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Esistono in commercio alcune tipologie di macchine e attrezzi che tendono a semplificare le operazioni di potatura, garantendo massima efficacia e minor energia sprecata. Tra queste ricordiamo: piattaforme mobili, forbici automatiche e stralciatori. Le piattaforme agevolatrici sono usate per facilitare il lavoro degli operatori nelle operazioni di rifinitura, fornendo a questi ultimi, servizi ed accessori utili ad ottimizzare al massimo i tempi di lavoro del cantiere.

Attualmente sul mercato le più diffuse sono quelle semoventi poiché, nonostante un costo d’acquisto superiore, presentano notevoli vantaggi legati alla loro manovrabilità ed affidabilità.

Queste piattaforme sono progettate per contenere il più possibile l’ingombro trasversale e possono essere introdotte in quasi tutti i sistemi di allevamento, la carreggiata è mediamente di 1.5 metri con un ingombro laterale massimo di 3.5 metri.

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Le macchine più moderne sono dotate di trazione idrostatica su tutte e quattro le ruote motrici permettendo così la svolta a termine del filare evitando inutili sprechi di tempo in manovre.

Le piattaforme di lavoro possono essere sollevabili e regolabili tramite pistoni oleodinamici, inoltre attraverso la gestione elettrica di un impianto idrostatico viene conservato il piano di lavoro in posizione orizzontale anche in terreni declivi fino ad un massimo del 30% di pendenza.

Inoltre è possibile sia la regolazione della posizione della piattaforma di lavoro in funzione delle caratteristiche della forma di allevamento, sia l’erogazione di aria compressa per la potatura di rifinitura.

Nelle forbici automatiche il movimento di apertura e chiusura viene dettato da un dispositivo idraulico, attualmente però questa tipologia di forbici è caduta in disuso per l’oggettiva difficoltà nell’approvvigionamento di olio idraulico; oggigiorno la modalità di forbici che più soddisfa i requisiti del viticoltore risulta essere quella ad attivazione pneumatica.

Le forbici ad attivazione pneumatica presentano una struttura che può essere sia in plastica (meno costosa) , sia in magnesio o carbonio (metalli superleggeri ed ad altissima resistenza) , inoltre prevedono il collegamento ad un tubo di aria compressa a 2-5 bar di pressione con una portata di 60-80 litri al minuto.

La pressione di esercizio può arrivare anche a 8-10 bar in modo tale da giustificare tagli da una capacità di 30 mm di diametro; l’esercizio di taglio nel complesso risulta essere molto veloce e poco faticoso per l’operatore grazie anche il peso contenuto delle forbici (0,600-0,800 g).

Per evitare ingolfamenti delle potatrici pneumatiche l’aria dovrebbe essere ben essiccata e lubrificata. Inoltre è possibile applicare alle forbici un dispositivo di nebulizzazione per distribuire una piccola quantità di prodotto che limiti la diffusione di malattie del legno. Utilizzate per la rifinitura manuale, dopo il passaggio della potatrice, operando su carro o da terra. Funzionano per mezzo di aria compressa, (proveniente da un serbatoio di aria compressa alimentato da un compressore), che premendo il grilletto aziona il movimento delle due lame.

Il cantiere di lavoro può essere organizzato in due modi: mantenendo il compressore all’inizio del filare avanzando lungo la fila da potare con le forbici collegate tramite condotte di alimentazione da srotolare tramite bobine; oppure con carro trainato posteriormente alla trattrice su cui gli operatori eseguono la potatura su due file contemporaneamente o su una se la macchina potatrice è scavallante.

La tipologia di forbici ad attivazione elettrica (che possono essere ad una o due lame) si caratterizzano invece per la loro potenza nel taglio (fino a 35 mm di diametro), per la rapidità del taglio e per la maggiore autonomia, esse infatti prevedono il

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collegamento ad uno zaino contenente gli accumulatori di energia, garantendo così un autonomia di 10-15 mila tagli, inoltre queste agevolatrici sono dotate del cosiddetto taglio progressivo ovvero una modalità di taglio proporzionale alla forza dettata dall’indice dell’operatore consentendo così tagli più netti o più lievi in base al diametro della sezione del tralcio.

