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2.3 XML per i documenti legali

2.3.3 AKOMA NTOSO

AKOMA NTOSO16 (Architecture for Knowledge-Oriented Management

of African Normative Texts using Open Standards and Ontologies) `e un

framework, un insieme di specifiche (la cui parte fondamentale `e rappre- sentata da un dialetto XML) sviluppate all’interno di un progetto dell’UN- DESA17 nel 2005, con lo scopo di aiutare i parlamenti africani ad assolvere

al meglio le loro funzioni democratiche [Cer13]. AKOMA NTOSO `e stato

ideato per sopperire alle seguenti necessit`a [VZ07]:

• sviluppare uno standard comune ed aperto per lo scambio di dati fra diversi parlamenti;

• definire una struttura di un document model di base sulla quale i sistemi parlamentari possono essere costruiti;

• realizzare un semplice meccanismo per le citazioni ed i riferimenti incro- ciati fra documenti legali creati dagli stessi organi/parlamenti oppure fra organi di stati diversi.

Il dialetto XML progettato per tali scopi `e in grado di descrivere un’ampia gamma di documenti legali, che comprendono: l’insieme di tutti i documenti della legislazione primaria (inclusi quelli che rappresentano il ciclo di vita di una legge in fasi diverse del suo sviluppo), i dibattiti parlamentari, tutti gli emendamenti/correzioni legislative, documenti che riassumono briefing di specifici comitati, un’ampia gamma di documenti giudiziari e tutti i tipi di gazzette ufficiali [VZ07]. Questo dialetto `e anche uno standard OASIS, con

il namespace LegalDocumentML 18.

Il dialetto AKOMA NTOSO `e in grado di scindere chiaramente il markup semantico da quello strutturale e presentazionale: il markup semantico `e sicu- ramente quello pi`u presente e corposo, in quanto dare un significato semantico

16In lingua akan (una lingua parlata nella parte ovest dell’Africa) significa “cuori legati” 17United Nations - Department for Economics and Social Affairs

ad una porzione di testo implica il fatto che tale porzione abbia anche uno specifico aspetto e ruolo strutturale; il markup strutturale viene utilizzato per quelle porzioni di documento che non hanno uno specifico ruolo seman- tico; infine, il markup presentazionale `e riservato per quelle parti di testo che hanno un particolare aspetto tipografico ma non un ruolo semantico/strut- turale ben definito [VZ07].

La grammatica di AKOMA NTOSO `e divisa in due parti (schemi):

• Un unico Generic Schema, poco restrittivo, con la definizione di tutti gli elementi possibili ma con pochissimi vincoli su di essi (ad esempio, permette tutti gli elementi in qualsiasi posizione);

• un insieme di diversi Detailed Schema, che aggiungono regole e vin- coli agli elementi gi`a definiti nel Generic Schema; rappresentano un sottoinsieme del Generic Schema.

Listing 2.7: Schema dell’elemento ACT nella grammatica AKOMA NTOSO

1 <xsd:e l e m e n t n a m e =" act " t y p e =" h i e r a r c h i c a l S t r u c t u r e "> 2 <xsd:a n n o t a t i o n> 3 <xsd:d o c u m e n t a t i o n> 4 <t y p e> E l e m e n t < /t y p e> 5 <n a m e> act < /n a m e> 6

<c o m m e n t> E l e m e n t act is u s e d for d e s c r i b i n g the s t r u c t u r e and c o n t e n t of an act < /c o m m e n t> 7 < /xsd:d o c u m e n t a t i o n> 8 < /xsd:a n n o t a t i o n> 9 <xsd:u n i q u e n a m e =" eId - act "> 10 <xsd:s e l e c t o r x p a t h =" . / / * "/ > 11 <xsd:f i e l d x p a t h =" @ e I d "/ > 12 < /xsd:u n i q u e> 13 <xsd:u n i q u e n a m e =" GUID - act "> 14 <xsd:s e l e c t o r x p a t h =" . / / * "/ > 15 <xsd:f i e l d x p a t h =" @ G U I D "/ > 16 < /xsd:u n i q u e> 17 < /xsd:e l e m e n t>

Lo schema generico `e utilizzato come controllo iniziale: pu`o dichiarare va- lidi anche dei documenti che presentano una struttura irregolare; questo allo scopo di poter validare anche documenti temporanei non completi che pos- sono essere emessi dalle istituzioni durante l’iter legislativo. `E infatti compito dei marcatori quello di assegnare tag ed informazioni a specifiche porzioni di testo: gli errori generati dalla validazione tramite lo schema generico eviden- ziano un markup realizzato in modo errato; gli errori generati dalla valida- zione tramite lo schema ”specifico”, invece, evidenziano il fatto che non siano state seguite le linee guida locali per la stesura del documento [VZ07].

Dietro alla realizzazione dello standard AKOMA NTOSO c’`e un forte

studio ed utilizzo degli XML Design Pattern19 legati alla creazione di una

nuova grammatica e alla definizione dei content model. I pi`u importanti da citare per la realizzazione dello schema sono: Universal Root (un unico ele- mento root che contiene tutti gli elementi che descrivono i 5 tipi diversi di documento); Consistent Element Set (molti elementi condividono lo stesso content model, in modo da mantenere la semplicit`a generale dello schema); Generic document and role attribute (ci sono 5 elementi generici, che pren- dono il nome del rispettivo pattern, per il markup di parti di testo per cui non `e stato fornito un elemento specifico; pi`u in dettaglio nel prossimo para- grafo); Reuse document types (molti elementi hanno lo stesso significato degli omonimi elementi in XHTML).

I Design Pattern sono stati utilizzati anche per la progettazione dei con- tent model. Ne sono previsti 5 tipi diversi, e questo comporta che tutti gli elementi complessi di AKN in realt`a possono essere descritti ed utilizzati in base al pattern principale a cui fanno riferimento; essi sono:

hierarchy - serie di sezioni, anche annidate, con titolo e numerazione, che possono contenere altre sezioni o block, ma non del testo diretto; block - container strutturato verticalmente che pu`o contenere del testo o

altre sottostrutture;

19Un Design Pattern `e un modello logico da applicare per la prevenzione di un problema

inline - elemento che evidenzia una porzione di testo per un particolare aspetto semantico o presentazionale;

marker - elemento vuoto per inserire metadati o riferimenti di nota; container - sequenza di elementi specifici (anche opzionali).

La forte presenza dei pattern, la possibilit`a di poter descrivere uno sva- riato numero di documenti legali (anche molto differenti fra loro) e l’assenza di vincoli particolarmente restrittivi, identificano AKOMA NTOSO come un linguaggio di “terza generazione”[PV12].

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