρίαν, ἀτέλειαν πάντων, 5 ἀσυλίαν, προδικίαν καὶ τἆλλα ὅσα καὶ τοῖς ἄλλοις προξένοις καὶ εὐεργέταις. ἄρχοντος Μεγακλέος, βουλευόντων Ἐχεκρατίδα, Πολυκλήτου, 10 Ἀριστοµάχου.

Baunack313 sulla base dell' erronea opinione di Bechtel314, secondo cui il terzo elemento presente nelle liste calcedonesi era un filetico, ipotizzò che anche in

310 MANGANARO 1996, p. 30.

311 ARENA, comm. ad IGASMG I2 25bis, p. 102 e ID. 1999, p. 49. 312 Steph. Byz. s.v. Δόνουσα.

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questo caso il termine Ματρέαθος facesse riferimento alla tribù. Invece, visto che è ormai provato che a Calcedone315 si tratta di menzioni dell' hecatostys, è abbastanza probabile che anche il termine Ματρέαθος sia la menzione di un'hecatostys. Il nome di questa ulteriore hecatostys megarese potrebbe essere Ματρέαθος o Ματρέα[ν]θος, se si sceglie di accettare il parere di Bourguet316.

314 B

ECHTEL, comm. ad SGDI 3053.

315 Cfr. cap. I.5.

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