Questa tipologia di forbici hanno rispetto alle agevolatrici pneumatiche il comando di discesa delle lame che è proporzionale (pertanto garantiscono maggiore sicurezza) ma richiedono lo spostamento degli accumulatori e per questo motivo risultano poco idonee all’agevolazione del lavoro in cantieri composti da più operatori.

La stralciatura è una delle operazioni che se eseguite manualmente risulta essere tra le più faticose e dispendiose in termini di tempo per l’operatore.

Esistono macchine atte ad agevolare suddetta operazione che possono essere montate anteriormente ad una trattrice e macchine che possono completare l’operato di potatrici a barre multiple su forme di allevamento a parete.

Generalmente le stralciatrici sono formate da una coppia di ruote a dita che invitano i tralci (preventivamente potati) verso le ruote stralciatrici, la quale azionate da due pompe idrauliche, estraggono i tralci dal telaio di fili di sostegno (fig. 27).

Figura 27. Stralciatrice modello Kobold con trinciatore.

La coppia di ruote a dita e un rullo in metallo mantengono il filo di sostegno superiore schiacciato verso il basso in modo tale che non possa entrare in contatto con le due ruote. I tralci stralciati vengono indirizzati in una cappa che li dirige verso il terreno al centro della fila, generalmente è possibile integrare questa tipologia di stralciatrici con una trincia nella cappa che tritura il materiale stralciato prima di indirizzarlo nel terreno.

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4 – MACCHINE PER LA GESTIONE DELLA CHIOMA

Con il termine “gestione della chioma” vengono identificati tutti gli interventi che favoriscono il corretto portamento della vegetazione del vigneto, tale da permettere una ottimale illuminazione ed aerazione della chioma oltre ad un agevole transito dei mezzi meccanici fra le file.

Le operazioni colturali in verde rappresentano il principale strumento di riequilibrio del rapporto tra la fase vegetativa e quella produttiva della pianta durante il corso della stagione. Pur incidendo sul costo di produzione, gli interventi di potatura verde risultano uno strumento indispensabile in tutti i contesti produttivi in cui si miri all’ottenimento di uva di elevato profilo qualitativo, salvaguardandone nel migliore dei modi le condizioni sanitarie.

Lo sviluppo tecnologico, verificatosi nell’ultimo decennio, ha però consentito di meccanizzare integralmente alcune operazioni di potatura verde, riducendone significativamente il costo e rendendole applicabili anche ad aziende con grandi estensioni vitate, dove la scarsa disponibilità di manodopera, associata alla necessità di intervenire in epoche precise e di breve durata, ha per lungo tempo rappresentato un fattore limitante. Il risultato, conseguibile con vari interventi di potatura verde, è infatti strettamente correlato alla tempestività, dato che influiscono direttamente sui meccanismi fisiologici della pianta. Eseguire gli interventi di potatura verde nel momento sbagliato non solo può vanificarne l’effetto, ma può addirittura ripercuotersi negativamente sui risultati qualitativi perseguibili.

Nei vigneti, in cui le adeguate scelte (portainnesto, forma di allevamento, sesto di impianto, gestione del suolo, irrigazione e concimazione), consentono di ottenere uno sviluppo equilibrato della vegetazione (rallentando a partire dall’allegagione e di arrestarsi all’invaiatura), la necessità di ricorrere a interventi in verde si riduce considerevolmente.

Le operazioni di potatura verde, indipendentemente dall’epoca e dall’intensità con cui vengono eseguite, hanno sempre un impatto consistente su quantità e qualità della produzione poiché modificano direttamente, e spesso in modo dinamico, il rapporto tra superficie fogliare totale e carico di uva.

Gli interventi per la gestione della chioma, pur essendo stati proposti dopo altri interventi meccanizzati, come la vendemmia o la potatura invernale, si stanno rapidamente diffondendo, interessando un gruppo consistente di aziende costruttrici e, soprattutto, un elevato numero di aziende viticole

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