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Alcune considerazioni sull’analisi statistica

L’analisi statistica ha messo in evidenza differenze significative tra la popolazione apuana e le popolazioni appenniniche. Ciò si è verificato per alcuni caratteri fiorali (larghezza dei petali, lunghezza dei petali, profondità della fessura dei lobi) e fogliari (diametro, numero dei secondi segmenti, lunghezza del picciolo, lunghezza dei segmenti di primo ordine).

Le foto seguenti evidenziano inoltre una certa differenza nei colori dei fiori: rosa intenso con venature più scure e più accentuate quelli della Pania, rosa tenue con venature sottili e poco accentuate quelli di provenienza del Monte Vecchio.

Fiore di G. argenteum del Monte Vecchio Fiore di G.argenteum della Pania della Croce

Questo parametro non è stato misurato nel corso del presente studio: si propone pertanto di testarlo in futuro con idonee metodologie.

La popolazione apuana si trova innegabilmente in una situazione di isolamento geografico (e quindi anche genetico) che può avere indotto la formazione di un ecotipo locale.

Per quanto riguarda i risultati contrari alle aspettative circa alcuni caratteri fogliari ci proponiamo di indagare ulteriormente quanto emerso, ripetendo le misure ed ampliando la numerosità dei campioni.

I risultati emersi suggeriscono di indagare, in futuro, se esistano differenze morfo-anatomiche significative anche nelle popolazioni delle Alpi occidentali, anch'esse in situazione di isolamento

CONCLUSIONI

Le indagini effettuate permettono di definire la attuale distribuzione di Geranium argenteum in Toscana:

- Pania della Croce

- Scaloni di Monte Vecchio - Sprone di Monte Vecchio

Tutte le stazioni indagate sono state censite ed è stata effettuata un stima della popolazione presente. Per ognuna è stata rilevata la cenosi vegetale indicando l’indice di copertura con cui le varie specie compaiono. Per ogni stazione sono poi stati misurati vari parametri: esposizione, inclinazione, superficie occupata, substrato geologico, altitudine e copertura totale.

È risultato che la stazione apuana è la più piccola e l’unica presente su roccia calcarea. Le stazioni appenniniche si trovano su roccia silicea. La stazione apuana è anche quella a quota più bassa (1645 m).

Si è notato che la fioritura di G. argenteum inizia da giugno e perdura fino a settembre, ma nell’estate del 2006 le piante delle stazioni appenniniche hanno cessato di fiorire: ciò è forse dovuto ad un’anomala scarsità di precipitazioni e ad un repentino rialzo delle temperature.

La stazione apuana era molto più ampia in passato come dimostrano due campioni di erbario, ma oggi è ridotta ed una piccola area alla base della parte cacuminale della Pania della Croce.

È stata trovata una nuova stazione di G. argenteum in corrispondenza dello Sprone di Monte Vecchio. Questa stazione è molto ampia ed esposta a Nord. In questa stessa zona è stata anche trovata una stazione (poche piante) di Saussurea discolor (Willd.) DC.

È stata valutata la categoria di rischio (IUCN, 2006): EN [B2ab(ii)].

È stata effettuata un’analisi statistica (test di Mann-Whitney e Kruskall-Wallis) per stabilire eventuali differenze nelle foglie e nei fiori tra la stazione apuana e le stazioni appenniniche di M. Vecchio (Scaloni e Sprone). Dall'analisi statistica è risultato che le piante della popolazione apuana presentano petali più corti e più stretti, con una fessura dei lobi più profonda rispetto alla stazione di M. Vecchio. Inoltre le piante della stazione apuana possiedono foglie più grandi, con un maggior numero di segmenti di secondo ordine, con segmenti di primo ordine più lunghi e con un picciolo più lungo rispetto alle stazioni appenniniche. Per quanto riguarda gli altri caratteri fogliari si sono avuti risultati discordanti che dovranno essere ulteriormente valutati.

Sembra inoltre che ci sia anche una differenza nel colore dei fiori tra la popolazione apuana e le popolazioni appenniniche, ma questo aspetto non è stato indagato.

Un'indagine futura potrà essere utilmente estesa alle popolazioni alpine, anche con tecniche di biologia molecolare per calcolare eventuali distanze genetiche e i tempi di diversificazione intercorsi.

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RINGRAZIAMENTI

Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutata a redigere questa tesi. Ringrazio innanzitutto il Professor Fabio Garbari che mi ha permesso di studiare una pianta così importante dal punto di vista ecologico. Ringrazio la Dottoressa Maria Ansaldi che mi ha sempre donato il suo indispensabile aiuto nella stesura della tesi e che mi ha accompagnata nella faticosa ricerca di G. argenteum sul Monte Vecchio e sulla Pania della Croce. Ringrazio mio marito, Gianluca, che ha sempre avuto la forza e la perseveranza di seguirmi in montagna nelle nostre numerose ricerche (sia esse con esiti positivi che con esiti negativi) e mi ha sempre fornito utili suggerimenti nella stesura della tesi. Ringrazio altresì la mia cara amica Valeria che ha avuto il coraggio di accompagnarmi nella più lunga e faticosa escursione alla ricerca di G. argenteum. Ringrazio infine Simona che mi ha fornito le indispensabili indicazioni per scoprire e studiare la nuova stazione dello Sprone di Monte Vecchio.

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